Limosky91 ha scritto: L'importante è fare quei famosi "due conticini" all'inizio. In AZ li avevano fatti? Li avevano fatti bene? Sinceramente manco ero nato, non ne ho idea.
Un mio amico che in AZ lavora tuttora (si occupa di pianificazione "fisica" dei voli, calcoli preliminari del carburante in rapporto al carico etc) mi dice che ha visto fare scelte sprecone in modo sistematico, ben al di là del problema dei benefit, che lui se avesse avuto potere decisionale avrebbe saputo evitare appena dopo aver finito il corso di addestramento.
Tipo avendo di un certo aereo regional modelli X, Y, Z con differente autonomia e capacità di carico, ottimizzati per lunghezze di rotta A, B, C nelle quali garantivano rispettivamente il massimo rendimento quanto a consumi e costi globali di esercizio, scegliere quello Y se non Z e poi assegnarlo subito a rotte A in cui quasi facevi prima a tenerti un ottantone anche se poco aggiornato quanto a rendimento.
Limosky91 ha scritto:Se gli arabi dovessero imporre i loro standard in AZ secondo me, almeno all'inizio, ci sarebbero per lo meno delle perplessità: sinceramente non ho idea di come lavorano loro, conosco più o meno il lavoro dei giapponesi che penso siano "l'estremo" per quanto riguarda il lavoro. Posso solo dire che il confine fra "alzare la qualità del servizio" (cosa buona e giusta) a "far lavorare come schiavi" è molto molto labile e sta a chi ha poteri decisionali in merito gestire e bilanciare con acume la situazione.
Non ne ho idea. So che a Dubai, dove se ho capito bene dovrebbero svolgersi dei mondiali di calcio o cose simili, è scoppiata la polemica per le condizioni subumane e il livello di fatica che viene imposto agli operai pakistani e/o indiani e filippini che stan lavorando in semischiavitù per realizzare gli stadi eccetera. Poi, se la cosa sia legata al meccanismo dei subappalti o a precisa e lucida indifferenza agli standard minimi da parte di chi decide, lo ignoro.
E' CHIARO che se non esistessero i sindacati, in Italia ancora nelle miniere di zolfo siciliane lavorerebbero in nero ragazzini di 12 anni in perizoma. Ma stante due casi nell'ambito IRI che conosco benino avendoli anche proprio studiati (Italia Line e Alfasud) SE saltasse fuori, quando sarà storia e non cronaca recente, ossia quando saranno strapensionati tutti gli attuali attori, che le scelte scellerate della megadirigenza hanno trovato facile sponda in momenti di miopia populista dei sindacati interni ad uso del consenso dei propri
apparentemente protetti, diciamo che
non è e che strabuzzerei gli occhi dallo stupore, ecco.
Nella compagnia Italia, durante i due mesi in cui a livello politico si ragionava se fosse possibile riconvertire per utilizzo crocieristico la Raffaello e la Michelangelo da 46000 t, sottraendo almeno quelle - seminuove, forse ancora da ammortizzare completamente - al destino d'esser vendute come caserme galleggianti quasi a peso di ferro, e si facevano valutazioni sui costi di conversione e su quanti soldi sarebbe costata la fase di avvio (a Roma rammento le domeniche in bicicletta per risparmiare le scorte di petrolio) ben DUE corse sulla tratta Genova-New York furon perse, a biglietti già staccati, per gli scioperi per imporre l'acqua minerale effervescente imbottigliata alla mensa dei "piccoli di camera" e dei marinai. Immaginatevi solo i costi di riprotezione degli inferociti passeggeri, delle cause di quelli più furbi ed agguerriti eccetera. Temo che episodi del genere abbian tagliato l'erba sotto i piedi dei pochi politici che non accettavano l'idea dello smantellamento di un altro orgoglio nazionale. Ma organizzati al momento giusto, fecero passare la vulgata "è a prescindere dal costo del combustibile un carrozzone senza possibilità di salvezza, cosa vuoi salvare? Sbologna tutto e liberti de' 'sto 'canchero".
L'Augustus di 27.000 t di stazza, sulla quale pochi mesi prima avevo avuto il privilegio di viaggiare verso Rio, destinata al disarmo per raggiunti limiti d'età (era mi pare del '53), fu venduta per due soldi e sotto altro nome in Oriente generò non ottimo ferro italiano, ma non marginali profitti per altri venti anni. Ancora esiste, nelle Filippine, forse a questo punto ne faranno un albergo galleggiante. Pensano di vendere i suoi immensi motori FIAT della fine degli anni '30, in quanto paradossalmente ancora efficientissimi.
In certe situazioni, non è "il sindacato" come concetto il problema (figuriamoci senza cosa sarebbe pronta a fare qualsiasi proprietà, pubblica o privata), ma la qualità personale, intellettuale ma anche etica ed umana, di
specifiche persone che fanno i sindacalisti.