Domanda sui piloti militari

Area dedicata alla discussione sull’Aviazione Militare, gli Aerei, i Reparti e le Basi, le Pattuglie acrobatiche

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Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 24 maggio 2009, 23:43

Spero che ce ne siano su questo forum che possano dare delle delucidazioni:

ma come è possibile arrivare a tali livelli di efficienza ed esperienza in tipologie di volo così particolari (volo acrobatico in formazione, volo supersonico etc...) facendo pochissime ore di volo all'anno? (credo che la media sia sulle 150 no?)

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da MD82_Lover » 24 maggio 2009, 23:56

Credo che molto facciano anche le sessioni di addestramento al simulatore.
Però non sono un'esperta, quindi meglio aspettare qualcun altro.

Ponch
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Ponch » 25 maggio 2009, 1:43

Mi associo alla domanda.
Is it light where you are yet?

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danyc77
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da danyc77 » 25 maggio 2009, 9:23

Studentpilot ha scritto:Spero che ce ne siano su questo forum che possano dare delle delucidazioni:

ma come è possibile arrivare a tali livelli di efficienza ed esperienza in tipologie di volo così particolari (volo acrobatico in formazione, volo supersonico etc...) facendo pochissime ore di volo all'anno? (credo che la media sia sulle 150 no?)
Attenzione, il volo supersonico generalmente non richiede chissà quali capacità ulteriori al volo militare.
Presupponenedo che ai comandi ci sia un pilota militare addestrato, un F16 che decolla da Birgi ci impiega qualche minuto fra il decollo, la salita, cruise e poi allungo fino al volo supersonico. Non c'è nulla di nuovo in questa tipologia di condotta del volo che un pilota militare non abbia (o non sappia) fare..
Le manovre in BBQ non vengono condotte in volo supersonico, neppure per brevi istanti. comunque chiedo. :mrgreen:

Le acrobazie, se ti riferisci in particolare alle frecce tricolori, sappi che che i vari "pony" sono piloti che hanno percorso una carriera non standard e generalmente si sono contraddistinti per capacità e predisposizione, quindi nei vari reparti hanno prima accumulato esperienza e poi, successivamente alla domanda al 313° gruppo, vengono vagliate le loro domande. La PAN è una piccola elìte di piloti, non tutti vengono accettati e non tutti possono dire VOGLIO andare sul 339PAN. La cosa non è scontata.

ciao!
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da touchdown » 25 maggio 2009, 10:44

Fai conto che tutti i piloti della PAN come detto sono pluriselezionati mediante una sorta di concorso interno. Bisogna avere un bel pò di ore di volo solamente per fare domanda...:!!
E' da considerare oltretutto, che tutti i piloti che tu per ora vedi volare (vedi soprattutto la PAN) vengono da periodi addestrativ decisamente differenti da quelli che stiamo vivendo adesso. Mi spiego meglio. Gli ufficiali che oggi sono per esempio Capitani, sono in stragrande maggioranza AUPC, ossia piloti di complemtento. In poche parole hanno fatto solo qualche mese di accademia e poi via a volare. Ad ogni modo, anche se gli altri vengono dai corsi regolari dell'accademia, si sono addestrati in periodi in cui il kerosene si buttava a litri!!! Fare alzare in volo una squadriglia di f104 era un evento quasi quotidiano!!! oggi invece si hanno difficoltà anche ad accendere i motori!!

Pertanto, la tua domanda avrà veramente senso, se non un brtuale riscontro con una drammatica realtà, solo tra un paio d'anni: infatti i concorsi per AUPC è probabile che non escano più (l'ultimo è stato nel 2005 e si sono brevettati solo CINQUE piloti!!) e tutti coloro i quali usciranno dall'accademia, tranne che non abbiano particolarissime qualità, non arriveranno nemmeno lontanamente a volare lo stesso numero di ore che ha volato un qualunque capitano di 15 anni fa....

Molti stormi sono stati chiusi, e molti gruppi con loro.
Nota infine che oggigiorno non abbiamo più le stesse priorità di un tempo. La minaccia sovietica è pressocchè terminata e la NATO è un realtà ormai più che affermata! Gli unici che voleranno realmente saranno i piloti destinati a l trasporto (46esima aerobrigata di pisa) e gli elicotteristi destinati al SAR. Per la linea aerotattica sarà sempre più difficile riuscirvi a rietrare. Probabilmente solo quei pochi allievi di pozzuoli che si classificheranno alla fine dell'accademia fra i primi posti e avranno la possibilità di brevettarsi negli USA potrenno finire sulla linea jet...e quindi solo tra questi pochi saranno selezionati i futuri pony. :| tuttavia c'è da chiedersi come, visto che proprio i futuri intercettori saranno quelli che voleranno di meno...e senza un bagaglio enorme di ore di volo non è possibile accedere alla pattuglia...

p.s.: non vorrei dire idiozie ma un tempo se non sbaglio ci volevano 3500 ore di volo per fare domanda per la PAN :wink:

oggi ne "bastano" 1000....ugualmente dfficili da raggiungere visto il periodo
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 25 maggio 2009, 11:02

1000 ore sono niente

in usa a livello civile non ti rilasciano manco un atp per un beechcraft o cessna single engine con quel numero di ore (e prima di darti in mano un jet liner ne devi avere minimo 2-3 mila)

in europa c'è l'assurdità che gente con 200 ora sta a destra su un airbus, ma va beh dove non esiste cultura areonautica ci sono anche queste storpiature....


quindi mi sembra di capire per L'AMI che chi ha iniziato 20 anni fa un po' di pratica l'ha fatta, ora quasi niente

ottima prospettiva per il futuro

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da touchdown » 25 maggio 2009, 12:04

Studentpilot ha scritto:1000 ore sono niente

in usa a livello civile non ti rilasciano manco un atp per un beechcraft o cessna single engine con quel numero di ore (e prima di darti in mano un jet liner ne devi avere minimo 2-3 mila)

in europa c'è l'assurdità che gente con 200 ora sta a destra su un airbus, ma va beh dove non esiste cultura areonautica ci sono anche queste storpiature....


quindi mi sembra di capire per L'AMI che chi ha iniziato 20 anni fa un po' di pratica l'ha fatta, ora quasi niente

ottima prospettiva per il futuro

esattamente....

1000 ore di volo, pur non essendo nulla, sono difficili da raggiungere sulla linea jet...e comunque è il minimo...difficilmente ti basterebbero per acquisire l'esperienza necessaria per far parte della PAN!
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da zittozitto » 25 maggio 2009, 12:20

Studentpilot ha scritto: in europa c'è l'assurdità che gente con 200 ora sta a destra su un airbus, ma va beh dove non esiste cultura areonautica ci sono anche queste storpiature....
tu che di cultura aeronautica sei pregno ... dicci dicci ... di quante ore ci sarebbe bisogno prima di potersi sedere in un aereo ?

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 25 maggio 2009, 13:10

io credo (come chiunque abbia fatto esperienza lì e come si dovrebbe fare nei confronti di chi ha inventato l'aereo e quasi tutti i sistemi di navigazione e dove l'aviazione è ampiamente sviluppata) che il sistema perfetto sia quello americano:

si prendono i brevetti poi si fa o istruttore o lavoro aereo quando si arriva a 1500 ore si fa l'atp (teoria più approfondita ma comunque essenziale, non le assurdità dei 14 esami atpl europei dove per passare bisogna studiare a memoria le domande perchè lo studio sui libri non garantisce il sucesso) a quel punto si può iniziare in linea anche se il mercato offre più che altro areotaxi su qualche turbo prop o su qualche piccolo jet (meglio se molto vecchi con pochi automatismi per abituarsi a portare l'aereo manualmente) poi a quel punto si può iniziare a pensare il passaggio su macchine moderne e automatizzate. direi 2-3 mila ore circa


Comunque parlo per l'aviazione civile (dove l'obiettivo principale è la safety, i militari probabilmente hanno altre priorità), non ho idea di come sia strutturata la AMI americana, anche se comunque immagino che abbiano maggiori occasioni di pratica data la quantità di guerre in cui sono stati e sono coinvolti

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Hartmann » 25 maggio 2009, 13:23

Studentpilot ha scritto:... AMI americana....
Tipo little italy?!

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Valerio Ricciardi » 25 maggio 2009, 13:32

Studentpilot ha scritto: si prendono i brevetti poi si fa o istruttore o lavoro aereo quando si arriva a 1500 ore si fa l'atp (teoria più approfondita ma comunque essenziale, non le assurdità dei 14 esami atpl europei dove per passare bisogna studiare a memoria le domande perchè lo studio sui libri non garantisce il successo) a quel punto si può iniziare in linea anche se il mercato offre più che altro areotaxi su qualche turbo prop o su qualche piccolo jet (meglio se molto vecchi con pochi automatismi per abituarsi a portare l'aereo manualmente) poi a quel punto si può iniziare a pensare il passaggio su macchine moderne e automatizzate. direi 2-3 mila ore circa (omissis) ... Comunque parlo per l'aviazione civile (dove l'obiettivo principale è la safety,
Certo, quella che dici tu si chiama "gavetta", a Roma "mangiarsi abbastanza pagnotte prima di parlare"...
Però se il sistema che descrivi è perfetto, come si concilia - domando a tutti - un training "operativo" del genere con la recente caduta a candela del Q400 ...col pilota che continua a "sporcare" la configurazione dell'aereo senza compensare con la potenza, finché non inizia a funzionare lo stick shaker, e poi per uscire da uno uno stallo tira a sé il volantino CONTRO la forza nella direzione "giusta" applicata dallo stick pusher?
E come si concilia con la copilota che per ridurre il drag fa rientrare i carrelli (e sin qui tutto bene...) ma RETRAE ANCHE flap e slat allontanando, delle due, la prospettiva di recupero della velocità minima di sostentamento?

Forse - dico forse, nulla ne so, se sbaglio corrigetemi - l'aspetto della qualità dell'addestramento ha un peso determinante, che non si compensa solo con la quantità di ore volate... specie se nella massima parte di queste ore tutto è andato secondo un tran tran privo di difficoltà inconsuete o emergenze di sorta...
Se facessi di norma ferry di aeromobili molto avanzate e fly-by-wire (tipo gli A320 t.t.) scariche, sempre di giorno , fra grandi aeroporti e con tempo ottimale, a parte un po' più di manualità negli atterraggi, che mi cambierebbero di sostanziale 400 ore o 2000? 2000 ore su un vecchissimo Lockheed Super Electra a saltare anche in tempi di monsone tra una pista africana e l'altra per portare in giro un flying doctor, allora sì, ti seguo
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 25 maggio 2009, 15:17

infatti ho detto che le prime ore sono di solito o su i cesnnini o piccoli bimotori come istruttore e poi su turbo prop o jet molto vecchi senza gps e con autopilot molto limitati (qualcuno non ce l'ha proprio quindi si fa tutto manual)

chi fa come dici tu sono i pilotini europei che a 200 ore si pagano il type sul 320


comunque io parlo per il civile che è il mio settore a livello militare non lo so

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da danyc77 » 26 maggio 2009, 8:35

Studentpilot ha scritto:io credo (come chiunque abbia fatto esperienza lì e come si dovrebbe fare nei confronti di chi ha inventato l'aereo e quasi tutti i sistemi di navigazione e dove l'aviazione è ampiamente sviluppata) che il sistema perfetto sia quello americano:

si prendono i brevetti poi si fa o istruttore o lavoro aereo quando si arriva a 1500 ore si fa l'atp (teoria più approfondita ma comunque essenziale, non le assurdità dei 14 esami atpl europei dove per passare bisogna studiare a memoria le domande perchè lo studio sui libri non garantisce il sucesso) a quel punto si può iniziare in linea anche se il mercato offre più che altro areotaxi su qualche turbo prop o su qualche piccolo jet (meglio se molto vecchi con pochi automatismi per abituarsi a portare l'aereo manualmente) poi a quel punto si può iniziare a pensare il passaggio su macchine moderne e automatizzate. direi 2-3 mila ore circa

Comunque parlo per l'aviazione civile (dove l'obiettivo principale è la safety, i militari probabilmente hanno altre priorità), non ho idea di come sia strutturata la AMI americana, anche se comunque immagino che abbiano maggiori occasioni di pratica data la quantità di guerre in cui sono stati e sono coinvolti
Credo che le tue siano opinioni personali, ma lo devi specificare, perchè non sta scritto da nessuna parte che si DEVE forzatamente fare il corso FI o trainare alianti/striscioni per iniziare o essere considerati piloti. :|
Dove sta scritto ciò che riporti?? ......e le JAR-OPS allora, sono delle assurdità??

Conosco gente che ha 250h, TR sul lear 60 (di un grosso industriale veneto con base LIPH) e lo portano giù tranquillamente in CAT II senza problemi, altri invece sono a dx sul 320, e senza avere 3000h...

Io credo che non esiste un limite minimo di ore oltre le quali si è ABILI a portare un determinato aereo. E' una cosa che senti dentro, è la tua formazione, il tuo studio che ti portano a migliorare le tue performance e le tua abilità! Poi lavorare sul KINGAIR, sul PA34 o sul 737 è un po' un compromesso tra fortuna, scelte di vita, ma sicuramente capacità soggettive! Sei sicuro che tutti i piloti sognino la linea??

Se sei convinto che tutte le TRTO ti rilascino facilmente il TR solamente perchè paghi, ti sbagli di grosso...
(oltre a rimetterci un po' di soldini)
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 26 maggio 2009, 14:40

ce ne sono alcune per cui purtroppo funziona così

ovvio che non tutti aspirano alla linea e comunque il fatto che le jar lo consentano non vuol dire che sia il metodo migliore (tant'è che in usa ci sono meno incidenti che in europa, ovvio c'è anche un controllo unico forte unica lingua e unico spazio aereo però c'è anche da dire che i piloti in media hanno più esperienza wuando arrivano sui liner e quasi sempre hanno provato prima il volo manuale per un bel po' di tempo)


secondo te, uno con 200 ore che passa al 320 (o 737 che sia) anche se passa il TR è in grado di gestire un'emergenza con pilot incapacitation dovendo andare totalmente in manuale? (caso raro ok, ma non impossibile)


non credo

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da zittozitto » 26 maggio 2009, 15:25

Studentpilot ha scritto:
secondo te, uno con 200 ore che passa al 320 (o 737 che sia) anche se passa il TR è in grado di gestire un'emergenza con pilot incapacitation dovendo andare totalmente in manuale? (caso raro ok, ma non impossibile)


non credo
io dico di si.

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da IVWP » 26 maggio 2009, 17:22

zittozitto ha scritto:
Studentpilot ha scritto:
secondo te, uno con 200 ore che passa al 320 (o 737 che sia) anche se passa il TR è in grado di gestire un'emergenza con pilot incapacitation dovendo andare totalmente in manuale? (caso raro ok, ma non impossibile)


non credo
io dico di si.
posso provare ? :mrgreen:

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da innox » 26 maggio 2009, 20:50

MD82_Lover ha scritto:Credo che molto facciano anche le sessioni di addestramento al simulatore.
Però non sono un'esperta, quindi meglio aspettare qualcun altro.
Non sono disponibili i simulatori per tutte le linee dell' AM...purtroppo.
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da sprinter90 » 28 maggio 2009, 8:38

Draklor ha scritto: Quello che va detto ora più che altro è che in Italia si sta creando un gap in termini di ore di volo
Ciao Draklor, il minor numero di ore di volo non è a parer tuo un handicap per tutti i giovani piloti italiani?
Secondo te questa situazione migliorerà o è destinata a perseverare?
Flavio :D

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 28 maggio 2009, 9:04

Ma perchè secondo te nei test americani la gente non si studia a memoria le domande...?
nell'FAA SI DEVE studiare le domande a memoria, ma per la parte scritta che è una prima studiata, poi c'è il checkride con l'orale e lì hai voglia se studi a memoria senza capire niente mica passi


comunque io sono stato in usa per scopi civili, che ne so dell'aviazione militare (nè mi interessa particolarmente), tra l'altro i piloti militari che ho conosciuto lì erano tutti della marina

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da danyc77 » 28 maggio 2009, 9:05

Studentpilot ha scritto:secondo te, uno con 200 ore che passa al 320 (o 737 che sia) anche se passa il TR è in grado di gestire un'emergenza con pilot incapacitation dovendo andare totalmente in manuale? (caso raro ok, ma non impossibile)

non credo
Secondo me, SI invece!
Primo perchè non tutti arrivano al 320, e per arrivarci ti assicuro che lo devi studiare bene bene...
E non a caso, prima di entrare in compagnia, hai i check ai simulatori dove metti alla prova te stesso e dimostri cosa sai fare davanti al DOV o all' Head Of Training o al capo piloti della stessa...

Non puoi giudicare le capacità di un pilota dalle sue ore, indipendentemente dal velivolo che conduce. Le tue deduzioni sono inesatte.
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da touchdown » 28 maggio 2009, 10:02

danyc77 ha scritto:
Studentpilot ha scritto:secondo te, uno con 200 ore che passa al 320 (o 737 che sia) anche se passa il TR è in grado di gestire un'emergenza con pilot incapacitation dovendo andare totalmente in manuale? (caso raro ok, ma non impossibile)

non credo
Secondo me, SI invece!
Primo perchè non tutti arrivano al 320, e per arrivarci ti assicuro che lo devi studiare bene bene...
E non a caso, prima di entrare in compagnia, hai i check ai simulatori dove metti alla prova te stesso e dimostri cosa sai fare davanti al DOV o all' Head Of Training o al capo piloti della stessa...

Non puoi giudicare le capacità di un pilota dalle sue ore, indipendentemente dal velivolo che conduce. Le tue deduzioni sono inesatte.[/
quote]

Mi inserisco giusto un istante nel discorso, prendendo spunto da quest'ultima frase. Proprio riguardo i Piloti Militari, c'è da precisare che qui in Italia, per quanto manchino i soldi, si è sviluppato un livello di selezione e successiva preparazione del personale che è forse tra i migliori del mondo. Il motivo è molto semplice. Proprio gli U.S.A., in questo topic tanto osannati, hanno un metodo di selezione che in realtà funziona parecchio male. Per un pilota militare americano prendere il brevetto è come prendere la patente: se fallisce al primo tentativo può rifarlo di nuovo, e ancora e ancora. Se un pilota italiano fallisce il brevetto a Galatina invece, ha chiuso. Non vedrà più aeroplani!! E tale selezione avviene ancora prima in realtà, già all'ingresso in Forza Armata con la selezione a Latina.

Da qui discende il fatto che noi abbiamo piloti in grado di fare quel che vediamo tutti...le frecce tricolori sono tra i migliori team acrobatici al mondo. Al contrario gli americani ostentano semplicemente la potenza della macchina. Le loro esibizioni si limitano a un uso sfrenato della tecnologia ma un pilota dell' USAF con un 339 riuscirebbe a fare ben poco!! :wink:
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 28 maggio 2009, 13:21

chissà come mai, in ogni paese in cui vai ognuno dice esattamente le stesse precise identiche cose riguardo alla sua pattuglia acrobatica di quanto si sente dire qua sulle frecce tricolori....
e anche riguardo ai piloti della compagnia di bandiera

quindi si dovrebbe concludere che ognuno ha il meglio al mondo, un po' un paradosso :D

ceh strano.....dai facciamo un po' meno i provinciali che in ambito di aviazione siamo messi veramente molto molto molto male


ah da ultimo, le frecce tricolori sono stati gli unici che hanno ammazzato 70 civili comunque (cosa che non viene mai ricordata...in itlaia perchè in germania lo ricordano ancor amolto bene, purtroppo)

anche questo un primato?

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da touchdown » 28 maggio 2009, 16:58

Studentpilot ha scritto:chissà come mai, in ogni paese in cui vai ognuno dice esattamente le stesse precise identiche cose riguardo alla sua pattuglia acrobatica di quanto si sente dire qua sulle frecce tricolori....
e anche riguardo ai piloti della compagnia di bandiera

quindi si dovrebbe concludere che ognuno ha il meglio al mondo, un po' un paradosso :D

ceh strano.....dai facciamo un po' meno i provinciali che in ambito di aviazione siamo messi veramente molto molto molto male


ah da ultimo, le frecce tricolori sono stati gli unici che hanno ammazzato 70 civili comunque (cosa che non viene mai ricordata...in itlaia perchè in germania lo ricordano ancor amolto bene, purtroppo)

anche questo un primato?
ramstein non c'entra nulla. Hanno sbagliato e molti di loro hanno pagato con la vita. Se però sono morti molti spettatori è perchè paradossalmente si permetteva che l'esibizione avvenisse sopra le teste della gente.
Se per ogni cosa si deve aspettare la tragedia per far cambiare le regole, quello è un altro discorso.

Comunque ad aviazione saremo anche messi male, ma ti ripeto: tu volevi sapere com'è che i piloti delle frecce tricolori riescano a fare tanto con una media esperienza volativa..e. io ti ho risposto che è anche una questione di selezione...Cosa che invece non avviene negli stati uniti, dove basta pagare per diventare piloti...

E comuqnue, non è semplicemte èperchè è la pattuglia nazionale..io sono seriamente convinto che siano i migliri del mondo. Molte pattuglie si avvicinano ai loro standard ma non li riescono ad equiparare...ma tra questi comunque gli americani non ci sono completamente...troppo facile fare gli show con F16 ed f18 ma è il manico a fare la differenza :wink:
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da IVWP » 28 maggio 2009, 17:13

touchdown ha scritto: troppo facile fare gli show con F16 ed f18 ma è il manico a fare la differenza :wink:
8)

hai riassunto una filosofia di volo :wink:

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da worf359 » 28 maggio 2009, 19:47

IVWP ha scritto:
touchdown ha scritto: troppo facile fare gli show con F16 ed f18 ma è il manico a fare la differenza :wink:
8)

hai riassunto una filosofia di volo :wink:
In compagnia ho un paio di ex Pan e vi posso assicurare una cosa sono veramente dei manici(e lo confermano anche i Fo chè volano con loro),come dice touch facile fare capriole con un 16 ma prova a farlo con un 339 poi nè riparliamo.

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da ELTAR » 28 maggio 2009, 20:32

Per quel che concerne la difesa bisogna categoricamente arrivare al nocciolo della questione!!! Cosa vogliamo fare come Paese??
Ottenuta questa risposta si deve arrivare ad un giusto compromesso per avere un dispositivo efficiente e flessibile come auspicato. Anche se impossibile da ottenere visto che ciò significherebbe la perdita della "cadrega" da parte di diversi alti papaveri gestori degli italianissimi "orticelli privati". Si lo so Draklor che anche negli USA hanno le loro Lobby e Company nelle Forze Armate, ma loro possono anche permetterselo!
Per quel che concerne i piloti... Bè è inutile avere un paio di centinaia di aerei da combattimento e non avere poi nè i supporti, nè i ricambi, e soprattutto la possibilità di addestrare il personale! E qui si ritorna al punto di partenza...
I have an dream... I have an hope!!
Studentpilot ha scritto:
ah da ultimo, le frecce tricolori sono stati gli unici che hanno ammazzato 70 civili comunque (cosa che non viene mai ricordata...in itlaia perchè in germania lo ricordano ancor amolto bene, purtroppo)

anche questo un primato?
Ehi ehi calma calma... Qui si và sul personale... Un errore lo possono fare tutti... Noi ricordiamo bene quello del Cermis. Non è il caso di dire frasi senza senso. Gli standard della PAN sono ufficialmente riconosciutti da tutti come i migliori a livello mondiale, senza nulla togliere a nessuno, anzi! Ma alcune peculiarità sono proprio nate in Italia e nessuno può eguagliarle, solo imitarle. Cito come esempio i ricongiungimenti in vista del pubblico, la mitica "bomba" o ancora meglio lo scalino che i piloti PAN adottano per modificare la formazione in modo da dare la prospettiva migliore al pubblico.
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 28 maggio 2009, 21:28

certo però tant'è che certi eccessi di sviolinate mi danno fastidio (anche perchè sono relativi a ogni paese, in ogni paese si dicono le stesse cose) e comunque una totale rimozione e nemmeno un piccolo ricordo per le vittime (che furono anche membri della pan eh non dimentichiamolo) durante le varie sviolinate per le commemorazioni dell'aviazione..........insomma ci stava.......poi ci si sorprende se ci trattano come dei furboni

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da ELTAR » 29 maggio 2009, 0:18

Studentpilot ha scritto:certo però tant'è che certi eccessi di sviolinate mi danno fastidio (anche perchè sono relativi a ogni paese, in ogni paese si dicono le stesse cose) e comunque una totale rimozione e nemmeno un piccolo ricordo per le vittime (che furono anche membri della pan eh non dimentichiamolo) durante le varie sviolinate per le commemorazioni dell'aviazione..........insomma ci stava.......poi ci si sorprende se ci trattano come dei furboni
Guarda, ti dirò... Tanto per farti contento. Secondo me questo è un grandissimo Paese di me##a, dove la cialtroneria, l'arroganza, il servilismo e grandissimo ecc. ecc. la fanno da padroni, oppure sono una caratteristica fondamentale del paese o meglio del suo popolo. Gli episodi che denunciano questo stato sono all'ordine del giorno e bene o male alla portata di tutti. Ma le Frecce Tricolori sono realmente un vanto che viene invidiato e lealmente riconosciuto come tale da tutto il mondo. Solo questo, ma almeno non toccarlo!
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 29 maggio 2009, 9:30

ok, hai ragione, però diciamo che negli altri stati si dicono le stesse cose sulle loro pattuglie acrobatiche, non credo siano inferiori agli altri, ma nemmeno superiori (poi dipende ho visto diversi airahow internazionali, molti hanno stili diversi, le frecce tricolori italiane mi sembra che riprendano un po 'quelle francesi con grandi coreografie ed eleganza di esecuzione)

diciamo che ci sono altre cose in italia assolutamente uniche che nessuno ha come la ferrari ad esempio

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da danyc77 » 29 maggio 2009, 11:08

touchdown ha scritto:Le loro esibizioni si limitano a un uso sfrenato della tecnologia ma un pilota dell' USAF con un 339 riuscirebbe a fare ben poco!! :wink:
Beh, però spetta un attimo..... un 339 è anche abbastanza semplice come velivolo, probabilmente più adatto a questo che non ad un assetto aria-aria. Sicuramente non ha la complessità e soprattutto le prestazioni di un Hornet o di un F16, però assicuro che questi ultimi sono delle vere bestie....
I ThunderBirds con gli F16 oppure i BlueAngels con gli F18 fanno paura, e non sono proprio da mettere in secondo piano sulle manovre....

Se poi mi dici che il 339 è l'unico a cui riesce la lomçovak, mi sta anche bene...... però non c'è solo questo! :wink:
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da touchdown » 29 maggio 2009, 11:30

danyc77 ha scritto:
touchdown ha scritto:Le loro esibizioni si limitano a un uso sfrenato della tecnologia ma un pilota dell' USAF con un 339 riuscirebbe a fare ben poco!! :wink:
Beh, però spetta un attimo..... un 339 è anche abbastanza semplice come velivolo, probabilmente più adatto a questo che non ad un assetto aria-aria. Sicuramente non ha la complessità e soprattutto le prestazioni di un Hornet o di un F16, però assicuro che questi ultimi sono delle vere bestie....
I ThunderBirds con gli F16 oppure i BlueAngels con gli F18 fanno paura, e non sono proprio da mettere in secondo piano sulle manovre....

Se poi mi dici che il 339 è l'unico a cui riesce la lomçovak, mi sta anche bene...... però non c'è solo questo! :wink:
no il discorso è che gli americani la mettono più sul piano della potenza della macchina...gli italiani invece puntano più su un fattore di manico...è più difficile fare quelle acrobazie senza un motore ch sprigiona una potenza pari a quella di un f16 :wink:
"...e mentre la mente, in silenziosa ascesa, superava l'alto, inviolato santuario dello spazio, levai in alto la mano e sentii il volto di Dio." - J.G.Magee Junior


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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Studentpilot » 29 maggio 2009, 11:51

un 339 è comunque un addestratore

io non dico che siano peggiori, però sta cosa che siano superiori agli altri la trovo un po' un nazionalismo un po' di cattivo gusto ecco

saranno eccellenti come gli altri, usando macchine diverse e avendo diverse finalità

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da 87Nemesis87 » 5 giugno 2009, 8:28

Vorrei inserirmi anche io nella discussione delle frecce come miglior compagnia del mondo:
...apparte il fatto che noi usiamo velivoli addestratori invece dei caccia ultraperformanti, ma resta il fatto indiscutibile che siamo l'unica compagnia acrobatica ad utilizzare 10 aerei nel nostro programma...

...e manovre come detto sopra (bomba, loncovak (che tral'altro riesce a fare su un jet solo il nostro solista)) vengono copiate dalle altre compagnie acrobatiche, ma si nota la differenza...
...finalmente laureato!!!

...ATPL: Completato!!
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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da Almost Blue » 5 giugno 2009, 15:20

Ogni paese che si rispetti usa il meglio della propria industria nazionale, ammesso che ne abbia una, nella speranza di acquirenti esteri e compatibilmente con le proprie finanze più o meno scassate. Credo e spero che il 339 venga in un vicino futuro rimpiazzato dal 346. Non perchè il 339 non mi piaccia, anzi, ma è ora di cambiare o no ? (Io mi ricordo bene i G-91 PAN con il musetto appuntito).
L' MB-339 non è solo un addestratore semplice, come non lo fu il 326. In Europa per tradizione si dà la preferenza a pattuglie numerose e ad aerei piccoli e manovrabili, come l' MB-339 e l' Hawk, mentre le grandi potenze privilegiano gli aerei più potenti in servizio (anche perchè loro hanno sempre qualcosa da dimostrare e non potrebbe essere altrimenti). Noi abbiamo il Tornado ed il Typhoon, ma non credo che siano molto adatti a una pattuglia acrobatica, così come non lo era l' F-4 Phantom, nè tanto meno sarebbero adatti alle casse dell' Aeronautica Militare, a meno di non andare a fare tutti una colletta per strada.
Riguardo ai piloti militari non saprei proprio, ma forse ci sono standard internazionali da rispettare e nonostante un certo numero di ore al simulatore, essi sono evidentemente ritenuti in stato di approntamento sufficiente a difendere il Mondo (ancora) libero. Sennò, impareremo i nomi delle varie figure acrobatiche in russo.
"Find a job you like and and you'll not have to work a single day in your life".

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Re: Domanda sui piloti militari

Messaggio da IVWP » 5 giugno 2009, 15:31

touchdown ha scritto:
danyc77 ha scritto:
touchdown ha scritto:Le loro esibizioni si limitano a un uso sfrenato della tecnologia ma un pilota dell' USAF con un 339 riuscirebbe a fare ben poco!! :wink:
Beh, però spetta un attimo..... un 339 è anche abbastanza semplice come velivolo, probabilmente più adatto a questo che non ad un assetto aria-aria. Sicuramente non ha la complessità e soprattutto le prestazioni di un Hornet o di un F16, però assicuro che questi ultimi sono delle vere bestie....
I ThunderBirds con gli F16 oppure i BlueAngels con gli F18 fanno paura, e non sono proprio da mettere in secondo piano sulle manovre....

Se poi mi dici che il 339 è l'unico a cui riesce la lomçovak, mi sta anche bene...... però non c'è solo questo! :wink:
no il discorso è che gli americani la mettono più sul piano della potenza della macchina...gli italiani invece puntano più su un fattore di manico...è più difficile fare quelle acrobazie senza un motore ch sprigiona una potenza pari a quella di un f16 :wink:

all' entrata nella seconda guerra mondiale noi avevamo lenti e maneggevolissimi biplani...gli alleati aerei veloci ma meno maneggevoli......non era certo per volontà, ma per semplice impreparazione, fatto stà che un pò c' è rimasta...
l’ acrobazia non è solo dai 5 G in su con una fiamma di 4 m che esce dagli ugelli; il voltige, l' acrobazia leggere ed elegante, richiede grande manico e si fa anche senza motore...bisogna essere bravi per far fare alla propria macchina di tutto senza stressarne la struttura e sfruttando al meglio l’ energia...fai i tonneau anche con i cessna 172 se sei capace :wink:

se mi gira lo faccio anch' io in aliante 8)


però aggiungo una cosa: non fraintendetemi, l' acro si fa solo con i velivoli certificati e solo con abilitazione :D
l’ utilità dell’ acrobazia alla fine non è tanto il saper andare a testa in giù, quanto conoscere a fondo il proprio velivolo, saper prevedere i suoi comportamenti e quindi volare anche più sicuri.

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