La Brutta fine di un DC8 Alitalia
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La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Che tristezza
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Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Davvero una fine ingloriosa.AZ055B-) ha scritto:
Che tristezza
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
E' più o meno al fine che faranno gli md80 accantonati a Fiumicino e fermi da mesi....
Dead foot, dead engine....
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Non ci sono parole.towerman ha scritto:E' più o meno al fine che faranno gli md80 accantonati a Fiumicino e fermi da mesi....
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Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Ma davvero vi dispiace cosi tanto vedere un aereo in quelle condizioni?
Non vorrei sembrare insensibile ma a me dispiace molto di più pensare a piloti che non lavorano, forse perchè sono una persona e non un aereo.
Non vorrei sembrare insensibile ma a me dispiace molto di più pensare a piloti che non lavorano, forse perchè sono una persona e non un aereo.
Tempi duri creano uomini forti,
Uomini forti creano tempi tranquilli,
Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
Uomini deboli creano tempi duri
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Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
E' vero sono solo macchine ma pensa solo al tempo che gli hanno dedicato le persone, chi lo ha costruito, chi lo ha pilotato, chi ci ha viaggiato, chi lo ha mantenuto, rifornito.. E ora sono completamente abbandonati.
Dead foot, dead engine....
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Non sono persone, ok, ma dispiace sempre vederli in queste condizioni!towerman ha scritto:E' vero sono solo macchine ma pensa solo al tempo che gli hanno dedicato le persone, chi lo ha costruito, chi lo ha pilotato, chi ci ha viaggiato, chi lo ha mantenuto, rifornito.. E ora sono completamente abbandonati.
Ale
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Ciao.cabronte ha scritto:Non sono persone, ok, ma dispiace sempre vederli in queste condizioni!towerman ha scritto:E' vero sono solo macchine ma pensa solo al tempo che gli hanno dedicato le persone, chi lo ha costruito, chi lo ha pilotato, chi ci ha viaggiato, chi lo ha mantenuto, rifornito.. E ora sono completamente abbandonati.
Concordo, con chi dice che un aereo è una macchina e non un essere umano, ma penso che ci ha volato, piloti e progettisti in testa , hanno vissuto qualcosa che con tutta la tecnologia di oggi, rimane cominque a parere mio un qualcosa di irripetibile, uno degli ultimi aerei in cui c'era ancora il famoso ufficiale di rotta, e in cui il pilota volava ancora con strumenti analogici o semi analogici.
Mi piacerebbe sapere, quanti di quelli di oggi vorrebbero pilotarne uno, forse mi sbaglio, ma credo ci sarebbe veramente la fila.
Tanto per fare un esempio, poi ogniuno ha i suoi gusti e le sue passioni degne del massimo e più assoluto rispetto, però quanti di voi vorrebbero farsi un bel gioro allla guida di un a ferrari Gto degli anni '60 o una Testarossa degli anni '50 o una Mv degli anni di Agostini?
Il discorso, perdonatemi, mi sembra molto simile, comunque è una parte di ciò che ci ha rappresentato in modo significativo che se ne và per sempre.
Chissà quanti dei nostri padri o nonni ci hanno volato, magari per la prima volta, pensate che io mi sono commosso allo stesso modo davanti alla radiazione degli A300 che per me hanno significato la stessa cosa, la differenza tra il camminare e il volare.
Perdonate i pensieri di un nostalgico.
Buona serata a tutti.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
P.s. secondo me e quì chiudo quella donzella che ciancia e bercia con tanto di fototessera al di sotto delle foto del nostro desolato aereo deve essere una che ne capisce molto.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
in che senso, forse per il commento a proposito dei pezzi riutilizzati ?i-daxi ha scritto:P.s. secondo me e quì chiudo quella donzella che ciancia e bercia con tanto di fototessera al di sotto delle foto del nostro desolato aereo deve essere una che ne capisce molto.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Chiaramente ogniuno con un pò di sale in zucca ci pensa a lungo prima di utilizzare un pezzo di un altro aereo in condizioni così estreme, al massimo lo hanno fatto già prima, soprattutto negli Usa dove sono maestri nella riconversione dei vecchi liners o dello spare parts market in campo aeronautico.IVWP ha scritto:in che senso, forse per il commento a proposito dei pezzi riutilizzati ?i-daxi ha scritto:P.s. secondo me e quì chiudo quella donzella che ciancia e bercia con tanto di fototessera al di sotto delle foto del nostro desolato aereo deve essere una che ne capisce molto.
Ma sembrava più che altro che il vedere le carcasse degli aerei come questo la urtasse anche a livello fisico, forse esagero, me ne rendo conto, però benchè siano comunque solo cose alla fine, anche se uno lavorandoci o viaggiandoci ci si affeziona, mi sembrava forse quasi schifata, come in mezzo alla monnezza e questo a chi ama gli aerei come me dispiace.
Scusa se esagero.
Buona serata.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
A chi li ama penso come noi tutti qui.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Guardate qui !
http://www.planepictures.net/netshow.php?id=879071
Ci sono così pochi DC-8 nel mondo questo lo trattano così ?
http://www.planepictures.net/netshow.php?id=879211
http://www.planepictures.net/netshow.php?id=879071
Ci sono così pochi DC-8 nel mondo questo lo trattano così ?
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- neutrinomu
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Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Che bell'aereo era il DC-8. Certo è una brutta immagine ma è lo stesso che vedere una bella auto ma oramai datata dallo sfaciacarrozze. Purtroppo tutte le cose hanno il loro ciclo vitale.
Swishhhhh! Faster than light!
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Splendidi
Belli anche quelli di Wolf assieme al niopotino il DC-9 e al 707
Belli anche quelli di Wolf assieme al niopotino il DC-9 e al 707
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Nella foto della Swissair c'era pure un bellissimo Convair 990A "Coronado"
L'unica cosa da fare è conservarli in dei musei ! Tipo Vigna di Valle e Trento !
L'unica cosa da fare è conservarli in dei musei ! Tipo Vigna di Valle e Trento !
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Ciao.Wolf359 ha scritto:Nella foto della Swissair c'era pure un bellissimo Convair 990A "Coronado"
L'unica cosa da fare è conservarli in dei musei ! Tipo Vigna di Valle e Trento !
Concordo con te in pieno.
Come questi 2 svizzerotti, CV-990 e Douglas DC-3
O questo caravelle della Sabena
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Museo dell'aviazione di East Fortune, Scozia, i liners:
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Qualcos'altro dal museo di Bruxelles:
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Duxford, Imperial War Museum, Inghilterra, altri liners:
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Altro da questo splendido posto:
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Questo é stato molto più fortunato
Goleta Museum of Air And Space (NASA).
Goleta Museum of Air And Space (NASA).
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Peccato che li lascino tutti all'aperto ! Il Coronado Swissair dov'è ?
Guardaye qui che fine ingloriosa per un 1011 della Northeast tra l'altro ! lasciato in mille pezzi in Burkina Faso ! Ma si può ?
http://www.airliners.net/search/photo.s ... entry=true
Guardaye qui che fine ingloriosa per un 1011 della Northeast tra l'altro ! lasciato in mille pezzi in Burkina Faso ! Ma si può ?
http://www.airliners.net/search/photo.s ... entry=true
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Al chiuso starebbero meglio, hai ragione.Wolf359 ha scritto:Peccato che li lascino tutti all'aperto ! Il Coronado Swissair dov'è ?
Guardaye qui che fine ingloriosa per un 1011 della Northeast tra l'altro ! lasciato in mille pezzi in Burkina Faso ! Ma si può ?
http://www.airliners.net/search/photo.s ... entry=true
I due Swissair sono conservati in un museo a Lucerna, mi pare.
Il Tristar é in condizioni terrificanti, peccato, a sto punto farebbero meglio a demolirlo del tutto.
Ciao
Buona giornata e alla prossima
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Grazie India-X-Ray-India !i-daxi ha scritto:Al chiuso starebbero meglio, hai ragione.Wolf359 ha scritto:Peccato che li lascino tutti all'aperto ! Il Coronado Swissair dov'è ?
Guardaye qui che fine ingloriosa per un 1011 della Northeast tra l'altro ! lasciato in mille pezzi in Burkina Faso ! Ma si può ?
http://www.airliners.net/search/photo.s ... entry=true
I due Swissair sono conservati in un museo a Lucerna, mi pare.
Il Tristar é in condizioni terrificanti, peccato, a sto punto farebbero meglio a demolirlo del tutto.
Ciao
Buona giornata e alla prossima
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
CiaoWolf359 ha scritto:Grazie India-X-Ray-India !i-daxi ha scritto:Al chiuso starebbero meglio, hai ragione.Wolf359 ha scritto:Peccato che li lascino tutti all'aperto ! Il Coronado Swissair dov'è ?
Guardaye qui che fine ingloriosa per un 1011 della Northeast tra l'altro ! lasciato in mille pezzi in Burkina Faso ! Ma si può ?
http://www.airliners.net/search/photo.s ... entry=true
I due Swissair sono conservati in un museo a Lucerna, mi pare.
Il Tristar é in condizioni terrificanti, peccato, a sto punto farebbero meglio a demolirlo del tutto.
Ciao
Buona giornata e alla prossima
Di nulla.
Non sarebbe male parlare un pò di musi aeronautici che ne dici?
A Milano per esempio c'è una discreta collezione al museo della scienza e della tecnica, al politecnico c'é un bellissimo esemplare di Macchi MB326 arancione e vicino a Milano in un altro museo un F-104 anche lui perfettamente funzionante, con la possibilità di entrare a turno nella cabina, inoltre a Malpensa, negli ex stabilimenti aeronautici dovrebbe sorgere un grosso museo, con pezzi provenienti da varie altre collezioni tra cui quella di Trento.
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Si direi proprio da trento perchè li il museo [a Malpensa] si chiama "Caproni" e invece l'aeroporto di Trento guardacaso...invece...pure !
Poi al Politecnico ci sono stato ma quegli aerei non li ho visti ! O non ricordo bene ! Sono andato con la scuola ! Ma diciamo che non era il massimo [come istituto ! ]
Poi al Politecnico ci sono stato ma quegli aerei non li ho visti ! O non ricordo bene ! Sono andato con la scuola ! Ma diciamo che non era il massimo [come istituto ! ]
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Origini del MuseoWolf359 ha scritto:Si direi proprio da trento perchè li il museo [a Malpensa] si chiama "Caproni" e invece l'aeroporto di Trento guardacaso...invece...pure !
Poi al Politecnico ci sono stato ma quegli aerei non li ho visti ! O non ricordo bene ! Sono andato con la scuola ! Ma diciamo che non era il massimo [come istituto ! ]
Le origini del museo risalgono al 1929, quando Gianni Caproni e la moglie contessa Timina Caproni Guasti, aprirono il primo museo aziendale italiano per conservare le tradizioni della propria azienda e dell’aviazione italiana.
Agli aerei Caproni del periodo pionieristico vennero così affiancandosi le prime raccolte di documenti e libri, mentre dal mecenatismo verso i pittori futuristi prese corpo una pinacoteca sul volo di estremo interesse e valore.
Nel 1934 Gianni Caproni fece parte del comitato organizzatore dell’Esposizione dell'Aeronautica Italiana, tenutasi a Milano, dove inviò quattro apparecchi del suo museo: il Ca. 1, il biplano Ca. 6 dalle caratteristiche ali a doppia curvatura, il monoplano Ca. 18 e il bombardiere Ca. 36M. Il trimotore venne modificato per l’occasione con le insegne del celebre esemplare “Asso di Picche”, usato durante la prima guerra mondiale da Pagliano, Gori e D’Annunzio.
L’Esposizione ebbe successo, tanto che alla chiusura Mussolini diede ordine che la Regia Aeronautica trasferisse il proprio Museo Storico dalla Reggia di Caserta dov’era ospitato nei locali dell’Accademia, a Milano. Qui, assieme al materiale promesso dalle industrie e dai privati, la collezione avrebbe dovuto confluire in un Museo Nazionale Aeronautico.
Tramontata questa ipotesi, il Museo Caproni rimase l’unica istituzione in Italia in grado di configurarsi come “museo generale dell’aviazione”. Sino alla metà degli anni Trenta i cimeli erano accantonati nelle officine, in mezzo agli aerei in revisione e riparazione. Ben presto però l’importanza e la quantità del materiale raccolto resero necessaria la realizzazione di una struttura museale permanente. Nel 1940, in questo spazio, trovavano posto i Caproni Ca. l, Ca. 6, Caproni Bristol, Ca. 18, Ca. 20, Ca. 22, Ca. 36M, Ca. 42, Ca. 53, elementi del Ca. 60, l’Ansaldo SVA 5 n° 11777 di Gino Allegri, il CNA Eta, la fusoliera del Fokker D. VIII, tre Gabardini (due monoplani, tra cui uno idro e un biplano G.51), le fusoliere di un Macchi-Nieuport 29 e di un Roland VIb, un troncone di Siemens Schuckert D.IV, tre navicelle di dirigibili, la ricostruzione dell’aliante di Leonardo, più un numero non quantificabile di modelli, motori, eliche e reperti vari.
La seconda guerra mondiale compromette una parte della collezione. L’unico esemplare esistente del grande bombardiere triplano Ca. 42, fu bruciato dalle maestranze durante l’occupazione di Taliedo. Scomparvero inoltre le fusoliere di Nieuport 29 e Roland VIb e il CNA Eta.
Dopo la pausa imposta dai duri anni del dopoguerra il Museo riprese l’attività con la parte documentaria a Roma e i velivoli a Venegono Superiore. La vitalità del museo si dovette in quegli anni alla fondatrice, Timina Caproni di Taliedo.
Negli anni ‘60 il Museo Caproni riapre una sezione espositiva nella vecchia fabbrica di Vizzola Ticino. Qui, in un ambiente reso particolarmente suggestivo dai capannoni originali della Prima Guerra Mondiale, furono rimontati i velivoli meglio conservati ed effettuati alcuni interventi conservativi. La presenza a Vizzola Ticino di una pista di volo in erba di circa 600 metri rese possibile negli anni successivi l’arrivo in volo di numerosi apparecchi donati al Museo, in perfette condizioni al termine della propria carriera volativa, tra cui l’Avia FL.3 e il Macchi MB. 308. Tramite l’impegno di Giovanni e di Maria Fede Caproni fu così acquisita una collezione molto rappresentativa dell’aviazione italiana.
Nel 1988 la famiglia Caproni strinse un accordo con la Provincia autonoma di Trento, che si impegnava a restaurare la collezione e a realizzare accanto all’aeroporto di Trento una struttura museale intitolata “Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni”.
Nel 1989 ebbe inizio il complesso lavoro di restauro dei velivoli della collezione affidato alla ditta Masterfly di Rovereto. Un tipico esempio di difficoltà è il Breda 19, unico esemplare esistente del celebre biplano acrobatico degli anni Trenta. Il suo restauro, eseguito partendo da una fusoliera e alcune semiali di incerta origine, ha richiesto la ricostruzione di molte parti mancanti. Benché agli aerei del Museo Caproni non sia più richiesto di volare, l’obiettivo del restauro è stato di ripristinarne tutti i dettagli tecnici, compatibilmente con la reperibilità delle parti e i limiti di spesa. In diversi casi si sono potuti anche far funzionare i motori, i freni, i comandi di volo e altri impianti di bordo.
Si sono avute inoltre le convenzioni con l’Aeronautica Militare Italiana, il Museo Storico della Guerra di Rovereto, in base alle quali sono stati affidati al Museo Caproni vari velivoli tra i quali, nel luglio 1993, il raro trimotore Savoia Marchetti SM79 recuperato in Libano dal 2° Gruppo Manutenzione Velivoli di Guidonia dell’Aeronautica Militare.
Tali acquisizioni, nonché la disponibilità presso la famiglia Caproni di ulteriori velivoli storici, rendono necessari ulteriori spazi espositivi e di magazzino per contenere l’intera raccolta di circa cinquanta velivoli.
La collezione milanese di aerei si trova al museo civico della scienza e della tecnica
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Guardate quanta bella roba ha questo auto demolitore di roma:
Aermacchi MB-326
MM 54375 Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Agusta-Bell AB-206
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Cessna 305C
MM 61-2956 (EI-21)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91R (1 esemplare) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1 MM 6325 (32-25) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Aermacchi MB-326
MM 54375 Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Agusta-Bell AB-206
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Cessna 305C
MM 61-2956 (EI-21)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91R (1 esemplare) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1 MM 6325 (32-25) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Fiat G.91T-1
MM 6350 (32-50) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
(parte anteriore fusoliera) MM 6355 (60-55) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 6432
(60-82) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 6436
(60-86) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 54408 (60-108)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Republic RF-84F
MM 52-7395 (3-12)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
SIAI-Marchetti SM.1019E
(7 esemplari ex E.I.)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
MM 6350 (32-50) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
(parte anteriore fusoliera) MM 6355 (60-55) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 6432
(60-82) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 6436
(60-86) Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Fiat G.91T-1
MM 54408 (60-108)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Republic RF-84F
MM 52-7395 (3-12)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
SIAI-Marchetti SM.1019E
(7 esemplari ex E.I.)
Roma - Via Bufalotta
demolitore Bentivoglio
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
il macchi 326 c'è anche in una rotonda non molto lontano da casa mia per entrare in varese...
"A Federal Aviation Administration spokeswoman said there was no regulation about leaving someone asleep on a plane."
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Ciaopovvo ha scritto:il macchi 326 c'è anche in una rotonda non molto lontano da casa mia per entrare in varese...
Può essere questo?
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
si, dovrebbe.....i-daxi ha scritto:Ciaopovvo ha scritto:il macchi 326 c'è anche in una rotonda non molto lontano da casa mia per entrare in varese...
Può essere questo?
"A Federal Aviation Administration spokeswoman said there was no regulation about leaving someone asleep on a plane."
Re: La Brutta fine di un DC8 Alitalia
Poveri ! Ma che fine peggiore della morte !