....alla fine il concetto non è più o meno lo stesso?

Moderatore: Staff md80.it
non direi, li manca il particolare che rende l' Osprey un convertiplano, cioè i motori "basculanti"87Nemesis87 ha scritto:ma in teoria il V-22 Osprey non potrebbe essere considerato come una sua evoluzione o comunque un suo discendente?
....alla fine il concetto non è più o meno lo stesso?![]()
Ma nooooo .....Almost Blue ha scritto:
..... Spero di non aver delirato troppo .....
Fonte: "Ares" A Defense Technology Blog (AW&ST)
F-35 and V-22: Keeping it Cool on Deck
Posted by Graham Warwick at 6/24/2009 8:43 AM CDT
We've heard how the stealthy F-22 and F-35 are flying thermos bottles, struggling under the huge heat loads imposed by their powerful engines and systems. Well it seems the latest generation of vertical-lift aircraft is turning the flight decks of US Navy amphibious assault ships into frying pans.
The initial culprit is the MV-22 tiltrotor, but the big concern is the STOVL F-35B, which is due on deck after 2012. With nacelles tilted and rotors turning, hot exhaust from the Osprey's engines is buckling the decks, and Navy studies warn repeated buckling will cause deck failure at 40% of planned ship life. F-35B exhaust plumes are expected to have a "severe thermo-mechanical impact" on the structure and non-skid surface of the flight deck.
That's according to a new solicitation from the Office of Naval Research, which is looking for new ideas for flight deck thermal management. The solicitation is looking for alternatives to a DARPA/ONR program that is already looking at "cooled heat pipe technologies" to overcome the thermal issues.
It's not a trivial problem. For the MV-22, where the exhausts are close to the deck when the nacelles are vertical, buckling has been observed after just 10min of sitting on the deck, rotors turning. The F-35B will be in STOVL mode for a fraction of that time, but is expected to cause even more heating of the deck.
ONR is looking for thermal management technologies that can keep the deck surface temperature below 300ºF when exposed to MV-22 exhaust plumes for 90 minutes before takeoff, and F-35B exhaust plumes for 2 minutes when landing. And cooling the deck is not enough - any solution has to be compatible with the deck's non-skid coating. It also has to be affordable and capable of being installed below deck or retrofitted above deck. Tall order.
Based on measurements taken during recent hover-pit tests, Lockheed Martin does not believe there will be an issue with deck temperatures. One acknowledged area of concern is the combined auxiliary/emergency powerpack, or IPP, which exhausts downwards on the STOVL aircraft. (It exhausts upwards on the F-35C carrier variant to protect deck crew, but downwards on the F-35B and CTOL F-35A to save weight and gain fuel volume.)
The IPP has two modes: bleed and bleed-and-burn. In bleed mode the exhaust is relatively cool, Lockheed says. In bleed-and-burn, fuel is burned in the IPP to generate more power, and exhaust temperature rises. Because of operator concerns about surface heating, Lockheed says the pilot will have the ability to switch the IPP back to bleed mode if holding on the runway, or deck
si ok...è ovvio che i progetti sono completamente diversi, però intendevo dire: tutti e due sono delle risposte ad uno stesso obbiettivo: cioè quello di avere un velivolo che si comporta da elicottero in decollo e atterraggio, ma da aereo in crociera...IVWP ha scritto:non direi, li manca il particolare che rende l' Osprey un convertiplano, cioè i motori "basculanti"87Nemesis87 ha scritto:ma in teoria il V-22 Osprey non potrebbe essere considerato come una sua evoluzione o comunque un suo discendente?
....alla fine il concetto non è più o meno lo stesso?![]()
l' osprey semmai deriva dal XV-15
Almost Blue ha scritto: Il Rotodyne a mio modesto avviso supera di gran lunga l'Osprey, ma dovrebbe fare almeno 150 chilometri orari in più. Allora sì che il suo prezzo varrebbe la candela.
Per i civili non lo so.
Spero di non aver delirato troppo. Bonanotte. Chiudo.
ok...messaggio ricevutorichelieu ha scritto:
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ripeto, non sono la stessa cosa ed un paragone quindi non è il massimo, però è vero che l' osprey ha avuto un casino di problemi, tanto che il suo impiego operativo è veramente ridottissimo87Nemesis87 ha scritto:Almost Blue ha scritto: Il Rotodyne a mio modesto avviso supera di gran lunga l'Osprey, ma dovrebbe fare almeno 150 chilometri orari in più. Allora sì che il suo prezzo varrebbe la candela.
Per i civili non lo so.
Spero di non aver delirato troppo. Bonanotte. Chiudo.
perchè dici che lo supera? ...per il fatto che è un pò meno complesso o per il fatto che è più sicuro? ...in teoria però in caso di rottura del motore non si comporterebbero allo stesso modo? ...alla fine tutti e due dipendono da dei rotori, e secondo me anche le ali del rotodyne non sono sufficienti per generareportanza per una planata...
Questo poco ma sicuro!IVWP ha scritto:comunque se in elicottero pianta il motore si va in autorotazione, non si plana di certo...87Nemesis87 ha scritto:Almost Blue ha scritto: Il Rotodyne a mio modesto avviso supera di gran lunga l'Osprey, ma dovrebbe fare almeno 150 chilometri orari in più. Allora sì che il suo prezzo varrebbe la candela.
Per i civili non lo so.
Spero di non aver delirato troppo. Bonanotte. Chiudo.
perchè dici che lo supera? ...per il fatto che è un pò meno complesso o per il fatto che è più sicuro? ...in teoria però in caso di rottura del motore non si comporterebbero allo stesso modo? ...alla fine tutti e due dipendono da dei rotori, e secondo me anche le ali del rotodyne non sono sufficienti per generareportanza per una planata...
ok capito...grazieAlmost Blue ha scritto:Ci vorrebbe un elicotterista, ma a me pare che un elicottero che viene giù in velocità può anche planare con le sue pale, come fa un aereo ad ala fissa. Tale manovra era conosciuta dagli elicotteristi americani in Vietnam ed era anche utilizzata per ingannare il tiro dei cecchini e dei mitraglieri nemici, dandogli un'impressione errata sulla velocità in avvicinamento, quando gli elicotteri dovevano atterrare in aree "calde".
Il Rotodyne da quanto leggo, è un "elicoplano", cioè in poche parole un aeroplano biturbina che però sfrutta l'energia dei motori anche per far girare un grande rotore da elicottero. Tale rotore serve in decollo, atterraggio, hovering e quando è in volo per dare portanza, insieme a una corta ala di cui è dotata la fusoliera. Uno dei due turboelica poi si occuperà anche di dare la spinta in più anticoppia, non essendoci il rotore di coda. L'unica cosa è forse che, se perde potenza, il Rotodyne in proporzione pesa più di un Osprey, perchè ha anche il rotore con il suo meccanismo, ma è probabile che a questo abbiano pensato comunque, progettando ala e pale in modo da generare la sufficiente portanza, necessaria a venir giù planando senza precipitare a sassata. Notare anche le carenature alle estremità delle pale del rotore del Rotodyne: credo che siano pesi, che favoriscono la forza centrifuga e facilitino la rotazione del rotore, oltre che bilanciarlo.
L' Osprey invece (che non è un elicoplano come il Rotodyne, ma come "convertiplano" è a sè stante) è molto più "pretenzioso", infatti ha la "pretesa" di voler comportarsi come un elicottero senza manco averne il rotore, ma sfruttando un complesso sistema che comprende un'ala fatta apposta, con flaps fatti apposta e due speciali turboeliche orientabili e basculanti. A me pare molto complesso, troppo.
L'Osprey funziona soprattutto anche grazie a un potente computer che ne corregge il volo a ogni istante ed inoltre, con carico pesante, non mi pare che decolli in verticale come un elicottero, ma abbia comunque bisogno di una rincorsa, come un Harrier. (Anche alcuni elicotteri decollano con rincorsa se la situazione lo richiede, ma non dipendono strettamente da questa corsetta per il decollo: un' Oprey a pieno carico, o sovraccarico, invece si).
Vorrei vedere (da terra) un V-22 stracarico che perde potenza, viene giù planando e quando l'ala perde efficenza e stalla deve per forza compiere la conversione a elicottero, ruotando in alto le pale, prima di poter iniziare la caduta in autorotazione, magari di notte, con pioggia e vento forte... A meno che non possa orientare in alto i due rotori quando ancora sta planando in velocità come un aereo.
Il Fairey Rotodyne al contrario non è "pretenzioso" come un V-22 e quindi non scende a complicati compromessi: ha semplicemente un rotore per quando vuole comportarsi da elicottero e due turboeliche per quando invece vuole fare l'aereo; di conseguenza non incrocia le due cose, ma le tiene distinte e quindi è più "chiaro" e semplice e, non ultimo, credo che probabilmente sia anche molto più affidabile di un V-22. Solo che l'Osprey fa i 500 all'ora. Però chissà, magari un Rotodyne con turboeliche di oggi, o motori a getto... Credo che sarebbe un bel concorrente del V-22. Ecco perchè ho scritto che secondo me il Rotodyne è meglio di un Osprey.
Un altro elicoplano era l' AH-56 Cheyenne, che aveva un motore spingente in coda e manteneva anche il rotore anticoppia al fianco sinistro. Fu fregato solo dall'entrata in scena di un certo Thunderbolt A-10.
sisi avevo capitoAlmost Blue ha scritto:Con "planare con le sue pale come fà un aereo ad ala fissa" non intendo dire a pale ferme, ma che ruotano, sennò detto così pare che sfrutta solo la velocità a pale ferme.
Infatti, il Princess era tutta un' altra cosa, ma il Lerwick fu purtroppo un flop!Almost Blue ha scritto:Strano, la Saunders Roe era una stimata prodruttrice di idro di lusso. Il Lerwick non lo conoscevo. Mi sembra, come dicono loro stessi, un' ottima "barca con le ali". Molto probabilmente anche lui era sottopotenziato e poi ha una gran sagoma laterale: in mare (nordatlantico!) con vento forte gli fa da vela. Se non può disporre di potenza adeguata e se in più ci metto armi difensive e mine o bombe di profondità, è una parola.....
Invece, il Princess fu tutt'altro. Comodo e raffinato. Il volo di linea di un'epoca che non esiste più. A metà strada tra il passato con il transatlantico e il futuro, con l'aereo. (Le foto mi richiamano quelle "storiche" del Titanic e gemelli ancora in cantiere....).
Ah non lo so, ma gli Inglesi quando ci si mettono riescono a disegnare davvero dei veri cessi, almeno esteticamente. Gli aerei a propulsione mista, esteticamente mi sembrano il parto di una mente disturbata.cabronte ha scritto:Cos'è sto coso!!!richelieu ha scritto:
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Capito!!!Almost Blue ha scritto:Ah non lo so, ma gli Inglesi quando ci si mettono riescono a disegnare davvero dei veri cessi, almeno esteticamente. Gli aerei a propulsione mista, esteticamente mi sembrano il parto di una mente disturbata.cabronte ha scritto:Cos'è sto coso!!!richelieu ha scritto:
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Avete notato che, almeno secondo me, anche le britanniche non sono propio il massimo: mooolto meglio le ragazze delle ex-colonie! (Specie certe indiane dell' India...).
Riguardo al Tu-110, non sapevo che fosse un flop. Non facevano guerra al Comet, era che derivava in linea diretta dall' ottimo bombardiere/pattugliatore Tu-16 Badger, che ancora oggi la Cina ha in servizio, da dove credete che vengano il musetto vetrato e il parafreno?
..... ma quelle sono Indiane ..... mica Inglesi .......... mooolto meglio le ragazze delle ex-colonie! (Specie certe indiane dell' India...) .....
E chi disprezza niente: ho solo scritto che, quando, vogliono, gli Inglesi esteticamente disegnano dei veri cessi. Poi però ti fanno anche uno Spitfire. Anche le britanniche: a me non mi intusiasmano, poi però quando ce n'è una bella, è bella sul serio...... e, per cortesia, non disprezzate o sottovalutate lo loro industria ..... un tempo era all'avanguardia ..... il fatto è che l'hanno rovinata i politici con decisioni il più delle volte dissennate .....
Beh, diciamo allora "britanniche di origine indiana o dell'odierno Pakistan". A me mi son parse le meio...... ma quelle sono Indiane ..... mica Inglesi .....
Tratto da .....As the Tu-104 prototype entered manufacturer's flight test, the Tupolev OKB started work on a new version of the airliner powered by four smaller turbojets.
This redesign was meant to boost the Tu-104's export potential.
The underlaying reason was that the potential foreign customers posed quite stringent requirements regarding operational reliability.
In particular, aircraft used on route passing over large stretches of water were required to have at least four engines to make sure they could reach the shore in the event of an engine failure.
Almost Blue ha scritto: sarebbe pure un bell'aereo se non fosse per il fatto che era, come dire, a perdere: non c'era carrello e i galleggianti erano sganciabili, non essendo previsto alcun recupero.........
due missioni che non diedero alcun risultato e che non influenzarono minimamente il corso delle operazioni belliche, tanto che in USA praticamente se ne accorsero solo a conflitto terminatoAlmost Blue ha scritto:
Questi aerei presero parte ad alcune delle missioni più squinternate della guerra, per noi occidentali almeno: il "bombardamento della California" e lo "sviluppo di incendi boschivi dell' Oregon", partendo per viaggi sola andata da sottomarini giapponesi emersi al largo della costa occidentale degli USA.
Beh, avranno pensato a un quadrimotore perchè sennò nessuno glielo comprava all'estero, ma il Tu-104 e il Tu-16 andavano benissimo con due turbogetti soltanto, anzi, il Tu-16 in missione di ricognizione navale aumentava l'autonomia spegnendone uno, tanto era aerodinamicamente valido il suo disegno. Se la Marina Sovietica e le Forze Armate cinesi si dono fidate del Badger (bimotore) per 40 anni un motivo c'era ed è che era un aereo affidabile. Solo che forse i due grossi Mikulin facevano troppo rumore per le recchie delicate dei "civili" occidentali ed inoltre, il fesso medio, ha difficoltà a priori ha montare su un aereo che ha due soli motori, ne preferisce quattro probabilmente, ma sono convinto che ne preferirebbe cento di motori, se potesse metterceli.richelieu ha scritto: As the Tu-104 prototype entered manufacturer's flight test, the Tupolev OKB started work on a new version of the airliner powered by four smaller turbojets.
This redesign was meant to boost the Tu-104's export potential.
The underlaying reason was that the potential foreign customers posed quite stringent requirements regarding operational reliability.
In particular, aircraft used on route passing over large stretches of water were required to have at least four engines to make sure they could reach the shore in the event of an engine failure.