QUATTRO CHIACCHIERE

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Viemme
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QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 12:32

Ciao a tutti.
Ho letto parecchi messaggi prima di decidere di scrivere.
La mia situazione non è diversa da quella di molti altri, ma magari dei consigli specifici possono farmi davvero bene.
Io ho paura di volare o più che altro paura di aver paura e stare male, dalla prima volta che ho preso l'aereo a 12 anni.
Sono nata con un grave problema cardiaco e la mia vita è sempre stata molto protetta, fino all'adolescenza, ho subito tanti interventi, sono stata molto in ospedale e insomma non è proprio la paura della morte che mi fa paura, eppure crescendo ed aumentando la consapevolezza del mio problema sono nate ansie e paure, verso i 19 e 20 anni soffrivo di attacchi di panico, in cui facevo fatica a respirare e non ero certo in volo, ma bastava un pò di aria della finestra, le parole di mia madre, un pò di respirazione e passava, sono andata da una psicologa dell'asl ma non ha aiutato tantissimo.
Il mio primo volo a 12 anni è stato un pò traumatico perchè arrivati in aereoporto una mia zia ha detto alle hostess di terra il mio problema, queste allarmate non sapevano se farmi salire, sono salita, faceva caldo, mi hanno consigliato di trattenere il respiro mentre l'aereo decollava, insomma: non mi ricordo il volo ma tutte queste cosette terribili.
Il mio cardiologo ovviamente mi ha detto che posso volare, con i voli lunghi un pò di accorgimenti soprattutto per la stanchezza e i numerosi scali se dovessero esserci, ma in caso si vede al momento. Attualmente comunque ho fatto 3 voli di andata e ritorno per Londra l'anno scorso, nell'ultimo viaggio però che ho fatto a settembre stavo per scendere dall'aereo, mi sono messa a piangere e solo le parole di mio marito e la mia fede mi hanno aiutato. Poi durante l volo ho camminato, parlato e quando ho visto l'inghilterra dall'alto il sapere di essere arrivata era una gioia, piangevo dalla felicità questa volta, ma al ritorno, quando fanno i controlli del biglietto, le attese etc, mi creano ansia e non credo mai di potercela fare. Devo ripartire tra tre settimane per Birmingham e stavo pensando di iscrivermi al corso della Lufthansa che è proprio due giorni prima della mia partenza, l'unica cosa che mi blocca è il costo che al momento è alto per me, dato che dovrò anche fermarmi a Milano a dormire, e la paura che non risolva il problema. Voi cosa consigliate? La mia paura è il decollo, ho paura di stare male in volo, quando sale e sento poi anche durante il volo quella sensazione di non avere i piedi veramente a terra mi fa paura, ma ho paura anche quando salgo in montagna, l'idea che il mio cuore o i miei attacchi di panico mi facciano star male crea la paura. So che posso fare molte cose, che il mio fisico è molto più forte di quello che sembra, se no non sarei qui a scrivere ora, ma ... ma... vorrei viaggiare e volare serena felice ed emozionata per ogni volo.
Ok, grazie per la pazienza! Buona giornata!

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Lampo 13
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Lampo 13 » 16 gennaio 2017, 13:13

Io posso solo dirti che a bordo di un aereo sei più al sicuro che in montagna.
A bordo ci sono delle bombole di ossigeno a disposizione degli assistenti di volo che sanno perfettamente quando e come usarle, quindi quello non è un problema.
La pressione presente all'interno dell'aereo è pari a circa quella che troveresti in montagna intorno ai 1.800 mt.
c'è sufficiente pressione dell'ossigeno anche per i neonati e per le persone operate da poco.
Non devi però dire all'inizio di avere problemi cardiaci, primo perché in effetti non li hai, li hai avuti, secondo perché potresti trovare, a ragione, un Comandante che ti chiede una dichiarazione medica di idoneità al volo.

Il decollo è per tutti i passeggeri il momento più emozionante del volo, è il momento in cui si percepisce il
distacco dell'aereo dalla terra; se hai dei problemi di ansia è ovvio che il momento più emozionante diventi
quello più ansiogeno e questo dipende esclusivamente da come ti poni nei confronti delle cose che ti accadono.
Credo che la soluzione al tuo problema non si possa trovare nel cercare di capire tutto quello che succede a
bordo dell'aeroplano facendo un corso, sentiresti comunque di non avere il controllo degli eventi (per fortuna)
perché il controllo lo hanno le persone che sono selezionate, istruite, pagate e controllate per farlo.
Devi affidarti a loro, con serena fiducia, come quella che da credente ti permette di affidarti alla religione.
C'è chi ci pensa e sa come farlo.

Viemme
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 13:45

Lampo 13 ha scritto:Io posso solo dirti che a bordo di un aereo sei più al sicuro che in montagna.
A bordo ci sono delle bombole di ossigeno a disposizione degli assistenti di volo che sanno perfettamente quando e come usarle, quindi quello non è un problema.
La pressione presente all'interno dell'aereo è pari a circa quella che troveresti in montagna intorno ai 1.800 mt.
c'è sufficiente pressione dell'ossigeno anche per i neonati e per le persone operate da poco.
Non devi però dire all'inizio di avere problemi cardiaci, primo perché in effetti non li hai, li hai avuti, secondo perché potresti trovare, a ragione, un Comandante che ti chiede una dichiarazione medica di idoneità al volo.


Il decollo è per tutti i passeggeri il momento più emozionante del volo, è il momento in cui si percepisce il
distacco dell'aereo dalla terra; se hai dei problemi di ansia è ovvio che il momento più emozionante diventi
quello più ansiogeno e questo dipende esclusivamente da come ti poni nei confronti delle cose che ti accadono.
Credo che la soluzione al tuo problema non si possa trovare nel cercare di capire tutto quello che succede a
bordo dell'aeroplano facendo un corso, sentiresti comunque di non avere il controllo degli eventi (per fortuna)
perché il controllo lo hanno le persone che sono selezionate, istruite, pagate e controllate per farlo.
Devi affidarti a loro, con serena fiducia, come quella che da credente ti permette di affidarti alla religione.
C'è chi ci pensa e sa come farlo.
Il mio medico infatti una volta, su mia richiesta, me l'aveva fatta, ma non l'ho mai usata, dici quindi che non è necessario dirlo, ma se succedesse un malore in volo? Si in realtà io sono comunque sotto controllo sempre, vado due volte all'anno a fare le visite mediche, non si può definire malattia, se non ti senti malato, ma è uno stato di diversità che spesso mi preoccupa, soprattutto in situazioni come questa, che non conosco. Inoltre a causa degli interventi, ho sviluppato un'allergia al lattice che mi ha procurato anni fa degli shock e quindi ho sempre paura anche di mangiare e bere qualsiasi cosa in volo, ma in un volo lungo uno come fa senza niente?

Vorrei tanto guardare fuori dal finestrino, invece mi manca la terra, stringo la mano di mio marito e ascolto la musica, ma l'ansia rimane.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da **F@b!0** » 16 gennaio 2017, 13:52

Ciao Viemme
prima di tutto, benvenuta
non ti prometto che ti faremo passare la paura di volare, ma possiamo darti una mano perchè TU riesca a superarla!
si, TU, perchè come hai detto, TU hai paura che il tuo cuore o i tuoi attacchi di panico ti facciano star male, hai paura che ti venga l'attacco di panico, non che ti venga l'attacco di panico perchè hai paura!

premetto che non sono ne medico ne psicologo, quindi prendi con le pinze il seguente consiglio "medico", devi credere al medico che ti ha detto che il tuo cuore non ha problemi ha viaggiare, fatti spiegare bene cosa succede quando vai in quota (conta che l'aereo ha una pressione interna massima equivalente più o meno a quella che trovi a 2500 metri) in modo da "conoscere il tuo cuore", una volta che sai come funziona saprai valutare da sola il "pericolo" aereo (nel senso, faccio un esempio ma non essendo medico posso sbagliare, so che il mio cuore si affatica prima durante le ascese dandomi una sensazione di stanchezza, mi aspetto che dopo il decollo, durante la salita, io mi possa sentire stanco, come se fossi salito a piedi di corsa su una salita ripida, ma so anche che a livello anatomico non ho altri effetti e mi basta prendere delle lunghe boccate d'aria per riprendermi dalla sensazione di stanchezza! ripeto, è solo un esempio campato per aria, non sono medico), così facendo elimini, o riduci considerevolmente, il pensiero "ho paura che il mio cuore...." perchè sai già cosa fa il tuo cuore!
gli attacchi di panico invece sono psicologici, e probabilmente sono legati al "non so come si comporterà il cuore", (o "so cosa può accadere se oso troppo e quindi ne ho paura"), e qui devi lavorarci "sola" cercando di capire dove originano, cosa gli ha scatenati? (un vuoto d'aria? aver visto un incidente in auto? aver avuto anche solo un tamponamento? la morte di una persona che ti era molto vicina? tutto, anche cose non legate agli aerei)

ti parlo da agente aeroportuale, una persona con problemi cardiaci crea sempre un po di "panico", mi spiego meglio, una donna incinta lo sai cosa fare, se è sotto l'ottavo mese viaggia, fino ad una settimana prima della data presunta c'è bisogno di un certificato medico, nell'ultima settimana non viaggia; per il gesso lo stesso, deve averlo da più di 24/48 ore (dipende dalla compagnia), dev'essere aperto e possibilmente accompagnato da certificato!
per problemi cardiaci invece non esiste una "scaletta di requisiti minimi", quindi non sempre si sa come comportarsi, ti consiglio di portare un certificato e di presentarlo "ho questo problema, ecco il certificato del mio cardiologo" e non ci saranno allarmismi, gli hai "creato" il problema e dato la soluzione nello stesso istante (ti consiglio di portarti una fotocopia insieme all'originale, potrebbero volerselo tenere)!

consiglio più pratici non ne ho molti, chiedi al cardiologo quanto possono essere lunghi i voli e fai scali per evitare voli troppo lunghi, so che vorrebbe dire nuovi decolli e quindi nuovo stress, ma se riesci ad imparare a controllarlo si ridurrà semplicemente a quello che è, dividere 14 ore di volo in un volo da 8 e uno da 7 (non sempre la somma delle ore di volo con scalo corrisponde alle ore di volo del diretto)

per quanto riguarda i decolli (ed il volo in generale) fai domande, togliti i dubbi, sapere cosa sta succedendo e dare un significato ad ogni rumore ti aiuterà a conoscere "l'avversario" e smettere di temerlo!

spero di aver scritto in modo chiaro quello che intendevo dire
per ogni domanda noi siamo qui, non farti problemi!

un saluto
Fabio
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 14:36

Viemme ha scritto:
Il mio medico infatti una volta, su mia richiesta, me l'aveva fatta, ma non l'ho mai usata, dici quindi che non è necessario dirlo, ma se succedesse un malore in volo?
Se fosse probabile un malessere in volo, legato alla tua patologia cardiaca, immagino che il dottore non ti avrebbe detto che puoi volare ...o no? O ti riferivi ad altro malore? Piuttosto non ti preoccupano gli attacchi di panico per la tua situazione cardiaca?
Ciao!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Maxx » 16 gennaio 2017, 14:39

Viemme ha scritto: Il mio primo volo a 12 anni è stato un pò traumatico perchè arrivati in aereoporto una mia zia ha detto alle hostess di terra il mio problema, queste allarmate non sapevano se farmi salire, sono salita, faceva caldo, mi hanno consigliato di trattenere il respiro mentre l'aereo decollava, insomma: non mi ricordo il volo ma tutte queste cosette terribili.
Signori, cosa pensate di questa cosa?

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da **F@b!0** » 16 gennaio 2017, 14:55

Maxx ha scritto:
Viemme ha scritto: Il mio primo volo a 12 anni è stato un pò traumatico perchè arrivati in aereoporto una mia zia ha detto alle hostess di terra il mio problema, queste allarmate non sapevano se farmi salire, sono salita, faceva caldo, mi hanno consigliato di trattenere il respiro mentre l'aereo decollava, insomma: non mi ricordo il volo ma tutte queste cosette terribili.
Signori, cosa pensate di questa cosa?
mi sembra una stupidagine, per quanto minima c'è una differenza di pressione salendo, e i polmoni fanno come il palloncino quando sale, si espandono, se il cambio di pressione fosse più veloce rischierebbe danni polmonari!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 15:02

**F@b!0** ha scritto:Ciao Viemme
prima di tutto, benvenuta
non ti prometto che ti faremo passare la paura di volare, ma possiamo darti una mano perchè TU riesca a superarla!
si, TU, perchè come hai detto, TU hai paura che il tuo cuore o i tuoi attacchi di panico ti facciano star male, hai paura che ti venga l'attacco di panico, non che ti venga l'attacco di panico perchè hai paura!

premetto che non sono ne medico ne psicologo, quindi prendi con le pinze il seguente consiglio "medico", devi credere al medico che ti ha detto che il tuo cuore non ha problemi ha viaggiare, fatti spiegare bene cosa succede quando vai in quota (conta che l'aereo ha una pressione interna massima equivalente più o meno a quella che trovi a 2500 metri) in modo da "conoscere il tuo cuore", una volta che sai come funziona saprai valutare da sola il "pericolo" aereo (nel senso, faccio un esempio ma non essendo medico posso sbagliare, so che il mio cuore si affatica prima durante le ascese dandomi una sensazione di stanchezza, mi aspetto che dopo il decollo, durante la salita, io mi possa sentire stanco, come se fossi salito a piedi di corsa su una salita ripida, ma so anche che a livello anatomico non ho altri effetti e mi basta prendere delle lunghe boccate d'aria per riprendermi dalla sensazione di stanchezza! ripeto, è solo un esempio campato per aria, non sono medico), così facendo elimini, o riduci considerevolmente, il pensiero "ho paura che il mio cuore...." perchè sai già cosa fa il tuo cuore!
gli attacchi di panico invece sono psicologici, e probabilmente sono legati al "non so come si comporterà il cuore", (o "so cosa può accadere se oso troppo e quindi ne ho paura"), e qui devi lavorarci "sola" cercando di capire dove originano, cosa gli ha scatenati? (un vuoto d'aria? aver visto un incidente in auto? aver avuto anche solo un tamponamento? la morte di una persona che ti era molto vicina? tutto, anche cose non legate agli aerei)

ti parlo da agente aeroportuale, una persona con problemi cardiaci crea sempre un po di "panico", mi spiego meglio, una donna incinta lo sai cosa fare, se è sotto l'ottavo mese viaggia, fino ad una settimana prima della data presunta c'è bisogno di un certificato medico, nell'ultima settimana non viaggia; per il gesso lo stesso, deve averlo da più di 24/48 ore (dipende dalla compagnia), dev'essere aperto e possibilmente accompagnato da certificato!
per problemi cardiaci invece non esiste una "scaletta di requisiti minimi", quindi non sempre si sa come comportarsi, ti consiglio di portare un certificato e di presentarlo "ho questo problema, ecco il certificato del mio cardiologo" e non ci saranno allarmismi, gli hai "creato" il problema e dato la soluzione nello stesso istante (ti consiglio di portarti una fotocopia insieme all'originale, potrebbero volerselo tenere)!

consiglio più pratici non ne ho molti, chiedi al cardiologo quanto possono essere lunghi i voli e fai scali per evitare voli troppo lunghi, so che vorrebbe dire nuovi decolli e quindi nuovo stress, ma se riesci ad imparare a controllarlo si ridurrà semplicemente a quello che è, dividere 14 ore di volo in un volo da 8 e uno da 7 (non sempre la somma delle ore di volo con scalo corrisponde alle ore di volo del diretto)

per quanto riguarda i decolli (ed il volo in generale) fai domande, togliti i dubbi, sapere cosa sta succedendo e dare un significato ad ogni rumore ti aiuterà a conoscere "l'avversario" e smettere di temerlo!

spero di aver scritto in modo chiaro quello che intendevo dire
per ogni domanda noi siamo qui, non farti problemi!

un saluto
Fabio
Oh mamma... il medico dice che non c'è poi gran differenza tra essere a terra o a 1500 o a 2500, nel senso che per uno che a anche i miei problemi basta non fare cose folli e la pressione non influisce troppo, uno co problemi di cuore non può andare in montagna a quote alte, ma sull'areo essendo l'aria presurizzata nessuno ha mai detto a me, se non in casi credo di interventi immediati, che non ci potevo andare. Il medico proprio per questo non ha mai ritenuto necessario darmi delle certificazioni ultimamente, però se tu dici che ci potrebbero essere problemi allora un pò di dubbio adesso mi viene.
Posso mandargli una mail, ho appena fatto la visita quindi non tornerò da lui tra poco.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 15:05

flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:
Il mio medico infatti una volta, su mia richiesta, me l'aveva fatta, ma non l'ho mai usata, dici quindi che non è necessario dirlo, ma se succedesse un malore in volo?
Se fosse probabile un malessere in volo, legato alla tua patologia cardiaca, immagino che il dottore non ti avrebbe detto che puoi volare ...o no? O ti riferivi ad altro malore? Piuttosto non ti preoccupano gli attacchi di panico per la tua situazione cardiaca?
Ciao!
non so, uno svenimento, tachicardie importanti, mancamento d'aria per depressurizzazione, emboli...un problema anche di quel genere improvviso, mille cose, si tipo da film.
No nn ci ho mai pensato.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 15:07

**F@b!0** ha scritto:
Maxx ha scritto:
Viemme ha scritto: Il mio primo volo a 12 anni è stato un pò traumatico perchè arrivati in aereoporto una mia zia ha detto alle hostess di terra il mio problema, queste allarmate non sapevano se farmi salire, sono salita, faceva caldo, mi hanno consigliato di trattenere il respiro mentre l'aereo decollava, insomma: non mi ricordo il volo ma tutte queste cosette terribili.
Signori, cosa pensate di questa cosa?
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si ma erano parenti che me l'hanno detto, nulla di medico, infatti ora mica trattengo il respiro. Morirei sul serio!

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da **F@b!0** » 16 gennaio 2017, 15:58

Viemme ha scritto:
Oh mamma... il medico dice che non c'è poi gran differenza tra essere a terra o a 1500 o a 2500, nel senso che per uno che a anche i miei problemi basta non fare cose folli e la pressione non influisce troppo, uno co problemi di cuore non può andare in montagna a quote alte, ma sull'areo essendo l'aria presurizzata nessuno ha mai detto a me, se non in casi credo di interventi immediati, che non ci potevo andare. Il medico proprio per questo non ha mai ritenuto necessario darmi delle certificazioni ultimamente, però se tu dici che ci potrebbero essere problemi allora un pò di dubbio adesso mi viene.
Posso mandargli una mail, ho appena fatto la visita quindi non tornerò da lui tra poco.
come avevo già detto, non sono medico!
il tuo medico dice che non fa alcuna differenza? allora credigli, devi dargli retta, e quindi smettere di aver paura che il tuo cuore possa crearti qualche problema sull'aereo!
il tuo cardiologo, che ti ha visitato e ti conosce, ti ha detto "vai tranquillamente in aereo, evita di lanciarti col bungee jumping" (sto facendo un esempio) e allora tu non farti problemi nel salire in aereo, il tuo cuore non ti creerà nessun problema in quella situazione!

guarda che il certificato serve più a te (psicologicamente) che all'addetto, a noi serve perchè tu mi stai comunicando "ho un problema cardiaco", e allora noi dobbiamo "tutelarci" nel lasciarti salire, con un certificato medico che dice che tu puoi volare, appunto perchè noi non siamo medici!
è capitato di una signora che non ha detto nulla a nessuno fino all'aereo, poi me la sono trovata sulla porta dell'aereo chiedere all'assistente di volo "può chiedere se c'è un medico a bordo? sa, ho avuto un aborto 3 giorni fa e mi sentirei più sicura sapendo che c'è un medico", non ti dico le facce che avevamo io (agente di rampa), la capocabina e il comandante!
lei aveva fatto check-in e imbarco senza dire nulla, per cui noi non sapendo nulla non abbiamo richiesto certificati!
perchè dico che serve a te? perchè tu hai detto che hai paura che il tuo cuore ti crei disagi, col certificato lo puoi leggere anche tu che una persona che ha studiato cardiologi e che il tuo cuore lo conosce quasi meglio di te, ha detto che tu puoi volare!
puoi anche non dire nulla a nessuno, salire a bordo, sederti, fare il viaggio e arrivare a destinazione, ma tu sai che il tuo cuore non ti creerà problemi, perchè il tuo cardiologo ha detto che un viaggio in aereo non te ne crea!

un motivo per cui è sempre meglio comunicare queste cose è perchè poi vengono comunicate all'equipaggio, a cui non interessa la tua patologia precisa, ma che sappia che a bordo c'è una persona che ha questa situazione, così come sarebbe consigliato comunicare di avere paura!
quando sali a bordo dì all'assistente di volo che temi l'aereo, anche senza specificare cosa esattamente temi, se sono professionali e gentili (il 99% lo è) avranno un occhio di riguardo per te, passeranno a vedere se va tutto bene, ti permetteranno di fare 2 passi etc., magari ci scappa anche una visita in cabina dopo l'atterraggio!

riguardo svenimenti, mancamenti d'aria etc, gli equipaggi sono addestrati a fornire un primo soccorso, se la situazione è più grave del semplice svenimento l'aereo atterra nel primo aeroporto con ospedale vicino!
partendo dal presupposto che, cardiologicamente parlando, tu puoi volare, rimane l'incognita attacco di panico, anche quello può essere gestito dall'equipaggio (certo, a meno che non sia distruttivo che inizi a prendere a colpi tutto e tutti) per cui devi solo lavorare su te stessa e capire cosa può causarlo, ripensa alle ultime volte in cui ne hai avuto uno e prova a capire cosa l'ha causato!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Maxx » 16 gennaio 2017, 16:05

Viemme ha scritto:
**F@b!0** ha scritto:
Maxx ha scritto:
Viemme ha scritto: Il mio primo volo a 12 anni è stato un pò traumatico perchè arrivati in aereoporto una mia zia ha detto alle hostess di terra il mio problema, queste allarmate non sapevano se farmi salire, sono salita, faceva caldo, mi hanno consigliato di trattenere il respiro mentre l'aereo decollava, insomma: non mi ricordo il volo ma tutte queste cosette terribili.
Signori, cosa pensate di questa cosa?
mi sembra una stupidagine, per quanto minima c'è una differenza di pressione salendo, e i polmoni fanno come il palloncino quando sale, si espandono, se il cambio di pressione fosse più veloce rischierebbe danni polmonari!

si ma erano parenti che me l'hanno detto, nulla di medico, infatti ora mica trattengo il respiro. Morirei sul serio!
Ah ecco, da quello che avevi scritto avevo capito che fossero stati gli assistenti di volo a consigliarlo ed in effetti era su quello che avevo chiesto un parere, non tanto sulla pratica in sè. Era un modo elegante per non dire "una str*****a del genere l'avevo sentita poche altre volte". Comunque due chiacchiere con i parenti le farei! :x :x (anche questo è un modo elegante per non dire ecc ecc ecc).

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 16:24

**F@b!0** ha scritto:
Viemme ha scritto:
Oh mamma... il medico dice che non c'è poi gran differenza tra essere a terra o a 1500 o a 2500, nel senso che per uno che a anche i miei problemi basta non fare cose folli e la pressione non influisce troppo, uno co problemi di cuore non può andare in montagna a quote alte, ma sull'areo essendo l'aria presurizzata nessuno ha mai detto a me, se non in casi credo di interventi immediati, che non ci potevo andare. Il medico proprio per questo non ha mai ritenuto necessario darmi delle certificazioni ultimamente, però se tu dici che ci potrebbero essere problemi allora un pò di dubbio adesso mi viene.
Posso mandargli una mail, ho appena fatto la visita quindi non tornerò da lui tra poco.
come avevo già detto, non sono medico!
il tuo medico dice che non fa alcuna differenza? allora credigli, devi dargli retta, e quindi smettere di aver paura che il tuo cuore possa crearti qualche problema sull'aereo!
il tuo cardiologo, che ti ha visitato e ti conosce, ti ha detto "vai tranquillamente in aereo, evita di lanciarti col bungee jumping" (sto facendo un esempio) e allora tu non farti problemi nel salire in aereo, il tuo cuore non ti creerà nessun problema in quella situazione!

guarda che il certificato serve più a te (psicologicamente) che all'addetto, a noi serve perchè tu mi stai comunicando "ho un problema cardiaco", e allora noi dobbiamo "tutelarci" nel lasciarti salire, con un certificato medico che dice che tu puoi volare, appunto perchè noi non siamo medici!
è capitato di una signora che non ha detto nulla a nessuno fino all'aereo, poi me la sono trovata sulla porta dell'aereo chiedere all'assistente di volo "può chiedere se c'è un medico a bordo? sa, ho avuto un aborto 3 giorni fa e mi sentirei più sicura sapendo che c'è un medico", non ti dico le facce che avevamo io (agente di rampa), la capocabina e il comandante!
lei aveva fatto check-in e imbarco senza dire nulla, per cui noi non sapendo nulla non abbiamo richiesto certificati!
perchè dico che serve a te? perchè tu hai detto che hai paura che il tuo cuore ti crei disagi, col certificato lo puoi leggere anche tu che una persona che ha studiato cardiologi e che il tuo cuore lo conosce quasi meglio di te, ha detto che tu puoi volare!
puoi anche non dire nulla a nessuno, salire a bordo, sederti, fare il viaggio e arrivare a destinazione, ma tu sai che il tuo cuore non ti creerà problemi, perchè il tuo cardiologo ha detto che un viaggio in aereo non te ne crea!

un motivo per cui è sempre meglio comunicare queste cose è perchè poi vengono comunicate all'equipaggio, a cui non interessa la tua patologia precisa, ma che sappia che a bordo c'è una persona che ha questa situazione, così come sarebbe consigliato comunicare di avere paura!
quando sali a bordo dì all'assistente di volo che temi l'aereo, anche senza specificare cosa esattamente temi, se sono professionali e gentili (il 99% lo è) avranno un occhio di riguardo per te, passeranno a vedere se va tutto bene, ti permetteranno di fare 2 passi etc., magari ci scappa anche una visita in cabina dopo l'atterraggio!

riguardo svenimenti, mancamenti d'aria etc, gli equipaggi sono addestrati a fornire un primo soccorso, se la situazione è più grave del semplice svenimento l'aereo atterra nel primo aeroporto con ospedale vicino!
partendo dal presupposto che, cardiologicamente parlando, tu puoi volare, rimane l'incognita attacco di panico, anche quello può essere gestito dall'equipaggio (certo, a meno che non sia distruttivo che inizi a prendere a colpi tutto e tutti) per cui devi solo lavorare su te stessa e capire cosa può causarlo, ripensa alle ultime volte in cui ne hai avuto uno e prova a capire cosa l'ha causato!
Non volevo fare la catastrofica o contestare la tua risposta, pardon; solo che nelle ultime volte che ho volato non ho detto nulla, però da quello che dici forse sarebbe meglio munirsi di qualche cosa. non so... la mia non conoscenza mi turba e forse si anche la mia poca conoscenza di me. La paura la posso dire alle hostess o prima? Il check in di solito lo facciamo on line, quindi in caso devo solo presentare i documenti.
Non so davvero da cosa nasce questa paura, dal sentirsi sempre diversi dagli altri, che nessuna situazione gli altri l'hanno vissuta come noi, che il mio problema nessuno lo può gestire, che se sono li e tutto sballonzola e io me la faccio sotto tanto da rischiare anche la mia salute, non posso semplicemente aprire la porta e scendere.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 16:30

Viemme ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:
Il mio medico infatti una volta, su mia richiesta, me l'aveva fatta, ma non l'ho mai usata, dici quindi che non è necessario dirlo, ma se succedesse un malore in volo?
Se fosse probabile un malessere in volo, legato alla tua patologia cardiaca, immagino che il dottore non ti avrebbe detto che puoi volare ...o no? O ti riferivi ad altro malore? Piuttosto non ti preoccupano gli attacchi di panico per la tua situazione cardiaca?
Ciao!
non so, uno svenimento, tachicardie importanti, mancamento d'aria per depressurizzazione, emboli...un problema anche di quel genere improvviso, mille cose, si tipo da film.
No nn ci ho mai pensato.
Normalmente, in giro, svieni? Se sì per quale motivo? Legato alla tua patologia? Perché emboli? In caso di depressurizzazioni scendono le maschere. Ma di tutto ciò che hai elencato....cosa ha un legame con la tua patologia tanto da doverla dichiarare?
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da tartan » 16 gennaio 2017, 16:49

Cara Viemme, tu non hai paura di volare ma hai paura di non poter volare a causa del tuo problema e, secondo me, fai benissimo ad aver paura. Il consiglio che ti posso dare io è questo: parla con un medico che si interessa delle certificazoni di volo per i piloti. Non credo che dovrebbe essere difficile farlo. Porta con te tutti i documenti inerenti al tuo problema e non ti fidare mai di chi ti dice che non ci sono problemi. Fatti dire esattamente a cosa vai incontro e valuta bene le risposte. Una volta che hai chiarito sia le variabili in aereo che le variabili in te a causa del tuo problema, decidi tu cosa fare. Naturalmente il mio consiglio finale è quello di essere ottimista e se l'analisi che farai sarà confortata dai giudizi dei medici esperti, allora vai tranquilla, naturalmente sempre, però, preparata, senza traumi, senza ansie e senza ulteriori problemi. Sarai tu a decidere se il viaggio vale o non vale. Sarai sempre tu, ricordalo, sarai sempre tu e non gli altri, se saprai prepararti. Auguri
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Maxx » 16 gennaio 2017, 16:56

tartan ha scritto:Cara Viemme, tu non hai paura di volare ma hai paura di non poter volare a causa del tuo problema e, secondo me, fai benissimo ad aver paura. Il consiglio che ti posso dare io è questo: parla con un medico che si interessa delle certificazoni di volo per i piloti. Non credo che dovrebbe essere difficile farlo. Porta con te tutti i documenti inerenti al tuo problema e non ti fidare mai di chi ti dice che non ci sono problemi. Fatti dire esattamente a cosa vai incontro e valuta bene le risposte. Una volta che hai chiarito sia le variabili in aereo che le variabili in te a causa del tuo problema, decidi tu cosa fare. Naturalmente il mio consiglio finale è quello di essere ottimista e se l'analisi che farai sarà confortata dai giudizi dei medici esperti, allora vai tranquilla, naturalmente sempre, però, preparata, senza traumi, senza ansie e senza ulteriori problemi. Sarai tu a decidere se il viaggio vale o non vale. Sarai sempre tu, ricordalo, sarai sempre tu e non gli altri, se saprai prepararti. Auguri
Pino, uno specialista in medicina aeronautica può fare qualcosa in merito? Lo chiedo perchè giorni fa in Corso Buenos Aires ho notato la targhetta di uno studio medico definito tale e mi sono chiesto quale fossero la sua attività e campi di intervento.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 17:03

Viemme ha scritto: La mia situazione non è diversa da quella di molti altri, ma magari dei consigli specifici possono farmi davvero bene.
Io ho paura di volare o più che altro paura di aver paura e stare male, dalla prima volta che ho preso l'aereo a 12 anni.
Mentre aspetto la risposta al mio ultimo post, risposta che penso di conoscere...ti rispondo sul resto.
Aver paura di avere paura...è proprio un "no sense". È come tagliarsi la mano perché esca il sangue e aver paura di vedere il sangue. Se hai paura di aver paura , di fatto, stai instillando in te la paura...impossibile non averla e, di fatto, anche se non l'avessi, avresti comunque paura che ti venga.
Viemme ha scritto: Sono nata con un grave problema cardiaco e la mia vita è sempre stata molto protetta, fino all'adolescenza, ho subito tanti interventi, sono stata molto in ospedale e insomma non è proprio la paura della morte che mi fa paura, eppure crescendo ed aumentando la consapevolezza del mio problema sono nate ansie e paure, verso i 19 e 20 anni soffrivo di attacchi di panico, in cui facevo fatica a respirare e non ero certo in volo, ma bastava un pò di aria della finestra, le parole di mia madre, un pò di respirazione e passava, sono andata da una psicologa dell'asl ma non ha aiutato tantissimo.
Aver avuto un trauma...che da quello che ho capito continua comunque ad accompagnarti, non significa necessariamente il dover vivere costantemente in ansia. Anzi...a volte accade proprio il contrario...dal fondo si parte vedendo la risalita. Dici che non è la paura della morte...ma è proprio la paura della morte. Di cosa altrimenti? Perché dici che gli attacchi di panico sono dovuti a ciò che hai passato? Perché dici che la tua consapevolezza è aumentata e, per questo, sono nate ansie e paure? Più probabile che tu abbia vissuto costantemente nell'ansia di chi ti stava accanto...ansia che ritengo anche "normale"...e che questo sia diventato il tuo "bagaglio"...ma , ora, non penso tu abbia bisogno di questa vita molto "protetta"...per lo meno, non da parte degli altri. Non identificare lo stato del tuo cuore con l'ansia e gli attacchi di panico perché non devono necessariamente procedere a braccetto. Per certi versi, nella sfiga, proprio tu che sia andata a braccetto con ben altri problemi, puoi capire l'inesistemza di molti "finti problemi"...e proprio per questo vivere più serenamente di chi non ha mai avuto un problema "serio". Tanto dipende da te...da come ti vivi il tuo stato....da quando hai identificato il tuo "problema" con l'affetto che può richiamare...se , in passato o al presente, l'hai usato come alibi per le "normali" difficoltà che chiunque incontra nella vita..ma questo lu puoi sapere solo tu.
Viemme ha scritto: nell'ultimo viaggio però che ho fatto a settembre stavo per scendere dall'aereo, mi sono messa a piangere e solo le parole di mio marito e la mia fede mi hanno aiutato.
Perché dici che la fede ti ha aiutata?
Viemme ha scritto: La mia paura è il decollo, ho paura di stare male in volo, quando sale e sento poi anche durante il volo quella sensazione di non avere i piedi veramente a terra mi fa paura, ma ho paura anche quando salgo in montagna, l'idea che il mio cuore o i miei attacchi di panico mi facciano star male crea la paura. So che posso fare molte cose, che il mio fisico è molto più forte di quello che sembra, se no non sarei qui a scrivere ora, ma ... ma... vorrei viaggiare e volare serena felice ed emozionata per ogni volo.
Ok, grazie per la pazienza! Buona giornata!
Di questo parliamo dopo. Il corso, così come la fede, così come chiunque altro non sia tu ...possono aiutarti nella misura in cui decidi che possano farlo. Il tuo voler volare serena felice ed emozionata va di pari passo sul come decidi di vivere...
Ciao!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da tartan » 16 gennaio 2017, 17:16

Maxx ha scritto:
tartan ha scritto:Cara Viemme, tu non hai paura di volare ma hai paura di non poter volare a causa del tuo problema e, secondo me, fai benissimo ad aver paura. Il consiglio che ti posso dare io è questo: parla con un medico che si interessa delle certificazoni di volo per i piloti. Non credo che dovrebbe essere difficile farlo. Porta con te tutti i documenti inerenti al tuo problema e non ti fidare mai di chi ti dice che non ci sono problemi. Fatti dire esattamente a cosa vai incontro e valuta bene le risposte. Una volta che hai chiarito sia le variabili in aereo che le variabili in te a causa del tuo problema, decidi tu cosa fare. Naturalmente il mio consiglio finale è quello di essere ottimista e se l'analisi che farai sarà confortata dai giudizi dei medici esperti, allora vai tranquilla, naturalmente sempre, però, preparata, senza traumi, senza ansie e senza ulteriori problemi. Sarai tu a decidere se il viaggio vale o non vale. Sarai sempre tu, ricordalo, sarai sempre tu e non gli altri, se saprai prepararti. Auguri
Pino, uno specialista in medicina aeronautica può fare qualcosa in merito? Lo chiedo perchè giorni fa in Corso Buenos Aires ho notato la targhetta di uno studio medico definito tale e mi sono chiesto quale fossero la sua attività e campi di intervento.
Non lo so se può fare qualcosa in merito, però, se io avessi un problema reale, cioè fisico, e le mie paure di volare dipendessero da questo problema, io andrei da un medico che , almeno in teoria, può essere esperto degli effetti del volo sul mio problema e poi prenderei le mie, rpt, le mie decisioni. Se invele iil mio stato di salute è solo un pretesto per le mie paure, allora non serve, però questo mi sento di consigliare.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da **F@b!0** » 16 gennaio 2017, 17:22

Viemme ha scritto: Non volevo fare la catastrofica o contestare la tua risposta, pardon; solo che nelle ultime volte che ho volato non ho detto nulla, però da quello che dici forse sarebbe meglio munirsi di qualche cosa. non so... la mia non conoscenza mi turba e forse si anche la mia poca conoscenza di me. La paura la posso dire alle hostess o prima? Il check in di solito lo facciamo on line, quindi in caso devo solo presentare i documenti.
Non so davvero da cosa nasce questa paura, dal sentirsi sempre diversi dagli altri, che nessuna situazione gli altri l'hanno vissuta come noi, che il mio problema nessuno lo può gestire, che se sono li e tutto sballonzola e io me la faccio sotto tanto da rischiare anche la mia salute, non posso semplicemente aprire la porta e scendere.
non preoccuparti, volevo solo riportare la conversazione ad un livello "qui non ci sono medici quindi non possiamo smentire o confermare quanto dice il tuo cardiologo"
la paura la puoi dire alle hostess una volta a bordo, avranno sicuramente qualche gentilezza in più nei tuoi confronti!
faccio un esempio cretino se così vogliamo definirlo, per chi ti accompagna (in questo caso l'equipaggio) è sempre meglio sapere se hai paura di qualcosa, se stai facendo una visita guidata alla tour eiffel, se la guida sa che soffri di vertigini magari evita di dirti "guarda giu che bello" (tu dirai, nemmeno ci salgo), ma in generale, se qualcuno che ti sta facendo da accompagnatore sa che temi qualcosa, prova a non farti vivere quell'esperienza, strada a strapiombo sulla vallata e soffri di vertigini? ti si può dire stai sul lato destro del mezzo!
nel caso dell'aereo invece può capitare che dopo una turbolenza si avvicini l'hostess per vedere se va tutto bene, o se, per esempio, vengono informate dalla cabina di pilotaggio di interrompere il servizio perchè verrà attraversata una turbolenza, possono passare ad avvisarti che tra un po ci sarà una turbolenza, in modo che te lo aspetti e non sia una cosa improvvisa! sono piccole cose che nel loro piccolo aiutano!
è vero, sei diversa dagli altri, ma dimmi chi è uguale agli altri, ognuno è unico, anche 2 gemelli possono essere diversi nonostante siano la fotocopia l'uno dell'altro, ma può non essere vero che nessuno ha mai vissuta la tua stessa situazione, è possibile che quello dietro di te abbia passato la tua stessa cosa, e il tuo problema potrebbe essere gestito benissimo anche da altre persone, che magari hanno seguito un corso, o hanno un parente con lo stesso problema, l'importante è saperlo!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 19:01

tartan ha scritto:Cara Viemme, tu non hai paura di volare ma hai paura di non poter volare a causa del tuo problema e, secondo me, fai benissimo ad aver paura. Il consiglio che ti posso dare io è questo: parla con un medico che si interessa delle certificazoni di volo per i piloti. Non credo che dovrebbe essere difficile farlo. Porta con te tutti i documenti inerenti al tuo problema e non ti fidare mai di chi ti dice che non ci sono problemi. Fatti dire esattamente a cosa vai incontro e valuta bene le risposte. Una volta che hai chiarito sia le variabili in aereo che le variabili in te a causa del tuo problema, decidi tu cosa fare. Naturalmente il mio consiglio finale è quello di essere ottimista e se l'analisi che farai sarà confortata dai giudizi dei medici esperti, allora vai tranquilla, naturalmente sempre, però, preparata, senza traumi, senza ansie e senza ulteriori problemi. Sarai tu a decidere se il viaggio vale o non vale. Sarai sempre tu, ricordalo, sarai sempre tu e non gli altri, se saprai prepararti. Auguri
E come si contattano questi medici?Dove?
Il medico e anche persone che hanno cardiopatie congenite come la mia dicono che il volo sia il mezzo meno stancante e più sicuro per noi. Il mio medico stesso mi aveva consigliato un corso contro la paura perchè secondo lui questo era il problema.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 19:04

flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:
Il mio medico infatti una volta, su mia richiesta, me l'aveva fatta, ma non l'ho mai usata, dici quindi che non è necessario dirlo, ma se succedesse un malore in volo?
Se fosse probabile un malessere in volo, legato alla tua patologia cardiaca, immagino che il dottore non ti avrebbe detto che puoi volare ...o no? O ti riferivi ad altro malore? Piuttosto non ti preoccupano gli attacchi di panico per la tua situazione cardiaca?
Ciao!
non so, uno svenimento, tachicardie importanti, mancamento d'aria per depressurizzazione, emboli...un problema anche di quel genere improvviso, mille cose, si tipo da film.
No nn ci ho mai pensato.
Normalmente, in giro, svieni? Se sì per quale motivo? Legato alla tua patologia? Perché emboli? In caso di depressurizzazioni scendono le maschere. Ma di tutto ciò che hai elencato....cosa ha un legame con la tua patologia tanto da doverla dichiarare?

Non sono mai svenuta in vita mia credo: non sono previsti svenimenti. Posso avere tachicardie soprattutto se mi agito etc...ma prendo la cura specifica che DEVO prendere regolarmente.In realtà nulla, ho scritto poco fa ad una ragazza che fa la psicologa alla pari nell'ospedale in cui sono seguita e lei dice che anzi è il mezzo migliore per noi perchè ci sanchiamo meno e che la paura non dipende da quello.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 19:08

flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto: La mia situazione non è diversa da quella di molti altri, ma magari dei consigli specifici possono farmi davvero bene.
Io ho paura di volare o più che altro paura di aver paura e stare male, dalla prima volta che ho preso l'aereo a 12 anni.
Mentre aspetto la risposta al mio ultimo post, risposta che penso di conoscere...ti rispondo sul resto.
Aver paura di avere paura...è proprio un "no sense". È come tagliarsi la mano perché esca il sangue e aver paura di vedere il sangue. Se hai paura di aver paura , di fatto, stai instillando in te la paura...impossibile non averla e, di fatto, anche se non l'avessi, avresti comunque paura che ti venga.
Viemme ha scritto: Sono nata con un grave problema cardiaco e la mia vita è sempre stata molto protetta, fino all'adolescenza, ho subito tanti interventi, sono stata molto in ospedale e insomma non è proprio la paura della morte che mi fa paura, eppure crescendo ed aumentando la consapevolezza del mio problema sono nate ansie e paure, verso i 19 e 20 anni soffrivo di attacchi di panico, in cui facevo fatica a respirare e non ero certo in volo, ma bastava un pò di aria della finestra, le parole di mia madre, un pò di respirazione e passava, sono andata da una psicologa dell'asl ma non ha aiutato tantissimo.
Aver avuto un trauma...che da quello che ho capito continua comunque ad accompagnarti, non significa necessariamente il dover vivere costantemente in ansia. Anzi...a volte accade proprio il contrario...dal fondo si parte vedendo la risalita. Dici che non è la paura della morte...ma è proprio la paura della morte. Di cosa altrimenti? Perché dici che gli attacchi di panico sono dovuti a ciò che hai passato? Perché dici che la tua consapevolezza è aumentata e, per questo, sono nate ansie e paure? Più probabile che tu abbia vissuto costantemente nell'ansia di chi ti stava accanto...ansia che ritengo anche "normale"...e che questo sia diventato il tuo "bagaglio"...ma , ora, non penso tu abbia bisogno di questa vita molto "protetta"...per lo meno, non da parte degli altri. Non identificare lo stato del tuo cuore con l'ansia e gli attacchi di panico perché non devono necessariamente procedere a braccetto. Per certi versi, nella sfiga, proprio tu che sia andata a braccetto con ben altri problemi, puoi capire l'inesistemza di molti "finti problemi"...e proprio per questo vivere più serenamente di chi non ha mai avuto un problema "serio". Tanto dipende da te...da come ti vivi il tuo stato....da quando hai identificato il tuo "problema" con l'affetto che può richiamare...se , in passato o al presente, l'hai usato come alibi per le "normali" difficoltà che chiunque incontra nella vita..ma questo lu puoi sapere solo tu.
Viemme ha scritto: nell'ultimo viaggio però che ho fatto a settembre stavo per scendere dall'aereo, mi sono messa a piangere e solo le parole di mio marito e la mia fede mi hanno aiutato.
Perché dici che la fede ti ha aiutata?
Viemme ha scritto: La mia paura è il decollo, ho paura di stare male in volo, quando sale e sento poi anche durante il volo quella sensazione di non avere i piedi veramente a terra mi fa paura, ma ho paura anche quando salgo in montagna, l'idea che il mio cuore o i miei attacchi di panico mi facciano star male crea la paura. So che posso fare molte cose, che il mio fisico è molto più forte di quello che sembra, se no non sarei qui a scrivere ora, ma ... ma... vorrei viaggiare e volare serena felice ed emozionata per ogni volo.
Ok, grazie per la pazienza! Buona giornata!
Di questo parliamo dopo. Il corso, così come la fede, così come chiunque altro non sia tu ...possono aiutarti nella misura in cui decidi che possano farlo. Il tuo voler volare serena felice ed emozionata va di pari passo sul come decidi di vivere...
Ciao!
Spero di rispondere a tutte le domande, mi sono resa conto che crescendo la consapevolezza cambia in tutti, come avete scritto anche voi aumentano le ansie, quando sei piccolo e devi farti un mega intervento non lo capisci del tutto, quando hai 20 anni e ti spiegano tutto per filo e per segno e sai i rischi beh un pò paura ti viene... e così per ogni cosa, è un affrontare la vita, crescere è vero, ma non sempre è facile. Fino all'anno scorso non riuscivo neanche a guidare l'auto, poi ho vissuto da sola, me ne sono comprata una e via...ora la adoro! Certo a volte traballo e quando mio marito mi vuole far guidare la sua grossa ho un pò più timore, ma lo faccio e mi piace.
La fede è parte della mia vita e io mi affido a Dio, per un non credente capisco possa essere incomprensibile. Ed è proprio questa non fiducia in aereo che mi fa arrabbiare con me stessa.
non so se mi sono spiegata.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da tartan » 16 gennaio 2017, 19:25

Viemme ha scritto:
tartan ha scritto:Cara Viemme, tu non hai paura di volare ma hai paura di non poter volare a causa del tuo problema e, secondo me, fai benissimo ad aver paura. Il consiglio che ti posso dare io è questo: parla con un medico che si interessa delle certificazoni di volo per i piloti. Non credo che dovrebbe essere difficile farlo. Porta con te tutti i documenti inerenti al tuo problema e non ti fidare mai di chi ti dice che non ci sono problemi. Fatti dire esattamente a cosa vai incontro e valuta bene le risposte. Una volta che hai chiarito sia le variabili in aereo che le variabili in te a causa del tuo problema, decidi tu cosa fare. Naturalmente il mio consiglio finale è quello di essere ottimista e se l'analisi che farai sarà confortata dai giudizi dei medici esperti, allora vai tranquilla, naturalmente sempre, però, preparata, senza traumi, senza ansie e senza ulteriori problemi. Sarai tu a decidere se il viaggio vale o non vale. Sarai sempre tu, ricordalo, sarai sempre tu e non gli altri, se saprai prepararti. Auguri
E come si contattano questi medici?Dove?
Il medico e anche persone che hanno cardiopatie congenite come la mia dicono che il volo sia il mezzo meno stancante e più sicuro per noi. Il mio medico stesso mi aveva consigliato un corso contro la paura perchè secondo lui questo era il problema.
Perdonami Viemme, ma se i tuoi medici ti dicono che è tutto OK dovresti crederci! Io però, da esperto del volo, se avessi problemi di cuore, non mi fiderei dei medici del cuore ma andrei da medici della psiche. Posso volare con questi propblemi, considerando che mi cago sotto quando volo? Questa è la domanda che farei ai medici di turno
senza preoccuparmi di come pongo la domanda. Per me tutto dovrebbe dipendere non dalla condizione del volo rispetto alla mia malattia ma dal fatto che mi cago sotto e quindi dalla componente psicologia rispetto alla componente della malattia (non mi viene come definire la componente oggettiva della ,malattia).
In poche parole, il mio medico mi dice che posso volare senza problemi perché la mia malattia non dipende dal volo, però deve anche convincermi che è vero quello che dice.
Non avrei dovuto intromettermi, però io così la penso e non sono stato capace di starmi zitto. Mi dispiace per te se non ti ho tranquillizzato, ma io ritengo che se non si hanno elementi probanti per tranquillizzare non si dovrebbe neache tentare di farlo.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da fatamorgana » 16 gennaio 2017, 19:29

Ciao Viemme e benvenuta.

Al di là dei consigli medici o aeronautici che non mi permetto di dare dato che non ho nessuna conoscenza in merito, vorrei farti notare una frase che tu stessa hai scritto:
Viemme ha scritto:la mia non conoscenza mi turba e forse si anche la mia poca conoscenza di me.
Non so quanti anni tu abbia ma di sicuro sei la persona con cui "convivi" da più tempo quindi non può essere che tu non ti conosca. Anzi, a maggior ragione se hai avuto un problema di salute, sarai allenata ad ascoltarti. Perché allora ritieni di non conoscerti?
E' invece giustificata la tua non conoscenza del mezzo su cui salirai ma è giusto che sia così dato che non sarai tu a doverlo gestire. E se si tratta solo di curiosità, qui risposte ne trovi finché vuoi.
Le caratteristiche di come avviene il volo è necessario che le conosca il tuo medico per valutare se sono idonee alle tue condizioni e mi pare di capire che la sua risposta sia stata favorevole, tanto che è stato emesso un certificato medico. Ti fidi del medico da cui seguita e del percorso di controlli che stai facendo?
Viemme ha scritto:Non so davvero da cosa nasce questa paura, dal sentirsi sempre diversi dagli altri, che nessuna situazione gli altri l'hanno vissuta come noi, che il mio problema nessuno lo può gestire
Appunto, diversi: quello lo siamo tutti per fortuna. E anche a parità di condizioni o di patologia, ogni situazione sarà differente. E l'unica che può gestire il tuo "problema" sei tu, sia dal punto di vista fisico sia dal momento che gli permetti di rovinarti un'esperienza come il volo, quando secondo il medico tu sei idonea come chiunque altro.
Credimi che, anche per esperienza personale, capisco l'ansia legata a una patologia o a un problema fisico ma rischia di diventare una coltre di nebbia che non ti permette di vedere chi sei.
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da tartan » 16 gennaio 2017, 19:38

Viemme ha scritto:[
La fede è parte della mia vita e io mi affido a Dio, per un non credente capisco possa essere incomprensibile. Ed è proprio questa non fiducia in aereo che mi fa arrabbiare con me stessa.
non so se mi sono spiegata.
Ti sei spiegata benissimo. Io non credo, quindi non mi affido, ma questo non significa che tu stia sbagliando, ognuno è nel giusto quando opera secondo quello che crede. Però affidarti a Dio è molto diverso dall'affidarti all'uomo, e allora è giustissimo che tu ti ponga degli interrogativi. Su come risolverli spero di averti già risposto.
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 20:01

**F@b!0** ha scritto:
Viemme ha scritto: Non volevo fare la catastrofica o contestare la tua risposta, pardon; solo che nelle ultime volte che ho volato non ho detto nulla, però da quello che dici forse sarebbe meglio munirsi di qualche cosa. non so... la mia non conoscenza mi turba e forse si anche la mia poca conoscenza di me. La paura la posso dire alle hostess o prima? Il check in di solito lo facciamo on line, quindi in caso devo solo presentare i documenti.
Non so davvero da cosa nasce questa paura, dal sentirsi sempre diversi dagli altri, che nessuna situazione gli altri l'hanno vissuta come noi, che il mio problema nessuno lo può gestire, che se sono li e tutto sballonzola e io me la faccio sotto tanto da rischiare anche la mia salute, non posso semplicemente aprire la porta e scendere.
non preoccuparti, volevo solo riportare la conversazione ad un livello "qui non ci sono medici quindi non possiamo smentire o confermare quanto dice il tuo cardiologo"
la paura la puoi dire alle hostess una volta a bordo, avranno sicuramente qualche gentilezza in più nei tuoi confronti!
faccio un esempio cretino se così vogliamo definirlo, per chi ti accompagna (in questo caso l'equipaggio) è sempre meglio sapere se hai paura di qualcosa, se stai facendo una visita guidata alla tour eiffel, se la guida sa che soffri di vertigini magari evita di dirti "guarda giu che bello" (tu dirai, nemmeno ci salgo), ma in generale, se qualcuno che ti sta facendo da accompagnatore sa che temi qualcosa, prova a non farti vivere quell'esperienza, strada a strapiombo sulla vallata e soffri di vertigini? ti si può dire stai sul lato destro del mezzo!
nel caso dell'aereo invece può capitare che dopo una turbolenza si avvicini l'hostess per vedere se va tutto bene, o se, per esempio, vengono informate dalla cabina di pilotaggio di interrompere il servizio perchè verrà attraversata una turbolenza, possono passare ad avvisarti che tra un po ci sarà una turbolenza, in modo che te lo aspetti e non sia una cosa improvvisa! sono piccole cose che nel loro piccolo aiutano!
è vero, sei diversa dagli altri, ma dimmi chi è uguale agli altri, ognuno è unico, anche 2 gemelli possono essere diversi nonostante siano la fotocopia l'uno dell'altro, ma può non essere vero che nessuno ha mai vissuta la tua stessa situazione, è possibile che quello dietro di te abbia passato la tua stessa cosa, e il tuo problema potrebbe essere gestito benissimo anche da altre persone, che magari hanno seguito un corso, o hanno un parente con lo stesso problema, l'importante è saperlo!

Hai ragione...

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 20:02

tartan ha scritto:
Viemme ha scritto:[
La fede è parte della mia vita e io mi affido a Dio, per un non credente capisco possa essere incomprensibile. Ed è proprio questa non fiducia in aereo che mi fa arrabbiare con me stessa.
non so se mi sono spiegata.
Ti sei spiegata benissimo. Io non credo, quindi non mi affido, ma questo non significa che tu stia sbagliando, ognuno è nel giusto quando opera secondo quello che crede. Però affidarti a Dio è molto diverso dall'affidarti all'uomo, e allora è giustissimo che tu ti ponga degli interrogativi. Su come risolverli spero di averti già risposto.
Quindi tu intendevi uno psicologo, o qualcuno che lavora negli aereoporti, come medico? Scusa non ho capito.

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 16 gennaio 2017, 20:06

fatamorgana ha scritto:Ciao Viemme e benvenuta.

Al di là dei consigli medici o aeronautici che non mi permetto di dare dato che non ho nessuna conoscenza in merito, vorrei farti notare una frase che tu stessa hai scritto:
Viemme ha scritto:la mia non conoscenza mi turba e forse si anche la mia poca conoscenza di me.
Non so quanti anni tu abbia ma di sicuro sei la persona con cui "convivi" da più tempo quindi non può essere che tu non ti conosca. Anzi, a maggior ragione se hai avuto un problema di salute, sarai allenata ad ascoltarti. Perché allora ritieni di non conoscerti?
E' invece giustificata la tua non conoscenza del mezzo su cui salirai ma è giusto che sia così dato che non sarai tu a doverlo gestire. E se si tratta solo di curiosità, qui risposte ne trovi finché vuoi.
Le caratteristiche di come avviene il volo è necessario che le conosca il tuo medico per valutare se sono idonee alle tue condizioni e mi pare di capire che la sua risposta sia stata favorevole, tanto che è stato emesso un certificato medico. Ti fidi del medico da cui seguita e del percorso di controlli che stai facendo?
Viemme ha scritto:Non so davvero da cosa nasce questa paura, dal sentirsi sempre diversi dagli altri, che nessuna situazione gli altri l'hanno vissuta come noi, che il mio problema nessuno lo può gestire
Appunto, diversi: quello lo siamo tutti per fortuna. E anche a parità di condizioni o di patologia, ogni situazione sarà differente. E l'unica che può gestire il tuo "problema" sei tu, sia dal punto di vista fisico sia dal momento che gli permetti di rovinarti un'esperienza come il volo, quando secondo il medico tu sei idonea come chiunque altro.
Credimi che, anche per esperienza personale, capisco l'ansia legata a una patologia o a un problema fisico ma rischia di diventare una coltre di nebbia che non ti permette di vedere chi sei.

Non conoscersi cioè che non riesco a controllare le mie ansie, le paure, non capisco come vengono, quando e come evitarle... è come se volessi vivere appieno, ma mi limitassi dal farlo perchè "sono malata".

Il sentirsi diverso non è sempre male è vero, dipende se è una vita complicata. Poi va beh in realtà sono molto comune a tanti altri e quando vado dal medico e chiedo cosa potrei fare manca poco che mi fa andare davvero con il paracadute! Si mi fido dei medici, devo, ma poi nella pratica come la gestisco questa cosa quando sono a 10000 metri di quota in quella scatolina?

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da tartan » 16 gennaio 2017, 20:31

Volevo dire che un medico "aeronautico" cioè un medico che verifica ed analizza le capacità di un operatore aeronautivo potrebbe essere più adatto a capire se i tuoi problemi di cuore siano in contrasto con un volo da passeggero. Se, poi, è anche un medico psicologo, ancora meglio. In sostanza ritengo che il tuo problema non sia semplicemente riconducibile alla psiche ma che sia valutabile da un medico anche generico ma che sappia anche di problemi legati alla paura del volo.
Vorrei spiegarmi al massimo.
Se tu hai paura di volare a prescindere dalle condizioni del tuo cuore, le reazioni al volo possono peggiorare i tuoi problemi di cuore oppure possono migliorarle. Io non lo so come stai combinata e , in più, non sono un medico, però al tuo posto porrei queste domande: quando volo a mia frequenza aumenta perché mi cago sotto. Questo favorisce la mia patologia? Se si, volo contenta, se no che mi stai raccontando? Perdonami se non sono molto professionale nelle mie esposizioni, ma io di solito parlo come magno, così diciamo a Roma.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 22:08

Viemme ha scritto:

Spero di rispondere a tutte le domande, mi sono resa conto che crescendo la consapevolezza cambia in tutti, come avete scritto anche voi aumentano le ansie, quando sei piccolo e devi farti un mega intervento non lo capisci del tutto, quando hai 20 anni e ti spiegano tutto per filo e per segno e sai i rischi beh un pò paura ti viene...
No...non proprio. La consapevolezza è qualcosa di profondo...la conoscenza è un qualcosa di "intellettuale"...cambia la conoscenza ma , ahimè, spesso la consapevolezza si perde. Il bambino, giustamente, vive ogni istante...per l'istante che è...l'adulto si tira 10000 seghe senza vivere l'istamte per quello che è. Il bambino reagisce ad uno stimolo...l'adulto reagisce ai suoi pensieri in assenza di stimoli. No...la consapevolezza non accresce l'ansia ma la fa sparire. Chi ti ha scritto che all'aumentare della consapevolezza aumenta l'ansia? Me lo sono perso...
Avere paura di un intervento , se rischioso, è del tutto normale e fisiologico. Avere paura di avere paura di qualcosa...non è né normale né fisiologico...ma è il frutto di schemi di pensiero erronei. Così erronei che neanche ti accorgi di non vivere ciò che stai effettivamente vivendo ma stai vivendo nei pensieri...che non rappresentano la realtà.
Viemme ha scritto: e così per ogni cosa, è un affrontare la vita, crescere è vero, ma non sempre è facile.
La vita si vive...non si affronta. Quindi per ogni cosa è normale essere in ansia? Mi sembra che tu abbia già definito uno status , non solo normale, ma imprescindibile della vita.
Viemme ha scritto: Fino all'anno scorso non riuscivo neanche a guidare l'auto, poi ho vissuto da sola, me ne sono comprata una e via...ora la adoro! Certo a volte traballo e quando mio marito mi vuole far guidare la sua grossa ho un pò più timore, ma lo faccio e mi piace.
Eh...quindi ritieni normale che uno non riesca a guidare l'auto per "X" anni...e poi quando è necessario, si sblocca, e ora si diverte? Non poteva apprendere la guida dell'auto e divertirsi ? Trovi necessario passare dallo stato di ansia...tale per cui non hai guidato per anni?
Viemme ha scritto:
La fede è parte della mia vita e io mi affido a Dio, per un non credente capisco possa essere incomprensibile. Ed è proprio questa non fiducia in aereo che mi fa arrabbiare con me stessa.
non so se mi sono spiegata.
Questo è un controsenso. Se ti affidi a Dio ti affidi alla vita così come, a tuo parere, Dio ha permesso che avvenga. Volare non è peccaminoso...quindi che problema dovrebbe esserci , divinamente parlando? È proprio chi ha fede che dovrebbe volare senza neanche porsi il minimo dubbio....se Dio vuole vivi....se Dio non vuole muori...visto che sei nelle sue mani. Diventerebbe ininfluente sapere in che mani ti affidi perché sarebbero, comunque, sempre un'espressione divina. L'unico aspetto che emerge, riguardo la fede, è che la vita è fatta di sofferenze e un cammino tormentato...e se trovi che debba essere così, per motivi di fede....beh allora non c'è niente che possa farti pensare il contrario. Oppure spiegami in cosa, la fede, dovrebbe averti alleviato i pesi , che per me non sono tali, della vita...e come concili la fede con la paura....intesa come la paura della paura...
Ciao!
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 22:12

Viemme ha scritto:

Non sono mai svenuta in vita mia credo: non sono previsti svenimenti. Posso avere tachicardie soprattutto se mi agito etc...ma prendo la cura specifica che DEVO prendere regolarmente.In realtà nulla, ho scritto poco fa ad una ragazza che fa la psicologa alla pari nell'ospedale in cui sono seguita e lei dice che anzi è il mezzo migliore per noi perchè ci sanchiamo meno e che la paura non dipende da quello.
Non ho capito quale sia il mezzo migliore...l'aereo?
Ok...quindi niente di ciò che vivi in aereo è di per sé legato alla tua patologia. Quindi possiamo considerare il tutto da un punto di vista diverso....cioè che hai paura dell'aereo e basta...ok?
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da flyingbrandon » 16 gennaio 2017, 22:25

Viemme ha scritto:

Non conoscersi cioè che non riesco a controllare le mie ansie, le paure, non capisco come vengono, quando e come evitarle... è come se volessi vivere appieno, ma mi limitassi dal farlo perchè "sono malata".
L'ansia è , come ti ho scritto nell'altro messaggio, un meccanismo dovuto all'incapacità di viversi il presente, identificando i nostri pensieri come reali. I tuoi limiti, dovuti alla patologia, possono essere fisici...come il non stancarti troppo o altre cose che hai detto, ma non ti costringono a vivere in modo NON sereno. Anzi...proprio tu dovresti evitare di vivere con l'ansia...fisicamente fai più danni con i tuoi pensieri rispetto a ciò che effettivamente fai. Non devi trovare un modo per evitare le tue paure...perché in questo modo, non avendolo, hai paura di avere paura. Devi smettere di vivere ciò che non stai vivendo...di voler evitare ciò che la tua paura ti comunica.
Viemme ha scritto:
Il sentirsi diverso non è sempre male è vero, dipende se è una vita complicata. Poi va beh in realtà sono molto comune a tanti altri e quando vado dal medico e chiedo cosa potrei fare manca poco che mi fa andare davvero con il paracadute! Si mi fido dei medici, devo, ma poi nella pratica come la gestisco questa cosa quando sono a 10000 metri di quota in quella scatolina?
Prima di tutto non è una scatolina...ma un complesso e meraviglioso apparecchio tecnologico, pilotato da persone non ansiose che hanno una vita, a cui tengono, anche quando smettono di lavorare. Il dove sei tu è ininfluente sulla gestione dei tuoi pensieri...non riesci a gestirli sul divano o sulla sedia davanti al pc...quindi non è che l'aereo abbia fatto nascere o ti abbia esposto in modo maggiore di altri aspetti della tua vita all'ansia. Quindi non puoi evitare nella tua vita tutto ciò che a te crea ansia...ma capire che sei tu che generi ansia. Tu questo ce l'hai ben presente? Se non hai guidato la macchina per anni e ora ti diverti...è molto facile che tu possa prendere il tuo aereo serenamente e divertirti...e fare della tua vita un qualcosa di divertente e non sofferto...però ciò passa da te...non ti arriva dall'alto e deve nascere davvero dalla consapevolezza...non dell'aereo ma di te stessa...
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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 17 gennaio 2017, 21:37

flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:

Spero di rispondere a tutte le domande, mi sono resa conto che crescendo la consapevolezza cambia in tutti, come avete scritto anche voi aumentano le ansie, quando sei piccolo e devi farti un mega intervento non lo capisci del tutto, quando hai 20 anni e ti spiegano tutto per filo e per segno e sai i rischi beh un pò paura ti viene...
No...non proprio. La consapevolezza è qualcosa di profondo...la conoscenza è un qualcosa di "intellettuale"...cambia la conoscenza ma , ahimè, spesso la consapevolezza si perde. Il bambino, giustamente, vive ogni istante...per l'istante che è...l'adulto si tira 10000 seghe senza vivere l'istamte per quello che è. Il bambino reagisce ad uno stimolo...l'adulto reagisce ai suoi pensieri in assenza di stimoli. No...la consapevolezza non accresce l'ansia ma la fa sparire. Chi ti ha scritto che all'aumentare della consapevolezza aumenta l'ansia? Me lo sono perso...
Avere paura di un intervento , se rischioso, è del tutto normale e fisiologico. Avere paura di avere paura di qualcosa...non è né normale né fisiologico...ma è il frutto di schemi di pensiero erronei. Così erronei che neanche ti accorgi di non vivere ciò che stai effettivamente vivendo ma stai vivendo nei pensieri...che non rappresentano la realtà.
Viemme ha scritto: e così per ogni cosa, è un affrontare la vita, crescere è vero, ma non sempre è facile.
La vita si vive...non si affronta. Quindi per ogni cosa è normale essere in ansia? Mi sembra che tu abbia già definito uno status , non solo normale, ma imprescindibile della vita.
Viemme ha scritto: Fino all'anno scorso non riuscivo neanche a guidare l'auto, poi ho vissuto da sola, me ne sono comprata una e via...ora la adoro! Certo a volte traballo e quando mio marito mi vuole far guidare la sua grossa ho un pò più timore, ma lo faccio e mi piace.
Eh...quindi ritieni normale che uno non riesca a guidare l'auto per "X" anni...e poi quando è necessario, si sblocca, e ora si diverte? Non poteva apprendere la guida dell'auto e divertirsi ? Trovi necessario passare dallo stato di ansia...tale per cui non hai guidato per anni?
Viemme ha scritto:
La fede è parte della mia vita e io mi affido a Dio, per un non credente capisco possa essere incomprensibile. Ed è proprio questa non fiducia in aereo che mi fa arrabbiare con me stessa.
non so se mi sono spiegata.
Questo è un controsenso. Se ti affidi a Dio ti affidi alla vita così come, a tuo parere, Dio ha permesso che avvenga. Volare non è peccaminoso...quindi che problema dovrebbe esserci , divinamente parlando? È proprio chi ha fede che dovrebbe volare senza neanche porsi il minimo dubbio....se Dio vuole vivi....se Dio non vuole muori...visto che sei nelle sue mani. Diventerebbe ininfluente sapere in che mani ti affidi perché sarebbero, comunque, sempre un'espressione divina. L'unico aspetto che emerge, riguardo la fede, è che la vita è fatta di sofferenze e un cammino tormentato...e se trovi che debba essere così, per motivi di fede....beh allora non c'è niente che possa farti pensare il contrario. Oppure spiegami in cosa, la fede, dovrebbe averti alleviato i pesi , che per me non sono tali, della vita...e come concili la fede con la paura....intesa come la paura della paura...
Ciao!
Quanti cose! Allora, si mi sa che non so cosa sia la consapevolezza e quale sia la differenza con la conoscenza, ho cercato anche sul vocabolario, ma non riesco a comprendere. Eppure non credo di essere così ottusa!
Tu cosa intendi?
E' vero la vita si vive, Brandon la cosa assurda è che io ho sempre detto che la voglio vivere e in realtà sono felice della mia vita e dei doni preziosi che ho ricevuto ì, solo che mi limito tanto da sola ed è come se fosse una sfida invece che una passeggiata a volte.
Assolutamente non è normale il discorso dell'auto! Io ci ho provato diverse volte, ma fino all'anno scorso non ero serena quando guidavo.
Lo so, sulla fede non vorrei essere fraintesa. Non ho una visione da fustigazione stile cattolica, no assolutamente, probabilmente l'educazione di un tempo si è stata così, ma io non vedo la vita come una giusta sofferenza. Io ho fede in Dio e questo cambia il mio modo di vedere tutte le cose, so che nulla dipende da me, o molto poco. La paura quindi non ha senso? E' si certo, lo so benissimo, questo è qualcosa che è così profondo che a volte mette in dubbio anche me stessa e mi chiedo, ma se credo com'è possibile?

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da Viemme » 17 gennaio 2017, 21:46

flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:

Non sono mai svenuta in vita mia credo: non sono previsti svenimenti. Posso avere tachicardie soprattutto se mi agito etc...ma prendo la cura specifica che DEVO prendere regolarmente.In realtà nulla, ho scritto poco fa ad una ragazza che fa la psicologa alla pari nell'ospedale in cui sono seguita e lei dice che anzi è il mezzo migliore per noi perchè ci sanchiamo meno e che la paura non dipende da quello.
Non ho capito quale sia il mezzo migliore...l'aereo?
Ok...quindi niente di ciò che vivi in aereo è di per sé legato alla tua patologia. Quindi possiamo considerare il tutto da un punto di vista diverso....cioè che hai paura dell'aereo e basta...ok?
Si ho paura, ma di star male di essere li chiusa, di avere ansia...come tanti altri certo, solo che voglio capire come rilassarmi ed essere solo felice li sopra.
I voli fatti l'anno scorso erano con la BA, questa volta andremo con la Ryan air e io ero in panico perchè c'è chi ne parla male, perchè è una compagnia low cost etc...ha senso? no.

Comunque stavo pensando di fare un volo così poco organizzato nei prossimi giorni e provare senza pensarci troppo. Dici che è peggio?

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Re: QUATTRO CHIACCHIERE

Messaggio da **F@b!0** » 17 gennaio 2017, 21:53

Viemme ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
Viemme ha scritto:

Non sono mai svenuta in vita mia credo: non sono previsti svenimenti. Posso avere tachicardie soprattutto se mi agito etc...ma prendo la cura specifica che DEVO prendere regolarmente.In realtà nulla, ho scritto poco fa ad una ragazza che fa la psicologa alla pari nell'ospedale in cui sono seguita e lei dice che anzi è il mezzo migliore per noi perchè ci sanchiamo meno e che la paura non dipende da quello.
Non ho capito quale sia il mezzo migliore...l'aereo?
Ok...quindi niente di ciò che vivi in aereo è di per sé legato alla tua patologia. Quindi possiamo considerare il tutto da un punto di vista diverso....cioè che hai paura dell'aereo e basta...ok?
Si ho paura, ma di star male di essere li chiusa, di avere ansia...come tanti altri certo e come faccio a farla passare<'
I voli fatti lanno scorso erano con la BA, questa volta andremo con la Ryan air e io ero in panico perchè c'è chi ne parla male, perchè è una compagnia low cost etc...ha senso?
Ryanair può piacere o non piacere
a me non piace, ma non perchè non sia sicura, ma per la sua politica!
"se tu vuoi che io faccia un volo dal tuo aeroporto devi darmi X"
assistenti di volo ridotti a venditori ambulanti, posti stretti per farci stare più passeggeri paganti possibile

ritornando a te, paura di stare lì chiusa? sei claustrofobica? oppure è solo l'aereo?

sei una a cui piace avere il controllo o ti fidi del prossimo?
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna

Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare


*Virtute Siderum Tenus*

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