Volo e tensione nervosa

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Volo e tensione nervosa

Messaggio da Ray5810 » 27 febbraio 2009, 22:29

Ciao a tutti,mi chiamo Mauro e ho 50 anni, il prossimo 24 marzo prenderò, forse, il mio primo aereo nella tratta Roma - Torino. In questi giorni sto, con tutte le mie forze, cercando di trovare un autocontrollo che mi permetta di affrontare il viaggio nel miglior modo possible, ma la cosa che mi mette timore è il fatto che io soffro di tensione a carattere nervoso che spesso mi causa tachicardia con un aumento considerevole della pressione. A livello cardiaco tutto ok, ma mi chiedo come potrò reagire entrando nell'aereomobile. Fortunatamente non soffro di claustrofobia e questo, penso, sia un punto a mio favore. Per questo volevo chiederVi se siete a conoscenza di fattori negativi per quelli che come me soffrono di tensione. C'è qualcuno nel forum che sofre di questo problema e può illuminarmi? Grazie delle Vostre eventuali risposte :oops: :roll: :)

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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 27 febbraio 2009, 23:13

Ray5810 ha scritto:Ciao a tutti,mi chiamo Mauro e ho 50 anni, il prossimo 24 marzo prenderò, forse, il mio primo aereo nella tratta Roma - Torino. In questi giorni sto, con tutte le mie forze, cercando di trovare un autocontrollo che mi permetta di affrontare il viaggio nel miglior modo possible, ma la cosa che mi mette timore è il fatto che io soffro di tensione a carattere nervoso che spesso mi causa tachicardia con un aumento considerevole della pressione. A livello cardiaco tutto ok, ma mi chiedo come potrò reagire entrando nell'aereomobile. Fortunatamente non soffro di claustrofobia e questo, penso, sia un punto a mio favore. Per questo volevo chiederVi se siete a conoscenza di fattori negativi per quelli che come me soffrono di tensione. C'è qualcuno nel forum che sofre di questo problema e può illuminarmi? Grazie delle Vostre eventuali risposte :oops: :roll: :)
Ciao.
Se l'ipertensione è psicosomatica gli eventuali problemi potrebbero avere un effetto temporaneo se pur "invalidante", ma nulla a che vedere con gli effetti dovuti alla pressurizzazione che potrebbero ripercuotersi su di un iperteso cronico.
Scusa se te lo domando, ma chi ti segue clinicamente ha classificato questi tuoi malesseri come attacchi di panico? Te lo chiedo poichè parte dei sintomi che dici di avere ne sono caratteristici.
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da ansys » 28 febbraio 2009, 0:56

L'unico sintomo che potrebbe far pensare ad un attacco di panico e' la tachicardia, ma dovrebbe essere parossistica.Per il resto tensione a carattere nervoso e ipertensione non sono certamente sintomi di un attacco di panico,anzi dovrebbe averne altri sia di carattere fisico che psicologico.
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 28 febbraio 2009, 9:02

ansys ha scritto:L'unico sintomo che potrebbe far pensare ad un attacco di panico e' la tachicardia, ma dovrebbe essere parossistica.Per il resto tensione a carattere nervoso e ipertensione non sono certamente sintomi di un attacco di panico,anzi dovrebbe averne altri sia di carattere fisico che psicologico.
Allora,
innanzitutto è meglio non confondere e tanto più confondersi.
1) La natura parossistica della tachicardia è evidente (almeno dalla descrizione data) soprattutto se associata all' evento ansiogeno.
2) Contrariamente a quello che si possa pensare il parossismo tachicardico può manifestarsi con durata temporale estesa e scomparire con la stessa repentinità con la quale è sorto.
3)Tu dici "tensione a carattere nervoso", scusa, ma non vuol dire nulla, è soltanto un pleonasmo ma clinicamente non ha nessun significato, se magari vuoi spiegarti meglio. :wink:
4) Gli attacchi di panico non hanno dei sintomi numericamente quantificabili,ma solo dei tòpoi che clinicamente possono farli e farsi riconoscere;naturalmente previo check up che rassicuri innanzitutto sul corretto funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio.
5) Nei pazienti ansiosi l'aumento della pressione arteriosa può manifestarsi nel momento in cui l'attacco ha il suo apice.
5) Egli stesso dice di non avere disturbi a livello cardiovascolare, per cui il disagio ha evidentemente natura psicosomatica.
6)Se ho chiesto quale tipo di diagnosi il medico curante aveva fatto è perchè ( al contrario di quanto tu affermi) potrebbero ( il condizionale è cautelativo)invece essere degli attacchi di panico che han TUTTI natura pregressa.
Ciao!
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da Ray5810 » 28 febbraio 2009, 15:00

Ciao, prima di tutto voglio ringraziarvi delle vostre cortesi risposte, poi aggiungo che tutti gli accertamenti cardiaci sono risultati negativi, però ho sofferto in passato di fibrillazione atriale parossistica che si manifesta, purtroppo, anche in cuori sani. Da questo mi deriva una paura interna che mi porterà sicuramente uno stato di ansia, che nn è dovuta al viaggio, ma alla eventualità che tale ansia mi possa scatenare una fibrillazione in volo, che sarebbe veramente scocciante. comunque ripeto che a livello cardiaco è tutto a posto, è solo una mia paura. Il mio dottore mi ha detto di nn preoccuparmi però...... :oops:

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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da ansys » 28 febbraio 2009, 16:38

araial14 ha scritto:innanzitutto è meglio non confondere e tanto più confondersi.
1) La natura parossistica della tachicardia è evidente (almeno dalla descrizione data) soprattutto se associata all' evento ansiogeno.
Vero, ma non lo do per scontato.
2) Contrariamente a quello che si possa pensare il parossismo tachicardico può manifestarsi con durata temporale estesa e scomparire con la stessa repentinità con la quale è sorto.
Non mi sembra di aver detto il contrario (d'altronde quella che dai e' la definizione di tachicardia parossistica) o aver affermato che la sua tachicardia non e' parossistica, ho solo detto che negli attacchi di panico la tachicardia dovrebbe essere parossistica... stop
3)Tu dici "tensione a carattere nervoso", scusa, ma non vuol dire nulla, è soltanto un pleonasmo ma clinicamente non ha nessun significato, se magari vuoi spiegarti meglio. :wink:
Ho commesso un errore perche' non l'ho riportata come citazione, ma sono le parole del nostro amico, che ho usato per fare il discorso piu' breve
4) Gli attacchi di panico non hanno dei sintomi numericamente quantificabili,ma solo dei tòpoi che clinicamente possono farli e farsi riconoscere;naturalmente previo check up che rassicuri innanzitutto sul corretto funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio.
Ancora, questo non l'ho detto, ma certamente i segnali ansiosi del nostro amico non sono quelli tipici di un attacco di panico e vista l'eslusivita' della situazione a cui fa riferimento sembra piu' trattarsi di una fobia che di attacco di panico o DAP vero e proprio.Con le relative conseguenze che questo comporta.
5) Nei pazienti ansiosi l'aumento della pressione arteriosa può manifestarsi nel momento in cui l'attacco ha il suo apice.
5) Egli stesso dice di non avere disturbi a livello cardiovascolare, per cui il disagio ha evidentemente natura psicosomatica.
6)Se ho chiesto quale tipo di diagnosi il medico curante aveva fatto è perchè ( al contrario di quanto tu affermi) potrebbero ( il condizionale è cautelativo)invece essere degli attacchi di panico che han TUTTI natura pregressa.
Ciao!
Non ho MAI asserito che i suoi problemi siano cardiovascolari, ho solo espresso il dubbio che si tratti di attacco di panico o DAP.Probabilmente e' solo ansia, "disturbo d'ansia" o una fobia. Fino ad alcuni anni fa nessuno parlava di DAP o sapeva cosa fossero, oggi sembra sia di moda e chiunque soffra di qualche fobia, ansia o disturbo d'ansia si tende a dire che sia attacco di panico o DAP, ma ce ne corre.
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 28 febbraio 2009, 17:34

ansys ha scritto:
araial14 ha scritto:innanzitutto è meglio non confondere e tanto più confondersi.
1) La natura parossistica della tachicardia è evidente (almeno dalla descrizione data) soprattutto se associata all' evento ansiogeno.
Vero, ma non lo do per scontato.
2) Contrariamente a quello che si possa pensare il parossismo tachicardico può manifestarsi con durata temporale estesa e scomparire con la stessa repentinità con la quale è sorto.
Non mi sembra di aver detto il contrario (d'altronde quella che dai e' la definizione di tachicardia parossistica) o aver affermato che la sua tachicardia non e' parossistica, ho solo detto che negli attacchi di panico la tachicardia dovrebbe essere parossistica... stop
3)Tu dici "tensione a carattere nervoso", scusa, ma non vuol dire nulla, è soltanto un pleonasmo ma clinicamente non ha nessun significato, se magari vuoi spiegarti meglio. :wink:
Ho commesso un errore perche' non l'ho riportata come citazione, ma sono le parole del nostro amico, che ho usato per fare il discorso piu' breve
4) Gli attacchi di panico non hanno dei sintomi numericamente quantificabili,ma solo dei tòpoi che clinicamente possono farli e farsi riconoscere;naturalmente previo check up che rassicuri innanzitutto sul corretto funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio.
Ancora, questo non l'ho detto, ma certamente i segnali ansiosi del nostro amico non sono quelli tipici di un attacco di panico e vista l'eslusivita' della situazione a cui fa riferimento sembra piu' trattarsi di una fobia che di attacco di panico o DAP vero e proprio.Con le relative conseguenze che questo comporta.
5) Nei pazienti ansiosi l'aumento della pressione arteriosa può manifestarsi nel momento in cui l'attacco ha il suo apice.
5) Egli stesso dice di non avere disturbi a livello cardiovascolare, per cui il disagio ha evidentemente natura psicosomatica.
6)Se ho chiesto quale tipo di diagnosi il medico curante aveva fatto è perchè ( al contrario di quanto tu affermi) potrebbero ( il condizionale è cautelativo)invece essere degli attacchi di panico che han TUTTI natura pregressa.
Ciao!
Non ho MAI asserito che i suoi problemi siano cardiovascolari, ho solo espresso il dubbio che si tratti di attacco di panico o DAP.Probabilmente e' solo ansia, "disturbo d'ansia" o una fobia. Fino ad alcuni anni fa nessuno parlava di DAP o sapeva cosa fossero, oggi sembra sia di moda e chiunque soffra di qualche fobia, ansia o disturbo d'ansia si tende a dire che sia attacco di panico o DAP, ma ce ne corre.
Mi dispiace ma per deontologia non è moda mia.Io ho chiesto se per caso il suo medico curante potesse aver, fra le possibilità diagnostiche, eventualizzato un attacco di panico; stop! Se intervengo su queste pagine (non lo faccio assiduamente) lo faccio a ragion veduta e non per fare il "mago Othelma" della situazione.Tu citi l'ansia? "Bene," l'attacco di panico non è null'altro che una forma d'ansia acuta.Tu citi la fobia,fra le possibilità alternative al DPA? "Perfetto" ogni attacco di panico è legato ad una fobia, lieve od acuta," null'altro " che ansia che genera ansia.
Ora, non so a quale "scuola di pensiero psicologico" tu ti sia formata/to, ma a prescindere dalla definizione ed incasellamento PDA è un termine molto generico al quale ci si appella primariamente, per escludere problemi fisiologici e questo è solo un medico che può deciderlo,per poi intervenire con una psicoterapia adeguata senza escludere a priori un coadiuvante ansiolitico.
Buona regola nei disturbi psicologici è quella di non escludere mai nulla: il sintomo non è mai allopatico( mi si conceda il termine per intesa) ma un apparente unicum da destrutturare, nulla si da per scontato.In quanto alla moda...Beh, dai generici disturbi isterici fino ad arrivare al PDA, se ne facciamo solo una questione di terminologia allora possiamo coniare una sequela di neologismi ma quello è, e con cotanta ( purtroppo)virulenza si manifesta...e non ce ne corre affatto.
Ultima modifica di araial14 il 28 febbraio 2009, 17:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da MD82_Lover » 28 febbraio 2009, 17:38

Ciao Ray,
che la tensione nervosa si accompagni a tachicardia e, in conseguenza, ad un aumento della pressione arteriosa, è normale.
Sotto tensione vengono prodotti degli ormoni che hanno il risultato di aumentare sia la frequenza che la pressione.Un pò come quando si ha paura, no? Ma questo capita a tutti ed è la risposta che si aspetterebbe dall'organismo in una determinata situazione.
La fibrillazione atriale è invece un'altra cosa ancora, come sicuramente ti avrà spiegato il tuo medico.
Il cuore viaggia sempre veloce ma quello che cambia è il punto di origine dello stimolo nervoso che permette la contrazione del muscolo.
In un cuore sano, pur essendo molto sgradevole come disturbo, è del tutto benigna e la maggior parte delle
volte la cardioversione (ovvero il ripristino del ritmo normale del cuore) è spontanea non necessitando di terapia.
La tensione nervosa non è tipicamente causa della fibrillazione atriale, anche parlando di un cuore sano come il tuo.
Molto spesso le cause (parlando di statistiche), in questo caso, vanno ricercate in piccole patologie dell'apparato digerente, soprattutto gastriti ed ernia iatale.
Io quindi non metterei in correlazione le due cose ma poichè non è comunque simpatico mettersi in viaggio con questo tipo di preoccupazioni,perchè da ansia nasce ansia (come da cosa nasce cosa :D ) e vivresti male il tuo volo,ti suggerirei di andare a parlare dal tuo medico, spiegargli i tuoi timori e farti rassicurare in questo senso.

Oh, i medici ci sono.
Usiamoli. :mrgreen: :D :D

Buon viaggio e buon volo! :D

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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 28 febbraio 2009, 17:39

Ray5810 ha scritto:Il mio dottore mi ha detto di nn preoccuparmi però...... :oops:
Hai un medico saggio.Segui i suoi consigli. :wink:
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 28 febbraio 2009, 17:42

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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da ansys » 28 febbraio 2009, 23:53

araial14 ha scritto:Mi dispiace ma per deontologia non è moda mia.Io ho chiesto se per caso il suo medico curante potesse aver, fra le possibilità diagnostiche, eventualizzato un attacco di panico; stop! Se intervengo su queste pagine (non lo faccio assiduamente) lo faccio a ragion veduta e non per fare il "mago Othelma" della situazione.Tu citi l'ansia? "Bene," l'attacco di panico non è null'altro che una forma d'ansia acuta.Tu citi la fobia,fra le possibilità alternative al DPA? "Perfetto" ogni attacco di panico è legato ad una fobia, lieve od acuta," null'altro " che ansia che genera ansia.
Ora, non so a quale "scuola di pensiero psicologico" tu ti sia formata/to, ma a prescindere dalla definizione ed incasellamento PDA è un termine molto

snip
Chiedo venia, non sono uno psichiatra e nemmeno un medico e tantomeno uno psicologo.Sono solo un "poveraccio" che ha sofferto per anni di attacchi di panico e che e' riuscito a liberarsene. Il mio campo non e' nemmeno l'aeronautica, mi occupo di centrali elettriche.Non volevo mancare di rispetto a nessuno, se l'ho fatto chiedo scusa, ma permettetemi di dire che talvolta questo forum non lo capisco perche' sembra si debba esibire una qualifica solo per dire qualcosa. Se non si vuole che gli utenti dicano cose sbagliate o inesatte e' sufficiente moderare i messaggi prima che vengano postati o consentirlo solo ad addetti ai lavori che siano riconosciuti come qualificati.
Buona giornata.
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Re: Volo e tensione nervosa

Messaggio da araial14 » 1 marzo 2009, 0:44

ansys ha scritto:
araial14 ha scritto:Mi dispiace ma per deontologia non è moda mia.Io ho chiesto se per caso il suo medico curante potesse aver, fra le possibilità diagnostiche, eventualizzato un attacco di panico; stop! Se intervengo su queste pagine (non lo faccio assiduamente) lo faccio a ragion veduta e non per fare il "mago Othelma" della situazione.Tu citi l'ansia? "Bene," l'attacco di panico non è null'altro che una forma d'ansia acuta.Tu citi la fobia,fra le possibilità alternative al DPA? "Perfetto" ogni attacco di panico è legato ad una fobia, lieve od acuta," null'altro " che ansia che genera ansia.
Ora, non so a quale "scuola di pensiero psicologico" tu ti sia formata/to, ma a prescindere dalla definizione ed incasellamento PDA è un termine molto

snip
Chiedo venia, non sono uno psichiatra e nemmeno un medico e tantomeno uno psicologo.Sono solo un "poveraccio" che ha sofferto per anni di attacchi di panico e che e' riuscito a liberarsene. Il mio campo non e' nemmeno l'aeronautica, mi occupo di centrali elettriche.Non volevo mancare di rispetto a nessuno, se l'ho fatto chiedo scusa, ma permettetemi di dire che talvolta questo forum non lo capisco perche' sembra si debba esibire una qualifica solo per dire qualcosa. Se non si vuole che gli utenti dicano cose sbagliate o inesatte e' sufficiente moderare i messaggi prima che vengano postati o consentirlo solo ad addetti ai lavori che siano riconosciuti come qualificati.
Buona giornata.
Non è questo il problema.
E' chiaro che ognuno ha piena libertà di scrivere, ci mancherebbe altro, ma c'è altrettanta libertà di controbattere argomentando senza aprire dei contenziosi.Purtroppo in campo clinico ( nel nostro caso in psicologia) è di moda trattare e bistrattare argomenti specifici con una certa facilità che spazia dal sentito dire fino ad estremi che sfociano in diagnosi non si sa bene raccolte dove.Non poche volte in questa sezione, delicata per sua natura, alcuni utenti hanno incominciato a dissertare sull'argomento ansiolitici (non è il tuo caso) come si trattasse di consigliare marche di caramelle.Non è semplice suggerire degli aiuti come non è corretto farlo senza cognizioni specifiche, tanto più quando non si conosce a fondo il soggetto e la sua anamnesi.Se tu affermi, come hai affermato : "...tensione a carattere nervoso e ipertensione non sono certamente sintomi di un attacco di panico,anzi dovrebbe averne altri sia di carattere fisico che psicologico..." , oppure " ... i segnali ansiosi del nostro amico non sono quelli tipici di un attacco di panico ..."non solo ti sbagli ma puoi indurre il diretto interessato a mettere in discussione se stesso e chi lo cura. L'atipico è uno dei primi pensieri a cui il terapeuta deve far riferimento. Ripeto,la democrazia prevede gli interventi di pensiero più disparati, ma al contempo delicatezza sia nell'esprimerli che nel renderli panacea.Non hai offeso nessuno, me tanto meno.Probabilmente l'offesa l'hai vissuta tu ( mi dispiace sinceramente) ma ti assicuro che le mie erano solo puntualizzazioni che mi son sentito in dovere di fare. Quando si tratta di salute è giusto ( per esperienze vissute come nel tuo caso) testimoniare,ma permettimi ,meno nel far diventare queste esperienze un trattato medico definito nel quale ogni diagnosi, o peggio ancora cura, può trovare soluzione.
Ti auguro un serenissimo fine di settimana.
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