educatedguess ha scritto: Se a te sembra logico affidare l'intelligence al responsabile del checkin e ai suoi pregiudizi fai pure. Non ti stupire quando i geniali criminali passeranno l imbarco con il passaporto italiano rubato e al grido di pizza pizza marescià. il punto che sembra sfuggire è che nel 2014 vivono circa 30000 cinesi nella sola Austria e che pensare di risolvere problemi di questo tipo basandosi sul "è austriaco quindi è strano che abbia gli occhi a mandorla" è quanto di meno logico e pratico esiste. Se cosi fosse Angelina Jolie e i suoi 30 figli adottati in 40 nazioni diverse dovrebbero essere fermati e interrogati ad ogni passo.
Edit. La parte sul "è stato adottato" la trovo ancora più assurda. Con quale diritto un addetto al check in mi può fare domande del genere e in base a cosa...?
Primo: non capisco il tuo tono piccato.
La prevenzione non può essere affidata a criteri solo
politically correct, ma la massa "va scremata" con criteri pratici. Possono vivere anche 50.000 cinesi nella sola Austria, ma se mi si presenta un
Klaus Von Rosemberg, professione cestista professionista, e davanti ho un Inuit sui sessant'anni pingue e simpatico, e non cerco di dargli una seconda occhiata (possibilmente in modo elegante e discreto, magari facendo una "query" in più su un monitor, incrociando dati etc) vuol dire che sono un tonno.
Anche se Lucio Dalla era abbastanza bassotto, eppure aveva decorosissimi trascorsi nel basket.
I 40 figli multietnici di Angelina Jolie (bella cosa) son la coda della coda della gaussiana.
Se si presenta a FCO mia zia Pina, classe 1926 x m 1,52, con un passaporto coi dati suoi corretti e per professione "scaricatore di porto", e tu controlli solo che l'ologramma sul passaporto non sia falsificato, sei matto.
Così come son matti quelli che tolgono alle vecchine le forbicine da unghie, benché vi siano in giro nelle armerie lame in ceramica che al metal detector non stimolano sirene di sorta.
In Inghilterra, quando si devono fare dei posti di blocco di prevenzione generica, una delle cose che più tipicamente ti chiedono non è "patente e libretto", ma "può per favore dirmi senza scendere dall'auto né prendere documenti la targa della sua macchina?" Non hai idea di quante vetture rubate son state intercettate in questo modo.
Eppure, a me la targa dell'ultima auto che ho da quasi due anni e mezzo, non so perché, ma non entra in testa. Mica mi arrestano! Però quando mi è capitato (vicino Londra, dove ero andato per lavoro, a fine gennaio) e me la ricordavo in modo poco preciso (gliel'ho anche detto) mi han fatto perdere dieci minuti, controllando e ricontrollando tutto anche via radio. Il tutto, in un contesto di una gentilezza e garbo inenarrabili. Mi han anche chiesto con quale compagnia di navi avevo traghettato da Calasi (questo era irragionevole non lo ricordassi) e verificato via PC che fosse vero. Io delle due da una polizia così, non mi son sentito trattato da
italianopizzamafiamandolino, ma delle due ben protetto.
L'esempio del Balotelli adottato non era esempio di ciò che dovrebbe fare un addetto, è ovvio, era solo relativo allo schema mentale per cui
la "norma", che è il corpo della gaussiana e non la parte più "giusta" di essa,
condiziona la nostra percezione; e ciò in sé non è minimamente razzista né discriminatorio, ma solo banale.