Ci siamo detti, più sopra, che non discutiamo dei dettagli dell'insegnamento; stavamo parlando dei propensi-al-rischio e dei "metodi" (che per me non funzionano) per provare a correggere.L'errore, in quel caso, è stato aver dubitato (all'ultimo) proprio perché la Checklist, molto probabilmente non è stata fatta e la riattaccata l'hanno fatta veramente vicina al suolo con i bimotori spompati. Accorgersene prima avrebbe evitato questo. Allora mi chiedo....e ti chiedo...è così banale e facile leggere una Checklist...soprattutto se sei un manico e il pilotaggio è l'ultimo dei problemi. Che problema c'è a farla? Soprattutto...stai insegnando...stai facendo scuola...perché non passi un messaggio semplice che a uno meno manico, con molta probabilità, salva la vita e fornisce la corretta mentalità ? Da istruttore è un errore. Se fossero morti tutti a dire "che pirla"...invece sarebbe lo stesso grande Riz...però istruire in questo modo, a mio avviso, non è affatto da grande istruttore.
Pensi che non esistano propensi-al-rischio che facciano diligentemente tutte le check list?
Per inciso, la check list non c'entra nulla con il discorso PA34 di Riz. Senza entrare nel dettaglio, ma se ti dicessi che le simulate con Riz erano vere simulate (qui ti dico che posso non essere d'accordo, perché diverse emergenze simulate diventano reali).
Ragionamento incompleto e che dà "fastidio" ai pro: anche se la sai fare, è una cosa che, per i rischi connessi, è al limite, un rischio pazzesco, immane.non la tiri a filo d'erba se non la sai fare.
No, no, l'ho già spiegato e lo ripeto (via forum è più difficile capirsi certe volte). Non dico che "lo puoi fare" per dire "prova se ti salvi sei figo", ma semplicemente perché se dico di andare sul mare, eviti la componente di esibizionismo (se c'è), perché sul mare non ti vede nessuno e toglie la parte "trasgressiva" anche.Che novità? È comunicazione...ti avevo fatto l'esempio che dire "la puoi fare ma almeno va sul mare" non è dare consapevolezza...anzi spinge nella direzione di "prova...sei ti salvi sei Figo"
In altre parole, se vai a fare looping a 1 metro dal mare, non ti caga alcuno e non fai nulla di trasgressivo, perché in realtà nessuno può "segnalarti".
Il senso è quello e lo dico chiaro: i rischi sono enormi.
Mai visto i bambini? Alcuni, anzi tanti, fanno i matti solo se c'è qualcuno che li guarda.
Parti dal presupposto che non si dia la "misura della pericolosità"; ammesso che sia così (e non è così), ho diversi esempi di gente che ha visto morire (credo lezione mostruosa, no?) eppure continuano.Proprio qua entri in gioco tu nel ruolo di istruttore. Se uno pensa di saper fare...fa. Se uno viene da te perché non sa fare hai quel "potere" di dare l'esatta misura di ciò che può fare e ciò che non sa fare. E visto che per volare devi imparare è difficile che uno monti sull'aereo, metta in moto, e si faccia un loop senza nessuna preparazione o attestato o licenza.
Più consapevoli di così!
E' un contesto molto diverso, ripeto.Si...già visto. Ma ripeto...se ne salvi uno...è già un ottimo lavoro. La cultura si propaga. Nello stesso lavoro di linea, anni fa il CM2 era poco più che uno scaldasedile...pareva impossibile mettere parola sul comandante. Ora non è così...e come ti diceva Sigmet il CRM ha decisamente abbassato gli incidenti. Non importa quanti morti l'anno abbia il VDS (tanti o pochi è un concetto relativo), importa che cultura vuoi che sviluppi. Ciò permette anche maggiore libertà perché, come ti dicevo, quando si palesano falle "di mentalità " a qualcuno viene in mente di vietare...e di questo ci rimettono tutti...anche quelli che lavorano bene o che sviluppano la corretta mentalità.
Ciao!
Chiediti perché quel CM2 faceva lo scaldasedile. Come in tutti i contesti lavorativi, la gerarchia aveva/ha questo difettino.
Se vado pax su una aereo che vola per divertimento, posso decidere se salire o meno sull'aereo, perché il pilota è un matto oppure sì, perché è bravo oppure, più futilmente, perché mi è simpatico o antipatico.
Tu, questa scelta, al momento, non ce l'hai, ti pigli molto probabilmente il capo che ti assegnano in quel volo. Esisteranno meccanismi per segnalare questo o quello, ma la realtà è che devi accettare, perché è lavoro.