Almost Blue ha scritto:Dovrebbero essere ecranoplani, mi sa sfruttano sia la portanza delle ali che la compressione di un "cuscino" d'aria tra esse e il suolo, ma credo che funzionavano solo su superfici liscie o poco ondulate. Non credo che potessero volare. Credo che siano più vicini ad un'imbarcazione che all'aereo. Uno scafo marino e quindi con tutte le doti di carico tipiche di un mezzo navale, però capace di muoversi sull'acqua a velocità vicine all'aereo.
Uno dei più impressionanti per me era questo:
gli Ekranoplani, volano in pratica ad effetto suolo; simili ad aliscafi con ali mozze riescono, quando sono lanciati a velocità elevate riescono a sollevarsi a diversi metri di altezza
anche se non hanno riscosso molto successo, la loro progettazione non si è mai interrotta del tutto, ed esistono versioni anche piuttosto recenti :
il progetto di Bartini anche se veramente validissimo, non ebbe successo, e vennero realizzati solo due prototipi che in 15 anni di servizio hanno accumulato poco più di 100 ore di volo: il VVA-14 poteva volare a 750 Km/h e decollare in spazi cortissimi, ideato per la caccia anti sommergibili.
per il secondo prototipo s' impiegarono due turbofan da 6000 Kg di spinta
è però un ibrido, non un vero e propio ekranoplano, dato che poteva volare anche ad altitudini superiori agli 8.000 m con un autonomia di più di 2.000 Km alla crociera di 640 Km/h trasportando due siluri.
l' ingegnere di Fiume, naturalizzato russo, riuscì quindi ad accordare i vantaggi ed i pregi dell' aereo, veloce e manovrabile, con quelli dell' ekranoplano, che può decollare in spazi ridottissimi e volare anche lentamente a bassa quota.