Controlli di sicurezza all’estero

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da flyingbrandon » 14 agosto 2019, 17:13

DNL-SGR ha scritto:Salve, tutti sappiamo dei problemi della sicurezza legati ai liquidi e che solo dopo i controlli di sicurezza si possono comprare liquidi da portare a bordo... i problemi però possono avvenire quando si fanno degli scali.

Ieri ho fatto un valo un po' strano: Edimburgo-Oslo-Milano con SAS. Dico un po' strano perchè pur essendo tutto in Europa (da un punto di vista fisico):

Edimburgo è in UE (ancora per poco) ma fuori da Shengen
Oslo non è in UE ma dentro a Shengen
Milano è in UE e in Shengen

A Edimburgo sapendo che su SAS tutto il cibo era a pagamento ad eccezione di te e caffè, nella sala di imbarco, dopo tutti i controlli di sicurezza, ci siamo comprati il pranzo con una bottiglia di Coca Cola e una di acqua. All'arrivo ad Oslo siamo arrivati come giusto nell'area extrashengen e abbiamo ripassato i controlli di sicurezza dove ci hanno bloccato le bottigliette (intatte) prese all'aeroporto di Edimburgo.

Al momento, avevamo anche un po' di fretta perchè la coincidenza non era così larga, abbiamo lasciato lì il tutto....ma se al posto di una bottoglietta d'acqua avessimo, per esempio, avuto delle bottiglie di whisky (a edimburgo pare che tutti comprino il whisky) come avremmo potuto fare?
Se compri in un duty free e ti fai sigillare , da loro, nei sacchetti i liquidi, possono passare i controlli di sicurezza...purché presi nel dutyfree ( cosa indicata nei loro sacchetti)...e mantieni lo scontrino.
Ciao!
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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da andwork » 15 agosto 2019, 10:33

flyingbrandon ha scritto:
DNL-SGR ha scritto:Salve, tutti sappiamo dei problemi della sicurezza legati ai liquidi e che solo dopo i controlli di sicurezza si possono comprare liquidi da portare a bordo... i problemi però possono avvenire quando si fanno degli scali.

Ieri ho fatto un valo un po' strano: Edimburgo-Oslo-Milano con SAS. Dico un po' strano perchè pur essendo tutto in Europa (da un punto di vista fisico):

Edimburgo è in UE (ancora per poco) ma fuori da Shengen
Oslo non è in UE ma dentro a Shengen
Milano è in UE e in Shengen

A Edimburgo sapendo che su SAS tutto il cibo era a pagamento ad eccezione di te e caffè, nella sala di imbarco, dopo tutti i controlli di sicurezza, ci siamo comprati il pranzo con una bottiglia di Coca Cola e una di acqua. All'arrivo ad Oslo siamo arrivati come giusto nell'area extrashengen e abbiamo ripassato i controlli di sicurezza dove ci hanno bloccato le bottigliette (intatte) prese all'aeroporto di Edimburgo.


Al momento, avevamo anche un po' di fretta perchè la coincidenza non era così larga, abbiamo lasciato lì il tutto....ma se al posto di una bottoglietta d'acqua avessimo, per esempio, avuto delle bottiglie di whisky (a edimburgo pare che tutti comprino il whisky) come avremmo potuto fare?
Se compri in un duty free e ti fai sigillare , da loro, nei sacchetti i liquidi, possono passare i controlli di sicurezza...purché presi nel dutyfree ( cosa indicata nei loro sacchetti)...e mantieni lo scontrino.
Ciao!


Io a Londra Heathrow ho visto fare storie ad un controllo di sicurezza per una bottiglia sigillata dentro al sacchetto.
A dire il vero, i controlli non erano per il transito, ma dall'esterno dell'aeroporto verso l'area sterile.
Non so come sia finita poi la storia, non mi sono potuto fermare.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da flyingbrandon » 16 agosto 2019, 9:34

andwork ha scritto:
Io a Londra Heathrow ho visto fare storie ad un controllo di sicurezza per una bottiglia sigillata dentro al sacchetto.
A dire il vero, i controlli non erano per il transito, ma dall'esterno dell'aeroporto verso l'area sterile.
Non so come sia finita poi la storia, non mi sono potuto fermare.
Eh...se erano dall’esterno il discorso cambia...io parlavo proprio di acquisto al duty free ( quindi dopo i controlli) e il successivo check ai transiti...quindi da area sterile ad area sterile...senza uscire dall’aeroporto.
Ciao!
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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da andwork » 19 agosto 2019, 21:41

flyingbrandon ha scritto:
andwork ha scritto:
Io a Londra Heathrow ho visto fare storie ad un controllo di sicurezza per una bottiglia sigillata dentro al sacchetto.
A dire il vero, i controlli non erano per il transito, ma dall'esterno dell'aeroporto verso l'area sterile.
Non so come sia finita poi la storia, non mi sono potuto fermare.
Eh...se erano dall’esterno il discorso cambia...io parlavo proprio di acquisto al duty free ( quindi dopo i controlli) e il successivo check ai transiti...quindi da area sterile ad area sterile...senza uscire dall’aeroporto.
Ciao!
si hai ragione, ma ho visto distintamente il sacchetto duty free e lo scontrino dentro, non era un sacchetto normale "della spesa" per capirsi.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da flyingbrandon » 19 agosto 2019, 22:26

andwork ha scritto:
si hai ragione, ma ho visto distintamente il sacchetto duty free e lo scontrino dentro, non era un sacchetto normale "della spesa" per capirsi.
Ok ma se esci dall’area sterile non ha più valore...
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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da TheClubber » 20 agosto 2019, 0:25

Riprendo questo topic per sottolineare come in Olanda siano decisamente più severi.

Partenza da BGY (verso CGN, ma poco cambia in questo caso), passiamo i controlli senza nessun problema.

Al ritorno, da EIN, ho scoperto che lassù vogliono che la busta con i liquidi sia tolta dallo zaino/bagaglio a mano. E se non è una busta trasparente di determinate dimensioni (1 litro) te ne danno loro una delle dimensioni giuste. Mi hanno fatto anche togliere la power bank, cosa che a BGY non mi hanno fatto fare.

Poi, piccola nota a margine, la mia vaschetta l'hanno passata due volte ai raggi x, senza però dirmi nulla. Mi è poi arrivata normalmente sul nastro dopo il secondo passaggio.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da sardinian aviator » 20 agosto 2019, 8:07

TheClubber ha scritto:
Al ritorno, da EIN, ho scoperto che lassù vogliono che la busta con i liquidi sia tolta dallo zaino/bagaglio a mano.
Ma veramente la busta con i liquidi (e il PC o tablet) te li fanno togliere in qualunque parte del mondo (almeno negli aeroporti dove sono andato io di recente). A Alghero, Roma, Cagliari, Katowice, Johannesburg, Città del Capo, Parigi.... è prassi normale.
Mi dirai che quando per caso mi dimentico di farlo, qualche volta non se ne accorgono, ma è un altro problema.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da sigmet » 20 agosto 2019, 19:52

Domanda per SA:
chi ha un TIA rosso (safety) di un altro aeroporto, puo' usufruire di un varco staff?
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da andwork » 20 agosto 2019, 20:57

flyingbrandon ha scritto:
andwork ha scritto:
si hai ragione, ma ho visto distintamente il sacchetto duty free e lo scontrino dentro, non era un sacchetto normale "della spesa" per capirsi.
Ok ma se esci dall’area sterile non ha più valore...
ah non lo sapevo... credevo che mantenesse la sua funzione finchè rimane integro.
a dire il vero quello che dici non ha un senso logico... però grazie per la dritta :-)

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da TheClubber » 20 agosto 2019, 22:54

sardinian aviator ha scritto:
TheClubber ha scritto:
Al ritorno, da EIN, ho scoperto che lassù vogliono che la busta con i liquidi sia tolta dallo zaino/bagaglio a mano.
Ma veramente la busta con i liquidi (e il PC o tablet) te li fanno togliere in qualunque parte del mondo (almeno negli aeroporti dove sono andato io di recente). A Alghero, Roma, Cagliari, Katowice, Johannesburg, Città del Capo, Parigi.... è prassi normale.
Mi dirai che quando per caso mi dimentico di farlo, qualche volta non se ne accorgono, ma è un altro problema.
A Bergamo no. Dispositivi elettronici si, busta dei liquidi no.
O perlomeno a me non l’hanno detto e non ho nemmeno notato dei cartelli che indicano di farlo, come invece ci sono chiari a Eindhoven.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da flyingbrandon » 20 agosto 2019, 22:56

andwork ha scritto: ah non lo sapevo... credevo che mantenesse la sua funzione finchè rimane integro.
a dire il vero quello che dici non ha un senso logico... però grazie per la dritta :-)
Cosa, secondo te, manca di senso logico?
Ciao!
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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da sardinian aviator » 21 agosto 2019, 8:37

sigmet ha scritto:Domanda per SA:
chi ha un TIA rosso (safety) di un altro aeroporto, puo' usufruire di un varco staff?
Idiosincrasia per gli acronimi: cos'è un TIA rosso? Un tesserino che dà accesso a tutte le parti di un aeroporto?
In tal caso, così sui due piedi credo dipenda dall'ordinanza del Direttore del singolo aeroporto.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da andwork » 21 agosto 2019, 21:25

flyingbrandon ha scritto:
andwork ha scritto: ah non lo sapevo... credevo che mantenesse la sua funzione finchè rimane integro.
a dire il vero quello che dici non ha un senso logico... però grazie per la dritta :-)
Cosa, secondo te, manca di senso logico?
Ciao!
non ha senso logico dubitare di una cosa sigillata anche se arriva da fuori.
Quando un camion va fuori UE con merce, passa prima dalla dogana. La dogana gli mette i piombi sulle porte. Il camion poi parte e attraversa anche più stati prima di arrivare a destinazione finale. Ogni dogana controlla che il camion abbia i sigilli e i documenti. Se è ok, procede senza pagare nulla. Arrivati all'ultima dogana, il doganiere controlla i sigilli e se sono integri, lascia passare il camion dopo che questo ha pagato i dovuti dazi.
Lo stesso concetto si applica al discorso della bottiglia: se hai un sacchetto sigillato da qualcuno, sacchetto che non puoi fabbricarti a casa o comprare da qualche parte, che senso ha rompere gli zebedei ai controlli, quando è sigillato e con scontrino dentro di qualche gg fa ? al massimo se vuoi fare lo scrupoloso, controlli che l'aeroporto dove l'ha comprato corrisponda alla tratta effettivamente viaggiata, facendosi esibire il biglietto aereo precedente.
Tutta sta solfa per dire che va bene fare i controlli, ma prendere in giro la gente con queste cose che alla fine non portano a nessuna sicurezza aggiuntiva, è solo una perdita di tempo per tutti.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da flyingbrandon » 21 agosto 2019, 22:16

andwork ha scritto:
non ha senso logico dubitare di una cosa sigillata anche se arriva da fuori.
Quando un camion va fuori UE con merce, passa prima dalla dogana. La dogana gli mette i piombi sulle porte. Il camion poi parte e attraversa anche più stati prima di arrivare a destinazione finale. Ogni dogana controlla che il camion abbia i sigilli e i documenti. Se è ok, procede senza pagare nulla. Arrivati all'ultima dogana, il doganiere controlla i sigilli e se sono integri, lascia passare il camion dopo che questo ha pagato i dovuti dazi.
Lo stesso concetto si applica al discorso della bottiglia: se hai un sacchetto sigillato da qualcuno, sacchetto che non puoi fabbricarti a casa o comprare da qualche parte, che senso ha rompere gli zebedei ai controlli, quando è sigillato e con scontrino dentro di qualche gg fa ? al massimo se vuoi fare lo scrupoloso, controlli che l'aeroporto dove l'ha comprato corrisponda alla tratta effettivamente viaggiata, facendosi esibire il biglietto aereo precedente.
Tutta sta solfa per dire che va bene fare i controlli, ma prendere in giro la gente con queste cose che alla fine non portano a nessuna sicurezza aggiuntiva, è solo una perdita di tempo per tutti.
No...ha una sua logica e questa logica prevede che NON arrivi da fuori. Premesso che la restrizione sui liquidi, così come è fatta, la trovo abbastanza una vaccata...ma nella logica di questa restrizione non puoi portarti nel bagaglio a mano i liquidi bla bla bla. Ora...dopo la legge si sono accorti che le vendite in aereo e presso i negozi dei dutyfree “colavano” a picco , inutilmente, perchè non c’è pericolo per liquidi comprati dentro l’area sterile dell’aeroporto. I sigilli non vengono posti dalla polizia ma da un negozio qualsiasi all’interno dell’aeroporto. Se rimani all’interno dell’aeroporto , come transito, fai dei controlli che non solo gli stessi di quelli che vengono da fuori...e , da quel varco, un sacchetto di un dutyfree , chiuso e sigillato, può passare. Se esci potresti eccome avere manomesso e poi risigillato il sacchetto...o aver fatto una coppia del sacchetto mettendo pero’ un diverso contenuto. Quindi non ha senso che tu possa portarlo fuori e rientrare qualche giorno dopo solo perché è sigillato. Anche perchè allora dovresti farlo con qualsiasi cosa di chiuso e nuovo...ma non è pensabile che in un aeroporto grosso si mettano a controllare tutti i sacchetti e gli scontrini...se proprio vuoi comprare e regalare poi qualcosa di “liquido” puoi spedirlo. La concessione te la danno proprio perchè sei in transito con qualcosa che hai comprato DOPO aver spedito il tuo eventuale bagaglio.
Ciao!
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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da fabrizio66 » 22 agosto 2019, 0:01

Il sacchetto del duty free una volta chiuso non si può aprire se non lacerandolo. Sì potrebbe aprirlo dal basso con un cutter, cambiare il contenuto e poi risiggilarlo con una apposita macchinetta. Ma un occhio attento se ne accorge. Nel caso di un tentativo di attentato sarebbe più facile trovare una busta vergine e cambiare il contenuto. Per questo una volta che esce dalla area sterile deve seguire tutti i controlli del caso con le relative limitazioni ai 100 ml

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da sigmet » 22 agosto 2019, 2:13

sardinian aviator ha scritto:

Idiosincrasia per gli acronimi: cos'è un TIA rosso? Un tesserino che dà accesso a tutte le parti di un aeroporto?
In tal caso, così sui due piedi credo dipenda dall'ordinanza del Direttore del singolo aeroporto.
Si , è' l'acronimo che gli ha dato l'ENAC ( neanche io amo gli acronimi ma conoscendo i tuoi trascorsi mi sono permesso di usarlo..) . In realtà la domanda era retorica in quanto sulle varie ordinanze dei vari direttori dei vari aeroporti non e' contemplato ma dato che per ottenerlo bisogna fare un corso di safety e di security (non specifici dei singoli aeroporti) mi chiedo il perche' non vengano accettati anche su aeroporti diversi da quello di emissione considerando poi il fatto che in casi particolari tale personale potrebbe risultare una risorsa di supporto (sia per la safety che per la security),
A me invece col tesserino rosso al collo e crew member in tasca al varco pax di MXP (malpensa) mi hanno perquisito "a mano" e controllato a vista il bagaglio nonostante non avesse suonato nulla. Alla mia richiesta sulla motivazione della procedura applicata la risposta e' stata che loro fanno come c***o gli pare e se gli gira possono pure farmi passare tutto il pomeriggio a fare avanti e indietro dal body scanner. Non contenti volevano farmi sbarcare dal trolley dei cavi per un apparecchiatura elettronica (articolo ammesso dal piano di sicurezza nazionale) e solo dopo aver chiesto l'intervento della Polaria (che non sapevano manco loro se i cavi si potessero portare o no ma alla fine l'hanno letto sul manualetto e hanno scoperto una cosa nuova) mi hanno gentilmente consentito di imbarcarmi dopo aver perso 20 minuti inutilmente rischiando di farmi perdere il volo)
Riallacciandomi a quanto avevi accennato sull utilità o meno di certi controlli alla luce del rischio potenziale di attentati nello scenario globale attuale ebbene e' idea comune tra chi se ne occupa che non servono a una cippa se non a mantenere in piedi un bel business sul quale ci si sono arricchiti in parecchi ( quelli che ancora hanno la foto di Bin laden sul comodino...)
In conclusione ,negli aeroporti forse servirebbero un po' meno sceriffi e un po' più' di tagliaerba... :roll:
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

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Re: Controlli di sicurezza all’estero

Messaggio da willy73 » 23 agosto 2019, 11:43

sigmet ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:

Idiosincrasia per gli acronimi: cos'è un TIA rosso? Un tesserino che dà accesso a tutte le parti di un aeroporto?
In tal caso, così sui due piedi credo dipenda dall'ordinanza del Direttore del singolo aeroporto.
Si , è' l'acronimo che gli ha dato l'ENAC ( neanche io amo gli acronimi ma conoscendo i tuoi trascorsi mi sono permesso di usarlo..) . In realtà la domanda era retorica in quanto sulle varie ordinanze dei vari direttori dei vari aeroporti non e' contemplato ma dato che per ottenerlo bisogna fare un corso di safety e di security (non specifici dei singoli aeroporti) mi chiedo il perche' non vengano accettati anche su aeroporti diversi da quello di emissione considerando poi il fatto che in casi particolari tale personale potrebbe risultare una risorsa di supporto (sia per la safety che per la security),
A me invece col tesserino rosso al collo e crew member in tasca al varco pax di MXP (malpensa) mi hanno perquisito "a mano" e controllato a vista il bagaglio nonostante non avesse suonato nulla. Alla mia richiesta sulla motivazione della procedura applicata la risposta e' stata che loro fanno come c***o gli pare e se gli gira possono pure farmi passare tutto il pomeriggio a fare avanti e indietro dal body scanner. Non contenti volevano farmi sbarcare dal trolley dei cavi per un apparecchiatura elettronica (articolo ammesso dal piano di sicurezza nazionale) e solo dopo aver chiesto l'intervento della Polaria (che non sapevano manco loro se i cavi si potessero portare o no ma alla fine l'hanno letto sul manualetto e hanno scoperto una cosa nuova) mi hanno gentilmente consentito di imbarcarmi dopo aver perso 20 minuti inutilmente rischiando di farmi perdere il volo)
Riallacciandomi a quanto avevi accennato sull utilità o meno di certi controlli alla luce del rischio potenziale di attentati nello scenario globale attuale ebbene e' idea comune tra chi se ne occupa che non servono a una cippa se non a mantenere in piedi un bel business sul quale ci si sono arricchiti in parecchi ( quelli che ancora hanno la foto di Bin laden sul comodino...)
In conclusione ,negli aeroporti forse servirebbero un po' meno sceriffi e un po' più' di tagliaerba... :roll:
la parte evidenziata spiega tutto... MXP fa sembrare FCO l'efficienza fatta aeroporto... da quando ha chiuso linate, purtroppo, ci volo spesso, un disagio dietro l'altro, incompetenza a go go, cito una frase di un assistente di volo AZ "ci hanno detto che si preparavano da 2 anni, pensa se non si fossero preparati..."

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