Partenza tra 48 ore

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Moan89
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Messaggio da Moan89 » 16 agosto 2019, 13:32

Ciao a tutti.
Mi chiamo Matteo e ho 29 anni.
Ho scoperto il vostro bellissimo forum da un anno più o meno, ho sempre letto con interesse ma solo oggi scrivo.
Domenica mattina prenderò il mio primo volo dopo molti anni (20/21).
Rispetto a quando lo presi da bambino, oggi ho una serie di ansie che mi portò dietro che non facilitano l’idea di volare.
Grazie al vostro forum ho scoperto il libro di Evangelisti, che devo dire mi ha fatto ragionare meglio sul l’ansia del volo e sul perché sono così impaurito.
Premettendo che io non ho paura di cadere o dell’altezza (o almeno non credo, cioè non è quello il pensiero che mi fa stare in paranoia) ma ho paura di sentirmi male in aereo o che mi venga una crisi di panico e che non possa scendere, devo dire che Luca Evangelisti spiega molto bene come quest ansia del volo sia solo una conseguenza di un problema più grande, che in quanto tale è più difficile da gestire ed affrontare e quindi spostando il focus su un problema più distante da noi, possiamo in un certo modo “evitare” il problema ( potrò sempre non viaggiare con la scusa della paura dell aereo, piuttosto che farlo e rendermi conto che il vero motivo sia la paura della distanza e del controllo, dovuto ad un problema più profondo dovuto da esperienze passate)
Ciò nonostante, a distanza di 48 ore nemmeno ho paura.
Ho preso atto che la paura del volo sia in realtà una maschera della paura e del problema che ho di affrontare distanze da casa, di non avere il controllo della situazione e di dovermi gestire all estero da solo;
ma ho comunque molta ansia.
Ho la mi ragazza che mi è molto vicina e ha dovuto aspettare 5 anni prima di convincermi a prendere un aereo, per di più con un altra coppia (mio cugino) perché a me dava più sicurezza farlo con altre persone piuttosto che noi due da soli.
È dovuta scendere a compromessi ed essere molto paziente e io ho solo per questo glielo devo.
Ma ho paura, una paura ed un ansia fottuta che mi venga un attacco di panico nell aereo o che in quota massima di altezza impazzisca all idea di essere così in alto.
D’altronde io non prendo nemmeno L ascensore per la claustrofobia...
Scusate lo sfogo ma nelle vostre risposte ho sempre trovato parole e consigli utili e mai banali, che mi hanno fatto tanto riflettere


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Exence » 16 agosto 2019, 21:39

Ciao : ) la mia paura è un po’ diversa dalla tua, nel senso che ho paura di precipitare... se pilotassi io L aereo o se conoscessi il pilota invece , so per certo che non avrei paura ...
Oggi ho preso due voli e ho avuto un’ansia fortissima ma non da avere L attacco di panico: non succederà nemmeno a te! Quando proprio mi sentivo al limite ho fatto una passeggiata e sono andata nel bagno a respirare un minuto, e mi ha aiutata un po’. Considera che non sei da solo quindi la tua fobia di non saperti gestire all’estero viene smorzata dal fatto che sei con persone fidate : )
La paura si può superare, un anno e mezzo fa mi era passata e avevo volato anche da sola ! Grazie ai consigli e al supporto di una persona che in quel periodo era nella mia vita : )
Sono sicura che riceverai consigli più utili da altri utenti ma questa e’ la mia esperienza !
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 16 agosto 2019, 23:58

Apprezzo molto la tua risposta, grazie!
Mi aiuta molto confrontarmi con chi ha le stesse ansie e paure.
Spero andrà tutto bene :!:

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 17 agosto 2019, 0:05

Moan89 ha scritto: Rispetto a quando lo presi da bambino, oggi ho una serie di ansie che mi portò dietro che non facilitano l’idea di volare.
Perché le generi?
Moan89 ha scritto:
Premettendo che io non ho paura di cadere o dell’altezza (o almeno non credo, cioè non è quello il pensiero che mi fa stare in paranoia) ma ho paura di sentirmi male in aereo o che mi venga una crisi di panico e che non possa scendere,
E se non puoi scendere immediatamente cosa può succedere?
Moan89 ha scritto:
Ciò nonostante, a distanza di 48 ore nemmeno ho paura.
Bene!
Moan89 ha scritto: Ho preso atto che la paura del volo sia in realtà una maschera della paura e del problema che ho di affrontare distanze da casa, di non avere il controllo della situazione e di dovermi gestire all estero da solo;
ma ho comunque molta ansia.
Per mia curiosità...quando hai il controllo della situazione?
Moan89 ha scritto:
Ma ho paura, una paura ed un ansia fottuta che mi venga un attacco di panico nell aereo o che in quota massima di altezza impazzisca all idea di essere così in alto.
Ma non avevi detto che non hai paura? A 48 ore dal volo non avevi paura...ti sei spaventato scrivendo? :mrgreen:
Moan89 ha scritto: D’altronde io non prendo nemmeno L ascensore per la claustrofobia...
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Exence » 17 agosto 2019, 7:35

Penso che intendesse dire: “a distanza di nemmeno 48 ore, ho paura “
Anche a me aveva tratto in inganno la posizione del “nemmeno” : )
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Marco94 » 17 agosto 2019, 11:17

Ciao Moan ho il tuo identico stesso problema, IDENTICO, solo che ho 25 anni. Mi è sorto dopo un attacco di panico in aereo.. dopo ho addirittura preso un altro aereo a distanza di un anno e non mi è successo nulla, solo ansia durante il decollo.. poi non so perché ho iniziato ad alimentare la mia testa con tanti pensieri ansiogeni e di nuovo da tre anni non lo prendo.. anche io non ho paura che l’aereo cada, ma ho paura che mi rivenga un attacco di panico in volo ( non si muore perché già mi è venuto e sto qua a scrivere, ma ho paura di riprovare paura ), ho paura di andare lontano da casa e di non avere il controllo della situazione ma di dovermi affidare ad altri.
Mi farebbe piacere se dopo il volo, ed il viaggio, scriveresti come è andata, cosa hai provato.. so che ognuno vive le esperienze a modo suo, ma condividere queste ansie e magari testimonianze di persone che le hanno affrontato possono fare solo bene.. un saluto e vai tranquillo domani !!

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 17 agosto 2019, 15:43

flyingbrandon ha scritto:
Moan89 ha scritto: Rispetto a quando lo presi da bambino, oggi ho una serie di ansie che mi portò dietro che non facilitano l’idea di volare.
Perché le generi?
Moan89 ha scritto:
Premettendo che io non ho paura di cadere o dell’altezza (o almeno non credo, cioè non è quello il pensiero che mi fa stare in paranoia) ma ho paura di sentirmi male in aereo o che mi venga una crisi di panico e che non possa scendere,
E se non puoi scendere immediatamente cosa può succedere?
Moan89 ha scritto:
Ciò nonostante, a distanza di 48 ore nemmeno ho paura.
Bene!
Moan89 ha scritto: Ho preso atto che la paura del volo sia in realtà una maschera della paura e del problema che ho di affrontare distanze da casa, di non avere il controllo della situazione e di dovermi gestire all estero da solo;
ma ho comunque molta ansia.
Per mia curiosità...quando hai il controllo della situazione?
Moan89 ha scritto:
Ma ho paura, una paura ed un ansia fottuta che mi venga un attacco di panico nell aereo o che in quota massima di altezza impazzisca all idea di essere così in alto.
Ma non avevi detto che non hai paura? A 48 ore dal volo non avevi paura...ti sei spaventato scrivendo? :mrgreen:
Moan89 ha scritto: D’altronde io non prendo nemmeno L ascensore per la claustrofobia...
Scusate lo sfogo ma nelle vostre risposte ho sempre trovato parole e consigli utili e mai banali, che mi hanno fatto tanto riflettere


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Si beh...potresti prendere anche l’ascensore ma...comunque l’aereo non regala la stessa sensazione dell’ascensore...
Ciao!
Grazie delle risposte Flyingbrandon
Genero ansie per le insicurezze economiche e lavorative credo, ma questo meriterebbe in analisi psicologica molto più approfondita.
Sul fatto che non possa scendere immediatamente è il problema principale, perché se mi viene un attacco di panico perché sono chiuso dentro un aereo, il fatto di non poter scendere aumenterebbe il panico, mentre se viceversa potessi scendere allontanerei subito la fonte del problema e quindi l attacco di panico finirebbe.
Il controllo della situazione ce L ho nel momento che posso decidere io come, dove e perché spostarmi, senza nessuno che mi obblighi a fare o ad essere in una situazione/posto.
Ecco perché faccio L correlazione con L ascensore, se si blocca sono costretto a rimanere lì finché qualcun altro mi liberi, quindi non avrei più il controllo del mezzo e della situazione.
L’idea che se sono in macchina posso fermarmi e scendere o se sono sul treno posso tirare il freno di emergenza, mi rincuora molto di più rispetto al idea dell aereo.
Tralasciando poi tutti gli aspetti connessi all aereo, ossia l ansia de check in, che mi possano fare storie per i medicinali che mi portò, che possano perdermi i bagagli, che possa perdere L aereo di ritorno...
Ti basti pensare che da Nizza a Montecarlo, non avendo L macchina e volendo andare di notte dovrei prendere un taxi e già solo quello mi genera ansia perché comincio a chiedermi “e se non trovo i taxi di notte?”, “ e se becco L autista pazzo?” “ e se devo tornare di corsa a casa e non posso perché devo cercarne uno?”..insomma come vedrai sono pieno di ansie principalmente da controllo..
Per quanto riguarda la paura, avevo scritto male, il senso era “ a distanza di nemmeno 48 ore, ho paura “


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 17 agosto 2019, 15:50

Marco94 ha scritto:Ciao Moan ho il tuo identico stesso problema, IDENTICO, solo che ho 25 anni. Mi è sorto dopo un attacco di panico in aereo.. dopo ho addirittura preso un altro aereo a distanza di un anno e non mi è successo nulla, solo ansia durante il decollo.. poi non so perché ho iniziato ad alimentare la mia testa con tanti pensieri ansiogeni e di nuovo da tre anni non lo prendo.. anche io non ho paura che l’aereo cada, ma ho paura che mi rivenga un attacco di panico in volo ( non si muore perché già mi è venuto e sto qua a scrivere, ma ho paura di riprovare paura ), ho paura di andare lontano da casa e di non avere il controllo della situazione ma di dovermi affidare ad altri.
Mi farebbe piacere se dopo il volo, ed il viaggio, scriveresti come è andata, cosa hai provato.. so che ognuno vive le esperienze a modo suo, ma condividere queste ansie e magari testimonianze di persone che le hanno affrontato possono fare solo bene.. un saluto e vai tranquillo domani !!
Ciao Marco, ho letto i tuoi post.
Scriverò senz altro come è andata e anche L esperienza a livello psicologico dei giorni li, aggiornando se riesco giorno per giorno.
Questo perché credo fortemente che la paura (o meglio ansia ) di volare sia dovuta a fattori interni più gravi.
Come spiega bene il libro “mai più paura di volare”, se diventi genitore ad esempio, è più facile spostare il focus su un evento esterno, lontano, come può essere la paura di volare o la paura dei tuoni, rispetto a concentrarsi sull ansia di non essere un buon genitore.
Non potrai mai ammettere, o comunque farai fatica a farlo, di non essere un buon padre e di dover quindi affrontare il problema, ma riuscirai tranquillamente a non uscire di casa se c’è un temporale o non prendere L aereo se dovrai partire.
Capire da dove arrivino realmente le nostre ansie e accettare il fatto che La paura dell’aereo sia una maschera di un qualcosa di più grande che ci riguarda, fa sì che possiamo già ridimensionare la nostra paura de volo accettando L idea che ci stiamo convincendo di avere paura di un qualcosa che in realtà non ce ne da.
Ci autoinfliggiamo la paura per poter avere una scusa


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 17 agosto 2019, 16:48

Moan89 ha scritto:
Grazie delle risposte Flyingbrandon
Genero ansie per le insicurezze economiche e lavorative credo, ma questo meriterebbe in analisi psicologica molto più approfondita.
La mancanza di soldi per sopravvivere...o il non avere il lavoro possono e, in parte, devono generare una inquietudine...inquietudine a cui devi necessariamente agire con una risposta. Hai un problema ...e cerchi di risolverlo. Ma sono elementi diversi e, soprattutto, concreti. Se hai un lavoro e riesci a vivere già l’ansia non ha più senso...ci può essere una ricerca di una situazione migliore...ma non di certo “ansia”. Essere nella m***a e pensare che ci si potrebbe ritrovare nella m***a sono elementi diversi che richiedono diverse risposte. Essere spinti a fare qualcosa per risolvere un problema è diverso da stare fermi tirandosi seghe mentali nell’ipotesi che qualcosa cambi. Un elemento è utile...è può funzionare anche da “molla”...l’ altro è un alibi per non affrontare alcuna situazione.
Moan89 ha scritto: Sul fatto che non possa scendere immediatamente è il problema principale, perché se mi viene un attacco di panico perché sono chiuso dentro un aereo, il fatto di non poter scendere aumenterebbe il panico, mentre se viceversa potessi scendere allontanerei subito la fonte del problema e quindi l attacco di panico finirebbe.
Certo...questo se credi che l’aereo sia il problema....ma se capisci che l’aereo non è il problema non hai alcuna necessità di uscire. In aereo hai la possibilità di avere persone che ti aiutano ad affrontare il problema...in macchina da solo no. In aereo , se stai male veramente ci si dirige al primo aeroporto disponibile a seconda della gravità della situazione.
Moan89 ha scritto: Il controllo della situazione ce L ho nel momento che posso decidere io come, dove e perché spostarmi, senza nessuno che mi obblighi a fare o ad essere in una situazione/posto.
E quello lo chiami “controllo della situazione”? Io direi che stai facendo l’esempio perfetto di una situazione fuori controllo. Se il controllo esistesse, e ti assicuro che non esiste, dovrebbe passare, come minimo, dal tuo controllo personale. Non puoi essere tu fuori controllo e pensare di controllare qualcosa. Non solo non puoi controllare ma neanche gestire alcunché...infatti non gestisci neanche le tue emozioni. Se i piloti, per una avaria, perdessero il controllo delle loro emozioni pensi che potrebbero gestire una situazione di emergenza? Quindi , nel tuo esempio o anche fuori dal tuo esempio, dove hai il controllo della situazione?
Moan89 ha scritto:
Ecco perché faccio L correlazione con L ascensore, se si blocca sono costretto a rimanere lì finché qualcun altro mi liberi, quindi non avrei più il controllo del mezzo e della situazione.
Di nuovo...aspettare che qualcuno ti tiri fuori senza andare in palle è più simile ad un controllo della situazione rispetto a perdere la testa per una situazione non pericolosa e renderla tale....non trovi?
Secondo te gli altri sono meno capaci di te a risolvere i problemi?
Moan89 ha scritto:
Tralasciando poi tutti gli aspetti connessi all aereo, ossia l ansia de check in, che mi possano fare storie per i medicinali che mi portò, che possano perdermi i bagagli, che possa perdere L aereo di ritorno...
Farmaci per mantenere il controllo? Se perdi il bagaglio , di grave, cosa succede? Se perdi l’aereo che succede? QUesti eventi non possono generare ansia...e sono facilmente prevedibili...le cose importanti le porti nel bagaglio a mano...per non perdere l’aereo del ritorno arrivi per tempo in aeroporto...insomma sono situazioni che non dovrebbero presentare alcun problema.
Moan89 ha scritto: Ti basti pensare che da Nizza a Montecarlo, non avendo L macchina e volendo andare di notte dovrei prendere un taxi e già solo quello mi genera ansia perché comincio a chiedermi “e se non trovo i taxi di notte?”, “ e se becco L autista pazzo?” “ e se devo tornare di corsa a casa e non posso perché devo cercarne uno?”..insomma come vedrai sono pieno di ansie principalmente da controllo..
Per quanto riguarda la paura, avevo scritto male, il senso era “ a distanza di nemmeno 48 ore, ho paura “


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Possiamo andare avanti all’infinito...e non troveresti mai il punto....come vedi l’aereo non è affatto IL problema...ma uno dei tanti. E questo modo di pensare che benefici ti sta dando nella tua esistenza?
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 17 agosto 2019, 17:16

Marco94 ha scritto:Ciao Moan ho il tuo identico stesso problema, IDENTICO, solo che ho 25 anni. Mi è sorto dopo un attacco di panico in aereo.. dopo ho addirittura preso un altro aereo a distanza di un anno e non mi è successo nulla, solo ansia durante il decollo.. poi non so perché ho iniziato ad alimentare la mia testa con tanti pensieri ansiogeni e di nuovo da tre anni non lo prendo.. anche io non ho paura che l’aereo cada, ma ho paura che mi rivenga un attacco di panico in volo ( non si muore perché già mi è venuto e sto qua a scrivere, ma ho paura di riprovare paura ), ho paura di andare lontano da casa e di non avere il controllo della situazione ma di dovermi affidare ad altri.
Mi farebbe piacere se dopo il volo, ed il viaggio, scriveresti come è andata, cosa hai provato.. so che ognuno vive le esperienze a modo suo, ma condividere queste ansie e magari testimonianze di persone che le hanno affrontato possono fare solo bene.. un saluto e vai tranquillo domani !!
Marco...tu sei alla ricerca affannosa di compagni di “sventure”...non farlo...fai il lavoro su di te....non conta niente chi fa come te...chi è riuscito come...e via dicendo. Ci sono un sacco di persone che se la godono...se proprio vuoi cercare ispirazione....
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 25 agosto 2019, 16:20

Eccomi tornato.
Rapido aggiornamento:
L’ andata tutto bene, senza ritardi ne intoppo ne altro;ho scoperto il gusto di conoscere, di guardare anche giù dal finestrino per vedere cosa mi stavo perdendo.
Si può morire da un momento all’altro, l’idea di privarmi di uno spettacolo così bello mi ha aiutato.
Mi ha aiutato anche la spiegazione che fece qui un utente riguardo il fatto che L’aria diventa come il cemento ad una certa velocità, basta mettere L mano fuori dal finestrino quando si è in auto per capire l’effetto, quindi di fatto L aereo sta camminando sulla aria ( mi si passi L esempio).
Mi h aiutato anche il consiglio di un altro utente che diceva di chiudere gli occhi, rilassarsi e pensare di essere su un autobus: bhe, esempio perfetto e consiglio veramente utile!
Mi ha aiutato molto bere sia la sera che la mattina una camomilla con melatonina della bonomelli, ero molto rilassato.
Al ritorno ho avuto invece un po’ di ansia perché ci hanno fatto stare sul aereo 1 ora e qualcosa perché in hostess si era sentita male, devo dire che stare un ora e passa sul aereo senza poter scendere, con L ansia della partenza che veniva rimandata, mi ha fatto venire un po’ di ansia e a tratti tachicardia, ma poi ho pensato che c’erano dei bambini che scherzavano e ridevano e che dovevo anche abituarmi all idea di fare tratte più lunghe della mia ora e 10 minuti e che quindi simulavo di fatto un volo più lungo; anche se non è stato molto semplice ce l ho fatta.
Un po’ di turbolenze ma niente di trascendentale, molto simile al treno.
Ragazzi, partono ed arrivano migliaia di aerei al giorno e non succede mai nulla, c’è chi con L aereo ci lavora, c’è chi lo prende dagli anni 80 quando i sistemi di controllo e comunicazione erano vetusti.
Ad oggi noi siamo fortunati a poterlo utilizzare, quindi mettiamoci comodi e godiamoci il volo.
Ricordatevi di portarvi sempre un tranquillante dietro, non per utilizzarlo, ma perché sapete che se veramente state male potete farne uso e nessuno vi giudicherebbe.
Parlatene con la persona che avete accanto, non vergognatevi a chiamare anche un hostess in caso di bisogno e utilizzate i consigli che ho scritto sopra e andrà tutto bene.
Certo non dico che domani potrei prendere un volo di 10 ore, ma sicuramente ho la consapevolezza che non è questo viaggio della speranza che tutti noi paurosi abbiamo dell aereo, anzi è molto piacevole ed organizzato


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Giutreas » 25 agosto 2019, 16:49

Moan89 ha scritto:Eccomi tornato.
Rapido aggiornamento:
L’ andata tutto bene, senza ritardi ne intoppo ne altro;ho scoperto il gusto di conoscere, di guardare anche giù dal finestrino per vedere cosa mi stavo perdendo.
Si può morire da un momento all’altro, l’idea di privarmi di uno spettacolo così bello mi ha aiutato.
Mi ha aiutato anche la spiegazione che fece qui un utente riguardo il fatto che L’aria diventa come il cemento ad una certa velocità, basta mettere L mano fuori dal finestrino quando si è in auto per capire l’effetto, quindi di fatto L aereo sta camminando sulla aria ( mi si passi L esempio).
Mi h aiutato anche il consiglio di un altro utente che diceva di chiudere gli occhi, rilassarsi e pensare di essere su un autobus: bhe, esempio perfetto e consiglio veramente utile!
Mi ha aiutato molto bere sia la sera che la mattina una camomilla con melatonina della bonomelli, ero molto rilassato.
Al ritorno ho avuto invece un po’ di ansia perché ci hanno fatto stare sul aereo 1 ora e qualcosa perché in hostess si era sentita male, devo dire che stare un ora e passa sul aereo senza poter scendere, con L ansia della partenza che veniva rimandata, mi ha fatto venire un po’ di ansia e a tratti tachicardia, ma poi ho pensato che c’erano dei bambini che scherzavano e ridevano e che dovevo anche abituarmi all idea di fare tratte più lunghe della mia ora e 10 minuti e che quindi simulavo di fatto un volo più lungo; anche se non è stato molto semplice ce l ho fatta.
Un po’ di turbolenze ma niente di trascendentale, molto simile al treno.
Ragazzi, partono ed arrivano migliaia di aerei al giorno e non succede mai nulla, c’è chi con L aereo ci lavora, c’è chi lo prende dagli anni 80 quando i sistemi di controllo e comunicazione erano vetusti.
Ad oggi noi siamo fortunati a poterlo utilizzare, quindi mettiamoci comodi e godiamoci il volo.
Ricordatevi di portarvi sempre un tranquillante dietro, non per utilizzarlo, ma perché sapete che se veramente state male potete farne uso e nessuno vi giudicherebbe.
Parlatene con la persona che avete accanto, non vergognatevi a chiamare anche un hostess in caso di bisogno e utilizzate i consigli che ho scritto sopra e andrà tutto bene.
Certo non dico che domani potrei prendere un volo di 10 ore, ma sicuramente ho la consapevolezza che non è questo viaggio della speranza che tutti noi paurosi abbiamo dell aereo, anzi è molto piacevole ed organizzato


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La vera sfida sarebbe quella di montare in aereo senza camomilla e senza tranquillanti in borsa. Però devi ritenerti già contento di aver mantenuto il controllo. Io sono sicuro che la camomilla ha fatto ben poco e che sia tutto merito tuo e di aver messo in pratica i consigli letti qui sul forum.
Oggi è il domani che tanto ti preoccupava ieri.

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 25 agosto 2019, 19:03

Moan89 ha scritto: Ricordatevi di portarvi sempre un tranquillante dietro, non per utilizzarlo, ma perché sapete che se veramente state male potete farne uso e nessuno vi giudicherebbe.
Questo lo sconsiglierei vivamente...ma non di certo per i giudizi altrui...
Bentornato!
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 25 agosto 2019, 19:15

flyingbrandon ha scritto:
Moan89 ha scritto: Ricordatevi di portarvi sempre un tranquillante dietro, non per utilizzarlo, ma perché sapete che se veramente state male potete farne uso e nessuno vi giudicherebbe.
Questo lo sconsiglierei vivamente...ma non di certo per i giudizi altrui...
Bentornato!
Ciao!
Si va be però per una persona che non vorrebbe proprio prendere L aereo, l’idea di avere dietro un tranquillante ti fa stare più sereno.
A me ha fatto comodo, poi non L ho preso ma mi ha fatto stare più sereno


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da tartan » 25 agosto 2019, 19:54

Moan89 ha scritto:Eccomi tornato.
Rapido aggiornamento:
..........
Ragazzi, partono ed arrivano migliaia di aerei al giorno e non succede mai nulla, c’è chi con L aereo ci lavora, c’è chi lo prende dagli anni 80 quando i sistemi di controllo e comunicazione erano vetusti.
Ad oggi noi siamo fortunati a poterlo utilizzare, quindi mettiamoci comodi e godiamoci il volo.
..........
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Vetusto sarai tu! Io l'aereo l'ho preso senza paura dagli anni 60! :D E chissenefrega da dove lo hai inviato il tuo messaggio! :mrgreen:
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 26 agosto 2019, 0:03

Moan89 ha scritto: Si va be però per una persona che non vorrebbe proprio prendere L aereo, l’idea di avere dietro un tranquillante ti fa stare più sereno.
A me ha fatto comodo, poi non L ho preso ma mi ha fatto stare più sereno


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A livello psicologico cambia molto invece.
Per una persona che proprio non vuole prendere l’aereo....basta non prendere l’aereo. In realtà , chi genera ansia, non lo fa solo in occasione di un viaggio in aereo. La tua camomilla e un tranquillante nella borsa non hanno avuto nessun effetto sul tuo esito. Mentre la camomilla non ha alcuna controindicazione , il tranquillante si. Non è una buona idea pensare di avere un tranquillante nella borsa in qualsiasi contesto della tua vita...tranne casi patologici. Il punto è che attribuisci alla tua “configurazione” di viaggio la tua riuscita del viaggio...e non un bel risultato....certo...migliore che se tu avessi preso il tranquillante ma, a livello profondo, tu non sei ritenuto in grado di affrontare il viaggio senza. Spesso , alla base di chi si genera ansia, c’è l’idea di NON essere adeguati...o abbastanza capaci di affrontare le situazione....e non ti è sicuramente difficile comprendere come , a livello profondo, questo sia rimasto esattamente lo stesso anche dopo il tuo viaggio. Il volare è un dettaglio, tutto sommato, indifferente sulla qualità della vita....e “aggrapparsi” a situazioni, persone e, peggio ancora, farmaci, sicuramente non aiuta a vivere una vita di buona qualità. Se volare rappresenta una scelta...vivere, a parte gesti estremi, non lo è...quindi perchè non capire come aumentare la qualità della vita stessa? Soprattutto...perchè consigliare qualcosa di potenzialmente dannoso quando c’è la possibilità di farlo in modo completamente “non dannoso”?
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Dylan666 » 26 agosto 2019, 9:04

flyingbrandon ha scritto: A livello psicologico cambia molto invece.
Forse hai ragione, anzi, probabilmente, ma non mi sento di condannare apriori la tattica del tranquillante in borsa.
Magari dopo un paio di volte che la usi (la tattica) in seguito non servirà più.
Lo vedo come usare le rotelle quando impari ad andare in bicicletta, ce l'hai per sicurezza le prime volte e basta :drunken:

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 26 agosto 2019, 9:27

Dylan666 ha scritto: Forse hai ragione, anzi, probabilmente, ma non mi sento di condannare apriori la tattica del tranquillante in borsa.
Magari dopo un paio di volte che la usi (la tattica) in seguito non servirà più.
Lo vedo come usare le rotelle quando impari ad andare in bicicletta, ce l'hai per sicurezza le prime volte e basta :drunken:
Le rotelle non sono dannose alla salute...il tranquillante si.....le rotelle non vanno in direzione opposta a ciò che desideri....il tranquillante si...e, soprattutto, nessuno pensa che le rotelle siano una soluzione ma solo un “ausilio” a raggiungere il fine....il tranquillante è spesso visto come soluzione. Neanche io condanno alcunchè...però , di certo, non è una soluzione che propongo perchè , di fatto, non solo non lo è ma, per i motivi spiegati prima, va proprio nella direzione opposta.
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Dylan666 » 26 agosto 2019, 9:49

flyingbrandon ha scritto: Le rotelle non sono dannose alla salute...
Ciao!
Magari anzichè il tranquillante qualcosa di meno invasivo, chessò una pastiglia di valeriana...così, tanto per ingannare la psiche.Ma hai ragione tu, sarebbe un inganno e non una soluzione.

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da sardinian aviator » 26 agosto 2019, 12:16

tartan ha scritto:
Moan89 ha scritto:Eccomi tornato.
Rapido aggiornamento:
..........
Ragazzi, partono ed arrivano migliaia di aerei al giorno e non succede mai nulla, c’è chi con L aereo ci lavora, c’è chi lo prende dagli anni 80 quando i sistemi di controllo e comunicazione erano vetusti.
Ad oggi noi siamo fortunati a poterlo utilizzare, quindi mettiamoci comodi e godiamoci il volo.
..........
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Vetusto sarai tu! Io l'aereo l'ho preso senza paura dagli anni 60! :D E chissenefrega da dove lo hai inviato il tuo messaggio! :mrgreen:
Negli anni 80 i sistemi di controllo e navigazione NON erano vetusti, erano al passo coi tempi, con gli aerei di allora, le rotte di allora, le procedure di allora e soprattutto i piloti di allora. C'è oggi chi rimpiange la tecniche di pilotaggio di allora e l'assoluta padronanza dell'uomo sulla macchina.

@Tartan: io ho fatto il mio primo volo (in fasce) nel 1951 su un DC3 e il mio primo da solo (minore non accompagnato) nel 1957 su un Viscount. Tanto per dire... vetusto... maddeche? :mrgreen:
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da tartan » 26 agosto 2019, 13:14

sardinian aviator ha scritto: Negli anni 80 i sistemi di controllo e navigazione NON erano vetusti, erano al passo coi tempi, con gli aerei di allora, le rotte di allora, le procedure di allora e soprattutto i piloti di allora. C'è oggi chi rimpiange la tecniche di pilotaggio di allora e l'assoluta padronanza dell'uomo sulla macchina.

@Tartan: io ho fatto il mio primo volo (in fasce) nel 1951 su un DC3 e il mio primo da solo (minore non accompagnato) nel 1957 su un Viscount. Tanto per dire... vetusto... maddeche? :mrgreen:
A Sardì, io il mio primo volo l'ho fatto sul DC6B di Alitalia e su Roma, con tutta la classe che si spostava da un finestrino all'altro per godersi il panorama. Ma che ne sanno 'sti pischelletti che volano con un computer che decide per i piloti? :mrgreen:
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Moan89 » 26 agosto 2019, 20:41

tartan ha scritto:
sardinian aviator ha scritto: Negli anni 80 i sistemi di controllo e navigazione NON erano vetusti, erano al passo coi tempi, con gli aerei di allora, le rotte di allora, le procedure di allora e soprattutto i piloti di allora. C'è oggi chi rimpiange la tecniche di pilotaggio di allora e l'assoluta padronanza dell'uomo sulla macchina.

@Tartan: io ho fatto il mio primo volo (in fasce) nel 1951 su un DC3 e il mio primo da solo (minore non accompagnato) nel 1957 su un Viscount. Tanto per dire... vetusto... maddeche? :mrgreen:
A Sardì, io il mio primo volo l'ho fatto sul DC6B di Alitalia e su Roma, con tutta la classe che si spostava da un finestrino all'altro per godersi il panorama. Ma che ne sanno 'sti pischelletti che volano con un computer che decide per i piloti? :mrgreen:
Non capisco il volersi attaccare alla parola più che al senso:
Nel 2019 gli aerei ed in generale la tecnologia è superiore, e di molto, a quell di 30 anni fa.
Ad oggi è “vetusta”.
È normale che per l’epoca invece era all’avanguardia, ma se oggi ci guardiamo indietro non possiamo che asserire che è una tecnologia vecchia e completamente diversa da quell di oggi.
Basterebbe cogliere il senso di quello che dicevo più che la parola in se, visto che stavo cercando di spiegare ad un ragazzo in difficoltà che ad oggi gli aerei sono il mezzo più sicuro del mondo e che siamo fortunati ad essere nel 2019 a discuterne, anziché negli anni 80.

Per il discorso tranquillanti, io non ho detto che va preso, dico che può essere di aiuto il sapere di averlo dietro se si ha molta paura di prendere L aereo e si soffre di disturbi d’ansia e panico.
A me ha aiutato, mi stavo agitando molto causa un ritardo di oltre un ora e l’idea che avevo la possibilità in casi estremi e fuori controllo, di poter prendere un tranquillante, mi ha fatto stare tranquillo.
Poi a terra e a posteriori sposo completamente il discorso che non c’è ne’ bisogno, che la forza è nella nostra testa e discorsi simili, ma in quel momento mi ha aiutato e per chi, come me, partiva dall’idea di non salirci mai e poi mai, funziona.
Magari dal prossimo viaggio già non porterò più nulla!
A volte si va anche a piccoli passi verso la meta


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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da tartan » 26 agosto 2019, 21:32

E' vero, la tecnologia di allora è vetusta rispetto a quella di adesso, però la mentalità di oggi è superficiale rispetto alla mentalità di allora. Oggi si pensa che la tecnologia, che non è più vetusta, possa essere sufficientemente avanti per cautelarsi dalla mentalità super moderna che affida alla tecnolgia supermoderna la sicurezza del volo. Secondo me non è così. Alla tecnologia vetusta si contrapponeva una mentalità critica e quindi più sicura della mentalità fiduciosa che circola adesso con la tecnologia moderna, gestita da chi vuole che sia ritenuta maggiormente sicura.
Sono sicuro di essermi impicciato cercando di essere conciso, però se sei suffientemente intelligente avrai sicuramente capito cosa intendo. Dopodiche, affidati pure a tutto quello che ti raccontano i super moderni, e in bocca al lupo!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Giutreas » 27 agosto 2019, 6:57

Io devo confessare che prima di ogni volo prendo una pillola di quelle da erboristeria, un mix di erbe calmanti che molto probabilmente (anzi sicuramente) non serve a un c***o, però è diventato come un rituale.
Oggi è il domani che tanto ti preoccupava ieri.

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da sardinian aviator » 27 agosto 2019, 8:27

tartan ha scritto:E' vero, la tecnologia di allora è vetusta rispetto a quella di adesso, però la mentalità di oggi è superficiale rispetto alla mentalità di allora. Oggi si pensa che la tecnologia, che non è più vetusta, possa essere sufficientemente avanti per cautelarsi dalla mentalità super moderna che affida alla tecnolgia supermoderna la sicurezza del volo. Secondo me non è così. Alla tecnologia vetusta si contrapponeva una mentalità critica e quindi più sicura della mentalità fiduciosa che circola adesso con la tecnologia moderna, gestita da chi vuole che sia ritenuta maggiormente sicura.
Sono sicuro di essermi impicciato cercando di essere conciso, però se sei suffientemente intelligente avrai sicuramente capito cosa intendo. Dopodiche, affidati pure a tutto quello che ti raccontano i super moderni, e in bocca al lupo!
Come al solito il "vetusto" Tartan offre riflessioni profonde che io, quasi vetusto come lui, avevo condensato prima parlando di controllo totale dell'uomo sulla macchina e non viceversa.
C'è un altro aspetto del quale il nostro amico Moan non tiene conto: la contestualizzazione. Fra quarant'anni i nostri posteri diranno che si vola con tecnologie moderne (probabilmente senza piloti a bordo) e non con quelle vetuste del 2020. Allora Moan avrà 40 anni in più e annuirà convinto, dimenticandosi delle tecnologie "supermoderne" di oggi. E' sempre stato così, dai tempi dell'invenzione della ruota. Ogni epoca ha le sue tecnologie e noi siamo figli del nostro tempo.
Questo non è "attaccarsi alle parole" è proprio mettere in discussione il senso, anche se la discussione è partita un po' scherzosa da parte di Tartan e mia, che possiamo vantare, ma non per merito nostro, qualche paginetta di voli sul nostro personale e voluminoso (per quanto mi riguarda) logbook.
E forse non aiuta chi ha paura di volare sfrugugliare di tecnologie, controllo della macchina ecc... perché non penso proprio che la paura di volare si sconfigga facendo conseguire ai passeggeri il PPL (almeno).
Forse mi sono impicciato anche io... ma pazienza!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da Dylan666 » 27 agosto 2019, 8:42

Giutreas ha scritto:Io devo confessare che prima di ogni volo prendo una pillola di quelle da erboristeria, un mix di erbe calmanti che molto probabilmente (anzi sicuramente) non serve a un c***o, però è diventato come un rituale.
Io continuo a dire che potrebbe essere una soluzione per chi proprio non riesce a sedersi su un aereo.Io non la provo solo perchè il mio problema non è l'ansia da attacchi di panico o da malori, ma perchè temo proprio che il velivolo si sfasci in volo da un momento all'altro.. :lol:

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2019, 8:46

Moan89 ha scritto:
Per il discorso tranquillanti, io non ho detto che va preso, dico che può essere di aiuto il sapere di averlo dietro se si ha molta paura di prendere L aereo e si soffre di disturbi d’ansia e panico.

Si...ho capito il perchè l’hai portato dietro...evidentemente non hai capito tu perché non va portato dietro e, ripeto, soprattutto non è un consiglio che darei ad altri. Il panico e l’ansia te li porti dietro tu proprio in virtù del meccanismo che metti in moto....tra cui...mi porto il tranquillante nella borsa. Tu continui a vedere nell’aereo il problema del momento e nel tranquillante la possibile soluzione...con questa idea in testa non può che essere così.
Moan89 ha scritto: A me ha aiutato, mi stavo agitando molto causa un ritardo di oltre un ora e l’idea che avevo la possibilità in casi estremi e fuori controllo, di poter prendere un tranquillante, mi ha fatto stare tranquillo.
Infatti è proprio questo il punto...anche perchè , l’innesco, non è stato un motore in fiamme ma un ritardo di oltre un’ora....cioè nulla....
Moan89 ha scritto: Poi a terra e a posteriori sposo completamente il discorso che non c’è ne’ bisogno, che la forza è nella nostra testa e discorsi simili, ma in quel momento mi ha aiutato e per chi, come me, partiva dall’idea di non salirci mai e poi mai, funziona.
Le considerazioni a terra e a posteriori non significano nulla...soprattutto quando non credi possibile che la tua testa, così come crea l’ansia possa non crearla e annullarla. E’ evidente, da ciò che dici, che tu attribuisca la riuscita del viaggio a quel tranquillante nella borsa e non a te....quindi sotto questo punto di vista non è cambiato nulla.
Moan89 ha scritto: Magari dal prossimo viaggio già non porterò più nulla!
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Magari non porterai più nulla....sarei contento per te...ma non ha senso parlare di ciò che non c’è.
Quella dei piccoli passi alla meta è uno di quei discorsi che vengono adattati a proprio piacimento. Tantissime cose si svolgono attraverso piccoli passi...non ciò che richiede un cambiamento radicale del modo di pensare. I piccoli passi, in questo senso, sono proprio quelli di pensare in modo diverso ad OGNI azione quotidiana....e non solo ad un estemporaneo viaggio in aereo...ricordandoti OGNI momento di non applicare più gli schemi di pensiero che ti hanno portato a vivere in questo modo. Ma lo stacco non è un’azione graduale...perchè se pensi un po’ in modo ansiogeno e un po’ no ... non hai modo di vivere i benefici del tenere la mente nel presente....anche perchè proprio nel momento in cui pensi in modo ansiogeno sei portato a tornare alle “vecchie abitudini”.
Ciao!
Ultima modifica di flyingbrandon il 27 agosto 2019, 8:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2019, 8:51

Dylan666 ha scritto:
Giutreas ha scritto:Io devo confessare che prima di ogni volo prendo una pillola di quelle da erboristeria, un mix di erbe calmanti che molto probabilmente (anzi sicuramente) non serve a un c***o, però è diventato come un rituale.
Io continuo a dire che potrebbe essere una soluzione per chi proprio non riesce a sedersi su un aereo.Io non la provo solo perchè il mio problema non è l'ansia da attacchi di panico o da malori, ma perchè temo proprio che il velivolo si sfasci in volo da un momento all'altro.. :lol:
EH Dylan...ma capisci che ciò che consideri tu delle soluzioni non siano, evidentemente, proprio il TOP.... :mrgreen:
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2019, 8:57

Giutreas ha scritto:Io devo confessare che prima di ogni volo prendo una pillola di quelle da erboristeria, un mix di erbe calmanti che molto probabilmente (anzi sicuramente) non serve a un c***o, però è diventato come un rituale.
A te ho sempre detto , infatti, che sei felice di tenere un piedino nel tuo stato soprattutto ora che non ti impedisce di fare nulla. Tieni però presente che c’è un abisso, dal punto di vista psicologico, tra usare un mix di erbe calmanti prima del volo e portarti uno psicofarmaco da utilizzare in volo. Predisporti alla “calma”...prima di affrontare una prova che è , per te, stressante è di natura mentale differente rispetto al “se perdo il controllo ho il rimedio”...
Ciao!
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da fatamorgana » 27 agosto 2019, 18:53

Moan89 ha scritto: Mi ha aiutato molto bere sia la sera che la mattina una camomilla con melatonina della bonomelli, ero molto rilassato.
Scusate l'intromissione ma mi si è aperto un mondo dopo aver letto che esiste una camomilla alla melatonina :shock:
Non perché mi serva come tranquillante anzi i miei voli sopra l'oceano in solitaria mi li sono proprio goduti...solo che sono tornata da una settimana dal viaggio in Canada e non ho ancora smaltito il fuso orario.
Può aiutare adesso o è troppo tardi e mi sveglio prima la prossima volta?
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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da la franci » 29 agosto 2019, 10:35

.... con il jet lag, amica, svegliarsi PRIMA è impossibile :mrgreen:
....
COME TI CAPISCO!!!!!!!!!!!

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Re: Partenza tra 48 ore

Messaggio da fatamorgana » 29 agosto 2019, 10:42

la franci ha scritto:.... con il jet lag, amica, svegliarsi PRIMA è impossibile :mrgreen:
....
COME TI CAPISCO!!!!!!!!!!!
Una settimana di agonia :roll: :lol:
Spero ti duri di meno amica....
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