Atterraggi duri

Area dedicata alla discussione di argomenti di aviazione legati alle operazioni di volo. Collaborano: Aurum (Comandante MD-80 Alitalia); Davymax (Comandante B737); Airbusfamilydriver (Primo Ufficiale A320 Family); Tiennetti (Comandante A320 Family); Flyingbrandon (Primo Ufficiale A320 Family); Tartan (Aircraft Performance Supervisor); Ayrton (Comandante B747-400 - Ground Instructor); mermaid (Agente di Rampa AUA)

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Atterraggi duri

Messaggio da wing05 » 21 dicembre 2005, 14:24

scusate la domanda, forse già trattata in precedenza.
A parte le direttive di compagnia quali sono le ragioni tecniche per cui effettuano di norma atterraggi piuttosto "duri".
grazie ed auguri
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Cerca sempre di mantenere uguale il numero degli atterraggi che fai, rispetto ai decolli

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Re: Ryanair

Messaggio da darth.miyomo » 21 dicembre 2005, 14:46

wing05";p="62419 ha scritto:scusate la domanda, forse già trattata in precedenza.
A parte le direttive di compagnia quali sono le ragioni tecniche per cui effettuano di norma atterraggi piuttosto "duri".
grazie ed auguri
Non esiste nessuna norma di questo tipo in nessuna compagnia al mondo.

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re: Ryanair

Messaggio da Max-Liea » 21 dicembre 2005, 15:05

...nessuna norma come dice Miyomo ...ci mancherebbe, bisogna vedere cosa si intende per atterraggio "duro"... nella maggior parte dei casi atterraggi "duri" o comunque difficili e quindi scomodi per il passeggero sono determinati da fattori meteo... 8)
..efficienza itaGliana...per una presa di terra aeromobile?..regio decreto...

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Messaggio da Barney » 21 dicembre 2005, 15:06

In caso di pista "contaminata" (ad esempio acqua), per evitare il fenomeno dell'acquaplaning (o come diavolo si scrive) e assicurare l'uscita degli spoilers non è consigliato un touch down "deciso"? E se sì, è previsto formalmente da qualche procedura di compagnia?

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re: Ryanair

Messaggio da Max-Liea » 21 dicembre 2005, 15:32

...su il discorso di pista contaminata, dal punto di vista del pilota ricordo differenze di configurazioni fra wet e dry, ma su questo i piloti qui presenti possono essere più precisi, dal punto di vista strutturale se su una pista si generano pozzanghere tali da poter generare acquaplanning...beh ci sarebbe da dire qualcosina di poco simpatica a chi le gestisce...... 8)
..efficienza itaGliana...per una presa di terra aeromobile?..regio decreto...

Gozer

Messaggio da Gozer » 21 dicembre 2005, 15:57

Rinomino il topic (era omonimo di un altro nella stessa area) e lo sposto nell'area corretta, le discussioni tecniche, visto che non si parla di policy di compagnia.

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re: Atterraggi duri

Messaggio da atene77 » 21 dicembre 2005, 16:15

il pilotaggio con sidestick o cloche puo' influire su..un atterraggio piu' deciso..nel senso...si "sente"in modo differente l'aereo in mano? :roll:
cia! :wink:
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Re: Ryanair

Messaggio da heron » 21 dicembre 2005, 16:45

miyomo";p="62424 ha scritto:
wing05";p="62419 ha scritto:scusate la domanda, forse già trattata in precedenza.
A parte le direttive di compagnia quali sono le ragioni tecniche per cui effettuano di norma atterraggi piuttosto "duri".
grazie ed auguri
Non esiste nessuna norma di questo tipo in nessuna compagnia al mondo.
A firm landing in the TDZ is a good one, a smooth landing outside the TDZ is bad - despite any comments from the cabin crew. :x

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re: Atterraggi duri

Messaggio da MarcoAER » 25 dicembre 2005, 12:24

Ai brevetti nel mio corso insegnavano di atterrare decisi in caso di pista contaminata, in modo, come ha detto l'utente precedente, di limitare l'effetto acquaplaning, e di evitare di toccare prima su un ruotino e poi sull'altro (parliamo di cessna 172 e baron).
Naturalmente questo non significa tirare una "tranva" sulla pista per paura di slittare....semplicemente atterrare deciso...tutto qua :D
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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da darth.miyomo » 25 dicembre 2005, 12:28

MarcoAER";p="63065 ha scritto:Ai brevetti nel mio corso insegnavano di atterrare decisi in caso di pista contaminata, in modo, come ha detto l'utente precedente, di limitare l'effetto acquaplaning, e di evitare di toccare prima su un ruotino e poi sull'altro (parliamo di cessna 172 e baron).
E con il vento al traverso come fai?

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re: Atterraggi duri

Messaggio da fabioletto » 25 dicembre 2005, 16:07

più che su atterraggi duri mi viene da fare una domanda che riguarda un atterraggio da me "sperimentato"!!! 8)

il volo era un madrid-roma e l'aeromobile un md80 alitalia...in fase di atterraggio a fiumicino, non mi era mai capitata una cosa del genere, l'aereo ha ultimato la sua discesa per un lungo tratto e a una velocità secondo me molto elevata, con la punta rivolta verso il basso! :roll:

poi si è rimesso dritto e ha toccato terra in maniera molto dolce...

che tipo di manovra è questa? quali sono i casi nei quali si effettua un atterraggio del genere?

grazie... :wink:

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Messaggio da Luke3 » 25 dicembre 2005, 19:05

A me invece è successo che l'aereo ( un 767 Alitalia in atterraggio a New York Newark in condizioni CAT III B o addirittura CAT III C per visibilità, nebbia e neve ) è arrivato praticamente orizzontale toccando addirittura prima con il nose gear che con il main gear!!! Anzi per le condizioni meteo è atterrato anche abbastanza bene, ma il fatto di toccare prima col nose gear è capitata per sfiga oppure l'ha pianificato il pf?

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da MarcoAER » 27 dicembre 2005, 1:14

miyomo";p="63066 ha scritto:
MarcoAER";p="63065 ha scritto:Ai brevetti nel mio corso insegnavano di atterrare decisi in caso di pista contaminata, in modo, come ha detto l'utente precedente, di limitare l'effetto acquaplaning, e di evitare di toccare prima su un ruotino e poi sull'altro (parliamo di cessna 172 e baron).
E con il vento al traverso come fai?

Effettivamente è una situazione che mi è capitata in real...in quel caso toccai prima con il ruotino di dx e poi con il ruotino sx, ma il tempo che intercorse fra le due toccate fù brevissimo, sul cessnino la sensazione che ti scivoli la pista sotto toccando storto con un solo ruotino è davvero considerevole :D
Con il beechcraft baron ad ala bassa sinceramente la situazione è differente....è credo lo sia ancor di più con un liner come quelli a cui sei abituato miyomo :D
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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da Ghost » 27 dicembre 2005, 11:58

MarcoAER";p="63318 ha scritto:Con il beechcraft baron ad ala bassa sinceramente la situazione è differente....
In che senso?

micius68
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re: Atterraggi duri

Messaggio da micius68 » 27 dicembre 2005, 19:15

Son curioso anch'io..qualcuno mi può spiegare, naturalmente a livello teorico a quali problematiche si va incontro con pista bagnata e vento al traverso, ovvero quali sono le procedure, ammesso che esistano, per evitare atterraggi disastrosi...

Naturalmente tenedo presente che ogni aereoplano possiede dei limiti di certificazione per il vento traverso, e che in caso di pista allagata, se non vado errato, l'aeroporto può diventare inagibile o le minime di compagnia (effetto frenante se non vado errato) potrebbero impedirne l'utilizzo...

Una risposta da un pilota professionista sarebbe quanto mai gradita
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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da darth.miyomo » 28 dicembre 2005, 10:50

MarcoAER";p="63318 ha scritto:
miyomo";p="63066 ha scritto:
MarcoAER";p="63065 ha scritto:Ai brevetti nel mio corso insegnavano di atterrare decisi in caso di pista contaminata, in modo, come ha detto l'utente precedente, di limitare l'effetto acquaplaning, e di evitare di toccare prima su un ruotino e poi sull'altro (parliamo di cessna 172 e baron).
E con il vento al traverso come fai?

Effettivamente è una situazione che mi è capitata in real...in quel caso toccai prima con il ruotino di dx e poi con il ruotino sx, ma il tempo che intercorse fra le due toccate fù brevissimo, sul cessnino la sensazione che ti scivoli la pista sotto toccando storto con un solo ruotino è davvero considerevole :D
Con il beechcraft baron ad ala bassa sinceramente la situazione è differente....è credo lo sia ancor di più con un liner come quelli a cui sei abituato miyomo :D
http://www.md80.it/bbforum/atterraggio- ... vt959.html

Ciao!

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da darth.miyomo » 28 dicembre 2005, 10:53

micius68";p="63381 ha scritto:Son curioso anch'io..qualcuno mi può spiegare, naturalmente a livello teorico a quali problematiche si va incontro con pista bagnata e vento al traverso, ovvero quali sono le procedure, ammesso che esistano, per evitare atterraggi disastrosi...
Per questo leggi il post che ho linkato sopra.
micius68";p="63381 ha scritto: Naturalmente tenedo presente che ogni aereoplano possiede dei limiti di certificazione per il vento traverso, e che in caso di pista allagata, se non vado errato, l'aeroporto può diventare inagibile o le minime di compagnia (effetto frenante se non vado errato) potrebbero impedirne l'utilizzo...
Semplice. In questo caso l'aeroporto è chiuso.

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da MarcoAER » 29 dicembre 2005, 0:41

miyomo";p="63393 ha scritto:
MarcoAER";p="63318 ha scritto:
miyomo";p="63066 ha scritto:
MarcoAER";p="63065 ha scritto:Ai brevetti nel mio corso insegnavano di atterrare decisi in caso di pista contaminata, in modo, come ha detto l'utente precedente, di limitare l'effetto acquaplaning, e di evitare di toccare prima su un ruotino e poi sull'altro (parliamo di cessna 172 e baron).
E con il vento al traverso come fai?

Effettivamente è una situazione che mi è capitata in real...in quel caso toccai prima con il ruotino di dx e poi con il ruotino sx, ma il tempo che intercorse fra le due toccate fù brevissimo, sul cessnino la sensazione che ti scivoli la pista sotto toccando storto con un solo ruotino è davvero considerevole :D
Con il beechcraft baron ad ala bassa sinceramente la situazione è differente....è credo lo sia ancor di più con un liner come quelli a cui sei abituato miyomo :D
http://www.md80.it/bbforum/atterraggio- ... vt959.html

Ciao!

Miyomo, non metto in dubbio le tue conoscenze sul mad dog, infatti, come premesso prima, stavo riferendomi ad una situazione accaduta in real a me con aerei GA.

Sinceramente trovo senza motivo il tuo linkarmi delle tecniche di atterraggio con vento traverso anche perchè credo di conoscerle egregiamente.

Ritornando al discorso di prima, il punto che volevo sottolineare io è: secondo la mia opinione in caso di pista contaminata e vento traverso è preferibile un atterraggio "netto" (passatemi il termine - credo sia più adatto di "duro") che un atterraggio leggermente "strusciato" o "kiss-landing" (come diceva il mio buon vecchio istruttore).
In caso di vento traverso io in diverse occasioni, come quella citata, tenendo conto del mezzo GA molto leggero, ho preferito toccare leggermente prima con un ruotino e poi con l'altro, tentando di ridurre quel lasso di tempo, a parer mio abb pericoloso, di toccare con un solo ruotino e con raffiche di vento...

Personalmente mi hanno sempre insegnato a sfruttare entrambe le tecniche per l'atterraggio sul 172 e nn riservarne solo una...si possono anche avere i comandi crossed e un istante prima di toccare abbassare leggermente una semiala per toccare prima con un ruotino :wink:
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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da Ghost » 29 dicembre 2005, 9:03

MarcoAER";p="63532 ha scritto: In caso di vento traverso io in diverse occasioni, come quella citata, tenendo conto del mezzo GA molto leggero, ho preferito toccare leggermente prima con un ruotino e poi con l'altro, tentando di ridurre quel lasso di tempo, a parer mio abb pericoloso, di toccare con un solo ruotino e con raffiche di vento...
Scusa, ma il toccare prima o dopo con un ruotino in presenza di vento non dipende da quanto vento c'è e da quanto hai bisogno di contrastarlo per mantenere l'asse pista e non essere scarrocciato fuori? Non è che puoi decidere tu di quanto inclinarlo a meno di non atterrare con l'asse longitudinale non allineato con la pista.. o no?

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da darth.miyomo » 29 dicembre 2005, 11:25

MarcoAER";p="63532 ha scritto: Miyomo, non metto in dubbio le tue conoscenze sul mad dog, infatti, come premesso prima, stavo riferendomi ad una situazione accaduta in real a me con aerei GA.
Non solo. Ho anche anche altre abilitazioni tra cui spicca anche il B747. ;-)
MarcoAER";p="63532 ha scritto: Sinceramente trovo senza motivo il tuo linkarmi delle tecniche di atterraggio con vento traverso anche perchè credo di conoscerle egregiamente.
Il motivo te lo spiego io.
Dato che in questo forum non ci siamo solo io e te (539 letture di questo post), mi è sembrato giusto linkare un piccolo post che avevo scritto riguardo all'argomento. Non tutti hanno la tua "egregia esperienza" e magari qualcuno è interessato a conoscere le 2 (due) tecniche di atterraggio con il vento al traverso. Ossia quella con de-crab e quella senza de-crab, magari con termini un po' piu' appropriati che non usare "tranva", "atterrare storti" o "kiss landing".

Ciao!

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da digit » 29 dicembre 2005, 11:40

miyomo";p="63553 ha scritto: Il motivo te lo spiego io.
Dato che in questo forum non ci siamo solo io e te (539 letture di questo post), mi è sembrato giusto linkare un piccolo post che avevo scritto riguardo all'argomento. Non tutti hanno la tua "egregia esperienza" e magari qualcuno è interessato a conoscere le 2 (due) tecniche di atterraggio con il vento al traverso. Ossia quella con de-crab e quella senza de-crab, magari con termini un po' piu' appropriati che non usare "tranva", "atterrare storti" o "kiss landing".

Ciao!
Sono uno di quelli che sta seguendo questo topic con molto interesse essendo uno dei pivellini del forum e dell'aviazione.
Quindi confermo che l'utilità di riferimenti passati e/o links è indubbia.
Grazie miyomo.

devJL
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Messaggio da devJL » 29 dicembre 2005, 17:20

Atterraggio completamente sbagliato e aereo in AOG per parecchio tempo per le riparazioni necessarie I-DEIL
Luke3";p="63077 ha scritto:A me invece è successo che l'aereo ( un 767 Alitalia in atterraggio a New York Newark in condizioni CAT III B o addirittura CAT III C per visibilità, nebbia e neve ) è arrivato praticamente orizzontale toccando addirittura prima con il nose gear che con il main gear!!! Anzi per le condizioni meteo è atterrato anche abbastanza bene, ma il fatto di toccare prima col nose gear è capitata per sfiga oppure l'ha pianificato il pf?

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Re: re: Atterraggi duri

Messaggio da MarcoAER » 7 gennaio 2006, 1:38

Il motivo te lo spiego io.
Dato che in questo forum non ci siamo solo io e te (539 letture di questo post), mi è sembrato giusto linkare un piccolo post che avevo scritto riguardo all'argomento. Non tutti hanno la tua "egregia esperienza" e magari qualcuno è interessato a conoscere le 2 (due) tecniche di atterraggio con il vento al traverso. Ossia quella con de-crab e quella senza de-crab, magari con termini un po' piu' appropriati che non usare "tranva", "atterrare storti" o "kiss landing".

Leggo una leggera vena di ironia nel post, ma devo darti atto che effettivamente i termini che tentavo di rendere più malleabili e comprensibili magari a chi nn ha 9999 abilitazioni come te, sono "grezzi", rispetto ad una scopiazzata dal manuale Jeppsen o Douglas.
In effetti per completezza andavano aggiunti i trafiletti tecnici da te postati.


P.S. Per la cronaca...nn mi sembra di aver detto, ne ritengo di essere un pilota di "egregia esperienza" bensì un giovane appassionato che apprende ogni giorno da situazioni quotidiane di volo ;)
Marco Ferraro

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