Ho frequentato a lungo la Sicilia, prima in AMI, ricordo ancora uno spettacolare spaghetto al nero di seppia mangiato in una specie di vecchio casale sulla costa subito fuori la recinzione dell'aeroporto di Birgi, poi con il volo di linea: Catania, Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa... Ottimi alcuni ristoranti in città, fantastiche certe trattorie nei paesini: sarde fritte panate e coperte di cipolle cotte con aceto e zucchero a Cinisi, un pranzo inaspettato creato da una avaria al DC9 che ci lasciò di fine aprile a spendere una splendida giornata dalle 9 alle 18 in una trattoria sulla spiaggia di una piccola baia, soli ospiti, a qualche km dall'aeroporto di Trapani... ancora sopravvivono i pronipoti di un geranio viola preso allora e portato a Roma. Quanto potrei parlare, e quanto a lungo, e quanto bene, dei posti meravigliosi che ho avuto modo di scoprire in 23 anni di medio raggio in Italia; arte, cultura, cucina, vini, mare, città e paesi, persone... dovremmo, potremmo essere la nazione più ricca del mondo solo sfruttando le meraviglie che abbiamo ereditato e che stiamo distruggendo senza lasciarle in eredità ai nostri figli.
Scusate... vivo all'estero, mi mancano queste cose, ma quando torno in Italia invece della Grande bellezza trovo solo il Grande Casino!
