sdm89 ha scritto:Lampo 13 ha scritto:
Ci sono delle procedure standard ETOPS da conoscere ed applicare e bisogna che i Piloti siano anche "certificati" NAT con rinnovo annuale con check sia al simulatore che in linea.… o almeno era così fino al 2014.
Beh ma mi pare di capire che ETOPS e NAT sono due cose, almeno sul piano astratto, indipendenti. E così si può essere "certificati" ETOPS, ma non "certificati" NAT (le virgolette sono d'obbligo). Se un pilota è "certificato" ETOPS, ma non NAT, deve (o doveva, fino al 2014) comunque eseguire rinnovi e checks, come se fosse "certificato" (anche) NATS?
Infine, una domanda personale: Lampo, tu prima di passare al 777 (e, quindi, quando volavi l'80) eri "certificato" ETOPS/NAT? Se no - come penso - quanto si è aggravato il carico di studio che hai dovuto attraversare, oltre all'intuibile stress del passaggio macchina tra md80 e 777? Penso che chi, ad esempio, passa da 330 (certificato) a 777 (certificato) dovrebbe, a questo punto, "lavorare meno" su certi aspetti, no?
Lorenzo
La certificazione NAT è (era?) necessaria per volare tali rotte e, ovviamente, tutti i
Piloti Az delle tratte intercontinentali dovevano mantenerle entrambe in validità.
L'MD80 non era certificato ETOPS e nemmeno avrebbe potuto esserlo, quindi non lo
erano nemmeno i Piloti che lo volavano.
Durante il corso per la transizione sul B777 chi proveniva da MD80/A320 ha dovuto fare
il passaggio macchina e gli esami per Etops, Nat, Russia, Canada, Usa ognuno ha (aveva?)
regole diverse, meteo specifica etc. Ovviamente i colleghi provenienti da B767 e MD11
avevano un carico di lavoro inferiore e quindi hanno faticato meno, ma il desiderio di
riuscire era un ottimo motore per superare i limiti dati anche dall'età (si memorizza
meglio da giovani che da "anziani").
