In realtà avete ragione entrambi, tu e la mia collega.sigmet ha scritto:Sicuramente, ma poi vanno messe in pratica. Ti farei vedere alcuni ospedali che ho visitato...MD82_Lover ha scritto:
Sigmet, credimi che le procedure ci sono.
/
Ha perfettamente ragione MD a dire che il problema riguarda gente che non è stata istruita ab initio e quindi, colpevoli anche i pessimi esempi quotidiani, persevera nel difetto.
Le procedure e protocolli ci sono, lo sai, quello che manca è un vero controllo sulla loro applicazione.
Non so perchè il mondo Aero sia riuscito ad arrivarci e quello medico no, forse perchè la medicina si tira dietro il fardello di un storia che solo pochi secoli fa vedeva i Barbieri come medici di bordo dei velieri da guerra e una successiva lenta evoluzione culturale che ha radicalizzato l'attitudine. Sono stato in sala operatoria con un primario che formatosi nella triste "macelleria" della grande guerra, aveva deciso di provare un laser CO2 senza ovviamente saperne alcunchè.... alzava la mano e si dimenticava di togliere il piede dal pedale interruttore.
Probabilmente, vedendo anche che tipo di preparazione teorica hanno i giovani medici, anni luce avanti rispetto a quella avuta io negli anni 80, le nuove leve potranno disfarsi di quel fardello obsoleto e avvicinarsi al tuo mondo.
Io ho purtroppo toccato con mano anche come parte lesa la problematica, perchè per quanto 82enne, mia nonna ha finito l'esistenza terrena in un pronto soccorso di paese su un lago lombardo perchè non han saputo che fare per trattare l'edema polmonare acuto con cui si è presentata.... e suo figlio, mio zio, a 65 anni è entrato in sala operatoria a milano per una "normalissima di routine" sostituzione di valvola mitralica e non è più tornato a casa.
Il primario, me presente, ha detto ai miei cugini.... "non ci aspettavamo che il tessuto fosse così calcifico e non siamo riusciti a suturare la valvola".
Anche uno studente sa che un'anamnesi familiare di calcificazioni cardiache avrebbe dovuto farglielo sospettare ed eseguire esami mirati a verificarne la presenza, ma evidentemente i protocolli, anche in quel centro conosciuto, vengono applicati "ad capocchiam".
Sono ancora sconcertato pensando che ci siano equipe che aprono un cuore senza prima aver valutato ogni possibilità, un drammatico pressapochismo.
Come ti ho accennato in privato, anche queste cose hanno contribuito alla mia decisione di prendermi un periodo sabbatico, nella medicina che frequentavo non mi ci riconoscevo più, mi auguro che il tuo sforzo possa contribuire a far capire ai nuovi quanto sia importante questa necessità....sicuramente ci penseranno anche le assicurazioni nei prossimi decenni a cambiare la sinfonia e rendere il mio (ex?) mondo più ingegneristico e meno schiavo del passato.