Io penso che la sicurezza, più che la macchina in sè, deve farla il pilota.
E' lui che fa volare la macchina, che conduce la macchina, non il contrario.
Un pilota (o un manutentore, o un controllore, etc, insomma un essere umano) che commette una cappellata può talvolta "bypassare" tutto il sistema insito nella sicurezza dell'aeroplano.
A quel punto poco conta se l'aereo è vecchio o moderno, può succedere qualcosa di brutto lo stesso.
Tengo a precisare che sebbene l'MD80 (oggetto del topic) è un aeroplano che a me piace, non sto volutamente tifando verso di lui.
E' un bell'aereo, sicuramente, robusto, affidabile, che ha volato per decenni meravigliosamente.
Ma ha anche i suoi difetti, lo sappiamo bene: è rumoroso, consuma, inquina, ha della criticità aerodinamiche in casi eccezionali (il deep stall), etc etc etc.
Non è una macchina perfetta dunque.
Ma nemmeno gli aerei nuovi di zecca, quelli "moderni", lo sono.
La tecnologia è progredita, sono stati introdotti nuovi sistemi avionici e costruttivi, nuovi materiali.
Insomma si è fatto buon uso del passato, e si è andati avanti.
Però alle volte l'andare avanti non significa sempre "è più sicuro".
Progettare ad esempio una semiala totalmente in carbonio rappresenta una sfida, non è una passeggiata.
Sarebbe forse una passeggiata (in senso lato) se la si facesse in modo convenzionale in alluminio, dal momento che sappiamo già come funziona.
Usare materiali diversi da quello, impone nuove ricerche, nuove sperimentazioni, nuove sfide, e... anche nuovi rischi tra virgolette.
Tuttavia è giusto, anzi essenziale, che si facciano queste cose.
La tecnologia e l'ingegneria devono andare avanti, perchè ciò costituirà poi la base di appoggio per le future tecnologie.
E' una sfida, in tutti i sensi.
Una corsa verso quell'obbiettivo comune che è la sicurezza estrema, rendere l'aeroplano teoricamente a "prova di incidente".
Mai però dimenticare che a sfavore dell'aeroplano remano da sempre numerosi fattori, alle volte prevedibili, alle volte imprevedibili.
Turbolenze, maltempo, manutenzione, stress dei piloti, fattori esterni (bird strike, ghiaccio, etc etc), fattori umani.... sono tutti elementi che difficilmente potremo scavalcare nella realizzazione della macchina perfetta.
Qualunque macchina (anche moderna) teme questi fattori, ne è consapevole, e ne è succube qual'ora gli si scatenano contro (es, coprite le prese statiche di un modernissimo A380 con dello scoth, e vi ritroverete con lo stesso identico problema del 757 dell'Aero perù: la modernità della macchina viene bypassata, e con essa tutta la sua prevista sicurezza).
A quel punto conta poco che la macchina sia un vecchio MD80 di alluminio, o un nuovissimo A3xx in carbonio, kevlar, oro e argento, processori, Fbw, fadec, etc.
Entrambi si ritrovano con le statiche ostruite, entrambi si ritrovano in mutande.
Se deve avvenire un incidente, se il destino ha deciso questo, allora l'incidente avverrà comunque (per i motivi più disparati).
Avverrà finchè l'aeroplano continuerà a volare in modo "convenzionale" (aerodinamica, motori, piloti, portanza, etc).
Il giorno che sapremo fabbricare un UFO che vola in un modo non convenzionale, forse allora potremo veramente dire di aver creato la macchina perfetta che è a prova di guasto o di maltempo o di qualsiasi altro imprevisto.
Tranne forse che per quello umano.