Inchiesta francese sul pay2fly

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Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 22 dicembre 2014, 20:37

Salve a tutti/e

Ci tenevo a postare questo video che tratta di un inchiesta mandata in onda da un emittente francese, che ci tocca anche da vicino poiché in uno spezzone si entra anche negli uffici Alitalia.
A mio parere, come quello di molti, il pay2fly è la rovina del mondo dell'aviazione commerciale e di tanti ragazzi che fanno sacrifici per brevettarsi per poi rimanere a casa o a fare lavori che c'entrano con gli aerei come il cavolo a merenda!

Link:

Ps: non so se è già stato postato in precedenza, in tal caso chiedo scusa anticipatamente!
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da Lampo 13 » 22 dicembre 2014, 21:04

Lebron, hai assolutamente ragione ad essere furioso per come vengono sfruttati i giovani Piloti.
Il problema è che ciò non riguarda solo l'aviazione, è il concetto di lavoro che è stato posto al di sotto
del concetto di capitale. Alla fine hanno vinto. Dei parassiti che muovono denaro non loro, giocando in
Borsa come in un casinò di Las Vegas, hanno il controllo della vita delle persone.
La Borsa era nata per finanziare le imprese nei momenti di espansione, era un modo di fare un investimento
su una idea e guadagnarci il giusto. Ora è diventata un'associazione a delinquere che ha affossato tutto l'occidente, mandando in rovina milioni di famiglie per far arricchire in modo inaccettabile pochi squali.
Passerà, prima o poi passerà, spero in modo civile, altrimenti ci sarà una nuova Rivoluzione Francese e la
ghigliottina ricomincerà a far udire il suo rumore spaventoso. E' la Storia del mondo che si ripete...

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 22 dicembre 2014, 22:12

Lampo 13 ha scritto:Lebron, hai assolutamente ragione ad essere furioso per come vengono sfruttati i giovani Piloti.
Il problema è che ciò non riguarda solo l'aviazione, è il concetto di lavoro che è stato posto al di sotto
del concetto di capitale. Alla fine hanno vinto. Dei parassiti che muovono denaro non loro, giocando in
Borsa come in un casinò di Las Vegas, hanno il controllo della vita delle persone.
La Borsa era nata per finanziare le imprese nei momenti di espansione, era un modo di fare un investimento
su una idea e guadagnarci il giusto. Ora è diventata un'associazione a delinquere che ha affossato tutto l'occidente, mandando in rovina milioni di famiglie per far arricchire in modo inaccettabile pochi squali.
Passerà, prima o poi passerà, spero in modo civile, altrimenti ci sarà una nuova Rivoluzione Francese e la
ghigliottina ricomincerà a far udire il suo rumore spaventoso. E' la Storia del mondo che si ripete...
Pienamente d'accordo con lei! Però ciò lascia poco spazio (se non proprio nullo) a chi fa grandi sacrifici per realizzare un sogno. Come dice lei il discorso comunque è molto più ampio e complesso e se servisse una rivoluzione per cambiare la situazione ben venga!
Per quanto riguarda il discorso della "linea" è fondamentale soffermarsi anche sulla sicurezza dei passeggeri, che in tal caso va proprio a farsi benedire! :evil:
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 22 dicembre 2014, 23:57

Aggiungetevi a questo gruppo su fb:

https://www.facebook.com/stop.paytofly/ ... =page_info
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da luigi_wilmo » 23 dicembre 2014, 0:01

Non vi viene il dubbio che il mestiere di pilota lo vogliano fare in troppi?

E' un mercato che (giustamente) risponde ad una legge di domanda ed offerta, punto. Non ci sono Borse o meccanismi strani, semplicemente c'è (troppa) offerta e (troppa poca) domanda di piloti con poca esperienza.

Oppure si vuole pretendere che, siccome ho studiato da medico, pilota, dentista o archeologo, il posto mi deve essere garantito?

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 0:06

luigi hai le licenze?
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 23 dicembre 2014, 0:17

paky ha scritto:Aggiungetevi a questo gruppo su fb:

https://www.facebook.com/stop.paytofly/ ... =page_info
Già messo.. Ma purtroppo non credo sia un gruppo di "pochi" a far cambiare le cose.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 23 dicembre 2014, 0:20

luigi_wilmo ha scritto:Non vi viene il dubbio che il mestiere di pilota lo vogliano fare in troppi?

E' un mercato che (giustamente) risponde ad una legge di domanda ed offerta, punto. Non ci sono Borse o meccanismi strani, semplicemente c'è (troppa) offerta e (troppa poca) domanda di piloti con poca esperienza.

Oppure si vuole pretendere che, siccome ho studiato da medico, pilota, dentista o archeologo, il posto mi deve essere garantito?
Garantito no, ma dare chance ed essere presi in considerazione in base alle capacità si, non in base al portafoglio. Questo mestiere, in queste condizioni diventa solo per ricchi che magari non sanno nemmeno tenere una cloche in mano!
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 0:32

LeBron_91 ha scritto:
paky ha scritto:Aggiungetevi a questo gruppo su fb:

https://www.facebook.com/stop.paytofly/ ... =page_info
Già messo.. Ma purtroppo non credo sia un gruppo di "pochi" a far cambiare le cose.
No ma è un modo di comunicare.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da luigi_wilmo » 23 dicembre 2014, 0:34

Guarda, mia figlia di 11 anni vorrebbe fare la veterinaria come altre 14 milioni di bambine, perché è molto più figo che fare la programmatrice in Javascript.

Non la fermerò di certo, ma le chiarirò sicuramente che è un lavoro super gettonato, in cui è difficile emergere, perché di veterinari ce ne sono troppi (e di programmatori troppo pochi).

È la bellezza della libertà, a 18 anni puoi scegliere di fare il veterinario, il pilota, il dentista o l'idraulico, ma non puoi pretendere che la libertà non sia responsabilità.

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 23 dicembre 2014, 0:42

luigi_wilmo ha scritto:Guarda, mia figlia di 11 anni vorrebbe fare la veterinaria come altre 14 milioni di bambine, perché è molto più figo che fare la programmatrice in Javascript.

Non la fermerò di certo, ma le chiarirò sicuramente che è un lavoro super gettonato, in cui è difficile emergere, perché di veterinari ce ne sono troppi (e di programmatori troppo poco).

È la bellezza della libertà, a 18 anni puoi scegliere di fare il veterinario, il pilota, il dentista o l'idraulico, ma non puoi pretendere che la libertà non sia responsabilità.
Ma guarda sono d'accordo con te sul concetto, ma se per caso uno diventasse chirurgo solo perché è ricco e ha pagato le persone giuste a discapito di uno che aveva tutte le carte in regola ma non aveva cash per poter arrivare ad iscriversi all'albo, tu affideresti la tua salute ad una persona così? E immagina poi la frustrazione e la delusione di chi non arriva per un motivo così futile. Come diceva Lampo è la società odierna che non funziona ed è solo colpa nostra che non facciano niente per far si che le cose cambino!
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 0:44

e per te responsabilità cos'è?
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da luigi_wilmo » 23 dicembre 2014, 0:49

Neanche in Italia, terra di paraculi e raccomandati (anche se legati più all'ambito statale e parastatale che privato), raramente ho visto grandi professionisti riconosciuti (da chirurgo a dentista, da ortopedico a istruttore di volo...) arrivati a massimi livelli senza grandi capacità.

Comunque, l'Alitalia statale mi pareva fosse un ambito abbastanza da paraculo pesante, eppure non mi pare siano caduti così tanti aeroplani per incapacità.

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da luigi_wilmo » 23 dicembre 2014, 0:55

Responsabilità, non per me, ma come concetto, è che ci si piglia le conseguenze delle proprie azioni.

PS
Non ho licenze pro, sono PPL.

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 1:43

Luigi il problema qui non è la professione del pilota in se per se, ma la nazione o meglio il continente. Oggigiorno qualsiasi professione tu scelga ci si ritrova sempre in un mercato saturo, che sia pilota, infermiere, avvocato, pittore edile, idraulico, architetto e così via. Se ne sono usciti con la balla dei tecnici informatici perché si vuol nascondere la vera patata bollente, ovvero che le politiche europee e nazionali stanno facendo arricchire i grandi e impoverire i piccoli/noi. Ci stanno dicendo che il problema siamo noi perché non sappiamo scegliere il campo in cui specializzarci, e per dimostrare quello che LORO vogliono farci credere, per nascondere le LORO porcate, ci sbattono in faccia l'unico settore dove, effettivamente, c'è richiesta. In parole povere ci stanno dicendo:" ehi cari ragazzi guardate che c'è un alto tasso di disoccupazione, ma non perché noi stiamo facendo i porci comodi nostri gettando nella me**a un intero continente, ma perché nessuno vuole fare il programmatore informatico!", e io mi chiedo cos'altro si inventeranno quando avremo troppi informatici o programmatori? In altri continenti sviluppati tutti sono liberi di perseguire quella che è la loro vocazione, renderla una professione e guadagnarci, perché noi no? Forse perché in altri continenti il popolo è sovrano, e chi governa, dipendenti del popolo, lavorano per il fabbisogno popolare non per il loro tornaconto?

Ritornando al settore piloti, io la petizione la ritengo giusta perché in soldoni, quello che si sta cercando di fare, è quello di riportare la meritocrazia ed eliminare la "soldocrazia". In una professione dove ci sono molte responsabilità e c'è in ballo la vita di molte persone, credo sia opinione generale che tale professione debba essere svolta da chi è lì per merito, passione e abilità. Credo che come tu non voglia tua figlia sia operata da un chirurgo che è lì perché ha pagato e non per suoi meriti o perché abbia le abilità/capacità, credo tu non voglia tua figlia viaggi su un aereo dove c'è un pilota che è lì senza aver superato nessuna selezione ma semplicemente perché ha avuto la fortuna di poter sborsare 55000 euro, e dove la compagnia non sa un h se abbia le capacità/abilità giuste. Sai io credo che se le parole degli annunci welcome on board this is your captain speaking fossero sostituite dal welcome on board this is the pilot who has paid XXX airline to fly this jet speaking, nessuno rimarrebbe a bordo. Per quanto riguarda Alitalia a parte pochissimissimi, credimi, c'è veramente gente competente all'interno dei loro aerei e il 99% è entrato superando una selezione seria.

Quando ho deciso di intraprendere questa professione ho riflettuto tanto perché ero un tipo a cui piaceva l'aver sicurezza, che purtroppo ho scoperto in questa professione non esiste. Non sapevo cosa fare, se darci dentro o lasciare, e per schiarirmi le idee mi sono confrontato con tante persone, e sai cosa n'è uscito fuori? Nessuno e dico nessuno, nelle condizione economiche attuali, sta affrontando un percorso che con certezza e sicurezza lo porti a svolgere la professione a cui ambiscono. Semplicemente per la nostra generazione certezza/sicurezza non c'è, siamo la generazione precaria anche come vita per eccellenza, a meno che non ti butti nell'informatica ma anche lì da quel che ho sentito le cose stanno cambiando. A sto punto mi son chiesto devo rischiare per una professione di cui non mi importa una mazza, o rischio per qualcosa che amo? Ho scelto la seconda opzione, ma come giustamente hai detto dovevo prendermi le mie responsabilità. Mi son creato un piano B e mi sto pagando il corso con i miei soldi lavorati, perché nel malaugurato caso non dovessi farcela, ho almeno la certezza che non ho da scusarmi con nessuno, né tanto meno con me stesso. Quindi pilota o veterinario che sia, tutti abbiamo la stessa probabilità di prendercela in quel posto, chi più chi meno, a sto punto se proprio dobbiamo rischiare, tentiamo di fare quello che ci piace, assicurandoci, però, di camminare per quanto possibile con le spalle al muro. :mrgreen:
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 2:51

Se più si va avanti, più la domanda diminuisce perché non circola ricchezza, qualsiasi cosa tu voglia diventare, non lavori, punto.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da flyingbrandon » 23 dicembre 2014, 9:39

LeBron_91 ha scritto: Garantito no, ma dare chance ed essere presi in considerazione in base alle capacità si, non in base al portafoglio. Questo mestiere, in queste condizioni diventa solo per ricchi che magari non sanno nemmeno tenere una cloche in mano!
Rispondo qua...ma rispondo anche a Paky...non tanto per il pay2fly ma in generale perchè noto che spesso, su questo tipo di argomenti, si commette un errore di partenza, che sono le ipotesi, per arrivare ad una conclusione "giusta formalmente" ma non necessariamente giusta nella realtà. Dividete sempre due gruppi...chi ha i soldi e avanza per quelli e chi per merito e non ha soldi. L'avere soldi offre più opportunità dalla formazione al proseguio della vita ma non dice niente sulle capacità. Se vuoi la libertà di scegliere la tua professione, tutti hanno quella libertà. Va da sé che certe professioni hanno più possibilità di essere inseguite da chi ha più soldi. Questo non è un concetto di "giusto" o "ingiusto" ma è un dato di fatto. hai mai provato a fare il pilota di macchina? Io sì e non essendo un fenomeno e non avendo i soldi sufficienti ho smesso scegliendo una carriera universitaria più sicura di quella del pilota automobilistico di professione. Ingiusto? No. Mi è dispiaciuto? Parecchio...ma c'est la vie. Se ti piace un modo dove qualcuno viene scelto per meriti ti avvicini a delle piccole comunità che ti permettono di farlo. Sai qual'è il problema? Che visto che tutti sono uguali e sullo stesso piano, se ora serve un contadino e non un pilota tu fai il contadino...tanto i soldi sono della comunità. Anni fa gli ingegneri venivano contattati prima di concludere gli studi....ora faticano a trovare lavoro anche loro. Altri paesi regolano l'accesso agli studi in base alle esigenze. Se non servono medici non vengono accettati studenti per un numero maggiore del necessario...e tagliano la testa al toro in partenza. È giusto? No, se pensi al diritto allo studio e alla possibilità di scelta. Essere pilota non è un diritto. Inutile invocare la meritocrazia "pura" quando non hai la più pallida idea di chi sia più o meno meritevole. Se vuoi possiamo fare centinaia di esempi sull'argomento e , vedrai, non troverai mai un contesto "giusto" e applicabile a 360 gradi. Ci sono dei confini che io, personalmente, non oltrepasserei e chi ha necessità di lavorare o trovare lavoratori non dovrebbe oltrepassare...ma da qui a dire che è un diritto per chiunque provare a fare qualsiasi cosa è un po' un "no sense".
Ciao!
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da bigshot » 23 dicembre 2014, 10:39

paky ha scritto:Luigi il problema qui non è la professione del pilota in se per se, ma la nazione o meglio il continente. Oggigiorno qualsiasi professione tu scelga ci si ritrova sempre in un mercato saturo, che sia pilota, infermiere, avvocato, pittore edile, idraulico, architetto e così via. Se ne sono usciti con la balla dei tecnici informatici perché si vuol nascondere la vera patata bollente, ovvero che le politiche europee e nazionali stanno facendo arricchire i grandi e impoverire i piccoli/noi. Ci stanno dicendo che il problema siamo noi perché non sappiamo scegliere il campo in cui specializzarci, e per dimostrare quello che LORO vogliono farci credere, per nascondere le LORO porcate, ci sbattono in faccia l'unico settore dove, effettivamente, c'è richiesta. In parole povere ci stanno dicendo:" ehi cari ragazzi guardate che c'è un alto tasso di disoccupazione, ma non perché noi stiamo facendo i porci comodi nostri gettando nella me**a un intero continente, ma perché nessuno vuole fare il programmatore informatico!", e io mi chiedo cos'altro si inventeranno quando avremo troppi informatici o programmatori?
Da una posizione privilegiata, quale la mia nel settore, ti dico che non c'è una grande richiesta di "tecnici informatici".
C'è una grandissima richiesta di tecnici informatici da pagare poco.
Dicasi proletariato informatico, perché nella mente di chi pretende di pagare uno sviluppatore 600€/mese (full time, o meglio a progetto/finta partita iva) questa professione è il "nuovo operaio".
E non è vero che non ci sono tecnici, ce ne sono ma piuttosto rimangono dai genitori sperando di trovare qualcosa di meglio, magari cambiando settore, ma alla fine è un gap che verrà colmato a favore di chi ha distrutto il mercato perché la pensioni dei genitori non dureranno in eterno.

Qualcuno si azzarda a proporre di lavorare a gratis, ma almeno nessuno paga per lavorare.

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 23 dicembre 2014, 13:50

flyingbrandon ha scritto:
LeBron_91 ha scritto: Garantito no, ma dare chance ed essere presi in considerazione in base alle capacità si, non in base al portafoglio. Questo mestiere, in queste condizioni diventa solo per ricchi che magari non sanno nemmeno tenere una cloche in mano!
Rispondo qua...ma rispondo anche a Paky...non tanto per il pay2fly ma in generale perchè noto che spesso, su questo tipo di argomenti, si commette un errore di partenza, che sono le ipotesi, per arrivare ad una conclusione "giusta formalmente" ma non necessariamente giusta nella realtà. Dividete sempre due gruppi...chi ha i soldi e avanza per quelli e chi per merito e non ha soldi. L'avere soldi offre più opportunità dalla formazione al proseguio della vita ma non dice niente sulle capacità. Se vuoi la libertà di scegliere la tua professione, tutti hanno quella libertà. Va da sé che certe professioni hanno più possibilità di essere inseguite da chi ha più soldi. Questo non è un concetto di "giusto" o "ingiusto" ma è un dato di fatto. hai mai provato a fare il pilota di macchina? Io sì e non essendo un fenomeno e non avendo i soldi sufficienti ho smesso scegliendo una carriera universitaria più sicura di quella del pilota automobilistico di professione. Ingiusto? No. Mi è dispiaciuto? Parecchio...ma c'est la vie. Se ti piace un modo dove qualcuno viene scelto per meriti ti avvicini a delle piccole comunità che ti permettono di farlo. Sai qual'è il problema? Che visto che tutti sono uguali e sullo stesso piano, se ora serve un contadino e non un pilota tu fai il contadino...tanto i soldi sono della comunità. Anni fa gli ingegneri venivano contattati prima di concludere gli studi....ora faticano a trovare lavoro anche loro. Altri paesi regolano l'accesso agli studi in base alle esigenze. Se non servono medici non vengono accettati studenti per un numero maggiore del necessario...e tagliano la testa al toro in partenza. È giusto? No, se pensi al diritto allo studio e alla possibilità di scelta. Essere pilota non è un diritto. Inutile invocare la meritocrazia "pura" quando non hai la più pallida idea di chi sia più o meno meritevole. Se vuoi possiamo fare centinaia di esempi sull'argomento e , vedrai, non troverai mai un contesto "giusto" e applicabile a 360 gradi. Ci sono dei confini che io, personalmente, non oltrepasserei e chi ha necessità di lavorare o trovare lavoratori non dovrebbe oltrepassare...ma da qui a dire che è un diritto per chiunque provare a fare qualsiasi cosa è un po' un "no sense".
Ciao!
Brandon lo sai sono sempre d'accordo con te, ma qui mi permetto di ribadire il mio concetto. Il diritto alla scelta è di tutti, poi naturalmente c'è chi può e chi non può, ma se permetti questo "potere o non potere" deve essere sempre in base alle capacità del soggetto, perchè precludere ad un ragazzo il proprio sogno, solo perchè non ha la possibilità economica, la vedo una cosa triste e frustrante. Se ci aggiungi che poi c'è chi ha tanti soldi e rovina il mercato pagando per fare un lavoro, anzi per essere sfruttato, la vedo una cosa enormemente triste. Poi si tira dietro anche delle conseguenze per terzi, ovvero bloccare il mercato dei low hours mandando a quel paese i sacrifici fatti da tanti ragazzi e le loro famiglie per pagarsi le licenze. Ciò, come dice Lampo, succede purtroppo un pò in tutti i settori. Speriamo che le cose miglioreranno. Volevo aggiungere, tu che ne pensi del fatto che in questa inchiesta si entra anche in Alitalia? Io credo che dovrebbero esserci maggiori denuncie come questa, che il pay2fly debba essere abolito, anche il capo-piloti Air France nel video si trova nettamente a sfavore di questa pratica!
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da flyingbrandon » 23 dicembre 2014, 14:11

LeBron_91 ha scritto:
Brandon lo sai sono sempre d'accordo con te, ma qui mi permetto di ribadire il mio concetto. Il diritto alla scelta è di tutti, poi naturalmente c'è chi può e chi non può, ma se permetti questo "potere o non potere" deve essere sempre in base alle capacità del soggetto, perchè precludere ad un ragazzo il proprio sogno, solo perchè non ha la possibilità economica, la vedo una cosa triste e frustrante.
Questo è un punto di vista ambiguo. Perchè se per te è frustrante non poter arrivare lì, perche magari con sacrificio puoi arrivare solo ad avere il CPL ma non il type, sei comunque in una situazione tutt'altro che pessima. C'è chi non può neanche considerare l'idea di prendersi il PPL perchè non arriva a fine mese. Il sogno è tuo e per altri sono altri...la vita , non sempre, ti permette di realizzarli. Ci sono ambiti più costosi e ancora meno accessibili...perchè allora il tuo sogno deve essere "alla portata" e quello di un altro no? Se hai capacità di vivere, nella vita, è facile che tu emerga. La capacita di vivere richiede altri fattori che vanno oltre il portafoglio e il suo contenuto. Tutto ciò che ti allontana o ti si presenta come difficoltà nella realizzazione del tuo sogno è e sarà un bagaglio di inestimabile valore nella vita, se saprai metterlo a frutto. Tu devi guardare a te e non agli altri. Tu devi fare i conti con ciò che hai e ciò che vorresti....vedere se ciò che vorresti è "impossibile" o solo estraneamente difficile....e decidere cosa fare. Ciò allenerà il tuo intuito, la tua propensione al rischio...rappresenterà caparbietà...o realismo nel desistere. Tu, nella vita, non devi cercare di fare il pilota, quello è solo un mestiere, ma di realizzarti....e quello passa attraverso te e alle tue capacità. Per quanto ti sforzi e ti sembri di essere al massimo per inseguire questo sogno....sappi che c'è anche chi ci crede più di te e ci arriva...pur con gli stessi problemi che hai tu....e se devi guardare qualcuno....guarda lui e non chi ha vita più facile di te per poterti crogiolare meglio.

LeBron_91 ha scritto:
Se ci aggiungi che poi c'è chi ha tanti soldi e rovina il mercato pagando per fare un lavoro, anzi per essere sfruttato, la vedo una cosa enormemente triste. Poi si tira dietro anche delle conseguenze per terzi, ovvero bloccare il mercato dei low hours mandando a quel paese i sacrifici fatti da tanti ragazzi e le loro famiglie per pagarsi le licenze. Ciò, come dice Lampo, succede purtroppo un pò in tutti i settori. Speriamo che le cose miglioreranno. Volevo aggiungere, tu che ne pensi del fatto che in questa inchiesta si entra anche in Alitalia? Io credo che dovrebbero esserci maggiori denuncie come questa, che il pay2fly debba essere abolito, anche il capo-piloti Air France nel video si trova nettamente a sfavore di questa pratica!
Certo che è triste...ma spesso me o di altri tipi di sacrifici e altrettanta, o più grave, indifferenza. In teoria, infatti, qui dovrebbe essere la legge, le istituzioni o le compagnie a non permettere che ciò accada. Ma le compagnie prendono soldi e, con molta probabilità, trovano persone perfino più brave di te, mentre altre le scartano. Il tutto facendosi pagare invece che pagare. Il punto, quindi, non è altro che guardare a te e decidere di fare quello che vuoi fare, assumendoti le responsabilità che le tue scelte possono implicare. Sai quanti sono rimasti fregati dall'11 settembre e dalla tremenda contrazione del mercato? Tanti. Ci sono variabili "nascoste" che non puoi soppesare o valutare. Ci sono anche quello che pagano. Poi ci sono anche i fuoriclasse...quelli che emergono comunque. Sii uno di loro e ringrazia di poterci provare e avere comunque da mangiare. Se non lo sarai potrai accorgertene in tempo e limitare i danni...oppure potrai andare avanti a bestemmiare su quanto sia ingiusto il mondo senza vedere che, sotto di hai tanta gente che non gode nemmeno delle tue di possibilità.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 14:16

Brandon qui si sta parlando di pagare per lavorare, diverso dal pagare per aver le carte in mano e poter svolgere una professione. E' vero che nel passato mi sono battuto anche per le licenze, e ho parecchie volte detto che è ingiusto che solo chi avesse le risorse economiche potesse ambire a questo mestiere, ma non ho mai detto che chi ha questa fortuna dal principio non sia meritevole o in grado. Combattevo per le pari opportunità dove sia il ricco sia il povero debba avere la possibilità di poter affrontare questo percorso, e con questo discorso mi soffermavo al paese Italia in particolare, dato che in altri paesi europei come Svizzera, Germania, Francia, Olanda, ecc un ragazzo anche non avendo le disponibilità ma studiando e impegnandosi nel passare una seria selezione, ha l'opportunità di raggiungere l'obiettivo. Poi ho lasciato stare perché è una visione troppo utopica, soprattutto nel nostro paese, ma il pagare per lavorare no, credo vada contro i principi di tutti i paesi, non solo i nostri, e farò di tutto per far sì che tale notizia raggiunga le orecchie di chiunque e si cominci a pensare seriamente a contrastare questo fenomeno, e spero ci sia anche la collaborazione dei piloti con esperienza e un ruolo affermato nel settore. Se lasciamo correre anche su questo, quale sarà il prossimo step pagare per il corso comando? Dobbiamo sempre accettare che siano gli altri ad avere il controllo e la qualità della nostra vita?
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da tartan » 23 dicembre 2014, 14:39

In linea generale, solo in linea generale, senza voler coinvolgere nessuno in particolare, veramente, devo dire che ho notato nella mia, per ora breve vita, che quando uno è fuori è paladino della uguaglianza dei doveri e dei diritti, soprattutto. Quando, poi, uno è dentro, sparisce il paladino, e qui mi fermo, punto.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da flyingbrandon » 23 dicembre 2014, 14:40

paky ha scritto:Brandon qui si sta parlando di pagare per lavorare, diverso dal pagare per aver le carte in mano e poter svolgere una professione. E' vero che nel passato mi sono battuto anche per le licenze, e ho parecchie volte detto che è ingiusto che solo chi avesse le risorse economiche potesse ambire a questo mestiere, ma non ho mai detto che chi ha questa fortuna dal principio non sia meritevole o in grado. Combattevo per le pari opportunità dove sia il ricco sia il povero debba avere la possibilità di poter affrontare questo percorso, e con questo discorso mi soffermavo al paese Italia in particolare, dato che in altri paesi europei come Svizzera, Germania, Francia, Olanda, ecc un ragazzo anche non avendo le disponibilità ma studiando e impegnandosi nel passare una seria selezione, ha l'opportunità di raggiungere l'obiettivo. Poi ho lasciato stare perché è una visione troppo utopica, soprattutto nel nostro paese, ma il pagare per lavorare no, credo vada contro i principi di tutti i paesi, non solo i nostri, e farò di tutto per far sì che tale notizia raggiunga le orecchie di chiunque e si cominci a pensare seriamente a contrastare questo fenomeno, e spero ci sia anche la collaborazione dei piloti con esperienza e un ruolo affermato nel settore. Se lasciamo correre anche su questo, quale sarà il prossimo step pagare per il corso comando? Dobbiamo sempre accettare che siano gli altri ad avere il controllo e la qualità della nostra vita?
No ...forse mi sono spiegato male. Non sto contestando affatto la volontà di interrompere il fatto di pagare per lavorare...io non avrei messo 1 cent sul line training. Ma non è questione di avere pari opportunità o di lasciar correre e ho anche specificato i contesti, più generali. Essere contro il "pagare per lavorare" è una cosa. Il fatto che sia una ingiustizia che qualcuno possa farlo e altri no un'altra. E, come detto anche da Lampo, non è limitato al campo aeronautico. Quello che ora paga , forse non sa o non immagina che, domani un altro pagherà e lui sarà lasciato a terra. Ma finchè è ammesso, dalle autorità, dalle istituzioni, non è ingiusto che chi può farlo lo faccia. Ci sono ambiti professionali dove per imparare il tuo mestiere paghi. Il limite è un concetto difficilmente definibile. Una volta ti pagavano anche le licenze. Ora è normale pagarsi la licenza. Qualcuno, sopra di noi, dovrebbe definire questo limite...finchè non lo fa nessuno commette niente di particolare (è solo poco lungimirante). Non puoi mischiare bravura e pagare, capacità e pagare...sono ambiti differenti. Ognuno, per propria etica e/o possibilità, sceglie il proprio limite finche questo non è definito da una istituzione....ma questo non determina "la bravura" e che tutti abbiano diverse opportunità è un dato di fatto e una conseguenza di come è impostata la società. Impostata diversamente magari avresti pari opportunità ma meno libertà di scegliere...
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da SuperMau » 23 dicembre 2014, 14:50

Vorrei fare qualche considerazione generale, se mi permettete, ragionando su alcuni fatti occorsi ultimamente.

Perche' fissarsi sull'Europa/Italia? e perche' fissarsi sui 320/737?

Voglio dire, se mi piace volare, e voglio farlo tutti i giorni, forse e' meglio cambiare totalmente aria e angolo di attacco :lol:

Ho avuto una PIACEVOLISSIMA esperienza di un paio d'orette con Luke in Florida, a Luglio, e ho visto diverse cose che mi hanno fatto pensare. A parte la mentalita' e la imprenditorialita' diffusa (gia' sappiamo), ma per esempio il tizietto che ci ha noleggiato il cessnino, era anche padrone di un altro C172, li noleggiava, faceva l'istruttore, portava la gente a spasso e magari anche qualche weekend alle Bahamas a spese clienti....

Questo non e' volare? Non e' volare PER GUADAGNARE?

Cosa hai bisogno di piu' ? Se puoi guadagnare di tuo, mantenerti vitto alloggio e famiglia, per quale motivo devi fare per forza il pilota di linea?

E sulla stessa falsariga, invece del piperozzo puoi avere/prendere un aereo piu' grande, o bielica....chi te lo impedisce?

Certo, non fa figo come avere 2 3 4 striscie, stellette, 150 passeggeri dietro e fare vedere come ce l'hai lungo (il CV, come direbbe Lampo)

Ma e' veramente questo quello che un ASPIRANTE pilota vuole?

Che differenza fa guadagnare 3000 euro netti a dx sul 320, oppure con due cessnini sulla spiaggia della Florida?

Ecco, questo e' quello che mi lascia veramente perplesso....ma, sicuramente, mi manca un pezzo della storia....

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da Fabio Airbus » 23 dicembre 2014, 14:53

tartan ha scritto:In linea generale, solo in linea generale, senza voler coinvolgere nessuno in particolare, veramente, devo dire che ho notato nella mia, per ora breve vita, che quando uno è fuori è paladino della uguaglianza dei doveri e dei diritti, soprattutto. Quando, poi, uno è dentro, sparisce il paladino, e qui mi fermo, punto.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da bigshot » 23 dicembre 2014, 14:58

SuperMau ha scritto:Vorrei fare qualche considerazione generale, se mi permettete, ragionando su alcuni fatti occorsi ultimamente.

Perche' fissarsi sull'Europa/Italia? e perche' fissarsi sui 320/737?

Voglio dire, se mi piace volare, e voglio farlo tutti i giorni, forse e' meglio cambiare totalmente aria e angolo di attacco :lol:

Ho avuto una PIACEVOLISSIMA esperienza di un paio d'orette con Luke in Florida, a Luglio, e ho visto diverse cose che mi hanno fatto pensare. A parte la mentalita' e la imprenditorialita' diffusa (gia' sappiamo), ma per esempio il tizietto che ci ha noleggiato il cessnino, era anche padrone di un altro C172, li noleggiava, faceva l'istruttore, portava la gente a spasso e magari anche qualche weekend alle Bahamas a spese clienti....

Questo non e' volare? Non e' volare PER GUADAGNARE?

Cosa hai bisogno di piu' ? Se puoi guadagnare di tuo, mantenerti vitto alloggio e famiglia, per quale motivo devi fare per forza il pilota di linea?

E sulla stessa falsariga, invece del piperozzo puoi avere/prendere un aereo piu' grande, o bielica....chi te lo impedisce?

Certo, non fa figo come avere 2 3 4 striscie, stellette, 150 passeggeri dietro e fare vedere come ce l'hai lungo (il CV, come direbbe Lampo)

Ma e' veramente questo quello che un ASPIRANTE pilota vuole?

Che differenza fa guadagnare 3000 euro netti a dx sul 320, oppure con due cessnini sulla spiaggia della Florida?

Ecco, questo e' quello che mi lascia veramente perplesso....ma, sicuramente, mi manca un pezzo della storia....

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è per questo che molti LionAir, Windjet, etc. tentano di atterrare sulla spiaggia. :mrgreen:


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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da Fabio Airbus » 23 dicembre 2014, 15:00

Effettivamente Supermau ha ragione.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 15:09

tartan ha scritto:In linea generale, solo in linea generale, senza voler coinvolgere nessuno in particolare, veramente, devo dire che ho notato nella mia, per ora breve vita, che quando uno è fuori è paladino della uguaglianza dei doveri e dei diritti, soprattutto. Quando, poi, uno è dentro, sparisce il paladino, e qui mi fermo, punto.
Hai ragione Tartan pienamente ragione. Per fortuna ho cominciato a fare esperienze viaggiando e soggiornando all'estero per piccoli o lunghi periodi, e una cosa ho imparato, il senso civico. La prima cosa che mi colpì quando visitai per la prima volta un paese fuori dall'Italia era la pulizia delle strade. Notai che lì le strade si puliscono una volta al giorno come succede da noi, però sono più pulite delle nostre (parlo specialmente del sud italia). In quel momento mi resi conto come una piccolissima azione che non pesa nulla per il singolo, ovvero evitare di non gettare fazzoletti, carta, sigarette per strada, se evitata da tutti poteva portare a quel risultato senza enormi sacrifici. Quando tornai appena uscii dall'aeroporto mi accesi una sigaretta mentre aspettavo che mi venissero a prendere. Finita la sigarette ebbi l'istinto di gettare la sigaretta per terra, però qualcosa mi blocco, quell'istinto tipico di quando sai che stai facendo qualcosa di sbagliato, mi girai attorno e con mio enorme stupore notai un portacenere di cui prima non sapevo nemmeno l'esistenza, nonostante ero sempre in aeroporto tra ppl e viaggi, feci due passi e la gettai nel portacenere. Non avrò sicuramente risolto il problema, ma nel mio piccolo so che ho fatto qualcosa di giusto e corretto per gli altri. Se la mia vita non mi avrebbe mai portato a viaggiare forse ora getterei tranquillamente sigarette per strada. Con questo voglio dire che non sono sicuramente il paladino della giustizia nè il santo protettore sceso in terra, ma ho semplicemente un po' di senso civico, e quando vedo che qualcuno o qualcosa è sbagliato perdo 10 minuti, che non mi costano nulla, a spiegar e motivare perché è sbagliato. Se tutti quanti facessero la stessa cosa, molti problemi non esisterebbero. Ma qui in Italia andare contro legge e società fa figo, i nostri politici sono la mera dimostrazione.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da Kappa » 23 dicembre 2014, 15:20

SuperMau, ti leggo sempre con interesse ma perdonami, non è la prima volta che fai paragoni che non c'entrano davvero una beata puntini puntini puntini....
Scusa la franchezza, ma già altre volte hai parlato degli USA, come se tutti ci potessimo andare a lavorare senza problemi. Ti garantisco che se avessi potuto, sarei andato li a fare la gavetta, e di corsa anche! Ma purtroppo la cittadinanza come il 99% dei piloti e non di questo forum, non ce l'ho! Lavoro aereo in Europa non ce ne sta, ed anche ad applicare per fare foto su un C172 si viene respinti, e sai perchè? Perchè qualche comandante/FO con migliaia di ore ha applicato per arrotondare, e quindi tu sei l'ultima pulce.
Quindi per noi Europei le cose si riducono a 2, o fai il bush pilot (E non credere che sia facile, ormai anche li ci sta inflazione di low hours), o purtroppo e sottolineo purtroppo ti va di c**o ed entri in Ryan.

Quindi ti prego, e non è un'offesa, di parlare di manutenzione e varie perchè di piloti e il loro mercato non ne sai proprio nulla.
Sempre con affetto e sincerità eh!
Ciao!
Ultima modifica di Kappa il 23 dicembre 2014, 15:26, modificato 4 volte in totale.

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 16:10

SuperMau ha scritto:Vorrei fare qualche considerazione generale, se mi permettete, ragionando su alcuni fatti occorsi ultimamente.

Perche' fissarsi sull'Europa/Italia? e perche' fissarsi sui 320/737?

Voglio dire, se mi piace volare, e voglio farlo tutti i giorni, forse e' meglio cambiare totalmente aria e angolo di attacco :lol:

Ho avuto una PIACEVOLISSIMA esperienza di un paio d'orette con Luke in Florida, a Luglio, e ho visto diverse cose che mi hanno fatto pensare. A parte la mentalita' e la imprenditorialita' diffusa (gia' sappiamo), ma per esempio il tizietto che ci ha noleggiato il cessnino, era anche padrone di un altro C172, li noleggiava, faceva l'istruttore, portava la gente a spasso e magari anche qualche weekend alle Bahamas a spese clienti....

Questo non e' volare? Non e' volare PER GUADAGNARE?

Cosa hai bisogno di piu' ? Se puoi guadagnare di tuo, mantenerti vitto alloggio e famiglia, per quale motivo devi fare per forza il pilota di linea?

E sulla stessa falsariga, invece del piperozzo puoi avere/prendere un aereo piu' grande, o bielica....chi te lo impedisce?

Certo, non fa figo come avere 2 3 4 striscie, stellette, 150 passeggeri dietro e fare vedere come ce l'hai lungo (il CV, come direbbe Lampo)

Ma e' veramente questo quello che un ASPIRANTE pilota vuole?

Che differenza fa guadagnare 3000 euro netti a dx sul 320, oppure con due cessnini sulla spiaggia della Florida?

Ecco, questo e' quello che mi lascia veramente perplesso....ma, sicuramente, mi manca un pezzo della storia....

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Il pezzo di storia che ti manca è che avviare un attività del genere in Europa è impossibile a meno che non hai non una barca ma un crociera di soldi, e provi gusto a dannarti la vita. Che credi io non ci abbia mai pensato? Vivo in un paese che offre un panorama unico visto dall'alto con un grande flusso di turisti internazionale, quindi avrei sia offerta che domanda. Il vero problema è che in Europa chi vuole fare del pilota la propria professione e guadagnare per vivere dignitosamente non ha altre possibilità, che come primo lavoro, fare il pilota di linea. L'aviazione generale ce n'è pochissima e a meno che non conosci qualcuno i pochi posti vengono riempiti con gente che si è rotta le scatole della linea e vuole fare executive. Lancio parà, traino striscione, traino alianti non sono più lavori ma vengono fatti gratis per hour building, e l'istruttore di volo PPL guadagna 20 euro ad ora volata, almeno da me, e se capita un giorno con bassa visibilità ti conviene andare a raccogliere funghi, perché almeno così la tua giornata sarà produttiva. L'America a parte la necessità di avere un'aviazione generale più sviluppata visto le enormi distanze da coprire in alcuni casi, ha delle regole che offrono il giusto livello di safety senza andar però a compromettere il mercato, per non parlare di come l'imprenditoria sia incentivata non messa al fuoco. Sai perchè in Italia siamo pieni di proprietari VDS e non di Cessnini, che in alcuni casi costano meno, perchè aver nel reddito familiare un Cessna significa pagare maree di tasse, anche se un Cessna vecchiotto costa la metà di un auto fresca di concessionaria, per non parlare di cosa significa mantenerlo, qui. Se avessi avuto doppia cittadinanza, credimi non sarei qui a scrivere.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da SuperMau » 23 dicembre 2014, 16:14

Kappa ha scritto:SuperMau, ti leggo sempre con interesse ma perdonami, non è la prima volta che fai paragoni che non c'entrano davvero una beata puntini puntini puntini....
Scusa la franchezza, ma già altre volte hai parlato degli USA, come se tutti ci potessimo andare a lavorare senza problemi. Ti garantisco che se avessi potuto, sarei andato li a fare la gavetta, e di corsa anche!
Come detto sopra, bisogna cambiare AOA...

Chi ha mai detto che devi avere la cittadinanza Americana per cominciare a lavorare in America? O in qualsiasi altro paese Europeo o extra-europeo?
Il visto americano turistico ti permette di stare mi pare 3 mesi poi devi rientrare....ma da nessuna parte c'e' scritto PER QUANTO TEMPO devi rientrare.... o in quale paese.
Per l'immigrazione americana, che tu stai 2 giorni in messico o 6 mesi in Italia non cambia niente....sei uscito dal loro paese e pertanto quando rientri hai ancora 3 mesi per restare.

Si certo come turista non puoi lavorare...ma da nessuna parte sta scritto che non puoi ricevere una "donazione" per i tuoi servizi.....

Voglio dire, ci sono milioni di ispanici con le pezze al c**o in america che trovano da lavorare (e anche bene molte volte), e non ci riescono gli italiani? Siamo davvero cosi conciati?

Allora, cosi come l'esempio americano, vale per molti altri paesi, EU, non EU, Asia e compagnia bella.
Quello che vedo mancare, un po' in tutti, e' un po' di sana inventiva (italiana) e di voglia di trovare una soluzione al problema. Qui si continua a parlare sempre delle stesse cose, ryan e izi e wizz e le varie academy ecc ecc a ma non ho visto nessun "lancio in avanti" nel cercare soluzioni alternative

Comunque hai ragione...di piloti e del loro mercato non so niente.......ma forse so come guadagnare qualche soldo partendo da zero.....Te lo dice uno che e' emigrato quando aveva 35 anni

Con affetto
Ciao
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 16:26

flyingbrandon ha scritto:
No ...forse mi sono spiegato male. Non sto contestando affatto la volontà di interrompere il fatto di pagare per lavorare...io non avrei messo 1 cent sul line training. Ma non è questione di avere pari opportunità o di lasciar correre e ho anche specificato i contesti, più generali. Essere contro il "pagare per lavorare" è una cosa. Il fatto che sia una ingiustizia che qualcuno possa farlo e altri no un'altra. E, come detto anche da Lampo, non è limitato al campo aeronautico. Quello che ora paga , forse non sa o non immagina che, domani un altro pagherà e lui sarà lasciato a terra. Ma finchè è ammesso, dalle autorità, dalle istituzioni, non è ingiusto che chi può farlo lo faccia. Ci sono ambiti professionali dove per imparare il tuo mestiere paghi. Il limite è un concetto difficilmente definibile. Una volta ti pagavano anche le licenze. Ora è normale pagarsi la licenza. Qualcuno, sopra di noi, dovrebbe definire questo limite...finchè non lo fa nessuno commette niente di particolare (è solo poco lungimirante). Non puoi mischiare bravura e pagare, capacità e pagare...sono ambiti differenti. Ognuno, per propria etica e/o possibilità, sceglie il proprio limite finche questo non è definito da una istituzione....ma questo non determina "la bravura" e che tutti abbiano diverse opportunità è un dato di fatto e una conseguenza di come è impostata la società. Impostata diversamente magari avresti pari opportunità ma meno libertà di scegliere...
Ciao!
Brandon hai un pochino frainteso il mio discorso. Quando dicevo deve ritornare la meritocrazia e non la "soldocrazia", non intendevo che perché uno paga è automaticamente inadatto o non qualificato a ricoprire quel ruolo. La meritocrazia credo sia un modo per selezionare in maniera corretta e far arrivare ad una determinata posizione gente qualificata e in gamba che è li perché ha le conoscenze, skill, qualità e voglia di essere lì. Naturalmente qualche testa di provola anche in questo caso arriverà, ma saranno molto di meno rispetto ad un tipo di scrematura basata solo sul conto in banca. Quando entri in questi programmi l'unica cosa che conta è il denaro, qualificazioni e abilità fregano poco. Questo da un lato, per non parlare poi delle conseguenze che tale pratica sviluppa nell'ambiente professionale, gente senza lavoro, contratti che sono sempre più di me**a, condizioni lavorative insostenibili.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da paky » 23 dicembre 2014, 16:35

SuperMau ha scritto: Si certo come turista non puoi lavorare...ma da nessuna parte sta scritto che non puoi ricevere una "donazione" per i tuoi servizi.....
Stiamo scherzando vero?
Effettuare un servizio e accettare denaro in cambio, per te forse è donare, nella loro legislazione significa lavorare, e se fatto in nero, essere espulso dal paese per un bel po' di anni. Poi al tuo prossimo employer vai a spiegare il perché non puoi ricevere il visto per volare in America. Sull'incentiva va bene e io mi sto muovendo seguendo una determinata strada che mi permetterà di volare e guadagnare almeno agli inizi affiancando ad esso un secondo lavoro ed entrambi mi permetteranno di vivere degnamente senza rinunciare al volo, se la linea arriva bene, altrimenti sto bene come sto, ma aprire un attività aerea in altri paesi servono soldi e non pochi, che se un giorno avrò forse farò perché l'idea non mi dispiace.
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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da LeBron_91 » 23 dicembre 2014, 16:58

flyingbrandon ha scritto:Certo che è triste...ma spesso me o di altri tipi di sacrifici e altrettanta, o più grave, indifferenza. In teoria, infatti, qui dovrebbe essere la legge, le istituzioni o le compagnie a non permettere che ciò accada. Ma le compagnie prendono soldi e, con molta probabilità, trovano persone perfino più brave di te, mentre altre le scartano. Il tutto facendosi pagare invece che pagare. Il punto, quindi, non è altro che guardare a te e decidere di fare quello che vuoi fare, assumendoti le responsabilità che le tue scelte possono implicare. Sai quanti sono rimasti fregati dall'11 settembre e dalla tremenda contrazione del mercato? Tanti. Ci sono variabili "nascoste" che non puoi soppesare o valutare. Ci sono anche quello che pagano. Poi ci sono anche i fuoriclasse...quelli che emergono comunque. Sii uno di loro e ringrazia di poterci provare e avere comunque da mangiare. Se non lo sarai potrai accorgertene in tempo e limitare i danni...oppure potrai andare avanti a bestemmiare su quanto sia ingiusto il mondo senza vedere che, sotto di hai tanta gente che non gode nemmeno delle tue di possibilità.
Ciao!
I tuoi consigli sono sempre amichevoli e utili, ti ringrazio sempre per le parole d'incitamento :)
Giuseppe Santoro

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Re: Inchiesta francese sul pay2fly

Messaggio da luigi_wilmo » 23 dicembre 2014, 21:15

C'è un video del Terzo Segreto di Satira (un gruppo di comici) geniale che prende in giro il movimento 5 stelle soprattutto quando citano un generico LORO come ho sentito qui; il LORO è la colpa di tutto. Ma chi sono LORO? E' chiaro, i politici, le banche e la società.

No, signori miei, la ragione per cui un sogno si avvera è bravura e c**o, notare che il primo è fortemente preponderante sul secondo.
Anche il miglior paraculo o condizione economica non bastano se ti pigli il diabete durante il CPL Alitalia (caso accaduto e reale di un amico, ora dirigente in azienda di telecomunicazioni).
Le difficoltà, qualsiasi esse siano, sono superabili o forse no ed in questo è geniale il messaggio di un famoso cartone animato della Pixar (Ratatoutille): non tutti possono diventare grandi chef, ma un grande chef può essere in qualsiasi persona.

Mi fa tenerezza un giovane del 91 che dice che questa è la generazione del "precario"; lo dico, perché il precario vero è quello di 55 anni che resta senza lavoro, non uno di 23 anni che, potenzialmente, può andare dove vuole e, magari, accettare di fare qualcos'altro, non solo il pilota (magari anche provvisoriamente).

Sui tecnici informatici, sulle opportunità, magari sono fortunato perché abito in zona a Brescia, ma ce ne sono in giro, anche in questo momento di crisi.
Ho casi documentati.

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