la equipaggia... e certo! Erano rumeni...Hartsfield-Jackson ha scritto:... la crew ...

Moderatore: Staff md80.it
la equipaggia... e certo! Erano rumeni...Hartsfield-Jackson ha scritto:... la crew ...
Temo che alcune delle mie precedenti riflessioni su questo caso siano troppo sbilanciate sul versante giudiziario e risultino alla fine deformanti, specie in area tecnica. Alludo alla comunicazione/fornitura di dati da parte dell'ATC sulle condimeteo effettive del momento, che rappresentano una piccola parte della catena degli eventi ma su cui temo che si discuterà molto in sede di eventuale processo penale. Purtroppo così vanno le cose e la verità giudiziaria non sempre coincide con quella storica.tartan ha scritto:. E' per questo che mi chiedo: se AZ ha pensato bene di emettere una informativa precisa fin dal 1988 e di organizzare recurrent training sull'argomento, si è anche preoccupata di informarsi su come compagnie diverse alle quali affida il proprio marchio si comportano al riguardo? Su quali siano le indicazioni operative date ai propri equipaggi in presenza accertata o presunta di wind shear? Sono in grado i loro equipaggi di riconoscere/ipotizzare autonomamente la possibile presenza di wind shear oppure hanno bisogno di qualcuno che glielo dica in chiaro senza possibilità di fraintendimenti e che si accerti che lo abbiano capito?
Lo ha fatto questo accertamento AZ?
Ma la carpatair con 26 nodi raffiche a 41 gliel'ha chiesto alla torre se qualcuno prima di loro aveva riportato shear?sardinian aviator ha scritto: Temo che alcune delle mie precedenti riflessioni su questo caso siano troppo sbilanciate sul versante giudiziario e risultino alla fine deformanti, specie in area tecnica. Alludo alla comunicazione/fornitura di dati da parte dell'ATC sulle condimeteo effettive del momento, che rappresentano una piccola parte della catena degli eventi ma su cui temo che si discuterà molto in sede di eventuale processo penale. Purtroppo così vanno le cose e la verità giudiziaria non sempre coincide con quella storica.
Seconda considerazione: Tartan enfatizza il comportamento virtuoso di AZ e lamenta (forse) la scarsa cura attuale nell'accertarsi che le compagnia cui affida il proprio marchio sia altrettanto virtuosa. Ma in un mondo dell'aviazione da tempo globalizzato, questo problema non dovrebbe essere risolto dalle certificazioni? Ovvero, non si dovrebbe presumere che almeno tutti i vettori europei siano virtuosi di default? Perché se così non è, salta tutto l'impianto. Se all'interno della stessa UE debbo guardare con sospetto alcuni e con favore altri, non ci siamo proprio. In questo caso dovremmo parlare di fallimento dei certificatori, ma è un tutt'altro paio di maniche.
air.surfer ha scritto:la equipaggia... e certo! Erano rumeni...Hartsfield-Jackson ha scritto:... la crew ...
sigmet ha scritto:
E' vero, lamento la scarsa cura nell'accertare la virtuosità di altre compagnie alle quali affida il proprio marchio.sardinian aviator ha scritto:Temo che alcune delle mie precedenti riflessioni su questo caso siano troppo sbilanciate sul versante giudiziario e risultino alla fine deformanti, specie in area tecnica. Alludo alla comunicazione/fornitura di dati da parte dell'ATC sulle condimeteo effettive del momento, che rappresentano una piccola parte della catena degli eventi ma su cui temo che si discuterà molto in sede di eventuale processo penale. Purtroppo così vanno le cose e la verità giudiziaria non sempre coincide con quella storica.tartan ha scritto:. E' per questo che mi chiedo: se AZ ha pensato bene di emettere una informativa precisa fin dal 1988 e di organizzare recurrent training sull'argomento, si è anche preoccupata di informarsi su come compagnie diverse alle quali affida il proprio marchio si comportano al riguardo? Su quali siano le indicazioni operative date ai propri equipaggi in presenza accertata o presunta di wind shear? Sono in grado i loro equipaggi di riconoscere/ipotizzare autonomamente la possibile presenza di wind shear oppure hanno bisogno di qualcuno che glielo dica in chiaro senza possibilità di fraintendimenti e che si accerti che lo abbiano capito?
Lo ha fatto questo accertamento AZ?
Seconda considerazione: Tartan enfatizza il comportamento virtuoso di AZ e lamenta (forse) la scarsa cura attuale nell'accertarsi che le compagnia cui affida il proprio marchio sia altrettanto virtuosa. Ma in un mondo dell'aviazione da tempo globalizzato, questo problema non dovrebbe essere risolto dalle certificazioni? Ovvero, non si dovrebbe presumere che almeno tutti i vettori europei siano virtuosi di default? Perché se così non è, salta tutto l'impianto. Se all'interno della stessa UE debbo guardare con sospetto alcuni e con favore altri, non ci siamo proprio. In questo caso dovremmo parlare di fallimento dei certificatori, ma è un tutt'altro paio di maniche.
Il che' e' tutto dire...tartan ha scritto:In quanto ai certificatori, anche FAA ha i suoi scheletri.
Questo è scritto su ogni manuale di diritto.sardinian aviator ha scritto: la verità giudiziaria non sempre coincide con quella storica.
Senza nulla togliere a Tiennetti, ma mica l'ha inventato lui...è il modello "swiss cheese"Valerio Ricciardi ha scritto:L'OT era solo per rimarcare che l'indagine giudiziaria non necessariamente riesce ad essere nel merito sovrapponibile a quella tecnica, come attribuzione di colpe, dolo eventuale o dolo; perché dei vari fattori che se si allineano tutti in fila i buchi del groviera (come scrisse una volta molto efficacemente tienneti parlando del disastro dell'MD8X Spanair) solo quelli connessi ad azioni od omissioni umane son perseguibili.
Eh, metti il dito nella piaga della just culture, contrapposta alla blame culture. Vale per tutti o solo per alcuni? Io (ma che dico io,...una corrente di pensiero!) sostiene che si possono astrarre categorie di persone che eseguono attività particolari, ad alto rischio, alta professionalità e le cui decisioni devono essere immediate, per i quali la sanzione penale non è una deterrenza in quanto lo sbaglio significa già la fine della carriera, se non salire prematuramente ai verdi pascoli di Manitou. Per queste categorie (poi vediamo chi ci sta dentro) la sanzione civile, cioè il risarcimento basta e avanza, fatti salvi casi di dolo e colpa grave. Insomma una buona assicurazione ti fa lavorare più tranquillo. Ma un altro problema spesso sottovalutato (e da me citato qualche post più su) è quello che a una sentenza della magistratura spesso non seguono provvedimenti legislativi o amministrativi affinché quell'errore o presunto tale non si ripeta più.Valerio Ricciardi ha scritto: Di certo, il problema della possibile minor collaborazione o anche parzial reticenza nelle indagini tecniche di chi sente potenzialmente sul collo il "fiato" del potenziale processo penale, costituisce un grosso nodo gordiano di cui non saprei suggerir soluzione.
Ma che fare? Non è che si può creare, in nome della miglior trasparenza ed efficacia delle indagini, una sorta di "no jail zone" (carina), sarebbe un precedente pericolosissimo. E poi che fai, gli aerei si e i tram no? E il sindacato dei macchinisti di funivia che direbbe?
Paradossalmente le fiamme avrebbero immediatamente reso visibile ai VVF il punto dell'incidente. Ancora una volta emergono problemi di formazione, addestramento e comunicazione. Così non ci siamo. l'ANSV aveva suggerito di effettuare esercitazioni globali senza preavviso, ma l'ENAC ha rifiutato sostenendo che non si può chiudere un aeroporto a sorpresa. Aggiungo che non si può neanche sguarnire per una esercitazione tutto il dispositivo di protezione civile del territorio, in gran parte gestito dal volontariato. Forse però esercitazioni a sorpresa limitate e per settore servirebbero allo scopo. Credevo che problemi del genere riguardassero il passato, quando durante le esercitazioni di norma i VVF andavano dalla parte opposta a quella in cui venivano instradati con terminologia aeronautica (che non capivano) mentre macchine delle PS e di CC sfrecciavano sulle piste alla ricerca di non si sa cosa (l'importante era essere presenti) senza contatto radio con la TWR.robygun82 ha scritto:http://www.ansv.it/cgi-bin/ita/racc%20% ... 20ANSV.pdf![]()
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A leggere le tempistiche mi son venuti i brividi ... menomale che non c'è stato incendio...
Verissimo, la cosa è complicata... Secondo me però col giusto coordinamento e le procedure corrette sarebbe fattibile...sardinian aviator ha scritto:Paradossalmente le fiamme avrebbero immediatamente reso visibile ai VVF il punto dell'incidente. Ancora una volta emergono problemi di formazione, addestramento e comunicazione. Così non ci siamo. l'ANSV aveva suggerito di effettuare esercitazioni globali senza preavviso, ma l'ENAC ha rifiutato sostenendo che non si può chiudere un aeroporto a sorpresa. Aggiungo che non si può neanche sguarnire per una esercitazione tutto il dispositivo di protezione civile del territorio, in gran parte gestito dal volontariato. Forse però esercitazioni a sorpresa limitate e per settore servirebbero allo scopo. Credevo che problemi del genere riguardassero il passato, quando durante le esercitazioni di norma i VVF andavano dalla parte opposta a quella in cui venivano instradati con terminologia aeronautica (che non capivano) mentre macchine delle PS e di CC sfrecciavano sulle piste alla ricerca di non si sa cosa (l'importante era essere presenti) senza contatto radio con la TWR.robygun82 ha scritto:http://www.ansv.it/cgi-bin/ita/racc%20% ... 20ANSV.pdf![]()
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A leggere le tempistiche mi son venuti i brividi ... menomale che non c'è stato incendio...
La squadra avrà operato male, ma come sempre il problema è di "sistema": segare la squadra senza cambiare le cose che non vanno nel sistema non risolve nulla.aetio57 ha scritto:Purtroppo il lassismo s'è impadronito di tutto, anche delle attività che dovrebbero sempre essere al massimo dell'efficienza... come iVVFF. Finché non si rimetterà un pò di sano rigore andrà sempre peggio: se i VVFF di turno hanno ritardato in quel modo, inaccettabile, la squadra dovrebbe essere licenziata in tronco. A spasso, gente, a spasso!! Sembrerò drastico, ma è l'unico modo veramente immediato ed efficace per rimettere in bolla la livella...
Questo è sparare sulla folla...non migliorare le cose. Il tuo metodo è più lassista del lassismo stesso. È facile risolvere così i problemi in effetti....aetio57 ha scritto:Purtroppo il lassismo s'è impadronito di tutto, anche delle attività che dovrebbero sempre essere al massimo dell'efficienza... come iVVFF. Finché non si rimetterà un pò di sano rigore andrà sempre peggio: se i VVFF di turno hanno ritardato in quel modo, inaccettabile, la squadra dovrebbe essere licenziata in tronco. A spasso, gente, a spasso!! Sembrerò drastico, ma è l'unico modo veramente immediato ed efficace per rimettere in bolla la livella...
Premesso che tutto ciò che hai scritto mi trova d'accordo, la frase che ho quotato è indubbiamente struttura portante in tutto il mio discorso... Da comica, ma purtroppo reale. Qui manca proprio la base, non la specializzazione... e qui i capi non c'entrano nulla, o quasi (qualche dubbio su un subalterno che corre in soccorso senza sapere DOVE intervenire io in ogni caso me lo porrei...).sardinian aviator ha scritto: Da quel che leggo le responsabilità vanno equamente divise fra VVF e ATC, gli uni per non aver chiesto in quale quadratino si trovava l'aereo e gli altri per non averglielo fornito ugualmente.
Codice: Seleziona tutto
L'efficienza e la tempestività del soccorso da parte delle singole componenti in quel momento sul pezzo si dovrebbero così raggiungere con la formazione, l'organizzazione e l'addestramento: appunto.
Si, si... certo. Sono d'accordo e credevo che comunque fosse sottinteso. Ma per favore non facciamo come quello che compra le sigarette e legge il messaggio scritto a caratteri cubitali sul pacchetto, ma se ne frega. Io che sono l'operativo su campo e sono perfettamente consapevole del mio ruolo altamente responsabile (sono lì proprio perché ho i requisiti psico-attitudinali per fare quella professione) non ho assolutamente bisogno che il mio capo mi imponga di non guardare la TV o di non telefonare alla ragazza mentre sono in servzio.tartan ha scritto:Chi deve vigilare non può consentire che si guardi la televisione. Chi vigila e controlla deve essere il primo a pagare. Chi mette i vigilanti e i controllori deve pagare ancora prima.
Troppi sottintesi. Niente deve essere sottinteso. Il capo per primo deve essere irreprensibile e se non lo è deve andare via lui per primo. L'intervento di Sardinian lo condivido e aggiungo: i nuovi capi perché sono li? Chi ce li ha messi e perché? Chi fuma nonostante il messaggio si assume le sue responsabilità perchè è questo che gli viene chiesto, non ha capi che possono costringerlo. Se un capo viene pagato per dirigere, addestrare, organizzare e vigilare, quello deve fare, se non lo fa, via.aetio57 ha scritto:Si, si... certo. Sono d'accordo e credevo che comunque fosse sottinteso. Ma per favore non facciamo come quello che compra le sigarette e legge il messaggio scritto a caratteri cubitali sul pacchetto, ma se ne frega. Io che sono l'operativo su campo e sono perfettamente consapevole del mio ruolo altamente responsabile (sono lì proprio perché ho i requisiti psico-attitudinali per fare quella professione) non ho assolutamente bisogno che il mio capo mi imponga di non guardare la TV o di non telefonare alla ragazza mentre sono in servzio.tartan ha scritto:Chi deve vigilare non può consentire che si guardi la televisione. Chi vigila e controlla deve essere il primo a pagare. Chi mette i vigilanti e i controllori deve pagare ancora prima.
mah...!! Guarda... a me sembra che in ogni discorso non si può partire da Adamo ed Eva così non sottintendiamo niente. Penso di avere a che fare con gente che sappia di cosa stiamo parlando, per cui ometto i piripì piripà. Per me, come spesso accade, si ciurla trppo il manico intorno a questo e a quello. Cerchiamo di capirci: le cose che hai scritto sono giuste, ma sottintese perché ovvie (a meno di essere in 1^ elementare...) e peraltro le condivido. Solo che chi in quel momento era lì doveva operare in modo efficiente, indipendentemente dalla stupidità dei suoi capi. Non l'ha fatto? A casa. Amen. Di campi di patate ce ne sono tanti, e aspettano solo mano d'opera che le raccolga... Sennò colpa di questo, colpa di quello non si fà un bel niente, come sempre (basta vedere i programmi televisivi in cui i politici si insultano a vicenda per cose che nulla hanno a che fare con i reali bisogni mmediati del Paese).tartan ha scritto:Troppi sottintesi. Niente deve essere sottinteso. Il capo per primo deve essere irreprensibile e se non lo è deve andare via lui per primo. L'intervento di Sardinian lo condivido e aggiungo: i nuovi capi perché sono li? Chi ce li ha messi e perché? Chi fuma nonostante il messaggio si assume le sue responsabilità perchè è questo che gli viene chiesto, non ha capi che possono costringerlo. Se un capo viene pagato per dirigere, addestrare, organizzare e vigilare, quello deve fare, se non lo fa, via.aetio57 ha scritto:Si, si... certo. Sono d'accordo e credevo che comunque fosse sottinteso. Ma per favore non facciamo come quello che compra le sigarette e legge il messaggio scritto a caratteri cubitali sul pacchetto, ma se ne frega. Io che sono l'operativo su campo e sono perfettamente consapevole del mio ruolo altamente responsabile (sono lì proprio perché ho i requisiti psico-attitudinali per fare quella professione) non ho assolutamente bisogno che il mio capo mi imponga di non guardare la TV o di non telefonare alla ragazza mentre sono in servzio.tartan ha scritto:Chi deve vigilare non può consentire che si guardi la televisione. Chi vigila e controlla deve essere il primo a pagare. Chi mette i vigilanti e i controllori deve pagare ancora prima.
Ecco, ci ha già pensato ottimamente Sardinian a spiegare ciò che penso anch'io: far pagare, come purtroppo spesso accade, gli ultimi anelli della catena, gli operatori di front line, non serve a nulla ed è anche deleterio. Ed evitiamo di dare colpe: come non le diamo mai ai piloti e riteniamo sbagliato criminalizzare i piloti, ora è sbagliato criminalizzare la squadra di VVFF coinvolta, che era la parte "front line" in quel frangente. Bisogna ricostruire bene ciò che è accaduto e capire bene ciò che non è andato: mandare a zappare la terra i VVFF senza fare questo e senza cambiare il sistema, l'addstramento, le procedure a monte, non serve a nulla e nella maniera più assoluta non serve a fare sicurezza. Noi dobbiamo fare sicurezza, non criminalizzare. La prossima squadra che interverrà farà, esattamente come loro, errori e non sarà efficiente. Chi era lì era messo nelle condizioni di operare in maniera efficiente? Era stato ben addestrato ? Gli addestramenti, anche con simulazioni realistiche di scenari, erano ripetuti frequentemente? perchè non sapevano dove andare? Perchè non erano abituati alla terminologia aeronautica ? Tutto questo va compreso e, si spera, risolto in futuro. Altrimenti, dopo aver fatto una finta giustizia facendo pagare gli ultimi della catena, non abbiamo risolto nulla e non abbiamo aumentato la sicurezza.sardinian aviator ha scritto:Castigare il capo turno o il controllore non serve, non è lui il colpevole, non ci sono colpevoli, finiamola di criminalizzare gli incidenti. Possiamo fare tutte le simulazioni del mondo, ma lo stress di un'emergenza vera non te lo insegna nessuno: c'è solo l'addestramento, continuo, ripetuto: non si deve pensare, le cose da fare devono venire in automatico.
Effettivamente, visto lo spessore e la profondità della tua tecnica risolutiva, non potevo aspettarmi un approfondimento della discussione su livelli più alti. Per livelli più alti intendo proprio ciò che ti hanno già scritto gli altri e non mi soffermo anche io. Pensare, al giorno d'oggi, che si raggiunga una posizione di equilibrio capovolgendo le forze in gioco...lassismo...con "la forza"...senza neanche cercare di capire che le dinamiche che portano agli eccessi sono figlie della dinamica precedente...lo trovo sconcertante. Ancora più sconcertante pensare che l'inefficienza , sia sempre figlia del lassismo...già deciso che erano al cellulare e a fare niente...e non approfondire il perché , usciti in tempo, non siano arrivati in tempo. Che dire...sono contento che in queste analisi sul campo, rispetto alle 4 chiacchiere da bar che facciamo qua, lavorino persone dello spessore di Tartan, Sardinian, Sigmet e altri capaci.aetio57 ha scritto: @ flyingbrandon
ha paLLato il solito gLande Saggio...
Se, però, nessuno paga mai, mai si cambia. Dei responsabili ci sono di sicuro e non sono gli ultimi.JT8D ha scritto:Ecco, ci ha già pensato ottimamente Sardinian a spiegare ciò che penso anch'io: far pagare, come purtroppo spesso accade, gli ultimi anelli della catena, gli operatori di front line, non serve a nulla ed è anche deleterio. Ed evitiamo di dare colpe: come non le diamo mai ai piloti e riteniamo sbagliato criminalizzare i piloti, ora è sbagliato criminalizzare la squadra di VVFF coinvolta, che era la parte "front line" in quel frangente. Bisogna ricostruire bene ciò che è accaduto e capire bene ciò che non è andato: mandare a zappare la terra i VVFF senza fare questo e senza cambiare il sistema, l'addstramento, le procedure a monte, non serve a nulla e nella maniera più assoluta non serve a fare sicurezza. Noi dobbiamo fare sicurezza, non criminalizzare. La prossima squadra che interverrà farà, esattamente come loro, errori e non sarà efficiente. Chi era lì era messo nelle condizioni di operare in maniera efficiente? Era stato ben addestrato ? Gli addestramenti, anche con simulazioni realistiche di scenari, erano ripetuti frequentemente? perchè non sapevano dove andare? Perchè non erano abituati alla terminologia aeronautica ? Tutto questo va compreso e, si spera, risolto in futuro. Altrimenti, dopo aver fatto una finta giustizia facendo pagare gli ultimi della catena, non abbiamo risolto nulla e non abbiamo aumentato la sicurezza.sardinian aviator ha scritto:Castigare il capo turno o il controllore non serve, non è lui il colpevole, non ci sono colpevoli, finiamola di criminalizzare gli incidenti. Possiamo fare tutte le simulazioni del mondo, ma lo stress di un'emergenza vera non te lo insegna nessuno: c'è solo l'addestramento, continuo, ripetuto: non si deve pensare, le cose da fare devono venire in automatico.
Paolo