Il volo del fifone III

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Il volo del fifone III

Messaggio da spaceodissey » 6 novembre 2007, 22:07

Dopo il primo e il secondo episodio mi sembrava giusto far rientrare il fifone in Europa e in qualche modo "chiudere" il racconto e farlo diventare una trilogia. Dopo la trilogia del padrino, dell'Anello, di Indiana Jones, di guerre stellari (e quella dei colori di Kieslowski) ecco a voi la "trilogia del fifone". Mentre i primi due episodi erano fondamentalmente staccati, questo è strettamente correlato con il precedente.

Spaceodissey

[hr]

CENTRAL PARK, NYC, ESTERNO - GIORNO
Un bambino americano, brufoloso e un po' grassoccio sta giocando con il modellino di un aeroplano. Con un elastico lo lancia verso l'alto. Il modellino sale rapido. Finita la spinta, ha un qualche attimo di indecisione e poi scende planando deciso, fino a precipitare e rompersi in due pezzi.
- Mommy, mommy - urla il bambinetto - It broke!
Il fifone medio afferra la valigia, guarda l'orologio e si dirige, con l'espressione di chi sta andando al patibolo, verso la fermata della metropolitana. Il destino è chiaro: il suo volo si schianterà, esattamente come il modellino di quel bambino.

JFK AIRPORT, NYC, INTERNO DELL'AEREO - TRAMONTO

Il fifone medio sale sull'aereo e sente una musica familiare dagli altoparlanti: il tema della "morte nera".
Quando l'assistente di volo carina si alza e prende servizio, qualche minuto prima che l'aereo cominci a muoversi, il fifone medio si sente un leone. Ma quale paura di volare? E' pronto a volare ininterrottamente attraverso un uragano per 12 ore! Eppure, quando l'aereo lascia il finger sente un lieve scoramento. Guarda fuori. Le luci dell'aeroporto sono già accese. L'asfalto è ancora bagnato dalle piogge del pomeriggio. New York, qualche chilometro più in là, si prepara a vivere l'ennesima notte di follia.
L'aereo si muove lento e si accoda ad altri che devono decollare per chissadove nel mondo. Oltre il corridoio una coppietta tuba felice. Qualche fila più avanti qualcuno già dorme, cullato dai leggeri sobbalzi del bestione. Non lui. Il fifone medio non dorme mai. Sempre all'erta, come un soldato di guardia ad una polveriera.

"Finalmente partiamo, ci scusiamo per il ritardo, indipendente dalla nostra volontà. Cercheremo di recuperare in volo. Per le procedure di sicurezza, durante la fase di decollo, spegneremo le luci in cabina. Le riaccenderemo a decollo avvenuto"

Come al solito, il fifone medio interpreta i messaggi calmi e professionali del pilota, come presagio di sventura:
"Finalmente partiamo, ci scusiamo per il ritardo, indipendente dalla nostra volontà. Cercheremo di recuperare in volo mettendo qualcuno ai pedali ausiliari. Siccome dobbiamo utilizzare tutta l'energia disponibile per il decollo, spegneremo le luci in cabina. Le riaccenderemo quando saremo sicuri di riuscire a volare anche con le luci accese". Un leggero stato d'ansia si impadronisce del fifone medio: non ha mai volato di notte e improvvisamente realizza che tutto il volo sarà di notte. Miss "boccoli e sorriso" gli passa a fianco proprio in quel momento e gli sorride. Nota lo sguardo da cernia al forno del fifone medio e gli chiede cosa non vada.
- Perchè -balbetta lui- questa cosa delle luci spente?
Lei sfodera il suo miglior sorriso (e lui ci si perde dentro facendo ancora di più lo sguardo da cernia al forno): "Perchè in caso di emergenza -e a questa parola il cuore del fifone medio ha un sobbalzo- il nostro sguardo sarebbe già abituato al buio e quindi avremmo meno difficoltà a trovare l'uscita".
Quando lei va a sedersi, pronta per il decollo, il fifone medio pensa che davvero nulla è lasciato al caso. Vuoi vedere che sul forum avevano ragione? Quando i motori del 767 si mettono a rombare sul serio, all'inizio della pista, il fifone medio entra immediatamente in fibrillazione. Le mani cominciano a sudare e, mentre l'aereo si lancia verso il fondo della pista, stringono con forza i braccioli. L'aereo impenna e comincia la salita. Il fifone medio butta uno sguardo furtivo fuori dal finestrino. La sera sta scendendo lentamente e là in fondo si vedono le luci della città. L'America è già dietro di lui. L'oceano già nero come la pece giace apparentemente tranquillo sotto il bestione che continua a salire mentre le luci dentro si riaccendono e il brusio delle persone aumenta di volume.

"Tra poco spegneremo il segnale di tenere allacciate le cinture di sicurezza. Vi consigliamo comunque, quando siete seduti, di tenerle allacciate.
"Tra poco spegneremo il segnale di tenere allacciate le cinture di sicurezza, così risparmiamo un po' di energia. VOI TENETELE COMUNQUE ALLACCIATE! Solo gli equilibristi esperti possono permettersi una breve camminata fino al bagno"

Gli schermi comuni cominciano a trasmettere in loop le immagini del documentario "La storia degli incidenti aerei", mentre il fifone medio ricomincia a respirare. Il signore di fianco a lui già dorme con la bocca leggermente aperta. Lui no. Lui è vigile, mentre arriva lo stato di TM. Gli A/V cominciano a muoversi lungo i corridoi. Il problema-decollo è superato. Restano il problema "7 ore di oceano sconosciuto di notte" e il problema "traffico su Milano" (secondo la definizione del pilota) o "autoscontro con aerei su Milano" (secondo la definizione del fifone medio). Un problema alla volta: pensiamo al nero oceano sconosciuto: e a questo pensiero il fifone medio entra nello stato GP.
Per tentare di far passare la paura, e per avere una aria di superiore distacco agli occhi dell'A/V che gli piace tanto, il fifone medio solitamente mette le cuffie. Solitamente il fifone medio toglie le cuffie dopo pochi minuti. La programmazione musicale solitamente presente sui voli intercontinentali nei posti riservati ai fifoni (non crederete mica che i posti siano assegnati a caso?!) è composta da un loop di 8 ore del "Tema della morte nera". Se per strada incontrate qualcuno che canticchia: POM POM POM, POM PO-POM POM, POM PO-POM è con ogni probabilità un fifone medio rimasto intrappolato nelle cuffie.

"Tra poco gli assistenti di volo distribuiranno il vostro ultimo pasto, poi sarà quel che Dio vorrà. L'oceano sconosciuto si stende davanti a noi come un tempo si stendeva davanti a Cristoforo Colombo. Speriamo di essere altrettanto fortunati. Sono previsti un paio di urgani e diversi iceberg durante la traversata, per cui afferrate forte i sedili e pregate. Vi auguro un buon volo"

Gli A/V cominciano a distribuire la cena. La "sua" A/V gli passa vicino e gli sussurra all'orecchio di spostarsi sul posto più esterno.
- Sei pazza?! Vuoi che mi muova da qui?! Potrei sbilanciare l'aereo e farlo precipitare.
Lei lo guarda come si guarda un bambino che ha appena dichiarato di aver visto Superman e Batman che si baciano sotto il ponte di Brooklyn e gli ripete di spostarsi sul sedile esterno che, se riesce, gli farà una sorpresa.
Il fifone medio si prepara alla grande manovra: con estrema cautela prepara la cintura del sedile a fianco, allontanando entrambi i lembi dalla seduta; poi, con ancora più cautela -mentre continua a ripetersi: "Non stai disinnescando una bomba!"- slaccia la sua cintura. La mora boccolosa gli passa vicino: "Stavi disinnescando una bomba?!". Ecco, appunto. Ora la parte più difficile: il cambio di sedile. Mentre il fifone medio sta staccando le chiappe dal sedile una impercettibile vibrazione scuote l'aereo. Un nanosecondo dopo la cintura di sicurezza del fifone medio è di nuovo saldamente allacciata. "Possibile che nessuno si sia accorto di questa violenta scossa?" si chiede il fifone medio osservando gli A/V che continuano tranquillamente a servire la cena, i passeggeri che continuano tranquillamente a chiacchierare e il tizio a fianco a lui che continua imperterrito a dormire. Al secondo tentativo il cambio di sedile riesce.
L'A/V coi boccoli gli passa vicino e gli porge un vassoio del tutto diverso da quello degli altri.
- E' una cena di prima classe. La scusa ufficiale è che abbiamo finito quelli di economy.
La prima cosa che il fifone medio scopre addentando il pasto della first class è che la temperatura è la stessa di quelli di economy. Il gusto è migliore -e questa è la seconda cosa che scopre- ma la temperatura è assolutamente identica: ustionante.

Mangia tutto -come sempre- come se fosse il suo ultimo pasto, e poi torna sul "suo" sedile: questo mi hanno assegnato e questo mi tengo!

Gli schermi comuni intervallano le scene degli incidenti aerei ai dati del volo: dopo circa un'ora l'aereo sorvola Terranova e il fifone medio, che aveva sperato di passare nello stato di TM tutto il viaggio viene catapultato nello stato di OSP al primo -forte- vuoto d'aria. Le luci "allacciate le cinture di sicurezza" si accendono simultaneamente in tutto il velivolo e il pilota prende la parola: "Stiamo andando incontro ad alcune turbolenze molto forti, pregate che vada tutto bene". Perlomeno, è l'interpretazione del fifone medio. Mentre l'aereo viene scosso da forti vibrazioni il fifone medio comincia a rivedere tutta la sua vita come in un film. Le ali flettono poderosamente, i motori variano spesso di potenza. Il fifone pensa che -alla fine- è esattamente come nel modellino del bambino: tra poco l'aereo si inclinerà in avanti e... un'altra scossa! Un lampo! Era vicinissimo! Il fifone medio capisce che è arrivata la fine: sprofonda nella poltroncina, afferra i braccioli e li stringe con tutta la sua forza. Istintivamente, cerca la "sua" hostess e la vede.
Quello che vede lo riporta di botto sul pianeta Terra. La "sua" hostess sta parlando, ridendo e scherzando con il biondo palestrato ultrafigo: la sua nemesi.

Lei si dirige verso di lui, con passo deciso: sembra rabbuiata. Si lascia cadere sul sedile di fianco a lui, sbuffando.
- Non lo sopporto quello!- indicando con la testa il biondo palestrato ultrafigo -ha in testa solo due cose: la "donna" [nota 1, vedi poco più avanti] e i motori!
Il volto del fifone medio si illumina con un sorriso grande come il cielo. Ma la gioia di quella frase viene ben presto annullata da un paio di poderosi scossoni e da un fulmine che sembra a pochi metri dall'ala.
- Hai visto com'era vicino?
- Non era vicino. A queste quote è difficile stabilire le distanze. Ma in ogni caso, anche se ci colpisse, non sarebbe poi una gran tragedia. L'aereo si comporterebbe...
- ...come una gabbia di Faraday, me lo dicono sempre sul forum
- Dove?
- Lascia perdere.
E così, improvvisamente, mentre parla con la bella mora, il fifone medio si rende conto che starle vicino e parlare con lei, magicamente, lo rassicura.

[Nota 1: l'autore -per decenza- si è rifiutato di utilizzare l'esatta parola pronunciata dall'affascinante A/V. Diciamo solamente che per indicare "donna" l'A/V ha utilizzato una sineddoche, figura retorica che prevede di utilizzare una parte di qualcosa per indicarlo nella sua interezza. Nel caso specifico il personaggio ha utilizzato una parte anatomica per indicare tutto l'essere umano di sesso femminile. Abbiate fantasia.]

"Tra qualche minuto abbasseremo le luci in cabina per poter utilizzare al meglio i motori. Le turbolenze sono molto più forti del previsto, ma ormai è troppo tardi per poter tornare indietro. Come i pionieri, dobbiamo andare avanti: o Europa o morte! Vi auguriamo un buon proseguimento di volo"

Le ore sembrano interminabili tra le turbolenze e l'assoluta mancanza di movimento all'interno della cabina. Il fatto che nemmeno gli A/V si vedano più gli da qualche problema. Li immagina mentre si preparano a lanciarsi con il paracadute. Immagina il biondo palestrato ultrafigo che aiuta la mora boccolosa mentre lui è lì: solo e inerme. Un'altra scossa. Il fifone medio stringe ancora un po' la cintura. Guarda il suo compagno di viaggio che dorme con la bocca un po' aperta. Lui no. Lui è vigile. Sempre vigile!

L'aereo sembra un dormitorio gigante. Qualcuno, addirittura, russa. Lui no. Lui è vigile, instancabilmente vigile. Controlla le ali, le luci delle cinture di sicurezza, quanto manca all'arrivo, la quota di volo, la temperatura esterna, l'ora, la velocità, la tenuta delle guarnizioni, la presenza del giubbotto salvagente (per la millesima volta), la posizione dello schienale (rigorosamente verticale), la chiusura del tavolinetto, il contenuto della tasca del sedile, le viti che tengono in posizione il sedile... e poi ricomincia da capo. La tensione è alle stelle e il fifone medio comincia ad avere le visioni: vede il pilota vestito da prete e con il libro dei salmi in mano che esce dalla cabina e invita tutti alla preghiera. Vede l'aereo roteare lentamente su se stesso come la navicella di "2001: a space odyssey" sulle note del bel danubio blu. Vede l'aereo tuffarsi nell'oceano con un triplo avvitamento carpiato di difficoltà 7.1. Vede i giudici dare i voti, altissimi. Applausi del pubblico. Vede gli A/V ballare come John Travolta e Uma Thurman in "Pulp fiction". Vede Harvey Keitel che gli si avvicina e gli dice: "Sono Wolf, risolvo problemi" e lui risponde: "Ne abbiamo uno", indicando il motore in fiamme fuori. Vede il motore in fiamme sparare dei bellissimi fuochi d'artificio. Vede una signora cinese che gli si avvicina: "Masagio cinese? Quindici eulo". Si sveglia di soprassalto. Vede la mora boccolosa che gli si avvicina: "Vuoi qualcosa da bere?". Da notare che a lui -solo a lui- lei da del tu.

Manca poco all'Irlanda, il fifone medio guarda fuori, con il vago timore di vedere ancora dei fulmini. E invece vede che il cielo si sta rischiarando e in pochi, pochissimi minuti il cielo da nero diventa blu. L'alba. L'Irlanda è vicina. L'Europa. Casa.

"Siamo miracolosamente scampati alle tempeste tropicali (curioso, visto che siamo passati vicino alla Groenlandia, sarà l'effetto serra) e ai numerosi iceberg d'alta quota. Prevediamo di atterrare a Milano tra circa un paio d'ore"

Il fifone medio, che si era lievemente rilassato ricorda immediatamente il problema numero 2: il gigantesco autoscontro per aerei sopra Malpensa che il pilota aveva umoristicamente definito "traffico".

Le luci delle cinture sono spente: il fifone medio è stremato dalle ore di attenta veglia. Quando l'aereo comincia la lenta discesa verso malpensa si sente sollevato. All'ultima virata butta fuori lo sguardo e vede tutta la catena delle alpi, il Monte Bianco, Genova, il mare e poi di nuovo la pianura. L'aereo scende di colpo. Adesso fa sul serio. Il pilota dice qualcosa agli A/V, tipo "Preparatevi, tentiamo di atterrare: se va male, è stato bello lavorare con voi". Pochi minuti dopo l'aereo è vicino all'aeroporto, il fifone medio vede già le strutture di Malpensa. I motori rombano, pronti all'atterraggio. Improvvisamente il rombo diventa fortissimo, la punta impenna e l'aereo riprende quota. La disperazione del fifone medio è totale. E' chiaro che è successo qualcosa. Forse il carrello che non si apre? Si può atterrare sulla "pancia" in tutta sicurezza, si risponde da solo. Forse il pilota non si è sentito bene? C'è il primo ufficiale che è perfettamente in grado... Forse un guasto alla strumentazione? Atterreremo in VFR. Forse...
Calmo, stai calmo, è solo una riattaccata. Non succede niente, è normale... è normale. Succede. Però adesso un po' di ansia serpeggia in tutti i passeggeri. E il fifone medio, finalmente, non si sente più solo. Gli A/V sono tartassati di domande. Rispondono in modo vago. Il fifone medio chiede a "lei". "Lei" sorride.
-Se te lo dico non ci credi
-Ci credo
-Te lo dico dopo. E gli sorride. E a lui vengono due begli occhi da cernia al forno.

Dopo un ampio giro, l'aereo torna sulla pista. Questa volta i reverse scattano decisi e un italianissimo applauso parte spontaneo.
Mentre l'aereo si dirige lentamente verso l'aerostazione parte forte e chiara -dagli altoparlanti- la marcia trionfale dell'Aida.

"Benvenuti a Milano Malpensa. Il pilota si scusa per il giro in giostra supplementare dovuto ad un piccolo imprevisto tecnico. Vi preghiamo di tenere allacciate le cinture di sicurezza e bla bla bla, le solite cose che sapete a memoria."

Mentre il fifone medio si avvia verso l'uscita incontra "lei" che sta mettendo in ordine nella piccola cambusa con il biondo palestrato ultrafigo. Gli porge la mano. Lui, lievemente interdetto, la stringe. Lei sorride impercettibilmente.
- Arrivederci, speriamo di averla presto di nuovo a bordo.
- Grazie...

Il fifone medio mette repentinamente la mano in tasca. Con l'altra solleva il bagaglio a mano e scende dall'aereo.
Mentre attende i bagagli estrae dalla tasca il biglietto che lei gli ha passato.
"Lepri sulla pista. Te l'ho detto che non ci avresti creduto. 341/..."
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Messaggio da Fearless flyer » 6 novembre 2007, 22:13

Grazie Francesco! :wink:
Mo' basta però eh... :P :lol: :lol: :lol:

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Messaggio da spaceodissey » 6 novembre 2007, 22:23

Fearless flyer ha scritto:Mo' basta però eh... :P :lol: :lol: :lol:
Sì, mi sento di promettertelo!
:D

Grazie a te :wink:
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da aeb » 6 novembre 2007, 22:25

spaceodissey ha scritto:La tensione è alle stelle e il fifone medio comincia ad avere le visioni: vede il pilota vestito da prete e con il libro dei salmi in mano che esce dalla cabina e invita tutti alla preghiera. Vede l'aereo roteare lentamente su se stesso come la navicella di "2001: a space odyssey" sulle note del bel danubio blu. Vede l'aereo tuffarsi nell'oceano con un triplo avvitamento carpiato di difficoltà 7.1. Vede i giudici dare i voti, altissimi. Applausi del pubblico. Vede gli A/V ballare come John Travolta e Uma Thurman in "Pulp fiction". Vede Harvey Keitel che gli si avvicina e gli dice: "Sono Wolf, risolvo problemi" e lui risponde: "Ne abbiamo uno", indicando il motore in fiamme fuori. Vede il motore in fiamme sparare dei bellissimi fuochi d'artificio. Vede una signora cinese che gli si avvicina: "Masagio cinese? Quindici eulo".
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Messaggio da hirundo » 7 novembre 2007, 9:53

Grazie Space, me lo tengo per stasera. Promette bene, a giudicare dalla recensione di Andrea! :lol:

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Messaggio da Maxx » 7 novembre 2007, 10:09

O Europa o morte!!!!!! Grandissimo Francesco!!!!

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Messaggio da aeb » 7 novembre 2007, 10:22

Ah, dimenticavo: 341 e poi...? :roll:
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Messaggio da 35000ft » 7 novembre 2007, 10:29

aeb ha scritto:Ah, dimenticavo: 341 e poi...? :roll:
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E' vodafone. :wink: :lol:

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Messaggio da spaceodissey » 7 novembre 2007, 10:39

aeb ha scritto:Ah, dimenticavo: 341 e poi...? :roll:
Giusto, scusa: 0000000

:lol:
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Messaggio da spaceodissey » 7 novembre 2007, 10:41

35000ft ha scritto:
aeb ha scritto:Ah, dimenticavo: 341 e poi...? :roll:
5746231
E' vodafone. :wink: :lol:
Come diavolo hai fatto ad indovinare?!?! :shock: :shock: :)
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hirundo

Messaggio da hirundo » 15 novembre 2007, 11:20

E' piaciuto molto anche a casa. Le traduzioni italiano-fifonese delle comunicazioni del pilota e l'elenco dei controlli sono uno spasso! :D

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Messaggio da spaceodissey » 15 novembre 2007, 11:24

hirundo ha scritto:E' piaciuto molto anche a casa. Le traduzioni italiano-fifonese delle comunicazioni del pilota e l'elenco dei controlli sono uno spasso! :D
Grazie, Antonella.
Mi fa piacere che sia piaciuto anche a casa 8)
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Messaggio da Elisa » 15 novembre 2007, 12:35

Fearless flyer ha scritto:Grazie Francesco! :wink:
Mo' basta però eh... :P :lol: :lol: :lol:

Luca
No ANCORAAA!!!!!!!!!!!
Io li trovo fantastici tutti e tre!
Mi ritrovo in tutto....COMPLIMENTI! :D :D :D

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Messaggio da spaceodissey » 15 novembre 2007, 14:05

Elisa ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:Grazie Francesco! :wink:
Mo' basta però eh... :P :lol: :lol: :lol:

Luca
No ANCORAAA!!!!!!!!!!!
Io li trovo fantastici tutti e tre!
Mi ritrovo in tutto....COMPLIMENTI! :D :D :D
Grazie mille, Elisa, ma credo che, dopo tutto, abbia ragione Luca.

Farò come George Lucas, scriverò un'altra trilogia tra trent'anni :shock:
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Messaggio da KidReaper » 15 novembre 2007, 16:16

SEI UN GENIO!

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Messaggio da Fearless flyer » 15 novembre 2007, 16:22

KidReaper ha scritto:SEI UN GENIO!
:shock: mi rendo conto che l'ansia sta notevolmente aumentando... :roll: :lol: :lol: :lol:

No, veramente, come butta da quelle parti?

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Messaggio da KidReaper » 15 novembre 2007, 16:31

uhm..... butta come tutte le volte che devo volare Luca, ti ringrazio tanto.....
Faccio tanti respiri, leggo i thread ei fifoni come me, leggo le tue risposte e per il resto.. bah.. aspetto di andare al patibolo, una cosa l'ho pero' scoperta, ero convinto di essere un fifone "Atipico" uno che comincia ad avere paura avendo gia' volato senza problemi tante volte, invece..... sono abbastanza "dozzinale" anche dal punto di vista della "sintomatologia" credevo nessuno potesse capire come stessi prima durante e dopo il volo.. invece...... stessi pensieri, stesse paure, stesso tutto..... e... magari e' un po da egoista.. ma.. mi e' di conforto.....

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Messaggio da Fearless flyer » 15 novembre 2007, 16:45

KidReaper ha scritto:uhm..... butta come tutte le volte che devo volare Luca, ti ringrazio tanto.....
Faccio tanti respiri, leggo i thread ei fifoni come me, leggo le tue risposte e per il resto.. bah.. aspetto di andare al patibolo, una cosa l'ho pero' scoperta, ero convinto di essere un fifone "Atipico" uno che comincia ad avere paura avendo gia' volato senza problemi tante volte, invece..... sono abbastanza "dozzinale" anche dal punto di vista della "sintomatologia" credevo nessuno potesse capire come stessi prima durante e dopo il volo.. invece...... stessi pensieri, stesse paure, stesso tutto..... e... magari e' un po da egoista.. ma.. mi e' di conforto.....
Beh, la paura di volare è una sola parola che, però, al suo interno racchiude mille modi differenti attraverso i quali si può esprimere.
Alcuni temi, però, sono ricorrenti e su quelli, chi lavora nel settore, riesce a lavorare con maggiore facilità prima di scontrarsi con le individualità che sono un po' più difficili da individuare e gestire adeguatamente.

Ascolta Luca. dopo aver dato un'occhiata a questa sezione, ora utilizza la funzione "ricerca" (la lente di ingrandimento) e cerca nella sezione paura di volare la parola "controllo". Sono maggiormente quelli i post che dovresti leggere per il tuo tipo di paura.

Poi , se vuoi , ci si sente in pm.

Fammi sapere.

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Messaggio da spaceodissey » 15 novembre 2007, 16:50

KidReaper ha scritto:SEI UN GENIO!
Sì, lo so. 8)

No, seriamente, credo abbia ragione Luca, la paura di volare sta offuscando pesantemente le tua capacità di giudizio :D

In realtà, lo sai, non stai andando al patibolo. E' solo un'altro volo. Ci sono cose peggiori nella vita. Tipo l'estrazione di un dente senza anestesia, per dirne una.
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Re:

Messaggio da Appe » 23 giugno 2008, 20:55

spaceodissey ha scritto:
Farò come George Lucas, scriverò un'altra trilogia tra trent'anni :shock:
No dai,trent'anni no!!!

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Re:

Messaggio da Mach » 23 giugno 2008, 21:46

spaceodissey ha scritto:
KidReaper ha scritto:SEI UN GENIO!
In realtà, lo sai, non stai andando al patibolo. E' solo un'altro volo. Ci sono cose peggiori nella vita. Tipo l'estrazione di un dente senza anestesia, per dirne una.
Veramente già solo andare dal dentista è una cosa di gran lunga peggiore di un volo. Un'estrazione poi, anche con anestesia, è assolutamente peggio :wink:

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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da aeb » 23 giugno 2008, 21:48

Grazie per avermi ricordato che domani ho appuntamento dal dentista... potrei avere un LIN-FCO-LIN in cambio? :mrgreen:
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Re: Re:

Messaggio da spaceodissey » 23 giugno 2008, 23:01

Appe ha scritto:
spaceodissey ha scritto:
Farò come George Lucas, scriverò un'altra trilogia tra trent'anni :shock:
No dai,trent'anni no!!!
:lol: In effetti dopo l'Australia mi sta venendo una mezza voglia di scriverne un'altro... anche se avevo promesso di non scriverne più.
Quanto al link fai pure quello che vuoi. Non può farmi che piacere!!
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da Peretola » 23 giugno 2008, 23:24

FAN-TAS-TI-CO!!!! Complimenti davvero...perchè non li proponi per la pubblicazione? (non sto scherzando... :wink: )
un saluto
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da spaceodissey » 23 giugno 2008, 23:34

Peretola ha scritto:FAN-TAS-TI-CO!!!! Complimenti davvero...perchè non li proponi per la pubblicazione? (non sto scherzando... :wink: )
un saluto
Beh, ci sono tanti motivi. Il più banale è che sono un po' corti :D :D

Grazie per i complimenti!
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Re: Re:

Messaggio da Appe » 24 giugno 2008, 12:26

spaceodissey ha scritto:
Appe ha scritto:
spaceodissey ha scritto:
Farò come George Lucas, scriverò un'altra trilogia tra trent'anni :shock:
No dai,trent'anni no!!!
:lol: In effetti dopo l'Australia mi sta venendo una mezza voglia di scriverne un'altro... anche se avevo promesso di non scriverne più.
Quanto al link fai pure quello che vuoi. Non può farmi che piacere!!
OK! GRAZIE!!

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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da gloryetta » 24 giugno 2008, 19:50

sono quà davanti al pc, con nessuno in casa che rido come un emerita cretina...il cane mi stà guardando malissimo...ma non riesco a smettere :mrgreen:
sei troppo bravo a raccontare queste cose...io mi ci ritrovo in tutto e per tutto...sono una pazza quando salgo in aereo...penso a tutte le catastrofi che possono capitarci da un momento all'altro!!
mi raccomando ricomincia a scrivere e a farmi ridere :wav:
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da aeb » 24 giugno 2008, 20:40

il mi(s)tico potere terapeutico della risata.... :D

P.S. non preoccuparti gloryetta... è successo anche a me! Intendo rotolarmi dalle risate leggendo i voli del fifone... l'unica differenza è che nel caso specifico a fissarmi era una gatta :mrgreen:
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da maryon » 3 luglio 2008, 19:45

Spaceodissey sei davvero un mitoo!!!
Come ho fatto a perdermi questa fantastica trilogia??? Fà davvero morire dal ridere :D :D
Mi stampero' anche questa per il prossimo viaggio...perchè grazie a tutti voi so che volero' ancora..e...
addirittura quando vedo gli aerei sfrecciare nel cielo non ho più le palpitazioni...anzi...me li osservo incuriosita....
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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da candida_puella » 11 agosto 2008, 23:24

spaceodissey ha scritto:Dopo il primo e il secondo episodio mi sembrava giusto far rientrare il fifone in Europa e in qualche modo "chiudere" il racconto e farlo diventare una trilogia. Dopo la trilogia del padrino, dell'Anello, di Indiana Jones, di guerre stellari (e quella dei colori di Kieslowski) ecco a voi la "trilogia del fifone". Mentre i primi due episodi erano fondamentalmente staccati, questo è strettamente correlato con il precedente.

Spaceodissey

[hr]

CENTRAL PARK, NYC, ESTERNO - GIORNO
Un bambino americano, brufoloso e un po' grassoccio sta giocando con il modellino di un aeroplano. Con un elastico lo lancia verso l'alto. Il modellino sale rapido. Finita la spinta, ha un qualche attimo di indecisione e poi scende planando deciso, fino a precipitare e rompersi in due pezzi.
- Mommy, mommy - urla il bambinetto - It broke!
Il fifone medio afferra la valigia, guarda l'orologio e si dirige, con l'espressione di chi sta andando al patibolo, verso la fermata della metropolitana. Il destino è chiaro: il suo volo si schianterà, esattamente come il modellino di quel bambino.

JFK AIRPORT, NYC, INTERNO DELL'AEREO - TRAMONTO

Il fifone medio sale sull'aereo e sente una musica familiare dagli altoparlanti: il tema della "morte nera".
Quando l'assistente di volo carina si alza e prende servizio, qualche minuto prima che l'aereo cominci a muoversi, il fifone medio si sente un leone. Ma quale paura di volare? E' pronto a volare ininterrottamente attraverso un uragano per 12 ore! Eppure, quando l'aereo lascia il finger sente un lieve scoramento. Guarda fuori. Le luci dell'aeroporto sono già accese. L'asfalto è ancora bagnato dalle piogge del pomeriggio. New York, qualche chilometro più in là, si prepara a vivere l'ennesima notte di follia.
L'aereo si muove lento e si accoda ad altri che devono decollare per chissadove nel mondo. Oltre il corridoio una coppietta tuba felice. Qualche fila più avanti qualcuno già dorme, cullato dai leggeri sobbalzi del bestione. Non lui. Il fifone medio non dorme mai. Sempre all'erta, come un soldato di guardia ad una polveriera.

"Finalmente partiamo, ci scusiamo per il ritardo, indipendente dalla nostra volontà. Cercheremo di recuperare in volo. Per le procedure di sicurezza, durante la fase di decollo, spegneremo le luci in cabina. Le riaccenderemo a decollo avvenuto"

Come al solito, il fifone medio interpreta i messaggi calmi e professionali del pilota, come presagio di sventura:
"Finalmente partiamo, ci scusiamo per il ritardo, indipendente dalla nostra volontà. Cercheremo di recuperare in volo mettendo qualcuno ai pedali ausiliari. Siccome dobbiamo utilizzare tutta l'energia disponibile per il decollo, spegneremo le luci in cabina. Le riaccenderemo quando saremo sicuri di riuscire a volare anche con le luci accese". Un leggero stato d'ansia si impadronisce del fifone medio: non ha mai volato di notte e improvvisamente realizza che tutto il volo sarà di notte. Miss "boccoli e sorriso" gli passa a fianco proprio in quel momento e gli sorride. Nota lo sguardo da cernia al forno del fifone medio e gli chiede cosa non vada.
- Perchè -balbetta lui- questa cosa delle luci spente?
Lei sfodera il suo miglior sorriso (e lui ci si perde dentro facendo ancora di più lo sguardo da cernia al forno): "Perchè in caso di emergenza -e a questa parola il cuore del fifone medio ha un sobbalzo- il nostro sguardo sarebbe già abituato al buio e quindi avremmo meno difficoltà a trovare l'uscita".
Quando lei va a sedersi, pronta per il decollo, il fifone medio pensa che davvero nulla è lasciato al caso. Vuoi vedere che sul forum avevano ragione? Quando i motori del 767 si mettono a rombare sul serio, all'inizio della pista, il fifone medio entra immediatamente in fibrillazione. Le mani cominciano a sudare e, mentre l'aereo si lancia verso il fondo della pista, stringono con forza i braccioli. L'aereo impenna e comincia la salita. Il fifone medio butta uno sguardo furtivo fuori dal finestrino. La sera sta scendendo lentamente e là in fondo si vedono le luci della città. L'America è già dietro di lui. L'oceano già nero come la pece giace apparentemente tranquillo sotto il bestione che continua a salire mentre le luci dentro si riaccendono e il brusio delle persone aumenta di volume.

"Tra poco spegneremo il segnale di tenere allacciate le cinture di sicurezza. Vi consigliamo comunque, quando siete seduti, di tenerle allacciate.
"Tra poco spegneremo il segnale di tenere allacciate le cinture di sicurezza, così risparmiamo un po' di energia. VOI TENETELE COMUNQUE ALLACCIATE! Solo gli equilibristi esperti possono permettersi una breve camminata fino al bagno"

Gli schermi comuni cominciano a trasmettere in loop le immagini del documentario "La storia degli incidenti aerei", mentre il fifone medio ricomincia a respirare. Il signore di fianco a lui già dorme con la bocca leggermente aperta. Lui no. Lui è vigile, mentre arriva lo stato di TM. Gli A/V cominciano a muoversi lungo i corridoi. Il problema-decollo è superato. Restano il problema "7 ore di oceano sconosciuto di notte" e il problema "traffico su Milano" (secondo la definizione del pilota) o "autoscontro con aerei su Milano" (secondo la definizione del fifone medio). Un problema alla volta: pensiamo al nero oceano sconosciuto: e a questo pensiero il fifone medio entra nello stato GP.
Per tentare di far passare la paura, e per avere una aria di superiore distacco agli occhi dell'A/V che gli piace tanto, il fifone medio solitamente mette le cuffie. Solitamente il fifone medio toglie le cuffie dopo pochi minuti. La programmazione musicale solitamente presente sui voli intercontinentali nei posti riservati ai fifoni (non crederete mica che i posti siano assegnati a caso?!) è composta da un loop di 8 ore del "Tema della morte nera". Se per strada incontrate qualcuno che canticchia: POM POM POM, POM PO-POM POM, POM PO-POM è con ogni probabilità un fifone medio rimasto intrappolato nelle cuffie.

"Tra poco gli assistenti di volo distribuiranno il vostro ultimo pasto, poi sarà quel che Dio vorrà. L'oceano sconosciuto si stende davanti a noi come un tempo si stendeva davanti a Cristoforo Colombo. Speriamo di essere altrettanto fortunati. Sono previsti un paio di urgani e diversi iceberg durante la traversata, per cui afferrate forte i sedili e pregate. Vi auguro un buon volo"

Gli A/V cominciano a distribuire la cena. La "sua" A/V gli passa vicino e gli sussurra all'orecchio di spostarsi sul posto più esterno.
- Sei pazza?! Vuoi che mi muova da qui?! Potrei sbilanciare l'aereo e farlo precipitare.
Lei lo guarda come si guarda un bambino che ha appena dichiarato di aver visto Superman e Batman che si baciano sotto il ponte di Brooklyn e gli ripete di spostarsi sul sedile esterno che, se riesce, gli farà una sorpresa.
Il fifone medio si prepara alla grande manovra: con estrema cautela prepara la cintura del sedile a fianco, allontanando entrambi i lembi dalla seduta; poi, con ancora più cautela -mentre continua a ripetersi: "Non stai disinnescando una bomba!"- slaccia la sua cintura. La mora boccolosa gli passa vicino: "Stavi disinnescando una bomba?!". Ecco, appunto. Ora la parte più difficile: il cambio di sedile. Mentre il fifone medio sta staccando le chiappe dal sedile una impercettibile vibrazione scuote l'aereo. Un nanosecondo dopo la cintura di sicurezza del fifone medio è di nuovo saldamente allacciata. "Possibile che nessuno si sia accorto di questa violenta scossa?" si chiede il fifone medio osservando gli A/V che continuano tranquillamente a servire la cena, i passeggeri che continuano tranquillamente a chiacchierare e il tizio a fianco a lui che continua imperterrito a dormire. Al secondo tentativo il cambio di sedile riesce.
L'A/V coi boccoli gli passa vicino e gli porge un vassoio del tutto diverso da quello degli altri.
- E' una cena di prima classe. La scusa ufficiale è che abbiamo finito quelli di economy.
La prima cosa che il fifone medio scopre addentando il pasto della first class è che la temperatura è la stessa di quelli di economy. Il gusto è migliore -e questa è la seconda cosa che scopre- ma la temperatura è assolutamente identica: ustionante.

Mangia tutto -come sempre- come se fosse il suo ultimo pasto, e poi torna sul "suo" sedile: questo mi hanno assegnato e questo mi tengo!

Gli schermi comuni intervallano le scene degli incidenti aerei ai dati del volo: dopo circa un'ora l'aereo sorvola Terranova e il fifone medio, che aveva sperato di passare nello stato di TM tutto il viaggio viene catapultato nello stato di OSP al primo -forte- vuoto d'aria. Le luci "allacciate le cinture di sicurezza" si accendono simultaneamente in tutto il velivolo e il pilota prende la parola: "Stiamo andando incontro ad alcune turbolenze molto forti, pregate che vada tutto bene". Perlomeno, è l'interpretazione del fifone medio. Mentre l'aereo viene scosso da forti vibrazioni il fifone medio comincia a rivedere tutta la sua vita come in un film. Le ali flettono poderosamente, i motori variano spesso di potenza. Il fifone pensa che -alla fine- è esattamente come nel modellino del bambino: tra poco l'aereo si inclinerà in avanti e... un'altra scossa! Un lampo! Era vicinissimo! Il fifone medio capisce che è arrivata la fine: sprofonda nella poltroncina, afferra i braccioli e li stringe con tutta la sua forza. Istintivamente, cerca la "sua" hostess e la vede.
Quello che vede lo riporta di botto sul pianeta Terra. La "sua" hostess sta parlando, ridendo e scherzando con il biondo palestrato ultrafigo: la sua nemesi.

Lei si dirige verso di lui, con passo deciso: sembra rabbuiata. Si lascia cadere sul sedile di fianco a lui, sbuffando.
- Non lo sopporto quello!- indicando con la testa il biondo palestrato ultrafigo -ha in testa solo due cose: la "donna" [nota 1, vedi poco più avanti] e i motori!
Il volto del fifone medio si illumina con un sorriso grande come il cielo. Ma la gioia di quella frase viene ben presto annullata da un paio di poderosi scossoni e da un fulmine che sembra a pochi metri dall'ala.
- Hai visto com'era vicino?
- Non era vicino. A queste quote è difficile stabilire le distanze. Ma in ogni caso, anche se ci colpisse, non sarebbe poi una gran tragedia. L'aereo si comporterebbe...
- ...come una gabbia di Faraday, me lo dicono sempre sul forum
- Dove?
- Lascia perdere.
E così, improvvisamente, mentre parla con la bella mora, il fifone medio si rende conto che starle vicino e parlare con lei, magicamente, lo rassicura.

[Nota 1: l'autore -per decenza- si è rifiutato di utilizzare l'esatta parola pronunciata dall'affascinante A/V. Diciamo solamente che per indicare "donna" l'A/V ha utilizzato una sineddoche, figura retorica che prevede di utilizzare una parte di qualcosa per indicarlo nella sua interezza. Nel caso specifico il personaggio ha utilizzato una parte anatomica per indicare tutto l'essere umano di sesso femminile. Abbiate fantasia.]

"Tra qualche minuto abbasseremo le luci in cabina per poter utilizzare al meglio i motori. Le turbolenze sono molto più forti del previsto, ma ormai è troppo tardi per poter tornare indietro. Come i pionieri, dobbiamo andare avanti: o Europa o morte! Vi auguriamo un buon proseguimento di volo"

Le ore sembrano interminabili tra le turbolenze e l'assoluta mancanza di movimento all'interno della cabina. Il fatto che nemmeno gli A/V si vedano più gli da qualche problema. Li immagina mentre si preparano a lanciarsi con il paracadute. Immagina il biondo palestrato ultrafigo che aiuta la mora boccolosa mentre lui è lì: solo e inerme. Un'altra scossa. Il fifone medio stringe ancora un po' la cintura. Guarda il suo compagno di viaggio che dorme con la bocca un po' aperta. Lui no. Lui è vigile. Sempre vigile!

L'aereo sembra un dormitorio gigante. Qualcuno, addirittura, russa. Lui no. Lui è vigile, instancabilmente vigile. Controlla le ali, le luci delle cinture di sicurezza, quanto manca all'arrivo, la quota di volo, la temperatura esterna, l'ora, la velocità, la tenuta delle guarnizioni, la presenza del giubbotto salvagente (per la millesima volta), la posizione dello schienale (rigorosamente verticale), la chiusura del tavolinetto, il contenuto della tasca del sedile, le viti che tengono in posizione il sedile... e poi ricomincia da capo. La tensione è alle stelle e il fifone medio comincia ad avere le visioni: vede il pilota vestito da prete e con il libro dei salmi in mano che esce dalla cabina e invita tutti alla preghiera. Vede l'aereo roteare lentamente su se stesso come la navicella di "2001: a space odyssey" sulle note del bel danubio blu. Vede l'aereo tuffarsi nell'oceano con un triplo avvitamento carpiato di difficoltà 7.1. Vede i giudici dare i voti, altissimi. Applausi del pubblico. Vede gli A/V ballare come John Travolta e Uma Thurman in "Pulp fiction". Vede Harvey Keitel che gli si avvicina e gli dice: "Sono Wolf, risolvo problemi" e lui risponde: "Ne abbiamo uno", indicando il motore in fiamme fuori. Vede il motore in fiamme sparare dei bellissimi fuochi d'artificio. Vede una signora cinese che gli si avvicina: "Masagio cinese? Quindici eulo". Si sveglia di soprassalto. Vede la mora boccolosa che gli si avvicina: "Vuoi qualcosa da bere?". Da notare che a lui -solo a lui- lei da del tu.

Manca poco all'Irlanda, il fifone medio guarda fuori, con il vago timore di vedere ancora dei fulmini. E invece vede che il cielo si sta rischiarando e in pochi, pochissimi minuti il cielo da nero diventa blu. L'alba. L'Irlanda è vicina. L'Europa. Casa.

"Siamo miracolosamente scampati alle tempeste tropicali (curioso, visto che siamo passati vicino alla Groenlandia, sarà l'effetto serra) e ai numerosi iceberg d'alta quota. Prevediamo di atterrare a Milano tra circa un paio d'ore"

Il fifone medio, che si era lievemente rilassato ricorda immediatamente il problema numero 2: il gigantesco autoscontro per aerei sopra Malpensa che il pilota aveva umoristicamente definito "traffico".

Le luci delle cinture sono spente: il fifone medio è stremato dalle ore di attenta veglia. Quando l'aereo comincia la lenta discesa verso malpensa si sente sollevato. All'ultima virata butta fuori lo sguardo e vede tutta la catena delle alpi, il Monte Bianco, Genova, il mare e poi di nuovo la pianura. L'aereo scende di colpo. Adesso fa sul serio. Il pilota dice qualcosa agli A/V, tipo "Preparatevi, tentiamo di atterrare: se va male, è stato bello lavorare con voi". Pochi minuti dopo l'aereo è vicino all'aeroporto, il fifone medio vede già le strutture di Malpensa. I motori rombano, pronti all'atterraggio. Improvvisamente il rombo diventa fortissimo, la punta impenna e l'aereo riprende quota. La disperazione del fifone medio è totale. E' chiaro che è successo qualcosa. Forse il carrello che non si apre? Si può atterrare sulla "pancia" in tutta sicurezza, si risponde da solo. Forse il pilota non si è sentito bene? C'è il primo ufficiale che è perfettamente in grado... Forse un guasto alla strumentazione? Atterreremo in VFR. Forse...
Calmo, stai calmo, è solo una riattaccata. Non succede niente, è normale... è normale. Succede. Però adesso un po' di ansia serpeggia in tutti i passeggeri. E il fifone medio, finalmente, non si sente più solo. Gli A/V sono tartassati di domande. Rispondono in modo vago. Il fifone medio chiede a "lei". "Lei" sorride.
-Se te lo dico non ci credi
-Ci credo
-Te lo dico dopo. E gli sorride. E a lui vengono due begli occhi da cernia al forno.

Dopo un ampio giro, l'aereo torna sulla pista. Questa volta i reverse scattano decisi e un italianissimo applauso parte spontaneo.
Mentre l'aereo si dirige lentamente verso l'aerostazione parte forte e chiara -dagli altoparlanti- la marcia trionfale dell'Aida.

"Benvenuti a Milano Malpensa. Il pilota si scusa per il giro in giostra supplementare dovuto ad un piccolo imprevisto tecnico. Vi preghiamo di tenere allacciate le cinture di sicurezza e bla bla bla, le solite cose che sapete a memoria."

Mentre il fifone medio si avvia verso l'uscita incontra "lei" che sta mettendo in ordine nella piccola cambusa con il biondo palestrato ultrafigo. Gli porge la mano. Lui, lievemente interdetto, la stringe. Lei sorride impercettibilmente.
- Arrivederci, speriamo di averla presto di nuovo a bordo.
- Grazie...

Il fifone medio mette repentinamente la mano in tasca. Con l'altra solleva il bagaglio a mano e scende dall'aereo.
Mentre attende i bagagli estrae dalla tasca il biglietto che lei gli ha passato.
"Lepri sulla pista. Te l'ho detto che non ci avresti creduto. 341/..."
Complimentiiii!!!! Sembra proprio di stare dentro a sto volo.......
Le occasioni ti capitano...non ti vengono a cercare!..

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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da conte.max76 » 8 luglio 2009, 15:26

Complimentoni!!!!! Davvero molto, molto belli e soprattutto... molto veri..io infatti mi ci rivedo in pieno :D Soprattutto nello stare sveglio, sempre sveglio, inubitabilmente sveglioooo. Comunque grazie, mi hai fatto ridere di cuore. :wink:

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Re: Il volo del fifone III

Messaggio da mormegil » 8 luglio 2009, 15:55

la fine pare un pezzo di elizabeth town *___*
:oops: :oops: :oops:

però perchè ste cose succedono solo nei film, nei libri (e nei racconti :mrgreen: )?? uff :cry:


ghgh :mrgreen:

complimenti davvero!!
molto simpatiche le traduzioni in fifonese :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

ps. sto post me l'ero un pò perso :| si vede? :mrgreen: ù
pps. mi ero perso anche i due episodi prima :mrgreen: che sono andato ovviamente subito a leggere :oops:
il secondo, come questo, mi ha fatto morire dal ridere :lol: :lol:
ma sono è una trilogia fantastica :wink: :wink:

complimenti
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N176CM ha scritto:[...] in questo caso non si può usare lo stratagemma dei COA multipli... anche perchè una destinazione del tipo Frankfurt (Munchen) nemmeno Ryanair riuscirebbe a farla :mrgreen: :mrgreen:

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