La vicenda Alitalia
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Matteoli, c'e' ipotesi per Alitalia
(ANSA) - LUCCA, 20 GIU - 'C'e' un'ipotesi che puo' risolvere il problema' dell'Alitalia. Lo ha detto il ministro per i trasporti Altero Matteoli. 'Bisogna aspettare - ha detto - che Banca Intesa porti la sua proposta'. Ha quindi sottolineato che 'la situazione di Alitalia e' delicata e meno si parla e meglio e'', ricordando che la compagnia 'ha problemi di varia natura: di management, di risorse, di conquistare dei mercati'. 'Dalle notizie che ho c'e' un'ipotesi che puo' risolvere il problema'.
(ANSA) - LUCCA, 20 GIU - 'C'e' un'ipotesi che puo' risolvere il problema' dell'Alitalia. Lo ha detto il ministro per i trasporti Altero Matteoli. 'Bisogna aspettare - ha detto - che Banca Intesa porti la sua proposta'. Ha quindi sottolineato che 'la situazione di Alitalia e' delicata e meno si parla e meglio e'', ricordando che la compagnia 'ha problemi di varia natura: di management, di risorse, di conquistare dei mercati'. 'Dalle notizie che ho c'e' un'ipotesi che puo' risolvere il problema'.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: MERCOLEDI' PARLA TREMONTI, INTESA AL LAVORO/ANSA
(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si prepara a riferire in Parlamento sul dossier Alitalia. Mercoledì prossimo, 25 luglio, sarà infatti in audizione davanti alle commissioni Bilancio e Lavori pubblici di Camera e Senato, in seduta congiunta, per illustrare lo stato della compagnia, il lavoro in corso e le intenzioni del governo sulle soluzioni per Alitalia, di cui il Tesoro detiene il 49,9%. E nel Dpef il governo ha ribadito l'impegno a "completare la privatizzazione" della compagnia. L'audizione di Tremonti anticipa di qualche giorno l'assemblea degli azionisti dell'aviolinea, convocata per sabato 28 giugno. Un appuntamento in cui - oltre all'approvazione del bilancio 2007, alla nomina di due amministratori e del collegio sindacale e al conferimento dell'incarico al revisore dei conti - è possibile che il presidente Aristide Police sia interpellato sul lavoro dell'advisor Intesa SanPaolo, individuato dal governo per trovare una via d'uscita alla crisi della compagnia. Il lavoro di Intesa SanPaolo continua ma non è previsto che una soluzione complessiva e proposte risolutive per Alitalia vengano presentate in occasione dell'assemblea. Il gruppo di lavoro composto dal team della banca, che opera insieme alla compagnia e agli altri consulenti non si era mai posto l'assemblea come termine per presentare soluzioni operative, ricerca che porta avanti con un percorso a se stante rispetto a quella scadenza. A questo punto è da ritenersi plausibile l'ipotesi che soluzioni di carattere operativo possano prendere corpo non prima della pausa estiva. Da parte sua il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha comunque detto oggi che "c'é un'ipotesi che può risolvere il problema" dell'Alitalia. "Mi pare di capire - ha aggiunto - che il lavoro di Banca Intesa stia andando avanti e questo è tranquillizzante, ma bisogna aspettare che il lavoro finisca". La situazione di Alitalia, ha ribadito, "é delicata e meno si parla e meglio è", ricordando che la compagnia "ha problemi di varia natura: di management, di risorse, di conquistare dei mercati". Il sottosegretario con delega al turismo, Michela Brambilla ha assicurato che sull'Alitalia "le cose stanno procedendo bene" osservando che "é fondamentale, per il comparto del turismo, poter contare su una compagnia di bandiera nazionale che risolva, almeno in parte, i problemi strutturali del paese, a partire da quello di una rete di trasporti efficiente". Prosegue anche il lavoro di Bruno Ermolli. Il consulente del presidente del consiglio Silvio Berlusconi per il dossier Alitalia continua a mantenere il riserbo sul reclutamento di investitori per costituire la 'cordata italiana' per salvare la compagnia: "Su Alitalia faccio ma non parlo" ha risposto ai cronisti.(ANSA).
(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si prepara a riferire in Parlamento sul dossier Alitalia. Mercoledì prossimo, 25 luglio, sarà infatti in audizione davanti alle commissioni Bilancio e Lavori pubblici di Camera e Senato, in seduta congiunta, per illustrare lo stato della compagnia, il lavoro in corso e le intenzioni del governo sulle soluzioni per Alitalia, di cui il Tesoro detiene il 49,9%. E nel Dpef il governo ha ribadito l'impegno a "completare la privatizzazione" della compagnia. L'audizione di Tremonti anticipa di qualche giorno l'assemblea degli azionisti dell'aviolinea, convocata per sabato 28 giugno. Un appuntamento in cui - oltre all'approvazione del bilancio 2007, alla nomina di due amministratori e del collegio sindacale e al conferimento dell'incarico al revisore dei conti - è possibile che il presidente Aristide Police sia interpellato sul lavoro dell'advisor Intesa SanPaolo, individuato dal governo per trovare una via d'uscita alla crisi della compagnia. Il lavoro di Intesa SanPaolo continua ma non è previsto che una soluzione complessiva e proposte risolutive per Alitalia vengano presentate in occasione dell'assemblea. Il gruppo di lavoro composto dal team della banca, che opera insieme alla compagnia e agli altri consulenti non si era mai posto l'assemblea come termine per presentare soluzioni operative, ricerca che porta avanti con un percorso a se stante rispetto a quella scadenza. A questo punto è da ritenersi plausibile l'ipotesi che soluzioni di carattere operativo possano prendere corpo non prima della pausa estiva. Da parte sua il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha comunque detto oggi che "c'é un'ipotesi che può risolvere il problema" dell'Alitalia. "Mi pare di capire - ha aggiunto - che il lavoro di Banca Intesa stia andando avanti e questo è tranquillizzante, ma bisogna aspettare che il lavoro finisca". La situazione di Alitalia, ha ribadito, "é delicata e meno si parla e meglio è", ricordando che la compagnia "ha problemi di varia natura: di management, di risorse, di conquistare dei mercati". Il sottosegretario con delega al turismo, Michela Brambilla ha assicurato che sull'Alitalia "le cose stanno procedendo bene" osservando che "é fondamentale, per il comparto del turismo, poter contare su una compagnia di bandiera nazionale che risolva, almeno in parte, i problemi strutturali del paese, a partire da quello di una rete di trasporti efficiente". Prosegue anche il lavoro di Bruno Ermolli. Il consulente del presidente del consiglio Silvio Berlusconi per il dossier Alitalia continua a mantenere il riserbo sul reclutamento di investitori per costituire la 'cordata italiana' per salvare la compagnia: "Su Alitalia faccio ma non parlo" ha risposto ai cronisti.(ANSA).
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Riggio (Enac) Piccoli vettori, bilanci a rischio
21 giugno 2008
SOLE 24 ORE
Allarme bilanci per le piccole aviolinee. Vito Riggio, presidente dell'Enac, esprime «forti preoccupazioni per la situazione delle piccole compagnie italiane, investite dal forte rialzo del prezzo del petrolio».
«A parte Alitalia e Air One, anch'esse colpite dal rialzo del carburante e sulle quali c'è un advisor che sta lavorando, verifichiamo che c'è una grande difficoltà per le altre compagnie, più piccole», osserva il presidente dell'autorità di vigilanza sull'aviazione, prendendo spunto dal quadro tratteggiato dall'amministratore delegato della Iata, Giovanni Bisignani, il 2 giugno.
Secondo l'associazione mondiale dei vettori, quest'anno l'aggregato delle oltre 200 compagnie Iata subirà una perdita netta di 2,3 miliardi di dollari, nell'ipotesi del petrolio a 107 dollari al barile. Ma col petrolio schizzato a 135 dollari, la Iata paventa una perdita annuale di 6,1 miliardi. «Il problema – osserva Riggio – si manifesterà soprattutto da ottobre, quando si esaurirà l'effetto positivo del traffico estivo e scadranno i contratti di copertura per l'acquisto del carburante. A quel punto i costi diventeranno insostenibili».
Nei compiti dell'Enac c'è la verifica che i vettori abbiano liquidità sufficiente per almeno tre mesi di attività, per ragioni di sicurezza. «Ma ci stiamo preparando ad applicare il nuovo regolamento comunitario, che richiede una liquidità per almeno 12 mesi. È stato licenziato dalla Commissione, è all'esame del Parlamento europeo in prima lettura. Quando sarà in vigore, sarà molto più impegnativo per le compagnie adeguarsi». Se una regola del genere fosse applicata con rigidità, la stessa Alitalia rischierebbe la revoca della licenza ad operare, in gergo Coa.Riggio afferma che «su una ventina di piccole compagnie, sei sono sotto stretto controllo per la situazione finanziaria». Non fa nomi. Tuttavia da fonti del settore trapela che sono sotto «osservazione» la veneta My Air ed Eurofly, la compagnia quotata in Borsa acquisita da Meridiana. Anche l'aviolinea dell'Aga Khan è in un periodo difficile.
L'ente dell'aviazione non ha poteri per intervenire in sollievo di chi è in difficoltà. «Per compensare il rialzo del petrolio, bisognerebbe che scendessero gli altri costi. Ma non si possono tagliare le tasse di navigazione, pagate ad Eurocontrol, che in parte vanno poi all'Enav. Poi ci sono i costi aeroportuali, molte compagnie li considerano elevati. Ma se tagliamo le tariffe aeroportuali, ferme da anni, i ritardi negli investimenti, soprattutto nei maggiori aeroporti, non saranno recuperabili». Riggio sostiene che «i piccoli vettori, che hanno fatto molto per abbassare i prezzi dei voli, ora devono passare a una seconda fase, trovare forme di aggregazione e consolidamento finanziario».
Sul progetto di far confluire Air One in Alitalia, che è alla base del lavoro di Intesa Sanpaolo, scelta dal Governo come consulente per la privatizzazione, Riggio osserva che la compagnia di Carlo Toto «ha fatto una guerra spietata ad Alitalia, si è messa in sovrapposizione su tutte le linee. In molti casi ci sono forti sovrapposizioni».
(G.D.
21 giugno 2008
SOLE 24 ORE
Allarme bilanci per le piccole aviolinee. Vito Riggio, presidente dell'Enac, esprime «forti preoccupazioni per la situazione delle piccole compagnie italiane, investite dal forte rialzo del prezzo del petrolio».
«A parte Alitalia e Air One, anch'esse colpite dal rialzo del carburante e sulle quali c'è un advisor che sta lavorando, verifichiamo che c'è una grande difficoltà per le altre compagnie, più piccole», osserva il presidente dell'autorità di vigilanza sull'aviazione, prendendo spunto dal quadro tratteggiato dall'amministratore delegato della Iata, Giovanni Bisignani, il 2 giugno.
Secondo l'associazione mondiale dei vettori, quest'anno l'aggregato delle oltre 200 compagnie Iata subirà una perdita netta di 2,3 miliardi di dollari, nell'ipotesi del petrolio a 107 dollari al barile. Ma col petrolio schizzato a 135 dollari, la Iata paventa una perdita annuale di 6,1 miliardi. «Il problema – osserva Riggio – si manifesterà soprattutto da ottobre, quando si esaurirà l'effetto positivo del traffico estivo e scadranno i contratti di copertura per l'acquisto del carburante. A quel punto i costi diventeranno insostenibili».
Nei compiti dell'Enac c'è la verifica che i vettori abbiano liquidità sufficiente per almeno tre mesi di attività, per ragioni di sicurezza. «Ma ci stiamo preparando ad applicare il nuovo regolamento comunitario, che richiede una liquidità per almeno 12 mesi. È stato licenziato dalla Commissione, è all'esame del Parlamento europeo in prima lettura. Quando sarà in vigore, sarà molto più impegnativo per le compagnie adeguarsi». Se una regola del genere fosse applicata con rigidità, la stessa Alitalia rischierebbe la revoca della licenza ad operare, in gergo Coa.Riggio afferma che «su una ventina di piccole compagnie, sei sono sotto stretto controllo per la situazione finanziaria». Non fa nomi. Tuttavia da fonti del settore trapela che sono sotto «osservazione» la veneta My Air ed Eurofly, la compagnia quotata in Borsa acquisita da Meridiana. Anche l'aviolinea dell'Aga Khan è in un periodo difficile.
L'ente dell'aviazione non ha poteri per intervenire in sollievo di chi è in difficoltà. «Per compensare il rialzo del petrolio, bisognerebbe che scendessero gli altri costi. Ma non si possono tagliare le tasse di navigazione, pagate ad Eurocontrol, che in parte vanno poi all'Enav. Poi ci sono i costi aeroportuali, molte compagnie li considerano elevati. Ma se tagliamo le tariffe aeroportuali, ferme da anni, i ritardi negli investimenti, soprattutto nei maggiori aeroporti, non saranno recuperabili». Riggio sostiene che «i piccoli vettori, che hanno fatto molto per abbassare i prezzi dei voli, ora devono passare a una seconda fase, trovare forme di aggregazione e consolidamento finanziario».
Sul progetto di far confluire Air One in Alitalia, che è alla base del lavoro di Intesa Sanpaolo, scelta dal Governo come consulente per la privatizzazione, Riggio osserva che la compagnia di Carlo Toto «ha fatto una guerra spietata ad Alitalia, si è messa in sovrapposizione su tutte le linee. In molti casi ci sono forti sovrapposizioni».
(G.D.
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
In che senso?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
perdere 3mln al giorno dopo il super piano Pratp-Spinnettà non porta molto lontano, anche i 300mln si stanno asciugandoaraial14 ha scritto:In che senso?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
stanno 'lavorando' per trovare una soluzione, sperando definitiva!
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
una soluzione la devono per forza trovare, non ci sono molte alternative in questo momentoi_disa ha scritto:stanno 'lavorando' per trovare una soluzione, sperando definitiva!
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Secondo me ricorrerà al prestito "ponte" per AZ,però dicono alcune fonti che nella trattativa ci si sia inserita anche Meridiana-Air One per un eventuale acquisto
Il mio sogno della vita si avvererà il giorno in cui diventerò un pilota di aerei civili.
15 Luglio 2006-volo charter in Economy Class -Neos-B737-800-volo da Roma Fiumicino(LIRF) a Marsa Alam(HEMA) e ritorno il 22 Luglio
4 Luglio 2007-volo charter in Economy Class-Eurofly-A320-214-volo da Pisa(LIRP) a Sharm El Seihk(HESH) e ritorno l' 11 Luglio
7 Luglio 2008-volo charter in Economy Class -Nouvelair Tunisie-A320-214-volo da Pisa (LIRP) a Monastir(DTMB) via Genova(via LIMJ) e ritorno il 14 Luglio(operato da LTE Airways)
15 Luglio 2006-volo charter in Economy Class -Neos-B737-800-volo da Roma Fiumicino(LIRF) a Marsa Alam(HEMA) e ritorno il 22 Luglio
4 Luglio 2007-volo charter in Economy Class-Eurofly-A320-214-volo da Pisa(LIRP) a Sharm El Seihk(HESH) e ritorno l' 11 Luglio
7 Luglio 2008-volo charter in Economy Class -Nouvelair Tunisie-A320-214-volo da Pisa (LIRP) a Monastir(DTMB) via Genova(via LIMJ) e ritorno il 14 Luglio(operato da LTE Airways)
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
si, ma anche no...mcgyver79 ha scritto:Era una battuta?blusky ha scritto:allora chiedo a chi ha fatto ste affermazioni di giustificarcele altrimenti li banniamo!!!
Ciaooooo.
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Contento tu.....I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Alitalia, Passera: dobbiamo fare di tutto,c'è il massimo impegno
LEVICO TERME (Reuters) - Corrado Passera non parla di Alitalia con i giornalisti, ma non riesce a tacere davanti alla richiesta di un sindacalista di fare tutti gli sforzi necessari per salvare Alitalia.
"Si dobbiamo fare di tutto: c'è il massimo del nostro impegno", ha risposto l'ad di Intesa-SanPaolo avvicinato da un sindacalista - a margine di una tavola rotonda organizzata all'interno della Festa nazionale della Cisl - che gli chiedeva di impegnarsi al massimo per il salvataggio della compagnia aerea.
In precedenza, ai giornalisti il manager aveva spiegato "lavoriamo in silenzio, su Alitalia non diciamo niente. Non vogliamo fare come in precedenza, quando ogni giorno filtrava un'indiscrezione".
Oggi un quotidiano ha scritto che il piano per il salvataggio di Alitalia si sta pensando alla creazione di una bad company dove far confluire tutte le attività le passività finanziarie e lasciare in una newco le attività di volo e di manutenzione. In questa nuova società dovrebbe poi confluire Carlo Toto con la sua AirOne insieme ad altri investitori..
LEVICO TERME (Reuters) - Corrado Passera non parla di Alitalia con i giornalisti, ma non riesce a tacere davanti alla richiesta di un sindacalista di fare tutti gli sforzi necessari per salvare Alitalia.
"Si dobbiamo fare di tutto: c'è il massimo del nostro impegno", ha risposto l'ad di Intesa-SanPaolo avvicinato da un sindacalista - a margine di una tavola rotonda organizzata all'interno della Festa nazionale della Cisl - che gli chiedeva di impegnarsi al massimo per il salvataggio della compagnia aerea.
In precedenza, ai giornalisti il manager aveva spiegato "lavoriamo in silenzio, su Alitalia non diciamo niente. Non vogliamo fare come in precedenza, quando ogni giorno filtrava un'indiscrezione".
Oggi un quotidiano ha scritto che il piano per il salvataggio di Alitalia si sta pensando alla creazione di una bad company dove far confluire tutte le attività le passività finanziarie e lasciare in una newco le attività di volo e di manutenzione. In questa nuova società dovrebbe poi confluire Carlo Toto con la sua AirOne insieme ad altri investitori..
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
certo che deve essere molto frustrante quando l'attesa si fa infinità,quando il countdown è stato riavviato dal governo by prestito ponte e soprattutto quando si continuano a vedere volare gli aerei di una società che doveva essere fallita già da un pezzo secondo qualcuno.....vero I-ALE?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Airubs...lo sai benissimo che gli aerei volano perchè lo Stato (alis noi altri cittadini) finanza indebitamente questa situazione.airbusfamilydriver ha scritto:certo che deve essere molto frustrante quando l'attesa si fa infinità,quando il countdown è stato riavviato dal governo by prestito ponte e soprattutto quando si continuano a vedere volare gli aerei di una società che doveva essere fallita già da un pezzo secondo qualcuno.....vero I-ALE?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Se fosse per Alitalia e per le risorse di Alitalia gli aerei non volerebbero più da un pezzo.
Di questo te ne rendi conto oppure no ?
Mi piacerebbe avere da te una risposta sincera.
Saluti
Daniel
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
airbusfamilydriver ha scritto:certo che deve essere molto frustrante quando l'attesa si fa infinità,quando il countdown è stato riavviato dal governo by prestito ponte e soprattutto quando si continuano a vedere volare gli aerei di una società che doveva essere fallita già da un pezzo secondo qualcuno.....vero I-ALE?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Airbus, anche io vorrei farti notare che nel tuo piccolo, cosi' come piu' in grande l'accanimento terapeutico di cui sopra, non migliora l'immagine di AZ.
La stragrande maggioranza degli Italiani non lavora in aziende che "devono essere tenute in piedi e favorite a tutti i costi".
Se la loro azienda fallisce, possono contare su un limitato aiuto dello stato (molto limitato, per come sono fatti gli ammortizzatori sociali da noi, che ricevono le briciole lasciate da un sistema pensionistico bulimico).
Quindi per la maggioranza degli italiani, e non credo solo al nord, tutto questo accanirsi della politica e tutto questo sbattere in faccia il privilegio a quelli che il privilegio non ce l'hanno, devono pagare di tasca loro e non hanno l'offerta di servizio che dovrebbero avere....... non fa che farli inkakkiare ancora di piu' e oltre a togliere il consenso.... riduce ulteriormente le prenotazioni e rende la china piu' difficile da risalire.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ciao rispondo a te e anche ad indacowinter71 ha scritto:Airubs...lo sai benissimo che gli aerei volano perchè lo Stato (alis noi altri cittadini) finanza indebitamente questa situazione.airbusfamilydriver ha scritto:certo che deve essere molto frustrante quando l'attesa si fa infinità,quando il countdown è stato riavviato dal governo by prestito ponte e soprattutto quando si continuano a vedere volare gli aerei di una società che doveva essere fallita già da un pezzo secondo qualcuno.....vero I-ALE?I-Ale ha scritto:Dai ancora un pochino e il count down arriva al giorno ZERO
Se fosse per Alitalia e per le risorse di Alitalia gli aerei non volerebbero più da un pezzo.
Di questo te ne rendi conto oppure no ?
Mi piacerebbe avere da te una risposta sincera.
Saluti
Daniel
io sono PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE CHE SENZA STATO E PRESTITO PONTE az avrebbe già chiuso da aprile
quello che però mi stupisce è che voi non avete ancora capito che se lo stato ci ha fatto questo "regalo" non è certo perchè hanno a cuore le sorti di air.surfer o airbusfamilydriver,bensì perchè hanno a cuore interessi politici e finanziari che giustificano il mantenimento di az,così come le FS in perdita,come di recente affermato anche dalla brambilla che nell'occasione si è fatta portavoce dell'opinione di berlusconi sulla questione az
quindi vi ripeto forse per l'ennesima volta,ma sò già che non sarà l'ultima,che se alitalia è stata mantenuta in vita no è certo per fare un regalo ai dipendenti della stessa,o comunque NON SOLO PER QUESTO
ciò che gira dietro alitalia,è quello che gira dietro a tutte le grandi(per volume di fatturato) aziende italiane e non,e si chiama indotto
alitalia è il quarto indotto italiano e il 15esimo in europa,alitalia rappresenta il 50% del fatturato di enav,così come buona parte di quello di ENI(carburante per aerei),per non parlare delle tasse aeroportuali....
quindi credetemi berlusconi non ha chiesto a AFD o air.surfer per decidere se salvare o meno az,gli interessi in gioco sono talmente tanti e grossi......
se lo stato,alias i cittadini stanno mantenendo in vita il carrozzone,è perchè probabilmente il govenro vuole ciò,e non credo sia per gli interessi dei singoli dipendenti
mi hanno insegnato che gli interessi dello stato superano sempre quelli dei singoli cittadini
quindi se volete sapere per quale motivo lo stato stia tenendo in vita il carrozzone,non è ai dipendenti che dovete chiedere ma al presidente del consiglio dei ministri
x qualcuno il mantenimento è indebito,ma lo stesso mantenimento è stato deciso da un governo DEBITAMENTE E LEGITTIMAMENTE iinsediato dal popolo,evidentemente dietro il mantenimento di az ci sono interessi tali pe rcui il governo ha stabilito che il suo mantenimento sia debito....
avete presente quando il forum diceva no ad az in mano ai francesi,perchè in tal modo si sarebbe consegnato un tassello fondamentale dell'industria ad un paese concorrente diretto,anche sul piano del turismo?
beh non sarebbe la stessa cosa se az chiudesse? non si consegnerebbero le chiavi del nostro turismo ad industrie(compagnie aeree) straniere....?
w la ragion di stato...
spero che la mia risposta sia stata abbastanza esaustiva
dal cbc di linate saluti a tutti
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Non si lega alla diatriba MXP - LIN ma mi pare un documento interessantissimo e che dovrebbe far riflettere
http://www.airdemocraticparty.com/index ... df=1&id=21
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Ok, quindi AZ serve per trasferire piaceri non solo ai dipendenti in sovrappiu' (non quelli che servono per erogare il servizio), ma anche e soprattutto ad altri enti e aziende.
Se e' cosi', la situazione e' abbastanza insostenibile, perche' AZ non e' piu' un'azienda di stato come FFSS, non e' piu' consentito sovvenzionarla... se non entrando in conflitto permanente con l'UE e una enorme fetta dei cittadini.
Quindi lo stato se vuole dare un aiutino a ENI o a ENAV o Adr (non dico piu' SEA, anche se le tariffe forse non sono le piu' favorevoli) deve trovare un altro modo. (Tra l'altro alcuni di questi sono enti molto piu' facilmente e legalmente sovvenzionabili direttamente con aiuti di stato di quanto sia AZ stessa).
Quindi lo stato dovrebbe, come si invoca da tanto tempo, ripulire la parte che eroga il servizio per renderla in grado di stare in piedi con le sue gambe o andarci vicino. A quel punto sarebbe tutto piu' facile. E se io fossi, come lo sei tu, in quella parte che serve per il servizio, esigerei che mi togliessero dal gobbo tutti quegli oneri impropri.
Se e' cosi', la situazione e' abbastanza insostenibile, perche' AZ non e' piu' un'azienda di stato come FFSS, non e' piu' consentito sovvenzionarla... se non entrando in conflitto permanente con l'UE e una enorme fetta dei cittadini.
Quindi lo stato se vuole dare un aiutino a ENI o a ENAV o Adr (non dico piu' SEA, anche se le tariffe forse non sono le piu' favorevoli) deve trovare un altro modo. (Tra l'altro alcuni di questi sono enti molto piu' facilmente e legalmente sovvenzionabili direttamente con aiuti di stato di quanto sia AZ stessa).
Quindi lo stato dovrebbe, come si invoca da tanto tempo, ripulire la parte che eroga il servizio per renderla in grado di stare in piedi con le sue gambe o andarci vicino. A quel punto sarebbe tutto piu' facile. E se io fossi, come lo sei tu, in quella parte che serve per il servizio, esigerei che mi togliessero dal gobbo tutti quegli oneri impropri.
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
In effetti è una invocazione che i naviganti piloti di AZ fanno da tempo.Quindi lo stato dovrebbe, come si invoca da tanto tempo, ripulire la parte che eroga il servizio per renderla in grado di stare in piedi con le sue gambe o andarci vicino.
Purtroppo a causa di questo siamo sempre stati tacciati di corporativismo, miopia, egoismo.
Perchè "ripulire la parte che eroga il servizio" non significa solo ridurre o esternalizzare il personale dei settori non direttamente collegati al core businness e spremere un po' di più gli altri.
Con questo riduciamo le perdite di un 10%.
Per togliere il restante 90% occorrerebbe rivedere tutti i contratti di fornitura beni e servizi, a cominciare da carburante, diritti Enav ed handling.
Occorre applicare delle policies di risparmio in tutti i nostri settori, con la conseguenza che i nostri fornitori, o si adeguano e riducono a loro volta le aspettative di incasso e di conseguenza tutta la loro organizzazione a partire dai dipendenti, o scaricano i minori introiti sugli altri loro clienti, che spesso sono le piccole compagnie concorrenti di AZ, alcune delle quali già faticano a sopravvivere oggi, figuriamoci in questo nuovo scenario.
Personalmente non vedo l'ora che venga "ripulita la parte che eroga il servizio", cosi tanti nostri fornitori di beni e servizi si vedrebbero costretti a loro volta a "ripulire" i loro conti e smetterebbero di agevolare la nostra concorrenza con gli introiti e le garanzie che gli forniamo noi.
Un primo esempio credo l'avremo con la SEA, primo ente a sentire sulla propria pelle cosa vuole dire fare a meno di AZ o rivedere gli accordi in essere, tant'è che ci stanno chiedendo 1,2 MILIARDI di Euro per quello che stimano siano i danni che la separazione da AZ costerà loro.
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Scenario del tutto auspicabile.I-FORD ha scritto: Personalmente non vedo l'ora che venga "ripulita la parte che eroga il servizio", cosi tanti nostri fornitori di beni e servizi si vedrebbero costretti a loro volta a "ripulire" i loro conti e smetterebbero di agevolare la nostra concorrenza con gli introiti e le garanzie che gli forniamo noi.
Il mercato del settore in questo momento risulta drogato da questi meccanismi ed i risultati sono davanti agli occhi.
Un massiccia dose di housekeeping sarebbe la benvenuta.
Ciao
Massimo
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Air4you ora è concentrato su Berlusconi come prima lo è stato indefessamente su Toto.robbyy ha scritto:Un intresse ci puo' essere ...guardi i conti e ti muovi.....air4you ha scritto:Ogni tanto gli esponenti del governo (mi riferisco alle dichiarazioni a corrente alternata della Brambilla e di Mattioli)devono dire la loro per darla da bere agli italiani... Ma voglio ricordare che il loro capo disse tanto tempo fa che esisteva la cordata e che i suoi figli sarebbero scesi in campo per salvare alitalia poi ha detto che gli avrebbe proibito di entrare in alitalia poi era favorevole ad AF KL poi contrario, prima era stata colpa dei sindacati della rottura delle trattative poi di Prodi e di TPS poi ha detto che la salvava Aeroflot poi ha detto che lo stato se la comprava che le FFSS se la compravano poi .... insomma un blah blah blah....Blaaaaahhhhh
Evviva l'Alitalia
Ricordo che se fosse andata in porto cn AF che già di base era dura ..cn l'aumeto del greggio del di 50$ dalla base del piano ..sarebbe stata di sangue e basta..
E la scenetta cn i sindacati mi lascia pensare che visti i conti come stavano in realtà...e il greggio che sale...e che senza spendere un € aveva di fatto messo in ginocchio la compagnia.....
Poi se pensiamo che ci sia la fila a comprare fonti di perdita ad occhi chiusi...
Quanto all'obiettività...è un po' come Svetonio quando scrive di Nerone.
Ciao
Massimo
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Mi***ia, andiamo sul difficile!Maxlanz ha scritto: Quanto all'obiettività...è un po' come Svetonio quando scrive di Nerone.
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
probabilmente e stato l´andamento dell´opinione pubblica del momento, che viene scandagliata con continui sondaggi... daltronde si sa che non ha idee colui che e´ al governoMaxlanz ha scritto:robbyy ha scritto:air4you ha scritto:Ogni tanto gli esponenti del governo (mi riferisco alle dichiarazioni a corrente alternata della Brambilla e di Mattioli)devono dire la loro per darla da bere agli italiani... Ma voglio ricordare che il loro capo disse tanto tempo fa che esisteva la cordata e che i suoi figli sarebbero scesi in campo per salvare alitalia poi ha detto che gli avrebbe proibito di entrare in alitalia poi era favorevole ad AF KL poi contrario, prima era stata colpa dei sindacati della rottura delle trattative poi di Prodi e di TPS poi ha detto che la salvava Aeroflot poi ha detto che lo stato se la comprava che le FFSS se la compravano poi .... insomma un blah blah blah....Blaaaaahhhhh
Evviva l'Alitalia
se rimaniamo della stessa idea di vendere ad lh per due mesi, forse si vende...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Ma va là....aeb ha scritto:Mi***ia, andiamo sul difficile!Maxlanz ha scritto: Quanto all'obiettività...è un po' come Svetonio quando scrive di Nerone.
Se vuoi possiamo fare un esempio più attuale: Fede che fa la biografia di Prodi.
Ciao
Massimo
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Alitalia: Marzotto, vergogna
(ANSA) - VENEZIA, 23 GIU - Per Matteo Marzotto, presidente designato dell'Enit-Agenzia nazionale per il turismo, 'Alitalia e' la vergogna del made in Italy'. Marzotto ne ha parlato, oggi a Venezia, nel corso di un convegno economico.'Se un imprenditore - ha detto - gestisce cosi' un'azienda fallisce e si gioca la faccia; ci sono realta', invece, dove cio' non accade'. Marzotto ha detto di essere pessimista per quanto riguarda il futuro della compagnia di bandiera.
(ANSA) - VENEZIA, 23 GIU - Per Matteo Marzotto, presidente designato dell'Enit-Agenzia nazionale per il turismo, 'Alitalia e' la vergogna del made in Italy'. Marzotto ne ha parlato, oggi a Venezia, nel corso di un convegno economico.'Se un imprenditore - ha detto - gestisce cosi' un'azienda fallisce e si gioca la faccia; ci sono realta', invece, dove cio' non accade'. Marzotto ha detto di essere pessimista per quanto riguarda il futuro della compagnia di bandiera.
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: PENATI, TORNI CENTRALE IMPEGNO RILANCIO MALPENSA
(ANSA) - RHO (MILANO), 23 GIU - ''Nella ricerca dell' acquirente di Alitalia deve tornare centrale l'impegno per il rilancio di Malpensa anche alla luce dei dati sull'andamento del traffico passeggeri di Malpensa e di Fiumicino'': e' quanto sostiene Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, che ha parlato all'assemblea di Assolombarda. ''L'interruzione della trattativa con Air France - ha detto Penati - e' avvenuta anche sul ruolo di Malpensa, la nuova Alitalia deve tornare a Malpensa''. (ANSA). YNA-GNN/MEA
(ANSA) - RHO (MILANO), 23 GIU - ''Nella ricerca dell' acquirente di Alitalia deve tornare centrale l'impegno per il rilancio di Malpensa anche alla luce dei dati sull'andamento del traffico passeggeri di Malpensa e di Fiumicino'': e' quanto sostiene Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, che ha parlato all'assemblea di Assolombarda. ''L'interruzione della trattativa con Air France - ha detto Penati - e' avvenuta anche sul ruolo di Malpensa, la nuova Alitalia deve tornare a Malpensa''. (ANSA). YNA-GNN/MEA
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
No, è che Svetonio l'ho sempre trovato un po' indigesto (al liceo, beninteso: poi non l'ho più frequentato....)Maxlanz ha scritto:Ma va là....aeb ha scritto:Mi***ia, andiamo sul difficile!Maxlanz ha scritto: Quanto all'obiettività...è un po' come Svetonio quando scrive di Nerone.
Se vuoi possiamo fare un esempio più attuale: Fede che fa la biografia di Prodi.
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
ALITALIA: PRESTO PER SOLUZIONE, ATTESA AUDIZIONE TREMONTI/ANSA
(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Il destino di Alitalia resta sospeso in una fase di attesa. L'advisor Intesa Sanpaolo lavora ancora in silenzio, ed i tempi per arrivare a definire una soluzione concreta non appaiono brevissimi. Anche se il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni,appare più ottimista. "La soluzione per Alitalia - ha sostenuto oggi - non tarderà più di qualche settimana" e con essa anche lo scenario sul futuro di Malpensa sarà chiaro. "Se Alitalia tornerà ad essere una grande compagnia nazionale - è la conclusione di Formigoni - non potrà che ripensare la propria collocazione su Malpensa". Intanto i vertici della compagnia portano avanti la sfida di mantenere il delicato equilibrio dei conti sul filo del rischio di una procedura fallimentare, con il commissariamento fino ad oggi evitato solo grazie al salvataggio del Governo con il prestito di 300 milioni contestato da Bruxelles. Da due appuntamenti, questa settimana, potrebbe emergere qualche nuova indicazione. Il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti riferirà mercoledì in Parlamento, mentre sabato si riunirà l'assemblea degli azionisti della compagnia. Il governo attende "con fiducia" l'esito del lavoro dell'advisor Intesa Sanpaolo: "Ci sta lavorando Corrado Passera, aspettiamo con fiducia la soluzione", ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli che nei giorni scorsi aveva accennato ad "un'ipotesi" allo studio dell'advisor "che può risolvere il problema". Qualche indicazione in più dovrebbe arrivare dal ministro dell'Economia che, come socio di controllo di Alitalia (il Tesoro ha il 49,9%) ha in mano le azioni da cedere per tentare ancora, in extremis, la strada della privatizzazione. I vertici della compagnia lo hanno ribadito più volte: solo una forte iniezione di nuovi capitali può salvare Alitalia, e con il governo che ha le mani legate dal divieto di aiuti di Stato solo un nuovo socio può portare le ingenti risorse che servono. Giulio Tremonti riferirà mercoledì in una audizione presso le commissioni Bilancio e Lavori pubblici di Camera e Senato, in seduta congiunta. Sabato l'assemblea degli azionisti, con quattro punti all'ordine del giorno: l'approvazione del bilancio 2007, l'integrazione dei posti vacanti in cda con la nomina di due amministratori (che potrebbe portare anche alla scelta di un nuovo capoazienda), la nomina del collegio sindacale, il conferimento dell'incarico al revisore dei conti. Sul fronte salvataggio-privatizzazione è probabile una informativa del presidente Aristide Police agli azionisti, che inevitabilmente incalzeranno il management per avere indicazioni, ma è troppo presto perché possa già esserci una possibile soluzione sul tavolo, già definita e concreta, di cui riferire. L'attenzione resta alta. Anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, è tornato a chiedere attenzione sulle ricadute per l'aeroproto di Malpensa. "Nella ricerca dell' acquirente di Alitalia deve tornare centrale l'impegno per il rilancio" dello scalo lombardo, dice: "La nuova Alitalia deve tornare a Malpensa". Per l'imprenditore Matteo Marzotto, presidente designato dell'Enit-Agenzia nazionale per il turismo, "Alitalia è la vergogna del made in Italy".(ANSA).
(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Il destino di Alitalia resta sospeso in una fase di attesa. L'advisor Intesa Sanpaolo lavora ancora in silenzio, ed i tempi per arrivare a definire una soluzione concreta non appaiono brevissimi. Anche se il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni,appare più ottimista. "La soluzione per Alitalia - ha sostenuto oggi - non tarderà più di qualche settimana" e con essa anche lo scenario sul futuro di Malpensa sarà chiaro. "Se Alitalia tornerà ad essere una grande compagnia nazionale - è la conclusione di Formigoni - non potrà che ripensare la propria collocazione su Malpensa". Intanto i vertici della compagnia portano avanti la sfida di mantenere il delicato equilibrio dei conti sul filo del rischio di una procedura fallimentare, con il commissariamento fino ad oggi evitato solo grazie al salvataggio del Governo con il prestito di 300 milioni contestato da Bruxelles. Da due appuntamenti, questa settimana, potrebbe emergere qualche nuova indicazione. Il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti riferirà mercoledì in Parlamento, mentre sabato si riunirà l'assemblea degli azionisti della compagnia. Il governo attende "con fiducia" l'esito del lavoro dell'advisor Intesa Sanpaolo: "Ci sta lavorando Corrado Passera, aspettiamo con fiducia la soluzione", ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli che nei giorni scorsi aveva accennato ad "un'ipotesi" allo studio dell'advisor "che può risolvere il problema". Qualche indicazione in più dovrebbe arrivare dal ministro dell'Economia che, come socio di controllo di Alitalia (il Tesoro ha il 49,9%) ha in mano le azioni da cedere per tentare ancora, in extremis, la strada della privatizzazione. I vertici della compagnia lo hanno ribadito più volte: solo una forte iniezione di nuovi capitali può salvare Alitalia, e con il governo che ha le mani legate dal divieto di aiuti di Stato solo un nuovo socio può portare le ingenti risorse che servono. Giulio Tremonti riferirà mercoledì in una audizione presso le commissioni Bilancio e Lavori pubblici di Camera e Senato, in seduta congiunta. Sabato l'assemblea degli azionisti, con quattro punti all'ordine del giorno: l'approvazione del bilancio 2007, l'integrazione dei posti vacanti in cda con la nomina di due amministratori (che potrebbe portare anche alla scelta di un nuovo capoazienda), la nomina del collegio sindacale, il conferimento dell'incarico al revisore dei conti. Sul fronte salvataggio-privatizzazione è probabile una informativa del presidente Aristide Police agli azionisti, che inevitabilmente incalzeranno il management per avere indicazioni, ma è troppo presto perché possa già esserci una possibile soluzione sul tavolo, già definita e concreta, di cui riferire. L'attenzione resta alta. Anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, è tornato a chiedere attenzione sulle ricadute per l'aeroproto di Malpensa. "Nella ricerca dell' acquirente di Alitalia deve tornare centrale l'impegno per il rilancio" dello scalo lombardo, dice: "La nuova Alitalia deve tornare a Malpensa". Per l'imprenditore Matteo Marzotto, presidente designato dell'Enit-Agenzia nazionale per il turismo, "Alitalia è la vergogna del made in Italy".(ANSA).
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
nel dettaglio e dicharazioni di formigoni
ALITALIA: FORMIGONI, SOLUZIONE IN POCHE SETTIMANE
(ANSA) - MILANO, 23 GIU - "La soluzione per Alitalia non tarderà più di qualche settimana" e con essa anche lo scenario sul futuro di Malpensa sarà chiaro. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine dell'assemblea di Federacciai. A Formigoni è stato chiesto in particolare cosa pensi dell'idea che Malpensa non possa comunque prescindere da Alitalia. "Questa è la nostra idea - ha detto -. Vedo che il lavoro che si sta facendo su Alitalia è positivo. Se Alitalia, come mi auguro, tornerà ad essere una grande compagnia nazionale, non potrà che ripensare la propria collocazione su Malpensa". "Sarebbe impensabile - ha aggiunto Formigoni - una grande compagnia aerea italiana che non ha in Malpensa il suo hub principale, non c'é contrasto con le strategie di Bonomi, è chiaro che in attesa che Alitalia vinca la sua scommessa" e visto che "Malpensa è stata brutalmente abbandonata da Alitalia", il presidente della Sea persegua intanto proprie logiche di sviluppo. "Ma poiché la soluzione di Alitalia non tarderà più di qualche settimana, ne sono sicuro, in quel momento lo scenario cambierà radicalmente e positivamente", ha concluso. (ANSA).
ALITALIA: FORMIGONI, SOLUZIONE IN POCHE SETTIMANE
(ANSA) - MILANO, 23 GIU - "La soluzione per Alitalia non tarderà più di qualche settimana" e con essa anche lo scenario sul futuro di Malpensa sarà chiaro. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine dell'assemblea di Federacciai. A Formigoni è stato chiesto in particolare cosa pensi dell'idea che Malpensa non possa comunque prescindere da Alitalia. "Questa è la nostra idea - ha detto -. Vedo che il lavoro che si sta facendo su Alitalia è positivo. Se Alitalia, come mi auguro, tornerà ad essere una grande compagnia nazionale, non potrà che ripensare la propria collocazione su Malpensa". "Sarebbe impensabile - ha aggiunto Formigoni - una grande compagnia aerea italiana che non ha in Malpensa il suo hub principale, non c'é contrasto con le strategie di Bonomi, è chiaro che in attesa che Alitalia vinca la sua scommessa" e visto che "Malpensa è stata brutalmente abbandonata da Alitalia", il presidente della Sea persegua intanto proprie logiche di sviluppo. "Ma poiché la soluzione di Alitalia non tarderà più di qualche settimana, ne sono sicuro, in quel momento lo scenario cambierà radicalmente e positivamente", ha concluso. (ANSA).
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Ok, adesso siamo tutti più tranquilli.....
Andrea
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Avrebbe potuto dire "la gestione di Alitalia è la vergogna del made in Italy"... le parole hanno un peso.... Un'occasione perduta di dire qualcosa di intelligente.i_disa ha scritto:Per l'imprenditore Matteo Marzotto, presidente designato dell'Enit-Agenzia nazionale per il turismo, "Alitalia è la vergogna del made in Italy".(ANSA).
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
grande aeb!
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
Purtroppo le seconde (e terze, e quarte) generazioni spesso non sono all'altezza dei fondatori.....
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Re: Che farà Berlusconi con Alitalia?
oramai noi siamo alla quartaaeb ha scritto:Purtroppo le seconde (e terze, e quarte) generazioni spesso non sono all'altezza dei fondatori.....
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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