Boeing 757 colpito in volo

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Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da enricofox » 10 giugno 2013, 18:08

Buon Giorno,cosi ho letto e cosi riporto il link:
http://www.meteoweb.eu/2013/06/boeing-7 ... si/208676/
Se e stato gia postato vi autorizzo a cancellre il post e chiedo umilmente scusa.

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da MatteF88 » 10 giugno 2013, 18:16

Immagine



no seriamente: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Comunque enricofox ho la vaga idea che il thread verrà chiuso o anche eliminato... :mrgreen:

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da albert » 10 giugno 2013, 18:39

Possibile bird strike.

L'impatto pare essere avvenuto a FL 260, a quelle altitudini si possono trovare avvoltoi, condor e oche canadesi.

Qualche anno fa vi fu un bird strike con un' oca a FL 310.

ciao
Alberto

PS: qualsiasi oggetto volante non identificato è un ufo..... 8)
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 10 giugno 2013, 22:08

Al netto dell'ipotesi volatile preso di striscio (del tutto plausibile, come è plausibile che il prosieguo del volo abbia con la forza del vento e l'attraversamento di qualche nuvola potuto pulire da tracce eventuali di sangue il punto di impatto) non ho mai letto tante fesserie in vita mia.

Anche il presunto "UFO rugoso" altro non è che un'immagine di Venere, attualmente prossimo alla congiunzione superiore e perciò non visualizzabile con le fasi come la Luna ma "piccolo e pieno", preso in condizioni di seeing scadente (I-II della scala di Antoniadi) col metodo della proiezione dell'oculare e con un telescopietto un po' inadeguato allo scopo, diciamo un 114/100 barlowato con un oculare da 6 mm ed una compattina.

La sottoesposizione intenzionale per rendere scuro il cielo ha fatto il resto.

Roba da piangere. UFO rugoso... ma va' va...

Per non parlare dell'ipotesi meteorite: un meteorite anche piccolo (diciamo un etto) che rientra a velocità compresa fra 12 e 25 km/sec avrebbe attraversato l'aereo come un laser, compresi i corpi eventuali degli sfortunati passeggeri seduti nel posto sbagliato, provocando una decompressione esplosiva e con ogni probabilità la susseguente caduta del velivolo.
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da danko156 » 10 giugno 2013, 23:05

albert ha scritto:Qualche anno fa vi fu un bird strike con un' oca a FL 310.
Fa più danni un uccello nel motore o un uccello sul parabrezza?
Ricordo che una volta un aereo (forse FR) aveva fatto un atterraggio d'emergenza perchè un uccello era finito sul parabrezza.
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da enricofox » 10 giugno 2013, 23:10

Ehm ...ovviamente non credo agli ufo,ho postato solo perche facendo una ricerca ,non avevo trovato nulla sul forum,e mi chiedevo cosa possa essere sucesso.
Saluti

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da albert » 10 giugno 2013, 23:41

danko156 ha scritto:
albert ha scritto:Qualche anno fa vi fu un bird strike con un' oca a FL 310.
Fa più danni un uccello nel motore o un uccello sul parabrezza?
Ricordo che una volta un aereo (forse FR) aveva fatto un atterraggio d'emergenza perchè un uccello era finito sul parabrezza.
Un uccello che colpisce il parabrezza può incrinarlo, e quindi costringere l'aereo ad un atterraggio in emergenza, ma un uccello delle dimensioni di un'oca canaddese che viene ingerita da un motore comporta, nella quasi totalità dei casi, un problema serio al motore stesso, che può portarlo alla rottura.
A tale proposito esiste su youtube un noto video di un compressor stall in un 757 come conseguenza di un bird strike in decollo.
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da spiridione » 11 giugno 2013, 8:22

Valerio Ricciardi ha scritto: ...altro non è che un'immagine di Venere, attualmente prossimo alla congiunzione superiore e perciò non visualizzabile con le fasi come la Luna ma "piccolo e pieno", preso in condizioni di seeing scadente (I-II della scala di Antoniadi) col metodo della proiezione dell'oculare e con un telescopietto un po' inadeguato allo scopo, diciamo un 114/100 barlowato con un oculare da 6 mm....
Ehhhhhhh????? E' una supercazzola, vero???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Spiridione.


Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
e sulla porta dell'altra WILBUR....





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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 11 giugno 2013, 9:17

danko156 ha scritto: Fa più danni un uccello nel motore o un uccello sul parabrezza?
Occorre notevole forza d'animo e coscienza interiore per evitare di rispondere a siffatte domande in modo, diciamo, giocoso ancorché poco raffinato.
Al mio paese dicono "Procurade e moderare....." :mrgreen:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da spiridione » 11 giugno 2013, 9:55

Lo dicono anche al mio.


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Spiridione.


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e sulla porta dell'altra WILBUR....





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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 11 giugno 2013, 10:24

spiridione ha scritto:Lo dicono anche al mio.


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
E ggià du greu!
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da danko156 » 11 giugno 2013, 10:26

sardinian aviator ha scritto:
danko156 ha scritto: Fa più danni un uccello nel motore o un uccello sul parabrezza?
Occorre notevole forza d'animo e coscienza interiore per evitare di rispondere a siffatte domande in modo, diciamo, giocoso ancorché poco raffinato.
Al mio paese dicono "Procurade e moderare....." :mrgreen:
???
La mia non era una battuta... :( :( :(
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 11 giugno 2013, 12:29

danko156 ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:
danko156 ha scritto: Fa più danni un uccello nel motore o un uccello sul parabrezza?
Occorre notevole forza d'animo e coscienza interiore per evitare di rispondere a siffatte domande in modo, diciamo, giocoso ancorché poco raffinato.
Al mio paese dicono "Procurade e moderare....." :mrgreen:
???
La mia non era una battuta... :( :( :(

Si, lo supponevo, però ammetterai che è parecchio pericolosa :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Sapessi quante volte soprattutto in passato si è dovuto ricorrere ad estemporanei giri di parole per evitare che l'uditorio pensasse ad altro ridacchiando....volatile, esemplare di fauna ornitica o avicola....
Ad ogni modo tento di risponderti. L'impatto di un "volatile" ( :? ) sul parabrezza in genere crea solo una gran macchia di sangue e di piume sul vetro che impedisce la visuale. Altre volte determina una cricca ed in genere si ovvia accendendo il sistema di riscaldamento interno del vetro che lo rende più elastico ed idoneo a sopportare gli urti. Però in rari casi si è avuta la rottura del vetro e la morte o l'accecamento del pilota. Ho conosciuto personalmente un ex pilota militare brasiliano rimasto cieco a seguito dell'impatto, mentre è documentato il decesso di un pilota militare israeliano.
Negli elicotteri o in alcuni aerei leggeri il parabrezza è costituito da una lastra di plexiglas ed in questi casi il rischio è molto maggiore. Qualcuno consiglia pure di sdraiarsi sul sedile durante atterraggi e decolli ma mi sembra una tecnica piuttosto rudimentale.
Un volatile nel motore fa danni in funzione della velocità delle parti interne del motore stesso; a basso regime il corpo estraneo viene "fagocitato" e quasi sempre espulso forse con qualche piccolo danno alle fan blades. Ad alti regimi c'è il rischio di una pericolosa reazione a catena: se un frammento di ventola si stacca, va ad urtare le altre ad alta velocità provocando a volte anche l'esplosione del motore. Un tecnico di motori sarà senz'altro più abile di me nel descriverti il fenomeno. Per ora accontentati della spiegazione in lingua porcheddina (usata da chi alleva maiali e comunica con loro :lol: )
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da danko156 » 11 giugno 2013, 12:59

sardinian aviator ha scritto: Si, lo supponevo, però ammetterai che è parecchio pericolosa :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Non era nelle mie intenzioni.
Comunque grazie per la spiegazione molto esauriente. :wink:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Simone » 11 giugno 2013, 22:41

sardinian aviator ha scritto:
Un volatile nel motore fa danni in funzione della velocità delle parti interne del motore stesso; a basso regime il corpo estraneo viene "fagocitato" e quasi sempre espulso forse con qualche piccolo danno alle fan blades. Ad alti regimi c'è il rischio di una pericolosa reazione a catena: se un frammento di ventola si stacca, va ad urtare le altre ad alta velocità provocando a volte anche l'esplosione del motore. Un tecnico di motori sarà senz'altro più abile di me nel descriverti il fenomeno. Per ora accontentati della spiegazione in lingua porcheddina (usata da chi alleva maiali e comunica con loro :lol: )
Scusate la banalità, ma non sarebbe fattibile con la tecnologia moderna, frapporre qualcosa prima delle ventole, che possa ridurre, quanto meno, il danno di un volatile.
La prima cosa che mi viene in mente - ripeto scusate la banalità e la ovvietà - è un reticolo a maglie larghe e resistenti (molto ovviamente)in modo da poter consentire il passaggio d'aria. Non idea delle controindicazioni che una cosa del genere possa avere, sicuramente potrebbe dare problemi manutenzione sulle ventole....
Oppure qualcosa che possa letteralmente "disintegrare" un volatile.
C'è qualcosa che bolle in pentola in questo campo ? A parte le cose che già si fanno a terra.

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da enricofox » 11 giugno 2013, 22:50

Credo ,da profano,che qualsiasi cosa si metta dvanti ai motori ,non gli faccia "ciucciare " abbastanza aria.
E che gliucceli di solito...sono piu pericolosi per le Hostess :mrgreen:

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da JT8D » 11 giugno 2013, 23:39

Simone ha scritto:Scusate la banalità, ma non sarebbe fattibile con la tecnologia moderna, frapporre qualcosa prima delle ventole, che possa ridurre, quanto meno, il danno di un volatile.
La prima cosa che mi viene in mente - ripeto scusate la banalità e la ovvietà - è un reticolo a maglie larghe e resistenti (molto ovviamente)in modo da poter consentire il passaggio d'aria. Non idea delle controindicazioni che una cosa del genere possa avere, sicuramente potrebbe dare problemi manutenzione sulle ventole....
Oppure qualcosa che possa letteralmente "disintegrare" un volatile.
C'è qualcosa che bolle in pentola in questo campo ? A parte le cose che già si fanno a terra.
Sarà la duecentesima volta che sul forum viene proposta questa soluzione... :mrgreen:
No, non si può, dato che una rete davati al fan andrebbe a perturbare il flusso in ingresso riducendo drasticamente il rendimento del fan, oltre a provocare anche parecchi problemi in caso di ghiaccio.

Riguardo i danneggiamenti al motore in seguito a bird strike, come già giustamente sottolineato da Sardinian, sono di solito maggiori in caso di impatto con il motore che funziona ad alti regimi. Sui motori ad alto bpr può capitare che il volatile venga espulso dal condotto del flusso freddo, senza andare a danneggiare il core del motore e quindi senza un rischio di danno grave. Se invece il danno va ad interessare il core del motore, si rischia molto di più: come dice sardinian, il distacco di una paletta o di un frammento può mettere fuori uso in pochi istanti il motore.

Paolo
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da albert » 12 giugno 2013, 0:08

albert ha scritto: A tale proposito esiste su youtube un noto video di un compressor stall in un 757 come conseguenza di un bird strike in decollo.
Per comprendere le conseguenze di un bird strike, ecco alcuni filmati....
Lo stallo del compressore di cui avevo precedentemente scritto:
test dei motori GE:

I test di bird ingestion del RR Trent900

NB: l'esperienza di un bird ingestion da parte di un motore è tra quelle che un passeggero non dimentica :wink:

ciao! :wink:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 12 giugno 2013, 13:28

spiridione ha scritto:
Valerio Ricciardi ha scritto: ...altro non è che un'immagine di Venere, attualmente prossimo alla congiunzione superiore e perciò non visualizzabile con le fasi come la Luna ma "piccolo e pieno", preso in condizioni di seeing scadente (I-II della scala di Antoniadi) col metodo della proiezione dell'oculare e con un telescopietto un po' inadeguato allo scopo, diciamo un 114/1000 barlowato con un oculare da 6 mm....
Ehhhhhhh????? E' una supercazzola, vero????
Facilmente no, se frequentassi dei fora di astronomia osservativa capace che beccheresti qualcuno che tenta di ricostruire la marca :shock: del telescopio dal tipo di aberrazioni residue... comunque è l'immagine di Venere che ottiene chiunque tenti di spingere troppo l'ingrandimento con uno strumento inadeguato, ed abbia una webcam dietro l'oculare :wink: Una focale 1000 con un comune 6 mm di qualità non eccelsa fa 166,6 X... ottica a specchio è a specchio, non ci sono cerchi di diffrazione percepibili come accadrebbe se fosse un rifrattore ben collimato... ma non ci son nemmeno i tre o quattro "baffi" derivanti dalla presenza della crociera che tiene lo specchietto secondario, allora questo dev'essere sostenuto da una lastra più o meno pianparallela... dunque un riflettore compound non di pregio... ecco qui, 114/1000 o 114/910...

...perché qui non pensi che ci sia chi da mezza paletta di compressore :shock: trovata per terra dopo un crash ipotizzerebbe se si tratti di un motore RR o GE? E per giunta con buone probabilità di "prenderci"... :lol:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da spiridione » 12 giugno 2013, 13:47

Valerio Ricciardi ha scritto:Facilmente no, se frequentassi dei fora di astronomia osservativa capace che beccheresti qualcuno che tenta di ricostruire la marca :shock: del telescopio dal tipo di aberrazioni residue... comunque è l'immagine di Venere che ottiene chiunque tenti di spingere troppo l'ingrandimento con uno strumento inadeguato, ed abbia una webcam dietro l'oculare :wink: Una focale 1000 con un comune 6 mm di qualità non eccelsa fa 166,6 X... ottica a specchio è a specchio, non ci sono cerchi di diffrazione percepibili come accadrebbe se fosse un rifrattore ben collimato... ma non ci son nemmeno i tre o quattro "baffi" derivanti dalla presenza della crociera che tiene lo specchietto secondario, allora questo dev'essere sostenuto da una lastra più o meno pianparallela... dunque un riflettore compound non di pregio... ecco qui, 114/1000 o 114/910...

...perché qui non pensi che ci sia chi da mezza paletta di compressore :shock: trovata per terra dopo un crash ipotizzerebbe se si tratti di un motore RR o GE? E per giunta con buone probabilità di "prenderci"... :lol:
Fantastico. Ti stimo anche solo per quello che ho nerettato.
P.S. Mi piacerebbe leggere i curricula di utenti come te. :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 12 giugno 2013, 16:06

spiridione ha scritto:
Valerio Ricciardi ha scritto:Facilmente no, se frequentassi dei fora di astronomia osservativa capace che beccheresti qualcuno che tenta di ricostruire la marca :shock: del telescopio dal tipo di aberrazioni residue... comunque è l'immagine di Venere che ottiene chiunque tenti di spingere troppo l'ingrandimento con uno strumento inadeguato, ed abbia una webcam dietro l'oculare :wink: Una focale 1000 con un comune 6 mm di qualità non eccelsa fa 166,6 X... ottica a specchio è a specchio, non ci sono cerchi di diffrazione percepibili come accadrebbe se fosse un rifrattore ben collimato... ma non ci son nemmeno i tre o quattro "baffi" derivanti dalla presenza della crociera che tiene lo specchietto secondario, allora questo dev'essere sostenuto da una lastra più o meno pianparallela... dunque un riflettore compound non di pregio... ecco qui, 114/1000 o 114/910...

...perché qui non pensi che ci sia chi da mezza paletta di compressore :shock: trovata per terra dopo un crash ipotizzerebbe se si tratti di un motore RR o GE? E per giunta con buone probabilità di "prenderci"... :lol:
Fantastico. Ti stimo anche solo per quello che ho nerettato.
P.S. Mi piacerebbe leggere i curricula di utenti come te. :mrgreen: :mrgreen:
Certamente non li trovi sui media, come sarebbe nei miei desiderata. :D
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2013, 18:03

spiridione ha scritto:
Fantastico. Ti stimo anche solo per quello che ho nerettato.
Perché è cannato ma fa fico lo stesso? :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da spiridione » 12 giugno 2013, 20:30

Cannato? No: è nominativo neutro plurale!!!!!
Spiridione.


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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2013, 20:56

spiridione ha scritto:Cannato? No: è nominativo neutro plurale!!!!!
Certo! In latino. Ma il discorso è in italiano. Io sono ignorante..non uso il linguaggio in modo "ricercato", sopratutto nella forma ,perche trovo che la funzione principale del linguaggio sia riuscire a comunicare in modo efficiente e diretto ma ogni tanto, nel dubbio, consulto il sito dell'Accademia della crusca...e certe cose vengono approfondite. Ero a conoscenza che le parole straniere non devono essere "declinate"...il latino, è una lingua morta, e dipende da come è stato reintrodotto il termine in italiano. In particolare, per la parola forum, danno questa spiegazione:

" Forum è entrato in italiano a metà del Novecento per mediazione dell’inglese con il significato di ‘dibattito pubblico’ che si è poi esteso anche a quello di ‘luogo aperto di discussione in rete’. La pronuncia, come abbiamo già accennato, non dà problemi (si mantiene quella latina), ma ci si può chiedere invece quale sia la forma del plurale: come molti altri forestierismi ormai radicati nell’italiano, al plurale forum resta invariabile e questo grazie al suo transito dall’inglese che lo ha “parificato” al trattamento degli altri anglismi"

In generale consigliano, nel dubbio, di non declinare mai...perché sono poche le eccezioni che possono essere declinate.
Ciao!
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 12 giugno 2013, 23:09

Azz... che lezione! Ma con media e desiderata come la mettiamo? Mica si può dire "il potere dei medium" che ha tutt'altro significato. Ne' "non corrisponde ai miei desideratum" che fa ridere i polli. :mrgreen: :mrgreen:

vabbè ho capito il senso
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da flyingbrandon » 13 giugno 2013, 13:41

sardinian aviator ha scritto:Azz... che lezione! Ma con media e desiderata come la mettiamo? Mica si può dire "il potere dei medium" che ha tutt'altro significato. Ne' "non corrisponde ai miei desideratum" che fa ridere i polli. :mrgreen: :mrgreen:

vabbè ho capito il senso
Certe, come "mass media"...sono rientrate sempre dall'inglese in questo modo e sono così e basta. C'è una scheda dedicata alla pronuncia...che è corretta in entrambi i modi anche se preferibile la pronuncia inglese...ma, dicono, visto che non è scorretta neanche quella latina è possibile scegliere, purché in modo coerente, con il contesto del discorso. :D
Ciao!
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da fp0020 » 8 gennaio 2014, 18:34

So che Tg Com non è il massimo dell'attendibilità ma di solito ci mettono dei gran bei culi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ve lo posto comunque per avere un parere
http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine ... 9425.shtml

Anche ipotizzando che possa aver trovato qualcosa con cui scontrarsi a quell'altitudine.. il fatto che abbia fatto una manovra brusca per evitare l'impatto con scagotto generale e infortunio della hostess.. non doveva comportare che la notizia venisse fuori già un po di tempo fa? questi dicono che è successo il 13 luglio... e da quella data nessun media ha fatto venir fuori la notizia?
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da bigshot » 9 gennaio 2014, 21:16

fp0020 ha scritto:So che Tg Com non è il massimo dell'attendibilità ma di solito ci mettono dei gran bei culi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ve lo posto comunque per avere un parere
http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine ... 9425.shtml

Anche ipotizzando che possa aver trovato qualcosa con cui scontrarsi a quell'altitudine.. il fatto che abbia fatto una manovra brusca per evitare l'impatto con scagotto generale e infortunio della hostess.. non doveva comportare che la notizia venisse fuori già un po di tempo fa? questi dicono che è successo il 13 luglio... e da quella data nessun media ha fatto venir fuori la notizia?
Un "ex-pilota di A320" volevano scrivere forse... visto lo scontato esito dell'assessment medico/psichiatrico sicuramente seguito al "report risalente al 13 luglio 2013"

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Lelefanton » 10 gennaio 2014, 9:08

E' vera sta storia che è scritto nel seguente link o è un invenzione? http://nemesisnews.blogfree.net/?t=4794928

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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 10 gennaio 2014, 12:15

flyingbrandon ha scritto: " Forum è entrato in italiano a metà del Novecento per mediazione dell’inglese con il significato di ‘dibattito pubblico’ che si è poi esteso anche a quello di ‘luogo aperto di discussione in rete’. La pronuncia, come abbiamo già accennato, non dà problemi (si mantiene quella latina), ma ci si può chiedere invece quale sia la forma del plurale: come molti altri forestierismi ormai radicati nell’italiano, al plurale forum resta invariabile e questo grazie al suo transito dall’inglese che lo ha “parificato” al trattamento degli altri anglismi"
Il latino non è lingua morta (IMHO), stante che in due posti in italia se ne parla un suo dialetto molto più distante dall'italiano che dalla lingua originaria. Non basta: fra membri del clero cristiano (non solo cattolico) non accomunati da una lingua comune studiata a scuola (ad es. uno che a parte la madrelingua sappia il francese e l'altro l'inglese o il tedesco per dire) è usatissimo nella corrispondenza privata.
E per giunta, le varianti della lingua sarda in varie province, a parte il Catalano, contengono non solo parole, ma intere locuzioni latine appena appena storpiate - e manco tanto. In ciociaria, i contadini più vecchi ancora chiamano il contadino "agricola".
Personalmente, se forum è stato reintrodotto dal mondo anglosassone che ha iniziato prima di noi ad utilizzarlo nel senso a tutti noto (tant'è che siamo qui... :mrgreen: ) ciò non può snaturare la sua origine.

Se la Colgate Palmolive venisse assorbita dalla Lever Gibbs, e per conseguenza sparisse dal mercato americano il brand "Colgate" per il noto dentifricio tanto venduto in Italia, non è che se iniziassimo noi ad esportarlo là col vecchio nome commerciale andrebbe pronunciato "colgate" come per evitar problemi era stato italianizzato nei Carosello, perché ormai re-importato... sempre "colghéit" si dovrebbe pronunciare (rigorosamente IMHO).

Lo personalmente se sento pronunciare "mass midia" da un non anglofono, sotto sotto inorridisco.
Mai però correggerei col ditino alzato e la matita rossa e blu un mio connazionale, come fosse obbligatorio aver studiato latino a scuola... ci mancherebbe.
Sir Betrand Russel diceva "una sciocchezza resta una sciocchezza anche se professata con ardore da 50 milioni di persone". L'Accademia della Crusca deve ovviamente monitorare la lingua che cambia (come ogni lingua viva) ma non penso abbia il dovere di legittimare l'esistente senza se e senza ma: se no presto si dovrà, oltre che potrà, dire correttamente "attimino", non ci sarà più un "si" o un "no" che non siano preceduti dall'inutile e ridondante "assolutamente", e si istituzionalizzerà l'orrida moda dei biglietti da visita con nome e cognome tutti in minuscolo.

Non vorrei che alla decrescente qualità di scolarizzazione della gggente, accuratamente perseguita da chi vuol garantire lao scarso ricambio della classe dirigente, facesse seguito un adeguamento al ribasso della nostra lingua, parallelo a quello della qualità e dell'eleganza dei programmi televisivi RAI dopo l'arrivo della più svaccata TV commerciale del principale competitor.

ma... cercare di ispirarsi a qualcosa di meglio di quel che già si fa, mai? Sempre allinearsi al più scadente per paura di essere considerati elitari?
Sarebbe PROPRIO come navigare nella lingua col GPS invece che bussola e cartina... :wink:
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da spiridione » 10 gennaio 2014, 13:37

Valerio Ricciardi ha scritto: Il latino non è lingua morta (IMHO), stante che in due posti in italia se ne parla un suo dialetto molto più distante dall'italiano che dalla lingua originaria.

E per giunta, le varianti della lingua sarda in varie province, a parte il Catalano, contengono non solo parole, ma intere locuzioni latine appena appena storpiate - e manco tanto.
8)
Valerio Ricciardi ha scritto:
Sarebbe PROPRIO come navigare nella lingua col GPS invece che bussola e cartina... :wink:
8) 8)
Spiridione.


Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
e sulla porta dell'altra WILBUR....





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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da tartan » 10 gennaio 2014, 16:54

Al giornalaio si può perdonare tutto, ma al giornalista italiano, sia esso di carta stampata o di audiovisivi, non si può e non si devce perdonare di non conoscere il latino.
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da sardinian aviator » 10 gennaio 2014, 17:01

E allora dalli al giornalista! TG di La7 13:30 di ieri..." la casa di Scajola con vista sul Colosseo E sull'anfitatro Flavio..." Manco dovesse vendere la casa a un americano, tipo Totò e la fontana di Trevi: il Colosseo E' l'anfiteatro Flavio, non sono due cose diverse (neanche al TG7).
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da flyingbrandon » 11 gennaio 2014, 10:57

Valerio Ricciardi ha scritto: Il latino non è lingua morta (IMHO), stante che in due posti in italia se ne parla un suo dialetto molto più distante dall'italiano che dalla lingua originaria. Non basta: fra membri del clero cristiano (non solo cattolico) non accomunati da una lingua comune studiata a scuola (ad es. uno che a parte la madrelingua sappia il francese e l'altro l'inglese o il tedesco per dire) è usatissimo nella corrispondenza privata.
E per giunta, le varianti della lingua sarda in varie province, a parte il Catalano, contengono non solo parole, ma intere locuzioni latine appena appena storpiate - e manco tanto. In ciociaria, i contadini più vecchi ancora chiamano il contadino "agricola".
Personalmente, se forum è stato reintrodotto dal mondo anglosassone che ha iniziato prima di noi ad utilizzarlo nel senso a tutti noto (tant'è che siamo qui... :mrgreen: ) ciò non può snaturare la sua origine.
Premesso che non ho mai corretto chi ha scelto di declinare e, in questo caso, era un risposta in tono goliardico a Spiri che mi sembrava , e in effetti così era, non conoscere che era comunque una forma scorretta ti rispondo a questi due punti non per polemica ma solo perché racchiudono altri pensieri che ben si adattano ad un contesto più ampio. Che in tua opinione non sia morta....è in effetti una tua opinione su cui non posso dire nulla ma , di fatto, è una lingua morta. È morta per il semplice fatto che non si evolve più e , tutto ciò che rimane immutato, è morto. Il resto cambia. Il fatto che sia rimasta traccia nella nostra lingua lo trovo normale così come trovo normale non utilizzare più le sue regole e declinazioni. Il fatto che si voglia trovare traccia di "sopravvivenza" e lo si faccia fra i membri del clero cristiano, cosa che reputo viva ma ben lontano da ciò che è la "vita", o nelle memorie di qualche vecchio contadino che non rappresenta, per me, esattamente il modello di evoluzione a cui aspiro mi rasserena sul continuare a pensare che il latino sia , in effetti, una lingua morta. Il problema, in questo caso, non è utilizzare la parola forum, che sia stata reintrodotta dall'inglese o meno a me poco interessa, ma sul fatto di utilizzare e coniugare la parola stessa con regole non facenti parti della lingua italiana. Potrei farti anche l'esempio di hobby...di una lingua non morta, il cui plurale, in italiano , rimane hobby. In generale trovo che chi "declina" lo faccia per due possibili motivi, il primo ostentare la propria cultura (latina o anglosassone è indifferente) oppure perché pensa che sia corretto così. Per il primo caso, non coreggerei mai pur essendo lontano mille miglia da quel pensiero, per il secondo caso di solito avviso che non lo è. Detto questo non correggo neanche chi usa le k al posto del ch e cose simili...non mi piacciono ma hanno il loro perché in un determinato contesto (sms) e come avevo spiegato a Spiri, la lingua e più in generale il linguaggio , a me serve SOLO per comunicare, perché il fine è capirsi...e se capisco va bene...se non capisco chiedo.
Valerio Ricciardi ha scritto: Sir Betrand Russel diceva "una sciocchezza resta una sciocchezza anche se professata con ardore da 50 milioni di persone". L'Accademia della Crusca deve ovviamente monitorare la lingua che cambia (come ogni lingua viva) ma non penso abbia il dovere di legittimare l'esistente senza se e senza ma: se no presto si dovrà, oltre che potrà, dire correttamente "attimino", non ci sarà più un "si" o un "no" che non siano preceduti dall'inutile e ridondante "assolutamente", e si istituzionalizzerà l'orrida moda dei biglietti da visita con nome e cognome tutti in minuscolo.
Non vorrei che alla decrescente qualità di scolarizzazione della gggente, accuratamente perseguita da chi vuol garantire lao scarso ricambio della classe dirigente, facesse seguito un adeguamento al ribasso della nostra lingua, parallelo a quello della qualità e dell'eleganza dei programmi televisivi RAI dopo l'arrivo della più svaccata TV commerciale del principale competitor.
ma... cercare di ispirarsi a qualcosa di meglio di quel che già si fa, mai? Sempre allinearsi al più scadente per paura di essere considerati elitari?
Sarebbe PROPRIO come navigare nella lingua col GPS invece che bussola e cartina... :wink:
In generale l'accademia della crusca tutela e prova , per lo meno ha come scopo, salvare la lingua italiana...ovviamente non quello di sputtanarla. Tant'è vero che mentre i dizionari ammettono le diverse forme di uso comune l'accademia della crusca non lo tollera. Il discorso, come ti ripeto, è che in Italiano non si usano regole di altre lingue e, per altre lingue, c'è anche il latino. Concordo assolutamente con Russel...ma in questo caso non si parla di concetto, opinabile, ma semplicemente di una regola della lingua italiana....lingua che, evidentemente, vuoi difendere tu stesso. La tua difesa del latino, invece, non è lo stesso concetto. Citando Pulp Fiction ...non è lo stesso campo da gioco, non è lo stesso gioco etc etc,...forse c'era anche un fottuto.... :mrgreen:
Non è così semplice , invece, parlare di evoluzione o involuzione o allineamento al ribasso. Ho notato proprio nel mio mestiere, soprattutto negli ultimi anni, la "fatica" che porta nella mente il cambiare abitudine, cambiare prospettiva, cambiare anche quella "identificazione" con le proprie idee. Esempi banalissimi...cambiamenti di SOP o di manuale operativo, accolti come "ca**ate", come concetti che vogliono stravolgere il "giusto" che c'era prima...c'è sempre questa tendenza a giudicare giusto quello che c'era e sbagliato il nuovo. Io, personalmente, mi sono accorto che in tutta onestà, ogni cambiamento ha un suo motivo, a volte non evidente, ma spesso con una notevole logicità...e che quello che incontra nel giudizio iniziale è "pigrizia" e paura...due elementi che non fanno MAI evolvere ma cercano solo di fermare qualcosa che non si può frenare...cioè un cambiamento. Quando parli con me parli con un ignorante...io non sono mai neanche riuscito ad accarezzare la bellezza dell'arte, pur apprezzando a volte ciò che ho davanti, non riuscivo e tutt'ora non riesco, ad esserne coinvolto emotivamente...cosa che un circuito elettronico fatto a mano, un amplificatore a valvole o perfino una semplice idea, geniale, sono riusciti. Non ho mai trovato parità in tutte le espressioni umane, dal punto di vista culturale. Chi conosce la teoria della relatività è niente, culturalmente parlando, rispetto a chi conosce bene la divina commedia. Non l'ho mai trovato giusto....ma me ne infischio...seguo semplicemente ciò che emotivamente mi stimola :mrgreen: l'involuzione, a volte, è proprio dovuta alla volontà di rimanere aggrappati ad un passato che viene visto come "bei tempi"...peccato che vista l'impossibilità di bloccare il tempo, noi siamo il risultato dei bei tempi...e visto che spesso il mondo odierno non piace, il ritorno ai bei tempi che hanno portato qua forse non è la soluzione...forse c'è qualcosa di nuovo e migliore.
Tutto sto casino per dire...la lingua serve per comunicare...per me è indifferente che qualcuno preferisca farlo in modo "malinconico e romantico", e che altri apprezzino...l'unica cosa importante è essere consapevoli che è un errore...e che si vuole "difendere" un concetto che è sbagliato e non perché lo dicono 50 milioni di persone...ma solo perché il latino, o l'inglese, non sono l'italiano...e non ha senso applicare regole "corrette" in una lingua che non è la nostra. Ah...dimenticavo...trovo anche io orrido lo scenario televisivo...proprio per questo sono circa 4 anni che non accendo la TV, se non per guardare qualche gara di MotoGP, e mi sono dedicato ad un maggiore ascolto di Musica e lettura... :D
Ciao!


P.S. Dimenticavo...per non essere OT....ehm.....Boeing Boeing....
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Re: Boeing 757 colpito in volo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 11 gennaio 2014, 11:54

Sia chiaro anzitutto che nemmeno il mio post aveva sfumature polemiche di sorta. :D
La tua risposta l'ho trovata interessantissima.

Sai, io considero, in cuor mio, l'italiano il nostro attuale dialetto - in continua evoluzione - del latino.
Non mi riesce di evitarlo: ho fatto il classico, cui fui spinto non con poche resistenze iniziali dai miei perché alle medie per me l'idea di cultura coincideva con la Sccienza, con due c come quella di Zichicchirichì rifatto da Crozza.
I miei insistevano che la formazione mentale del classico mi avrebbe aiutato anche, e sopratutto, se avessi scelto per il prosieguo studi scccientifici; prima di rendermi conto che AVEVANO RAGIONE (sic!) dovetti arrivare alla fine del secondo anno di Geologia.

La cultura italiana è stata pesantemente condizionata da un obbrobrio filosofico dovuto a una bravissima e onestissima persona che era Benedetto Croce, che considerava i concetti della Scccienza solo "pseudoconcetti", e concetti reali solo quelli che derivavano dalla logica, dalla filosofia e dal ragionamento avulso dall'esperimento galileiano, modello crociano per cui l'uomo dava il meglio di sé nell'arte.

Il risultato obbrobrioso è che trovi oggi persone di 40-60 anni, che fanno altro da mestieri tecnici o scientifici ovviamente, che ti raccontano ridendo amabilmente della propria gioventù, ma quasi vantandosi di essere sempre stati delle capre in matematica a scuola. E la cosa non è limitata alle donne (che, al contrario, han punteggi di laurea se scelgono matematica mediamente dell'11% superiori a quelli dei maschi, vedi un po').

Mai ti direbbero "ho sempre scritto dei temi che fanno schifo" o "in filosofia al liceo prendevo sempre quattro, riuscivo a strappare il sei per il ritto della cuffia perché mia madre andava a pietire". Sarebbe per loro come confessare che gli puzzano le ascelle. Si sentirebbero inadeguati. Mentre a confessare di essere bestie in chimica o fisica o matematica, par quasi sia un sintomo di garanzia di "umanità" rispetto ai secchioni.

Il risultato è che i nostri figli venticinquenni sono mediamente i più impreparati d'Europa nelle materie scientifiche, il che si traduce non solo in un ben minore numero di brevetti depositati rispetto alle altre nazioni (la semispopolata Finlandia deposta CINQUE volte più brevetti di invenzione e modelli di utilità rispetto a noi, con meno di cinque milioni e mezzo di abitanti a fronte di 60), ma anche in una comprensione del mondo generalizzata ben minore.

Come si può, senza una decente cultura scientifica, acquisire delle priorità prima di tutto culturali e sociali come il rispetto per l'ambiente, l'importanza da dare allo smaltimento corretto dei rifiuti, il peso da attribuire alla conservazione delle risorse primarie? In Parlamento ci son troppi più avvocati che ingegneri.

Certo che la regola è che le lingue straniere non debbano essere declinate. Se un pilota, che per forza di cose o parla decentemente l'inglese o parla decentemente l'inglese o fa un frontale con un 757 in finale di discesa (scherzo) declinasse senza accorgersene "hobbies" non lo correggerei davvero, anche se so (sono anche un giornalista che cerca il decoro mino della decenza linguistica) che la regola è quella.

il punto è che non "sento" il latino come una lingua straniera, ma come delle radici molto, molto recenti. Da ciò nasce il mio istinto declinatorio, mi vien naturale (quando mi riesce e quando mi ricordo).

L'unica parte dove il nostro pensiero diverge è sui "che" al posto di "che", e tutto quel che è associato,. Ah, no, l'impoverimento linguistico non mi sta bene. Come non sopporto che nei cibi che si comprano nei supermercati stia sparendo l'acido e l'amaro, restando solo il dolce, il salato e il (leggermente) piccante, e aborro (cit. Mughini) che non esista più lo Yoghourt che si possa chiamare tale se non prendi quello bianco della Centrale del Latte (che costa meno) o alcuni di quelli greci perché se no dev'essere una pappetta cremosa e dolciastra, come se il gusto acido dello yoghourt fosse un simbolo di antica povertà da cui emendarsi, non voglio vedere ridursi via via il lessico con cui le persone si esprimono.

Abbiamo una lingua di una ricchezza, di una varietà di aggettivi, sostantivi, sfumature che il mondo ci invidia (non solo per la musicalità), a livello internazionale per la comunicazione di insieme si è imposto l'inglese perché è lingua SEMPLICE, cinquanta pagine di grammatica e duecento verbi irregolari da mandar giù a memoria e circa ci sei, mentre un corrispondente straniero molto colto quando scrive in italiano riconosci da due km che non è né Scalfari né Sgarbi né Montanelli, per citare tre persone che hanno un buon controllo della lingua e delle sue sfaccettature (che il secondo mi stia sui cosiddetti è altra storia).

Però è innegabile che l'inglese, ad esempio, sia più ricco di sfumature e termini specifici in determinati settori: per dire, investitore può essere persino tradotto come "Shareholder", se è detentore di capitale di rischio, o "Debtholder" se è obbligazionista. Lo Stakeholder è la generica persona che detiene una qualsiasi forma di interesse nei confronti dell'impresa. Trattasi sì di investitori, ma anche di dipendenti, clienti o altre aziende che, seppur non vantando alcun rapporto finanziario con una determinata attività, ne sono legate per mezzo della filiera produttiva: della serie salta una saltano tutte! In italiano, servirebbero complesse (e lunghe) perifrasi per definire altrettanto con precisione il concetto. Il punto non è tanto se stakeholder sia o no meno traducibile. In italiano, non esistendo un lessico specifico a volte l'uso di un termine generico può causare confusione. Ammetterai che è piuttosto singolare chiamare "investitore" un dipendente. Il lessico di business (ops, affari) inglese è molto più articolato e pieno di sfumature specifiche perché è una società quella anglosassone molto più vicina alla cultura del business nella sua quotidianità, rispetto a noi.

Però... però. Una cosa vecchia è vecchia, una cosa desueta è altro, obsoleta altro ancora. Inevitabile e ineluttabile hanno significati vicinissimi, ma non coincidenti. Io tutto ciò lo trovo fantastico.
Mi costringe ad evidenziare nella mia mente la differenza fra i concetti e le varie cose.
Ridurre una generazione di adolescenti alla semplificazione mentale per rientrare nei 160 caratteri di un SMS o peggio nei mi pare 140 di un tweet, lo trovo... orribile.
Finiranno come Andy Luotto a saper dividere ciò che capita loro in "Bbbuono" o Nobbuono".
Hanno ragione le donne: nei colori dei vestiti o degli ombretti non esiste solo il blu, il celeste e il viola, c'è il pervinca, il lilla, il glicine e un sacco di altri colori ben riconoscibili.

Ci sarà solo :D , :( , :x , venendo considerata una perdita di tempo mantenere nei server anche
:| che non è uguale uguale a :? o a :roll: , perché porsi il problema di cosa significhi essere perplesso? O sei felice, o sei triste, o sei furioso. Basta e avanza. Con Berlusconi a dispetto di qualsiasi cosa dica o faccia di inguardabile e ridicolo... o contro di lui a prescindere, senza vedere se per caso i "tuoi" preferiti combinan qualcosa di impresentabile anche loro, pur se in modo meno svaccato. Romanisti o Laziali. Dolce o Salato. Bene o male, divisi senza mezzitoni come nei cartoon giapponesi...

Fermo restando che Sullenberger aveva al 1000% ragione rispondendo in fonia un meravigliosamente sintetico ed efficace "...unable" alle richieste della Torre circa le possibilità di arrivare a Tererboro. Avesse risposto "le condizioni al contorno e l'energia cinetica residua dell'aerodina a velatura fissa di cui ho la responsabilità operativa mi rendon vieppiù pessimista sulle possibilità di completare l'articolata serie di manovre richieste per assecondare la vostra pur generosa ed apprezzata proposta di diversione di rotta in emergenza, prima che la perdita di quota divenga esiziale"... eh, no, faceva una finaccia. :lol:

non so se mi son capito almeno da solo... :oops:
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