La vicenda Alitalia
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Re: La vicenda Alitalia
Insomma questo piano più che un piano è per usare un aggettivo di un altro user è una porcata... Insomma non solo dobbiamo pagare i debiti di alitalia ma a quanto ho capito il sig. furbetto di quartiere (leggasi Airone) vende ad alitalia per ottenere azioni... Insomma i debiti di Airone azienda privata li paghiamo tutti noi...
Questa a me sembra una grande porcata all'ennesima potenza. Lo stesso AD ha detto che la fusione con Airone non potrebbe esserci perchè altrimenti porterebbe nella famigerata newco i suoi debiti.... Allora i debiti sono usciti fuori.... Insomma con i soldi che Airone riceverebbe da Alitalia per la vendita non si sa bene di cosa si comprerebbe parte di Alitalia ... ma se non sembra a voi questa una gran porcata....
Questa a me sembra una grande porcata all'ennesima potenza. Lo stesso AD ha detto che la fusione con Airone non potrebbe esserci perchè altrimenti porterebbe nella famigerata newco i suoi debiti.... Allora i debiti sono usciti fuori.... Insomma con i soldi che Airone riceverebbe da Alitalia per la vendita non si sa bene di cosa si comprerebbe parte di Alitalia ... ma se non sembra a voi questa una gran porcata....
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Re: La vicenda Alitalia
non mi sembra che abbia mai detto le parole "air France".....airbusfamilydriver ha scritto:pensa che il berlusca ha parlato di air france...pensa un pò....bomber78 ha scritto:si si....c'era una volta in un mondo fatato, una bellissima principessa.....carissimo, un'alitalia risanata è tutt'ora una bella favoletta.....e senza una grande allenaza con LH facciamo poca stradaairbusfamilydriver ha scritto: perchè volare con un alitalia super risanata,finalmente sistemata,con degli aerei nuovi,un nuovo standard,e soprattutto un nuovissimo servizio di bordo ti avrebbe fatto tanto schifo?
poi oggi af ha detto che per loro alitalia non ha nessunissimo interesse
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Re: La vicenda Alitalia
Ohhh si si che ha parlato di AF!! Come no! Lui non è stato capito (come sempre) ha sostenuto che a quelle condizioni di AF non ci avrebbe venduti ad AF ma cambiando le condizioni certo che ci sballa ad AF! E te pensi che relamente ci siano cordate italiane, altissimi industriali pieni di soldini sonanti che vogliono acquistare Alitalia?...Beh allora direi: "signor berlusca...ma più industriale di lei chi c'é?" lui ha sempre parlato di suoi amici industriali che avrebbero acquistato la compagnia, ma dico lui cos'è? (non dirmi un politico ti prego!!!!) ti farò vedere come alla fine dei giochetti alitalia cadrà nella rete dei francesibomber78 ha scritto:non mi sembra che abbia mai detto le parole "air France".....airbusfamilydriver ha scritto:pensa che il berlusca ha parlato di air france...pensa un pò....bomber78 ha scritto:si si....c'era una volta in un mondo fatato, una bellissima principessa.....carissimo, un'alitalia risanata è tutt'ora una bella favoletta.....e senza una grande allenaza con LH facciamo poca stradaairbusfamilydriver ha scritto: perchè volare con un alitalia super risanata,finalmente sistemata,con degli aerei nuovi,un nuovo standard,e soprattutto un nuovissimo servizio di bordo ti avrebbe fatto tanto schifo?
poi oggi af ha detto che per loro alitalia non ha nessunissimo interesse
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Re: La vicenda Alitalia
ryan voleva i soldi per atterrare a mxp,e i suoi amministratori non hanno pagatocandida_puella ha scritto:Ah, io avveo capito che invece az avesse congelato i suoi slot e che ryanair li avrebbe voluti acquistare e non ha potuto e ha addiruttara dato addosso ad az per sto motivo. Ma è vero che la compagnia sarà divisa in Bad Company e Best Company?...
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Re: La vicenda Alitalia
entra con AP holding perchè AP è troppo indebitata(un miliardo di euro..)Draklor ha scritto:Vabbè dai,tu stai ancora a rimpiangere Air France...air4you ha scritto:Insomma questo piano più che un piano è per usare un aggettivo di un altro user è una porcata... Insomma non solo dobbiamo pagare i debiti di alitalia ma a quanto ho capito il sig. furbetto di quartiere (leggasi Airone) vende ad alitalia per ottenere azioni... Insomma i debiti di Airone azienda privata li paghiamo tutti noi...
Questa a me sembra una grande porcata all'ennesima potenza. Lo stesso AD ha detto che la fusione con Airone non potrebbe esserci perchè altrimenti porterebbe nella famigerata newco i suoi debiti.... Allora i debiti sono usciti fuori.... Insomma con i soldi che Airone riceverebbe da Alitalia per la vendita non si sa bene di cosa si comprerebbe parte di Alitalia ... ma se non sembra a voi questa una gran porcata....
Air One porta in dote la sua flotta,gli ordini per i nuovi aerei e la % di traffico nazionale in più che servirebbe alla nuova Alitalia per tornare ad avere un fetta di mercato nazionale decente(si parla del 65% unendo le 2 compagnie,sempre se l'antitrust non rompe le scatole...ma io gli farei fare un giretto in Francia e poi vediamo che dicono...).
Per quanto riguarda i debiti di Air One qui http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/arti ... 2897.shtml si dice che Toto entrerebbe nel progetto non direttamente con AIr One ma con AP Holding.
Onestamente è un passaggio che non ho capito neanch'io.
Credo comunque che la soluzione di cui si parla(new company e bad company dove far finire tutti i debiti) non sia poi troppo lontana dalla soluzione che il governo greco ha applicato con l'Olympic(con la differenza che non sono riusciti a venderla a nessuno).
Sbaglio?
inoltre AP holding possiede i contratti dei nuovi aerei

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Re: La vicenda Alitalia
per come è venuta af sono felice se rimane a parigi,non me ne frega nullabomber78 ha scritto:non mi sembra che abbia mai detto le parole "air France".....airbusfamilydriver ha scritto:pensa che il berlusca ha parlato di air france...pensa un pò....bomber78 ha scritto:si si....c'era una volta in un mondo fatato, una bellissima principessa.....carissimo, un'alitalia risanata è tutt'ora una bella favoletta.....e senza una grande allenaza con LH facciamo poca stradaairbusfamilydriver ha scritto: perchè volare con un alitalia super risanata,finalmente sistemata,con degli aerei nuovi,un nuovo standard,e soprattutto un nuovissimo servizio di bordo ti avrebbe fatto tanto schifo?
poi oggi af ha detto che per loro alitalia non ha nessunissimo interesse
comunque se guardi una pagina indietro scoprirai che ieri il berlusca ha parlato con il ministro dei trasporti francese e ha parlato di sinergie...
che dici avrà parlato di lh col ministro francese?
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Re: La vicenda Alitalia
BERLUSCONI: SOLUZIONE ALITALIA IN AUTUNNO
(di Paolo Rubino)
ROMA - "Credo che all'inizio dell'autunno riusciremo a raggiungere il risultato che vogliamo e cioé di una nuova compagnia di bandiera che abbia i conti in attivo". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mostra ancora fiducia sul salvataggio di Alitalia, indica i tempi guardando a inizio autunno per la soluzione, e affronta così il delicatissimo tema degli esuberi: "Ci sarà da verificare con quante persone dovrà funzionare la nuova Alitalia ma contro questa eventualità ce ne è una sola, che è il fallimento, quindi ventimila persone che perdono il posto di lavoro".
I primi passi nella direzione che verrà indicata dall'advisor Intesa Sanpaolo verranno probabilmente fatti dopo la pausa estiva. Così anche i nomi degli imprenditori italiani disposti ad entrare in una cordata per Alitalia, che "saranno resi noti a settembre", ha indicato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. 'Abbiamo a certezza di un piano industriale che tiene, ci sono i capitali, ci sono i soci e stiamo trattando con delle compagnie straniere'', ha indicato Berlusconi, spiegando però di doversi "fermare quà perché, essendo nella fase iniziale delle trattative, è meglio non rivelare".
Intesa Sanpaolo, che a inizio giugno ha avuto il mandato di disegnare un piano di salvataggio, sarebbe ormai pronta a chiudere il dossier. Al momento la scadenza formale resta fissata al 10 agosto, ma la presentazione ai vertici della compagnia potrebbe arrivare in tempi più brevi, prima del cda di Alitalia convocato l'8 agosto per l'esame dei conti del primo semestre: per quella scadenza la compagnia dovrà avere in mano elementi convincenti per sostenere di poter guardare avanti senza arrendersi al fallimento. La riunione dell'8 agosto potrebbe comunque slittare ad un'altra data, entro il mese".
Poi toccherà al governo intervenire per mettere il moto l'attuazione del piano garantendo strumenti adeguati alla complessità dell'operazione. E' ancora sul tavolo l'ipotesi di modifiche alla legge Marzano, la procedura prefallimentare per il salvataggio delle grandi aziende in crisi: i ritocchi necessari per affrontare la ristrutturazione di Alitalia potrebbero essere varati con un emendamento al Ddl che contiene la manovra economica o con un provvedimento ad hoc, non prima di fine agosto o dei primi giorni di settembre.
La strada del commissariamento, comunque, non piace al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché, a suo avviso, significherebbe pregiudicare la continuità aziendale.
Il governo potrebbe quindi intervenire con un decreto ad hoc per la gestione degli esuberi.
Sulla vicenda Alitalia il governo riferirà in Parlamento lunedì prossimo o più probabilmente martedì, con una informativa urgente alle commissioni Trasporti e Bilancio di Camera e Senato.
Quanto alle indiscrezioni sulla struttura del piano di Intesa Sanpaolo, fonti vicine all'advisor confermano che "il punto centrale" è l'integrazione dell'intera Air One con le attività operative di Alitalia, mentre è esclusa la cessione di rami d'azienda della compagnia di Carlo Toto. Circostanza che dovrà passare l'esame dell'Antitrust perché così "la nuova Alitalia" avrebbe una quota del mercato nazionale intorno al 65%. Il giudizio del garante della concorrenza, ha indicato il presidente Antonio Catricalà, "dipenderà da come la quota si colloca per le singole rotte". Potrebbe pesare la posizione di monopolio sulla Roma Milano.
La compagnia attende sull'orlo del fallimento. Segnali positivi arrivano dall'indebitamento, che a fine giugno non peggiora rispetto al mese precedente (a quota 1,115 miliardi), senza contare il prestito ponte da 300 milioni ricevuto dal governo. Mentre in cassa restano 375 milioni di liquidità. Così Alitalia, come ha ricordato un recente report di Citigroup, non può guardare oltre fine anno.
(di Paolo Rubino)
ROMA - "Credo che all'inizio dell'autunno riusciremo a raggiungere il risultato che vogliamo e cioé di una nuova compagnia di bandiera che abbia i conti in attivo". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mostra ancora fiducia sul salvataggio di Alitalia, indica i tempi guardando a inizio autunno per la soluzione, e affronta così il delicatissimo tema degli esuberi: "Ci sarà da verificare con quante persone dovrà funzionare la nuova Alitalia ma contro questa eventualità ce ne è una sola, che è il fallimento, quindi ventimila persone che perdono il posto di lavoro".
I primi passi nella direzione che verrà indicata dall'advisor Intesa Sanpaolo verranno probabilmente fatti dopo la pausa estiva. Così anche i nomi degli imprenditori italiani disposti ad entrare in una cordata per Alitalia, che "saranno resi noti a settembre", ha indicato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. 'Abbiamo a certezza di un piano industriale che tiene, ci sono i capitali, ci sono i soci e stiamo trattando con delle compagnie straniere'', ha indicato Berlusconi, spiegando però di doversi "fermare quà perché, essendo nella fase iniziale delle trattative, è meglio non rivelare".
Intesa Sanpaolo, che a inizio giugno ha avuto il mandato di disegnare un piano di salvataggio, sarebbe ormai pronta a chiudere il dossier. Al momento la scadenza formale resta fissata al 10 agosto, ma la presentazione ai vertici della compagnia potrebbe arrivare in tempi più brevi, prima del cda di Alitalia convocato l'8 agosto per l'esame dei conti del primo semestre: per quella scadenza la compagnia dovrà avere in mano elementi convincenti per sostenere di poter guardare avanti senza arrendersi al fallimento. La riunione dell'8 agosto potrebbe comunque slittare ad un'altra data, entro il mese".
Poi toccherà al governo intervenire per mettere il moto l'attuazione del piano garantendo strumenti adeguati alla complessità dell'operazione. E' ancora sul tavolo l'ipotesi di modifiche alla legge Marzano, la procedura prefallimentare per il salvataggio delle grandi aziende in crisi: i ritocchi necessari per affrontare la ristrutturazione di Alitalia potrebbero essere varati con un emendamento al Ddl che contiene la manovra economica o con un provvedimento ad hoc, non prima di fine agosto o dei primi giorni di settembre.
La strada del commissariamento, comunque, non piace al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché, a suo avviso, significherebbe pregiudicare la continuità aziendale.
Il governo potrebbe quindi intervenire con un decreto ad hoc per la gestione degli esuberi.
Sulla vicenda Alitalia il governo riferirà in Parlamento lunedì prossimo o più probabilmente martedì, con una informativa urgente alle commissioni Trasporti e Bilancio di Camera e Senato.
Quanto alle indiscrezioni sulla struttura del piano di Intesa Sanpaolo, fonti vicine all'advisor confermano che "il punto centrale" è l'integrazione dell'intera Air One con le attività operative di Alitalia, mentre è esclusa la cessione di rami d'azienda della compagnia di Carlo Toto. Circostanza che dovrà passare l'esame dell'Antitrust perché così "la nuova Alitalia" avrebbe una quota del mercato nazionale intorno al 65%. Il giudizio del garante della concorrenza, ha indicato il presidente Antonio Catricalà, "dipenderà da come la quota si colloca per le singole rotte". Potrebbe pesare la posizione di monopolio sulla Roma Milano.
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Re: La vicenda Alitalia
Scusa airbus, ma i contratti this nuts! A parte gli ordini per la famiglia a320, degli altri Alitalia non sa che farsene, visto e considerato che la flotta a lungo raggio è e rimarrà di competenza Boeing..airbusfamilydriver ha scritto:entra con AP holding perchè AP è troppo indebitata(un miliardo di euro..)Draklor ha scritto:Vabbè dai,tu stai ancora a rimpiangere Air France...air4you ha scritto:Insomma questo piano più che un piano è per usare un aggettivo di un altro user è una porcata... Insomma non solo dobbiamo pagare i debiti di alitalia ma a quanto ho capito il sig. furbetto di quartiere (leggasi Airone) vende ad alitalia per ottenere azioni... Insomma i debiti di Airone azienda privata li paghiamo tutti noi...
Questa a me sembra una grande porcata all'ennesima potenza. Lo stesso AD ha detto che la fusione con Airone non potrebbe esserci perchè altrimenti porterebbe nella famigerata newco i suoi debiti.... Allora i debiti sono usciti fuori.... Insomma con i soldi che Airone riceverebbe da Alitalia per la vendita non si sa bene di cosa si comprerebbe parte di Alitalia ... ma se non sembra a voi questa una gran porcata....
Air One porta in dote la sua flotta,gli ordini per i nuovi aerei e la % di traffico nazionale in più che servirebbe alla nuova Alitalia per tornare ad avere un fetta di mercato nazionale decente(si parla del 65% unendo le 2 compagnie,sempre se l'antitrust non rompe le scatole...ma io gli farei fare un giretto in Francia e poi vediamo che dicono...).
Per quanto riguarda i debiti di Air One qui http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/arti ... 2897.shtml si dice che Toto entrerebbe nel progetto non direttamente con AIr One ma con AP Holding.
Onestamente è un passaggio che non ho capito neanch'io.
Credo comunque che la soluzione di cui si parla(new company e bad company dove far finire tutti i debiti) non sia poi troppo lontana dalla soluzione che il governo greco ha applicato con l'Olympic(con la differenza che non sono riusciti a venderla a nessuno).
Sbaglio?
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Re: La vicenda Alitalia
Se non ricordo male ryan voleva gli slot az...airbusfamilydriver ha scritto:ryan voleva i soldi per atterrare a mxp,e i suoi amministratori non hanno pagatocandida_puella ha scritto:Ah, io avveo capito che invece az avesse congelato i suoi slot e che ryanair li avrebbe voluti acquistare e non ha potuto e ha addiruttara dato addosso ad az per sto motivo. Ma è vero che la compagnia sarà divisa in Bad Company e Best Company?...
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Re: La vicenda Alitalia
Il cavaliere, come al solito, non sa più cosa fare dire.Killua_727 ha scritto:BERLUSCONI: SOLUZIONE ALITALIA IN AUTUNNO
(di Paolo Rubino)
ROMA - "Credo che all'inizio dell'autunno riusciremo a raggiungere il risultato che vogliamo e cioé di una nuova compagnia di bandiera che abbia i conti in attivo". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mostra ancora fiducia sul salvataggio di Alitalia, indica i tempi guardando a inizio autunno per la soluzione, e affronta così il delicatissimo tema degli esuberi: "Ci sarà da verificare con quante persone dovrà funzionare la nuova Alitalia ma contro questa eventualità ce ne è una sola, che è il fallimento, quindi ventimila persone che perdono il posto di lavoro".
I primi passi nella direzione che verrà indicata dall'advisor Intesa Sanpaolo verranno probabilmente fatti dopo la pausa estiva. Così anche i nomi degli imprenditori italiani disposti ad entrare in una cordata per Alitalia, che "saranno resi noti a settembre", ha indicato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. 'Abbiamo a certezza di un piano industriale che tiene, ci sono i capitali, ci sono i soci e stiamo trattando con delle compagnie straniere'', ha indicato Berlusconi, spiegando però di doversi "fermare quà perché, essendo nella fase iniziale delle trattative, è meglio non rivelare".
Intesa Sanpaolo, che a inizio giugno ha avuto il mandato di disegnare un piano di salvataggio, sarebbe ormai pronta a chiudere il dossier. Al momento la scadenza formale resta fissata al 10 agosto, ma la presentazione ai vertici della compagnia potrebbe arrivare in tempi più brevi, prima del cda di Alitalia convocato l'8 agosto per l'esame dei conti del primo semestre: per quella scadenza la compagnia dovrà avere in mano elementi convincenti per sostenere di poter guardare avanti senza arrendersi al fallimento. La riunione dell'8 agosto potrebbe comunque slittare ad un'altra data, entro il mese".
Poi toccherà al governo intervenire per mettere il moto l'attuazione del piano garantendo strumenti adeguati alla complessità dell'operazione. E' ancora sul tavolo l'ipotesi di modifiche alla legge Marzano, la procedura prefallimentare per il salvataggio delle grandi aziende in crisi: i ritocchi necessari per affrontare la ristrutturazione di Alitalia potrebbero essere varati con un emendamento al Ddl che contiene la manovra economica o con un provvedimento ad hoc, non prima di fine agosto o dei primi giorni di settembre.
La strada del commissariamento, comunque, non piace al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché, a suo avviso, significherebbe pregiudicare la continuità aziendale.
Il governo potrebbe quindi intervenire con un decreto ad hoc per la gestione degli esuberi.
Sulla vicenda Alitalia il governo riferirà in Parlamento lunedì prossimo o più probabilmente martedì, con una informativa urgente alle commissioni Trasporti e Bilancio di Camera e Senato.
Quanto alle indiscrezioni sulla struttura del piano di Intesa Sanpaolo, fonti vicine all'advisor confermano che "il punto centrale" è l'integrazione dell'intera Air One con le attività operative di Alitalia, mentre è esclusa la cessione di rami d'azienda della compagnia di Carlo Toto. Circostanza che dovrà passare l'esame dell'Antitrust perché così "la nuova Alitalia" avrebbe una quota del mercato nazionale intorno al 65%. Il giudizio del garante della concorrenza, ha indicato il presidente Antonio Catricalà, "dipenderà da come la quota si colloca per le singole rotte". Potrebbe pesare la posizione di monopolio sulla Roma Milano.
La compagnia attende sull'orlo del fallimento. Segnali positivi arrivano dall'indebitamento, che a fine giugno non peggiora rispetto al mese precedente (a quota 1,115 miliardi), senza contare il prestito ponte da 300 milioni ricevuto dal governo. Mentre in cassa restano 375 milioni di liquidità. Così Alitalia, come ha ricordato un recente report di Citigroup, non può guardare oltre fine anno.
Rimanda che ti rimanda e poi ci penserà il ragiunat della Valtellina (Alias Giulio Tremonti).
Tra l'altro è noto che Tremonti e Fini non si sopportino.
Da un lato FIni che preme per evitare il commissariamento e decisione traumatiche su AZ dove, pare, abbia un grande seguito elettorale.
Dall'altra parte il Ragiunat della Valtellina con i leghisti incazzati come delle iene perchè ogni 16 del mese la loro IVA, la loro IRPEF e la loro IRAP va a finire (in prate bene inteso) in AZ.
In mezzo il Cavaliere Mago Merlino che spara numeri a caso.
E poi parlavano male di Prodi e Padoa Schioppa.
Saluti a tutti.
Daniel
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Re: La vicenda Alitalia
Daniel, un commento assolutamente superpartes...winter71 ha scritto:Il cavaliere, come al solito, non sa più cosa fare dire.
Rimanda che ti rimanda e poi ci penserà il ragiunat della Valtellina (Alias Giulio Tremonti).
Tra l'altro è noto che Tremonti e Fini non si sopportino.
Da un lato FIni che preme per evitare il commissariamento e decisione traumatiche su AZ dove, pare, abbia un grande seguito elettorale.
Dall'altra parte il Ragiunat della Valtellina con i leghisti incazzati come delle iene perchè ogni 16 del mese la loro IVA, la loro IRPEF e la loro IRAP va a finire (in prate bene inteso) in AZ.
In mezzo il Cavaliere Mago Merlino che spara numeri a caso.
E poi parlavano male di Prodi e Padoa Schioppa.
Saluti a tutti.
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Re: La vicenda Alitalia
Si rimanda perchè siamo in italia. Se cercate fra i post troverete che lo avevo già previsto qualche settimana fa.
Siamo in un paese dove finchè non si è in emergenza non si fa nulla. Si cincischierà fino a quando finiranno i soldi in cassa, a quel punto si farà un bel tavolo delle trattative ed i rappresentanti di governo ad un certo punto si alzeranno alle due di notte dicendo che secondo loro AZ è fallita. I sindacalisti rimarranno col cerino in mano fino alla mattina dopo, quando quelli che si erano alzati torneranno con un foglietto da firmare....
Siamo in un paese dove finchè non si è in emergenza non si fa nulla. Si cincischierà fino a quando finiranno i soldi in cassa, a quel punto si farà un bel tavolo delle trattative ed i rappresentanti di governo ad un certo punto si alzeranno alle due di notte dicendo che secondo loro AZ è fallita. I sindacalisti rimarranno col cerino in mano fino alla mattina dopo, quando quelli che si erano alzati torneranno con un foglietto da firmare....
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Re: La vicenda Alitalia
mi sa che ti devi ripassare il piano....dove lo trovi?Killua_727 ha scritto:Scusa airbus, ma i contratti this nuts! A parte gli ordini per la famiglia a320, degli altri Alitalia non sa che farsene, visto e considerato che la flotta a lungo raggio è e rimarrà di competenza Boeing..airbusfamilydriver ha scritto:entra con AP holding perchè AP è troppo indebitata(un miliardo di euro..)Draklor ha scritto:Vabbè dai,tu stai ancora a rimpiangere Air France...air4you ha scritto:Insomma questo piano più che un piano è per usare un aggettivo di un altro user è una porcata... Insomma non solo dobbiamo pagare i debiti di alitalia ma a quanto ho capito il sig. furbetto di quartiere (leggasi Airone) vende ad alitalia per ottenere azioni... Insomma i debiti di Airone azienda privata li paghiamo tutti noi...
Questa a me sembra una grande porcata all'ennesima potenza. Lo stesso AD ha detto che la fusione con Airone non potrebbe esserci perchè altrimenti porterebbe nella famigerata newco i suoi debiti.... Allora i debiti sono usciti fuori.... Insomma con i soldi che Airone riceverebbe da Alitalia per la vendita non si sa bene di cosa si comprerebbe parte di Alitalia ... ma se non sembra a voi questa una gran porcata....
Air One porta in dote la sua flotta,gli ordini per i nuovi aerei e la % di traffico nazionale in più che servirebbe alla nuova Alitalia per tornare ad avere un fetta di mercato nazionale decente(si parla del 65% unendo le 2 compagnie,sempre se l'antitrust non rompe le scatole...ma io gli farei fare un giretto in Francia e poi vediamo che dicono...).
Per quanto riguarda i debiti di Air One qui http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/arti ... 2897.shtml si dice che Toto entrerebbe nel progetto non direttamente con AIr One ma con AP Holding.
Onestamente è un passaggio che non ho capito neanch'io.
Credo comunque che la soluzione di cui si parla(new company e bad company dove far finire tutti i debiti) non sia poi troppo lontana dalla soluzione che il governo greco ha applicato con l'Olympic(con la differenza che non sono riusciti a venderla a nessuno).
Sbaglio?
inoltre AP holding possiede i contratti dei nuovi aerei
praticamente su repubblica del 31 luglio
a proposito ormai anche i TG parlano di ap holding(che ha i contratti) che confluirà in az,con az stessa che comprerà da ap slot,diritti,flotta,se questo è il piano cominciate a farvene una ragione

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Re: La vicenda Alitalia
E sul foglietto cosa ci sarà scritto ?air.surfer ha scritto:Si rimanda perchè siamo in italia. Se cercate fra i post troverete che lo avevo già previsto qualche settimana fa.
Siamo in un paese dove finchè non si è in emergenza non si fa nulla. Si cincischierà fino a quando finiranno i soldi in cassa, a quel punto si farà un bel tavolo delle trattative ed i rappresentanti di governo ad un certo punto si alzeranno alle due di notte dicendo che secondo loro AZ è fallita. I sindacalisti rimarranno col cerino in mano fino alla mattina dopo, quando quelli che si erano alzati torneranno con un foglietto da firmare....
Saluti Daniel
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia, Berlusconi: «I soci per la cordata ci sono:
conti attivi in autunno. Esuberi? Tenterò di ridurli»
«Stiamo trattando con compagnie straniere, non posso rivelare altro»
Bersani: «Il governo faccia meno battute e dica qualcosa di concreto»
ROMA (31 luglio) - «Credo che all'inizio dell'autunno riusciremo a raggiungere il risultato che vogliamo: mantenere Alitalia una compagnia di bandiera che abbia i conti in attivo. Abbiamo la certezza di un piano industriale che tiene, ci sono i capitali, ci sono i soci per la nuova compagine azionaria, stiamo trattando con delle compagnie straniere»: lo ha detto stasera il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un'intervista al Tg5. «Credo che qui mi debbo fermare - ha proseguito il premier - perché essendo ancora nella fase dell'impostazione delle trattative credo sia meglio non rivelare altri elementi. Quanto ai tagli di personale, credo ci sarà da verificare con quante persone dovrà funzionare la nuova compagnia, la nuova Alitalia, ma contro questa possibilità ce ne è una sola: che la compagnia fallisca, chiuda e che ventimila persone perdano il posto di lavoro. Quindi cercheremo di far sì che siano il meno possibile le persone che debbano cercarsi un altro lavoro, che tuttavia assisteremo con gli strumenti dello Stato. Quindi credo che sarà una soluzione di buon senso e che darà all'Italia quello che una potenza economica importante deve avere».
Bersani: autunno di quale anno? «Viene da chiedersi: autunno di quale anno?». Così Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia nel governo ombra del Pd, reagisce alle parole di Berlusconi che prevede per l'autunno una "nuova Alitalia" con i conti in attivo. Bersani dice che il governo «non sa che pesci pigliare», che intanto «il deficit cresce, gli esuberi aumentano sempre di più e quindi il rischio per i lavoratori sono sempre più reali. Nella audizione dell'inizio della prossima settimana alla Camera ci aspettiamo dal governo meno battute estemporanee e che ci dica qualcosa di concreto. Berlusconi aveva definito un massacro i duemila esuberi dell'accordo con Air France, non so come possa presentarsi con un piano che prevede più esuberi...». Secondo Pierluigi Bersani su Alitalia «stiamo pagando il prezzo di un cinismo elettorale senza precedenti» e quello che si prospetta è «l'esito di una vicenda che era cominciata male». L'esponente del Pd non nasconde di essere «piuttosto preoccupato» per il futuro della compagnia.
Di Pietro: il premier fa gli spot sulla pelle dei lavoratori. «Berlusconi la smetta di prendere in giro gli italiani. Una nuova compagnia vuol dire una nuova società che per definizione non può che partire in attivo, in riferimento sia al capitale sociale che ai soci - dice Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori - Il problema è: che fine faranno la vecchia compagnia e le persone che per questa lavorano? Non si possono mandare a casa i lavoratori. Noi avevamo salvato compagnia e capitale. Altro che imprenditore di cui essere orgogliosi, Berlusconi vende fumo e spot elettorali sulla pelle dei lavoratori».
L'allarme dei sindacati. Mentre si parla di un miliardo per il rilancio di Alitalia e 5.000 esuberi, i sindacati sono già in allarme per i tagli e anche l'opposizione attacca e chiede al governo di fare chiarezza. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni avverte: l'esecutivo decida subito, il tempo è scaduto. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha chiesto al governo di riferire alla Camera per fare chiarezza sul futuro della compagnia.
Vito: il governo riferirà in Parlamento. «Il governo come sempre è disponibile nelle sedi che si riterranno più opportune a riferire sugli sviluppi della vicenda Alitalia», ha detto oggi il ministro dei Rapporti col Parlamento, Elio Vito, precisando che «per evitare delle sovrapposizioni, potrebbe essere opportuno e dichiara la propria disponibilità, di fare una trattazione congiunta presso le commissioni parlamentari di Camera e Senato, Bilancio e Trasporti, e in quella unica e contestuale sede il Governo tramite propri rappresentanti del ministero dell'Economia fornirà tutti i chiarimenti richiesti».
Il cda non esamina piano Intesa. Mercoledì intanto a sorpresa il consiglio di amministrazione di Alialia non ha esaminato il progetto Fenice messo a punto da Intesa sanpaolo. Serve infatti ancora tempo per trovare gli investitori disposti a investire nella nuova compagnia e c'è ancora da mettere a punto un nuovo strumento legislativo che consenta lo "spezzatino" della società, separando la parte sana da debiti ed esuberi.
«Tutti i nomi saranno resi noti a settembre», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, nel corso della trasmissione Unomattina, parlando della cordata italiana per Alitalia. Rispondendo alle critiche avanzate dal leader del Pd Walter Veltroni, Bonaiuti aggiunge: «Vorrei ricordare una cosa che Veltroni si dimentica e cioè che quando venne presentato il piano per l'ingresso di Air France con le borse ancora aperte, il titolo perse il 19,5%. Quella soluzione quindi non veniva considerata un buon affare.
Non un euro nella vecchia Alitalia. La creazione di un due aziende, una da rottamare e l'altra salvabile, è il solo schema possibile per Alitalia. Anche perchè nella vecchia società nessuno metterebbe un euro. Questa, in estrema sintesi, la posizione che l'ad di IntesaSanpaolo, Corrado Passera, ha espresso - secondo quanto riporta La Repubblica - ad Eugenio Scalfari in una chiacchierata nella casa di campagna di Carlo Caracciolo. Nella lunga ricostruzione della conversazione Scalfari spiega che Passera considera - si legge nell'articolo - «importante l'esistenza di una compagnia di bandiera con un azionariato e un management radicato in Italia. In Europa - ha detto l'ad di Intesa - non c'è nessun paese di vasta estensione che non abbia la sua compagnia di bandiera: è una sicurezza per i cittadini ma anche per i ricercatori nel settore aerospaziale».
L'ipotesi sostenuta dall'attuale cda di Alitalia che si oppone alla nascita di una nuova compagnia, è comunque lontana dalle idee di Passera, spiega ancora Scalfaro sottolineando che l'ad di Intesa avrebbe spiegato come «nessun imprenditore metterebbe un centesimo nella vecchia struttura di Alitalia». L'unico schema percorribile sarebbe dunque quello di due società: una da rottamare, l'altra rigenerata da una «sapiente chirurgia plastica». Passera non avrebbe poi voluto entrare nel merito per quanto riguarda il "nocciolino duro" di azionisti per proseguire nel progetto - l'ad ha assunto la «posizione di sguardo in alto e mani sulle ginocchia», scrive Scalfari - limitandosi a ricordare che «se gli aerei della compagnia volano la cassa necessaria c'è, il resto riguarda il management, gli azionisti, le banche». «Può darsi, ma a noi ci hanno chiamato dopo», è stata poi la risposta dell'ad di Intesa a chi gli chiedeva - conclude Scalfari - se forse non sarebbe stato meglio cedere Alitalia a AirFrance.
Antitrust. Il progetto di integrazione tra Alitalia e Air One, che porterebbe la «nuova Alitalia» ad avere una quota di mercato nazionale intorno al 65%, verrà valutato dall'Antitrust con «un'analisi del traffico nazionale e delle singole rotte». In particolare, ha spiegato il presidente dell'Autorità per la Concorrenza, Antonio Catricalà, il giudizio sulla quota di mercato «dipenderà da come si colloca per le singole rotte». Intanto Catricalà garantisce procedure veloci: «I tempi sono previsti dalla legge, 30 giorni se non ci sono problemi, altri 45 se viene aperta una istruttoria». Ma «siamo veloci», garantisce Catricalà: «Per le grandi fusione bancarie - dice per esempio - la procedure sono state chiuse anche qualche giorno prima della scadenza per non lasciare il mercato in una situazione di incertezza».
Marrazzo. «La Regione Lazio non può restare a guardare in silenzio. Ho convocato per lunedì prossimo, con la massima urgenza, un tavolo interistituzionale con i sindaci di Roma e Fiumicino, il presidente della Provincia, i sindacati, i rappresentanti di Alitalia e di Adr. Propongo una mobilitazione di tutti i soggetti interessati: troppo alto il rischio di trovarci di fronte a un fatto compiuto». È quanto fa sapere in una nota il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo sulla vicenda Alitalia.
Alemanno. «Gli esponenti della sinistra non si preoccupino: il sindaco di Roma sarà presente lunedì all'incontro con i sindacati su Alitalia, promosso dal presidente della Regione Lazio». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito del tavolo convocato da Marrazzo ha detto: «Se fino a ora non sono intervenuto sulla questione è semplicemente perché, come qualsiasi altra autorità istituzionale, non ho ancora letto il piano di ristrutturazione. Ed è opportuno evitare, su una vicenda così delicata, sterili polemiche giornalistiche prive di un reale riscontro sui dati. Non appena avremo il progetto, interverremo per tutelare gli interessi del territorio, così come abbiamo fatto quando abbiamo impedito la svendita di Alitalia ad Air France. Siamo convinti che la cordata italiana sia assolutamente garante degli interessi dei lavoratori rispetto a qualsiasi gruppo estero, perché permetterà di costruire relazioni industriali con maggiore responsabilità sociale di un contesto di carattere multinazionale».
conti attivi in autunno. Esuberi? Tenterò di ridurli»
«Stiamo trattando con compagnie straniere, non posso rivelare altro»
Bersani: «Il governo faccia meno battute e dica qualcosa di concreto»
ROMA (31 luglio) - «Credo che all'inizio dell'autunno riusciremo a raggiungere il risultato che vogliamo: mantenere Alitalia una compagnia di bandiera che abbia i conti in attivo. Abbiamo la certezza di un piano industriale che tiene, ci sono i capitali, ci sono i soci per la nuova compagine azionaria, stiamo trattando con delle compagnie straniere»: lo ha detto stasera il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un'intervista al Tg5. «Credo che qui mi debbo fermare - ha proseguito il premier - perché essendo ancora nella fase dell'impostazione delle trattative credo sia meglio non rivelare altri elementi. Quanto ai tagli di personale, credo ci sarà da verificare con quante persone dovrà funzionare la nuova compagnia, la nuova Alitalia, ma contro questa possibilità ce ne è una sola: che la compagnia fallisca, chiuda e che ventimila persone perdano il posto di lavoro. Quindi cercheremo di far sì che siano il meno possibile le persone che debbano cercarsi un altro lavoro, che tuttavia assisteremo con gli strumenti dello Stato. Quindi credo che sarà una soluzione di buon senso e che darà all'Italia quello che una potenza economica importante deve avere».
Bersani: autunno di quale anno? «Viene da chiedersi: autunno di quale anno?». Così Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia nel governo ombra del Pd, reagisce alle parole di Berlusconi che prevede per l'autunno una "nuova Alitalia" con i conti in attivo. Bersani dice che il governo «non sa che pesci pigliare», che intanto «il deficit cresce, gli esuberi aumentano sempre di più e quindi il rischio per i lavoratori sono sempre più reali. Nella audizione dell'inizio della prossima settimana alla Camera ci aspettiamo dal governo meno battute estemporanee e che ci dica qualcosa di concreto. Berlusconi aveva definito un massacro i duemila esuberi dell'accordo con Air France, non so come possa presentarsi con un piano che prevede più esuberi...». Secondo Pierluigi Bersani su Alitalia «stiamo pagando il prezzo di un cinismo elettorale senza precedenti» e quello che si prospetta è «l'esito di una vicenda che era cominciata male». L'esponente del Pd non nasconde di essere «piuttosto preoccupato» per il futuro della compagnia.
Di Pietro: il premier fa gli spot sulla pelle dei lavoratori. «Berlusconi la smetta di prendere in giro gli italiani. Una nuova compagnia vuol dire una nuova società che per definizione non può che partire in attivo, in riferimento sia al capitale sociale che ai soci - dice Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori - Il problema è: che fine faranno la vecchia compagnia e le persone che per questa lavorano? Non si possono mandare a casa i lavoratori. Noi avevamo salvato compagnia e capitale. Altro che imprenditore di cui essere orgogliosi, Berlusconi vende fumo e spot elettorali sulla pelle dei lavoratori».
L'allarme dei sindacati. Mentre si parla di un miliardo per il rilancio di Alitalia e 5.000 esuberi, i sindacati sono già in allarme per i tagli e anche l'opposizione attacca e chiede al governo di fare chiarezza. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni avverte: l'esecutivo decida subito, il tempo è scaduto. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha chiesto al governo di riferire alla Camera per fare chiarezza sul futuro della compagnia.
Vito: il governo riferirà in Parlamento. «Il governo come sempre è disponibile nelle sedi che si riterranno più opportune a riferire sugli sviluppi della vicenda Alitalia», ha detto oggi il ministro dei Rapporti col Parlamento, Elio Vito, precisando che «per evitare delle sovrapposizioni, potrebbe essere opportuno e dichiara la propria disponibilità, di fare una trattazione congiunta presso le commissioni parlamentari di Camera e Senato, Bilancio e Trasporti, e in quella unica e contestuale sede il Governo tramite propri rappresentanti del ministero dell'Economia fornirà tutti i chiarimenti richiesti».
Il cda non esamina piano Intesa. Mercoledì intanto a sorpresa il consiglio di amministrazione di Alialia non ha esaminato il progetto Fenice messo a punto da Intesa sanpaolo. Serve infatti ancora tempo per trovare gli investitori disposti a investire nella nuova compagnia e c'è ancora da mettere a punto un nuovo strumento legislativo che consenta lo "spezzatino" della società, separando la parte sana da debiti ed esuberi.
«Tutti i nomi saranno resi noti a settembre», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, nel corso della trasmissione Unomattina, parlando della cordata italiana per Alitalia. Rispondendo alle critiche avanzate dal leader del Pd Walter Veltroni, Bonaiuti aggiunge: «Vorrei ricordare una cosa che Veltroni si dimentica e cioè che quando venne presentato il piano per l'ingresso di Air France con le borse ancora aperte, il titolo perse il 19,5%. Quella soluzione quindi non veniva considerata un buon affare.
Non un euro nella vecchia Alitalia. La creazione di un due aziende, una da rottamare e l'altra salvabile, è il solo schema possibile per Alitalia. Anche perchè nella vecchia società nessuno metterebbe un euro. Questa, in estrema sintesi, la posizione che l'ad di IntesaSanpaolo, Corrado Passera, ha espresso - secondo quanto riporta La Repubblica - ad Eugenio Scalfari in una chiacchierata nella casa di campagna di Carlo Caracciolo. Nella lunga ricostruzione della conversazione Scalfari spiega che Passera considera - si legge nell'articolo - «importante l'esistenza di una compagnia di bandiera con un azionariato e un management radicato in Italia. In Europa - ha detto l'ad di Intesa - non c'è nessun paese di vasta estensione che non abbia la sua compagnia di bandiera: è una sicurezza per i cittadini ma anche per i ricercatori nel settore aerospaziale».
L'ipotesi sostenuta dall'attuale cda di Alitalia che si oppone alla nascita di una nuova compagnia, è comunque lontana dalle idee di Passera, spiega ancora Scalfaro sottolineando che l'ad di Intesa avrebbe spiegato come «nessun imprenditore metterebbe un centesimo nella vecchia struttura di Alitalia». L'unico schema percorribile sarebbe dunque quello di due società: una da rottamare, l'altra rigenerata da una «sapiente chirurgia plastica». Passera non avrebbe poi voluto entrare nel merito per quanto riguarda il "nocciolino duro" di azionisti per proseguire nel progetto - l'ad ha assunto la «posizione di sguardo in alto e mani sulle ginocchia», scrive Scalfari - limitandosi a ricordare che «se gli aerei della compagnia volano la cassa necessaria c'è, il resto riguarda il management, gli azionisti, le banche». «Può darsi, ma a noi ci hanno chiamato dopo», è stata poi la risposta dell'ad di Intesa a chi gli chiedeva - conclude Scalfari - se forse non sarebbe stato meglio cedere Alitalia a AirFrance.
Antitrust. Il progetto di integrazione tra Alitalia e Air One, che porterebbe la «nuova Alitalia» ad avere una quota di mercato nazionale intorno al 65%, verrà valutato dall'Antitrust con «un'analisi del traffico nazionale e delle singole rotte». In particolare, ha spiegato il presidente dell'Autorità per la Concorrenza, Antonio Catricalà, il giudizio sulla quota di mercato «dipenderà da come si colloca per le singole rotte». Intanto Catricalà garantisce procedure veloci: «I tempi sono previsti dalla legge, 30 giorni se non ci sono problemi, altri 45 se viene aperta una istruttoria». Ma «siamo veloci», garantisce Catricalà: «Per le grandi fusione bancarie - dice per esempio - la procedure sono state chiuse anche qualche giorno prima della scadenza per non lasciare il mercato in una situazione di incertezza».
Marrazzo. «La Regione Lazio non può restare a guardare in silenzio. Ho convocato per lunedì prossimo, con la massima urgenza, un tavolo interistituzionale con i sindaci di Roma e Fiumicino, il presidente della Provincia, i sindacati, i rappresentanti di Alitalia e di Adr. Propongo una mobilitazione di tutti i soggetti interessati: troppo alto il rischio di trovarci di fronte a un fatto compiuto». È quanto fa sapere in una nota il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo sulla vicenda Alitalia.
Alemanno. «Gli esponenti della sinistra non si preoccupino: il sindaco di Roma sarà presente lunedì all'incontro con i sindacati su Alitalia, promosso dal presidente della Regione Lazio». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito del tavolo convocato da Marrazzo ha detto: «Se fino a ora non sono intervenuto sulla questione è semplicemente perché, come qualsiasi altra autorità istituzionale, non ho ancora letto il piano di ristrutturazione. Ed è opportuno evitare, su una vicenda così delicata, sterili polemiche giornalistiche prive di un reale riscontro sui dati. Non appena avremo il progetto, interverremo per tutelare gli interessi del territorio, così come abbiamo fatto quando abbiamo impedito la svendita di Alitalia ad Air France. Siamo convinti che la cordata italiana sia assolutamente garante degli interessi dei lavoratori rispetto a qualsiasi gruppo estero, perché permetterà di costruire relazioni industriali con maggiore responsabilità sociale di un contesto di carattere multinazionale».
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Re: La vicenda Alitalia
Ad ogni annuncio vero o presunto dei mesi scorsi questo forum trasudava giubilo per la fine del calvario, alla fine siamo ad agosto e ancora AZ si trova nella stessa situazione. Aspettare un po' ad accendere i mortaretti? Non credi che se fosse tutto così delineato chiuderebbero ora la questione senza aspettare l'autunno?airbusfamilydriver ha scritto:mi sa che ti devi ripassare il piano....dove lo trovi?
praticamente su repubblica del 31 luglio
a proposito ormai anche i TG parlano di ap holding(che ha i contratti) che confluirà in az,con az stessa che comprerà da ap slot,diritti,flotta,se questo è il piano cominciate a farvene una ragione
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Re: La vicenda Alitalia
va bene dai aspettiamo un pò,comunque i mortaretti sono spenti,ora si va in ferie al maremcgyver79 ha scritto:Ad ogni annuncio vero o presunto dei mesi scorsi questo forum trasudava giubilo per la fine del calvario, alla fine siamo ad agosto e ancora AZ si trova nella stessa situazione. Aspettare un po' ad accendere i mortaretti?airbusfamilydriver ha scritto:mi sa che ti devi ripassare il piano....dove lo trovi?
praticamente su repubblica del 31 luglio
a proposito ormai anche i TG parlano di ap holding(che ha i contratti) che confluirà in az,con az stessa che comprerà da ap slot,diritti,flotta,se questo è il piano cominciate a farvene una ragione
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Re: La vicenda Alitalia
Te possino!! Lasciate solo me a vegliare sul forum???airbusfamilydriver ha scritto:va bene dai aspettiamo un pò,comunque i mortaretti sono spenti,ora si va in ferie al mare
ciao

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Re: La vicenda Alitalia
tranquillo fino al 18 agosto ci sono,e poi ci sarò pure dopo ma un pò più di rado,perchè dove vado c'è il wirelessmcgyver79 ha scritto:Te possino!! Lasciate solo me a vegliare sul forum???airbusfamilydriver ha scritto:va bene dai aspettiamo un pò,comunque i mortaretti sono spenti,ora si va in ferie al mare
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Re: La vicenda Alitalia
ALITALIA: FAN, NO A OPERAZIONE FINANZIARIA DI CORTO RESPIRO
(ANSA) - ROMA, 31 LUG - "Ogni commento di merito potrà essere fatto quando il piano verrà ufficialmente presentato e dopo che saranno completati tutti quegli indispensabili passaggi informali di verifica istituzionale e sindacale, che hanno già in passato caratterizzato la gestione di analoghi momenti di grave crisi". E' improntata alla prudenza la posizione di Anpac, Anpav e Avia, riunite nella Federazione associazioni naviganti (Fan), in merito alle tante indiscrezioni sul piano di rilancio di Alitalia, pur sottolineando in una nota netta contrarietà a "una mera operazione finanziaria di corto respiro". "Esprimendo piena fiducia nella coerenza e determinazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel voler rilanciare Alitalia quale grande compagnia di bandiera al servizio del Paese", la maggiore associazione dei piloti e degli assistenti di volo del gruppo Alitalia, afferma che "manterrà alto il livello di vigilanza e contrasterà con forza ogni tentativo di trasformazione dell'operazione Alitalia in una mera operazione finanziaria di corto respiro". (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 31 LUG - "Ogni commento di merito potrà essere fatto quando il piano verrà ufficialmente presentato e dopo che saranno completati tutti quegli indispensabili passaggi informali di verifica istituzionale e sindacale, che hanno già in passato caratterizzato la gestione di analoghi momenti di grave crisi". E' improntata alla prudenza la posizione di Anpac, Anpav e Avia, riunite nella Federazione associazioni naviganti (Fan), in merito alle tante indiscrezioni sul piano di rilancio di Alitalia, pur sottolineando in una nota netta contrarietà a "una mera operazione finanziaria di corto respiro". "Esprimendo piena fiducia nella coerenza e determinazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel voler rilanciare Alitalia quale grande compagnia di bandiera al servizio del Paese", la maggiore associazione dei piloti e degli assistenti di volo del gruppo Alitalia, afferma che "manterrà alto il livello di vigilanza e contrasterà con forza ogni tentativo di trasformazione dell'operazione Alitalia in una mera operazione finanziaria di corto respiro". (ANSA).
Ultima modifica di i_disa il 1 agosto 2008, 8:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: La vicenda Alitalia
ripeto....la parola AF non è mai stata pronunciataairbusfamilydriver ha scritto:per come è venuta af sono felice se rimane a parigi,non me ne frega nullabomber78 ha scritto:non mi sembra che abbia mai detto le parole "air France".....airbusfamilydriver ha scritto:pensa che il berlusca ha parlato di air france...pensa un pò....bomber78 ha scritto:si si....c'era una volta in un mondo fatato, una bellissima principessa.....carissimo, un'alitalia risanata è tutt'ora una bella favoletta.....e senza una grande allenaza con LH facciamo poca stradaairbusfamilydriver ha scritto: perchè volare con un alitalia super risanata,finalmente sistemata,con degli aerei nuovi,un nuovo standard,e soprattutto un nuovissimo servizio di bordo ti avrebbe fatto tanto schifo?
poi oggi af ha detto che per loro alitalia non ha nessunissimo interesse
comunque se guardi una pagina indietro scoprirai che ieri il berlusca ha parlato con il ministro dei trasporti francese e ha parlato di sinergie...
che dici avrà parlato di lh col ministro francese?

chi ha orecchi per intendere intenda
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Re: La vicenda Alitalia
ti ricordi malecandida_puella ha scritto:Se non ricordo male ryan voleva gli slot az...airbusfamilydriver ha scritto:ryan voleva i soldi per atterrare a mxp,e i suoi amministratori non hanno pagatocandida_puella ha scritto:Ah, io avveo capito che invece az avesse congelato i suoi slot e che ryanair li avrebbe voluti acquistare e non ha potuto e ha addiruttara dato addosso ad az per sto motivo. Ma è vero che la compagnia sarà divisa in Bad Company e Best Company?...
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Re: La vicenda Alitalia
@ idisa
è proprio il contrario è airone che è indebitata,ap holding no
guarda caso
è proprio il contrario è airone che è indebitata,ap holding no
guarda caso
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Re: La vicenda Alitalia
direi una buona analisi, ma piu probabilmente quelli che si sono alzati non torneranno con il foglietto in mana ma faranno una bella conferenza stampa dove diranno: noi ci abbiamo provato, abbiamo trovato la cordata, abbiamo trovato i soldi ma i cattivoni dei sindacati hanno reso impossibilie l'operazione.air.surfer ha scritto:Si rimanda perchè siamo in italia. Se cercate fra i post troverete che lo avevo già previsto qualche settimana fa.
Siamo in un paese dove finchè non si è in emergenza non si fa nulla. Si cincischierà fino a quando finiranno i soldi in cassa, a quel punto si farà un bel tavolo delle trattative ed i rappresentanti di governo ad un certo punto si alzeranno alle due di notte dicendo che secondo loro AZ è fallita. I sindacalisti rimarranno col cerino in mano fino alla mattina dopo, quando quelli che si erano alzati torneranno con un foglietto da firmare....
e tutti vissero felici e contenti con un peso in meno sullo stomaco
scommettiamo?
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Re: La vicenda Alitalia
visto che sei cosi informato potresti per cortesia postare i Bilanci completi di ap holding e di airone?airbusfamilydriver ha scritto:@ idisa
è proprio il contrario è airone che è indebitata,ap holding no
guarda caso
Thanks
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Re: La vicenda Alitalia
non hai capito nulla del post di air.surferbomber78 ha scritto:direi una buona analisi, ma piu probabilmente quelli che si sono alzati non torneranno con il foglietto in mana ma faranno una bella conferenza stampa dove diranno: noi ci abbiamo provato, abbiamo trovato la cordata, abbiamo trovato i soldi ma i cattivoni dei sindacati hanno reso impossibilie l'operazione.air.surfer ha scritto:Si rimanda perchè siamo in italia. Se cercate fra i post troverete che lo avevo già previsto qualche settimana fa.
Siamo in un paese dove finchè non si è in emergenza non si fa nulla. Si cincischierà fino a quando finiranno i soldi in cassa, a quel punto si farà un bel tavolo delle trattative ed i rappresentanti di governo ad un certo punto si alzeranno alle due di notte dicendo che secondo loro AZ è fallita. I sindacalisti rimarranno col cerino in mano fino alla mattina dopo, quando quelli che si erano alzati torneranno con un foglietto da firmare....
e tutti vissero felici e contenti con un peso in meno sullo stomaco
scommettiamo?
il governo dirà prendere o lasciare,se lasciate falliamo
i sindacati rimarranno tutta la notte a pensare sul da farsi col cerino in mano,alla fine il governo tornerà dai sindacati e dirà loro cosa avete deciso?
e loro firmeranno
una cosa è certa questa manovra salva az e salva pure ap,visto il miliarduccio di debiti che è appena venuto fuori da parte totiense
se non si fa sta manovra l'italia volerà con windjet,forse e con my air,e il governo non si può permettere di appiedare una nazione
quindi bomber mi spiace ma credo che ti toccherà sopportarci per qualche anno ancora

poi magari torniamo pure a malpensa....solo che se torniamo a malpensa penso che il governo ci protteggerà,altro che bilaterali
a proposito qualcuno a roma ha più parlato di bilaterali?
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Re: La vicenda Alitalia
avevo fatto un po di confusione e dopo aver letto il tuo post l ho rimosso. scusate!airbusfamilydriver ha scritto:@ idisa
è proprio il contrario è airone che è indebitata,ap holding no
guarda caso

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Re: La vicenda Alitalia
certo che ho capito, semplicemente la pensiamo diversamente sulla conclusioneairbusfamilydriver ha scritto:non hai capito nulla del post di air.surfer
il governo dirà prendere o lasciare,se lasciate falliamo
i sindacati rimarranno tutta la notte a pensare sul da farsi col cerino in mano,alla fine il governo tornerà dai sindacati e dirà loro cosa avete deciso?
e loro firmeranno

Basta leggere i giornali caro mioairbusfamilydriver ha scritto: a proposito qualcuno a roma ha più parlato di bilaterali?
mercoledì, 30 luglio 2008
MILANO (Reuters) - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha garantito oggi che il governo lavorerà per potenziare l'aeroporto varesino di Malpensa, oggetto da questa primavera del dehubbing di Alitalia.
"Dobbiamo lavorare tutti assieme per potenziare sempre più (l'aeroporto di Malpensa) e renderlo più efficiente. Malpensa deve soltanto continuare a migliorare, a camminare e a essere più efficiente. Il governo lavorerà perché questo accada", ha detto oggi Matteoli, a Milano per partecipare al tavolo di lavoro sulle infrastrutture in vista dell'Expo 2015 organizzato dalla Regione Lombardia.
Nell'ambito del tavolo di lavoro - cui hanno partecipato anche il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il sottosegretario a Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli e l'AD di Fs Mauro Moretti - si è discusso anche della questione degli accordi bilaterali per rotte da e per lo scalo varesino.
Moratti ha detto di aver concordato "una procedura di lavoro semplificata con Enac, il Ministero Trasporti e Sea per la revisione degli accordi bilaterali" che in seguito il ministro degli Esteri Franco Frattini dovrà rinegoziare con una trentina di Paesi.
"Oggi stesso parlerò con il ministro (degli Esteri) Frattini, che è già stato coinvolto da (il sindaco di Milano Letizia) Moratti e convocherò una riunione con i massimi vertici di Enac per indurli a essere collaborativi per risolvere il problema", ha aggiunto Matteoli.
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Re: La vicenda Alitalia
Alitalia: 4 banche e 11 imprenditori per la cordata (MF)
MILANO (MF-DJ)--Il ruolo di pivot nella nuova compagine azionaria che interverra' su Alitalia dovrebbe andare a Roberto Colaninno, che secondo le previsioni del piano Intesa dovrebbe investire 150-200 mln. Piu' leggera la quota di Carlo Toto, pari ad un centinaio di milioni.
Circa 100 milioni la quota che la stessa Intesa dovrebbe investire, secondo quanto scrive il quotidiano MF, e lo stesso si appresterebbe a fare Mediobanca, mentre Nomura e Morgan Stanley potrebbero metterci 50-70 mln a testa.
A seguire il nocciolo degli investitori, che metteranno da 10 a 40 milioni ognuno: i gruppi sono Marcegaglia, Benetton, Ligresti, Gavio, Aponte, Tronchetti Provera, Fossati, oltre ai fondi Equinox e Clessidra.
Per quanto riguarda invece i Mengozzi-bond l'idea sarebbe di scambiare le obbligazioni in mano ai piccoli investitori, valore circa 300 milioni di euro, con un warrant che permetta ai suoi possessori di partecipare a condizioni vantaggiose all'aumento di capitale della newco previsto 12-18 mesi dopo la sua nascita e prima della quotazione in Borsa. Per i circa 400 milioni ancora in mano al Tesoro invece nessun salvagente.
Tra Air One e la nuova Alitalia nessuna cessione ma un'integrazione delle attivita', con Toto libero di farsi pagare cash e poi investire nella newco o risolvere tutto con uno scambio di azioni.
Nel frattempo il Cda della compagnia di bandiera dell'8 agosto potrebbe essere rinviato; in ogni caso l'esame dei conti del semestre slittera' al 28 agosto anche se il Piano Fenice dovrebbe ottenere il disco verde prima della pausa di Ferragosto. Dopo che Intesa avra' quindi formalizzato gli accordi di governance sara' il momento di negoziare l'accordo con un vettore internazionale e recuperare Malpensa. red/cmo
MILANO (MF-DJ)--Il ruolo di pivot nella nuova compagine azionaria che interverra' su Alitalia dovrebbe andare a Roberto Colaninno, che secondo le previsioni del piano Intesa dovrebbe investire 150-200 mln. Piu' leggera la quota di Carlo Toto, pari ad un centinaio di milioni.
Circa 100 milioni la quota che la stessa Intesa dovrebbe investire, secondo quanto scrive il quotidiano MF, e lo stesso si appresterebbe a fare Mediobanca, mentre Nomura e Morgan Stanley potrebbero metterci 50-70 mln a testa.
A seguire il nocciolo degli investitori, che metteranno da 10 a 40 milioni ognuno: i gruppi sono Marcegaglia, Benetton, Ligresti, Gavio, Aponte, Tronchetti Provera, Fossati, oltre ai fondi Equinox e Clessidra.
Per quanto riguarda invece i Mengozzi-bond l'idea sarebbe di scambiare le obbligazioni in mano ai piccoli investitori, valore circa 300 milioni di euro, con un warrant che permetta ai suoi possessori di partecipare a condizioni vantaggiose all'aumento di capitale della newco previsto 12-18 mesi dopo la sua nascita e prima della quotazione in Borsa. Per i circa 400 milioni ancora in mano al Tesoro invece nessun salvagente.
Tra Air One e la nuova Alitalia nessuna cessione ma un'integrazione delle attivita', con Toto libero di farsi pagare cash e poi investire nella newco o risolvere tutto con uno scambio di azioni.
Nel frattempo il Cda della compagnia di bandiera dell'8 agosto potrebbe essere rinviato; in ogni caso l'esame dei conti del semestre slittera' al 28 agosto anche se il Piano Fenice dovrebbe ottenere il disco verde prima della pausa di Ferragosto. Dopo che Intesa avra' quindi formalizzato gli accordi di governance sara' il momento di negoziare l'accordo con un vettore internazionale e recuperare Malpensa. red/cmo
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Re: La vicenda Alitalia
ottimobomber78 ha scritto:Alitalia: 4 banche e 11 imprenditori per la cordata (MF)
MILANO (MF-DJ)--Il ruolo di pivot nella nuova compagine azionaria che interverra' su Alitalia dovrebbe andare a Roberto Colaninno, che secondo le previsioni del piano Intesa dovrebbe investire 150-200 mln. Piu' leggera la quota di Carlo Toto, pari ad un centinaio di milioni.
Circa 100 milioni la quota che la stessa Intesa dovrebbe investire, secondo quanto scrive il quotidiano MF, e lo stesso si appresterebbe a fare Mediobanca, mentre Nomura e Morgan Stanley potrebbero metterci 50-70 mln a testa.
A seguire il nocciolo degli investitori, che metteranno da 10 a 40 milioni ognuno: i gruppi sono Marcegaglia, Benetton, Ligresti, Gavio, Aponte, Tronchetti Provera, Fossati, oltre ai fondi Equinox e Clessidra.
Per quanto riguarda invece i Mengozzi-bond l'idea sarebbe di scambiare le obbligazioni in mano ai piccoli investitori, valore circa 300 milioni di euro, con un warrant che permetta ai suoi possessori di partecipare a condizioni vantaggiose all'aumento di capitale della newco previsto 12-18 mesi dopo la sua nascita e prima della quotazione in Borsa. Per i circa 400 milioni ancora in mano al Tesoro invece nessun salvagente.
Tra Air One e la nuova Alitalia nessuna cessione ma un'integrazione delle attivita', con Toto libero di farsi pagare cash e poi investire nella newco o risolvere tutto con uno scambio di azioni.
Nel frattempo il Cda della compagnia di bandiera dell'8 agosto potrebbe essere rinviato; in ogni caso l'esame dei conti del semestre slittera' al 28 agosto anche se il Piano Fenice dovrebbe ottenere il disco verde prima della pausa di Ferragosto. Dopo che Intesa avra' quindi formalizzato gli accordi di governance sara' il momento di negoziare l'accordo con un vettore internazionale e recuperare Malpensa. red/cmo
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Re: La vicenda Alitalia
Geronzi su Alitalia: non escludo il coinvolgimento di Mediobanca
Il presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca non esclude il coinvolgimento dell'istituto di Piazzetta Cuccia nel dossier Alitalia. E' quanto ha spiegato Cesare Geronzi in un'intervista rilasciata al direttore de Il Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli.
"Mediobanca - ha spiegato il numero uno della banca d'affari milanese - e' sempre stata al centro del sistema, non puo' emarginarsi". Dunque, se c'e' da salvare Alitalia, Piazzetta Cuccia "puo' decidere di non esserci, e non escludo che possa essere coinvolta, ma deve guardare le carte e poi eventualmente dire di no".
Secondo Geronzi inoltre Intesa SanPaolo "sta facendo un buon lavoro. Era piu' vicina, per tanti motivi, a molti dei possibili investitori. Ma l'operazione va fatta se e' solida, non perche' si e' costretti a farla. Vede, io credo che l'indipendenza di Mediobanca si difenda meglio giocando appieno il nostro ruolo non restando, per principio, fuori dalle partite piu'
importanti".
Il presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca non esclude il coinvolgimento dell'istituto di Piazzetta Cuccia nel dossier Alitalia. E' quanto ha spiegato Cesare Geronzi in un'intervista rilasciata al direttore de Il Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli.
"Mediobanca - ha spiegato il numero uno della banca d'affari milanese - e' sempre stata al centro del sistema, non puo' emarginarsi". Dunque, se c'e' da salvare Alitalia, Piazzetta Cuccia "puo' decidere di non esserci, e non escludo che possa essere coinvolta, ma deve guardare le carte e poi eventualmente dire di no".
Secondo Geronzi inoltre Intesa SanPaolo "sta facendo un buon lavoro. Era piu' vicina, per tanti motivi, a molti dei possibili investitori. Ma l'operazione va fatta se e' solida, non perche' si e' costretti a farla. Vede, io credo che l'indipendenza di Mediobanca si difenda meglio giocando appieno il nostro ruolo non restando, per principio, fuori dalle partite piu'
importanti".
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Re: La vicenda Alitalia
Si sentiva proprio il bisogno di un inquisito per usura ed estorsione...bomber78 ha scritto:Geronzi...
Ciaooooo.
McGyver
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Re: La vicenda Alitalia
Anch'io forse.aeb ha scritto: Eugenio Scalfari so chi è

C'era un suo omonimo che per svariati lustri ha istruito tutti i giorni noi ignorantoni sulla superiorità del sistema sovietico e sull'assoluta certezza che avrebbe vinto la sfida sociale ed economica sull'occidente.
I meravigliosi piani quinquiennali...
Tu dovresti avere l'eta per ricordarlo.
Ma come ho detto, sicuramente un omonimo.

Ciao
Massimo
Ultima modifica di Maxlanz il 1 agosto 2008, 11:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: La vicenda Alitalia
Non credo proprio altrimenti anche il mese scorso avrebbe avuto lo stesso trend, e pure quello prima.airbusfamilydriver ha scritto: comunque al momento pare che le perdite siano più che dimezzate e quindi se fosse imputabile anche al transfer,schisano avrebbe avuto ragione
Sono ben altre le eventuali motivazioni.
Ciao
Massimo
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Re: La vicenda Alitalia
Ma sei matta?candida_puella ha scritto: Il trasferimento su fco è stata la più grande stupidaggine fatta!! Mxp è il più grande polo business per flusso passeggeri e merci e sicuramente alitalia ha perso e sta perdendo tantissimo! Il fatto che da tutto il nord (ad esclusione dei voli si NYC e GRU) bisogna spostarsi su fco per volare non è andata a gran genio a nessuno e hanno anche ragione....ma per caso qualcuno sa dirmi com'è finita la storia della penale che alitalia avrebbe dovuto pagare a mxp per aver messo in stand-by gli slot senza possibilità di venderli ad altre compagnie?[/

Va bene che sei candida, ma scherzi a dire una cosa del genere?

Non sai che MXP era la causa prima di tutti i mali, la cancrena da estirpare?
Solo il ritorno all'hubbbbbbbe naturale poteva far rifiorire la speranza.

Ciao
Massimo