Incredibile stage di RIETI
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Incredibile stage di RIETI
Ciao a tutti!
Sono di fresco rientro dallo stage di secondo periodo a Rieti... CHE ESPERIENZA ragazzi!!!
Per chi non ci fosse già stato lo consiglio vivamente!
INCREDIBILE, ogni volta che ci ripenso non mi sembra neanche vero da gran che era bello!
Sono di fresco rientro dallo stage di secondo periodo a Rieti... CHE ESPERIENZA ragazzi!!!
Per chi non ci fosse già stato lo consiglio vivamente!
INCREDIBILE, ogni volta che ci ripenso non mi sembra neanche vero da gran che era bello!
ET SILENTER DELEO
Re: Incredibile stage di RIETI
dai dai raccontaci un po' di più! In cosa consiste? Cosa hai fatto tu? Cosa hai imparato? Difficoltà?
"Failure is not an option." (cit. Eugene F. Kranz)
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Re: Incredibile stage di RIETI
Dai racconta cosa hai fatto, così ci andiamo anche noi!
Stefano Motetti
The greatest md 80 fan!
"Non chiedetevi cosa lo stato può fare per voi, ma piuttosto chiedetevi cosa voi potete fare per lo stato" J.F.Kennedy
"If you want you can" This is my motto
"E pluribus unum" in italiano "Da molti un tutt'uno, motto nazionale degli Stati Uniti
"Semper Fidelis"United States Marines
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Re: Incredibile stage di RIETI
Dunque, andare a Rieti vuol dire secondo periodo, per un pilota d'aliante secondo periodo vuol dire approfondire tutto ciò che viene dopo il basico, spingendo al massimo sulle proprie capacità, su quelle della macchina e soprattutto sulla conoscenza della meteo circostante.
Lo stage dura una settimana, vi assicuro che è una delle più belle esperienze per un pilota, si vola tutti i giorni in un ambiente estremamente professionale e disciplinato, ma non per questo non divertente. Però ragazzi che fatica
Sveglia presto, alla mattina c'è il briefing teorico che inizia sempre con la meteo del giorno per poi passare a tutti quegli argomenti che poi in volo diverranno concreti. Poi si passa all'assegnazione delle macchine e dell'eventuale missione del giorno.
Poi tutti agli hangar a tirar fuori gli alianti che poi vengono portati in linea.
I primi 2 giorni si passa tutti per i biposto con un istruttore esperto che fa vedere zone, quote, velocità... uno dei primi pensieri è: ammazza quanto è vicino il costone! Ci si farà l'abitudine. Poi a rassicurare c'è che sei ai comandi di uno Schempp-Hirt Duo Discus, macchina eccezionale, docilissima ma veloce quando serve, comoda, silenziosa e strumentata di tutto punto con tanto di sitck comandi sulla barra...
Poi, a meno che non si abbia bisogno di ulteriori "sbollentate", ti viene assegnato un monoposto che può essere uno degli DG 800,o Schempp-Hirt Discus, o Grob Astir o un PW-5 della flotta.
Solitamente il primo giorno di monoposto si vola in "formazione", nel senso che si viene divisi per gruppi di 4/5 piloti che hanno come leader un istruttore da seguire. In questo caso le comunicazioni radio devono essere ancor più precise ed essenziali del solito per evitare incomprensioni ed evitare... incontri ravvicinati, anche se in questo il FLARM (il sistema anticollisione) aiuta parecchio.
Poi gli ultimi giorni si prende e si prova a far da soli quello che si faceva in coda agli istruttori provando a completare le missioni assegnate con distanze percorse, tempi e altri parametri da rispettare...
Rientrare col sole calante, cambiare frequenza con la terra di Rieti per l'avvicinamento dopo 4 ore di volo in posti da favola è un'emozione difficilmente descrivibile.
Poi... poi c'è la vita a terra, le cene con gli altri piloti, tutti con accenti diversi perchè provenienti un po' da tutta Italia, ma uniti dallo spirito di gruppo e.. dalla stanchezza!
Infatti anche non volendo, dopo un certo orario, tutti a riposarsi... domani si VOLA!
Lo stage dura una settimana, vi assicuro che è una delle più belle esperienze per un pilota, si vola tutti i giorni in un ambiente estremamente professionale e disciplinato, ma non per questo non divertente. Però ragazzi che fatica
Sveglia presto, alla mattina c'è il briefing teorico che inizia sempre con la meteo del giorno per poi passare a tutti quegli argomenti che poi in volo diverranno concreti. Poi si passa all'assegnazione delle macchine e dell'eventuale missione del giorno.
Poi tutti agli hangar a tirar fuori gli alianti che poi vengono portati in linea.
I primi 2 giorni si passa tutti per i biposto con un istruttore esperto che fa vedere zone, quote, velocità... uno dei primi pensieri è: ammazza quanto è vicino il costone! Ci si farà l'abitudine. Poi a rassicurare c'è che sei ai comandi di uno Schempp-Hirt Duo Discus, macchina eccezionale, docilissima ma veloce quando serve, comoda, silenziosa e strumentata di tutto punto con tanto di sitck comandi sulla barra...
Poi, a meno che non si abbia bisogno di ulteriori "sbollentate", ti viene assegnato un monoposto che può essere uno degli DG 800,o Schempp-Hirt Discus, o Grob Astir o un PW-5 della flotta.
Solitamente il primo giorno di monoposto si vola in "formazione", nel senso che si viene divisi per gruppi di 4/5 piloti che hanno come leader un istruttore da seguire. In questo caso le comunicazioni radio devono essere ancor più precise ed essenziali del solito per evitare incomprensioni ed evitare... incontri ravvicinati, anche se in questo il FLARM (il sistema anticollisione) aiuta parecchio.
Poi gli ultimi giorni si prende e si prova a far da soli quello che si faceva in coda agli istruttori provando a completare le missioni assegnate con distanze percorse, tempi e altri parametri da rispettare...
Rientrare col sole calante, cambiare frequenza con la terra di Rieti per l'avvicinamento dopo 4 ore di volo in posti da favola è un'emozione difficilmente descrivibile.
Poi... poi c'è la vita a terra, le cene con gli altri piloti, tutti con accenti diversi perchè provenienti un po' da tutta Italia, ma uniti dallo spirito di gruppo e.. dalla stanchezza!
Infatti anche non volendo, dopo un certo orario, tutti a riposarsi... domani si VOLA!
ET SILENTER DELEO
Re: Incredibile stage di RIETI
Ciao, ti ringrazio per il resoconto esauriente!! Mi son venute un paio di domande...
Ci si può andare (in linea di massima) anche appena brevettati? Cosa c'era di simile/diverso rispetto a quello che hai imparato al basico?
Per l'assegnazione ci si mette d'accordo tra piloti oppure ci sono gli "istruttori" che assegnano i mezzi a seconda delle capacità del pilota?
Questa cosa dev'essere parecchio divertente! Ma in formazione tipo "mamma oca" con i suoi piccoli oppure uno dietro l'altro come capita?
(*sempre se riesco a brevettarmi ad agosto)
I-ALLE ha scritto:Dunque, andare a Rieti vuol dire secondo periodo, per un pilota d'aliante secondo periodo vuol dire approfondire tutto ciò che viene dopo il basico, spingendo al massimo sulle proprie capacità, su quelle della macchina e soprattutto sulla conoscenza della meteo circostante.
Ci si può andare (in linea di massima) anche appena brevettati? Cosa c'era di simile/diverso rispetto a quello che hai imparato al basico?
Mi hanno raccontato...I-ALLE ha scritto:Lo stage dura una settimana, vi assicuro che è una delle più belle esperienze per un pilota, si vola tutti i giorni in un ambiente estremamente professionale e disciplinato, ma non per questo non divertente. Però ragazzi che fatica
I-ALLE ha scritto:Poi si passa all'assegnazione delle macchine e dell'eventuale missione del giorno.
Per l'assegnazione ci si mette d'accordo tra piloti oppure ci sono gli "istruttori" che assegnano i mezzi a seconda delle capacità del pilota?
I-ALLE ha scritto:Solitamente il primo giorno di monoposto si vola in "formazione", nel senso che si viene divisi per gruppi di 4/5 piloti che hanno come leader un istruttore da seguire. In questo caso le comunicazioni radio devono essere ancor più precise ed essenziali del solito per evitare incomprensioni ed evitare... incontri ravvicinati, anche se in questo il FLARM (il sistema anticollisione) aiuta parecchio.
Questa cosa dev'essere parecchio divertente! Ma in formazione tipo "mamma oca" con i suoi piccoli oppure uno dietro l'altro come capita?
Ok, adesso so dove passare le mie prossime vacanze*! e si potrebbe anche fare uno stage md80..I-ALLE ha scritto:Poi... poi c'è la vita a terra, le cene con gli altri piloti, tutti con accenti diversi perchè provenienti un po' da tutta Italia, ma uniti dallo spirito di gruppo e.. dalla stanchezza!
Infatti anche non volendo, dopo un certo orario, tutti a riposarsi... domani si VOLA!
(*sempre se riesco a brevettarmi ad agosto)
"Failure is not an option." (cit. Eugene F. Kranz)
Re: Incredibile stage di RIETI
Io ho dovuto rinunciarci per motivi personali, ma i miei amici che ci sono stati ne parlano superbene.
Il prossimo anno probabilomente ci andrò.......
Il prossimo anno probabilomente ci andrò.......
Re: Incredibile stage di RIETI
Hai conosciuto l'istruttore Luciano???
Re: Incredibile stage di RIETI
Innanzi tutto mi scuso per il ritardo nelle risposte... sotto le ferie diventano tutti matti e sembra che il mondo finisca e al lavoro è un inferno!
Bando alle ciance, comincio con le risposte:
Dunque a Rieti ci si può andare anche appena brevettati. Certo è che con un minimo d'esperienza in più ci si diverte di più e si rischia meno di farsi tutto lo stage in biposto (che è comunque oltremodo formativo, e poi CHE BIPOSTO! DD con LX8000...)
Di diverso dal basico c'è che si impara ad allontanarsi (sempre in sicurezza of course) ed essendo Rieti in una valle, si fa presto a non vedere più l'aeroporto. In quel momento si prendono nuove consapevolezze e il volo a vela diventa "roba vera". Poi si famigliarizza col volo in montagna, a far la barba ai costoni, ecc...
Per l'assegnazione delle macchine, come accennato in precedenza, si va molto in base all'esperienza e all'attitudine. Chiaramente un Discus (mono) a chi ha volato per massimo 2 ore su un K21 è obbiettivamente sovradimensionato.
Nel mio caso, dopo un check sullo Schempp-Hirt DD (dove ho imparato a getire carrello e strumentazione digitale), mi hanno assegnato un Grob mono Astir, non è uno Schempp-Hirt ma fa il suo onesto lavoro.
Il volo in "formazione" e più di gruppo che in stile mamma oca. Spesso Gli istruttori aspettano i loro gregari con i diruttori aperti in base cumulo per poi partire on appena tutti sono alla stessa quota, la differenza di manico c'è e si vede, ma questo è normale e non può che essere un incentivo!
Non ho avuto il piacere di conoscere Luciano! Gli istruttori erano Alessandro Bruttini (capo stage), Ermanno Ronchetti, Fausto Bardelli e Paolo (non mi ricordo il cognome) e ad ognuno di loro erano affidati 4/5 piloti. Quello del check sul biposto sarà poi stato il tuo capo-formazione nel caso di passaggio a monoposto (o tuo prezioso maestro nel caso si rimanga sul biposto con gli altri che ti inseguono...)
Comunque sia è stata un'esperienza INDIMENTICABILE e ve la consiglio vivamente!
A presto,
-Alessandro->
Bando alle ciance, comincio con le risposte:
Dunque a Rieti ci si può andare anche appena brevettati. Certo è che con un minimo d'esperienza in più ci si diverte di più e si rischia meno di farsi tutto lo stage in biposto (che è comunque oltremodo formativo, e poi CHE BIPOSTO! DD con LX8000...)
Di diverso dal basico c'è che si impara ad allontanarsi (sempre in sicurezza of course) ed essendo Rieti in una valle, si fa presto a non vedere più l'aeroporto. In quel momento si prendono nuove consapevolezze e il volo a vela diventa "roba vera". Poi si famigliarizza col volo in montagna, a far la barba ai costoni, ecc...
Per l'assegnazione delle macchine, come accennato in precedenza, si va molto in base all'esperienza e all'attitudine. Chiaramente un Discus (mono) a chi ha volato per massimo 2 ore su un K21 è obbiettivamente sovradimensionato.
Nel mio caso, dopo un check sullo Schempp-Hirt DD (dove ho imparato a getire carrello e strumentazione digitale), mi hanno assegnato un Grob mono Astir, non è uno Schempp-Hirt ma fa il suo onesto lavoro.
Il volo in "formazione" e più di gruppo che in stile mamma oca. Spesso Gli istruttori aspettano i loro gregari con i diruttori aperti in base cumulo per poi partire on appena tutti sono alla stessa quota, la differenza di manico c'è e si vede, ma questo è normale e non può che essere un incentivo!
Non ho avuto il piacere di conoscere Luciano! Gli istruttori erano Alessandro Bruttini (capo stage), Ermanno Ronchetti, Fausto Bardelli e Paolo (non mi ricordo il cognome) e ad ognuno di loro erano affidati 4/5 piloti. Quello del check sul biposto sarà poi stato il tuo capo-formazione nel caso di passaggio a monoposto (o tuo prezioso maestro nel caso si rimanga sul biposto con gli altri che ti inseguono...)
Comunque sia è stata un'esperienza INDIMENTICABILE e ve la consiglio vivamente!
A presto,
-Alessandro->
ET SILENTER DELEO