Compagnia Aerea Italiana
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Re: Compagnia Aerea Italiana
ILSOLE24ORE.COM Finanza e Mercati
Alitalia, entro Natale accordo con AirFrance-Klm al 20%
di Gianni Dragoni
Tre nuovi ingressi nelle ultime ore, Antonio Angelucci, Edoarda Crociani, Achille D'Avanzo e altrettante defezioni: quella pesante di Gianluigi Aponte, che fa venir meno l'apporto previsto di 100 milioni, quella ampiamente annunciata del fondo Clessidra (50 milioni), infine il ritiro silenzioso di Marco Fossati (10 milioni).
Il libro soci della Cai, la cordata italiana voluta da Silvio SB e organizzata da Intesa Sanpaolo, sembra completato: in totale 22 azionisti, di cui 13 rimasti tra i fondatori di quest'estate e sei annunciati il 28 ottobre, salvo qualche piccolo assestamento prima del 12 dicembre, la data entro cui ognuno dovrà versare la prima tranche dell'aumento di capitale, poco più della metà: quasi 600 milioni complessivi sui 1.100 deliberati dall'ultima assemblea.
Non era presente alla cena del premier il presidente di confindustria Emma Marcegaglia, per impegni. Il gruppo Marcegaglia di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) dovrebbe versare dieci milioni. Tuttavia nelle scorse settimane lcuni dubbi sulla sua futura partecipazione sono stati sollevati.
Oggi la società presieduta da Roberto Colaninno ha solo 160mila euro di capitale. Venerdì prossimo la Cai dovrà avere un capitale versato di circa 600 milioni, per far fronte ai primi pagamenti al commissario Augusto Fantozzi con l'atto di cessione, alle disponibilità per tre mesi da mostrare all'Enac per avere la licenza di volo, all'acquisto di Air One.
Quest'ultima operazione ritarda per il serrato negoziato sul prezzo, che sarà inferiore ai 300 milioni iniziali chiesti da Toto con il sostegno di Intesa Sanpaolo. L'imprenditore dovrebbe reinvestire 60 milioni nella Cai. A Villa Madama non c'era il patron del gruppo, Carlo Toto, ma il figlio Alfonso. Il quale ha salutato i commensali a fine cena dicendo che sarebbero andati a firmare il contratto di vendita dell'aviolinea privata alla Cai. Ma fino a ieri sera la chiusura dell'operazione non era stata annunciata.
La prossima tappa prevede il perfezionamento degli accordi con Air France-Klm, il partner preferito a Lufthansa – nonostante le ripetute indicazioni di segno opposto di SB – per il suo approccio morbido alla gestione della «nuova Alitalia», senza pretese di assumere subito il comando. Assistiti da Francesco Mengozzi, il quale nel trasloco dalla Lehman Brothers ha portato in dote a Nomura il prestigioso mandato avuto da Jean-Cyril Spinetta, i francesi giocano la carta dell'autorevolezza e non dell'autorità. Hanno già un peso tale nella gestione industriale del traffico tra Italia e Francia e nell'alimentazione dei loro voli intercontinentali da Parigi Charles De Gaulle, che non hanno bisogno di una partecipazione di controllo per esercitare un'influenza decisiva.
Alla cena SB ha detto di aver respinto l'offerta di marzo di Air France perché l'Italia sarebbe stata penalizzata nel turismo e non avrebbe più avuto voli diretti con l'Estremo Oriente. Il premier ha sempre tenuto il microfono. Oltre a lui hanno fatto un breve intervento solo l'a.d. di Intesa, Corrado Passera e Colaninno.
In settimana l'a.d. della Cai, Rocco Sabelli, incontrerà a Milano Spinetta e Pierre-Henri Gourgeon. L'annuncio dell'alleanza, con l'ingresso dei francesi almeno al 20% nella Cai per 200 milioni, è previsto prima di Natale. Diversi soci Cai si sentono rassicurati dalla presenza di un gruppo esperto nel mestiere come Air France per far volare gli aeroplani.
Nel libro soci avranno il ruolo guida Intesa Sanpaolo, Immsi (Colaninno) e Atlantia (Benetton), con 100 milioni ciascuno. Quindi i gruppi Riva, Ligresti, Equinox, Toto dovrebbero mettere circa 60 milioni, come la «new entry» Angelucci. Gli altri soci fondatori sono i fratelli Fratini, Maccagnani, Acqua Marcia, Gavio, Pirelli e Marcegaglia. I sei annunciati il 28 ottobre sono Ninni Carbonelli D'Angelo (35 milioni), Maurizio Traglio (15 milioni), Giuseppe Fontana, Vincenzo Manes, Antonio Orsero, il fondo Atlantis. Infine Angelucci, Vitrociset di Edoarda Crociani (30 milioni) e l'immobiliarista napoletano Achille D'Avanzo con la Solido Spa.
Alitalia, entro Natale accordo con AirFrance-Klm al 20%
di Gianni Dragoni
Tre nuovi ingressi nelle ultime ore, Antonio Angelucci, Edoarda Crociani, Achille D'Avanzo e altrettante defezioni: quella pesante di Gianluigi Aponte, che fa venir meno l'apporto previsto di 100 milioni, quella ampiamente annunciata del fondo Clessidra (50 milioni), infine il ritiro silenzioso di Marco Fossati (10 milioni).
Il libro soci della Cai, la cordata italiana voluta da Silvio SB e organizzata da Intesa Sanpaolo, sembra completato: in totale 22 azionisti, di cui 13 rimasti tra i fondatori di quest'estate e sei annunciati il 28 ottobre, salvo qualche piccolo assestamento prima del 12 dicembre, la data entro cui ognuno dovrà versare la prima tranche dell'aumento di capitale, poco più della metà: quasi 600 milioni complessivi sui 1.100 deliberati dall'ultima assemblea.
Non era presente alla cena del premier il presidente di confindustria Emma Marcegaglia, per impegni. Il gruppo Marcegaglia di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) dovrebbe versare dieci milioni. Tuttavia nelle scorse settimane lcuni dubbi sulla sua futura partecipazione sono stati sollevati.
Oggi la società presieduta da Roberto Colaninno ha solo 160mila euro di capitale. Venerdì prossimo la Cai dovrà avere un capitale versato di circa 600 milioni, per far fronte ai primi pagamenti al commissario Augusto Fantozzi con l'atto di cessione, alle disponibilità per tre mesi da mostrare all'Enac per avere la licenza di volo, all'acquisto di Air One.
Quest'ultima operazione ritarda per il serrato negoziato sul prezzo, che sarà inferiore ai 300 milioni iniziali chiesti da Toto con il sostegno di Intesa Sanpaolo. L'imprenditore dovrebbe reinvestire 60 milioni nella Cai. A Villa Madama non c'era il patron del gruppo, Carlo Toto, ma il figlio Alfonso. Il quale ha salutato i commensali a fine cena dicendo che sarebbero andati a firmare il contratto di vendita dell'aviolinea privata alla Cai. Ma fino a ieri sera la chiusura dell'operazione non era stata annunciata.
La prossima tappa prevede il perfezionamento degli accordi con Air France-Klm, il partner preferito a Lufthansa – nonostante le ripetute indicazioni di segno opposto di SB – per il suo approccio morbido alla gestione della «nuova Alitalia», senza pretese di assumere subito il comando. Assistiti da Francesco Mengozzi, il quale nel trasloco dalla Lehman Brothers ha portato in dote a Nomura il prestigioso mandato avuto da Jean-Cyril Spinetta, i francesi giocano la carta dell'autorevolezza e non dell'autorità. Hanno già un peso tale nella gestione industriale del traffico tra Italia e Francia e nell'alimentazione dei loro voli intercontinentali da Parigi Charles De Gaulle, che non hanno bisogno di una partecipazione di controllo per esercitare un'influenza decisiva.
Alla cena SB ha detto di aver respinto l'offerta di marzo di Air France perché l'Italia sarebbe stata penalizzata nel turismo e non avrebbe più avuto voli diretti con l'Estremo Oriente. Il premier ha sempre tenuto il microfono. Oltre a lui hanno fatto un breve intervento solo l'a.d. di Intesa, Corrado Passera e Colaninno.
In settimana l'a.d. della Cai, Rocco Sabelli, incontrerà a Milano Spinetta e Pierre-Henri Gourgeon. L'annuncio dell'alleanza, con l'ingresso dei francesi almeno al 20% nella Cai per 200 milioni, è previsto prima di Natale. Diversi soci Cai si sentono rassicurati dalla presenza di un gruppo esperto nel mestiere come Air France per far volare gli aeroplani.
Nel libro soci avranno il ruolo guida Intesa Sanpaolo, Immsi (Colaninno) e Atlantia (Benetton), con 100 milioni ciascuno. Quindi i gruppi Riva, Ligresti, Equinox, Toto dovrebbero mettere circa 60 milioni, come la «new entry» Angelucci. Gli altri soci fondatori sono i fratelli Fratini, Maccagnani, Acqua Marcia, Gavio, Pirelli e Marcegaglia. I sei annunciati il 28 ottobre sono Ninni Carbonelli D'Angelo (35 milioni), Maurizio Traglio (15 milioni), Giuseppe Fontana, Vincenzo Manes, Antonio Orsero, il fondo Atlantis. Infine Angelucci, Vitrociset di Edoarda Crociani (30 milioni) e l'immobiliarista napoletano Achille D'Avanzo con la Solido Spa.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Chiamasi anche... politica del terrore o terrorismo...blusky ha scritto:mi sono perso qualcosa... perchè hanno sospeso 10 comandanti???
Si crea terrore per governare le masse... si prendono degli "ostaggi" vengono "sacrificati" o meglio "giustiziati"... se davanti a tutti avrà più effetto... saranno di esempio per altri che vorranno fare la stessa cosa... (magari nel caso specifico immagino solo fare il proprio lavoro in modo impeccabile e pignolo... applicando le regole)
Ora i prossimi(fortunatamente i cagasotto non sono la maggioranza...) che si troveranno nella situazione simile ai poveri giustiziati... magari "terrorizzati" non faranno il loro lavoro nel migliore dei modi... questo a discapito della sicurezza e della prevenzione... che dovrebbe essere alla base della cultura aeronautica.
Ecco come si governano le masse.... i popoli... le persone...
Ecco come vanno avanti molte compagnie aeree nel nostro territorio e non (una sorta di sottilissimo ricatto non detto, non scritto... ma che incombe sulla testa di tanti naviganti con la possibilità di essere licenziati in tronco solo al nominare per esempio la parola "sindacato"... figuriamoci per altre cose più serie) altro che lista nera EU...
Questo è il mondo che vogliono, questo è il mondo che alcuni accettano...
Saluti
-->>POI<ER<<--
"We shall go on to the end, we shall fight in France, we shall fight on the seas and oceans, we shall fight with growing confidence and growing strength in the air, we shall defend our Island, whatever the cost may be, we shall fight on the beaches, we shall fight on the landing grounds, we shall fight in the fields and in the streets, we shall fight in the hills; we shall never surrender..."
ASOS su MySpace
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Ma se quello che dici è vero, noi non dovremmo prendere più nessun aereo se non quelli delle major? O no?tartan ha scritto:Con esperienze le più diverse alla faccia delle standardizzazioni comportamentali, importantissime in casi di emergenza, e quindi alla faccia della sicurezza. Ne parlo per esperienze personali vissute in compagnie minori.
L'importante resta pagare poco per volare e soprattutto poltrone comode, aereo pulito e hostess accattivanti e gentili.
In bocca al lupo o, come diciamo noi pallonari, in c**o alla papera.
Re: Compagnia Aerea Italiana
guardati intorno e saprai fare delle sceltemauritius ha scritto:Ma se quello che dici è vero, noi non dovremmo prendere più nessun aereo se non quelli delle major? O no?tartan ha scritto:Con esperienze le più diverse alla faccia delle standardizzazioni comportamentali, importantissime in casi di emergenza, e quindi alla faccia della sicurezza. Ne parlo per esperienze personali vissute in compagnie minori.
L'importante resta pagare poco per volare e soprattutto poltrone comode, aereo pulito e hostess accattivanti e gentili.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Oltre a lamentarci, me compreso, mi dici quali alternative ci sono? Che cosa dobbiamo fare per uscire da questa situazione?Poker ha scritto:Ecco come vanno avanti molte compagnie aeree nel nostro territorio e non (una sorta di sottilissimo ricatto non detto, non scritto... ma che incombe sulla testa di tanti naviganti con la possibilità di essere licenziati in tronco solo al nominare per esempio la parola "sindacato"... figuriamoci per altre cose più serie) altro che lista nera EU...
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Simone, che dire... ben arrivato (anzi mal arrivato) nel gruppo! Il gruppo di quelli a cui brucia di più, perchè hanno sempre sperato che dicendo di sì ogni volta magari qualcosa se lo sarebbero meritato. O il gruppo di quelli come me che a bordo cercavano di non aprire una confezione nuova di bicchieri o di the per non sprecare (una oggi una domani magari salvo il mondo???). Il gruppo di quelli per cui è iniziata una vita diversa, dove ci si deve accontentare di molto meno, senza palesarlo troppo, giacchè abbiamo già magnato a sbaffo nel ricco tavolo di Pantalone e allora ce lo meritiamo di stare a casa.simonclemens ha scritto:
voglio raccontarvi la cronaca di un giorno che sarebbe dovuto essere come un altro..
devi rimanere a casa e lasciare il lavoro.
tutto questo è disarmante.
SImone
Se vuoi fidarti, ti dico che il peggio arriverà tra un po', quando in giro non trovi nulla...
Io per (S)fortuna non ho figli, è per la tua bambina più di tutti che mi dispiace.
Forza!
Se accettarsi significa usare l'accetta contro se stessi, allora hanno ragione a ditri che dovresti farlo...
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Perché ti stupisci? E' prassi normale nelle piccole compagnie arruolare piloti di diverse provenienze culturali e di lingua madre. L'importante è effettuare un buon addestramento sulle politiche e procedure di compagnia e assicurarsi che la lingua inglese sia correttamente parlata da tutto l'equipaggio, anche e soprattutto in situazioni di emergenza.mauritius ha scritto:Ma se quello che dici è vero, noi non dovremmo prendere più nessun aereo se non quelli delle major? O no?tartan ha scritto:Con esperienze le più diverse alla faccia delle standardizzazioni comportamentali, importantissime in casi di emergenza, e quindi alla faccia della sicurezza. Ne parlo per esperienze personali vissute in compagnie minori.
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La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
straquoto purtroppo adesso non mi frega piu niente di nessuno e di niente ......speriamo mi passiricky777 ha scritto:Simone, che dire... ben arrivato (anzi mal arrivato) nel gruppo! Il gruppo di quelli a cui brucia di più, perchè hanno sempre sperato che dicendo di sì ogni volta magari qualcosa se lo sarebbero meritato. O il gruppo di quelli come me che a bordo cercavano di non aprire una confezione nuova di bicchieri o di the per non sprecare (una oggi una domani magari salvo il mondo???). Il gruppo di quelli per cui è iniziata una vita diversa, dove ci si deve accontentare di molto meno, senza palesarlo troppo, giacchè abbiamo già magnato a sbaffo nel ricco tavolo di Pantalone e allora ce lo meritiamo di stare a casa.simonclemens ha scritto:
voglio raccontarvi la cronaca di un giorno che sarebbe dovuto essere come un altro..
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Dai dai...ti passerà... il fatto è che poi le cose si superano, ma in qualche modo ci si inaridisce, si perde la passione...
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Re: Compagnia Aerea Italiana
la passione????????????????????????????' damo che e persaricky777 ha scritto:Dai dai...ti passerà... il fatto è che poi le cose si superano, ma in qualche modo ci si inaridisce, si perde la passione...
Re: Compagnia Aerea Italiana
Si, ma non mi fai capire se queste compagnie sono sicure o meno.tartan ha scritto:Perché ti stupisci? E' prassi normale nelle piccole compagnie arruolare piloti di diverse provenienze culturali e di lingua madre. L'importante è effettuare un buon addestramento sulle politiche e procedure di compagnia e assicurarsi che la lingua inglese sia correttamente parlata da tutto l'equipaggio, anche e soprattutto in situazioni di emergenza.
Prima dici che tutto è a discapito della sicurezza ,poi dici che sono sicure. Puoi essere un po' più chiaro? Le compagnie ,soprattutto le low cost, sono sicure quanto Alitalia? Gli standard comportamentali sulle emergenze sono identiche a quelle AZ?
Ultima modifica di mauritius il 7 dicembre 2008, 20:03, modificato 1 volta in totale.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Capisco la tua amarezza....io sono stata tra quei "fortunati"...che, a fronte di un contratto CAI...ha deciso di accedere agli ammortizzatori sociali...ma non ho la tua età di certo...rimarrò scoperta per un paio di anni...simonclemens ha scritto:
voglio raccontarvi la cronaca di un giorno che sarebbe dovuto essere come un altro.."sarebbe" poichè in realtà ha destato in me profonda amarezza.
la lettura delle parole "rapporto e sospeso" mi danno un senso di nausea.
il mio lavoro mi piace veramente tanto,quindi credo che lo farò.
fosse anche il mio ultimo volo
hai un lavoro,fatichi anche per averlo,poi uno messo lì che non capisce veramente un ca**o di quello che si sta facendo,decide che tu (come altre migliaia di persone) devi rimanere a casa e lasciare il lavoro.
tutto questo è disarmante.
SImone
ed ho potuto fare la scelta...per due anni mi inventerò qualcosa...tu non puoi farlo...hai dei doveri diversi ed una età anagrafica completamente diversa...quello che ti posso dire...
spero entri al più presto AF...e che questi quattro...otto...sedici banditi vadano via arraffando il "tesoro"...quello che gli ha regatato SB...ma lasciando libera quel che rimane della nostra Alitalia...forse...ma non ne sono certa...qualcosa in più....in termini di futuro...riuscirai ad averlo...
I miei migliori auguri...di cuore...per te e per la tua piccola...
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Io ho detto che equipaggi di provenienza diversa riducono i margini di sicurezza. Poi ho detto che non ti devi stupire perché è norma nelle compagnie più piccole che si arruolino equipaggi di provenienze diverse. Da questo sillogismo come fai a capire che ho detto che sono sicure?mauritius ha scritto:Si, ma non mi fai capire se queste compagnie sono sicure o meno.tartan ha scritto:Perché ti stupisci? E' prassi normale nelle piccole compagnie arruolare piloti di diverse provenienze culturali e di lingua madre. L'importante è effettuare un buon addestramento sulle politiche e procedure di compagnia e assicurarsi che la lingua inglese sia correttamente parlata da tutto l'equipaggio, anche e soprattutto in situazioni di emergenza.
Prima dici che tutto è a discapito della sicurezza ,poi dici che sono sicure. Puoi essere un po' più chiaro? Le compagnie ,soprattutto le low cost, sono sicure quanto Alitalia? Gli standard comportamentali sulle emergenze sono identiche a quelle AZ?
Comunque non sono io che devo dire se una compagnia è sicura o no, o più sicura di un'altra oppure meno sicura. I parametri da verificare sono tantissimi. Rimane però, secondo me, una certezza. Un equipaggio formato da elementi di provenienze diverse, sia per addestramento, sia per cultura, sia per lingua madre è certamente meno affidabile, in emergenza e ripeto in emergnza, di un equipaggio formato da elementi che provengono da una stessa formazione.
L'addestramento agli standard di compagnia è più difficile quando esistono altre abitudini da modificare.
In casi di emergenza si può reagire anche parlando nella lingua madre piuttosto che nella lingua ufficiale. Se la lingua madre è la stessa per tutto l'equipaggio, i rischi che non ci si capisca sono minori. Mi sembra di dire delle ovvietà. Il fatto che io abbia riscontrato durante addestramenti in aula in compagnie diverse da Alitalia commenti tipo "noi in .... facevamo così", quando volavo con ....questa chiamata la faceva il PF anziché il PNF" ecc. secondo me conferma quello che ho detto.
Posso anche sbagliare, ma non sono le poltrone nuove o l'aereo pulito o i servizi a bordo che parlano di sicurezza.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Adesso vi racconto una storia che sembra entrarci poco, ma invece scoprirete alla fine che è appropriata. In un'altra vita facevo il pendolare settimanale. Prendevo un treno rapido (era l'alta velocità del tempo) che gli appassionati chiamavano Polifemo, perché aveva un solo fanale sopra la cabina di guida. I passeggeri potevano passeggiare su e giù, e qualche volta anche mettersi dietro la cabina di guida, e guardare la strada ferrata avanti. Nei momenti di tranquillità c'erano i due macchinisti e il controllore. Sapete di cosa parlavano? Di treni, solo di treni, esclusivamente di treni. Erano appassionati del loro lavoro, sapevano tutto dei pregi e dei difetti delle locomotive, ne parlavano come dei figlioli. Poi, qualche anno dopo, ho conosciuto la gente di una squadra rialzo, ed era buffissimo quando si ritrovavano a bere un bicchiere, perché sapete di cosa parlavano? lo avete indovinato, anche loro di treni. Erano orgogliosi di quello che facevano. Provate a parlare adesso con un ferroviere, è vedrete com'è cambiato il mondo (non escludo che ce ne siano ancora, di appassionati. Ma devono essere proprio dei masochisti). In mezzo c'è stato di tutto: sindacalisti promossi a dirigenti, con auto e autista, che per andare in giro il treno non lo prendevano mai; interi settori dell'azienda esternalizzati al miglior offerente, con il risultato che i cessi rotti sono più di quelli che funzionano; la trasformazione delle FFSS in Trenitalia, che dovrebbe essere un'azienda ca**uta che sta sul mercato, ma il risultato è che la paghiamo sempre noi, solo che invece dello Stato, i soldi arrivano dalle Regioni, e se non arrivano niente treni per pendolari. I dipendenti orgogliosi della loro divisa sono un pericolo: prima di tutto si accorgono delle ca**ate fate dai dirigenti, perché spesso ne sanno più di loro; e poi non possono essere manovrati, ricattati, spostati come birilli. Molto meglio dei numeri insignificanti, con una buona massa di precari (ricattabili meglio) e magari un bel po' di clandestini che lavorano nelle ditte del subappalto (ricattabili ancora di più). Questo è il modello di società vigente, nel quale mi pare stiano precipitando, e me ne dispiaccio, ma più della personale solidarietà non posso offrire, gli amici dipendenti di AZ. Consentitemi di aggiungere che non leggo critiche o elaborazioni alternative a questo modello sociale da parte di nessuna forza politica, né dell'attuale maggioranza, né dell'attuale opposizione. Immagino non sia moderno dire che questa versione stracciona e sfruttatrice del capitalismo dovrebbe fare schifo non solo a Carletto Marx, ma anche a un onesto conservatore illuminato erede della tradizione liberale. Ma lo dico lo stesso.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Grazie!!Fabio27 ha scritto: Immagino non sia moderno dire che questa versione stracciona e sfruttatrice del capitalismo dovrebbe fare schifo non solo a Carletto Marx, ma anche a un onesto conservatore illuminato erede della tradizione liberale. Ma lo dico lo stesso.
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
Re: Compagnia Aerea Italiana
Come non quotare...!Fabio27 ha scritto:Adesso vi racconto una storia che sembra entrarci poco, ma invece scoprirete alla fine che è appropriata. In un'altra vita facevo il pendolare settimanale. Prendevo un treno rapido (era l'alta velocità del tempo) che gli appassionati chiamavano Polifemo, perché aveva un solo fanale sopra la cabina di guida. I passeggeri potevano passeggiare su e giù, e qualche volta anche mettersi dietro la cabina di guida, e guardare la strada ferrata avanti. Nei momenti di tranquillità c'erano i due macchinisti e il controllore. Sapete di cosa parlavano? Di treni, solo di treni, esclusivamente di treni. Erano appassionati del loro lavoro, sapevano tutto dei pregi e dei difetti delle locomotive, ne parlavano come dei figlioli. Poi, qualche anno dopo, ho conosciuto la gente di una squadra rialzo, ed era buffissimo quando si ritrovavano a bere un bicchiere, perché sapete di cosa parlavano? lo avete indovinato, anche loro di treni. Erano orgogliosi di quello che facevano. Provate a parlare adesso con un ferroviere, è vedrete com'è cambiato il mondo (non escludo che ce ne siano ancora, di appassionati. Ma devono essere proprio dei masochisti). In mezzo c'è stato di tutto: sindacalisti promossi a dirigenti, con auto e autista, che per andare in giro il treno non lo prendevano mai; interi settori dell'azienda esternalizzati al miglior offerente, con il risultato che i cessi rotti sono più di quelli che funzionano; la trasformazione delle FFSS in Trenitalia, che dovrebbe essere un'azienda ca**uta che sta sul mercato, ma il risultato è che la paghiamo sempre noi, solo che invece dello Stato, i soldi arrivano dalle Regioni, e se non arrivano niente treni per pendolari. I dipendenti orgogliosi della loro divisa sono un pericolo: prima di tutto si accorgono delle ca**ate fate dai dirigenti, perché spesso ne sanno più di loro; e poi non possono essere manovrati, ricattati, spostati come birilli. Molto meglio dei numeri insignificanti, con una buona massa di precari (ricattabili meglio) e magari un bel po' di clandestini che lavorano nelle ditte del subappalto (ricattabili ancora di più). Questo è il modello di società vigente, nel quale mi pare stiano precipitando, e me ne dispiaccio, ma più della personale solidarietà non posso offrire, gli amici dipendenti di AZ. Consentitemi di aggiungere che non leggo critiche o elaborazioni alternative a questo modello sociale da parte di nessuna forza politica, né dell'attuale maggioranza, né dell'attuale opposizione. Immagino non sia moderno dire che questa versione stracciona e sfruttatrice del capitalismo dovrebbe fare schifo non solo a Carletto Marx, ma anche a un onesto conservatore illuminato erede della tradizione liberale. Ma lo dico lo stesso.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Tartan ti ha gia' risposto.Quello che vorrei fosse chiaro e' che la sicurezza del volo fino ad oggi in Alitalia e' stato un valore.D'ora in poi sara' solo un costo.mauritius ha scritto:Si, ma non mi fai capire se queste compagnie sono sicure o meno.tartan ha scritto:Perché ti stupisci? E' prassi normale nelle piccole compagnie arruolare piloti di diverse provenienze culturali e di lingua madre. L'importante è effettuare un buon addestramento sulle politiche e procedure di compagnia e assicurarsi che la lingua inglese sia correttamente parlata da tutto l'equipaggio, anche e soprattutto in situazioni di emergenza.
Prima dici che tutto è a discapito della sicurezza ,poi dici che sono sicure. Puoi essere un po' più chiaro? Le compagnie ,soprattutto le low cost, sono sicure quanto Alitalia? Gli standard comportamentali sulle emergenze sono identiche a quelle AZ?
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Il discorso sollevato da Tartan è assolutamente fondamentale. Un addestramento ottimale che fornisca a tutti una ottima preparazione sulle procedure della compagnia, con una stessa robusta base comune, è indispensabile: Alitalia, quella vera, quella che era la "nostra" AZ, vanto di noi italiani in tutto il mondo, era una delle compagnie con gli standard più alti, cosa riconosciuta da tutti in tutto il mondo, che hanno sempre elogiato la preparazione degli equipaggi AZ. Le compagnie hanno sempre preferito formarsi in casa gli equipaggi, in modo da formare gente con gli stessi standard e le stesse procedure, cosa che garantisce in condizioni di forte stress come nelle emergenze, comportamenti omogenei e il più efficienti possibile. E AZ formava ottimi professionisti, ottimi equipaggi.mauritius ha scritto:Si, ma non mi fai capire se queste compagnie sono sicure o meno.tartan ha scritto:Perché ti stupisci? E' prassi normale nelle piccole compagnie arruolare piloti di diverse provenienze culturali e di lingua madre. L'importante è effettuare un buon addestramento sulle politiche e procedure di compagnia e assicurarsi che la lingua inglese sia correttamente parlata da tutto l'equipaggio, anche e soprattutto in situazioni di emergenza.
Prima dici che tutto è a discapito della sicurezza ,poi dici che sono sicure. Puoi essere un po' più chiaro? Le compagnie ,soprattutto le low cost, sono sicure quanto Alitalia? Gli standard comportamentali sulle emergenze sono identiche a quelle AZ?
Purtroppo il mercato di oggi prevede, in molte compagnie, equipaggi di provenienza diversa, misti come nazionalità e come background addestrativo. Ciò non vuol dire che la sicurezza non sia comunque elevata, però si introduce senz'altro un elemento di decadimento nell'efficienza del "sistema cockpit" in condizioni operative particolari di forte stress. E' un fattore più o meno piccolo, ma concatenandosi con altri può fare anche una grande differenza. E ricordiamo sempre che in situazioni fortemente stressanti come emergenze gravi, spesso si ha una regressione più o meno inconscia verso comportamenti che possono anche contrastare con ciò che si è acquisito, come ad esempio essere portati a parlare la propria lingua madre invece dell'inglese, come già giustamente sottolineato da Tartan. Se le lingue madri sono diverse, già introduciamo un possibile elemento di rottura: ma gli esempi possono essere moltissimi, se consideriamo tutte le procedure che vanno messe in atto.
Essere della stessa nazionalità e con la stessa formazione rappresenta la condizione ideale nella gestione dell'emergenza. Questo oggi spesso nelle compagnie, sopratutto piccole, non è più realizato; non significa ciò che bisogna avere paura, però si va senz'altro ad introdurre una potenziale fonte di problemi in emergenza.
Una volta questo capitava nelle piccole compagnie. Oggi quattro imprenditori truffaldini che non capiscono un ca**o di aviazione, e che quindi non ci arrivano a queste sempilcissime considerazioni, vorrebbero risolvere i problemi con la stessa logica anche in una compagnia che loro ritengono grande ( )se un giorno si ritroveranno con meno piloti del previsto. Ma a loro che cosa gli frega? A loro basta guadagnarci, tutto il resto sono ca**ate....
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"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Sieg Heil !!!
COMUNICAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
L’Amministrazione Straordinaria, nell’impossibilità di addivenire ad una condivisione con le
Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Professionali in ordine all’applicazione delle norme
legali e regolamentari che disciplinano il rapporto di lavoro di ciascuna categoria, comunica che,
a far data dal 9 dicembre 2008, in via temporanea, l’orario di lavoro, i tempi di servizio, il tempo
di volo, i requisiti di riposo, la riserva e le definizioni dei relativi concetti verranno
regolamentati dalle vigenti normative in materia – internazionali, europee e nazionali – con le
seguenti specificazioni ed integrazioni:
· con riferimento al FDP (Flight Duty Period), si attuerà una riduzione di 30 minuti,
rispetto a quanto previsto dai limiti giornalieri di cui sopra;
· in relazione alla riserva, fatto salvo quanto sopra richiamato, nel caso in cui
vengano previsti servizi di riserva che non siano effettuati presso la normale sede
aeroportuale, il navigante deve presentarsi al campo entro 90 minuti dalla notifica.
Inoltre, il periodo della riserva potrà avere una durata da 1 a 30 giorni consecutivi;
· a prescindere da quanto indicato ai punti precedenti, le Aziende procederanno ad
attribuire un numero di riposi mensili pari a 10;
· la composizione degli equipaggi, nei limiti di quanto possibile, resta determinata
dalla normativa previgente, fermo restando l’obbligo di garantire l’operatività dei
voli in caso di equipaggi eventualmente ridotti, ovviamente nel rispetto dei minimi
ministeriali.
Qualora si ravvisassero necessità da parte dell’Amministrazione Straordinaria, le Aziende si
riservano la facoltà di introdurre l’applicazione, anche progressivamente, delle ulteriori
normative legali e regolamentari.
Sede, 7 dicembre 2008
COMUNICAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
L’Amministrazione Straordinaria, nell’impossibilità di addivenire ad una condivisione con le
Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Professionali in ordine all’applicazione delle norme
legali e regolamentari che disciplinano il rapporto di lavoro di ciascuna categoria, comunica che,
a far data dal 9 dicembre 2008, in via temporanea, l’orario di lavoro, i tempi di servizio, il tempo
di volo, i requisiti di riposo, la riserva e le definizioni dei relativi concetti verranno
regolamentati dalle vigenti normative in materia – internazionali, europee e nazionali – con le
seguenti specificazioni ed integrazioni:
· con riferimento al FDP (Flight Duty Period), si attuerà una riduzione di 30 minuti,
rispetto a quanto previsto dai limiti giornalieri di cui sopra;
· in relazione alla riserva, fatto salvo quanto sopra richiamato, nel caso in cui
vengano previsti servizi di riserva che non siano effettuati presso la normale sede
aeroportuale, il navigante deve presentarsi al campo entro 90 minuti dalla notifica.
Inoltre, il periodo della riserva potrà avere una durata da 1 a 30 giorni consecutivi;
· a prescindere da quanto indicato ai punti precedenti, le Aziende procederanno ad
attribuire un numero di riposi mensili pari a 10;
· la composizione degli equipaggi, nei limiti di quanto possibile, resta determinata
dalla normativa previgente, fermo restando l’obbligo di garantire l’operatività dei
voli in caso di equipaggi eventualmente ridotti, ovviamente nel rispetto dei minimi
ministeriali.
Qualora si ravvisassero necessità da parte dell’Amministrazione Straordinaria, le Aziende si
riservano la facoltà di introdurre l’applicazione, anche progressivamente, delle ulteriori
normative legali e regolamentari.
Sede, 7 dicembre 2008
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Re: Compagnia Aerea Italiana
ALITALIA/ Lufthansa, AirOne e il prezzo del petrolio scombussolano i piani
di Cai. Quanto durerà l’azienda di Colaninno?
Mauro Bottarelli venerdì 5 dicembre 2008
Finalmente l’epopea di Cai sta per giungere alla fase attuativa. Peccato,
però, che manchino i soldi. La società capitanata da Roberto Colaninno,
infatti, ha un capitale di soli 160mila euro e accanto a Intesa Sanpaolo,
Immsi, Atlantia, Fondiaria-Sai, Pirelli e altri soci cominciano a contarsi
le defezioni, ultima delle quali la Findim di Marco Fossati, in preda
all’incertezza.
Questo nonostante il verdetto indolore dell'Antitrust e il potenziale via
libera giunta dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, che ha
comunicato come il consulente nominato dal Governo insieme alla Ue, lo
studio tedesco Taylor Wessing, abbia giudicato che «la vendita è stata
fatta ad un valore equo di mercato». Insomma, si sono così avverate le
condizioni sospensive poste dai compratori. Ora è confermato che il 12
dicembre sarà stipulato l'atto di cessione, ma Cai dovrà avere per quel
giorno le risorse per pagare 124 milioni al commissario di Alitalia e per
l’acquisto di AirOne da Carlo Toto, con il quale non c’è ancora accordo.
E poi il partner industriale, il cui nome pare chiaro essere quello di Air
France pronta a entrare al 20% del capitale. Anche perché la mossa messa
in campo da Lufthansa ha spiazzato completamente Cai e governo: la
compagnia tedesca, infatti, ha creato una controllata dal nome Lufthansa
Italia che utilizzerà - nei fatti - Malpensa come mini-hub per voli
diretti. Resta quindi da capire il ruolo che avrà Cai nello scalo varesino
e soprattutto quale sarà il futuro di Fiumicino a fronte di una rinnovata
concorrenza interna per le tratte maggiormente fruttuose, quelle business
e quelle intercontinentali con alto coefficiente di riempimento dei
velivoli.
Due categorie che da sempre vedevano Malpensa leader in Italia. Ora, al di
là del paradosso di una compagnia aerea che a una settimana dal decollo
non ha nei fatti in cassa i soldi necessari per nascere, resta lo
sconfortante quadro di un’Italia sempre più provinciale e chiusa in se
stessa a fronte di un mondo che si muove frenetico per vincere le sfide
poste dalla crisi economica globale.
British Airways, che qualcuno voleva ancora pochi giorni fa come terzo
player nella lotta per divenire partner industriale di Cai, oltre alla
fusione con Iberia sta studiando un piano di mergering anche con
l’australiana Qantas: se tutto dovesse andare in porto il vettore
britannico diverrebbe leader mondiale e sarebbe in grado di coprire tratte
intercontinentale con una triangolazione sul’asse Londra-Madrid-Sidney.
Quindi, America Latina, Europa e nord-Africa e Far East. Il tutto a
fronte, poi, di conti più che sani per quanto riguarda British Airways
rispetto a competitor come ad esempio Lufthansa.
E ora, con il petrolio a 44 dollari al barile e gli analisti convinti che
resterà sotto i 50 dollari per almeno la metà del prossimo anno, la guerra
del carburante lascerà posto a quella dei servizi e delle tariffe. Come
potrà Cai, con le sue limitate forze e la sua ancora più limitata
liquidità per investire, competere non solo con low-cost sempre più
aggressive ma con mayor che hanno tratto nuova forza da processi di
fusione e che ora si lanciano alla conquista di settori sempre più ampi di
mercato?
Difficile dire cosa nascerà il 12 dicembre, se un sogno, un incubo o una
chimera: l’unica certezza è che in queste condizioni Cai non ha speranze
di poter sopravvivere in un mercato così spietato. E la nascita di
Lufthansa Italia, vera ragione del dietrofront di alcuni soci di Cai,
potrebbe paradossalmente spingere Cai a rivedere i propri piani su
Fiumicino e l’aeroporto di riferimento: l’apertura in tal senso da parte
di Air France la dice lunga.
di Cai. Quanto durerà l’azienda di Colaninno?
Mauro Bottarelli venerdì 5 dicembre 2008
Finalmente l’epopea di Cai sta per giungere alla fase attuativa. Peccato,
però, che manchino i soldi. La società capitanata da Roberto Colaninno,
infatti, ha un capitale di soli 160mila euro e accanto a Intesa Sanpaolo,
Immsi, Atlantia, Fondiaria-Sai, Pirelli e altri soci cominciano a contarsi
le defezioni, ultima delle quali la Findim di Marco Fossati, in preda
all’incertezza.
Questo nonostante il verdetto indolore dell'Antitrust e il potenziale via
libera giunta dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, che ha
comunicato come il consulente nominato dal Governo insieme alla Ue, lo
studio tedesco Taylor Wessing, abbia giudicato che «la vendita è stata
fatta ad un valore equo di mercato». Insomma, si sono così avverate le
condizioni sospensive poste dai compratori. Ora è confermato che il 12
dicembre sarà stipulato l'atto di cessione, ma Cai dovrà avere per quel
giorno le risorse per pagare 124 milioni al commissario di Alitalia e per
l’acquisto di AirOne da Carlo Toto, con il quale non c’è ancora accordo.
E poi il partner industriale, il cui nome pare chiaro essere quello di Air
France pronta a entrare al 20% del capitale. Anche perché la mossa messa
in campo da Lufthansa ha spiazzato completamente Cai e governo: la
compagnia tedesca, infatti, ha creato una controllata dal nome Lufthansa
Italia che utilizzerà - nei fatti - Malpensa come mini-hub per voli
diretti. Resta quindi da capire il ruolo che avrà Cai nello scalo varesino
e soprattutto quale sarà il futuro di Fiumicino a fronte di una rinnovata
concorrenza interna per le tratte maggiormente fruttuose, quelle business
e quelle intercontinentali con alto coefficiente di riempimento dei
velivoli.
Due categorie che da sempre vedevano Malpensa leader in Italia. Ora, al di
là del paradosso di una compagnia aerea che a una settimana dal decollo
non ha nei fatti in cassa i soldi necessari per nascere, resta lo
sconfortante quadro di un’Italia sempre più provinciale e chiusa in se
stessa a fronte di un mondo che si muove frenetico per vincere le sfide
poste dalla crisi economica globale.
British Airways, che qualcuno voleva ancora pochi giorni fa come terzo
player nella lotta per divenire partner industriale di Cai, oltre alla
fusione con Iberia sta studiando un piano di mergering anche con
l’australiana Qantas: se tutto dovesse andare in porto il vettore
britannico diverrebbe leader mondiale e sarebbe in grado di coprire tratte
intercontinentale con una triangolazione sul’asse Londra-Madrid-Sidney.
Quindi, America Latina, Europa e nord-Africa e Far East. Il tutto a
fronte, poi, di conti più che sani per quanto riguarda British Airways
rispetto a competitor come ad esempio Lufthansa.
E ora, con il petrolio a 44 dollari al barile e gli analisti convinti che
resterà sotto i 50 dollari per almeno la metà del prossimo anno, la guerra
del carburante lascerà posto a quella dei servizi e delle tariffe. Come
potrà Cai, con le sue limitate forze e la sua ancora più limitata
liquidità per investire, competere non solo con low-cost sempre più
aggressive ma con mayor che hanno tratto nuova forza da processi di
fusione e che ora si lanciano alla conquista di settori sempre più ampi di
mercato?
Difficile dire cosa nascerà il 12 dicembre, se un sogno, un incubo o una
chimera: l’unica certezza è che in queste condizioni Cai non ha speranze
di poter sopravvivere in un mercato così spietato. E la nascita di
Lufthansa Italia, vera ragione del dietrofront di alcuni soci di Cai,
potrebbe paradossalmente spingere Cai a rivedere i propri piani su
Fiumicino e l’aeroporto di riferimento: l’apertura in tal senso da parte
di Air France la dice lunga.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Perchè parecchi hanno interpretrato ed interpretano il capitalismo come "far-west", "Chicago degli anni 20", "caporalato", "furbetti del quartierino", "giungla", ecc.Fabio27 ha scritto:Immagino non sia moderno dire che questa versione stracciona e sfruttatrice del capitalismo dovrebbe fare schifo non solo a Carletto Marx, ma anche a un onesto conservatore illuminato erede della tradizione liberale. Ma lo dico lo stesso.
Forse, invece, il capitalismo dovrebbe essere sempre contenuto nell' alveo della dimensione umana: capitalismo dal volto umano dove, alla fine, GLI UOMINI sono al centro e NON il profitto a prescindere.
Forse i paesi scandinavi sono l'esempio.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Decisamente da incorniciare questo postaurum ha scritto:Fabio27 ha scritto:Adesso vi racconto una storia che sembra entrarci poco, ma invece scoprirete alla fine che è appropriata. In un'altra vita facevo il pendolare settimanale. Prendevo un treno rapido (era l'alta velocità del tempo) che gli appassionati chiamavano Polifemo, perché aveva un solo fanale sopra la cabina di guida. I passeggeri potevano passeggiare su e giù, e qualche volta anche mettersi dietro la cabina di guida, e guardare la strada ferrata avanti. Nei momenti di tranquillità c'erano i due macchinisti e il controllore. Sapete di cosa parlavano? Di treni, solo di treni, esclusivamente di treni. Erano appassionati del loro lavoro, sapevano tutto dei pregi e dei difetti delle locomotive, ne parlavano come dei figlioli. Poi, qualche anno dopo, ho conosciuto la gente di una squadra rialzo, ed era buffissimo quando si ritrovavano a bere un bicchiere, perché sapete di cosa parlavano? lo avete indovinato, anche loro di treni. Erano orgogliosi di quello che facevano. Provate a parlare adesso con un ferroviere, è vedrete com'è cambiato il mondo (non escludo che ce ne siano ancora, di appassionati. Ma devono essere proprio dei masochisti). In mezzo c'è stato di tutto: sindacalisti promossi a dirigenti, con auto e autista, che per andare in giro il treno non lo prendevano mai; interi settori dell'azienda esternalizzati al miglior offerente, con il risultato che i cessi rotti sono più di quelli che funzionano; la trasformazione delle FFSS in Trenitalia, che dovrebbe essere un'azienda ca**uta che sta sul mercato, ma il risultato è che la paghiamo sempre noi, solo che invece dello Stato, i soldi arrivano dalle Regioni, e se non arrivano niente treni per pendolari. I dipendenti orgogliosi della loro divisa sono un pericolo: prima di tutto si accorgono delle ca**ate fate dai dirigenti, perché spesso ne sanno più di loro; e poi non possono essere manovrati, ricattati, spostati come birilli. Molto meglio dei numeri insignificanti, con una buona massa di precari (ricattabili meglio) e magari un bel po' di clandestini che lavorano nelle ditte del subappalto (ricattabili ancora di più). Questo è il modello di società vigente, nel quale mi pare stiano precipitando, e me ne dispiaccio, ma più della personale solidarietà non posso offrire, gli amici dipendenti di AZ. Consentitemi di aggiungere che non leggo critiche o elaborazioni alternative a questo modello sociale da parte di nessuna forza politica, né dell'attuale maggioranza, né dell'attuale opposizione. Immagino non sia moderno dire che questa versione stracciona e sfruttatrice del capitalismo dovrebbe fare schifo non solo a Carletto Marx, ma anche a un onesto conservatore illuminato erede della tradizione liberale. Ma lo dico lo stesso.
Il guaio è che tutto ciò che viene descritto si verifica ormai in ogni settore lavorativo italiano, anzi, maggiormente nei settori nei quali un'alta professionalità, preparazione, rispetto delle regole sono indispensabili per garantire sicurezza nel lavoro svolto.
DC9 MD80 B737 B747 B757 B767 B777 A319 A320 A330 E145 E195 CRJ700 DHC6
VRN OLB MXP LIN FCO CDG LHR LGW BCN JFK MIA SSH MBA ZNZ LAX SFO LAS BLD GCN ADD JRO DAR AGP
VRN OLB MXP LIN FCO CDG LHR LGW BCN JFK MIA SSH MBA ZNZ LAX SFO LAS BLD GCN ADD JRO DAR AGP
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Forse a qualcuno sfugge il significato di FTL. Al quale opererà CAI e da domani pure Fantozzo.bitstream ha scritto: ...rispetto delle regole sono indispensabili per garantire sicurezza nel lavoro svolto.
E come andare in autostrada sempre a 130. In ogni condizione, pioggia, neve, nebbia, traffico... prima o poi...
A Viterbe dicono: Dalle e dalle se piegano pure le metalle.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Una piccola considerazione.
Guardate se nei link di ENAC appaiono i link di CGL-CISL-UIL e UGL, come per ANPAC e UP.... eppure hanno firmato un contratto che regolerà l'attività dei piloti CAI e molto probabilmente quella di tutto il trasporto aereo italiano.
Guardate se nei link di ENAC appaiono i link di CGL-CISL-UIL e UGL, come per ANPAC e UP.... eppure hanno firmato un contratto che regolerà l'attività dei piloti CAI e molto probabilmente quella di tutto il trasporto aereo italiano.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Prove tecniche di CAI...air.surfer ha scritto:Sieg Heil !!!
COMUNICAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
L’Amministrazione Straordinaria, nell’impossibilità di addivenire ad una condivisione con le
Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Professionali in ordine all’applicazione delle norme
legali e regolamentari che disciplinano il rapporto di lavoro di ciascuna categoria, comunica che,
a far data dal 9 dicembre 2008, in via temporanea, l’orario di lavoro, i tempi di servizio, il tempo
di volo, i requisiti di riposo, la riserva e le definizioni dei relativi concetti verranno
regolamentati dalle vigenti normative in materia – internazionali, europee e nazionali – con le
seguenti specificazioni ed integrazioni:
· con riferimento al FDP (Flight Duty Period), si attuerà una riduzione di 30 minuti,
rispetto a quanto previsto dai limiti giornalieri di cui sopra;
· in relazione alla riserva, fatto salvo quanto sopra richiamato, nel caso in cui
vengano previsti servizi di riserva che non siano effettuati presso la normale sede
aeroportuale, il navigante deve presentarsi al campo entro 90 minuti dalla notifica.
Inoltre, il periodo della riserva potrà avere una durata da 1 a 30 giorni consecutivi;
· a prescindere da quanto indicato ai punti precedenti, le Aziende procederanno ad
attribuire un numero di riposi mensili pari a 10;
· la composizione degli equipaggi, nei limiti di quanto possibile, resta determinata
dalla normativa previgente, fermo restando l’obbligo di garantire l’operatività dei
voli in caso di equipaggi eventualmente ridotti, ovviamente nel rispetto dei minimi
ministeriali.
Qualora si ravvisassero necessità da parte dell’Amministrazione Straordinaria, le Aziende si
riservano la facoltà di introdurre l’applicazione, anche progressivamente, delle ulteriori
normative legali e regolamentari.
Sede, 7 dicembre 2008
In parole povere chi tornera' dall'estremo oriente lo fara' con un equipaggio arrivato il giorno prima dopo aver attraversato n fusi e che ha dormito (sempre che ci riesca) solo poche ore.Il tutto sperando di non trovare all'arrivo un temporale o un bel nebbione.
Per non parlare di quelli che si faranno 13 ore di servizio e 5 tratte al giorno per 5 giorni a settimana.
Alla faccia della sicurezza....
Re: Compagnia Aerea Italiana
Non per fare l'avvocato del diavolo: mai la CAI ci volerà in estremo oriente ?aurum ha scritto: Prove tecniche di CAI...
In parole povere chi tornera' dall'estremo oriente lo fara' con un equipaggio arrivato il giorno prima dopo aver attraversato n fusi e che ha dormito (sempre che ci riesca) solo poche ore.Il tutto sperando di non trovare all'arrivo un temporale o un bel nebbione.
Per non parlare di quelli che si faranno 13 ore di servizio e 5 tratte al giorno per 5 giorni a settimana.
Alla faccia della sicurezza....
E ancora: ma avrà destinazioni intercontinentali a parte (penso io) quelle per gli USA ?
Non sono molto informato, ma stante il fatto che sarà (così si commenta) una compagnia striminzita, ho avuto sentore che non andrà molto più in là delle destinazioni europee/mediterranee...
Ma, ripeto, non sono informato...
Re: Compagnia Aerea Italiana
solo NRT: PEK e PVG gia sono stati tagliati, non ci sono più neanche i code sharingmaksim ha scritto:mai la CAI ci volerà in estremo oriente ?
con 6 767, 10 777 e 2 A330 non puoi fare molto, suddivisi, tra l altro su due basi.maksim ha scritto:ma avrà destinazioni intercontinentali a parte (penso io) quelle per gli USA ?
ah..sono solo mie supposizioni considerando quella che potrebbe essere la futura flotta WB
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: Compagnia Aerea Italiana
No.maksim ha scritto: Non per fare l'avvocato del diavolo: mai la CAI ci volerà in estremo oriente ?
E ancora: ma avrà destinazioni intercontinentali a parte (penso io) quelle per gli USA ?
Non sono molto informato, ma stante il fatto che sarà (così si commenta) una compagnia striminzita, ho avuto sentore che non andrà molto più in là delle destinazioni europee/mediterranee...
Ma, ripeto, non sono informato...
Sarà AirFrance a farlo.
CAI andrà avanti un po' e poi si ridurrà a portare i passeggeri a Parigi, su gentile concessione dei Francesi.
Alla fine i francesi, per far lavorare i loro dipendenti su insistenza dei sindacati, apriranno AF-Italia.
Il Nord italia sarà invece di proprietà Lufthansa, che come è noto da tempo è interessata solo al nord, e noi non avremo piu' una compagnia di riferimento perchè i pochi buchi rimanenti verranno spartiti fra le innumerevoli lowcost che vorranno fottersi il paese come meglio crederanno.
"End of story" come dice Tony Soprano.
La questione è: quanto durerà la l'armata brancaleone CAI di fronte ai colossi europei ?
Le aziende di servizi, vivono di quello. La contrazione, in una compagnia aerea, è devastante perchè se si abbandonano quote di mercato, queste verranno prese dai concorrenti che, avendo strutture differenti, offriranno prezzi concorrenziali su slot pregiati (orari comodi), di fatto stroncando qualsiasi possibilità di guadagno alla farraginosa CAI. Ricordo che le compagnie "di bandiera" hanno gli slot piu' pregiati perchè sono presenti sul mercato da decenni.
Il risultato sarà una ulteriore contrazione, con riduzioni di posti di lavoro, e cosi' via fino all'inevitabile implosione.
Per affrontare maggiori costi industriali, l'unica strada è l'espansione.
Non a caso assistiamo in questi mesi a continue fusioni fra compagnie.
Colaninno e Sabelli invece, per diminuire i costi all'osso, aumentano la produzione fino ai limiti strutturali e allo stesso tempo diminuiscono l'offerta abbandonando quote del ricco mercato italiano. Pensano di avere un load factor prossimo al 100% tagliando 3 voli su cinque non capendo che, forse, diminuendo l'offerta di orari giornalieri, la clientela sceglierà altre compagnie (vedi EZY a FCO).
Tutto questo forzando, con l'aiuto del governo e dell'antitrust, un sistema che oramai è prossimo al punto di rottura, basti pensare solo all'impiego FTL.
E intanto Berlusconi invita a Palazzo Chigi le gemelle dell'Isola dei famosi.
Non so voi, ma io mi vergogno di essere italiano.
Re: Compagnia Aerea Italiana
pochissimo tempo. ormai sappiamo che cai diventerà una compagnia regionale di Air France-KLM.air.surfer ha scritto:quanto durerà la l'armata brancaleone CAI di fronte ai colossi europei ?
molte volte anche io, a prescindere da questa vicenda!air.surfer ha scritto:Non so voi, ma io mi vergogno di essere italiano.
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
Re: Compagnia Aerea Italiana
Falso.air.surfer ha scritto:Lufthansa, che come è noto da tempo è interessata solo al nord,
Re: Compagnia Aerea Italiana
Ho solo sentito dire dai diretti interessati che a loro interessa solo il traffico del Nord... Tu ne sai di piu...EK412 ha scritto:Falso.air.surfer ha scritto:Lufthansa, che come è noto da tempo è interessata solo al nord,
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Blusky, gli italiano hanno memoria corta.blusky ha scritto: Ho solo sentito dire dai diretti interessati che a loro interessa solo il traffico del Nord... Tu ne sai di piu...
Magari un ripassino del piano industriale LH presentato a suo tempo per la gara di acquisizione, potrebbe aiutare.
http://pensiericonvulsi.splinder.com/po ... +Lufthansa
Re: Compagnia Aerea Italiana
fino a poco tempo fa dicevi l opposto e sostenevi questa teoria.hai informazioni che noi non abbiamo?EK412 ha scritto:Falso.air.surfer ha scritto:Lufthansa, che come è noto da tempo è interessata solo al nord,
i vertici di LH hanno piu volte ribadito che sono interessati solo al bacino di Milano visto che dagli altri scali del nord Italia hanno voli diretti con Francoforte e Monaco tramite Air Dolomiti
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
Re: Compagnia Aerea Italiana
Contratti Alitalia,salta l'incontro. I sindacati disertano l'appuntamento
da tgcom
Salta l'incontro dei sindacati con i vertici della Nuova Alitalia per definire i contratti. E si complica il processo di passaggio dalla vecchia alla nuova compagnia. Le quattro organizzazioni sindacali di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno disertato l'incontro con il commissario straordinario dell'Alitalia, Augusto Fantozzi, in cui si sarebbero dovuti discutere i contratti di lavoro con la 'vecchia' società.
Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, l'Alitalia vorrebbe proporre dei contratti di lavoro temporanei dal primo dicembre fino al passaggio di consegne alla Nuova Alitalia targata Cai. Le quattro organizzazioni sindacali che compongono il cosiddetto "fronte del sì" sostengono invece che fino al cambio della guardia devono rimanere in vigore i vecchi contratti.
Un analogo rifiuto era stato già opposto dalle 5 sigle sindacali del fronte del no (Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl). Sempre secondo esponenti delle organizzazioni di categoria, nelle prossime ore il commissario straordinario dell'Alitalia potrebbe convocare nuovamente le organizzazioni sindacali per sottoporre loro un verbale di accordo su come gestire la fase di transizione.
L'eventuale convocazione riguarderebbe, in momenti diversi, sia le quattro organizzazioni del "fronte del sì", sia le 5 sigle che non hanno sottoscritto gli accordi di Palazzo Chigi dello scorso 31 ottobre. Quanto ai tempi della convocazione, si prevedono tempi brevi. Forse anche nelle prossime ore.
da tgcom
Salta l'incontro dei sindacati con i vertici della Nuova Alitalia per definire i contratti. E si complica il processo di passaggio dalla vecchia alla nuova compagnia. Le quattro organizzazioni sindacali di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno disertato l'incontro con il commissario straordinario dell'Alitalia, Augusto Fantozzi, in cui si sarebbero dovuti discutere i contratti di lavoro con la 'vecchia' società.
Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, l'Alitalia vorrebbe proporre dei contratti di lavoro temporanei dal primo dicembre fino al passaggio di consegne alla Nuova Alitalia targata Cai. Le quattro organizzazioni sindacali che compongono il cosiddetto "fronte del sì" sostengono invece che fino al cambio della guardia devono rimanere in vigore i vecchi contratti.
Un analogo rifiuto era stato già opposto dalle 5 sigle sindacali del fronte del no (Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl). Sempre secondo esponenti delle organizzazioni di categoria, nelle prossime ore il commissario straordinario dell'Alitalia potrebbe convocare nuovamente le organizzazioni sindacali per sottoporre loro un verbale di accordo su come gestire la fase di transizione.
L'eventuale convocazione riguarderebbe, in momenti diversi, sia le quattro organizzazioni del "fronte del sì", sia le 5 sigle che non hanno sottoscritto gli accordi di Palazzo Chigi dello scorso 31 ottobre. Quanto ai tempi della convocazione, si prevedono tempi brevi. Forse anche nelle prossime ore.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Il fatto che come hub di riferimento preferisca MXP a FCO non significa che LH si disinteressi di servire gli altri aeroporti italiani. Tant'è vero che (come riportato dai quotidiani) LH manterrebbe più long-range a FCO di quanti ne terrebbe AF a MXP.
Ripeto: non è che se uno piazza l'hub in un posto non si interessa minimamente di servire gli altri.
Altrimenti (stando al vostro ragionamento) per essere interessati a servire tutto il territorio italiano bisognerebbe piazzare un hub a MXP, uno a FCO, uno a VCE, uno a NAP, uno a PMO, uno a BRI, uno a BLQ, eccetera...
L'interesse a servire tutto il territorio nazionale si evince molto semplicemente dalle richieste di slot per i vari MXP-NAP/FCO/CTA.
Potevano semplicemente incrementare i vari feeds con FRA/MUC, non credete?
Ripeto: non è che se uno piazza l'hub in un posto non si interessa minimamente di servire gli altri.
Altrimenti (stando al vostro ragionamento) per essere interessati a servire tutto il territorio italiano bisognerebbe piazzare un hub a MXP, uno a FCO, uno a VCE, uno a NAP, uno a PMO, uno a BRI, uno a BLQ, eccetera...
L'interesse a servire tutto il territorio nazionale si evince molto semplicemente dalle richieste di slot per i vari MXP-NAP/FCO/CTA.
Potevano semplicemente incrementare i vari feeds con FRA/MUC, non credete?