Missione dei 100 km

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I-ALLE
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Missione dei 100 km

Messaggio da I-ALLE » 16 giugno 2010, 14:15

Ciao!
Ho sentito dire, correggetemi se sbaglio, che ora per andare all'esame pratico GL sarà presto necessario completare una missione che preveda un percorso di 100 km.
Sarò egoista, dal momento che ho già dato l'esame da un po', ma ritengo sia necessario per una formazione più completa del futuro pilota.
Voi che ne pensate?
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vihai
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Re: Missione dei 100 km

Messaggio da vihai » 16 giugno 2010, 18:00

I-ALLE ha scritto:Ciao!
Ho sentito dire, correggetemi se sbaglio, che ora per andare all'esame pratico GL sarà presto necessario completare una missione che preveda un percorso di 100 km.
Mai sentito. Riferimenti?
Sarò egoista, dal momento che ho già dato l'esame da un po', ma ritengo sia necessario per una formazione più completa del futuro pilota.
Voi che ne pensate?
Che la formazione data dall'istruzione per la licenza sia proprio minima non c'è dubbio. Però c'è da dire che esistono tanti piloti che vivono bene senza aver fatto distanza, nemmeno i 100 km del C d'argento e non gli interessa nemmeno e sono sicuri così perché tanto non escono dal cono di sicurezza del proprio aeroporto.

Quello che servirebbe è un secondo periodo un po' più formalizzato, con un programma comune orientato ad ottenere magari l'equivalente dell'abilitazione cross-country che c'è in UK.

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libelle
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Re: Missione dei 100 km

Messaggio da libelle » 17 giugno 2010, 1:28

Neanche io ho mai sentito dire di questa cosa, non da canali ufficiali perlomeno.
Per come la penso io una cosa del genere sarebbe una catastrofe per il volo a vela in Italia.
Ho avuto modo di parlare spesso con volovelisti tedeschi i quali già da anni mi dicono che questa attività è in crisi proprio in Germania, paese che tutti conosciamo per essere la "culla" del volo a vela.
A detta loro le ragioni sono da ricercare soprattutto nel progressivo disinteresse verso questa attività di volo, soprattutto nei giovani.
I giovani che si avvicinano al volo lo fanno solo e soltanto per interesse professionale. Chi vola in aliante, si sa, lo fa per puro amore del volo e in particolare per questa forma di attività dell'aria.
In Germania, da sempre, il conseguimento del brevetto di pilota di aliante, che è un qualcosa che è sentito come molto importante e prestigioso dalla comunità aeronautica tedesca, si raggiunge solo dopo un percorso formativo piuttosto complesso e lungo che prevede anche voli di distanza. Si richiede quindi impegno e dedizione, anche perché il volo di distanza (sia pure di soli 100 Km) non è uno scherzo per uno che ancora non è formalmente pilota.
Volare senza avere il campo in vista non è sempre facile per tutti i piloti in erba e ciò potrebbe costituire secondo me un grosso blocco, un'ostacolo che renderebbe più duro e selettivo l'accesso al volo a vela, come se la burocrazia e i costi già non ce la mettessero tutta per mandarci a pescare.
Siamo assolutamente daccordo sul fatto che non si devono brevettare "cani e porci": il corso di pilotaggio deve essere serio, completo e tecnicamente valido per formare piloti capaci e in grado di volare in tutta sicurezza.
In ogni modo la penso esattamente come Vihai. Per poter essere piloti di aliante licenziati occorre per forza fare voli di distanza? Il pilota di aliante deve a tutti i costi fare i voli di distanza?
Per come la vedo io ci si può divertire tanto anche volando sempre nel cono di sicurezza e fregandosene del volo di distanza.
Da noi al Mugello abbiamo un pilota acrobatico di aliante tra i migliori al mondo. Eppure quando si allontana di qualche chilometro dal campo se la fa sotto dalla paura. Lui però possiede come me, te e altri, una licenza GPL. Se io volessi solo e soltanto volare su cielo campo o fare le capriole, ma perché mai devo fare per forza un volo di almeno 100 km?
Si alla cosiddetta scuola di secondo periodo, ma i voli di distanza per conseguire solo il brevetto, no grazie.
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Re: Missione dei 100 km

Messaggio da I-ALLE » 17 giugno 2010, 13:36

La fonte è il mio istruttore (ora neo esaminatore) ma ha parlato si serie possibilità, non di certezza.
In effetti sarebbe un ulteriore freno per chi pensasse di conseguire un brevetto di volo a vela, in Paese poi dove gli aliantisti si contano col contagocce...
Però d'altro canto darebbe la possibilità di approfondire il volo di distanza senza necessariamente frequentare un secondo periodo.
Ci sono pro e contro come in tutte le cose...
Certo è che si deve fare qualcosa per promuovere la nostra attività.
Già il Centro Volo a Vela dell'AM ci provò invitando i piloti del mondiale Superbike a farsi un volo. Il servizio andò in onda sul TG1 mostrando looping e facce entusiaste (c'è anche il video su youtube).
Ma bisogna fare di più per far capire che l'aereo a motore non è l'unico aereo che si può pilotare entrando in un AeCI...
Vedremo, ma la senzazione è che la pura passione di una volta sta, in ogni campo, sempre più lasciando spazio a business. Mi auguro di sbagliare.
Aliante militare e SBK.jpg
I piloti Superbike al CVV AM di Guidonia
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Valerio Ricciardi
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Re: Missione dei 100 km

Messaggio da Valerio Ricciardi » 1 luglio 2010, 8:51

La pura passione di una volta sta in ogni campo lascianodo il campo a una mentalità profit-oriented, in cui l'appassionato è visto come persona che va convinta, primariamente, a spendere quanto più denaro possibile per praticare la sua passione. Purtoppo non ti sbagli affatto.

Non ti annoierò raccontandoti in dettaglio cosa sia diventata l'immersione subacquea ricreativa rispetto a quando iniziai ad andar sott'acqua (fine anni '80). Solo un episodio. Qualche anno fa, durante un corso avanzato che stavo seguendo, inauguro un nuovo esemplare di una maschera della Cressi (la SuperOcchio) che essendo un progetto assai indovinato viene prodotta ormai da decenni (solo che ora la fanno anche in silicone nero e non solo gomma).

Facciamo 'st'immersione, riemergiamo con tutto il gruppo, risalgo in gommone e in un momento "statico" mi metto a regolare la cinghietta che era un po' lenta (entrava un filo d'acqua). Un aiuto istruttore, che avrà avuto vent'anni meno di me, mi apostrofa più o meno:
"Entra acqua?"
"Un filino ogni tanto, ma l'avevo regolata male, ci vuole una tacca in più di cinghiolo ed è perfetta".
"Sarà anche slentata. Certo, sarebbe anche ora di sostituirla con qualcosa di più aggiornato..."
"Guarda che l'ho sballata ieri".
"Ma oggi ci son cose molto più moderne... ad esempio..."
...non ci ho visto più, e con l'aria più ironica e accondiscendente di cui ero capace gli ho risposto...
"Ne terrò conto. Ce l'hai già a portata di mano il biglietto da visita del negozio di tuo cugino, o me lo dai dopo?"
Si è zittito, offesissimo. Ci avevo grossomodo preso (magari era quello di amici suoi, che "sponsorizzava").
Negli anni '70-'80 in un modo così sbracato uno... spot commerciale in barca così non sarebbe mai visto.

Non so se questo infetterà anche il volo a vela, ma... tenetevi pronti.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger

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