musicaldoc ha scritto: Francamente sono frastornato, statisticamente è vero che non c'è da avere paura più che tirare giù una valigia pesante da un soppalco con una scala traballante in casa, ma tutta questa sbandierata sicurezza intrinseca io non la vedo proprio... certificazioni affrettate, regole interpretate ad personam, addestramento fatto su tablet per risparmiare il costo del sim....a spulciare le migliaia di post del forum se ne trovano a iosa di esempi di un sistema intrinsecamente critico che, lungi dall'essere perfetto, fa invece oggettivamente acqua da tutte le parti.
Le statistiche dicono che la tendenza relativa al computo degli eventi sfavorevoli è rassicurante.
Ciò nonostante non so se io debba considerare più inquietante quanto ricordato da Tartan
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Il passaggio in soglia pista è previsto dalla certificazione (che significa quello a cui ti devi attenere) a 50 ft che significa in metri 15 (...)
... (a parte il dettaglio irrilevante che "un piano" col solaio vale un po' più di 3 m, sui 3,30 convenzionalmente quindo son meno di 5 piani ma non rileva) capirai, il velivolo nella foto ha il battistrada degli pneumatici del MLG che passa (è bastato trovare in rete le specifiche dei modelli e poi prendere un righello da appoggiare al fermo immagine ingrandito e fare delle proporzioni da scuola media) a 3,10 m sopra il tetto della vettura rossa, una Suzuki Vitara I serie cabrio, a 1,9 m sopra il tetto della vettura che si vede di fronte, un piccolo Fiat Strada versione furgonata e stimo a 1,6 m
scarsi sopra la soglia pista.
Il tutto con un rateo di discesa abbastanza veloce; la possibilità arrivando tanto bassi di sbagliare di quel tanto da avere un contatto prima della soglia pista con qualcosa, a quella velocità (130-140 kts? Mi correggano i piloti se sbaglio) non posso immaginare fosse seriamente del tutto remota.
o quanto narrato da Lampo13
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quando ci atterravo io con i charter era di 1.518 mt, non c'era recinzione aeroportuale (...) I charter erano ovviamente estivi e si decollava magari ad agosto, a metà giornata, temperature anche di 34°, voli pieni in quanto charter di aziende turistiche, bagagli enormi e non pesati (si calcolavano dei pesi fissi), insomma, era molto più problematico il decollo rispetto all'atterraggio (...)
(con una pista di 1.518 m - mi correggano senza pietà Tartan e i piloti se sbaglio - hai a disposizione si e no la lunghezza da destinare alla TORA, senza adeguato spazio per la stopway. Leggo che per un 737NG/800 a pieno carico l'ASDA ottimale sarebbe di 2600m a livello del mare e 15 °C; in questo studio
http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/ ... taampu.pdf
cui ogni tanto do' un occhiata quando debbo confrontare un dato, Firenze Peretola è considerato aeroporto critico per le a/m che vi operano con una TORA di 1.603/1.672m...).
Perciò malgrado l'evidenza dei tanti voli che decollano e atterrano a Skiatos dimostri che materialmente i velivoli che vi operano in condizioni normali
"ce la fanno", mi sembra che in quell'isola come minimo ogni margine di sicurezza si riduca ben
al di sotto dei limiti richiesti dalle certificazioni nell'eventualità di un qualsiasi evento che abbassi seriamente le performance dell'a/m, figuriamoci il caso in cui possa richiedere al pilota di decidere un RTO. Quindi viene seriamente da chiedersi
se le normative, definite con l'esperienza e la valutazione attendibile da tecnici qualificati - ingegneri, piloti etc - poi siano applicate sempre con serietà o meno, o solo quando le condizioni al contorno non ne rendano realmente difficile l'applicazione.
La parola su questo ovviamente va ai tecnici del forum.