Comprare Alitalia ed essere favoriti
Scritto il 23 marzo 2009
Nei giorni scorsi una gravissima affermazione dell’amministratore delegato di Atlantia ha svelato un retroscena della cessione di Alitala. Ma nessun quotidiano italiano ha dato il necessario risalto alla vicenda.
Giovanni Castellucci, che controlla la Società Autostrade per l’Italia (Aspi), ha detto: “Dopo l’investimento in Alitalia il governo ci ha favorito”. Secondo fonti di stampa soprattutto con la rimozione del divieto degli affidamenti dei lavori ‘in house’.
“E’ stata una scelta di business che si può discutere ma è stata presa anche in funzione del ruolo di Atlantia nel Paese. Con il blocco per 4 mesi degli aumenti tariffari - ha proseguito Castellucci - abbiamo perso 20 milioni, ma con il Milleproroghe ci abbiamo guadagnato molto, molto di più. E dobbiamo ancora negoziare altre concessioni…”.
L’ad di Atlantia ha annunciato tariffe in aumento sulle autostrade gestite dalla sua società dal prossimo primo maggio e per evitare equivoci ha specficato: “Se il governo promulgherà un’altra legge per bloccare i rialzi, la combatteremo”.
E’ del tutto superfluo specificare perchè le parole di Castellucci aprono un capitolo che un tempo sarebbe stato ascritto ‘alla questione morale’ nella lunga trattativa vhe ha portato alla formazione di Cai e poi alla vendita agli “eroi” di Berlusconi della ex Compagnia di bandiera.
Naturalmente, se dovessero esserci, sarà la magistratura a valutare eventuali rilievi penali nell’aver “favorito” una azienda da parte dell’esecutivo, ma di certo il fatto (dal punto di vista etico e per un principio di trasparenza nelle attività di gestione della cosa pubblica) non sembra coincidere con le regole che dovrebbero organizzare il mercato.
Veltroni, nel tempo in cui era segretario del Partito democratico, si era assunto il ruolo di ‘risolutore’ della vicenda Alitalia. DA quel momento, però, sono stati numerosi gli esponenti del Pd a prendere le distanze da Cai.
Adesso è la vota del vicepresidente del gruppo del partito al Senato, Luigi Zanda, ha sottolineato che “l’amministratore di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha dichiarato in modo inequivoco e chiarissimo che il governo Berlusconi ha favorito il gruppo Autostrade subito dopo l’ingresso di Atlantia nella cordata Alitalia”.
Il senatore ha spiegato: “Il favore è consistito in una norma di uno dei tanti decreti Milleproroghe che prevedeva lo sblocco degli affidamenti dei lavori autostradali alle società interne del Gruppo. Ad onta di successive precisazioni che in realtà confermano tutto, la dichiarazione di Castellucci illumina uno spaccato delle prelazioni tra la società Autostrade e il governo Berlusconi di una gravità inaudita e anche di una sfacciataggine impressionante”.
Zanda ha concluso: “Adesso sono finalmente chiare le modalità con le quali è stata confezionata la cordata dei ‘coraggiosi’ a cui è stata regalata Alitalia, messa in piedi dal governo Berlusconi. Ed è anche chiaro chi sta pagando l’investimento di Autostrade in Alitalia: i cittadini italiani con le tasse e gli automobilisti con i pedaggi”.
Se, come si spera non sia accaduto o accada, la stessa tecnica del ‘favore’ dovesse essere applicata dal governo di centro-destra a tutte le aziende rappresentate nella cordata Cai si potrebbe configurare una colossale turbativa del mercato, poichè nella Compagnia aerea italiana sono rappresentati molti imprenditori in differenti campi di attività, fino alla presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia.
In ogni caso la relazione tra politica ed affari sembra trovare in questo episodio una testimonanza inequivocabile, che dimostra ancora una volta e se ce ne fosse bisogno come la democrazia del Paese sia in pericolo.
Su tutto questo sono sospesi gli ottomila cassintegrati, le migliaia di lavoratori dell’indotto che sono disoccupati, gli azionisti e gli obbligazionisti di Alitalia ed i cittadini italiani, sulle cui spalle sono ricaduti gli oltre due miliardi di euro in debiti lasciati in eredità da una gestione ‘politica’ della ex compagnia di bandiera.
http://www.inviatospeciale.com/2009/03/ ... -favoriti/