bigshot ha scritto:Perché è un discorso di documenti beccare un terrorista? Leggi pure la risposta di flyingbrandon poco sopra.sardinian aviator ha scritto:bigshot ha scritto: Sono completamente d'accordo con te... se attraversando i confini via terra o via mare non viene chiesto il documento a nessuno non capisco perché il viaggio aereo deve essere diverso se la sicurezza viene comunque garantita.
Mah, penso dipenda dal fatto che ultimamente i terroristi hanno preso di mira gli aerei e non le navi o i treni.
Non avevo messo la faccina ed allora non si è compreso il senso alquanto ironico del mio post. Allora mi spiego meglio. Scopo primario dei controlli di security è non far entrare armi od oggetti comunque vietati a bordo dell'aeromobile e nelle aree sterili di un aeroporto. Il riscontro documentale lo si fa per accertare che il biglietto, la carta di imparco e il documento di identità corrispondano alla stessa persona. Perché lo si fa? Penso perché nel passato si sono verificati casi di scambio di persona, o altri inconvenienti del genere, e comunque è un requisito standard, non opzionale, dei controlli. Ragionevole o assurdo che sia. Perché i controlli sono principalmente concentrati sul trasporto aereo? Perché, come dicevo, il sistema di sicurezza dipende in larga misura da fonti di intelligence, ed a quanto pare giunge notizia che i terroristi ancora sembrino prediligere l'aeroplano per i loro attentati. Tuttavia se ci fossero segnalazioni circostanziate, anche gli altri mezzi di trasporto ne sarebbero soggetti. E comunque all'imbarco delle navi da crociera i controlli sono assolutamente identici (se non superiori) a quelli degli aeroporti, ed anche sui normali traghetti nazionali esiste un servizio di security che però si basa su altri protocolli. A C.Vecchia il volante della mia auto è stato sottoposto alla prova dello sniffer (rilevatore di esplosivi). Su altri mezzi di trasporto temo che i controlli non si facciano sia per l'impossibilità pratica che appunto per la bassa intensità della minaccia