Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
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Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
Ciao a tutti. Ho 23 anni, mi chiamo Simone. Mi sono iscritto ora, ma è da parecchio che leggo il forum - e questa sezione in particolare. Mi scuso se il racconto potrà sembrare lungo, ma voglio dire la mia al riguardo e se riuscissi a dare fiducia ad anche solo una persona, sarò più che contento. Ho passato anch'io molte delle fasi tipiche del "fifone": un vecchio volo vissuto male, una percezione da allora distorta ma del tutto convinta sulla realtà del settore, una crescente paura riguardo i viaggi di linea, la certezza di andare incontro alla morte nel caso malaugurato che avessi dovuto farne, e quindi la ricerca disperata di mille altri modi per arrivare alle varie destinazioni - che invece sarebbero state tanto comode da raggiungere per aereo. Una frustrazione, soprattutto se considerato che, per assurdo, sono un appassionato del volo: quando penso, parlo e vedo aerei ed elicotteri sono "nel mio"; pensate che in particolar modo adoro questi ultimi (dove il volo lo senti, eccome), tanto che intendo conseguirne il corrispettivo brevetto commerciale. Quest'estate ho pure potuto pilotarne uno: esperienza memorabile e "forte", in senso del tutto positivo. Una cabina di vetro sospesa tra le montagne, stuzzicata da vibrazioni e vuoti d'aria divertentissimi da vivere, soprattutto con la cloche alla mano.
Ma allora perché questa paura atavica dei voli di linea? Perché il terrore e la difficoltà a deglutire nell'avvicinarsi ad un aeroporto? Che è, uno scherzo? E questo pensiero di commiato e rassegnata benedizione destinato ai poverelli in procinto di imbarcarsi per un volo? La prospettiva da incubo di imbarcarsi su un jet, anche solo per cinque minuti? Restare in quel lungo tubo controllato da altri? Mai!
Ma sapete, dopo quell'unico volo vissuto male è andata a finire che ho visto decine, decine e decine di puntate di quei programmi sui disastri aerei in onda sul satellite. Bellissimi, fatti benissimo, ma deleteri e fuorvianti. Non voglio criticare i programmi in sé, ma far notare che in seguito all'uso che io ne ho fatto, e al modo particolare in cui sono fatti, ero ormai sicuro di firmare una condanna a morte nel caso avessi preso un volo qualsiasi. Niente di più falso, ovviamente. Sapevo tutto sulle peggiori eventualità e possibilità riguardo ai più che rari estremi descritti: eppure così tanto ignoravo sulla realtà odierna del volo di linea. Se facessero un documentario su ogni singolo disastro stradale, non basterebbero le ore di una vita per vederli tutti; eppure guidiamo tutti la macchina. Gli aerei invece sono i mezzi più sicuri al mondo. Ogni secondo ne decollano chissà quante centinaia, ogni anno due miliardi di persone ne usufruiscono e accadono pochissimi problemi. Eppure tu ti sei costruito la tua realtà al riguardo? No, non va bene.
Così dopo anni ed anni vissuti con questo terrore, una mattina di quest'autunno sono stato colto da un'illuminazione profonda. Ho pensato, "Vaff*nculo!": era ora di risolvere il tutto. Per quanto mi riguardava, nella mia ignoranza, era quasi impossibile prenotare un volo senza sapere di andare incontro ai guai seri: roba da non dormirci la notte. Ho scoperto questo forum; ho letto in lungo e in largo questa sezione, ricolma di amichevoli, utili, concreti consigli ed informazioni - spesso ben spiegate persino da veri piloti - e ho spulciato le esperienze di chi poteva dire di avercela fatta; Fantascienza, per me. In particolare, con l'articolo di Kitano sulle 4 regole per sconfiggere la paura è stato amore a prima vista. Letto, riletto, frasi sottolineate, stampate nella mente. Ci sarebbero un sacco di altre persone da citare, con i loro preziosi spunti di vista e incoraggiamenti, e mi scuso se non lo faccio per non dilungarmi.
Ora bisognava mettere il tutto in pratica, e volare letteralmente verso nuovi emozionanti possibilità. Guarda che caso! Volevo fare un viaggio in Germania proprio a novembre. Da solo. In treno sarebbero 7 ore, ad un costo improponibile... ma pensa, in aereo poco più di un'ora e mezza, e molto più economico... e poi ci sono le hostess. Lo faccio? vado? Lo faccio. Vado. Oh mamma, "volo confermato", mi evidenzia il sito web. Ma che sto facendo? Ridacchio con me stesso e su me stesso.
Molti mi dicono che è meglio viaggiare con qualcuno, la prima volta. Ma le parole del forum mi hanno dato tanta fiducia ed ottimismo che mi sento confidente di ogni cosa. Sarò pazzo? Intanto non mi tremano più i denti al pensiero di infilarmi nell'aereo. Strano! Prenoto all'andata un posto davanti, al finestrino. Al ritorno lo prenoto in coda, sempre vicino all'ovale vetrato. All'andata al mattino, al ritorno nel buio delle sere europee di novembre. Volevo provare in ogni modo quest'esperienza, tagliare la testa al toro. Nel dirigermi all'aereo - che dopo le parole di voi del forum, dapprima instabile, insicuro, miracolato mi appare ora indubitabilmente robusto, sicuro, confortevole e semplicemente bellissimo - ripenso alle 4 regole e alle esperienze di chi, prima di me e con maggiori difficoltà, si è gettato "nell'impresa". Da quando mi siedo sul 4A a quando atterro si scopre che è tutta un'esperienza fantastica. Che meraviglia. L'emozione del decollo, in precedenza inteso come il modo più ovvio per lasciare questo mondo, ora eccitante momento; le Alpi che scorrono sotto, la gioia pura di volare, restituita a me una volta dissolta la patina delle INUTILI ed ESAGERATE paure. Ci sono pure i vuoti d'aria; nella mente mi ricorre subito quella frase letta qui nel web: "se non balla, io non mi diverto". Ed è così pure per me, ora. Atterro, decido che la prossima fidanzata dev'essere un hostess, conto le ore al prossimo imbarco per il ritorno - ma questa volta perché non vedo l'ora di risalire! Ma dico, sono pazzo? Qualcuno mi ha drogato? No, è solo la bellezza del volo alla portata di tutti.
Il ritorno è se possibile ancora più bello. Le città illuminate sono bellissime dall'alto, e mi chiedo come alcuni possano dormire (ultima iniezione di fiducia, se ce ne fosse bisogno) di fronte a un tale spettacolo. Forse dormono perché ci sono gli Steward, non le hostess. Si atterra a Malpensa ancora elettrizzati per l'esperienza, la gioia di aver creduto nelle parole degli altri e soprattutto in se stessi, il desiderio di re-imbarcarsi presto. La soddisfazione di veder aprirsi un portone, a lungo chiuso per semplice ignoranza e fraintendimento di una realtà consolidata, sicura, divertente.
A quelli che sperano di uscirne voglio lanciare il messaggio che sì, credete pure al 100% a quello che dicono qui, non sono parole rassicuranti: sono parole sicure. Non esiste la possibilità di godersi il volo fuori da ogni paura, esiste la certezza di farlo. Il mio consiglio è di andare lassù con positività, umorismo e senza prendervi molto sul serio. La presenza di spirito è più facile da usare di quanto tutti pensiamo, e per la nostra interiorità equivale ad una vittoria alla lotteria per un borghese: poteva vivere anche senza, ma di certo è un grande aiuto.
Buttatevi con fiducia nel mondo del volo di linea: non vorrete più smettere
Ma allora perché questa paura atavica dei voli di linea? Perché il terrore e la difficoltà a deglutire nell'avvicinarsi ad un aeroporto? Che è, uno scherzo? E questo pensiero di commiato e rassegnata benedizione destinato ai poverelli in procinto di imbarcarsi per un volo? La prospettiva da incubo di imbarcarsi su un jet, anche solo per cinque minuti? Restare in quel lungo tubo controllato da altri? Mai!
Ma sapete, dopo quell'unico volo vissuto male è andata a finire che ho visto decine, decine e decine di puntate di quei programmi sui disastri aerei in onda sul satellite. Bellissimi, fatti benissimo, ma deleteri e fuorvianti. Non voglio criticare i programmi in sé, ma far notare che in seguito all'uso che io ne ho fatto, e al modo particolare in cui sono fatti, ero ormai sicuro di firmare una condanna a morte nel caso avessi preso un volo qualsiasi. Niente di più falso, ovviamente. Sapevo tutto sulle peggiori eventualità e possibilità riguardo ai più che rari estremi descritti: eppure così tanto ignoravo sulla realtà odierna del volo di linea. Se facessero un documentario su ogni singolo disastro stradale, non basterebbero le ore di una vita per vederli tutti; eppure guidiamo tutti la macchina. Gli aerei invece sono i mezzi più sicuri al mondo. Ogni secondo ne decollano chissà quante centinaia, ogni anno due miliardi di persone ne usufruiscono e accadono pochissimi problemi. Eppure tu ti sei costruito la tua realtà al riguardo? No, non va bene.
Così dopo anni ed anni vissuti con questo terrore, una mattina di quest'autunno sono stato colto da un'illuminazione profonda. Ho pensato, "Vaff*nculo!": era ora di risolvere il tutto. Per quanto mi riguardava, nella mia ignoranza, era quasi impossibile prenotare un volo senza sapere di andare incontro ai guai seri: roba da non dormirci la notte. Ho scoperto questo forum; ho letto in lungo e in largo questa sezione, ricolma di amichevoli, utili, concreti consigli ed informazioni - spesso ben spiegate persino da veri piloti - e ho spulciato le esperienze di chi poteva dire di avercela fatta; Fantascienza, per me. In particolare, con l'articolo di Kitano sulle 4 regole per sconfiggere la paura è stato amore a prima vista. Letto, riletto, frasi sottolineate, stampate nella mente. Ci sarebbero un sacco di altre persone da citare, con i loro preziosi spunti di vista e incoraggiamenti, e mi scuso se non lo faccio per non dilungarmi.
Ora bisognava mettere il tutto in pratica, e volare letteralmente verso nuovi emozionanti possibilità. Guarda che caso! Volevo fare un viaggio in Germania proprio a novembre. Da solo. In treno sarebbero 7 ore, ad un costo improponibile... ma pensa, in aereo poco più di un'ora e mezza, e molto più economico... e poi ci sono le hostess. Lo faccio? vado? Lo faccio. Vado. Oh mamma, "volo confermato", mi evidenzia il sito web. Ma che sto facendo? Ridacchio con me stesso e su me stesso.
Molti mi dicono che è meglio viaggiare con qualcuno, la prima volta. Ma le parole del forum mi hanno dato tanta fiducia ed ottimismo che mi sento confidente di ogni cosa. Sarò pazzo? Intanto non mi tremano più i denti al pensiero di infilarmi nell'aereo. Strano! Prenoto all'andata un posto davanti, al finestrino. Al ritorno lo prenoto in coda, sempre vicino all'ovale vetrato. All'andata al mattino, al ritorno nel buio delle sere europee di novembre. Volevo provare in ogni modo quest'esperienza, tagliare la testa al toro. Nel dirigermi all'aereo - che dopo le parole di voi del forum, dapprima instabile, insicuro, miracolato mi appare ora indubitabilmente robusto, sicuro, confortevole e semplicemente bellissimo - ripenso alle 4 regole e alle esperienze di chi, prima di me e con maggiori difficoltà, si è gettato "nell'impresa". Da quando mi siedo sul 4A a quando atterro si scopre che è tutta un'esperienza fantastica. Che meraviglia. L'emozione del decollo, in precedenza inteso come il modo più ovvio per lasciare questo mondo, ora eccitante momento; le Alpi che scorrono sotto, la gioia pura di volare, restituita a me una volta dissolta la patina delle INUTILI ed ESAGERATE paure. Ci sono pure i vuoti d'aria; nella mente mi ricorre subito quella frase letta qui nel web: "se non balla, io non mi diverto". Ed è così pure per me, ora. Atterro, decido che la prossima fidanzata dev'essere un hostess, conto le ore al prossimo imbarco per il ritorno - ma questa volta perché non vedo l'ora di risalire! Ma dico, sono pazzo? Qualcuno mi ha drogato? No, è solo la bellezza del volo alla portata di tutti.
Il ritorno è se possibile ancora più bello. Le città illuminate sono bellissime dall'alto, e mi chiedo come alcuni possano dormire (ultima iniezione di fiducia, se ce ne fosse bisogno) di fronte a un tale spettacolo. Forse dormono perché ci sono gli Steward, non le hostess. Si atterra a Malpensa ancora elettrizzati per l'esperienza, la gioia di aver creduto nelle parole degli altri e soprattutto in se stessi, il desiderio di re-imbarcarsi presto. La soddisfazione di veder aprirsi un portone, a lungo chiuso per semplice ignoranza e fraintendimento di una realtà consolidata, sicura, divertente.
A quelli che sperano di uscirne voglio lanciare il messaggio che sì, credete pure al 100% a quello che dicono qui, non sono parole rassicuranti: sono parole sicure. Non esiste la possibilità di godersi il volo fuori da ogni paura, esiste la certezza di farlo. Il mio consiglio è di andare lassù con positività, umorismo e senza prendervi molto sul serio. La presenza di spirito è più facile da usare di quanto tutti pensiamo, e per la nostra interiorità equivale ad una vittoria alla lotteria per un borghese: poteva vivere anche senza, ma di certo è un grande aiuto.
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- mermaid
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
Simone... se non piloterai elicotteri, scrivi libri! Oppure scrivi libri sui tuoi viaggi in elicottero! E' stata una piacevolissima lettura!! Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
Ti!
- sardinian aviator
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
mermaid ha scritto:Simone... se non piloterai elicotteri, scrivi libri! Oppure scrivi libri sui tuoi viaggi in elicottero! E' stata una piacevolissima lettura!! Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
soprattutto le rampiste....
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
- mermaid
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
sardinian aviator ha scritto:mermaid ha scritto:Simone... se non piloterai elicotteri, scrivi libri! Oppure scrivi libri sui tuoi viaggi in elicottero! E' stata una piacevolissima lettura!! Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
soprattutto le rampiste....
Ti!
Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
Ciao Simone! Benvenuto!
grazie a te per questo post
questo passaggio mi ha fatto sorridere:
grazie a te per questo post
questo passaggio mi ha fatto sorridere:
pensavi che i veri piloti non sapessero spiegarsi?Simo_Slevin ha scritto:ricolma di amichevoli, utili, concreti consigli ed informazioni - spesso ben spiegate persino da veri piloti -
ce ne sono anche migliori di qualche hostesssardinian aviator ha scritto:mermaid ha scritto:Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
soprattutto le rampiste....
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
Ahahah, ecco, questa è una di quelle volte in cui è bello essere smentiti! Allora grazie sia per l'aiuto concreto che mi avete dato in questi mesi, tutti, sia per i complimenti! Mi hai dato una grande idea... in effetti scrivere mi diverte quasi quanto volare. Figuriamoci scrivere di volare! (piccolo OT: Se qualcuno si interessa a pubblicare la storia che ho appena finito di scrivere, ti avviso)mermaid ha scritto:Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
Oddio ahah sembra proprio che intendessi questo! No no, la mia scala della comprensibilità si chiama appunto E-P, in quanto al valore minimo stanno gli economisti (mai capito niente quando chiedevo spiegazioni), e al vertice di chiarezza i piloti!**F@b!0** ha scritto:pensavi che i veri piloti non sapessero spiegarsi?
Ma voi dovete parlarmi degli scali che frequentate...**F@b!0** ha scritto:sardinian aviator ha scritto:
mermaid ha scritto:
Un solo consiglio... non fermarti alle hostess, ci sono tante belle ragazze che contribuiscono a realizzare la magia del volo
soprattutto le rampiste....
ce ne sono anche migliori di qualche hostess
Comunque la figura di questi assistenti di volo, rampisti, e addetti di qualunque natura mi ha aiutato molto nella risoluzione del mio problema: sembra niente ma un sorriso, o un espressione serena di chi su questi mezzi ci lavora quotidianamente, molto può significare per uno che come me avrebbe sudato a spendere un solo minuto a bordo. Di nuovo, grazie a tutti.
Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
io allo scalo di Olbia! ho delle colleghe che fanno anche agenti di rampa niente male!Simo_Slevin ha scritto:Ma voi dovete parlarmi degli scali che frequentate...**F@b!0** ha scritto: ce ne sono anche migliori di qualche hostess
Comunque la figura di questi assistenti di volo, rampisti, e addetti di qualunque natura mi ha aiutato molto nella risoluzione del mio problema: sembra niente ma un sorriso, o un espressione serena di chi su questi mezzi ci lavora quotidianamente, molto può significare per uno che come me avrebbe sudato a spendere un solo minuto a bordo. Di nuovo, grazie a tutti.
mermaid invece è agente di rampa a Malpensa!
valuta tu http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... start=5425
se vai all'indietro trovi diversi primi piani!
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
Ciao a tutti, sono Claudio, ho 27 anni e per la prima volta dovrò volare e già mi sudano mani e piedi....
Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
ciao Claudio! Benvenuto su Md80.itflettino ha scritto:Ciao a tutti, sono Claudio, ho 27 anni e per la prima volta dovrò volare e già mi sudano mani e piedi....
se hai letto il post di Simone capisci che superare la Paura di volare è una cosa fattibile, e gli utenti che frequentano questa sezione saranno liete di accompagnarti in questo percorso che, potrebbe, essere lungo e tortuoso, dipende da te, quanto sei disposto a darci retta, e da noi, riuscire a centrare il "problema"!
ti consiglio di aprire un argomento a parte e raccontarci quello che provi, in modo che possiamo capire te, perchè ogni persona è diversa e va presa in un modo diverso!
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- flyingbrandon
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- Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40
Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
....sei in Africa? Apri un post tuo...almeno ne puoi parlare...se il problema è la sudorazione ci sono ottimi prodotti...in alternativa imbarcati in bermuda e canottiera....flettino ha scritto:Ciao a tutti, sono Claudio, ho 27 anni e per la prima volta dovrò volare e già mi sudano mani e piedi....
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
(È!)
(יוני)
O t'elevi o te levi
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Re: Sconfiggere la paura non è una speranza, è una certezza
ciao a tutti, grazie del suggerimento, lo faccio subito