Volpe132 "l'Ustica Sarda"
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Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
Hai fatto bene a postarlo; se ne parla sempre troppo poco.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
sarà che lo ritrovino! o è stato totalmente inglobato dal fondale o è già stato portato via!
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
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Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
Come mai ultimamente stanno venendo fuori (o si stanno sviluppando in un certo modo) tutte queste storie "strane"?
Spero che sia fatta giustizia, dopo aver scoperto cosa realmente è accaduto!
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"Failure is not an option." (cit. Eugene F. Kranz)
Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
i mari della Sardegna sono pieni di misteri, Berry, Degan & Co. ci potrebbero fare un'intera puntata!Achille ha scritto:Come mai ultimamente stanno venendo fuori (o si stanno sviluppando in un certo modo) tutte queste storie "strane"?
Spero che sia fatta giustizia, dopo aver scoperto cosa realmente è accaduto!
Da Volpe132 alla corazzata Roma, passando per aerei messerschmitt 323 e sommergibile coperto da una colata di cemento a nemmeno 1 km dalla costa
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Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
**F@b!0** ha scritto:i mari della Sardegna sono pieni di misteri, Berry, Degan & Co. ci potrebbero fare un'intera puntata!Achille ha scritto:Come mai ultimamente stanno venendo fuori (o si stanno sviluppando in un certo modo) tutte queste storie "strane"?
Spero che sia fatta giustizia, dopo aver scoperto cosa realmente è accaduto!
Da Volpe132 alla corazzata Roma, passando per aerei messerschmitt 323 e sommergibile coperto da una colata di cemento a nemmeno 1 km dalla costa
Ah, attento: la versione ufficiale della Capitaneria parla di concrezione naturale (leggi scoglio strano)
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
alla faccia! 77 metri perfettamente dritti! Comunque hanno analizzato la roccia e, guarda un po, calcestruzzo!
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Re: Volpe132 "l'Ustica Sarda"
Il mistero di “Volpe 132” in un docufilm
CAGLIARI. La storia di “Volpe 132” è un mistero che dura da 21 anni. È la storia di un elicottero della Guardia di finanza svanito nel nulla la sera del 2 marzo 1994 nel cielo di Capo Ferrato, nella Sardegna sud orientale. A bordo dell'A-109 delle fiamme gialle, nome in codice “Volpe 132”, due sottufficiali: un veterano del volo, il maresciallo Gianfranco Deriu di Cuglieri e un giovane brigadiere di Ottana, Fabrizio Sedda. Due giorni dopo l'avvio delle ricerche vengono ripescati in mare solo alcuni frammenti del velivolo. Niente di più. Non si trovò l'elicottero, non si trovarono i corpi dei due sottufficiali.
In questa storia inquietante le uniche certezze sono che due uomini dello Stato sono stati uccisi e che per oltre vent'anni forze oscure hanno agito nell'ombra per nascondere come e perché questo sia accaduto. Evidentemente forze potenti e insinuanti che hanno depistato, inquinato e nascosto prove, intimidito e spiato. È come se il segreto da proteggere fosse così importante, così terribile e inconfessabile, da oscurare il dovere morale e giuridico di far conoscere cosa sia avvenuto nel cielo di Capo Ferrato la sera limpida e fredda del 2 marzo 1994. Di più: alcuni elementi sembrano portare lontano, annodando la trama di questa tragedia oscura ad altri terribili misteri. Come la strage dell’equipaggio del mercantile Lucina, avvenuto in Algeria nel luglio del 1994.
Solo quattro anni fa una perizia ordinata dalla procura della Repubblica di Cagliari ha dato ragione a chi sosteneva che l'elicottero fosse stato abbattuto e ora si procede dunque per duplice omicidio volontario. Ma la verità appare ancora lontana, nascosta da un muro di gomma. Ecco perché il "caso Volpe 132" è stata ribattezzato l'Ustica sarda.
Sull'enigma dell'elicottero abbattuto è stata condotta un'approfondita e completa inchiesta giornalistica da Vincenzio Guerrizio e Raffaele Manco coadiuvati da Francesco Deplano e Raquel Garcia Alvarez. L'inchiesta è stata tradotta poi in un film documentario, intitolato “Il grano e la Volpe”, che sarà presentato domenica 18 a Cagliari, al Teatro La Vetreria, con inizio alle 18,30.
È un film rigoroso, che non cade nella facile suggestione di sposare una tesi, ma seguendo le regole del buon giornalismo d’inchiesta, riporta i fatti, le testimonianze e i documenti. È proprio nella ricostruzione meticolosa ed elegante della vicenda che emergono insanabili contraddizioni, sconcertanti iniziative (come l’apposizione del segreto di Stato) e incredibili incongruenze. Ma affiorano anche i sospetti su complicità istituzionali e viene raccontato l’infinito dolore delle famiglie dei due finanzieri uccisi. Insomma, il film documentario di Guerrizio, Manco, Deplano e Garcia Alvarez riapre una ferita mai cicatrizzata e ripropone il dovere morale e professionale di non arrendersi mai davanti a una verità negata perché non ci può essere democrazia senza giustizia e non ci può essere giustizia senza verità.
Il Trailer del Docufilm
Fonte: "La Nuova Sardegna"
CAGLIARI. La storia di “Volpe 132” è un mistero che dura da 21 anni. È la storia di un elicottero della Guardia di finanza svanito nel nulla la sera del 2 marzo 1994 nel cielo di Capo Ferrato, nella Sardegna sud orientale. A bordo dell'A-109 delle fiamme gialle, nome in codice “Volpe 132”, due sottufficiali: un veterano del volo, il maresciallo Gianfranco Deriu di Cuglieri e un giovane brigadiere di Ottana, Fabrizio Sedda. Due giorni dopo l'avvio delle ricerche vengono ripescati in mare solo alcuni frammenti del velivolo. Niente di più. Non si trovò l'elicottero, non si trovarono i corpi dei due sottufficiali.
In questa storia inquietante le uniche certezze sono che due uomini dello Stato sono stati uccisi e che per oltre vent'anni forze oscure hanno agito nell'ombra per nascondere come e perché questo sia accaduto. Evidentemente forze potenti e insinuanti che hanno depistato, inquinato e nascosto prove, intimidito e spiato. È come se il segreto da proteggere fosse così importante, così terribile e inconfessabile, da oscurare il dovere morale e giuridico di far conoscere cosa sia avvenuto nel cielo di Capo Ferrato la sera limpida e fredda del 2 marzo 1994. Di più: alcuni elementi sembrano portare lontano, annodando la trama di questa tragedia oscura ad altri terribili misteri. Come la strage dell’equipaggio del mercantile Lucina, avvenuto in Algeria nel luglio del 1994.
Solo quattro anni fa una perizia ordinata dalla procura della Repubblica di Cagliari ha dato ragione a chi sosteneva che l'elicottero fosse stato abbattuto e ora si procede dunque per duplice omicidio volontario. Ma la verità appare ancora lontana, nascosta da un muro di gomma. Ecco perché il "caso Volpe 132" è stata ribattezzato l'Ustica sarda.
Sull'enigma dell'elicottero abbattuto è stata condotta un'approfondita e completa inchiesta giornalistica da Vincenzio Guerrizio e Raffaele Manco coadiuvati da Francesco Deplano e Raquel Garcia Alvarez. L'inchiesta è stata tradotta poi in un film documentario, intitolato “Il grano e la Volpe”, che sarà presentato domenica 18 a Cagliari, al Teatro La Vetreria, con inizio alle 18,30.
È un film rigoroso, che non cade nella facile suggestione di sposare una tesi, ma seguendo le regole del buon giornalismo d’inchiesta, riporta i fatti, le testimonianze e i documenti. È proprio nella ricostruzione meticolosa ed elegante della vicenda che emergono insanabili contraddizioni, sconcertanti iniziative (come l’apposizione del segreto di Stato) e incredibili incongruenze. Ma affiorano anche i sospetti su complicità istituzionali e viene raccontato l’infinito dolore delle famiglie dei due finanzieri uccisi. Insomma, il film documentario di Guerrizio, Manco, Deplano e Garcia Alvarez riapre una ferita mai cicatrizzata e ripropone il dovere morale e professionale di non arrendersi mai davanti a una verità negata perché non ci può essere democrazia senza giustizia e non ci può essere giustizia senza verità.
Il Trailer del Docufilm
Fonte: "La Nuova Sardegna"