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da i_disa » 17 settembre 2008, 8:44
Alitalia, ultima chiamata:"Chiudere entro giovedì"
da repubblica.it
ROMA - Alitalia, entro 48 ore l'ultima chiamata. E questa volta non sono più ammessi rinvii e slittamenti. "Entro giovedì si chiude, firmeremo con chi ci sta" dice il ministro Sacconi. "Entro 48 ore spero di chiudere" ripetono in tempi diversi Raffaele Bonanni, leader della Cisl, e Renata Polverini (Ugl). Non solo perché stanno finendo i soldi e quindi il carburante per far alzare gli aerei (nonostante l'agitazione e le proteste di piloti e assistenti, finora i voli hanno operato con regolarità). Ma anche perché giovedì la Compagnia aerea italiana, la cordata di imprenditori che ha proposto il piano Fenice, si riunisce in assemblea per decidere se andare avanti con l'offerta. Cosa che succederà solo se c'è il via libera dei sindacati. "Mi appello alla loro responsabilità - ripete da giorni il premier Berlusconi - altrimenti l'alternativa è il fallimento, salteranno anche le garanzie per gli esuberi e gli unici responsabili saranno proprio loro". I sindacati, soprattutto la Cgil che, è l'accusa del premier, "gestisce la faccenda con criteri politici". Un attacco che il sindacato respinge al mittente: "Parole inaccettabili. Pretendiamo più rispetto da parte del presidente del Consiglio". E che provoca lo scontro con il Pd. La verità, replica secco Veltroni, "è che il governo ha prodotto un pasticcio tra i più gravi della storia dell'Italia del dopoguerra e ora si esercita a scaricare le colpe sul sindacato".
Una giornata di scintille. Sono solo alcune delle numerose scintille di una giornata che alla fine registra un nulla di fatto sul piano della trattativa ufficiale. Lontano dai riflettori è stata una giornata fitta di incontri, contatti, mediazioni. Tra le nove sigle sindacali che dopo lo spiraglio di lunedì sera tornano ad essere spaccate. E con il governo e la stessa Cai. Alla fine, in serata, da Parigi dove Berlusconi è arrivato per un summit europeo, si fa strada anche un nuovo scenario: Alitalia come soggetto di una alleanza europea con Air France-Klm e Lufthansa. "Nessuna preclusione" taglia corto il premier.
La spaccatura nei sindacati. Lunedì sera la frattura sembrava ricomposta dopo gli incontri a Palazzo Chigi, anche se separati, con le cinque sigle autonome e poi con i quattro confederali. Lo strappo consumato domenica dopo la firma sull'accordo quadro da cui erano stati esclusi piloti e assistenti di voli (Anpac, Up, Sdl, Avia, Anpav) è stato ricucito per lo spazio di una notte e di una mattina. Oggi ci doveva essere la riunione intersindacale, tutti insieme a discutere sul piano, ore 14 in via Morgagni, sede della Cgil. Invece salta tutto per "l'indisponibilità di Cisl, Uil e Ugl". Sarebbe stato "un incontro intersindacale inutile" spiegano dalla sede dell'Ugl. "L'accordo quadro con i confederali c'è già, andiamo avanti con quello, non c'è tempo per fare altro, sarebbe solo una perdita di tempo e un pasticcio". E' mezzogiorno. Comincia un'altra giornata di assemblee a Fiumicino, riunioni, incontri informali. "Le diplomazie sono al lavoro ma il fallimento dell'incontro intersindacale drammatizza la situazione" dice Cavola (Sdl). E' molto arrabbiato uno in genere cauto e mansueto come Divietri (Avia): "Sotto la calma piatta apparente di questa giornata in cui siamo tutti in attesa ma non succede nulla, in realtà si stanno muovendo forti correnti di cui abbiamo perso il controllo e che ci stanno portando verso gli scogli".
Le posizioni in campo: Cgil evita lo strappo. Schematizzando si può dire che Cisl, Uil e Ugl sono pronti a firmare anche subito "per vedere in seguito i contenuti specifici dell'accordo quadro" e salvare il salvabile. Le cinque sigle autonome, ribattezzate "la terribile cinquina", giudicano invece "concettualmente sbagliato l'accordo quadro". Perché "è il governo e non Cai a determinare il numero degli esuberi?" chiede Divietri. "Manca del tutto - continua - il dimensionamento operativo per aerei, rotte e numero di ore lavorative".
La Cgil di Epifani sembra in una posizione intermedia, nel ruolo del pontiere tra i confederali e gli autonomi per evitare una spaccatura definitiva che peserebbe nella storia del sindacato. "Mi risulta che sia stata la Cgil stasera a dire no a una riunione decisiva con Cai, Epifani vuole ancora trattare" rivela in serata a "Porta a Porta" il ministro del Welfare Sacconi. Una spaccatura che può andare ben al di là del caso Alitalia. "La verità - dice Cremaschi (Fiom) - è che si sta usando la trattativa Alitalia per far saltare i sindacati sulla questione assai più complessa dei contratti nazionali dei lavoratori". Divietri la definisce "operazione in vitro", un esperimento di laboratorio: "Se il governo riesce a sfondare adesso, si apre la strada per il domani". Sembrano proprio i contratti la vera posta in palio. La partita riguarda la sopravvivenza stessa del sindacato.
Sacconi: "Impossibili le 265 assunzioni in più chieste dai piloti". "Dopo una settimana vissuta quasi da pipistrello confondendo il giorno con la notte e viveversa, mi devo un po' sfogare...". Maurizio Sacconi è persona amabile e ministro tra i più rispettati dell'esecutivo Berlusconi. Pacato, misurato, paziente, comprensivo. Il dossier Alitalia lo ha stremato, "io ci metto la mia faccia in questa storia" ha ripetuto in queste due settimane. E a Porta a Porta Sacconi rivela il muro della trattativa: "I piloti vogliono 265 assunzioni in più (sono 1550 nell'accordo quadro Cai e 2.151 quelli attuali ndr) ma questo è impossibile perchè vorebbe dire modificare il piano industriale che Cai non è disposta a toccare".
Le riunioni a Palazzo Chigi. Oggi ce n'è stata una di due ore con Rocco Sabelli per Cai e Gianni Letta e Maurizio Sacconi per il governo. Nessuna conferma invece per l'incontro previsto per domani con Cai, governo e le nove sigle sindacali. Lo scenario più probabile, incrociando le dichiarazioni della giornata, prevede che alla riunione - domani o al massimo giovedì - siano invitati tutti i sindacati e che nel frattempo governo e Cai abbiano introdotto parte di quelle modifiche richieste da piloti e assistenti di volo. Se invece la convocazione dovesse servire solo per mettere gli autonomi di fronte al fatto compiuto, al prendere o lasciare, "allora valuteremo il da farsi" promette Divietri.
Voli, scioperi e manifestazioni. Anche per oggi dovrebbe essere garantita l'operatività dei voli Alitalia. Con due incognite: lo sciopero di quattro ore (12-16) delle Cub Trasporti e l'assemblea di tutti i dipendenti Alitalia nel salone mensa di Fiumicino. Assemblea organizzata dalle cinque sigle autonome ma aperta a tutti gli interessati. Resta lo stato di agitazione generale e la possibilità che la situazione possa precipitare per via di qualche comunicazione improvvisa.
Una nuova offerta? In una giornata, l'ennesima del dossier Alitalia, in cui i conti non tornano e le voci si rincorrono, torna fuori anche il nodo del partner straniero. E di una nuova possibile offerta. "Cosa succede se dovesse saltare l'accordo con Cai? Ci guarderemmo intorno, in cerca di altre offerte" dice il commissario Fantozzi lasciando in serata lo studio romano prima di andare a Porta a Porta. Dove poi chiarirà: "Al momento l'unica offerta per Alitalia è quella presentata dalla Cai. I grandi vettori europei Air France, Klm, Lufthansa e British Airways, sono interessati a pacchetti di minoranza ma aspettano che prima vengano risolti i problemi con i sindacati". Resta il problema dei soldi. Ogni mattina Alitalia sborsa ("entro le 10" precisa Fantozzi) 1,4 milioni di euro all'Eni per il carburante. Troppi per le casse esangui di Alitalia.
(16 settembre 2008)
Dipendenti in sciopero dalle 12 alle 16. Già quaranta voli cancellati
da quotidianonet.ilsole24ore.com
ROMA, 17 SETTEMBRE 2008- Quattro ore di disagi, dalle 12 alle 16 di oggi, per lo sciopero dei dipendenti del gruppo Alitalia aderenti alla Cub Trasporti. La compagnia aerea ha gia' previsto la cancellazione di 40 voli (la lista e' sul sito Internet della compagnia).
Il sindacato autonomo critica in particolare l'intesa sottoscritta dalla cordata italiana e Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sottolineando che ''segna un pesantissimo ridimensionamento di Alitalia che sara' ridotta ad un vettore poco piu' che nazionale''.
Inoltre sono previsti anche altri scioperi del settore del trasporto aereo, programmati da tempo e non legati alla vertenza Alitalia, tra cui quello del personale di terra di tutte le compagnie indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl. Iniziative che, di riflesso, potrebbero causare disagi all'operativita' dei voli di tutte le compagnie. AirOne prevede solo disagi limitati.
Tra gli altri scioperi, che si sovrappongono tutti dalle 12 alle 14, secondo quanto si legge sul sito del Garante, e' previsto lo stop dei sindacati autonomi e di base per il personale della Sea (dalle 12 alle 16), la societa' di gestione degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa.
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