Rivista Volare: sono un po' stanco
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Rivista Volare: sono un po' stanco
Ho appena letto Volare di Gennaio, in concreto la risposta alla lettera di Vasco Malicucci sull'articolo dell'incidente si Spanair che uscì nel numero di settmbre o ottobre
Considero vergognosa la postura adottata da questa "onorabile" rivista in merito all'incidente e a quell'articolo e sono deciso a scrivergli una lettera
Purtroppo sono a Roma e quel numero della rivista è a BCN
Qualcuno potrebbe farmi una scansione di quell'articolo e mandarmela per email?
Grazie 1000...
Considero vergognosa la postura adottata da questa "onorabile" rivista in merito all'incidente e a quell'articolo e sono deciso a scrivergli una lettera
Purtroppo sono a Roma e quel numero della rivista è a BCN
Qualcuno potrebbe farmi una scansione di quell'articolo e mandarmela per email?
Grazie 1000...
David
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Più tardi vedo la risposta ma ahimé, non ho uno scanner!
Comunque a me Volare ha stancato da ben prima di te. Non la ritengo all'altezza del mondo del quale vorrebbe trattare.
Nulla a che vedere con le prestigiose riviste estere.
Comunque a me Volare ha stancato da ben prima di te. Non la ritengo all'altezza del mondo del quale vorrebbe trattare.
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Volare è solo l'ombra della prestigiosa rivista che era in passato. Ora è criticabile su moltissimi punti. Ricordo bene che l'articolo sull'incidente Spanair era pieno di inesattezze. Come detto sopra, lontana molte miglia dalle riviste intrrnazionali, soprattutto le più serie e prestigiose.
Purtroppo non ho in casa Volare di questo mese !!
Paolo
Purtroppo non ho in casa Volare di questo mese !!
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Avevo iniziato a leggere Volare l'anno scorso...mi ha stancato presto, troppa aviazione civile..adesso sono passato ad Airliners molto meglio!
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Semplicemente per precisare: ho bisogno dell'articolo apparsa sul numero di settembre/ottobre
L'edizione di gennaio si che cell'ho qui con me
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David
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Ciao David,
ti ho mandato un messaggio privato
Ferdi
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
sarà, ma io apprezzo sempre molto gli articoli sul volo a vela scritti da C., che cura anche la rivista Volo a Vela;paoloair ha scritto:mi ha stancato presto, troppa aviazione civile
troppa aviazione civile ?
pensa che si rivolge ormai sempre di più ad un pubblico di non piloti, semplici appassionati di volo o piloti Vds, e a questi lettori è molto più gradita la rubrica "volare liberi", piuttosto che sapere chi compra cosa o altre notizie e articoli simili.
Pubblicare le foto che vengono inviate nella sezione “fotografiamoci” (premesso che non ho partecipato): un colpaccio, basta guardare quanti giovani allievi o piloti PPL inviano le loro foto scattate con cellulare
Sentendo i miei coetanei, molti dei quali piloti, mi pare ancora molto seguita e...comprata.
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Ho il numero sottomano, se nessuno ha già provveduto, dimmi che ti passo le scan.
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
ho fatto una gaff io intendevo aviazione generale.. mica sarei passato a airliner se non mi interessasse l'aviazione civile.. di volare quasi leggevo solamente la pagina delle consegne e qualche articolo in generale...IVWP ha scritto:sarà, ma io apprezzo sempre molto gli articoli sul volo a vela scritti da C., che cura anche la rivista Volo a Vela;paoloair ha scritto:mi ha stancato presto, troppa aviazione civile
troppa aviazione civile ?
pensa che si rivolge ormai sempre di più ad un pubblico di non piloti, semplici appassionati di volo o piloti Vds, e a questi lettori è molto più gradita la rubrica "volare liberi", piuttosto che sapere chi compra cosa o altre notizie e articoli simili.
Pubblicare le foto che vengono inviate nella sezione “fotografiamoci” (premesso che non ho partecipato): un colpaccio, basta guardare quanti giovani allievi o piloti PPL inviano le loro foto scattate con cellulare
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
forse intendi AIRLINE, ottima rivista in italiano... l'unico problema è che è pò difficile da trovare...ciaopaoloair ha scritto:Avevo iniziato a leggere Volare l'anno scorso...mi ha stancato presto, troppa aviazione civile..adesso sono passato ad Airliners molto meglio!
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
no no Airliner World tutta in inglese...mi costa il doppio di volare, ma la leggo per settimane non come volare che in 2 giorni l'avevo già finita.
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
vabbè come non detto...colgo allora l'occasione per consigliarvi AIRLINE, rivista bimestrale di aviazione civile...fatta molto bene...l'unica cosa, ripeto, è che è difficile da trovare (si trova solo in alcuni aeroporti ed esce con circa 1 mese di ritardo)...paoloair ha scritto:no no Airliner World tutta in inglese...mi costa il doppio di volare, ma la leggo per settimane non come volare che in 2 giorni l'avevo già finita.
ciao
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Io sono tifoso di JP4, che leggo da 32 anni avendone 34!!
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Immagino quanto la leggessi a due anni!
E’ da esattamente dieci anni che non compravo più una rivista di aviazione. Ero rimasto che “Volare” costava 8000 lire, poi la passione per gli aerei mi era un po’ passata, quindi, pur continuando a seguire quanto accadeva, non leggevo più riviste del settore. Ora avevo deciso di leggere nuovamente qualcosa del genere di “Volare”, tanto che ho comprato il numero di gennaio. Visto, però, che non mi pare siate molto soddisfatti e che anche a me pare che ci sia un po’ troppo spazio per l’aviazione generale, sapete consigliarmi qualche altra rivista (in italiano!) e siete in grado di dirmi anche il prezzo?
Grazie.
E’ da esattamente dieci anni che non compravo più una rivista di aviazione. Ero rimasto che “Volare” costava 8000 lire, poi la passione per gli aerei mi era un po’ passata, quindi, pur continuando a seguire quanto accadeva, non leggevo più riviste del settore. Ora avevo deciso di leggere nuovamente qualcosa del genere di “Volare”, tanto che ho comprato il numero di gennaio. Visto, però, che non mi pare siate molto soddisfatti e che anche a me pare che ci sia un po’ troppo spazio per l’aviazione generale, sapete consigliarmi qualche altra rivista (in italiano!) e siete in grado di dirmi anche il prezzo?
Grazie.
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
io, come avrai notato ho consigliato airline...è una rivista bi-trimestrale in italiano di aviazione civile...è molto interessante. costa 4,20 euro. l'unico problema è che è difficile da trovare (si trova solo in alcuni aeroporti e con un ritardo di circa un mese)... comunque ne vale la pena...ciaoPosto_1A ha scritto:Immagino quanto la leggessi a due anni!
E’ da esattamente dieci anni che non compravo più una rivista di aviazione. Ero rimasto che “Volare” costava 8000 lire, poi la passione per gli aerei mi era un po’ passata, quindi, pur continuando a seguire quanto accadeva, non leggevo più riviste del settore. Ora avevo deciso di leggere nuovamente qualcosa del genere di “Volare”, tanto che ho comprato il numero di gennaio. Visto, però, che non mi pare siate molto soddisfatti e che anche a me pare che ci sia un po’ troppo spazio per l’aviazione generale, sapete consigliarmi qualche altra rivista (in italiano!) e siete in grado di dirmi anche il prezzo?
Grazie.
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
più che all'aviazione generale, il focus della rivista si è spostato sempre più verso il VDS e gli ultraleggeri, ma più che il peso degli aerei trattati sembra che sia l'approfondimento la cosa diventata più leggera
Potrebbe essere che avendo cambiato pubblico da piloti a semplici appassionati e VDS sia cambiato anche il livello per meglio rispondere al pubblico verso il quale è diretta la rivista? Comunque sia a me ancora piace, alcuni articoli sono molto carini ed interessanti, anche se devo concordare con chi dice che il livello tecnico è sceso negli ultimi anni
Potrebbe essere che avendo cambiato pubblico da piloti a semplici appassionati e VDS sia cambiato anche il livello per meglio rispondere al pubblico verso il quale è diretta la rivista? Comunque sia a me ancora piace, alcuni articoli sono molto carini ed interessanti, anche se devo concordare con chi dice che il livello tecnico è sceso negli ultimi anni
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
anch'io è da un bel pò che non la prendo. Sopratutto non mi piace il fatto che non ha alcuna identità, mi sembra un copia incolla fatto da internet, priva di qualunque approfondimento serio. Trovo poi che il prezzo sia decisamente sproporzionato alla superficialità e quantità di pubblicità presente.
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Si anche io comincio ad essere stanco, la leggo da ormai tre anni e devo dire che la qualità è andata peggiorando. Preferirei più spazio per l'aviazione di linea, per quella militare e magari per qualche approfondimento tecnico.
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Volare non piace neanche a me, infatti quando mi capita di essere dalle parti di MXP faccio un salto a comperare sia AIRLINE e sia AIRLINER WORLD. Ma ora vi pongo un altro quesito: come mai sono cosi difficili da trovare? Ho chiesto a tutte le edicole della mia città di potermele procurare (almeno AIRLINE) e alcuni edicolanti mi hanno risposto di non conoscerne nemmeno l'esistenza, anche portandogli una copia precedente con tanto di casa editrice ecc....Ma vi sembra normale!!!
Ale
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Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Acquista direttamente dal sito di Key Publishing. Link.cabronte ha scritto:Volare non piace neanche a me, infatti quando mi capita di essere dalle parti di MXP faccio un salto a comperare sia AIRLINE e sia AIRLINER WORLD. Ma ora vi pongo un altro quesito: come mai sono cosi difficili da trovare? Ho chiesto a tutte le edicole della mia città di potermele procurare (almeno AIRLINE) e alcuni edicolanti mi hanno risposto di non conoscerne nemmeno l'esistenza, anche portandogli una copia precedente con tanto di casa editrice ecc....Ma vi sembra normale!!!
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Grazie mille Sabrina!MD82_Lover ha scritto:Acquista direttamente dal sito di Key Publishing. Link.cabronte ha scritto:Volare non piace neanche a me, infatti quando mi capita di essere dalle parti di MXP faccio un salto a comperare sia AIRLINE e sia AIRLINER WORLD. Ma ora vi pongo un altro quesito: come mai sono cosi difficili da trovare? Ho chiesto a tutte le edicole della mia città di potermele procurare (almeno AIRLINE) e alcuni edicolanti mi hanno risposto di non conoscerne nemmeno l'esistenza, anche portandogli una copia precedente con tanto di casa editrice ecc....Ma vi sembra normale!!!
Ale
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Mio caro, il sottoscritto a quell'età era in grado di riconoscere e nominare la maggior parte degli aerei occidentali perchè il papà aveva sempre in mano un giornale o libro di aeronautica. Quando con la mia famiglia andai all'aeroporto di Guidonia a trovare lo zio materno che lo comandava, il suddetto, generale dell'AM, stava per svenire quando io esclamai "papà guarda, un CC3!!!". Era il Dakota che ancora adesso, mi dicono, è sui prati dell'aeroporto e del quale avevo storpiato il nome (consentitemelo, avevo 3 anni). Tanto per la precisione eh!!!Posto_1A ha scritto:Immagino quanto la leggessi a due anni!
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Dicitre? Scherzo!Maxx ha scritto:Mio caro, il sottoscritto a quell'età era in grado di riconoscere e nominare la maggior parte degli aerei occidentali perchè il papà aveva sempre in mano un giornale o libro di aeronautica. Quando con la mia famiglia andai all'aeroporto di Guidonia a trovare lo zio materno che lo comandava, il suddetto, generale dell'AM, stava per svenire quando io esclamai "papà guarda, un CC3!!!". Era il Dakota che ancora adesso, mi dicono, è sui prati dell'aeroporto e del quale avevo storpiato il nome (consentitemelo, avevo 3 anni). Tanto per la precisione eh!!!Posto_1A ha scritto:Immagino quanto la leggessi a due anni!
Ale
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
C'è da dire anche che negli ultimi anni l'informazione aeronautica internet ha fatto passi da gigante, rendendo (forse) certe riviste un po' sottotono.
Non intendo dire che "Volare" (a cui sono affezionato da molti anni) abbia perso in qualità, bensì che gli articoli e le foto riportate non fanno più colpo come 10 anni fa.
Oggi grazie a internet si ha accesso a un database di fotografie stupende; inoltre ci si può connettere a numerosi portali (compresi quelli delle case costruttrici) e visionare schede tecniche, news, curiosità, commenti, etc etc, rendendo lo scopo di una "rivista" quasi uno scopo di secondo piano.
Paradossalmente non solo le riviste hanno subito "danni" (tra virgolette) da questa ventata internet: anche le stesse enciclopedie se ci fate caso hanno perso un po' lo scopo di essere.
Chi è che ancora si documenta e/o basa le sue ricerche sulle enciclopedie?
20 anni fa lo si faceva sempre, era prassi quotidiana: oggi lo si fa sempre meno, si usa internet.
E' quindi normale se "Volare" sembra aver perso un po' di smalto.
Secondo me è solo dovuto al fatto che alcuni articoli suonano quasi scontati.
Scontati perchè c'è internet, e grazie a internet magari si conoscono già.
O forse non è così.
Con questo non voglio dire che "Volare" è rimasta la stessa rivista di prima, è migliorata, o è peggiorata.
Dico solo che oggi, grazie a internet, non è facile fare una rivista che rappresenti davvero delle novità assolute che non si sanno già attraverso la rete, e pertanto è quasi inutile riportarle su una rivista.
Internet ha sicuramente dato una mano ai redattori delle riviste, gli ha dato la possibilità di attingere molto materiale in modo facile.
Ma ciò che è un vantaggio per i redattori è un vantaggio anche del lettore casalingo che, quindi, teoricamente potrebbe anche fare a meno di comprare la rivista dal momento che possiede internet.
Credetemi non è facile oggi come oggi per un mensile uscire con qualcosa di veramente innovativo.
La concorrenza internet è tanta, davvero poderosa, quindi è sempre più complicato stilare una copia del mese ricca di cose uniche, attendibili, ben documentate.
Questo per quanto l'aviazione civile.
Per quanto riguarda l'aviazione militare invece, la rete non credo che offra tutte le news a portata di un clic.
Ci sono progetti militari di aerei e armamenti che possono essere documentati (credo) andando direttamente sul posto e parlando direttamente coi teams.
E spesso sono notizie che poi vengono riportate dalle riviste di aviazione militare, ma che difficilmente si trovano facilmente sulla rete.
Su "Aeronautica e Difesa" ad esempio vedo numerose news ben documentate che non sono mai riuscito a trovare in rete.
Significa quindi che la rivista ha accesso a informazioni più dettagliate, oppure è meglio in contatto diretto con le case, non lo sò.
L'aviazione civile (civile) invece è meno interessata a questioni di segretezza come avviene invece negli armamenti e negli sviluppi di futuristici aerei da caccia.
Nel militare c'è ancora quello che si chiama "top secret".
Nel civile no, o almeno non è così segreto dal momento che comunque quell'aereo sarà destinato all'uso comune di qualunque paese e di qualunque cittadino.
C'è poco quindi da tener "segreto" qualcosa.
Al limite si mantiene un po' di segretezza industriale per far sì che la casa concorrente non sappia gli sviluppi del nuovo aereo civile, ma poi basta, poi l'aereo viene presentato al mondo, lo si vede, lo si usa, gli si vola sopra, di lui si conosce tutto, insomma rappresenta una cosa normalissima, nota, e quotidiana.
Un A320 (giusto per fare un esempio) non è un F117 Stealth che veniva fatto volare di notte per mesi e mesi in totale e assoluta segretezza, e i piloti non potevano raccontare niente neppure alle loro famiglie (giuro, era così).
Un A320 o un 787 Dreamliner è un normale aereo che viene reso noto subito al mondo e fatto volare davanti a tutti senza problemi, per cui di quell'aereo si può facilmente sapere tutto, sia su una rivista, sia in rete, non ci sono segreti.
Tutto questo discorso fa capo al perchè le riviste di aviazione CIVILE sembrano oggi come oggi aver perso un po' di smalto del passato rispetto invece alla riviste di aviazione MILITARE.
Il civile è noto, è facilmente documentabile anche senza rivista (basta internet).
Il militare è meno noto e ancora coperto (giustamente) da un velo di segretezza, e come tale non è facilmente documentabile con l'uso di internet: serve ancora la rivista specializzata dotata dei suoi bravi reporter che si recano sul posto ad acquisire informazioni che ancora non ci sono in rete (e non è detto che riescano comunque ad ottenerle).
Tenete comunque presente che ciò che fa di bello una rivista come "Volare" e altre riviste similari è l'attendibilità delle fonti e di chi scrive!
Questo è molto importante perchè sapete bene come molte informazioni su internet siano bufale o stupidaggini, invece ogni articolo riportato da una rivista seria di aviazione dà la garanzia al lettore che tali informazioni siano serie e redatte da personale preparato e qualificato, insomma da gente che sà quel che fa, quel che scrive, dove ha preso tali informazioni, e ne è responsabile fino in fondo.
La rivista cartacea di aviazione dunque ha ancora il suo senso di esistere perchè diviene una fonte veramente attendibile sull'aviazione.
Internet no, non sempre lo è.
Anche i quotidiani non lo sono (basta leggere quante stupidaggini scrivono spesso in tematiche di aviazione).
E' giusto quindi, anzi è essenziale che riviste come "Airlines", "Jp4", "Volare", etc etc, CONTINUINO il loro operato di sana informazione cartacea sull'aviazione come sanno fare.
Magari qualche news non sarà così eclatante come ci si aspetta (forse perchè già la si conosce attraverso internet), ma non importa.
Al lettore importa sapere che la rivista che ha tra le mani è seria, fatta da personale serio, e parla di aviazione in modo serio: poi se dovesse capitare un eventuale errore su un articolo (può capitare), è perdonabile, nessuno è perfetto, e sicuramente è un errore di passaggio.
Ma aldilà dell'errore (non voluto) rimane di fatto che la rivista è seria, quindi è fonte di informazioni attendibili, e fonte di ottima cultura per tutti i lettori (anche per chi non ha internet).
Questo è quello che conta, e questo è il senso di tali riviste.
Non intendo dire che "Volare" (a cui sono affezionato da molti anni) abbia perso in qualità, bensì che gli articoli e le foto riportate non fanno più colpo come 10 anni fa.
Oggi grazie a internet si ha accesso a un database di fotografie stupende; inoltre ci si può connettere a numerosi portali (compresi quelli delle case costruttrici) e visionare schede tecniche, news, curiosità, commenti, etc etc, rendendo lo scopo di una "rivista" quasi uno scopo di secondo piano.
Paradossalmente non solo le riviste hanno subito "danni" (tra virgolette) da questa ventata internet: anche le stesse enciclopedie se ci fate caso hanno perso un po' lo scopo di essere.
Chi è che ancora si documenta e/o basa le sue ricerche sulle enciclopedie?
20 anni fa lo si faceva sempre, era prassi quotidiana: oggi lo si fa sempre meno, si usa internet.
E' quindi normale se "Volare" sembra aver perso un po' di smalto.
Secondo me è solo dovuto al fatto che alcuni articoli suonano quasi scontati.
Scontati perchè c'è internet, e grazie a internet magari si conoscono già.
O forse non è così.
Con questo non voglio dire che "Volare" è rimasta la stessa rivista di prima, è migliorata, o è peggiorata.
Dico solo che oggi, grazie a internet, non è facile fare una rivista che rappresenti davvero delle novità assolute che non si sanno già attraverso la rete, e pertanto è quasi inutile riportarle su una rivista.
Internet ha sicuramente dato una mano ai redattori delle riviste, gli ha dato la possibilità di attingere molto materiale in modo facile.
Ma ciò che è un vantaggio per i redattori è un vantaggio anche del lettore casalingo che, quindi, teoricamente potrebbe anche fare a meno di comprare la rivista dal momento che possiede internet.
Credetemi non è facile oggi come oggi per un mensile uscire con qualcosa di veramente innovativo.
La concorrenza internet è tanta, davvero poderosa, quindi è sempre più complicato stilare una copia del mese ricca di cose uniche, attendibili, ben documentate.
Questo per quanto l'aviazione civile.
Per quanto riguarda l'aviazione militare invece, la rete non credo che offra tutte le news a portata di un clic.
Ci sono progetti militari di aerei e armamenti che possono essere documentati (credo) andando direttamente sul posto e parlando direttamente coi teams.
E spesso sono notizie che poi vengono riportate dalle riviste di aviazione militare, ma che difficilmente si trovano facilmente sulla rete.
Su "Aeronautica e Difesa" ad esempio vedo numerose news ben documentate che non sono mai riuscito a trovare in rete.
Significa quindi che la rivista ha accesso a informazioni più dettagliate, oppure è meglio in contatto diretto con le case, non lo sò.
L'aviazione civile (civile) invece è meno interessata a questioni di segretezza come avviene invece negli armamenti e negli sviluppi di futuristici aerei da caccia.
Nel militare c'è ancora quello che si chiama "top secret".
Nel civile no, o almeno non è così segreto dal momento che comunque quell'aereo sarà destinato all'uso comune di qualunque paese e di qualunque cittadino.
C'è poco quindi da tener "segreto" qualcosa.
Al limite si mantiene un po' di segretezza industriale per far sì che la casa concorrente non sappia gli sviluppi del nuovo aereo civile, ma poi basta, poi l'aereo viene presentato al mondo, lo si vede, lo si usa, gli si vola sopra, di lui si conosce tutto, insomma rappresenta una cosa normalissima, nota, e quotidiana.
Un A320 (giusto per fare un esempio) non è un F117 Stealth che veniva fatto volare di notte per mesi e mesi in totale e assoluta segretezza, e i piloti non potevano raccontare niente neppure alle loro famiglie (giuro, era così).
Un A320 o un 787 Dreamliner è un normale aereo che viene reso noto subito al mondo e fatto volare davanti a tutti senza problemi, per cui di quell'aereo si può facilmente sapere tutto, sia su una rivista, sia in rete, non ci sono segreti.
Tutto questo discorso fa capo al perchè le riviste di aviazione CIVILE sembrano oggi come oggi aver perso un po' di smalto del passato rispetto invece alla riviste di aviazione MILITARE.
Il civile è noto, è facilmente documentabile anche senza rivista (basta internet).
Il militare è meno noto e ancora coperto (giustamente) da un velo di segretezza, e come tale non è facilmente documentabile con l'uso di internet: serve ancora la rivista specializzata dotata dei suoi bravi reporter che si recano sul posto ad acquisire informazioni che ancora non ci sono in rete (e non è detto che riescano comunque ad ottenerle).
Tenete comunque presente che ciò che fa di bello una rivista come "Volare" e altre riviste similari è l'attendibilità delle fonti e di chi scrive!
Questo è molto importante perchè sapete bene come molte informazioni su internet siano bufale o stupidaggini, invece ogni articolo riportato da una rivista seria di aviazione dà la garanzia al lettore che tali informazioni siano serie e redatte da personale preparato e qualificato, insomma da gente che sà quel che fa, quel che scrive, dove ha preso tali informazioni, e ne è responsabile fino in fondo.
La rivista cartacea di aviazione dunque ha ancora il suo senso di esistere perchè diviene una fonte veramente attendibile sull'aviazione.
Internet no, non sempre lo è.
Anche i quotidiani non lo sono (basta leggere quante stupidaggini scrivono spesso in tematiche di aviazione).
E' giusto quindi, anzi è essenziale che riviste come "Airlines", "Jp4", "Volare", etc etc, CONTINUINO il loro operato di sana informazione cartacea sull'aviazione come sanno fare.
Magari qualche news non sarà così eclatante come ci si aspetta (forse perchè già la si conosce attraverso internet), ma non importa.
Al lettore importa sapere che la rivista che ha tra le mani è seria, fatta da personale serio, e parla di aviazione in modo serio: poi se dovesse capitare un eventuale errore su un articolo (può capitare), è perdonabile, nessuno è perfetto, e sicuramente è un errore di passaggio.
Ma aldilà dell'errore (non voluto) rimane di fatto che la rivista è seria, quindi è fonte di informazioni attendibili, e fonte di ottima cultura per tutti i lettori (anche per chi non ha internet).
Questo è quello che conta, e questo è il senso di tali riviste.
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Parole sante Aldus. Oggi Internet ha sostituito tutto ciò che avevamo prima, perche dovrei spendere i soldi per comperare una rivista, ma anche un cd, videocassette dvd ecc....Oddio, internet è favoloso, però fa anche un pò di tristezza.....un esempio: vuoi mettere ricevere una lettera da una persona che ti vuole bene al posto di un freddo sms? Fa perdere il fascino delle cose!
Ale
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Vero.
Il fascino della rivista da tenere in mano, sfogliare, e leggere, rimane impareggiabile.
Il fascino della rivista da tenere in mano, sfogliare, e leggere, rimane impareggiabile.
Re: Rivista Volare: sono un po' stanco
Maxx ha scritto:Mio caro, il sottoscritto a quell'età era in grado di riconoscere e nominare la maggior parte degli aerei occidentali perchè il papà aveva sempre in mano un giornale o libro di aeronautica. Quando con la mia famiglia andai all'aeroporto di Guidonia a trovare lo zio materno che lo comandava, il suddetto, generale dell'AM, stava per svenire quando io esclamai "papà guarda, un CC3!!!". Era il Dakota che ancora adesso, mi dicono, è sui prati dell'aeroporto e del quale avevo storpiato il nome (consentitemelo, avevo 3 anni). Tanto per la precisione eh!!!Posto_1A ha scritto:Immagino quanto la leggessi a due anni!
Stavo, ovviamente, scherzando... Se a due o tre anni già conoscevi alla perfezione il nome degli aerei non posso che farti i miei complimenti!