Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Domanda: Non mancano pochi giorni all'entrata in vigore delle EU-OPS? E comunque sino ad oggi, in Europa, non si vola secondo le JAR-OPS? Allora chi trasgredisce deve essere sanzionato...se non viene sanzionato anche chi dovrebbe controllare deve essere sanzionato.
Le MMEL esistono e devono essere applicate, volare in MEL non è da criminali. E' da criminali volare extra MEL o andare oltre i loro limiti.
Per quanto riguarda la buffonata del recruitment, resta solo una buffonata.
Per i tecnici che firmano CRS senza rispettare le procedure e le documentazioni c'è la galera. Detto questo è il solito calderone con dentro tutto e di tutto senza un filo logico e con il solito desiderio di fare sensazionalismo. Ognuno ne tiri fuori ciò che crede.
Le MMEL esistono e devono essere applicate, volare in MEL non è da criminali. E' da criminali volare extra MEL o andare oltre i loro limiti.
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Nicolino
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
io non credo che sia una buffonata. l articolo è scritto da Fabrizio Gatti e non mi pare che si un tipo che si faccia problemi nel 'dire' le cose come stanno. sicuramnte avrà esagerato in qualche dettaglio, come del resto fanno quasi tutti i giornalisti, ma secondo me quello che ha scritto è la pura verità!Nicolino ha scritto:Per quanto riguarda la buffonata del recruitment, resta solo una buffonata.
Per i tecnici che firmano CRS senza rispettare le procedure e le documentazioni c'è la galera. Detto questo è il solito calderone con dentro tutto e di tutto senza un filo logico e con il solito desiderio di fare sensazionalismo. Ognuno ne tiri fuori ciò che crede.
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Si chiamerà come si chiama... ma la verità va supportata con prove... e sinceramente a me più che un articolo giornalistico è sembrata una storiella da raccontare ad un bambino... non uno straccio di prove e per di più genera allarmismo ingiustificatamente ed inutilmente...i_disa ha scritto:io non credo che sia una buffonata. l articolo è scritto da Fabrizio Gatti e non mi pare che si un tipo che si faccia problemi nel 'dire' le cose come stanno. sicuramnte avrà esagerato in qualche dettaglio, come del resto fanno quasi tutti i giornalisti, ma secondo me quello che ha scritto è la pura verità!Nicolino ha scritto:Per quanto riguarda la buffonata del recruitment, resta solo una buffonata.
Per i tecnici che firmano CRS senza rispettare le procedure e le documentazioni c'è la galera. Detto questo è il solito calderone con dentro tutto e di tutto senza un filo logico e con il solito desiderio di fare sensazionalismo. Ognuno ne tiri fuori ciò che crede.
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
la mia opinione è che come al solito di fronte ad articoli di questo genere il forum si spacca in due:da una parte chi è a favore di articoli di denucia di questo genere e chi invece si sente di difendere l'operato ed il buon nome della categoria piloti vigliaccamente infangata...
anche se siamo in un forum di aviazione e anche se tutti siamo appassionati di aerei (e ci piacerebbe essere piloti) credo che articoli del genere non debbano essere visti come "nemici" a tutti i costi.
se due autorevoli membri come ABFD e il surfista hanno confermato dalla"loro" che è tutto vero chi siamo noi per contraddirli??
E' possibile che non siamo a conoscenza di tutti i meccanismi interni e non ci è dato di sapere come avvengono i turni,le sessioni al sim,e le selezioni....
non si sta facendo di tutta l'erba un fascio ma solo denunciare una situazione che come confermato è REALE.
io credo che questo articolo renda solo merito a chi è un professionista con le palle,ha studiato anni per qualificarsi e si è sbattuto come diceva air.surfer.
mia personale opinione si intende.
anche se siamo in un forum di aviazione e anche se tutti siamo appassionati di aerei (e ci piacerebbe essere piloti) credo che articoli del genere non debbano essere visti come "nemici" a tutti i costi.
se due autorevoli membri come ABFD e il surfista hanno confermato dalla"loro" che è tutto vero chi siamo noi per contraddirli??
E' possibile che non siamo a conoscenza di tutti i meccanismi interni e non ci è dato di sapere come avvengono i turni,le sessioni al sim,e le selezioni....
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Io non ho letto l'articolo e non sono del settore quindi non avrei strumenti per giudicare anche se lo avessi letto, ma e' inutile menare il can per l'aia. Se si ritiene che un articolo non abbia fondo di verità e' sufficiente portare delle prove o quanto meno essere del settore e controbattere. Per il resto si puo' discutere una vita, ma "chiacchierando" non ci si sposta di un millimetro, non si arriva ad una conclusione ed e' come parlare di "aria fritta". Provate a leggere quotidiani o magazines stranieri o guardare tv straniere, specialmente made in Usa. Non traduzioni oppure una volta ogni tanto... ogni giorno
Sarete poi in grado di capire come funziona in altri paesi e che l'Italia e' un paese "sui generis" da ogni punto di vista. Di "panzane" in giro ce ne sono a bizzeffe, ma e' inutile controbattere con opinioni personali... il modo migliore e' smontare o confermare con prove, altrimenti e' tutto inutile. Da questo punto di vista che dire, l'intervento di air.surfer e' stato ineccepibile anche perche' e' nelle condizioni in cui può giudicare di persona.

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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Sapevo che anche nel mondo dell'aviazione c'erano delle situazioni di precarietà e sfruttamento ma nn pensavo che si arrivasse a questi livelli. La cosa orrenda è che in queste situazioni si mette a rischio il personale lavorativo e le persone ignare di quello che corrono.
Ben vengano allora degli articoli di questo tipo che ci hanno fatto aprire gli occhi su una realtà a noi nascosta..

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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Vorrei esprimere il mio parere 
Come sapete, da sempre, questo forum si batte per far capire a tutti, soprattutto a chi ha paura, che volare è sicuro e che il sistema aviazione è strutturato in modo da assicurare tranquillità e sicurezza.
Ora, quest'articolo pone l'accento su delle questioni, delle cose che non funzionano come dovrebbero nel mondo dell'aviazione.
Ho apprezzato gli interventi di Airbusfamilydriver e air.surfer, che essendo professionisti, hanno senz'altro più di chi è esterno a questo mondo il polso della situazione, e possono senz'altro dare una visione più realistica del problema. Che ci sia qualcosa che non va e si dovrebbe cambiare è certo, ma lo è in tutti i settori lavorativi, non solo quello dell'aviazione: e quest'articolo in un certo modo "restituisce" la dovuta professionalità a gente spesso ingiustamente bistrattata, che se siede a sinistra lo fa perchè si è fatto un mazzo grande come una casa, e che indipendentemente da dove siede ha comunque alle spalle un background addestrativo fortissimo.
Ok quindi, se c'è qualcosa che non va è bene segnalarlo, non far finta di nulla, anche per rispetto di chi appunto si fa il mazzo.
Io non critico quindi l'aspetto di fondo dell'articolo, al limite critico che l'articolo è stato buttato giù in maniera un pò troppo scandalistica, per colpire senza pietà. Ma si sa come lavorano i giornalisti. Si poteva sollevare il problema senza essere così appunto scandalistici.
Pensiamo anche alle conclusioni che può trarre uno che legge l'articolo, che non se ne intende e non è dell'amibente, e magari è un pochino pauroso: ne subirebbe un idea catastrofica, che tutto va a rotoli e che è un miracolo che accadano così pochi incidenti.
Nella realtà invece sappiamo tutti che non è così, anche perchè l'articolo da comunque uno spaccato di questo mondo. Ecco perchè dico che non mi piace la modalità in cui l'articolo è stato scritto, apprezzo invce l'intento di sollevare una questione reale, che sarebbe sbagliato nascondere, anche per rispetto di gente come air.surfer, airbusfamilydriver, per citare chi è intervenuto qui, e naturalmente molti altri.
Noi che mastichiamo un pò di aviazione lo prendiamo con il giusto peso e lo analizziamo, anche con l'aiuto dei nostri piloti che essendo "dentro" l'ambiente vedono e sentono cose che altri non possono vedere o sentire. Altri fuori di qui però possono avere un idea anche un pò distorta e un pò troppo catastrofica.
Quindi è un bene sollevare certe questioni anche brutte con un articolo che ha un fondo di verità, andrebbero sollevate un pò meno scandalisticamente, ma con la voglia propositiva di cambiare, ma si sa che al giornalista importa solo dare la notiziona e fare scandalo. E comunque articoli del genere vanno letti con una certo raziocinio, e con intelligenza, soppesando le informazioni contenute, discutendo della verità contenuta e di come si può fare per cambiare, ma senza abbandonarsi al catastrofismo. Volare è e rimarrà sempre sicurissimo, questo ci tengo a sottolinearlo, ma se c'è qualcosa che non va e che alla lunga può minare il sistema diminuendo la sicurezza e ponendo in essere le prospettive per eventuali pericoli, va bene parlarne, discuterne.
Spero che l'articolo venga letto in questo senso da tutti: senza catastrofismi o scandali, ma con la volontà di capire.
Paolo

Come sapete, da sempre, questo forum si batte per far capire a tutti, soprattutto a chi ha paura, che volare è sicuro e che il sistema aviazione è strutturato in modo da assicurare tranquillità e sicurezza.
Ora, quest'articolo pone l'accento su delle questioni, delle cose che non funzionano come dovrebbero nel mondo dell'aviazione.
Ho apprezzato gli interventi di Airbusfamilydriver e air.surfer, che essendo professionisti, hanno senz'altro più di chi è esterno a questo mondo il polso della situazione, e possono senz'altro dare una visione più realistica del problema. Che ci sia qualcosa che non va e si dovrebbe cambiare è certo, ma lo è in tutti i settori lavorativi, non solo quello dell'aviazione: e quest'articolo in un certo modo "restituisce" la dovuta professionalità a gente spesso ingiustamente bistrattata, che se siede a sinistra lo fa perchè si è fatto un mazzo grande come una casa, e che indipendentemente da dove siede ha comunque alle spalle un background addestrativo fortissimo.
Ok quindi, se c'è qualcosa che non va è bene segnalarlo, non far finta di nulla, anche per rispetto di chi appunto si fa il mazzo.
Io non critico quindi l'aspetto di fondo dell'articolo, al limite critico che l'articolo è stato buttato giù in maniera un pò troppo scandalistica, per colpire senza pietà. Ma si sa come lavorano i giornalisti. Si poteva sollevare il problema senza essere così appunto scandalistici.
Pensiamo anche alle conclusioni che può trarre uno che legge l'articolo, che non se ne intende e non è dell'amibente, e magari è un pochino pauroso: ne subirebbe un idea catastrofica, che tutto va a rotoli e che è un miracolo che accadano così pochi incidenti.
Nella realtà invece sappiamo tutti che non è così, anche perchè l'articolo da comunque uno spaccato di questo mondo. Ecco perchè dico che non mi piace la modalità in cui l'articolo è stato scritto, apprezzo invce l'intento di sollevare una questione reale, che sarebbe sbagliato nascondere, anche per rispetto di gente come air.surfer, airbusfamilydriver, per citare chi è intervenuto qui, e naturalmente molti altri.
Noi che mastichiamo un pò di aviazione lo prendiamo con il giusto peso e lo analizziamo, anche con l'aiuto dei nostri piloti che essendo "dentro" l'ambiente vedono e sentono cose che altri non possono vedere o sentire. Altri fuori di qui però possono avere un idea anche un pò distorta e un pò troppo catastrofica.
Quindi è un bene sollevare certe questioni anche brutte con un articolo che ha un fondo di verità, andrebbero sollevate un pò meno scandalisticamente, ma con la voglia propositiva di cambiare, ma si sa che al giornalista importa solo dare la notiziona e fare scandalo. E comunque articoli del genere vanno letti con una certo raziocinio, e con intelligenza, soppesando le informazioni contenute, discutendo della verità contenuta e di come si può fare per cambiare, ma senza abbandonarsi al catastrofismo. Volare è e rimarrà sempre sicurissimo, questo ci tengo a sottolinearlo, ma se c'è qualcosa che non va e che alla lunga può minare il sistema diminuendo la sicurezza e ponendo in essere le prospettive per eventuali pericoli, va bene parlarne, discuterne.
Spero che l'articolo venga letto in questo senso da tutti: senza catastrofismi o scandali, ma con la volontà di capire.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
salve ,
da "fifone" quasi guarito da questo bellissimo forum , devo dire
che questo thread mi ha un po' spiazzato .
Certo bisogna interpretare e capire , e comunque non sarà certo
un motivo per farmi rinunciare a viaggiare con l'aereo .
sarebbe bello se qualche pilota professionista , magari citando la compagnia
per cui lavora , raccontasse di qualche esperienza pro o contro la tesi
dell'articolo del giornale , per rendere l'idea che , anche se vero quanto
riportato dall'articolo , sia o meno , un episodio raro .
ciao
mizio
da "fifone" quasi guarito da questo bellissimo forum , devo dire
che questo thread mi ha un po' spiazzato .
Certo bisogna interpretare e capire , e comunque non sarà certo
un motivo per farmi rinunciare a viaggiare con l'aereo .
sarebbe bello se qualche pilota professionista , magari citando la compagnia
per cui lavora , raccontasse di qualche esperienza pro o contro la tesi
dell'articolo del giornale , per rendere l'idea che , anche se vero quanto
riportato dall'articolo , sia o meno , un episodio raro .
ciao
mizio
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Quoto tutto ciò che hai scritto...se si prendesse per vera l'ipotesi dell'articolo chiunque sarebbe autorizzato a pensare che ogni volo è una scommessa con il destino...ciò significherebbe che le percentuali di "incompetenti e/o kamikaze" sono molto elevate...ragionando con i numeri vorrebbe dire che, sempre seguendo il filo logico dell'articolo, una buona parte dei piloti presenti in questo forum rientrano nella casistica (non me ne vogliano i piloti, è solo un esempio estremizzatoJT8D ha scritto:Vorrei esprimere il mio parere
Come sapete, da sempre, questo forum si batte per far capire a tutti, soprattutto a chi ha paura, che volare è sicuro e che il sistema aviazione è strutturato in modo da assicurare tranquillità e sicurezza.
Ora, quest'articolo pone l'accento su delle questioni, delle cose che non funzionano come dovrebbero nel mondo dell'aviazione.
Ho apprezzato gli interventi di Airbusfamilydriver e air.surfer, che essendo professionisti, hanno senz'altro più di chi è esterno a questo mondo il polso della situazione, e possono senz'altro dare una visione più realistica del problema. Che ci sia qualcosa che non va e si dovrebbe cambiare è certo, ma lo è in tutti i settori lavorativi, non solo quello dell'aviazione: e quest'articolo in un certo modo "restituisce" la dovuta professionalità a gente spesso ingiustamente bistrattata, che se siede a sinistra lo fa perchè si è fatto un mazzo grande come una casa, e che indipendentemente da dove siede ha comunque alle spalle un background addestrativo fortissimo.
Ok quindi, se c'è qualcosa che non va è bene segnalarlo, non far finta di nulla, anche per rispetto di chi appunto si fa il mazzo.
Io non critico quindi l'aspetto di fondo dell'articolo, al limite critico che l'articolo è stato buttato giù in maniera un pò troppo scandalistica, per colpire senza pietà. Ma si sa come lavorano i giornalisti. Si poteva sollevare il problema senza essere così appunto scandalistici.
Pensiamo anche alle conclusioni che può trarre uno che legge l'articolo, che non se ne intende e non è dell'amibente, e magari è un pochino pauroso: ne subirebbe un idea catastrofica, che tutto va a rotoli e che è un miracolo che accadano così pochi incidenti.
Nella realtà invece sappiamo tutti che non è così, anche perchè l'articolo da comunque uno spaccato di questo mondo. Ecco perchè dico che non mi piace la modalità in cui l'articolo è stato scritto, apprezzo invce l'intento di sollevare una questione reale, che sarebbe sbagliato nascondere, anche per rispetto di gente come air.surfer, airbusfamilydriver, per citare chi è intervenuto qui, e naturalmente molti altri.
Noi che mastichiamo un pò di aviazione lo prendiamo con il giusto peso e lo analizziamo, anche con l'aiuto dei nostri piloti che essendo "dentro" l'ambiente vedono e sentono cose che altri non possono vedere o sentire. Altri fuori di qui però possono avere un idea anche un pò distorta e un pò troppo catastrofica.
Quindi è un bene sollevare certe questioni anche brutte con un articolo che ha un fondo di verità, andrebbero sollevate un pò meno scandalisticamente, ma con la voglia propositiva di cambiare, ma si sa che al giornalista importa solo dare la notiziona e fare scandalo. E comunque articoli del genere vanno letti con una certo raziocinio, e con intelligenza, soppesando le informazioni contenute, discutendo della verità contenuta e di come si può fare per cambiare, ma senza abbandonarsi al catastrofismo. Volare è e rimarrà sempre sicurissimo, questo ci tengo a sottolinearlo, ma se c'è qualcosa che non va e che alla lunga può minare il sistema diminuendo la sicurezza e ponendo in essere le prospettive per eventuali pericoli, va bene parlarne, discuterne.
Spero che l'articolo venga letto in questo senso da tutti: senza catastrofismi o scandali, ma con la volontà di capire.
Paolo

Questo non significa che bisogna fregarsene...si deve sempre puntare a migliorare ogni situazione...ma non vedo, pur lavorando nel settore, questa situazione disastrosamente descritta.
- blackbird
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
@ JT8D:
concordo con te.Devo dire che personalmente non mi è sembrato che l'articolo gridasse allo scandalo....lo scandalo se c'è è una logica conseguenza dei fatti ivi riportati che sono pure ben documentati...Ciò che è stato detto dai nostri piloti per me è la prova n.1 e non mi piacciono gli atteggiamenti di "difesa ad oltranza" di chi non è pilota professionista e dunque ha ben poco da confutare se non il suo personale "non ci credo".
per quanto io riconosca che una delle più grandi funzioni del forum è stata aiutare chi ha "paura del volo" non riesco tuttavia ad immaginare un atteggiamento di difesa a tutti i costi che precluda che accadano fatti molto gravi all'interno del panorama dell'aviazione professionale.
è giusto in definitiva prendere questo articolo con il giusto distacco e confrontarlo con i pareri di chi puo' confutare o meno ciò che esprime.
opinioni personali a parte!
concordo con te.Devo dire che personalmente non mi è sembrato che l'articolo gridasse allo scandalo....lo scandalo se c'è è una logica conseguenza dei fatti ivi riportati che sono pure ben documentati...Ciò che è stato detto dai nostri piloti per me è la prova n.1 e non mi piacciono gli atteggiamenti di "difesa ad oltranza" di chi non è pilota professionista e dunque ha ben poco da confutare se non il suo personale "non ci credo".
per quanto io riconosca che una delle più grandi funzioni del forum è stata aiutare chi ha "paura del volo" non riesco tuttavia ad immaginare un atteggiamento di difesa a tutti i costi che precluda che accadano fatti molto gravi all'interno del panorama dell'aviazione professionale.
è giusto in definitiva prendere questo articolo con il giusto distacco e confrontarlo con i pareri di chi puo' confutare o meno ciò che esprime.
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008




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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Scusa pero'....quello era gia' cpt....se tu cambiassi compagnia non penso che ti farebbero N simulatori e N^2 tratte etc etc. no?air.surfer ha scritto: Ah. Per inciso. Io per sedermi a sinistra, ho fatto N simulatori, N al quadro tratte, ingoniato N rospi, sono stato valutato da decine di LT, TRI TRE e sputato il sangue per 12 mesi circa. Altro che 45 minuti al simulatore....
Comunque non puoi negare che l'articolo sia fatto alla "sensazionale maniera" giusto per far leva sull'emotività della gente e non tanto per denunciare qualcosa....insomma....l'articolo fatto per vendere no? Onestamente penso che fosse anche partito da un fondo di verità ha dato volutamente delle sfumature da tragedia annunciata che così non è...
Ciao!
P.S. Le pressioni di compagnia ci possono anche essere ma non ho mai visto fermare qualcuno perche' ha fermato un aereo a terra non volabile e uno che parte non in sicurezza è comunque un *****!

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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Non scrivere o scrivere su un altro scalo per non fermare l'aereo non significa necessariamente non farlo volare in sicurezza...o no? Poi cosa non scrivesse quella compagnia nn so....peterfly 65 ha scritto:Anni fa una compagnia venne sorpresa perchè operava con due qtb uno che si tramandavano i piloti con le avarie e uno ufficiale per l'autorità sempre perfetto.
Ciao!
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Non essere cosi sicuro sul fattoche alcune compagnie non ti fanno niente se fermi un aereo.Per quanto riguarda le selezioni prova a chiedere a qualcuno che le ha fatte le in emirates o in british come sono...............non ti fanno solo una missione al simulatore
Ultima modifica di peterfly 65 il 5 luglio 2008, 19:29, modificato 1 volta in totale.
Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Nonle scrivevano proprio, le avarie se le passavano su un altro libro. Comunque non è solo il fatto di fermare un aereo o no l'unica cosa importante. E' evidente che i giornalisti gridano sempre allo scandalo altrimantei chi glieli compra i giornali.
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Prendo per buono quello che ha scritto Gatti, che di certo non è né Carl Bernstein né Bob Woodward, ma come loro anche lui avrà avuto le sue "gole profonde"...
Fate come volete, ma io volo lo stesso

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"Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti" (Carlo Alberto Dalla Chiesa)
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
mah..io tanti problemi non me l faccio, volo lo stesso anch io!Kansai ha scritto:Fate come volete, ma io volo lo stesso![]()

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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
L'articolo usa toni un po' forti per sottolineare un settore che è gravemente carente di normativa e controllo. Non per questo necessariamente deve cadere un aereo ogni giorno, anzi.
Le continue riduzioni dei costi non dovrebbero intaccare la sicurezza e sicuramente non dovrebbero pegggiorare la già scarsa qualità della vita dei piloti che vi ricordo sono l'ultima barriera prima dell'incidente.
Le continue riduzioni dei costi non dovrebbero intaccare la sicurezza e sicuramente non dovrebbero pegggiorare la già scarsa qualità della vita dei piloti che vi ricordo sono l'ultima barriera prima dell'incidente.
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Mi diventi campionessa di demagogia? Si vede che stai invecchiando....Flory ha scritto: Scherzi a parte, credo che non sia un problema specifico dei piloti, ma della situazione lavorativa in genere in Italia. Mi direte voi, giustamente, che con un pilota stanco rischi la pelle, ma non è così anche per gli infermieri, i medici, i tizi che lavorano sull'autostrada...E i poveracci della Thyssen??

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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Arguta osservazione... c'è tutto un sistema "dietro", su cui personalmente (soprattutto quando si parla di AZ) ripongo la massima fiducia. Però chi vola - magari malvolentieri - vede i due piloti in cockpit come la prima barriera....air.surfer ha scritto: Le continue riduzioni dei costi non dovrebbero intaccare la sicurezza e sicuramente non dovrebbero pegggiorare la già scarsa qualità della vita dei piloti che vi ricordo sono l'ultima barriera prima dell'incidente.

Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Ok...su questo concordo in pieno!air.surfer ha scritto:Le continue riduzioni dei costi non dovrebbero intaccare la sicurezza e sicuramente non dovrebbero pegggiorare la già scarsa qualità della vita dei piloti che vi ricordo sono l'ultima barriera prima dell'incidente.

Ciao!
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
A me sembra, per quanto riguarda il nostro paese,che ci sia un problema Enac prima di tutto...
scusate,ma una denuncia del genere su quel settimanale,con la dovuta risonanza, non potrebbe essere un mezzo tramite cui obbligare Enac ad uscire alla luce del sole e "far vedere" che almeno si sta occupando della faccenda?
Diciamo che in teoria se davvero ci sono delle violazioni,un'ente serio dovrebbe far vedere un interesse nel risolvere il problema... che i piloti siano sfruttati si sa! e lo sanno anche le authority,che fan finta di non vedere...
spero di non aver scritto frignacce!
scusate,ma una denuncia del genere su quel settimanale,con la dovuta risonanza, non potrebbe essere un mezzo tramite cui obbligare Enac ad uscire alla luce del sole e "far vedere" che almeno si sta occupando della faccenda?
Diciamo che in teoria se davvero ci sono delle violazioni,un'ente serio dovrebbe far vedere un interesse nel risolvere il problema... che i piloti siano sfruttati si sa! e lo sanno anche le authority,che fan finta di non vedere...
spero di non aver scritto frignacce!

- aurum
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Vorrei focalizzare l'attenzione su un aspetto citato dall'articolo:l'addestramento.Questa e' la parola chiave in cui si riassume la sicurezza del volo .
In essa convergono quelle misure correttive fornite per ridurre i rischi connessi alle operazioni di volo.
Purtroppo l'addestramento ha un costo,ed e' anche alto in termini economici (anche se ai fini della flight safety questo costo si ripaga ampiamanente) e per i moderni imprenditori i costi sono la bestia nera dell'economia aziendale.
Perche' quindi meravigliarsi di cio' che operatori del settore,organizzazioni aeronautiche,sindacati professionali e stampa specializzata hanno denuciato gia' da tempo.
Addestramento vuol dire sottrarre tempo all'attivita' di volo e in alcune compagnie questo tempo non e' neanche retribuito.Addestramento vuole anche dire investimenti ma questo e' difficile da capire per chi dietro ad una scrivania e' intento solo ad eliminare i numeri rossi.E' un po' come risparmiare i sodi del casco per andare in moto.
Anni di studi,ricerche e analisi del sistema ,vengono purtroppo oggi messi in discussione da interessi economici che spesso travalicano gli stessi principi etici e morali.
Oggi si assiste al palesarsi di un pericolo subdolo,che non viene annunciato da nessun master warning,da nessun parametro fuori limiti.E' un pericolo latente,dal quale l'uomo pilota ha poche difese;e' un pericolo fatto di stress,condizionamenti,tensioni.L'analisi degli eventi oggi mettono in luce episodi come quello dei piloti che si addormentano magari dopo qualche ora in "deroga" alle QUATTORDICI legalmente riconosciute,o come colui che si siedeva in cockpit solo due giorni dopo la perdita di un figlio(paura di perdere il posto se si fosse preso qualche giorno in piu'?) evitando un buco sulle colline romane solo grazie all'intervento del copilota,o come chi si infilo' nel mar rosso dopo aver passato la notte avanti e'ndre' sull'Egeo e si accingeva al suo terzo volo con gia' dodici ore di servizio e gli occhi gonfi dalla luce dell'alba.O ancora come quello che per perdere quota mise un 737 in spirale stretta (si salvo' solo grazie a San Patrick!) per risparmiare i soldi di una riattaccata!(ma MOL gli chiedera' indietro anche quelli?
)
Quando si dice che deve essere il mercato a determinare l'economia,forse sara' vero per una fabbrica di pomodori in scatola,non certo per una compagnia aerea!
Quello che denuncia l'articolista dell'Espresso e' cosa gia' risaputa e come molte cose in Italia,finora taciuta solo per interesse di qualcuno.
Forse si e' ancora in tempo!
In essa convergono quelle misure correttive fornite per ridurre i rischi connessi alle operazioni di volo.
Purtroppo l'addestramento ha un costo,ed e' anche alto in termini economici (anche se ai fini della flight safety questo costo si ripaga ampiamanente) e per i moderni imprenditori i costi sono la bestia nera dell'economia aziendale.
Perche' quindi meravigliarsi di cio' che operatori del settore,organizzazioni aeronautiche,sindacati professionali e stampa specializzata hanno denuciato gia' da tempo.
Addestramento vuol dire sottrarre tempo all'attivita' di volo e in alcune compagnie questo tempo non e' neanche retribuito.Addestramento vuole anche dire investimenti ma questo e' difficile da capire per chi dietro ad una scrivania e' intento solo ad eliminare i numeri rossi.E' un po' come risparmiare i sodi del casco per andare in moto.
Anni di studi,ricerche e analisi del sistema ,vengono purtroppo oggi messi in discussione da interessi economici che spesso travalicano gli stessi principi etici e morali.
Oggi si assiste al palesarsi di un pericolo subdolo,che non viene annunciato da nessun master warning,da nessun parametro fuori limiti.E' un pericolo latente,dal quale l'uomo pilota ha poche difese;e' un pericolo fatto di stress,condizionamenti,tensioni.L'analisi degli eventi oggi mettono in luce episodi come quello dei piloti che si addormentano magari dopo qualche ora in "deroga" alle QUATTORDICI legalmente riconosciute,o come colui che si siedeva in cockpit solo due giorni dopo la perdita di un figlio(paura di perdere il posto se si fosse preso qualche giorno in piu'?) evitando un buco sulle colline romane solo grazie all'intervento del copilota,o come chi si infilo' nel mar rosso dopo aver passato la notte avanti e'ndre' sull'Egeo e si accingeva al suo terzo volo con gia' dodici ore di servizio e gli occhi gonfi dalla luce dell'alba.O ancora come quello che per perdere quota mise un 737 in spirale stretta (si salvo' solo grazie a San Patrick!) per risparmiare i soldi di una riattaccata!(ma MOL gli chiedera' indietro anche quelli?

Quando si dice che deve essere il mercato a determinare l'economia,forse sara' vero per una fabbrica di pomodori in scatola,non certo per una compagnia aerea!
Quello che denuncia l'articolista dell'Espresso e' cosa gia' risaputa e come molte cose in Italia,finora taciuta solo per interesse di qualcuno.
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
addirittura?!aurum ha scritto:Addestramento vuol dire sottrarre tempo all'attivita' di volo e in alcune compagnie questo tempo non e' neanche retribuito
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
io invece rinascerei per poter fare quella vitaFlory ha scritto: Per mio figlio sogno un futuro da bidello o da barbiere...![]()


mi trovi perfettamente d'accordo...Flory ha scritto: Scherzi a parte, credo che non sia un problema specifico dei piloti, ma della situazione lavorativa in genere in Italia. Mi direte voi, giustamente, che con un pilota stanco rischi la pelle, ma non è così anche per gli infermieri, i medici, i tizi che lavorano sull'autostrada...E i poveracci della Thyssen?? E le inchieste sui macchinisti delle Ferrovie? Turni massacranti, voluti dai lavoratori ed incentivati dall'azienda, al solo scopo di far lievitare gli stipendi e non procedere a nuove assunzioni.La realtà lavorativa in Italia è disastrosa, ed il settore aereo non fa eccezione.
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Salvo poi ogni tanto scoprire che mangiamo i pomodori alla diossina perchè sono stati coltivati di fianco ad una discarica abusiva per risparmiare o scoprire che i laureati di oggi hanno un livello medio di conoscenze/capacità decisamente inferiore a quello dei colleghi di pochi anni più vecchi perchè oggi tutti si devono laureare e le università competono sul mercato in base al numero di laureati o scoprire che siccome la Regione rimborsa le prestazioni mediche alle cliniche private convenzionate si fanno interventi (probabilmente) non necessari o scoprire che chi deve verificare i conti di una grande società quotata ha a disposizione il tempo necessario a mala pena per leggere il bilancio e poi richiuderlo etc. etc.aurum ha scritto: Quando si dice che deve essere il mercato a determinare l'economia,forse sara' vero per una fabbrica di pomodori in scatola,non certo per una compagnia aerea!
Sarà anche demagogia, come dice AS in risposta a Flory, ma è la realtà del "tutto e subito" dei nostri giorni ed è inevitabile che tutti i settori, aviazione compresa, ne siano coinvolti.
Sta poi a noi riuscire a soppesare le informazioni che ci vengono trasmesse, come diceva Paolo poco sopra.
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Ciao
Ho letto l'articolo, di per se è allarmante soprattutto per quanto riguarda i diritti del lavoratore-pilota, e naturalmente - ma questo vale per una quantità di professioni - per le potenziali ripercussioni sulla sicurezza. Prenderò un volo Eurofly per gli USA tra una settimana, non mi sento certo più in pericolo rispetto a prima di leggere l'articolo su Repubblica o i commenti su questo forum.
Ma... vi domando, in un forum dove esiste un'intera sezione sulla paura del volo, dove si riuniscono - mi sembra - enormi sforzi psicologici, umani, quant'altro per confortare chi si accinge a prendere l'aereo e alla sola idea si sconforta... in un forum come questo, vi domando, è coerente poi avviare una discussione - questo si - supersconfortante nei toni, dove una persona anche solo leggermente suggestionabile prenderebbe qualunque mezzo e non l'aereo, all'idea di essere nelle mani di una persona stanca, incompetente, non addestrata, demoralizzata, magari con qualche velleità suicida a causa dell'insoddisfazione e del mobbing? Perchè davvero commenti rassicuranti non ne ho letto. capisco le ragioni dei piloti... anch'io faccio parte di una categoria che di problemi ne ha una caterva... ma l'articolo di Repubblica e ancor più i commenti sul forum gettano una luce così tetra sulla professionalità dei piloti (non per colpa loro, ma il risultato è quello) che davvero spero che nessuno che avesse una qualche paura di volare legga mai tutti questi commenti. Passa davvero la voglia di mettere la propria vita nelle mani di questi piloti, Eurofly o altro.
A questo punto, davvero mi viene da pensare che è confortante l'idea che ci siano due piloti in cabina, e che se davvero è c0sì probabile che uno sia congestionato da stanchezza e insoddisfazione professionale, è improbabile che lo sia anche l'altro. Poi penso ai due piloti di quella compagnia, sorpresi a dormire in tandem... ehmm... quanto ci vuole per arrivare in USA con la nave?
Ciao
Mauro
Ho letto l'articolo, di per se è allarmante soprattutto per quanto riguarda i diritti del lavoratore-pilota, e naturalmente - ma questo vale per una quantità di professioni - per le potenziali ripercussioni sulla sicurezza. Prenderò un volo Eurofly per gli USA tra una settimana, non mi sento certo più in pericolo rispetto a prima di leggere l'articolo su Repubblica o i commenti su questo forum.
Ma... vi domando, in un forum dove esiste un'intera sezione sulla paura del volo, dove si riuniscono - mi sembra - enormi sforzi psicologici, umani, quant'altro per confortare chi si accinge a prendere l'aereo e alla sola idea si sconforta... in un forum come questo, vi domando, è coerente poi avviare una discussione - questo si - supersconfortante nei toni, dove una persona anche solo leggermente suggestionabile prenderebbe qualunque mezzo e non l'aereo, all'idea di essere nelle mani di una persona stanca, incompetente, non addestrata, demoralizzata, magari con qualche velleità suicida a causa dell'insoddisfazione e del mobbing? Perchè davvero commenti rassicuranti non ne ho letto. capisco le ragioni dei piloti... anch'io faccio parte di una categoria che di problemi ne ha una caterva... ma l'articolo di Repubblica e ancor più i commenti sul forum gettano una luce così tetra sulla professionalità dei piloti (non per colpa loro, ma il risultato è quello) che davvero spero che nessuno che avesse una qualche paura di volare legga mai tutti questi commenti. Passa davvero la voglia di mettere la propria vita nelle mani di questi piloti, Eurofly o altro.
A questo punto, davvero mi viene da pensare che è confortante l'idea che ci siano due piloti in cabina, e che se davvero è c0sì probabile che uno sia congestionato da stanchezza e insoddisfazione professionale, è improbabile che lo sia anche l'altro. Poi penso ai due piloti di quella compagnia, sorpresi a dormire in tandem... ehmm... quanto ci vuole per arrivare in USA con la nave?

Ciao
Mauro
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Naturalmente concordo.araial14 ha scritto:Io trasecolo! Sarò un ingenuo disinformato, sarò un emotivo, ma un articolo del genere su di un giornale a tiratura nazionale con distribuzione oltre confine non posso accettarlo e denuncio la smaccata assenza di deontologia di chi lo ha scritto.E' di un cinismo così bieco e basso che se la compagnia citata non corre ai ripari querelandolo, allora c'è veramente spazio per qualsiasi tipo di ilazione e in questo spazio ci possiamo sguazzare tutti con pari diritto di affermare qualsiasi cosa.La parola dell'uno contro la parola dell'altro senza avere la speranza di colpo ferire? In un settore così delicato come quello aeronautico nel quale per definizione nulla deve ( mi rifiuto di usare il condizionale) essere lasciato al caso e all'improvvisazione, nel quale fior di professionisti lavorano ogni giorno, piloti e AV in primis, si permette che un qualsiasi "Signor" Tal dei Tali faccia una denuncia di continui mancati omicidi e di improvvisazioni legate alle mani di presunti boia dei cieli? Inaudito, grave, gravissimo!Spero che i piloti e tutti coloro che sono coinvolti da questa vicenda quasi gotica , abbiano il coraggio di ribellarsi corporativisticamente e la dove qualsiasi forma di giustizia ha ancora la dignità nell'esser definita tale, far valere i propri diritti e con essi anche i nostri.airbusfamilydriver ha scritto: lo sò che è grave ma chi scrive quell'articolo l'espresso,fino alla settimana scorsa ci attacava(ricordi livadiotti) dicendo che eravamo una categoria di privilegiati scansafatiche
la dimostrazione che questi articoli,nel bene e nel male vengono pilotati per incidere sull'opinione pubblica
Ciao
Massimo
- Flory
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Lo vedi demagogico, il mio pensiero? Fosse così, a quest'ora, dopo aver conseguito la mia bella laurea in velinismo, averla dat... ehm....air.surfer ha scritto:Mi diventi campionessa di demagogia? Si vede che stai invecchiando....Flory ha scritto: Scherzi a parte, credo che non sia un problema specifico dei piloti, ma della situazione lavorativa in genere in Italia. Mi direte voi, giustamente, che con un pilota stanco rischi la pelle, ma non è così anche per gli infermieri, i medici, i tizi che lavorano sull'autostrada...E i poveracci della Thyssen??


Ed invece ho sbagliato tutto...
P.S...se commette un errore un pilota, ammazza centocinquanta persone...Pacifico...Ma non credo che l'errore di un macchinista venga perdonato dalla sorte, così come quello degli autisti di pulmann di linea...In parole povere, non credo che si stia discutendo del numero delle potenziali vittime : conta solo la realtà di stanchezza e stress nella quale il lavoratore si trova ad agire.
- air.surfer
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Un tantinello... GLi sfortunati operai della Thyssen non è che c'entrino molto con il 3ad.Flory ha scritto: Lo vedi demagogico, il mio pensiero?
Ah... quest'anno fai la Velona? Ti ci vedo proprio....Flory ha scritto: Fosse così, a quest'ora, dopo aver conseguito la mia bella laurea in velinismo, averla dat... ehm....dicevamo?

ROTFL! (Sbonk!)
- air.surfer
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
E non mi modificare i post... senno' ti devo rispondere 20 volte!!!Flory ha scritto: P.S...se commette un errore un pilota, ammazza centocinquanta persone...Pacifico...Ma non credo che l'errore di un macchinista venga perdonato dalla sorte, così come quello degli autisti di pulmann di linea...In parole povere, non credo che si stia discutendo del numero delle potenziali vittime : conta solo la realtà di stanchezza e stress nella quale il lavoratore si trova ad agire.

- air.surfer
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Re: Pirati dei cieli. Artico L'espresso 3 luglio 2008
Secondo te perchè un autista di pulman di linea non viene pagato come un pilota?Flory ha scritto: P.S...se commette un errore un pilota, ammazza centocinquanta persone...Pacifico...Ma non credo che l'errore di un macchinista venga perdonato dalla sorte, così come quello degli autisti di pulmann di linea...In parole povere, non credo che si stia discutendo del numero delle potenziali vittime : conta solo la realtà di stanchezza e stress nella quale il lavoratore si trova ad agire.
VEEELLONAAAA!

- Flory
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Manco m'hai dato tempo di formulare il mio pensiero: mi stavi col fiato sul collo! Mi sono venuti in mente gli operai della Thyssen solo perchè rammento che due di loro stavano al raddoppio del turno di lavoro...Sai com'è...il pane è amaro...
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Nella stessa situazione un pilota avrebbe fatto centinaia di morti, danni per svariate decine di milioni di dollari (probabilmente pure per terra) e decretato (forse) la fine della sua compagnia. Secondo te c'è differenza?Flory ha scritto:Manco m'hai dato tempo di formulare il mio pensiero: mi stavi col fiato sul collo! Mi sono venuti in mente gli operai della Thyssen solo perchè rammento che due di loro stavano al raddoppio del turno di lavoro...Sai com'è...il pane è amaro...
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Re: Pirati dei cieli. Articolo "L'espresso" 3 luglio 2008
Senti, Mascherò...non mi dare parola che devo prepararmi per uscire: vado dall'avvocato per intentare una causa di lavoro...
Perchè un autista del pulmann non guadagna come un pilota? Ma pretendi anche che ti risponda? Le domande cazzone le formuli alle utenti cazzone...
Ciao, caro...

Perchè un autista del pulmann non guadagna come un pilota? Ma pretendi anche che ti risponda? Le domande cazzone le formuli alle utenti cazzone...

Ciao, caro...