...Stavolta un OT ci sta tutto (mi scuso con bulldog89 che detesta a ragione la mia prolissità).
Chissà che non possa essere utile.
Per quanto attiene la subacquea, quello è fra quelli citati (ho arrampicato, ho avuto un paio di moto anche se senza velleità corsaiole etc) un settore nel quale la mia frequentazione è stata ben superiore. Ho svariati brevetti, sia in aria compressa che in ossigeno puro (gli ARO di derivazione militare, diretti discendenti di quelli che si usavano sui "maiali" degli incursori di Marina), sono amico di vecchissima data dell'autore del primo trattato in lingua italiana sull'immersione profonda con miscele respiratorie artificiali Bimix e Trimix (è un ingegnere che ormai di fisiologia della respirazione e dell'immersione ne sa più della media dei medici dei reparti di medicina iperbarica), del quale oltre a realizzare parte delle immagini ho curato l'ultima rilettura; la mia metà è stata sino a quando ha inteso trasferirsi nella mia città contitolare di una certificatissima scuola di Sub e centro immersioni con la didattica PADI.
Ebbene, quando iniziai mi suggerirono, perché più "serio", il brevetto di I grado della FIPS, che equivaleva senza altri esami di sorta ad "una stella" CMAS; per darmelo, abilitandomi ad immersioni sino a ... soli 18 metri, mi fecero passare i primi tre mesi in piscina solo a nuotare, nuotare, nuotare, facendo esercizi su esercizi per migliorare la mia acquaticità sopra e sotto la superficie; era già passato Natale perché quell'inverno iniziassimo a vedere com'era fatta una maschera ed un paio di pinne.
Due... come due caciocavalli, di quel corso mordevamo tutti il freno, ci sembrava di perdere tempo... quand'è che si entrava nel vivo? Stavamo pagando un corso per andare sott'acqua, mica per imitare Johnny Weismuller nelle scene nel laghetto alla base della cascata! Giravano un sacco di commenti sul fatto che alla fine la FIPS era stata fondata dal grande Duilio Marcante, ex incursore, con mentalità militare, legato a schemi validi quando si andava sotto senza equilibratore di assetto (quel giubbetto gonfiabile e sgonfiabile in modo parziale e controllato per assumere un assetto "neutro" che ti permette di mantenere stabile la quota cui ti trovi, che comunemente chiamano "jacket"), con mute di gomma, i piombi calcolati per la profondità cui si voleva essere "neutri", eccetera eccetera bla bla,
speriamo che non la facciano tanto lunga che io prima di quest'altr'anno vorrei godermi qualcosa, non solo esercizi e ripetizioni, esercizi e ripetizioni...
E poi il brevetto parevano non aver tutta questa voglia di concedertelo! Eppure avevi pagato... Io non cito qui il "dispetto", ossia la difficoltà operativa causatami ad arte dal mio esaminatore durante l'esame di fine corso, a -20 m... - una vera bastardata di prima grandezza - perché difficilmente mi credereste, vi parrebbe una cosa assolutamente eccessiva. Fatto sta che risolsi la situazione senza chiedere aiuto all'istruttore o all'esaminatore, e "la prima stella" me la dettero.
Alla fine il brevetto lo presi, poi quello ARO, poi altri due con l'ANIS poi riconosciuti anche dalla PADI etc... e insomma, un po' sott'acqua ci sono andato. Da subacqueo amatoriale, ma un po' condizionato da quella primeva impostazione "apparentemente troppo austera, severa e retrograda" che, forse, sembrava proprio aver più senso per un ambito professionale che per un utilizzo da diporto.
Ma che scassa...
ma quanti guai dovevi aspettarti, alla fine, da un'immersione? Ormai gli erogatori sono ultraaffidabili! Un Mares MR 12 III è una certezza come il motore del Mercedes 190E! I profondimetri meccanici della MegaSport sono indistruttibili! Le valvole dei jacket non si bloccano che una volta ogni... Etc etc etc.
...vi ricorda niente?
Peraltro ci si immergeva con le tabelle US Navy V, tabelle in cui le curve fra immersione senza decompressione e immersione che la richiedeva... in assenza di conoscenze adeguate della fisiologia della diffusione gassosa nei tessuti, erano state tracciate... con la raccolta e l'analisi dei dati relativa alle embolie occorse ai sub della US Navy... uno schema semplice e un po' noioso, come bussola, cartina e orologio.
Le tabelle costavano poche migliaia di Lire, erano in plastica stampata, da un lato le curve tempo/profondità per definire
quanti minuti potevi stare a tot m senza "andare fuori curva" (che è un po' l'inviluppo di volo sott'acqua, per certi versi...) dall'altro se l'immersione era fuori curva, a una lettera sul primo lato che "classificava" l'immersione corrispondevano dei parametri di decompressione con le relative soste a tot m per tot minuti, poi tot m per tot minuti, poi tot minuti a 3 m, poi risalire lentamente in superficie... e sino alla prima tappa risalita a non oltre 3 metri al minuto... (come il variometro in aviazione)... etc etc etc
Erano semplici, concettualmente un po' rozze e in compenso poco macchinose. Dovevi semplicemente "fare il compitino", non fare di testa tua o cercare scorciatoie. A furia di usarle... le guardavi, sempre, senza eccezioni, ma il più delle volte ti aspettavi la "classe" di immersione e la procedure di smaltimento dell'azoto relativa, perché senza accorgertene le avevi imparate a memoria.
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POI si son diffusi a macchia d'olio, prima fra gli istruttori, e quando i prezzi son diventati più abbordabili fra gli amatori, i computer da immersione. Dal primo indimenticato e affidabilissimo Aladin, sino poi a tutti gli altri. Io ho - preso "molto tardi", come accadde anche col telefonino - un Aladin Pro, molto stimato per la conservatività dei modelli che sovrintendono gli algoritmi di calcolo, ma poco apprezzato dai fighetti
"no limits" perché, appunto, dà una valutazione un po' prudenziale, ti permette di osare meno.
Il PC da polso sott'acqua ha semplificato moltissimo la vita dei sub, anche se il VERO vantaggio operativo lo godevano gli istruttori, che potevano tener meglio conto dell'azoto residuo accumulato e ancora da smaltire fra un'immersione e l'altra, ed ha prodotto anche effetti sull'addestramento di chi prenda un brevetto.
Il PC da polso fa tutto lui: si accende da solo appena entri in acqua, inizia a calcolare appena superi -1 m, valuta la tua velocità di discesa, ti fa da profondimetro indicandoti la quota del momento con un margine di 10 cm (quello "classico" ti fa apprezzare se va molto molto bene un quarto di metro al massimo), tiene in memoria il log di tutta l'immersione che puoi dopo visualizzare a persino stampare col PC di casa, calcola istante per istante l'assorbimento dell'azoto non da un tessuto, ma da svariati, ti visualizza sempre quanti minuti "no deco" hai ancora a disposizione prima di iniziare la risalita, poi quando inizi a tornare su fa
beeep! beep! beeep! se superi la velocità di risalita corretta, e da un lato vedi anche sino a quel momento se dovrai fare solo la tappa di sicurezza dei tre minuti a tre metri respirando con calma, o se devi fare soste in più etc etc.
Ci sono anche quelli che ricevono il segnale radiotrasmesso da un manometro elettronico attaccato sulla rubinetteria, e ti danno non solo la pressione residua nella bombola cui è legata la tua vita, ma ti calcolano anche
Che volere di più dalla vita? Quanto son meno precise le tabelle? Che per stare tranquilli impongono un margine di sicurezza che magari nemmeno serviva?
Tabelle? Ancora con le tabelle? Guarda che mica si mette in moto l'auto con la manovella, sai?
RISULTATO dopo vari anni di Aladin, Suunto e compagnia cantando non si contano più i sub che dopo l'esame di primo grado NON hanno usato più le tabelle US Navy V, hanno per esercizio durante il corso fatto trenta compitini per dimostrare che avevano capito il (facilissimo) meccanismo d'uso, poi basta; all'inizio se le portavano nella tasca del jacket... come backup, e non bastasse, molte, molte mute avevano stampate sulla manica dell'avambraccio sinistro le tabelle USA Navy in colori vivaci a contrasto.
Adesso, di queste mute, sul nuovo trovatemene una.
Le didattiche si son moltiplicate; in una fase fra il 1990 e il 2005, di grande espansione del mercato, ogni tanto un gruppo di istruttori, per ragioni di interesse economico, si staccava dalla didattica d'origine... e ne fondava una sua. Altro che la Boxe, dove i titoli di campione del mondo possono essere secondo due modelli e federazioni...
Oltre le storiche CMAS, FIPS, FIAS, ANIS e PADI, saltaron fuori SSI, CNAS, IDEA, NASE, NAUI, NASDS... per citare solo quelle che mi vengono in mente.
Adesso a Sharm El-Sheikh, dove l agente di norma sta otto notti sette giorni in loco, ci son più Diving Center che ristoranti; in un pacchetto con voli, albergo, corso di Lambada, tre
magnate de pesce e aragoste e due serate danzanti in lungo, la gita in dromedario a vedere le dune... puoi con piccolo supplemento, molto invogliante, tornare col primo brevetto sub preso secondo i protocolli della didattica che trovi sul posto (o meglio,quella del Diving convenzionato col tuo Tour Operator = un discorso di percentuali sui guadagni).
Tabelle? Ancora con le tabelle? Adesso che ci sono PC da immersione che sembrano orologi da polso un po' cicciotti?
Orologio subacqueo con la ghiera che gira a scatti in un senso solo e ti memorizza meccanicamente l'inizio dell'immersione? Se ce l'hai in vacanza, perché la sera fa figo, meglio non lasciarlo in camera, te lo dovessero imbertare mentre sei via... Profondimetro? Ancora? Meccanico, magari!
Non indispensabile, se proprio ci tieni... L'Aladin e gli altri la profondità OVVIAMENTE la rilevano ed indicano, il tempo pure... se no come farebbero a calcolare tutto e DIRTI QUEL CHE BUONO BUONO DEVI FARE? Non ti è richiesto di capire, hai il tuo angelo custode al polso.. studiati bene il suo manuale, imposta i tuoi dati di età, peso (per permettergli di ipotizzare un tuo consumo d'aria "normale" al minuto)... tu vai sotto con fiducia, guarda spesso il display e goditi l'immersione!
Mica devi andare a minare la Viribus Unitis, no? Mica sei Piccard o Cousteau, Sei in vacanza, hai tanto lavorato, ecchec...
E poi, se la si fa troppo complicata, che fine fa l'indotto? Finché dura...
Non voglio parlar male dell'attuale categoria dei sub dilettanti, rilevo solo che è raro che qualcuno si porti ancora dietro orologio, profondimetro meccanico e tabelle, sia pure legate con un cordino all'interno della tasca del jacket.
Ma tanto non servono di fatto più...
finché va tutto bene.
POI, voglio proprio vedere se alla bisogna potrebbero essere, una volta sbiadito ricordo di un romantico tempo che fu, usate al volo con sicura precisione... in condizioni di stress operativo derivante da un inconveniente.
E se anche se almeno le tabelle se le porta - perché un istruttore più coscienzioso e meno avido di soli quattrini della media
gli ha fatto una capa tanta - dopo quaranta immersioni fatte seguendo un display, secondo voi è in grado, se si sfascia (
ah, ma non succede praticamente mai!!) di riprenderle, guardare il tempo trascorso dall'inizio immersione (che la ghiera meccanica unidirezionale poteva se mossa accidentalmente aumentare - cioè indurre a una sovrastima "più conservativa" ma mai diminuire...con quale orologio, che sta a casa? E la profondità sul MegaSport... e no, partito il display ti manca anche quella... e il profondimetro da polso stavolta nemmeno lo aveva messo in valigia,
che già RyanAir fa tante storie sul sovrappeso bagaglio... no, se porto anche la roba di riserva poi vado fuori, sessanta sterline... siamo matti?
Si potrebbe dire: costicchia, ma a 'sto punto portati un secondo PC da immersione di backup, la probabilità composta che se ne schiattino due insieme è risibile.
Ma due PC da immersione stesso modello, stessa marca etc per ragioni tecniche da non eviscerare qui NON darebbero MAI le valutazioni IDENTICHE... a chi dai retta?
Non dico che da allora a ogni malfunzionamento del PC da immersione sia corrisposta un'embolia mortale - mortale, ho scritto, poi ci sono quelle invalidanti o temporaneamente invalidanti - ma è un fatto che nel totale degli incidenti, che tendono a calare al migliorare della qualità, affidabilità e tecnologia degli ausilli all'immersione, ha fatto riscontro un aumento percentuale POCO rassicurante degli incidenti alla fin fine ascrivibili a scarso Skill. Che ha fatto calare gli incidenti... molto meno di quanto ci si sarebbe potuto aspettare.
L'anello debole della catena si è delle due indebolito e mentalmente isterilito di più.
E quando la sommatoria fra Skill e tecnologia a disposizione tende, anche nella migliore delle ipotesi, a rimanere costante,
secondo me NON c'è vero progresso. Lo scrissi sul lungo thread relativo alla tragedia di AF 447, lo penso in generale.
Potrei citare (no riportati da miocuggino miocuggino, proprio di primissima mano) molti aneddoti in tal senso, alcuni davvero inquietanti; ma è secondario riportare il proprio campione proponendolo come rappresentativo. Dovrei avere alle spalle 2500 immersioni in gruppo, per poter dire qualcosa di "definitivo"; cosa che attiene a pochi istruttori. Però ho dovuto togliere IO, dal basso della mia limitata anche se più che ventennale esperienza amatoriale, dagli impicci sub che avevano sul logbook il triplo delle mie immersioni... ed avevano immerso in tanti posti di più... uno lo dovetti tenere per mano durante la risalita, andato in panne un sensore del Suunto era nel panico più totale (ed eravamo a -35 m, non sull'Andrea Doria...)
Le tabelle NON sbiadiscono di botto; se anche l'orologio si ferma all'improvviso, tu poiché lo guardi spesso NON te ne accorgi certo dopo dieci minuti, consideri finita in QUEL momento la tua immersione, e inizi ala risalita a 3 m/min contando a memoria un ippopotamo, due ippopotami... lo scarto è assolutamente ragionevole e non pericoloso. E poi fai le te tappe come se la tua immersione appartenesse "alla lettera dopo" della tabella, così hai margine. Profondimetri rotti durante il funzionamento, mai visto uno, ma per come sono concepiti, non perché sofisticati e certificati. Come lo sfigmomanometro a mercurio dei vecchi medici... se non rompi fisicamente il tubicino di vetro o non togli un po' do Mercurio NON si può starare perché le leggi fisiche glielo impediscono, e funziona SEMPRE (anche una cartina).
Paralleli e distinguo col caso della navigazione VDS li lascio a voi, la mia frequentazione dei campi di volo è inadeguata. A me non pare che l'oggetto di tante pagine sia se
si possa o non si possa tecnicamente navigare col GPS come riferimento principale, ma se ciò sia o meno
opportuno, sensato e lungimirante.
Mi scuso per il lungo OT, spero almeno sia stato esaustivo, sereno ed utile; se no non voletemene, non vi farà quantomeno aumentare ancora le tasse. E rassicuratevi al pensiero che non ho altro da dire in merito.