Preparazione pilota civile Vs pilota militare

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Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da AirGek » 31 maggio 2010, 13:38

Si dice sempre che le compagnie apprezzino maggiormente i piloti militari, che la loro preparazione sia migliore ecc ecc... Non voglio mettere in dubbio questo (e allo stesso tempo non lo assumo come dato di fatto) ma fosse realmente il caso, in base a cosa vengono definiti più preparati? E' forse perchè fanno attività che il pilota civile non fa? Oppure perchè nello studiare gli strumenti a capsula studiano anche il materiale con il quale la capsula è costituita, quindi anche la reazione delle proprietà di tale materiale al variare dell'attività solare? Insomma cos'è che li rende "migliori"?
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Ponch » 31 maggio 2010, 13:59

AirGek ha scritto:Si dice sempre che le compagnie apprezzino maggiormente i piloti militari, che la loro preparazione sia migliore ecc ecc...
Questo purtroppo o per fortuna, forse non è più vero.
Premesso che un pilota militare viene addestrato per volare un aereo militare e un pilota civile per pilotare un aereo civile. Questo è ovvio, ma la premesse è doverosa farla, per evitare qualsiasi equivoco.
Comunque, ad un allievo pilota militare non viene concesso molto. Se fallisci due volte consecutive la stessa "missione", vai a casa. Considera anche che gli standard militari sono altissimi. Se riesci a portare a termine il programma addestrativo militare, significa che indubbiamente hai tutte le caratteristiche (che sappiamo tutti) che un pilota dovrebbe avere.
In ambito civile è un pò diverso. Se non voli un ILS come dovresti, puoi fare anche 100 sessioni di simulatore fino a quando non raggiungi almeno lo standard minimo.
C'è da dire che i programmi addestrativi di determinate Compagnie Aeree, quelle che formano i proprio cadetti da zero, direttamente con gli stessi istruttori della compagnia aerea in questione, somigliano molti a un programma militare, nel senso che non ti concedono molto.
E non parlo delle compagnie aeree che selezionano i cadetti e dopo mandano l'allievo in una scuola tipo Oxford; anche a Oxford, se hai bisogno di fare un sim in più, lo fai.
Un esempio potrebbe essere la scuola AZ che c'era ad Alghero, se fallivi per due volte consecutive lo stesso volo, venivi mandato a casa. E' soprattutto per questo che si presume che i piloti AZ siano tutti bravissimi.

P.S.=Bel Thread.
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Maxx » 31 maggio 2010, 14:16

Una differenza c'è senz'altro dal punto di vista fisico. Nei decenni passati, i piloti militari spesso erano dei piccolotti dal fisico indistruttibile, visto che i cockpit erano piccoli e scomodi. Vedasi 104: rimasi scioccato quando ci misi il naso dentro. Impressionante. Ricordo che già il Tornado ha la pedaliera regolabile e immagino quante possibilità di regolazione abbia il cockpit del Typhoon. I liner sono indubbiamente più spaziosi anche là davanti, lo sono sempre stati. Inutile sottolineare quali maggiori sollecitazioni debba sopportare il pilota militare rispetto a quello civile. Personalmente, ferma restando la mia infinita stima per chiunque riesca a far sollevare un aeroplano da terra e sopratutto a riportarcelo, vedo il pilota militare sempre più come una specie di macchina pensante e ragionante, profondamente compenetrata con la macchina di acciaio, titanio e cherosene; il pilota civile lo vedo come un grandissimo professionista, profondo conoscitore delle regole fisiche e "giuridiche" del volo, in grado di prendere decisioni in una frazione di secondo con la responsabilità di centinaia di esseri umani.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Thechief » 31 maggio 2010, 14:49

I piloti militari sono come i piloti civili: trovi quello che è un pozzo di sapienza e bravura e trovi quello che (raccomandato per il militare)(miliardario per il civile) sta in aria per miracolo.
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da ciccioxx92 » 31 maggio 2010, 15:00

Thechief ha scritto:I piloti militari sono come i piloti civili: trovi quello che è un pozzo di sapienza e bravura e trovi quello che (raccomandato per il militare)(miliardario per il civile) sta in aria per miracolo.
Ottima descrizione! :)
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da pietrocefa » 31 maggio 2010, 15:37

E' un bel thread, spero di leggere presto qualche pilota "volenteroso" che abbia fatto entrambe le esperienze.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da hiyoyo » 1 giugno 2010, 18:24

..questo è un thread "challenging"... :D :D

concordo più o meno con tutti...soprattutto con l'ultima battuta, ironica ma "consistente": pilota militare-raccomandato, e pilota civile-miliardario (..pensa te come stiamo messi in Italia.. :lol: ......)

chiaramente, NON è sempre cosi...anzi, personalmente penso che la stragrande maggioranza sia "nel mezzo", cioè in sintesi bravi piloti militari et civili...
Fin'ora ho avuto modo di apprezzare degli OTTIMI ex e attivi C.ti civili, persone con migliaia di ore di volo da cui si impara davvero, e OTTIMI piloti militari, che guadagnando meno della metà portano a termine missioni in cui gli sparano anche addosso...
La cosa che invece mi intristisce molto, sono i CHIACCHERONI.....che apartengono ad entrambe le categorie... :( ed essendo uno che "bazzica" spesso e volentieri negli ambienti civili (Aviazione Generale,ULM,Aeroclub's.....) oltre che in quelli militari, purtroppo ne vedo ancora troppi non "estinti"...

(..e sono quelli che, sempre purtroppo, a volta ci lasciano anche le penne...le loro e quelle di qualche sfortunato membro eqipaggio o passeggero pgante e/o non...... :| )

dai, siamo tutti in gamba...!!
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da JT8D » 1 giugno 2010, 21:18

Condivido quanto è stato detto: sia da una parte che dall'altra ci sono ottimi professionisti, veramente capaci e preparati, e che fanno questo mestiere con passione e dedizione.
Chiaramente c'è una differenza riguardo le missioni a cui si è addestrati, missioni che sono molto diverse tra gli operatori civili e gli operatori militari.
Psicologicamente il pilota militare è formato per operare in scenari molto complessi e difficili in ambienti anche ostili, come possono essere quelli delle operazioni militari, dove ti possono anche sparare addosso.
Logicamente il pilota civile non ha queste esigenze, per ovvi motivi.

Paolo
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da flyingbrandon » 1 giugno 2010, 22:23

JT8D ha scritto: Psicologicamente il pilota militare è formato per operare in scenari molto complessi e difficili in ambienti anche ostili, come possono essere quelli delle operazioni militari, dove ti possono anche sparare addosso.
Logicamente il pilota civile non ha queste esigenze, per ovvi motivi.

Paolo
Qua no...ho letto pero' un manuale operativo di una compagnia che operava in libia e nonricordodove dove c'erano le manovre per evitare missili da terra.... :shock:
:D
Ciao!
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da sigmet » 1 giugno 2010, 23:10

AirGek ha scritto:Si dice sempre che le compagnie apprezzino maggiormente i piloti militari, che la loro preparazione sia migliore ecc ecc... Non voglio mettere in dubbio questo (e allo stesso tempo non lo assumo come dato di fatto) ma fosse realmente il caso, in base a cosa vengono definiti più preparati? E' forse perchè fanno attività che il pilota civile non fa? Oppure perchè nello studiare gli strumenti a capsula studiano anche il materiale con il quale la capsula è costituita, quindi anche la reazione delle proprietà di tale materiale al variare dell'attività solare? Insomma cos'è che li rende "migliori"?
Forse perche' gia' sono stati selezionati?
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da touchdown » 9 settembre 2010, 19:15

bèh al di là di quello che è stato già detto, comunque aggiungerei che le procedure e le norme militari sono anche più rigide di quelle civili, quindi chi è abituato alle militari si adatta facilmente e spesso alzando anche meno la cresta nei confronti della compagnia rispetto a quanto invece non farebbe un pilota civile.
Poi certo, anche l'addestramento è diverso...in AM si fanno corsi che fuori è davvero difficile fare! :wink:
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da **F@b!0** » 9 settembre 2010, 19:19

touchdown ha scritto:bèh al di là di quello che è stato già detto, comunque aggiungerei che le procedure e le norme militari sono anche più rigide di quelle civili, quindi chi è abituato alle militari si adatta facilmente e spesso alzando anche meno la cresta nei confronti della compagnia rispetto a quanto invece non farebbe un pilota civile.
Poi certo, anche l'addestramento è diverso...in AM si fanno corsi che fuori è davvero difficile fare! :wink:
ciao touch! anche tu da queste parti???
come stai?
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 10 settembre 2010, 21:22

Noto una punta di amarezza nel notare che in italia l'aviazione siede ancora su arcaici pregiudizi e su considerazioni che non hanno una grande attinenza con quello che e' l'attivita' di volo.....purtroppo e' tipico dei paesi poco sviluppati (dal punto di vista areonautico) questo tipo di ragionamento.....

qua in usa un discorso del genere sarebbe sterile....... i militari fanno i militari i cvivili fanno i civili.
la differenza nell'addestramento e' che il governo non puo' permettersi di spendere un centesimo in piu' rispetto al minimo numero di opra per avere il massimo possibile dell'efficienza. ovviamente tale livello e' raggiunto da un numero ristretto di persone, ma non vuol dire assolutamente che siano piloti migliori, semplicemente che sono arrivati prima di altri e che si trovano in una necessita' addestrativa dove non si puo' tollerare uno sperpero di ore.

da un altro punto di vista si potrebbe osservare che questo tipo di addestramento esclude chi magari ha una curva di apprendimento un po' piu' lunga, ma che alla fien puo' comunque raggiungere grandi risutalti. (come e' stato detto nei corsi cadet delle comapgnie aereee e' la stessa precisa esatta cosa, ma non e' detto che siano i migliori piloti che abbiano, tant'e' che molti capi pilota istruttori di tantissime compagnie non vengono ne' dal percorso addestrativo militare ne' da quello dei cadet)


da ultimo, fa molta amarezza considerare il volo militare solo come il volo aerei da caccia: ci sono tante altre attivita' che somigliano molto piu' al traffico civile, vedi trasporto di cargo o truppe che sicuramente hanno molte piu' affinita' col volo civile che non il volo da caccia.

facendo un'analisi prettamente areonautica senza emozionalita' o pregiudizi di chi ha visto troppe volte top gun, volare su un F-18 non da' pressoche' alcun vantaggio nella transizione su un liner, sono due concetti di volo totalmente diversi..... nel primo caso sono degli aerei instabili che volano pressoche' solamente col il thriust e doive i piloti sono abituati a risolvere i problemi di assetto quasi esclusivamente dando gas, mentre gli aerei normali dovendo essere stabili e volare graziue al principio della potanza hanno procedure completamente diverse per la soluzione dei problemi quindi nessuno e' meglio dell'altro, sono semplicemente diversi.

inoltre le

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 10 settembre 2010, 21:29

inoltre una delle basi del volo civile e' proprio l'essere multi engine col concetto di spinta asimmetrica, un pilota di caccia anche se dotato di due motori, sono talmente ravvicinati che non sperimentera' quasi mai questo tipo di emergenza, quindi su questo non sara' preparato. tant'e' che molte compagnie valutano al 50% il numero di ore fatte su un velivolo di queso tipo.

da ultimo: i militari hanno come priorita' concludere le missioni, non la sicurezza assoluta (altrimenti non potrebbero svolgere molte delle missioni che svolgono) in poche parole a un pilota militare e' cheisto di mettere piu
' a rischio il volo cosa che un civile non si puo' permettere, proprio perche' le finalita' sono diverse.

dovrebbe essere com'e' qua, nel paese piu' evoluto al mondo ocme aviazione: i militari fanno i militari e i civili fanno i civili (anche nel volo acrobatico e ad alte prestazioni)

sentire invece i discorsi che si fanno in italia mi ricorda molto il brasile o il sud america dove per la totale incapacita' delle strutture civili di garantire standard decenti si usano le strutture militari perche' sono le uniche che hanno un minimo di professionalita', ma non ovunque le cose funzionano cosi' (credo che sia vergognoso che in italia si usino i militari per fare analisi mediche assurde e non richieste dalle regole europee, roba che succede in brasile, non dovrebbe accadere in un paese evoluto)

e comunque ormai il problema non si pone piu' in italia sono almeno 15 anni che non vengono fuori quasi piu' piloti militari uno perche' sono pochissimi, due fanno pochissime ore, tre devono rimanere nell'air force tanti di quegli anni che non gli conviene andare nelle compagnie dovendosi pagare tutto anche perche' ormai non gli riconoscono quasi nulla, si defono fare le conversioni non gli danno tutto in automatico come un tempo...forse un giorno finalmente la smetteremo di sentire fare questi discorsi


vorrei sapere che vantaggio puo' dare su un 737 dove le oscillazioni sono limitatissime avere una forma fisica in grado di sopportare accelerazioni da 7,8 g......

le priorita' del volo civile sono procedure sicurezze, precisione e chiarezza di comunicazioni, questo rende possibile che sia l'attivita' umana con la minore percentuale di fallimento, nessuno vuole dei maverick portare passeggeri (probabilmente nemmeno tra i militari esistono veramente gente come maverick e me lo auguro), gradirei solo che le discussioni fossero pu' attinenti ala sfera tecnica del volo piuttosto che all'emotivita'
Ultima modifica di Wingplane il 10 settembre 2010, 21:35, modificato 1 volta in totale.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Ponch » 10 settembre 2010, 21:33

Wingplane ha scritto:e comunque ormai il problema non si pone piu' in italia sono almeno 15 anni che non vengono fuori quasi piu' piloti militari uno perche' sono pochissimi, due fanno pochissime ore, tre devono rimanere nell'air force tanti di queghli anni che non gli conviene andare nelle compagnie dovendosi pagare tutto ache perche' orm,ai non gli riconoscono quasi nbulla, si defono fare le conversioni non gli hanno tutto in automatico ocme un tempo...forse un giorno finalmente la smetteremo di sentire fare questi discorsi
Aggiungo che fino a qualche anno fa la conversione del brevetto militare a quello civile era stata bloccata del tutto (da parte dell'Enac). Adesso non so.
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 10 settembre 2010, 21:41

Ora non voglio sembrare polemico pero' certe cose mi turbano un po'.....

ora per farvi un esempio....dove sono io in USA, i militari lavorano insieme ai civili e sponsorizzano percorsi addestrativi misti, si appoggiano a delle accademie 9NORMALI UNIVERSITA', ma pestigiosissime) specializzate in aviazione per dare ai loro futuri piloti il meglio possibile, per poi fornirgli un addestramento diverso quando sara' ora

conosco un ragazzo che fa parte di questi programmi e lo spirito e' proprio quello del fornire la qualita' migliore possibile, non importa se sia data da militari o civili.....invece in italia sempre il solito discorso dell'orgoglio (specie nelle forze armate) che devono essere sempre al di sopra di tutto ache in ambiti che non gli competono

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da touchdown » 10 settembre 2010, 21:46

Wingplane ha scritto:inoltre una delle basi del volo civile e' proprio l'essere multi engine col concetto di spinta asimmetrica, un pilota di caccia anche se dotato di due motori, sono talmente ravvicinati che non sperimentera' quasi mai questo tipo di emergenza, quindi su questo non sara' preparato. tant'e' che molte compagnie valutano al 50% il numero di ore fatte su un velivolo di queso tipo.

da ultimo: i militari hanno come priorita' concludere le missioni, non la sicurezza assoluta (altrimenti non potrebbero svolgere molte delle missioni che svolgono) in poche parole a un pilota militare e' cheisto di mettere piu
' a rischio il volo cosa che un civile non si puo' permettere, proprio perche' le finalita' sono diverse.

dovrebbe essere com'e' qua, nel paese piu' evoluto al mondo ocme aviazione: i militari fanno i militari e i civili fanno i civili (anche nel volo acrobatico e ad alte prestazioni)

sentire invece i discorsi che si fanno in italia mi ricorda molto il brasile o il sud america dove per la totale incapacita' delle strutture civili di garantire standard decenti si usano le strutture militari perche' sono le uniche che hanno un minimo di professionalita', ma non ovunque le cose funzionano cosi'

e comunque ormai il problema non si pone piu' in italia sono almeno 15 anni che non vengono fuori quasi piu' piloti militari uno perche' sono pochissimi, due fanno pochissime ore, tre devono rimanere nell'air force tanti di queghli anni che non gli conviene andare nelle compagnie dovendosi pagare tutto ache perche' orm,ai non gli riconoscono quasi nbulla, si defono fare le conversioni non gli hanno tutto in automatico ocme un tempo...forse un giorno finalmente la smetteremo di sentire fare questi discorsi


vorrei sapere che vantaggio puo' dare su un 737 dove le oscillazioni sono limitatissime avere una forma fisica in gradio di sopportare accelerazioni da 7,8 g......
alt! il fatto che un c-130 per esempio sia a rischio di essere colpito in afghanistan dal primo terrorista di turno che gioca con un RPG, e quindi voli in una zona dove vi sono evidenti rischi e pericoli, non significa che la sicurezza del volo sia trascurata. Quella è sempre e comunque la prima cosa. L' Aeronautica non è fatta di kamikazde! Ci sono delle procedure che venono seguite e applicate proprio al fine di portare a casa "la pelle", anche se si vola in teatri operativi.

Il fatto che si fanno pochissime ore è più che relativo...chi va a pisa vola...eccome! stessa cosa ciampino ecc..
In più tutti coloro i quali vanno alla linea trasporti adesso conseguono, oltre al Brevetto di Pilota Militare, anche l'ATPL, rilasciato dall' ENAV direttamente (sono loro a fare gli esami). Allo stesso modo ti assicuro che c'è ancora chi preferisce passare al civile, e ci riesce senza problemi, piuttosto che passare alla scrivania. :wink:
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 10 settembre 2010, 21:58

guarda che in afganitan e in iraq vcolano anche compagnie private e rischiano esattamente quanto i militari.


un volo colpito da un rpg in iraq era stato proprio un DHL e riuscirono ad atterrare senza alcuna pompa idraulic, compiendo una delle piu' grandi imprese della storia dell'aviazione, ma nessuno ne ha parlato perche' non trasportavano passeggeri ed erano in territorio di guerra....

le procedure ci sono, ma per ovvie ragioni, devono saper fare cose tipo volare bassissimo o in condizioni piu' estreme che per forza di cose sono piu' pericolose...in ambito civile queste cose vengono fatte dai bush pilot che le statistiche dicono che sono quelli che hanno piu' incidenti non perche' sono meno bravi ma semplicemente perche' compiono un'attivita' di volo piu' rischiosa.......


non sono kamikaze semplicemente si e' consci che un tipo di attivita' di volo e' piu' pericolsa di un'altra....fare acrobazie in formazione e' una delle cose piu' pericolose che esistano....nessuno potrebbe garantire un fallimento ogni svariato milione di voli (come avviene nella maggior parte delle compagnie aeree) proprio perche' sono le finalita' che sono diverse.... infatti pur essendo preparatissimi e bravissimi hanno un numero di incidenti infinitamente piu' alto rispetto alle compagnie aeree

ripeto sono cose diverse, non e' tanto la conclusione a essere sbagliata, ma la domanda.... non ha senso farsi una domanda di questo genere

a questo punto concludo con una battuta un po' antimilitarista: se loro sono cosi' bravi cosi' eccellenti cosi' perfetti nella preparaione e in ogni aspetto del volo, perche' sono interessati ad "abbassarsi" al livello di noi poveri ignorantoni e incapaci civili????? :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da ELTAR » 11 settembre 2010, 0:55

Direi che Wingplane ha delineato in maniera ottimale la situazione.
bèh al di là di quello che è stato già detto, comunque aggiungerei che le procedure e le norme militari sono anche più rigide di quelle civili, quindi chi è abituato alle militari si adatta facilmente e spesso alzando anche meno la cresta nei confronti della compagnia rispetto a quanto invece non farebbe un pilota civile.
E chi te l'ha detto, la mamma? Non sparare sentenze se conosci solo una parte della medaglia!
Per quanto riguarda lo spirito di adattamento... Mah! Ho diverse testimonianze ( fidate) che affermano esattamente il contrario ( con qualche affaruccio in ambito nazionale saltato in parte per questo motivo)
Poi certo, anche l'addestramento è diverso...in AM si fanno corsi che fuori è davvero difficile fare!
Già, sarà per questo che l'AMI ha stipulato convenzioni con scuole civili per l'ottenimento dell'ATPL dei propri piloti. O anche il passaggio all'anfibio fatto a Como dai piloti AMI per poter operare sui velivoli antincendio Air Tractor AT 802 Fire - Boss dell'allegra combriccola alla "Brancaleone" della Protezione Civile...
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 11 settembre 2010, 5:38

Speriamo non si tramuti sulla solita diatriba militari contro civili, stile airbus contro boeing o altre cose simili........

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da touchdown » 11 settembre 2010, 8:45

ELTAR ha scritto: E chi te l'ha detto, la mamma? Non sparare sentenze se conosci solo una parte della medaglia!
Per quanto riguarda lo spirito di adattamento... Mah! Ho diverse testimonianze ( fidate) che affermano esattamente il contrario ( con qualche affaruccio in ambito nazionale saltato in parte per questo motivo)
Non dico che tutti ragionino allo stesso modo. Condivido sul fatto che c'è chi passa al civile anche perchè arrivato al limite della sopportazione sotto questo aspetto, e quindi arrivato in Compagnia pensa di poter fare casino solo perchè adesso non veste più le stellette. Ma non si può generalizzare. Ovviamente poi tu hai le tue testimonianze e io ho le mie...nel frattempo il mondo continua a girare :wink:
ELTAR ha scritto:
Poi certo, anche l'addestramento è diverso...in AM si fanno corsi che fuori è davvero difficile fare!
Già, sarà per questo che l'AMI ha stipulato convenzioni con scuole civili per l'ottenimento dell'ATPL dei propri piloti. O anche il passaggio all'anfibio fatto a Como dai piloti AMI per poter operare sui velivoli antincendio Air Tractor AT 802 Fire - Boss dell'allegra combriccola alla "Brancaleone" della Protezione Civile...
Ma io mi riferisco proprio a questo! Tralasciando il fatto che è da non più di 3/4 anni che hanno cominciato a far conseguire l'ATPL a Pratica a chi è destinato ai trasporti e ciò implica necessariamente l'appoggio a una scuola esterna, visto che nessenuo in forza armata è abilitato ancora a fare da istruttore al corso ATPL, inoltre il dover operare sull' Air Tractor AT 802 non è la funzione principale per cui viene formato un Pilota Militare. E' ovvio che si debbano fare corsi fuori. Ma se ci si pensa poi quel pilota, che ha messo insieme tutte queste esperienze, avrà un bagaglio molto più ampio di un coetaneo che ha fatto un'eserienza totalmente civile.
Ciò non toglie che io stimo ugualmete i piloti civili! Solo che se fossi io a dover selezionare dei piloti per una compagnia, trovandomi davanti un pilota ex militare pluriselezionato (e fate conto che il volo non è l'unico modo di selezionare il personale navigante) e uno che che esce dalla Oxford Aviation Academy personalmente avrei pochi dubbi. Poi onestamente non so quali sono gli standard delle compagnie nel selezionare il personale.
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 11 settembre 2010, 17:12

Meno male che non sei tu che elezioni...... quindi secondo te i militari non dovrebero servire per proteggere lo spazio aereo di un paese ma come scuola per le compagnie aeree?????
ma ti rendi conto di quello che stai dicendo???

poi se mi dici che se uno passa dai militari dove deve dire sempre signor si signore alle compagnie aereee dove puo' fare tutto il casino che vuole (come hai scritto tu)_ si vede che non conosci minimamente la situazione delle compagnie aeree adesso.....c'e' gente tenuta per pochi mesi, tenuta veramente per le p***e, con delle pressioni inimmaginabili, altro che ami.... anche perche' si parla di soldi e quando ci sono di mezzo soldi si diventa degli squali specie nel mondo moderno governato da squallidi personaggi sciacalli....nell'ami al max ci si deve confrontare coi tagli di bilancio, ma fare una diversion o imbarcare piu' fuel non cambia assolutamente nulla, non sono li' per far soldi.......

altra cosa

Ma se ci si pensa poi quel pilota, che ha messo insieme tutte queste esperienze, avrà un bagaglio molto più ampio di un coetaneo che ha fatto un'eserienza totalmente civile.

e peche' di grazia?????un militare se vola 100 ore all'anno e' gia' tanto, un cvivile ne fa 700-900 sulla macchina civile
dopo 5 anni chi avra' un maggiore bagaglio di esperienza???



ti consiglio di informarti un po' di piu'

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da **F@b!0** » 11 settembre 2010, 17:17

Wingplane ha scritto: ti consiglio di informarti un po' di piu'
ti assicuro che touch è mooolto informato sull'argomento!!!!!!
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da MD82_Lover » 11 settembre 2010, 17:37

Wingplane ha scritto:a questo punto concludo con una battuta un po' antimilitarista: se loro sono cosi' bravi cosi' eccellenti cosi' perfetti nella preparaione e in ogni aspetto del volo, perche' sono interessati ad "abbassarsi" al livello di noi poveri ignorantoni e incapaci civili????? :mrgreen: :mrgreen:
Posso darti la risposta che mi ha dato un militare passato al civile?
Per una questione economica e perchè la vita militare dopo un pò può anche diventare "stretta".
Chiaramente riferisco e sicuramente è solo una risposta, ce ne possono essere altre mille, ma a me questa era stata data.

Il topic è interessante, ma non mi piace per i toni.
Come al solito si ingaggia la solita diatriba sul cosa è meglio, ma finisce per diventare la noiosa gara a chi ce l'ha più grosso.
Penso che niente sia meglio a priori.
Uno fa il militare, uno il civile. Due situazioni diverse e non è necessariamente detto che una sia migliore dell'altra.Sicuramente però, il militare o il civile possono dare il loro meglio in quello che stanno facendo per l'addestramento che ricevono.

Poi la questione della linea che cerca il militare è vecchia.
Lo scenario è cambiato sia qui che lì.
Ora il militare vola poche ore e il civile non sa dove sbattere la testa per trovare lavoro. I superpreparati piloti AZ sono stati messi a terra e per loro non è stato trovato un posto, pur con tutta la preparazione che hanno.
Poi vabbè... leggendo, anzichè avere l'idea che apparteniate tutti ad una grande famiglia, la sensazione che passa è quella che anche tra "colleghi" ci si debba fare le scarpe.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 11 settembre 2010, 19:09

io mi auguro che veramente tra colleghi queste cose non ci siano........ credo che siano pregiudizi tra i non addetti ai lavori, dovuti a qualche antica reminiscenza (ripeto l'italia e' un paese molto poco evoluto ocme aviazione e, agli albori non essendoci praticamente stata un'aviazione civile, i militari primeggiavano, ma e' ua cosa che riguarda solo parecchi decenni fa e che comunque in altri paesi non e' accaduta esattamente cosi'0 E POI complice anche un sistema informativo non molto ferrato in materia.....

diciamo che se volo vorrei avere vicino a me una persona preparata, equilibrata, con grande esperienza sulla macchina e la tipologia di volo che sta effettuando (che poi abbia iniziato in ami o in una scuola poco conta) e soprattutto vorrei sapere di avere dei bravi piloti militari pronti a intervernire in caso qualche minaccia dovesse capitare.
a questo punto si ha il quadro ottimale di quello che sono i vari aspetti del volo.......


PS

se guardate il red bull championship (purtroppo poco famoso in italia) il background di provenienza dei piloti e' molto vario, molti civili, qualche ex militare.... c'e' un po' di tutto..... e fanno acrobazie puttosto estreme, ma pur sempre per scopi civili (fondamentalmente intrattenimento)

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da touchdown » 11 settembre 2010, 21:25

Wingplane ha scritto:quindi secondo te i militari non dovrebero servire per proteggere lo spazio aereo di un paese ma come scuola per le compagnie aeree?????
ma ti rendi conto di quello che stai dicendo???
scusa eh...ma non mi sembra affatto di avere scritto questo. Io ho detto che un pilota militare non ha come compito principale quello di andare a spegnere incendi!! Quello è solo un supporto che viene dato alla protezione civile, ma non è quello lo scopo per cui l'aeronautica investe per formare i propri piloti!! Ho poi detto che per necessità di impiego i piloti destinati ai trasporti hanno bisogno di conseguire l'atpl e per far ciò l'AM ha necessità di appoggiarsi a scuole esterne...non mi sembra di aver detto che i piloti militari si arruolino per poi passare in toto al civile! Tutte queste conclusioni le hai fatte tu e non io per quanto mi riguarda.
Wingplane ha scritto: poi se mi dici che se uno passa dai militari dove deve dire sempre signor si signore alle compagnie aereee dove puo' fare tutto il casino che vuole (come hai scritto tu)_ si vede che non conosci minimamente la situazione delle compagnie aeree adesso.....c'e' gente tenuta per pochi mesi, tenuta veramente per le p***e, con delle pressioni inimmaginabili, altro che ami.... anche perche' si parla di soldi e quando ci sono di mezzo soldi si diventa degli squali specie nel mondo moderno governato da squallidi personaggi sciacalli....nell'ami al max ci si deve confrontare coi tagli di bilancio, ma fare una diversion o imbarcare piu' fuel non cambia assolutamente nulla, non sono li' per far soldi.......
anche qui. Io non ho detto questo. Ho semplicemente detto che il singolo uscito dall' AM e arrivato al civile prende e fa casino c'è sempre..come c'è il figlio di papà raccomandato che pensa di fare come gli pare...ma sono comportamenti che prescindono dall'etica militare, dall'aeronautica in genere e penso dal comportamento di ogni ragazzo/uomo di buon senso e professionalità. Al contrario sostengo che il comportamento generalizzato di coloro che passano al civile sia prorprio quello di subire di più, rispetto a chi ha fatto un'esperienza totalmente civile,dalla compagnia senza obiettare eccessivamente perchè così abituati in AM dove non ci sono sindacati e dove non esiste il diritto allo sciopero e dove la gente muore con uno scudetto sul braccio...mentre tutta italia ci prende per mercenari..

Ma se ci si pensa poi quel pilota, che ha messo insieme tutte queste esperienze, avrà un bagaglio molto più ampio di un coetaneo che ha fatto un'eserienza totalmente civile.
Wingplane ha scritto:e peche' di grazia?????un militare se vola 100 ore all'anno e' gia' tanto, un cvivile ne fa 700-900 sulla macchina civile
dopo 5 anni chi avra' un maggiore bagaglio di esperienza???

ti consiglio di informarti un po' di piu'
ma di cosa parli? io sto parlando al momento dell'assunzione. in compagnia A confronto un ragazzo appena uscito dalle scuole di volo civili e un 30enne che ha appena finito la ferma in AM...secondo te chi ha pià ore di volo? secondo te chi ha volato più macchine? secondo te chi ha fatto maggiori esperienze anche all'estero? Secondo te chi ha maggiore esperienza in volo (magari l'ex militare è pure istruttore)? Secondo te chi ha sviluppato più leadership? NON sto confrontando un comandate con 18.000 ore di volo e un capitano dell'aeronatuica!
E ti assicuro che non sono io quello che si deve informare meglio...
"...e mentre la mente, in silenziosa ascesa, superava l'alto, inviolato santuario dello spazio, levai in alto la mano e sentii il volto di Dio." - J.G.Magee Junior


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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da FAS » 11 settembre 2010, 21:40

MD82_Lover ha scritto: Uno fa il militare, uno il civile. Due situazioni diverse e non è necessariamente detto che una sia migliore dell'altra.Sicuramente però, il militare o il civile possono dare il loro meglio in quello che stanno facendo per l'addestramento che ricevono.
brava...quoto in pieno

le condizioni al contorno sono completamente differenti....le responsabilità diverse e lo stesso i margini di errore ed il tipo di stress al quale si è sottoposti
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da tartan » 11 settembre 2010, 22:06

FAS ha scritto:
MD82_Lover ha scritto: Uno fa il militare, uno il civile. Due situazioni diverse e non è necessariamente detto che una sia migliore dell'altra.Sicuramente però, il militare o il civile possono dare il loro meglio in quello che stanno facendo per l'addestramento che ricevono.
brava...quoto in pieno

le condizioni al contorno sono completamente differenti....le responsabilità diverse e lo stesso i margini di errore ed il tipo di stress al quale si è sottoposti
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da noone » 11 settembre 2010, 22:09

perdonami ma che senso ha confrontare due piloti uno ex militare di 30 anni con centinaia di ore di volo e tutte le licenze e uno di 21 con 200 ore scarse attaccate al libretto... certo che dal punto di vista dell'esperienza non c'è paragoni, come non c'è dubbio che tra il precedente ex militare e un civile di 30 anni con centinaia di ore di macchina pesante sarà più interessante il secondo... in definitiva questo tipo di comparazioni è totalmente futile.
Il discorso verte sui sistemi di istruzione e sulla menjtalità conseguente, vedere chi dei due è più bravo è come chiedere din scegliere il migliore tra un chirurgo spinale ed uno cardiaco... semplicemente fuffa....

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da MD82_Lover » 11 settembre 2010, 22:53

noone ha scritto:Il discorso verte sui sistemi di istruzione e sulla menjtalità conseguente, vedere chi dei due è più bravo è come chiedere din scegliere il migliore tra un chirurgo spinale ed uno cardiaco... semplicemente fuffa....
Guarda noone, questo esempio volevo farlo anch'io...poi ho evitato perchè sennò si dice che ci metto sempre in mezzo le cose che mi riguardano...però si, spesso, anche nell'ambiente sanità, si fanno dei distinguo su quale sia il medico più bravo.
Chi si piega a questo tipo di ragionamenti penso che non abbia affatto compreso lo stato delle cose.
C'è chi dice che il manico più grande ce l'abbiano gli anestesisti, chi i cardiochirurghi, chi i neurochirurghi...poi, in realtà, se ti fermi a pensare un pò a come stanno le cose, ti rendi conto che senza un anestesista quel paziente non dormirebbe, ma senza il cardiochirugo non sopravviverebbe.
L'anestesista potrebbe far sopravvivere un altro paziente, ma quel paziente potrebbe poi aver bisogno di un esperto in dialisi e qui anche il migliore degli anestesisti non potrebbe fare nulla senza un medico nefrologo.
Potremmo osannare un chirurgo di fama mondiale ma dovremmo anche ricordarci di tutte quelle altre professionalità che girano attorno al suo magnifico lavoro e si danno da fare perchè la riuscita di ciò che ha fatto sia piena e completa.

Paragonare professionalità e percorsi diversi di scelte individuali, cercando di trovarci a tutti i costi un meglio o un peggio, dimenticando di riconoscere le singole peculiarità e l'importanza di qualsiasi tipo lavoro credo non abbia davvero senso.

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da tartan » 11 settembre 2010, 23:16

Mi ritrovo ancora con quello che dice Sabrina, però se si pone la domanda in modo diverso, forse qualche elemento di discussione non del tutto campato in aria si potrebbe trovare. Per esempio, potrebbe avere un senso chiederci se in una compagnia civile si deve preferire un pilota che proviene da una educazione militare oppure è preferibile un pilota che di militare non ha niente?
Se vado indietro nel tempo ricordo che una volta si pensava che un ex pilota militare avesse maggiori propensioni al comando di un pilota civile, proprio per il tipo di addestramento ricevuto. Con il passare del tempo e l'affermarsi della crew coordination e la scoperta dell'importanza del dialogo nel cockpit, la propensione al comando di tipo militare ha perso sempre più importanza, fino a divenire un possibile problema.
Non ho nessuna pretesa di essere sicuro di quello che dico, quindi vorrei sentire anche qualche parere qualificato.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da FAS » 11 settembre 2010, 23:27

infatti
attitudine al comando.....
e comunque ad esempio nel militare di esperienza su traffico aeroportuale intenso ve ne è ben poca....
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da Wingplane » 12 settembre 2010, 1:02

ma di cosa parli? io sto parlando al momento dell'assunzione. in compagnia A confronto un ragazzo appena uscito dalle scuole di volo civili e un 30enne che ha appena finito la ferma in AM...secondo te chi ha pià ore di volo? secondo te chi ha volato più macchine? secondo te chi ha fatto maggiori esperienze anche all'estero? Secondo te chi ha maggiore esperienza in volo (magari l'ex militare è pure istruttore)?
aspetta....se mi fa questo scenario sei un po' in mala fede perche' mi paragoni chi ha l'esperinza minima indispensabile (e ricordo che solo in europpa chi ha 200 ore viene assunto in una compagnia perche' qua in usa te lo scordi e giustamente anche) con chi ha un'esperienza di 10 anni.....

se mi paragoni il 30enne da 10 anni in ami (ma in ami mica devi rimanere molto di piu' adesso???) allora il paragone lo puoi fare col 30 enne che e' in ambito civile da 10 anni, ha fatto l'istruttore su diverse macchine di AG, in usa magari quindi ha un'esperienza all'estero (non so quanto piloti militari italiani abbiano la possibilita' di vivere e operare per svariati anni all'estero tipo USA) e magari e' passato a qualche regional collezionando qualche migliaia di ore di volo

vedi che lo scenario cambia???? quindi paragoniamo cose almeno simili non completamente diverse.....

comunque ripeto, il 30enne che e' stato in ami conosce perfettamente quello che si fa in ami, il 30 enne che ha apassato 10 anni in ambito civile conosce bene l'ambito civile......poi si fa la selezione e si vede quale dei due dara' le maggiori garanzie alla compagnia.....il civile gia' conosce il suo ambito, il militare dovra' invece adattarsi....se riuscira' d adattarsi sara' un ottimo elemento e potra' potare qualcosa di nuovo al suo ambito, altrimenti il paragone continuad essere sterile



comunque mi piace che sia stato introdotto il concetto di crm....... cosa molto importante









comunque mi fa piacere che hai questa visione molto da alitalia anni '60 delle compagnie aeree in cui i piloti fanno quello che vogliono, ripetono il panorama attuale e' ben diverso......almeno in ami non ci sono falimenti, stipendi che non arrivano e nessuno ti licenzia per futili motivi, anche se non ci sono sindacati (che ormai sono assenti anche in tante compagnie private e dove vige la legge della jungla, mors tua vita mea)

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da AirGek » 13 settembre 2010, 18:17

Dopo aver aperto questo thread ho fatto dei ragionamenti stile Lega Nord.

Il militare faccia il militare, il civile faccia il civile.

Volare sull'air tractor non è il compito primario di un pilota militare? Non lo faccia, lasci lo spazio ai civili, di certo loro, i civili, il lavoro dei militari non lo minacciano.
Tempi duri creano uomini forti,
Uomini forti creano tempi tranquilli,
Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
Uomini deboli creano tempi duri

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Re: Preparazione pilota civile Vs pilota militare

Messaggio da ELTAR » 13 settembre 2010, 21:48

tartan ha scritto:Mi ritrovo ancora con quello che dice Sabrina, però se si pone la domanda in modo diverso, forse qualche elemento di discussione non del tutto campato in aria si potrebbe trovare. Per esempio, potrebbe avere un senso chiederci se in una compagnia civile si deve preferire un pilota che proviene da una educazione militare oppure è preferibile un pilota che di militare non ha niente?
Se vado indietro nel tempo ricordo che una volta si pensava che un ex pilota militare avesse maggiori propensioni al comando di un pilota civile, proprio per il tipo di addestramento ricevuto. Con il passare del tempo e l'affermarsi della crew coordination e la scoperta dell'importanza del dialogo nel cockpit, la propensione al comando di tipo militare ha perso sempre più importanza, fino a divenire un possibile problema.
Non ho nessuna pretesa di essere sicuro di quello che dico, quindi vorrei sentire anche qualche parere qualificato.
Non hai la pretesa di essere sicuro di quello che hai detto, perchè fondamentalmente appartieni alla categoria, ormai astratta, degli italiani nobili per principio, ma hai centrato in pieno ( e "affondato") il fulcro della dell'argomento (e lo sai :mrgreen: ).
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!

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