giuggiu ha scritto:.. i miei obiettivi assomigliano molto ai tuoi. Vorrei tornare a pianificare viaggi senza pensare minimamente al volo, come facevo fino a un anno/anno e mezzo fa, vorrei sapere come fare per affrontare serenamente le turbolenze..
Bene
allora facciamo un "piccolo" riassunto (ti avverto, "piccolo" è un eufemismo, eh...
)
giuggiu ha scritto:Abbiamo volato in mezzo alla nebbia saltando, c'era gente che urlava, gente che chiedeva l'ossigeno. .. non mi sono sentito sicuro per niente. Ricordo di aver chiuso gli occhi e di essermi girato di lato come se mi preparassi a un impatto e stessimo per scontrarci contro qualcosa, forse perché a un certo punto la situazione era così insopportabile che la velocità mi è sembrata folle
Penso che a questo punto tu abbia capito che in questa occasione non sei stato in grado di valutare la situazione in modo obiettivo...
Tu hai percepito, o meglio, la tua mente ha percepito un pericolo che in realtà
non c'era.
Tu hai creduto che la velocità fosse folle, che ci fosse un impatto imminente, ma ciò non
corrispondeva alla realtà.
Tu hai percepito la situazione come insopportabile, ma in realtà
i piloti avevano la situazione sotto controllo.
flyingbrandon ha scritto:Perché non ti sei sentito sicuro?
I piloti hanno fatto un annuncio dove vi avvisavano che erano nella m***a?
La velocità era folle secondo la tua percezione di pericolo nella tua testa?
Se altri non avessero urlato ti saresti sentito piu al sicuro?
Quello che ha urlato era un equipaggio fuori servizio?
Da dove hai concluso che fosse una situazione di emergenza? Dove hai vissuto il pericolo? da cosa pensi di essere scampato?
La cosa migliore da fare in questi casi è
chiamare gli AAVV, per chiedere informazioni e avere rassicurazioni.
E io, ti assicuro, chiamavo spesso...
giuggiu ha scritto:Certo, guidando posso scegliere di andare piano, lassù non si controlla niente
L'illusione del controllo, anzi, di poter controllare tutto e tutti....
ce l'avevo anch'io, sai, ma è inutile.
Quando stai guidando avrai anche il controllo di te stesso, del tuo mezzo, ma
non puoi controllare come guidano gli altri...
Invece, come ha scritto Brandon, in volo è tutto programmato e controllato:
flyingbrandon ha scritto:..Lassù si controlla eccome...in turbolenza moderata o più si riduce la velocità...ogni aereo ha la sua caratteristica.
Il fatto che tu non riesca a controllare niente dell'aereo non significa niente...soprattutto non significa che ci si affidi al caso...
La mente va per conto suo perché la fai andare...e di certo non è il pensiero di essere alla velocità a cui sei e di essere a 10 km di altezza quello che devi togliere...ma tutto il resto.
l'aereo è fatto per andare alla velocità a cui deve andare e alla quota a cui deve andare..."[/i]
flyingbrandon ha scritto:La tua non è stata una brutta esperienza di volo...è stata una brutta percezione del volo. Sono due cose diverse
Il punto di partenza è sempre e solo la tua percezione della realtà.
Innanzitutto, devi sapere che uno stato di rilassamento è incompatibile con uno stato d'ansia, perciò è di grande aiuto imparare a fare esercizi di rilassamento. Questi esercizi vanno imparati almeno un mese prima del volo previsto e devono essere fatti almeno una volta al giorno, in modo da poterli interiorizzare.
Non identificarti con i tuoi pensieri: la tua mente è come il cielo ed i pensieri sono come le nuvole: puoi cambiarli o mandarli via.
I pensieri negativi vanno sostituiti con pensieri positivi.
Ad esempio, se ti sta passando nella mente la nuvoletta/pensiero: " l'aereo balla troppo, stiamo precipitando..."
devi trasformarla in:
" Ci sono turbolenze. Le turbolenze non sono pericolose. L'aereo è una macchina resistente. I piloti hanno la situazione sotto controllo. Starò seduto al mio posto con la cintura allacciata e aspetterò pazientemente che finiscano. Nel caso, chiamerò gli AAVV per avere notizie".
( ...io penserei anche: che sf**a, mi tocca saltare il pranzo
)
Non devi percepire le reazioni del tuo organismo come dei segnali di pericolo.
La nausea, i capogiri, la sensazione di vuoto, ecc.... sono tutte reazioni fisiologiche dell'organismo....
giuggiu ha scritto:.. vorrei tornare come prima
Devi essere più preciso: cosa significa " tornare come prima" ? Cosa facevi durante il volo, prima?
Dormivi come un sasso? Leggevi il giornale? Eri perfettamente rilassato, a tuo agio? Guardavi film per tutto il tempo o guardavi fuori dal finestrino? Ecc.....
Infine, devi essere convinto di farcela, devi avere fiducia in te stesso..
altrimenti non c'è corso che tenga.
Spero di esserti stata un pochino d'aiuto...
Sempre a tua disposizione,