sardinian aviator ha scritto:
Che lo sciopero bianco venga utilizzato come strumento di lotta sindacale, pianificato a tavolino, attuato in massa senza preavviso e chissenefrega degli utenti, no. Nella vertenza in atto non ci vedo volontà di discutere di modifica di procedure, di suddivisione di responsabilità, di snellimento nella sicurezza ecc... ci vedo solo la volontà da boicottare la propria azienda. Il danno però non lo subisce solo l'azienda, ma il sistema paese, nel classico gioco del marito che si taglia i gioielli di famiglia per fare dispetto alla moglie.
Ovviamente sono opinioni, non dico che sia giusto fare sciopero bianco e sbagliato uno sciopero di petto però ci sono alcune considerazioni. Prima di tutto...gli utenti...che tu faccia uno o l'altro ci vanno di mezzo...ed è normale perché altrimenti , senza il disservizio, non arriveresti a danneggiare l'azienda e farti ascoltare. Quindi, per ora, tralasciamo i disservizi agli utenti. Non dimenticando, però, che se i voli partono vuoti di bagagli è perché l'azienda ti spinge a partire in orario...se l'ordine fosse di aspettare i bagagli avresti solo ritardi a raffica. Diciamo quindi che, per certi versi, il tipo di disagio l'ha scelto l'azienda e non il personale di terra...loro applicano solo le regole alla lettera e nei tempi previsti. Concordo con Fabrizio...di fatto è stata tolta la possibilità di scioperare...troppi ne hanno bloccati, da un punto di vista legale, e con troppi cuscini quali le fasce orarie e i voli protetti quando li hanno concessi.
Ma il punto centrale è che stai soffrendo dell'unico punto che tu usavi per farmi fuori prima...cioè le regole e la loro applicazione. Io trovo sempre troppo scarna se non inesistente la comunicazione "azienda/dipendente"...io non voglio avere notizie dai sindacati e dai giornali...io le voglio dall'Azienda...e mi aspetto che l'azienda faccia qualcosa per me come io sto facendo per lei. Mesi prima mi dici..."la situazione è questa....tu rientri in un piano di esuberi...cercati e ti aiuto a cercare un lavoro"...invece di continuare a far ballare notizie, il loro contrario, e tu non capisci nulla. E la chiarezza può venire SOLO dall'Azienda nei confronti dei lavoratori. Io, se mi spieghi, capisco...se non mi spieghi...mi parli di risparmi e vedo che paghi alberghi a manetta (inutili) non capisco. E qua arriva il punto...ora con certezza mi dici che tra meno di un mese sono a casa...ok...ne posso prendere atto...ma posso prendermi responsabilità per tapparti i buchi? No.
sardinian aviator ha scritto:
Non servirà a nulla, non salverà i posti di lavoro, solo vendetta anticipata e macerie che si accumulano su altre macerie. Nella mia regione, nel Sulcis, ci sono molte migliaia (altro che 2000) di lavoratori ex-qualcosa che stanno per perdere perfino la cassa integrazione straordinaria e premono, lottano, gridano. Ma sanno che se bloccassero i porti, gli aeroporti, le strade, perderebbero la cosa più preziosa per loro: il sostegno popolare.
Dici bene...ma il sostegno popolare....quello vero...è quando credi che io abbia delle ragioni e mi permetti di farle valere. In paese evoluti, o più evoluti, nessuno fiata per un blocco TOTALE di 4 gg...e l'azienda corre a parlare. Qua, il sostegno popolare, non c'è mai stato...e il lavoratore si sente in diritto, e non dico sia giusto o sbagliato, di pensare ai c***i suoi...sia nei confronti dei passeggeri che dei colleghi. Il tuo bagaglio mentre penso alla mia disoccupazione è totalmente trascurabile. Anche perché, per anni te l'ho imbarcato nei tempi prendendo delle responsabilità. Tutti a casa? A me che ci sono già cosa frega? Niente. E ribadisco...non è giusto è solo lo specchio di quello che vedo. Non servirà questo sciopero bianco? Non lo so. Forse snellirà le procedure....forse salverà qualcuno...quello che posso fare è non dare addosso ma cercare di capire. Il mio bagaglio? Fanculo. È niente rispetto a quello che cerca di comunicare lui. Il silenzio...perché solo quello è concesso...quello è un via libera a tutto che raramente è andato a favore dei lavoratori. Per pensare che un'altra persona debba preoccuparsi del mio bagaglio dovrei come minimo capire io cosa c'è in ballo. Se non frega niente a me che penso al mio bagaglio...figurati a lui...e quindi ci sta con quello che sto facendo io stesso. il giochetto di tenere buoni con l'incertezza e la paura e i lavoratori non può che portare a questo nel momento in cui scopri le carte in tavola e io mi ritrovo che non ho più nulla da perdere. Non ci sono possibilità? Ok...mi spieghi tutto...cerchi di farmi comprendere...ma questo arriva dall'alto e non dai sindacati o dal lavoratore. Ci sono stati in passato esempi di questo e i lavoratori sono sempre stati vicino al "capo".
sardinian aviator ha scritto:
Mi dispiace che gran parte dei forumisti approvi questa prassi e si dichiari pronta ad attuarla se ritenuto necessario. Vorrei che la battaglia per regole chiare, procedure e obbiettivi condivisi fosse combattuta prima, all'inizio del rapporto di lavoro. Alla fine mi sembra solo un dolorosa, patetica scusa.
Appunto...la battaglia chiara parte dal più forte...quello ai vertici...la Battaglia alla fine non è una scusa...è solo la media reazione di una persona a cui togli da mangiare e che ha lavorato "coprendo" i tuoi buchi o le tue procedure "fumose".
Ciao!