bulldog89 ha scritto:Alberto, io sono completamente d'accordo sul fatto che in Italia ci siano degli enormi conflitti d'interesse, che interessano un numero relativamente ristretto di persone che si ritrovano un enorme potere decisionale.
Tale potere ed il fatto che sono in pochi li rende molto appetibili ai politici, che al posto di fare appunto politica sono più interessati a fare gli imprenditori con i soldi degli altri.
Ma il fatto che AZ sia privata ormai è comprovato, che poi sia una buona o cattiva azienda non sta a me deciderlo, così come il fatto che i vari "capoccia" ovviamente non saranno impermeabili alle pressioni più o meno forti a cui sono soggetti.
Il problema però è che oltre a questo si sono rivelati anche degli inetti totali.
Quindi ripeto: AZ è privata e i dirigenti (che sono diversi dagli azionisti) sono semplicemente inadeguati.
Davvero non voglio fare polemiche o imporre il mio pensiero ma proviamo ad analizzare,
AZ è privata è vero su questo hai perfettamente ragione.
è gestita come una azienda privata ? sei sicuro ?
Hai ragione che I dirigenti che sono diversi dagli azionisti ma chi nomina
i dirigenti ? chi nomina il consiglio di amministrazione ? chi li ha messi li ???
Gli azionisti ??? nelle aziende private dovrebbe funzionare così.
E sempre nelle aziende private dirigenti inadeguati vengono rimossi, dagli azionisti
ma questo non succede perchè ?
Sei sicuro che siano solo inadeguati ?
o che lo scopo principale del loro mandato di dirigenza non sia esattamente
quello che gli chiederebbe in un' azienda privata fare soldi o quantomeno non
perderne in continuazione ?
Quando vedo l'elenco degli azionisti che detiene più del 50% e vedo
Intesa - poste - Unicredit è chiaro che il legame con la politica non
solo è solo probabile ma è assolutamente certo !
Ma ripeto non voglio fare polemiche o discorsi da bar se sei convinto
che sia "SOLO" malagestione non insisto e ti lascio la tua idea.
Spero però davvero che gli arabi facciano seriamente e non vengano
anche loro a fare giochetti di potere ...
Ciao Alberto