BUS o Barre Omnibus
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BUS o Barre Omnibus
salve a tutti, da quello che sapevo i cosidetti BUS sono delle barre alimentate da AC o DC dove sono posti tutti i collegamenti ai vari utilizzatori (apparati elettrici), la sigla BUS che significa però ?? e poi considerando i 2 avionics bus di un normale cessna, con batteria sono alimentati a DC e dopo con motore avviato e quindi con alternatore operativo con AC ??
grazie
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Re: BUS o Barre Omnibus
sarebbe meglio dire busbar, che in italiano non é altro che una barra collettrice, cioé una semplice connesione elettrica multipla.
su macchine piú complicate si hanno píú bus per le diverse funzioni....infatti si hanno Avionic bus, weapon bus, attack bus, fcs bus, cockpit bus ect ect
non conosco il cessna
per il single aisle Airbus ad esempio abbiamo l'AC su due bus differenti (interconnessi) per ridondanza che é data dai due generatori e dall'APU che attraverso dei trasformatori danno la DC
puoi avere la DC anche attraverso le batterie.
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Re: BUS o Barre Omnibus
L'impianto elettrico della maggior parte dei Cessna monomotori è a BUS singolo, in alcuni con la possibilità di escludere il circuito dell'avionica, quest'ultimo che però rimane alimentato dalla stessa barra. La strumentazione di bordo è tutta alimentata a DC, la corrente AC dell'alternatore viene regolata tramite un regolatore di tensione che la immette poi nel sistema elettrico. Infatti una delle prove che si fanno per il volo notturno è accendere la landing light durante la prova motore e assicurarsi che variando la potenza non vari l'intensità della luce, proprio per controllare che il regolatore funzioni bene.
Re: BUS o Barre Omnibus
FAS ha scritto:sarebbe meglio dire busbar, che in italiano non é altro che una barra collettrice, cioé una semplice connesione elettrica multipla.
su macchine piú complicate si hanno píú bus per le diverse funzioni....infatti si hanno Avionic bus, weapon bus, attack bus, fcs bus, cockpit bus ect ect
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per il single aisle Airbus ad esempio abbiamo l'AC su due bus differenti (interconnessi) per ridondanza che é data dai due generatori e dall'APU che attraverso dei trasformatori danno la DC
puoi avere la DC anche attraverso le batterie.
Ciao! Vorrei chiedere cosa significa il termine "single aisle". Grazie.
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Re: BUS o Barre Omnibus
ok ,ma quindi l'alternatore fornisce una AC alla batteria oppure una DC ??? cioè l'AC viene prima convertito in DC prima di caricare la batteria ??
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Re: BUS o Barre Omnibus
narrow bodyhawk-eyed ha scritto:FAS ha scritto:sarebbe meglio dire busbar, che in italiano non é altro che una barra collettrice, cioé una semplice connesione elettrica multipla.
su macchine piú complicate si hanno píú bus per le diverse funzioni....infatti si hanno Avionic bus, weapon bus, attack bus, fcs bus, cockpit bus ect ect
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Ciao! Vorrei chiedere cosa significa il termine "single aisle". Grazie.
Re: BUS o Barre Omnibus
... ok! single aisle=corridoio singolo...
Re: BUS o Barre Omnibus
L'alternatore produce corrente alternata che viene convertita in DC tramite un rettificatore http://it.wikipedia.org/wiki/Raddrizzatore, che carica la batteria e alimenta i BUS. Sulle macchine piccole non viene utilizzata corrente alternata, e da quel che ne so gli strumenti che usano corrente alternata sfruttano inverter per convertire la DC in AC, e non direttamente dall'alternatore(penso sia legato alle frequenze, m non è il mio mestiere...)A320 Pilot ha scritto:ok ,ma quindi l'alternatore fornisce una AC alla batteria oppure una DC ??? cioè l'AC viene prima convertito in DC prima di caricare la batteria ??
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Re: BUS o Barre Omnibus
hawk-eyed ha scritto:
Ciao! Vorrei chiedere cosa significa il termine "single aisle". Grazie.
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Re: BUS o Barre Omnibus
ok quindi la batteria viene anchessa caricata in DC......ma l'inverter può convertire solo da DC in AC o anche viceversa ?? e poi durante il funzionamento dell'alternatore è lui che alimenta tutti gli apparati elettrici o la batteria caricata dall'alternatore ???
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Re: BUS o Barre Omnibus
ciao!A320 Pilot ha scritto:ok quindi la batteria viene anchessa caricata in DC......ma l'inverter può convertire solo da DC in AC o anche viceversa ?? e poi durante il funzionamento dell'alternatore è lui che alimenta tutti gli apparati elettrici o la batteria caricata dall'alternatore ???
L'inverter trasforma solo DC in AC, il raddrizzatore converte la AC in DC.
Beh da quel che so io quando è collegato tutto assieme (quindi motore acceso generatori in linea batterie connesse e niente fail) alternatore e batteria sono in Parallelo ed è di per sè è l'alternatore che si regola automaticamente a fornire energia necessaria ai sistemi mentre allo stesso tempo la batteria fa da filtro assorbendo il possibile eccesso di corrente da parte di esso e aiutando l'alternatore in caso di carichi eccessivi da parte delle utenze , ma non prendere le mie parole come legge, qui ci vuole uno più esperto in elettrotecnica...
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Re: BUS o Barre Omnibus
E' esatto, i raddrizzatori (diodi) sono normalmente già integrati negli alternatori. Si usano gli alternatori e poi raddrizzatori perchè di più semplice realizzazione (e quindi anche affidabilità) rispetto ad una dinamo che fornirebbe già corrente continua (si usava nei veeeecchi motori).noone ha scritto:ciao!A320 Pilot ha scritto:ok quindi la batteria viene anchessa caricata in DC......ma l'inverter può convertire solo da DC in AC o anche viceversa ?? e poi durante il funzionamento dell'alternatore è lui che alimenta tutti gli apparati elettrici o la batteria caricata dall'alternatore ???
L'inverter trasforma solo DC in AC, il raddrizzatore converte la AC in DC.
Beh da quel che so io quando è collegato tutto assieme (quindi motore acceso generatori in linea batterie connesse e niente fail) alternatore e batteria sono in Parallelo ed è di per sè è l'alternatore che si regola automaticamente a fornire energia necessaria ai sistemi mentre allo stesso tempo la batteria fa da filtro assorbendo il possibile eccesso di corrente da parte di esso e aiutando l'alternatore in caso di carichi eccessivi da parte delle utenze , ma non prendere le mie parole come legge, qui ci vuole uno più esperto in elettrotecnica...
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La differenza tra una tensione contiuna e una raddrizzata è che la prima mantiene il valore di tensione per tutto il tempo, mentre la raddrizzata ha sempre segno costante (il + è sempre il +) ma non è perfettamente costante, ma ha una "ondulazione" legata alla velocità di rotazione dell'alternatore stesso (e anche a sue caratteristiche costruttive = Numero di poli). Questa ondulazione, giusto per ordine di grandezza, si ripete decine di volte al secondo. Se alimentassimo un dispositivo audio con questa tensione percepiremmo il classico "uhmmmmmmmmm"
La batteria, come giustamente detto, è in parallelo all'uscita dell'alternatore e quindi in parallelo anche a tutti i carichi che deve alimentare. La batteria permette di fornire la corrente nei periodi di "avallamento" della modulazione, mentre viene anche ricaricata nei periodi di picco massimo (cosa che come abbiamo detto viene "ripetuta" più volte al secondo). Il picco massimo è regolato tramite il regolatore (sempre integrato nell'alternatore)
La tensione così presente nel circuito risulta praticamente contiuna (e non più ondulata). Particolarmente quando la batteria è bella carica
ciao !
Re: BUS o Barre Omnibus
Ciao!
Grazie delle precisazioni,le mie conoscenze sono limitate (e per di più legate al mondo degli audiofili da auto )
Mi chiedevo: non basterebbe un condensatore all'uscita dell'alternatore di dimensioni adeguate per eliminare l'effetto onda?
io ne usavo uno dopo la batteria da un farad, ma serviva solo perché la corrente di scarica della batteria era troppo poca (lampeggiava tutta l'automobile) ma qui la cosa credo sia diversa.
Ciao
Vanni
Grazie delle precisazioni,le mie conoscenze sono limitate (e per di più legate al mondo degli audiofili da auto )
Se non sbaglio ce lo aveva sotto la mia 500R del 75... oltre a essere sempre rotto mi sembrava producesse molta meno energia rispetto ad un alternatore (montato sullo stesso motore a partire dal 126), er solo un'impressione?Zapotec ha scritto: Si usano gli alternatori e poi raddrizzatori perchè di più semplice realizzazione (e quindi anche affidabilità) rispetto ad una dinamo che fornirebbe già corrente continua (si usava nei veeeecchi motori).
.Zapotec ha scritto:La differenza tra una tensione contiuna e una raddrizzata è che la prima mantiene il valore di tensione per tutto il tempo, mentre la raddrizzata ha sempre segno costante (il + è sempre il +) ma non è perfettamente costante, ma ha una "ondulazione" legata alla velocità di rotazione dell'alternatore stesso (e anche a sue caratteristiche costruttive = Numero di poli). Questa ondulazione, giusto per ordine di grandezza, si ripete decine di volte al secondo. Se alimentassimo un dispositivo audio con questa tensione percepiremmo il classico "uhmmmmmmmmm"
Mi chiedevo: non basterebbe un condensatore all'uscita dell'alternatore di dimensioni adeguate per eliminare l'effetto onda?
io ne usavo uno dopo la batteria da un farad, ma serviva solo perché la corrente di scarica della batteria era troppo poca (lampeggiava tutta l'automobile) ma qui la cosa credo sia diversa.
Ciao
Vanni
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Re: BUS o Barre Omnibus
Se non ho capito male state parlando dell'effetto ripple.noone ha scritto:.
Mi chiedevo: non basterebbe un condensatore all'uscita dell'alternatore di dimensioni adeguate per eliminare l'effetto onda?
io ne usavo uno dopo la batteria da un farad, ma serviva solo perché la corrente di scarica della batteria era troppo poca (lampeggiava tutta l'automobile) ma qui la cosa credo sia diversa.
Il ripple è dovuto sia al funzionamento interno dell'alimentatore che ai disturbi che i carichi immettono sulla rete.
La frequenza del ripple è simile alla frequenza della sinusoide in ingresso all'alimentatore e si sovrappone alla tensione (continua e stabilizzata) in uscita dal convertitore.
Per eliminare il ripple esistono delle configurazioni circuitali apposite.
Se volete si può approfondire il discorso, anche con disegni.
Ciao
Marco
Re: BUS o Barre Omnibus
Probabile, come dicevo la dinamo è molto più delicata rispetto ad un alternatore, porbabilmente per la presenza del collettore a lamelle e relativi carboncini, mentre su un alternatore la corrente nell'induttore può essere portata con dei contatti striscianti.noone ha scritto: Se non sbaglio ce lo aveva sotto la mia 500R del 75... oltre a essere sempre rotto mi sembrava producesse molta meno energia rispetto ad un alternatore (montato sullo stesso motore a partire dal 126), er solo un'impressione?
Andiamo un pò troppo nel tecnico leggeremente OT, comunque un condensatore reale non è mai tale, ma è un condensatore ideale con in serie una resistenza. Normalmente, sempre per discorsi di carattere costruttivo, più è alta la capacità, più è alta anche al sua resistenza serie. La soluzione ideale per costruire un "buon" condensatore di alta capacità, è metterene tanti di capacità minore in parallelo. Ciascun condensatore avrà una resistenza serie più bassa e tutte le resistenze parassite, nel circuito finale, si trovaranno praticamente in parallelo, riducendone ulteriormente l'effetto.noone ha scritto: Mi chiedevo: non basterebbe un condensatore all'uscita dell'alternatore di dimensioni adeguate per eliminare l'effetto onda?
io ne usavo uno dopo la batteria da un farad, ma serviva solo perché la corrente di scarica della batteria era troppo poca (lampeggiava tutta l'automobile) ma qui la cosa credo sia diversa.
Comunque vado a inutito, si potrebbero fare due conti, la batteria ha una capacità decisamente più elevata di fornire corrente, rispetto ad un condensatore di un farad... credo di ordini di grandezza
Bhe dall'alternatore non esce un ripple, ma proprio la somma di più sinusodi (raddrizzate, per la presenza dei raddrizzatori) dovuta alla presenza di più poli all'interno dell'alternatore stesso. Poi con la batteria in parallelo si può parlare di "ripple" (cioè la rimanenza alternata sovrapposta alla continua).MarcoGT ha scritto:Se non ho capito male state parlando dell'effetto ripple.
Il ripple è dovuto sia al funzionamento interno dell'alimentatore che ai disturbi che i carichi immettono sulla rete.
La frequenza del ripple è simile alla frequenza della sinusoide in ingresso all'alimentatore e si sovrappone alla tensione (continua e stabilizzata) in uscita dal convertitore.
Tieni presente che comunque questo ripple non da fastidio, (oltre ad essere limitato in ampiezza e di frequenza "elevata" anche a bassi regimi, per la presenza di più poli nell'alternatore) in quanto normalmente alimenta carichi che non risentono di questa "interferenza" (lampadine, motorini, ecc ecc).
Quando vengono alimentati carichi "sensibili" (normalmente elettronici), i sistemi di regolazione e stabilizzazione della tensione, rendono indipendente internamente dal ripple (e anche dagli altri disturbi) presenti.
Effeffivamente il car hifi ad alta potenza, potrebbe "violare" questa regola. Però credo (non sono sufficientemente competente in quel settore), che per poter ottenere potenze più elevate di circa 40W servano degli elevatori di tensione (e allora si rientra nel discorso di stabilizzazione interna autonoma precedente)
ciao !
Re: BUS o Barre Omnibus
Si, in effetti mi sono spiegato veramente male;Zapotec ha scritto: Bhe dall'alternatore non esce un ripple, ma proprio la somma di più sinusodi (raddrizzate, per la presenza dei raddrizzatori) dovuta alla presenza di più poli all'interno dell'alternatore stesso. Poi con la batteria in parallelo si può parlare di "ripple" (cioè la rimanenza alternata sovrapposta alla continua).
Tieni presente che comunque questo ripple non da fastidio, (oltre ad essere limitato in ampiezza e di frequenza "elevata" anche a bassi regimi, per la presenza di più poli nell'alternatore) in quanto normalmente alimenta carichi che non risentono di questa "interferenza" (lampadine, motorini, ecc ecc).
Quando vengono alimentati carichi "sensibili" (normalmente elettronici), i sistemi di regolazione e stabilizzazione della tensione, rendono indipendente internamente dal ripple (e anche dagli altri disturbi) presenti.
Effeffivamente il car hifi ad alta potenza, potrebbe "violare" questa regola. Però credo (non sono sufficientemente competente in quel settore), che per poter ottenere potenze più elevate di circa 40W servano degli elevatori di tensione (e allora si rientra nel discorso di stabilizzazione interna autonoma precedente)
ciao !
intendevo dire che in ogni caso, la corrente che esce da un raddrizzatore (ed a monte può esserci qualunque cosa) non sarà mai pulita, ma appunto sporcata dalle sinusoidi in ingresso. Più il raddrizzatore è buono, meno sarà il ripple.
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Re: BUS o Barre Omnibus
siccome l'alternatore ha la funzione di caricare la batteria e fornire tensione elettrica ai vari apparati elettrici di bordo,allora è presente un raddrizzatore anche per gli apparati da alimentare ???
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Re: BUS o Barre Omnibus
Ciao!A320 Pilot ha scritto:siccome l'alternatore ha la funzione di caricare la batteria e fornire tensione elettrica ai vari apparati elettrici di bordo,allora è presente un raddrizzatore anche per gli apparati da alimentare ???
non direi che c'è anche un raddrizzatore per gli apparati, direi piuttosto che c'è un solo raddrizzatore all'uscita dell'alternatore, il tutto in parallelo con batteria e utenze...
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Re: BUS o Barre Omnibus
Come già detto da noone non c'è un raddrizzatore per ogni carico, ma un raddrizzatore per ogni sorgente, ossia alternatore. Al sistema saranno poi collegati i carichi.A320 Pilot ha scritto:siccome l'alternatore ha la funzione di caricare la batteria e fornire tensione elettrica ai vari apparati elettrici di bordo,allora è presente un raddrizzatore anche per gli apparati da alimentare ???
Marco
Re: BUS o Barre Omnibus
Ieri sera, per sicurezza, ho controllato uno schema elettrico di un .. credo 172 (vado a memoria perchè non ho qui il documento) , In pratica, nel dettaglio per la parte richiesta, funziona così (non allego lo schema perchè non è il massimo della chiarezza e tende a confondere) :
1- L'alternatore è regolato da un suo regolatore. Per regolare la corrente (o tensione) fornita dall'alternatore, si agisce regolando la corrente alla parte "rotante" dell'alternatore stesso.
Concettualmente: aumentando la corrente nella parte rotante (induttore) aumenta il campo magnetico che l'avvolgimento genera, aumentando il campo magnetico generato, a parità di velocità di rotazione, si genera negli avvolgimenti fissi dell'alternatore (indotto), una tensione maggiore. In pratica il regolatore se sente scendere la tensione in uscita dall'alternatore (riduzione velocità o carico elettrico aumentat), aumenta la corrente nell'induttore in modo da riportare al valore iniziale la tensione in uscita.
Tramite un "master switch", si può inibile il regolatore e l'alternatore quindi non fornisce più corrente.
2- Un amperometro a scala centrale collega (in pratica in parallelo) l'uscita (regolata e raddrizzata) l'alternatore alla batteria. Tramite l'amperometro si è in grado di vedere se :
0=dalla batteria non viene prelevata corrente (significa che o non c'è assorbimento nelle barre, oppure la corrente generata dall'alternatore è quella richiesta dalle barre).
Variazione + (il segno è arbitrario, è un esempio) : la batteria deve fornire corrente alle barre, in quanto l'alternatore non è in grado di farlo (interamente, magari perchè in off, o parzialmente)
Variazione - : L'alternatore fornisce la corrente alle barre (se richiesto) e in più ricarica la batteria.
3- Ci sono essenzialmente 3 barre, due differenziate solo dalla presenza di un fusibile o breaker rispetto all'altra, quella meno protetta è una barra di "emergenza", sull'altra sono attaccati tutti gli utilizzatori non elettronici. Poi c'è un barra chiamata "electronic bus" che si differenzia dall'altra per la presenza di un dispositivo in grado di togliere tensione se viene rilavata a monte una sovratensione, in modo da proteggere, appunto, le apparecchiature elettroniche, più sensibili, collegate. Un indicatore luminoso avvisa dell'intervenuta protezioen
4- La batteria tramite un relè di potenza (attivato dalla chiave) alimenta lo starter (motorino d'avviamente) del motore
5- Alla batteria, direttamente (tramite fusibile), sono collegati alcuni dispositivi che devono rimanere sempre sotto tensione (ad esempio : orologio)
6- E' presente anche un presa per alimentare esternamete l'impianto, che in pratica si và a collocare (dopo un rele di potenza che si apre in caso di inversione di polarità alla presa stessa) anchesso in parallelo alla batteria/alternatore
ciao !
1- L'alternatore è regolato da un suo regolatore. Per regolare la corrente (o tensione) fornita dall'alternatore, si agisce regolando la corrente alla parte "rotante" dell'alternatore stesso.
Concettualmente: aumentando la corrente nella parte rotante (induttore) aumenta il campo magnetico che l'avvolgimento genera, aumentando il campo magnetico generato, a parità di velocità di rotazione, si genera negli avvolgimenti fissi dell'alternatore (indotto), una tensione maggiore. In pratica il regolatore se sente scendere la tensione in uscita dall'alternatore (riduzione velocità o carico elettrico aumentat), aumenta la corrente nell'induttore in modo da riportare al valore iniziale la tensione in uscita.
Tramite un "master switch", si può inibile il regolatore e l'alternatore quindi non fornisce più corrente.
2- Un amperometro a scala centrale collega (in pratica in parallelo) l'uscita (regolata e raddrizzata) l'alternatore alla batteria. Tramite l'amperometro si è in grado di vedere se :
0=dalla batteria non viene prelevata corrente (significa che o non c'è assorbimento nelle barre, oppure la corrente generata dall'alternatore è quella richiesta dalle barre).
Variazione + (il segno è arbitrario, è un esempio) : la batteria deve fornire corrente alle barre, in quanto l'alternatore non è in grado di farlo (interamente, magari perchè in off, o parzialmente)
Variazione - : L'alternatore fornisce la corrente alle barre (se richiesto) e in più ricarica la batteria.
3- Ci sono essenzialmente 3 barre, due differenziate solo dalla presenza di un fusibile o breaker rispetto all'altra, quella meno protetta è una barra di "emergenza", sull'altra sono attaccati tutti gli utilizzatori non elettronici. Poi c'è un barra chiamata "electronic bus" che si differenzia dall'altra per la presenza di un dispositivo in grado di togliere tensione se viene rilavata a monte una sovratensione, in modo da proteggere, appunto, le apparecchiature elettroniche, più sensibili, collegate. Un indicatore luminoso avvisa dell'intervenuta protezioen
4- La batteria tramite un relè di potenza (attivato dalla chiave) alimenta lo starter (motorino d'avviamente) del motore
5- Alla batteria, direttamente (tramite fusibile), sono collegati alcuni dispositivi che devono rimanere sempre sotto tensione (ad esempio : orologio)
6- E' presente anche un presa per alimentare esternamete l'impianto, che in pratica si và a collocare (dopo un rele di potenza che si apre in caso di inversione di polarità alla presa stessa) anchesso in parallelo alla batteria/alternatore
ciao !
Re: BUS o Barre Omnibus
forse qui siamo O.T. ?
Premettendo che tutto quanto detto va bene,vediamo se riusciamo a ricongiungere il tutto...
prima di tutto, ci baseremo su di un aeromobile di linea, cioè "grande", come il mad dog, poi si capirà perchè.
la "bus, o busbar" è una "barra" ovvero come vengono chiamate le linee principali, in elettrotecnica potrai sentir parlare di "plinto" per esempio.
E' la "mandata" pincipale alla quale tutte le utenze vengono collegate, e tra loro suddivise in sottoimpianti. Il tubo dell'acqua nel tuo condominio al quale si attaccano i condomini (ed i quali poi la smistano ai vari bagni, cucina e riscaldamento, giardino, garage...)
Confermo che le sottoutenze vengono suddivise per impianti e per la loro importanza, vengono suddivisi in oltre per alimentazione ( AC/DC ).Vengono denominate secondo precisi standard, e vengono sempre protette con C.Breaker.
vengono anche divisi ulteriormente se sono impianti duplicati su diverse sorgenti di energia, e vengono separati da generatori di "interferenze" ( computer/radio/audio system...)
Ora invece la generazione e distribuzione: avremo SEMPRE a bordo una differenza di "barre", dovuto al tipo di alimentazione ed al loro destino d'uso. Anche nelle autovetture oggi potrai scovare una filosofia simile.
Con motori spenti la tensione sarà fornita dalla batteria e dall'inverter d'emergenza, il quale inverter assicurerà nella maggior parte degli schemi elettrici di aeromobili, le funzioni fondamentali alla partenza ma sopratutto in caso di estrema avaria elettrica in volo, alimentando i sistemi vitali e tra l'altro assicura anche l'alimentazione del sistema fuel qty.
Una volta avviato l'apu sarà il suo generatore a fornire l'energia necessaria a bordo a tutte le utenze. Il generatore dell'apu e quello del motore sono generalmente uguali.Il motore ha però la necessita, se non già integrato come nei moderni generatori, di un meccanismo (affascinate e complesso) che rende il numero di giri COSTANTI nonostante la variazione del numero di giri ( per il suo naturale utilizzo) del motore, esso è il CSD= costant speed drive ( in particolare vedi MD80).Una volta avviato ogni generatore normalmente fornirà energia al "suo" lato.Senza sottovalutare la possibilità di alimentare il lato opposto in caso di avaria, CROSS TIE BUS ( xtbus)
La corrente ALTERNATA generata dalla macchina elettrica sarà controllata, accettata dai circuiti di protezione e smistata secondo le necessità.
Un trasformatore/rettificatore tramite diodi di protezione per la corrente INVERSA dedicato ad ogni BARRA PRINCIPALE assicurerà la corrente continua necessaria alle utenze. Si preferisce grazie a studi sui PESI E RENDIMENTI delle macchine elettriche l'uso di generatori con caratteristiche 115 VAC e 400Hz, con una corrente di nel caso del Mad dog 40KVA. La cc è 28 VDC. Le batterie tramite un sofisticatro caricabatterie sono tenute costantemente in carica, per scongiurare qualsiasi mancato funzionamneto in emergenza. Il caricabatteria è alimentato dallla VAC. Un amperometro in serie ai circuiti permette di visualizzare la carica o il prelievo di corrente dalle batterie. Questo parametro fornisce diverse indicazioni importanti per un Trouble shooting ed un corretto uso delle batterie.
Lo schema può complicarsi di più per tipologia di aereo, per numero di motori, particolarità delle utenze, così come semplificarsi per aerei con "apu" servito dal motore stesso (ATR), e quelli che sono assimilabili all' aviazione generale monomotore. Ma per "scendere o salire" nella complessità dello schema qui descritto sarà solo necessario fare l'opportuno paragone.
Una sola aggiunta al volo. La QUALITA' della tensione fornita è standard, accettata da tutte le utenze costruite per essere aeronavigabili e se del caso stesso l'utenza si "scompone" e "pulisce" e "duplica" le tensioni...+5vDc, - 5Vdc, correnti di controllo solenoidi alta tensione per CRT, o VALVOLE termoioniche ( impianti HF per esempio...)
Per cui la presenza delle spurie sono comunemente accetate, e sono trascurabili. I suoni fastidiosi nell'audio sono spesso da imputare a scorrette operazioni di connessione delle MASSE, così come di trasformatori poco isolati e pacchi lamellari ormai non più saldamente serrati.
Scusate la lungaggine... ma...non ho il dono della sintesi!!!
Premettendo che tutto quanto detto va bene,vediamo se riusciamo a ricongiungere il tutto...
prima di tutto, ci baseremo su di un aeromobile di linea, cioè "grande", come il mad dog, poi si capirà perchè.
la "bus, o busbar" è una "barra" ovvero come vengono chiamate le linee principali, in elettrotecnica potrai sentir parlare di "plinto" per esempio.
E' la "mandata" pincipale alla quale tutte le utenze vengono collegate, e tra loro suddivise in sottoimpianti. Il tubo dell'acqua nel tuo condominio al quale si attaccano i condomini (ed i quali poi la smistano ai vari bagni, cucina e riscaldamento, giardino, garage...)
Confermo che le sottoutenze vengono suddivise per impianti e per la loro importanza, vengono suddivisi in oltre per alimentazione ( AC/DC ).Vengono denominate secondo precisi standard, e vengono sempre protette con C.Breaker.
vengono anche divisi ulteriormente se sono impianti duplicati su diverse sorgenti di energia, e vengono separati da generatori di "interferenze" ( computer/radio/audio system...)
Ora invece la generazione e distribuzione: avremo SEMPRE a bordo una differenza di "barre", dovuto al tipo di alimentazione ed al loro destino d'uso. Anche nelle autovetture oggi potrai scovare una filosofia simile.
Con motori spenti la tensione sarà fornita dalla batteria e dall'inverter d'emergenza, il quale inverter assicurerà nella maggior parte degli schemi elettrici di aeromobili, le funzioni fondamentali alla partenza ma sopratutto in caso di estrema avaria elettrica in volo, alimentando i sistemi vitali e tra l'altro assicura anche l'alimentazione del sistema fuel qty.
Una volta avviato l'apu sarà il suo generatore a fornire l'energia necessaria a bordo a tutte le utenze. Il generatore dell'apu e quello del motore sono generalmente uguali.Il motore ha però la necessita, se non già integrato come nei moderni generatori, di un meccanismo (affascinate e complesso) che rende il numero di giri COSTANTI nonostante la variazione del numero di giri ( per il suo naturale utilizzo) del motore, esso è il CSD= costant speed drive ( in particolare vedi MD80).Una volta avviato ogni generatore normalmente fornirà energia al "suo" lato.Senza sottovalutare la possibilità di alimentare il lato opposto in caso di avaria, CROSS TIE BUS ( xtbus)
La corrente ALTERNATA generata dalla macchina elettrica sarà controllata, accettata dai circuiti di protezione e smistata secondo le necessità.
Un trasformatore/rettificatore tramite diodi di protezione per la corrente INVERSA dedicato ad ogni BARRA PRINCIPALE assicurerà la corrente continua necessaria alle utenze. Si preferisce grazie a studi sui PESI E RENDIMENTI delle macchine elettriche l'uso di generatori con caratteristiche 115 VAC e 400Hz, con una corrente di nel caso del Mad dog 40KVA. La cc è 28 VDC. Le batterie tramite un sofisticatro caricabatterie sono tenute costantemente in carica, per scongiurare qualsiasi mancato funzionamneto in emergenza. Il caricabatteria è alimentato dallla VAC. Un amperometro in serie ai circuiti permette di visualizzare la carica o il prelievo di corrente dalle batterie. Questo parametro fornisce diverse indicazioni importanti per un Trouble shooting ed un corretto uso delle batterie.
Lo schema può complicarsi di più per tipologia di aereo, per numero di motori, particolarità delle utenze, così come semplificarsi per aerei con "apu" servito dal motore stesso (ATR), e quelli che sono assimilabili all' aviazione generale monomotore. Ma per "scendere o salire" nella complessità dello schema qui descritto sarà solo necessario fare l'opportuno paragone.
Una sola aggiunta al volo. La QUALITA' della tensione fornita è standard, accettata da tutte le utenze costruite per essere aeronavigabili e se del caso stesso l'utenza si "scompone" e "pulisce" e "duplica" le tensioni...+5vDc, - 5Vdc, correnti di controllo solenoidi alta tensione per CRT, o VALVOLE termoioniche ( impianti HF per esempio...)
Per cui la presenza delle spurie sono comunemente accetate, e sono trascurabili. I suoni fastidiosi nell'audio sono spesso da imputare a scorrette operazioni di connessione delle MASSE, così come di trasformatori poco isolati e pacchi lamellari ormai non più saldamente serrati.
Scusate la lungaggine... ma...non ho il dono della sintesi!!!
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri
- A320 Pilot
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Re: BUS o Barre Omnibus
da quello che c'è scritto " tutto collegato in parallelo " forse ho capito che significa , ma mi fate un esempio ?? cioè l'alternatore fornirà tensione a diverse barre messe in parallelo ?? e poi il contrario di un collegamento in parallelo viene chiamato collegamento in serie ??? e poi da quello che ho capito allora c'è un solo raddrizzatore di frequenza all'uscita dell'alternatore che converte da AC in DC , e poi questa DC attraverso il circuito elettrico , andrà a caricare la batteria e a fornire alimentazione elettrica ai vari strumenti collegati ,giusto ???
grazie
grazie
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Re: BUS o Barre Omnibus
Il collegamento in parallelo è come le prese di casa, qualsiasi cosa attacchi ad una presa, preleva la tensione che preleva quello che è collegato su un'altra presa. Il collegamento in serie classico sono le lampadine delle luci di Natale, una dietro all'altra, quando ne brucia una, non si accende più tutta la fila perchè il circuito viene interrotto.A320 Pilot ha scritto:da quello che c'è scritto " tutto collegato in parallelo " forse ho capito che significa , ma mi fate un esempio ?? cioè l'alternatore fornirà tensione a diverse barre messe in parallelo ?? e poi il contrario di un collegamento in parallelo viene chiamato collegamento in serie ??? e poi da quello che ho capito allora c'è un solo raddrizzatore di frequenza all'uscita dell'alternatore che converte da AC in DC , e poi questa DC attraverso il circuito elettrico , andrà a caricare la batteria e a fornire alimentazione elettrica ai vari strumenti collegati ,giusto ???
grazie
Tenendo presente che nel 172 (lo schema che ho visto, che ritengo sia più coerente per quello che studi), esiste solo l'alimentazione in DC (esistono cioè solo delle barre DC, ma differenziate "come nome" solo per i carichi collegati), quello che dici è corretto, sono tutte in parallelo e la corrente la fornisce (normalmente) l'alternatore. In realtà anche la batteria è collegata (praticamente) in parallelo al resto del circuito, e, così collegata, fornisce lei corrente quando l'alternatore è spento (o similari), mentre assorbe corrente per caricarsi quando l'alternatore è a regime.
Per non confonderti ulteriormente con il raddrizzatore immagina che l'alternatore sia, contrariamente al suo nome , un oggetto che fornisce corrente DC... tutto quello che gli serve per fare questo ce l'ha dentro
ok ?
ciao !
Re: BUS o Barre Omnibus
Esatto, tutto ciò attaccato all'alternatore preleva tensione/corrente che gli serve.A320 Pilot ha scritto:da quello che c'è scritto " tutto collegato in parallelo " forse ho capito che significa , ma mi fate un esempio ?? cioè l'alternatore fornirà tensione a diverse barre messe in parallelo ??
Esattoe poi il contrario di un collegamento in parallelo viene chiamato collegamento in serie ???
Si, ma come ti ha detto che Zapotec, è tutto all'interno dell'alternatore.e poi da quello che ho capito allora c'è un solo raddrizzatore di frequenza all'uscita dell'alternatore che converte da AC in DC , e poi questa DC attraverso il circuito elettrico , andrà a caricare la batteria e a fornire alimentazione elettrica ai vari strumenti collegati ,giusto ???
grazie
Un appunto, non si chiama raddrizzatore di frequenza ma raddrizzatore (di tensione).
Ciao
Marco
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Re: BUS o Barre Omnibus
Mi hanno passato questo link, può essere utile per quanto detto :
http://www.free-online-private-pilot-gr ... stems.html
ciao !!
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ciao !!