in fondo a me piaceva volare

Area dedicata alla discussione sull’Aviazione Militare, gli Aerei, i Reparti e le Basi, le Pattuglie acrobatiche

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ELTAR
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da ELTAR »

Mi permetto, forse, di anticipare un'altra cosa... L'incidente di Casalecchio di Reno... Il pilota in questione ( l'allora Ten Bruno Viviani) è rimasto a bordo del prorio velivolo fino all'ultimo, mostrando un sangue freddo incredibile... Ha cercato ( anche se inutilmente) di trimmare ( chi ci avrebbe pensato i simili frangenti, con le fiamme a bordo?) l'aereo per essere sicuro che si dirigesse nell'area che aveva scelto per l'impatto. Purtroppo non andò così, ma il comportamento ne rende il merito.
L'incidente nei primi anni '90 che ha coinvolto un AMX del 3°Stormo, testimonia lo slancio del ten Valoti, che lanciatosi a bassa quota si fratturò la caviglia. Nonostante ferito riuscì ad evacuare, dalla proria abitazione in fiamme, danneggiata dall'aereo stesso, una signora rimasta ferita ed ustionata. Si rese disponibile addirittura per offrire eventualmente la propria epidermide ( anche se poi non necessaria ed inutile ai fini terapeutici)... E questo non per rimorso o senso di colpa, ma perchè appunto era un militare. Una persona che ha scelto di servire il proprio Paese ( come VVF, PS, CC, medici e tutti i cittadini che si comportano civilmente, pagano le tasse ecc.).
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
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Aldus
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

ELTAR ha scritto: Scusa Aldus, =; ma non credo che ci saranno MAI fonti serie ed attendibili su eventuali complotti di tale portata ( in primis 9/11).
L'11/9 c'è stato solo un attentato terroristico.
Punto.
Non c'è nessun complotto.
C'è un attentato e basta, stradocumentato in tutti i particolari.
ELTAR ha scritto: Uno, semplicemente, può avere un'opinione ed esporla agli altri in modo serio, argomentato, sicuramente non insistente, senza portare all'esasperazione e soprattutto non denigrando l'interlocutore o categorie particolari.
Ma infatti.
Si parla di una canzone di giovanotti che parla di un pilota "il mio nome è mai più", quindi non vedo cosa centri la CIA e tutte quelle cose con la carriera di un pilota (carriera che perl'altro ha scelto lui, non gliel'ha imposta nessuno).
Siccome raul parla di "complotti" di tutti i tipi, capisci che non è come parlare di come funziona un alettone.
Non basta dire "secondo il new york time..." bla bla bla.
Il new york time può dire quello che vuole, ma un'argomentazione vasta e delicata come quella non si riduce a quattro chiacchericci di un giornale.
Servono prove solide, ineccepibili, concrete, inconfutabili.
Chi della CIA ha fatto quella mossa? (perchè non basta dire la CIA per dire "tutti i dipendenti"!)
Quel tizio (chiunque sia) perchè l'ha fatta?
A che scopo?
Come c'è riuscito?
Chi lo ha scoperto?
In che modo?
I dettagli e la documentazione di tale operazione segretissima dove sono?
Etc etc.
Ciò NON vuol dire che quel che ha raccontato raul sia falso.
Vuol dire solamente che NON basta un "secondo il new yok time..." per costituire una prova seria di certe affermazioni.
Anche la FOX aveva ai tempi accusato la NASA di "farsa lunare".
Perchè?
Boh non si sa.
Fatto sta che aldilà di quello che diceva la FOX, la sua tesi era in torto marcio, ha raccontato una ca***ta bella e buona, e ha accusato la NASA di una cosa inesistente (e con questa storia la FOX e/o qualcun'altro ci ha pure fatto soldi a palate, tanto per essere chiari).
Per cui vediamo di essere seri con queste argomentazioni.
I complotti ultrasegreti non sono cose improvvisate da bambini dell'asilo così inetti da farsi sgamare dal primo network o sito internet che passa di lì.
Se il new york time è in possesso di simili informazioni riservate, che mostri qualcosa di più attendibile che non sia solo un "secondo noi è successo così", altrimenti potrei dire anch'io "secondo me è una baggianata che vi siete inventati per fare odiens e vendere più copie".
Finchè non tirano fuori prove eclatanti di ciò che raccontano, tutti i loro "secondo noi..." valgono tanto quanto i miei.
Spetta a chi accusa tirar fuori prove concrete, NON alla controparte dimostrare che non è vero, altrimenti seguendo questa prassi io potrei dire di avere un "drago in giardino" e poi vi dico "adesso dimostratemi VOI che non è vero".
Eh no signori, non è così che funziona la cosa!
Se io dico di avere il drago in giardino, sono IO che devo portare le prove maniacali a sostegno di quanto ho detto.
E la prova non sarebbe certo il new york time o il corriere della sera che dice "secondo noi aldus ha ragione".
Ripeto non voglio accusare nè raul, nè il new york time.
Voglio vedere roba seria, prima, non i sentito dire, dopodichè eventualmente si discute.
La roba seria non c'è?
Spiacenti, la discussione è già bella che finita, e non sta a me nè a chiunque altro dimostrare il contrario di qualcosa che magari non esiste affatto ed è stato inventato di sana pianta.
E' come per gli incidenti aerei.
Quante volte abbiamo visto network o giornali che dicono "SECONDO NOI è successo questo, quello, e quell'altro"?
Le prove?
Non ci sono, ovvio, solo chiacchericci.
Che facciamo allora, diamo immediatamente retta a qualunque cosa che scrive un giornale, oppure ci fidiamo dei professionisti che indagano sugli incidenti aerei?
Per cui lo ripeto: se il new york time HA informazioni dettagliate e prove inconfutabili di simili complotti CIA Vs Rettiliani...le tiri fuori.
E' inutile gettare il sasso e nascondere la mano.
Se hanno detto che la CIA è infognata in quella storia, comunque sia... oramai l'hanno detto.
Ossia mò sono nei guai, non ci si nasconde più.
Guai per guai, che tirino fuori le prove serie e le sbattano in faccia a tutto il mondo, almeno tutti sapranno che sono nel vero ed è tutto provato e dettagliato.
Oppure che non ne parlino proprio, perchè il parlare (accusare) la CIA con le prove, o senza prove, NON cambia l'accusa fatta, non cambia il rischio che si corre!
Presumo dunque che se il new york time ne ha parlato, le prove maniacali le ha: le deve avere per forza.
Bene gradiremmo tutti vederle, documentate in ogni particolare, nome, data, evento.

E a parte questo siamo OT col tema della canzone di giovanotti che riguarda i piloti (o il pilota) militari.
CIA, FBI, KGB, etc, sono totalmente fuori contesto dal discorso.
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Caligola91
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

Bah...per carità, sono d'accordo col fatto che ci si possa soffermare a riflettere su a che cosa servano realmente gli aerei militari. La risposta è: "Ad uccidere" e penso che non ci siano molti altri mezzi per dirlo...inutile trovare scuse come "guerra difensiva" o cose simili...sono stati creati per tale scopo e basta. Poi logicamente lo scopo dell'organismo che gli utilizza è "difendere", ma questo non implica il non uccidere se necessario.

In qualsiasi caso trovo comunque sciocco che una persona che ha deciso di fare una carriera militare, d'improvviso abbia questa sorta di "conversione"...insomma, se non vuoi che succedano queste cose NON ti arruoli nell'esercito (in qualsiasi suo reparto). Non ditemi che una persona prima di arruolarsi non sa a che cosa servono gli aerei militari, né quale potrebbero essere le implicazioni di certi ordini che in futuro potrebbero essergli dati...è solo questione di coerenza con sè stessi: se fai il militare compi una scelta importante, ti devi soffermare prima a pensare al tuo futuro, non mentre lo fai o dopo...perchè risulta inutile. Io, lo ribadisco, sono d'accordo con quanto dice il video (certo, è logico che non si tratti solo degli USA, come qualcuno diceva qualche post fa, ma bisognerebbe parlare anche di Cina, Russia eccetera...), però credo che bisogni farsi un'esame di coscenza PRIMA di entrare in una carriera militare, non DURANTE.
:alien:
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Aldus
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

TUTTI sino a prova contraria sono daccordo col concetto che "guerra = bruttissima cosa".
Su questo non si discute, non c'è niente da discutere, lo sappiamo tutti.

Quello che si critica, anzi giusto per essere trasparenti, IO critico di quella canzone è il dipingere il pilota militare in un modo che non ha nulla a che vedere con la realtà.
Perchè?
Perchè QUI su MD80.It, fortunatamente i piloti militari li abbiamo.
Non ci serve dunque il giovanotti con le sue canzoni per farci "imparare" chi è, e cosa è, un pilota militare.
Volete sapere i pensieri di un pilota militare?
Volete sapere le sue emozioni?
A cosa crede?
Perchè lo fa?
La sua preparazione?
I suoi ideali?
I suoi studi?
Cosa sogna?
Cosa mangia?
A cosa ambisce?
Cosa prova?
Insomma... volete sapere la sua intera vita?
Benissimo, chiedetelo direttamente a loro su Md80.It, e loro vi diranno direttamente con la loro voce tutto ciò che vi interessa sapere.
Cose che il giovanotti non sa, e manco si sogna di sapere o di approfondire perchè non è nel suo interesse e non è il suo mestiere.
Chi meglio di un pilota militare può dirvi tutto sul pilota militare?
Il giovanotti?
Il Pelù?
Il mio salumiere?
Il new york time?
Oppure IL pilota militare in persona (chiunque esso sia) che abbiamo la fortuna di avere qui ed è a nostra/vostra completa disposizione per ogni domanda?

E' inutile quindi che continuiamo a tergiversare.
Fossimo un sito di ferrovieri (con tutto il rispetto per la categoria) potremmo parlare dei "chissà...", dei "secondo me...", dei "io dico che...".
Ma siccome siamo un sito di aviazione e abbiamo la fortuna di avere sul portale dei VERI piloti militari, approfittate d loro per farvi raccontare la rava e la fava.
Giusto?
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mAav
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

Aldus ha scritto:TUTTI sino a prova contraria sono daccordo col concetto che "guerra = bruttissima cosa".
Su questo non si discute, non c'è niente da discutere, lo sappiamo tutti.

Quello che si critica, anzi giusto per essere trasparenti, IO critico di quella canzone è il dipingere il pilota militare in un modo che non ha nulla a che vedere con la realtà.
Perchè?
Perchè QUI su MD80.It, fortunatamente i piloti militari li abbiamo.
Non ci serve dunque il giovanotti con le sue canzoni per farci "imparare" chi è, e cosa è, un pilota militare.
Volete sapere i pensieri di un pilota militare?
Volete sapere le sue emozioni?
A cosa crede?
Perchè lo fa?
La sua preparazione?
I suoi ideali?
I suoi studi?
Cosa sogna?
Cosa mangia?
A cosa ambisce?
Cosa prova?
Insomma... volete sapere la sua intera vita?
Benissimo, chiedetelo direttamente a loro su Md80.It, e loro vi diranno direttamente con la loro voce tutto ciò che vi interessa sapere.
Cose che il giovanotti non sa, e manco si sogna di sapere o di approfondire perchè non è nel suo interesse e non è il suo mestiere.
Chi meglio di un pilota militare può dirvi tutto sul pilota militare?
Il giovanotti?
Il Pelù?
Il mio salumiere?
Il new york time?
Oppure IL pilota militare in persona (chiunque esso sia) che abbiamo la fortuna di avere qui ed è a nostra/vostra completa disposizione per ogni domanda?

E' inutile quindi che continuiamo a tergiversare.
Fossimo un sito di ferrovieri (con tutto il rispetto per la categoria) potremmo parlare dei "chissà...", dei "secondo me...", dei "io dico che...".
Ma siccome siamo un sito di aviazione e abbiamo la fortuna di avere sul portale dei VERI piloti militari, approfittate d loro per farvi raccontare la rava e la fava.
Giusto?
Come sempre Aldus super quotato.
In ultima analisi si è arrivato al nulla: Draklor ha già detto la sua, ha controbattuto a raoul che a quanto pare non ha idea di cosa sia il pilota militare.
Si è arrivato alla conclusione quindi: su md80.it si scrive in favore dell'aviazione, dei piloti e delle loro azioni. Tutto il resto non conta.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Almost Blue »

OT:
Draklor ha scritto:Ieri un bambino(avrà avuto 5 anni) che stava con i genitori mi ha visto(ero al National Museum of Naval Aviation a NAS Pensacola ed ero in tuta da volo),si è messo sull'attenti e mi ha fatto il saluto militare(immaginate un bimbo che lo fa) e mi ha detto "thanks for serving"(grazie per servire).
Apparte la scena molto divertente ciò mi ha fatto riflettere ancora un volta.
Questa frase "thanks for serving" o "thanks for your service" ci viene detta infatti da un sacco di persone.

Ecco,gli americani ti ringraziano per servire il paese o per servire un paese che è loro alleato e poi a me invece tocca sentire certe cose da alcuni miei connazionali...
OT: ma tu vai sugli Harrier o sei elicotterista come da stemma? A Pensacola non addestrano i piloti aeronavali?
In Italia da dove vengono i piloti navali ? Da Pozzuoli via Pensacola? Ma allora non sarebbero marinai, ma aviatori dati alla Marina. Non ci capisco niente!
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mAav
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

Draklor ha scritto:Ieri un bambino(avrà avuto 5 anni) che stava con i genitori mi ha visto(ero al National Museum of Naval Aviation a NAS Pensacola ed ero in tuta da volo),si è messo sull'attenti e mi ha fatto il saluto militare(immaginate un bimbo che lo fa) e mi ha detto "thanks for serving"(grazie per servire).
Apparte la scena molto divertente ciò mi ha fatto riflettere ancora un volta.
Questa frase "thanks for serving" o "thanks for your service" ci viene detta infatti da un sacco di persone.

Ecco,gli americani ti ringraziano per servire il paese o per servire un paese che è loro alleato e poi a me invece tocca sentire certe cose da alcuni miei connazionali...
Ecco è proprio questo il pilota militare.
Da Italiano sono VERAMENTE ORGOGLIOSO di avere te, Draklor, come bandiera nazionale all'estero.
è questo che bisogna provare, ORGOGLIO.
Polemiche? fiumi di parole SPRECATE.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da neutrinomu »

Non voglio continuare in questa polemica ma ripeto il concetto che ho già espresso. La delinquenza non è colpa della polizia. Nessun poliziotto o carabiniere è felice se magari è costretto a sparare ad un malvivente (forse qualche sadico ci sarà ma costituisce una esigua minoranza) e men che mai se il suo colpo accidentalmente colpisse qualche innocente. Purtroppo la delinquenza esiste e c'è bisogno di qualcuno che la combatta, se no si che staremmo nei guai (per usare un eufemismo). Se non altro la presenza della polizia costituisce un deterrente per impedire di cadere nell'anarchia totale.

Purtroppo la delinquenza esiste anche a livello di stati, non c'è nulla da fare e dobbiamo prenderne atto. Magari un giorno vivremo in un mondo felice. Cosa sarebbe accaduto se nel 1940 Gran Bretagna o Stati Uniti fossero stati beccati completamente sguarniti. A quest'ora saremmo costretti ad alzare il braccino e dire Sigl Heil e ogni anno qualche milione di persone sparirebbe nei forni per i motivi più disparati... O peggio. Pensateci. Al contrario, se le potenze alleate si fossero dimostrate più determinate e non fossero state così titubanti davanti alla strafottenza nazista probabilmente ci si saremmo risparmiati quasi 60 milioni di morti. Qualche volta basta farsi vedere determinati e mostrare i muscoli per evitare una guerra. Per certi personaggi il pacifismo viene preso come un segno di debolezza.

Dirò una frese scontata ma i romani lo dicevano già duemila anni fa: se vuoi la pace stai pronto alla guerra!
Swishhhhh! Faster than light! :scrambleup:
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Almost Blue »

Fantastico, grazie.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

Draklor ha scritto:Ieri un bambino(avrà avuto 5 anni) che stava con i genitori mi ha visto(ero al National Museum of Naval Aviation a NAS Pensacola ed ero in tuta da volo),si è messo sull'attenti e mi ha fatto il saluto militare(immaginate un bimbo che lo fa) e mi ha detto "thanks for serving"(grazie per servire).
Apparte la scena molto divertente ciò mi ha fatto riflettere ancora un volta.
Questa frase "thanks for serving" o "thanks for your service" ci viene detta infatti da un sacco di persone.

Ecco,gli americani ti ringraziano per servire il paese o per servire un paese che è loro alleato e poi a me invece tocca sentire certe cose da alcuni miei connazionali...
bah...guarda, considerato che da recenti sondaggi risulta che circa il 48% degli americani crede che la Terra sia effettivamente stata creata da Dio in 7 giorni, e data la ignoranza generale della popolazione americana (testimoniata dai non pochi video su youtube in cui si fanno domande di carattere generale ai cittadini usa, tanto per dirne una), direi che è meglio così :lol: Non invidio la loro situazione né il loro modo di pensare.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

Draklor ha scritto:E cosa centra? Anch'io critico tantissimo gli americani(in 2 anni nè ho viste di cotte e di crude) ma semplicemente volevo sottolineare come hanno molto rispetto ed ammirazione per i militari,oltre ad un grande patriottismo(magari non al livello dei francesi...).
Siamo patriottici anche qui in Italia, io lo sono molto.
A differenza di qualcuno magari...
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da touchdown »

mAav ha scritto:
Draklor ha scritto:E cosa centra? Anch'io critico tantissimo gli americani(in 2 anni nè ho viste di cotte e di crude) ma semplicemente volevo sottolineare come hanno molto rispetto ed ammirazione per i militari,oltre ad un grande patriottismo(magari non al livello dei francesi...).
Siamo patriottici anche qui in Italia, io lo sono molto.
A differenza di qualcuno magari...
non è la stessa cosa...negli states se muore un soldato praticamente è lutto nazionale. Qui è tanto se gli danno la 21^ pag. su un giornale nazionale...non è questione di me, di te, eo di lui. E' questione di nazioni:sono culture diverse.
"...e mentre la mente, in silenziosa ascesa, superava l'alto, inviolato santuario dello spazio, levai in alto la mano e sentii il volto di Dio." - J.G.Magee Junior


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controlli pre-acro fatti, virata di sicurezza, riferimento, 7000 ft, motore a 10 di PDA...85 nodi...83...82..81...80....TUTTO PEDALE E BARRA ALLA PANCIA!!
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da F111-WIZZO »

io invece quoto Bob Dylan, Masters of war.

O/T
Sapete dirmi quale nazione ha lanciato bombe atomiche sulla popolazione inerme?

@ Aldus- gli aerei non sparano soltanto, ma lanciano anche bombe, o credi ancora alla
fatalità dei danni collaterali?
Whenever you find yourself on the side of the majority, it's time to pause and reflect.
"Eagles don't gobble and turkeys don't fly"

(walks away kicking stones)
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da jasair »

Scusate...vorrei fare una domanda a chi sostiene che gli aerei militari sono fatti per uccidere...escludendo i caccia ed i bombardieri...

...il C130 è fatto per uccidere? ed il C27J? il G222? ed i vari elicotteri EH101, AB212, AB412, SR61 etc etc?

...sapete chi compie azioni SAR? e di chi sono i mezzi aerei che portano a casa i nostri connazionali in caso di instabilità politiche nel mondo? e di chi sono i mezzi utilizzati durante disastri naturali in Italia? ed i trasporti sanitari urgenti?
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Almost Blue »

Caligola91 ha scritto: bah...guarda, considerato che da recenti sondaggi risulta che circa il 48% degli americani crede che la Terra sia effettivamente stata creata da Dio in 7 giorni, e data la ignoranza generale della popolazione americana (testimoniata dai non pochi video su youtube in cui si fanno domande di carattere generale ai cittadini usa, tanto per dirne una), direi che è meglio così Non invidio la loro situazione né il loro modo di pensare.

Non volevo più entrarci in questo thread ma non posso farne a meno.
E tu Caligola91 NON crederai davvero che il 50% degli Statunitensi creda davvero che il mondo fu creato in "7 giorni" !
Quando si leggono le cose, soprattutto di sti tempi, MAI devi cacciare la tua testa nel sacco di che scrive, ok?
Prendere tutto "con un grano di sale", cioè con grande distacco e poi chiedersi se le cose stanno veramente così.
Se fai una serie di interviste del genere in un paese arabo, il 99% delle persone ti risponderà che Dio è UNO e Maometto è il suo Profeta, se andrai ngli USA, invece ti diranno che Dio fece la Terra in sei (NON sette) giorni ed il settimo si riposò. Se vai in Israele a fare ste domande non solo ti diranno questo, ma ti diranno anche che il giorno sacro è il Sabato, invece per noi è la Domenica, mantre per l'Islam è il Venerdì. Cosa significa ? Non che potemo fa un lungo ponte nel weekend... ma significa che nel Mondo abbiamo TUTTI la necessità di affermare CON ORGOGLIO che noi apparteniamo ad un certo GRUPPO.
Perciò se uno Statunitense ti dice che Dio creò il mondo in sei giorni, non lo fa perchè è un semplicione-bambinone, ma ti sta dicendo chiaro e tondo che è di cultura Protestante e puritana e che la sua comunità si rifà alla sacra Bibbia e che lui ci tiene a sottolineare qual' è il suo retaggio storico. Storicamente, i Protestandi furono perseguitati e costretti a fuggire dalla vecchia Europa cattolica, per non essere sopraffatti fisicamente. Ancora oggi, 350 anni dopo, questo sentimento di orgogliosa appartenenza a coloro che fuggirono, esplorarono e colonizzarono il Nuovo Mondo e divennero una Superpotenza tale da eclissare per sempre l'Impero di sua Maestà britannica, si palpa CHIARAMENTE nello spirito USA.
Coloro che si servono di simili atgomenti per avvalorare la tesi dell' Americano frolloccone, spaccone ed ignorantone sono pessimi giornalisti, non solo non sono dei professionisti, ma mentono sapendo di mentire, sono mistificatori della peggior specie, sono dei BUFFONI di Corte. Essi mirano solo a solleticare i bassi istinti della massa, in questo caso italiana, perchè ormai sanno bene a quali argomenti questa massa è sensibile. Ti consiglio di guardartene molto bene in futuro. Se non altro perchè pensano che il 99% di quelli che leggono non sono che un mucchio di ignoranti. Ma non ti senti già offeso ad essere trattato da ignorante?
Fa parte di una certa cultura italiana che ci trasciniamo dietro, almeno fin dal Fascismo:
I) Per i fascisti, gli USA non erano che il regno delle americanate e dei gangsters (per i nazisti gli americani non sapevano che "costruire lamette da barba" e la teoria della fissione dell'atomo non era che un complotto giudaico) : la storia ci insegna come finì...
II) Per i sedicenti "cattolici" e DC, "l' homo faber fortunae suae" nonchè la prosperità e ricchezza che ne derivano sono "peccato". ( !!!) Ma si può essere più ipocriti di così?
III) Per i comunisti, l'uomo in quanto soggetto NON esiste. Infatti non c'è che un non meglio specificato "popolo"...Quindi immagina cosa pensavano e che cosa FACEVANO a chi, invece di massificarsi, pensava a sè e si arricchiva: non era che: "Il Padrone parassita, che sfruttava gli operai ed i contadini !
Ma ci rendiamo conto da dove viene la coltura italiana degli ultimi 70-80 anni ?
E sorridiamo degli Statunitensi che salutano chi serve lo Stato con un'uniforme addosso? Noi siamo un misto di almeno tre "filosofie" che sono state giudicate FALLIMENTARI dalla Storia stessa !
Salutare un'uniforme non sigifica essere bambinoni, significa sottolineare che ci si sente di appartenere ad un insieme di valori socialmente condivisi e condivisibili. Non avere nulla da salutare indica anche un vuoto interno secondo me, un appiattimento, un luogo dove non accade mai nulla, perchè in fondo nulla ha importanza, un nichilismo che non porta a nulla perchè in fondo non ha nulla da generare.
Noi Italiani siamo abituati a sorridere delle uniformi, forse perchè abbiamo perso ignominiosamente la guerra che avevamo VOLUTO e dichiarato, ma soprattutto credo che sia perchè noi NON abbiamo MAI avuto veramente bisogno di qualcuno con un' uniforme addosso che ci difendesse sul serio dal Nemico e quindi non sappiamo che cosa significhi una vera minaccia alla nostra sopravvivenza. Ci riteniamo un paese ricco di cultura (?) e di storia greca e romana, ma sono parole vuote, prive di sostanza, che non servono a un fico nella realtà.
Solo la mia opinione? Ok va bene e allora limitiamoci solo alla Storia:
"...Riteniamo di per sè evidentissime queste Verità:
Che tutti gli Uomini sono creati UGUALI.
Che Dio li ha investiti di Diritti Inalienabili, i quali sono il Diritto alla Vita, il Diritto alla Libertà ed il Diritto alla ricerca della Felicità.
Che per garantire tali Diritti furono istituiti tra gli Uomini i Governi i quali traggono i loro poteri dal CONSENSO dei Governanti.
Che quando una forma di Governo è dannosa, il POPOLO ha il diritto di mutarla o abolirla....fidando nella Divina Provvidenza...".
Vai pure, se vuoi, a vedere a COSA appartengono ste poche frasi...Ti dico solo l'anno: 04/07/1776.
Cos'era l'Italia nell'anno del Signore 1776? Cos'era l'Europa nel 1776? Mi permetto: NON esistevano manco! Non erano che un accozzaglia di staterelli medievali in perenne guerra tra loro, con i loro Re e monarchi "per diritto divino", compreso er Papa-Re, che se nun gli andavi a genio te mozzavano pure la capoccia...in poche parole, il MEDIOEVO, quello che ancora oggi abbiamo sotto gli occhi quando ci occupiamo di molti paesi del cosiddetto "Sud del Mondo" e non solo.
L' Unione Sovietica operò così bene, per almeno tre decenni, che anche se non ci riuscirono, ancora oggi se ne sentono le conseguenze. Crearono le condizioni perchè si potesse verificare, nei paesi oltre cortina, la lenta erosione di ciò che rappresenta l' ossatura di uno stato: screditare autorità, scuola, istituzioni, forze armate, forze dell'ordine, che vennero sottoposte a una continua campagna denigratoria e disgregatoria: provarono a svuotarci dall'interno, in vista dell'invasione dall'esterno, che non venne mai; ma ancora oggi, in Europa riecheggia tutto questo. Il "Padrone", lo "sbirro"...dagli! Dagli! Studenti universitari mantenuti e nullafacenti che prendevano a sassate Poliziotti che lavoravano per vivere e magari mantenevano una famiglia. Borghesi che vivevano di rendita prendevano a sassate i veri Proletari, Poliziotti e Carabinieri:Il TOTALE ed assoluto capovolgimento dell' ideale marxista-leninista. Mi sono sempre chiesto COSA sarebbe successo a quei "signori" che sfilavano col pugno chiuso se, invece che in una Bologna o in una Firenze, fossero andati a tirar sassi alla Polizia per le strade della Mosca sovietica. O se avessero impedito le lezioni, lordando i muri dell'Università con i loro escrementi, in qualche istituto sovietico...chissà....
Tornando a noi, anche se, come tutti i Paesi, anche gli USA possono aver fatto errori più o meno colossali, io non me la sento di disprezzarli perchè noi siamo culturalmente più vicini a loro che a qualunque altro paese.
Che ci piaccia oppure no, gli Stati Uniti d'America sono e restano la più antica Democrazia della Storia (e questo indipendentemente dal fatto che qualcuno voglia "esportarla" o meno).
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da JT8D »

Draklor ha scritto:Ieri un bambino(avrà avuto 5 anni) che stava con i genitori mi ha visto(ero al National Museum of Naval Aviation a NAS Pensacola ed ero in tuta da volo),si è messo sull'attenti e mi ha fatto il saluto militare(immaginate un bimbo che lo fa) e mi ha detto "thanks for serving"(grazie per servire).
Apparte la scena molto divertente ciò mi ha fatto riflettere ancora un volta.
Questa frase "thanks for serving" o "thanks for your service" ci viene detta infatti da un sacco di persone.

Ecco,gli americani ti ringraziano per servire il paese o per servire un paese che è loro alleato e poi a me invece tocca sentire certe cose da alcuni miei connazionali...
Volevo ringraziarti per questa bella testimonianza Draklor, che penso abbia aggiunto ancora più motivazione in quello che stai facendo, magari contribuendo ad alleviare i grandi sacrifici che comporta diventare un pilota militare.

Certo gli americani non sono perfetti, hanno mille difetti e in certi aspetti non sono certo migliori di noi, anzi, ma dal punto di vista del patriottismo e del rispetto dei militari sono anni luce davanti a noi, e li ammiro.

Purtroppo nel nostro paese il militare da molte persone non è assolutamente stimato, anzi. C'è un antimilitarismo strisciante nel nostro paese che non ci fa per nulla onore. Ed è un peccato: da questo punto di vista il nostro paese dovrebbe prendere esempio dai cittadini americani, che giustamente ringraziano chi nella propria vita ha intrapreso la missione di lavorare per la nazione e quindi anche di prestare un servizio ai suoi cittadini, contribuendo alla loro difesa e tranquillità.

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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

mAav ha scritto:
Draklor ha scritto:E cosa centra? Anch'io critico tantissimo gli americani(in 2 anni nè ho viste di cotte e di crude) ma semplicemente volevo sottolineare come hanno molto rispetto ed ammirazione per i militari,oltre ad un grande patriottismo(magari non al livello dei francesi...).
Siamo patriottici anche qui in Italia, io lo sono molto.
A differenza di qualcuno magari...
JT8D ha scritto: Purtroppo nel nostro paese il militare da molte persone non è assolutamente stimato, anzi. C'è un antimilitarismo strisciante nel nostro paese che non ci fa per nulla onore. Ed è un peccato: da questo punto di vista il nostro paese dovrebbe prendere esempio dai cittadini americani, che giustamente ringraziano chi nella propria vita ha intrapreso la missione di lavorare per la nazione e quindi anche di prestare un servizio ai suoi cittadini, contribuendo alla loro difesa e tranquillità.
Paolo
Anche io penso che qui in Italia siamo molto patriottici, e io stesso amo la mia nazione.
Ma se per voi essere patriottici significa esclusivamente avere rispetto per i militari e accettare biecamente tutto quello che ci viene propinato per buono, allora no, non sono patriottico.
Se per voi invece vuol dire essere fieri del proprio paese non solo sotto il punto di vista militare, ma per i principi su cui è stato fondato e su cui si fonda, e andare anche contro al volere di chi è al potere e comanda i militari, se credo che le loro azioni non siano in linea con questi principi, allora sì, sono patriottico.

Altra cosa; io stesso ammiro le forze militari nostrane (compresi carabinieri, polizia, vigili del fuoco, ecc) per il lavoro che compiono, e le ringrazio grandemente. Però sono contrario come detto al genere di patriottismo americano (statunitense, per meglio dire), cioè della serie "noi siamo i buoni, andiamo a rompere il cu*o all'invasore islamico facendo guerre di terrore", ed è innegabile che questo patriottismo sia dovuto fondamentalmente ad una bigotta ignoranza (specie negli stati del sud USA, che rivestono una grandissima fetta di popolazione statunitense, non parlo certo di New York), profondamente presente negli USA, più che in Italia (fortunatamente). E qui mi ricollego alle citazioni di almost blue:
Almost Blue ha scritto: E tu Caligola91 NON crederai davvero che il 50% degli Statunitensi creda davvero che il mondo fu creato in "7 giorni" ! Quando si leggono le cose, soprattutto di sti tempi, MAI devi cacciare la tua testa nel sacco di che scrive, ok?
Indubbiamente, so bene che i nostri giornalisti sono quantomeno poco affidabili, ma io mi stavo riferendo a dati di fatto. Sta di fatto che ancora in alcune scuole americane non viene insegnata la creazione dell'universo secondo teorie scientifiche, ma secondo quanto scritto nella Bibbia. Non stavo né sto criticando le loro credenze religiose (per carità), ma il fatto che abbiano ancora una concezione medievale della realtà, poichè è ben diverso credere in una religione e credere che tutto quello che sia scritto sul libro di quella religione corrisponda ad assoluta verità (questa concezione è stata abbandonata dalla Chiesa, e non solo quella cattolica, qualche anno fa, non ti pare?).
Inoltre, questo era solo un esempio, direi che è comunque generalmente innegabile la palese ignoranza della maggior parte degli americani per quanto riguarda fatti di attualità nel mondo e non solo. penso che questo sia fortemente legato al loro patriottismo, che proprio per questa ragione non apprezzo un granchè (perchè a mio parere si tratta di un patriottismo "cieco" e stupido).
Almost Blue ha scritto: I) Per i fascisti, gli USA non erano che il regno delle americanate e dei gangsters (per i nazisti gli americani non sapevano che "costruire lamette da barba" e la teoria della fissione dell'atomo non era che un complotto giudaico) : la storia ci insegna come finì...
II) Per i sedicenti "cattolici" e DC, "l' homo faber fortunae suae" nonchè la prosperità e ricchezza che ne derivano sono "peccato". ( !!!) Ma si può essere più ipocriti di così?
III) Per i comunisti, l'uomo in quanto soggetto NON esiste. Infatti non c'è che un non meglio specificato "popolo"...Quindi immagina cosa pensavano e che cosa FACEVANO a chi, invece di massificarsi, pensava a sè e si arricchiva: non era che: "Il Padrone parassita, che sfruttava gli operai ed i contadini !
Ma ci rendiamo conto da dove viene la coltura italiana degli ultimi 70-80 anni ?
Tutto questo, oltre ad essere opportunamente elaborato dalla tua persona, è completamente contrario ad ogni principio di questo forum (no politica, religione), per cui non lo commenterò.
Almost Blue ha scritto: Salutare un'uniforme non sigifica essere bambinoni, significa sottolineare che ci si sente di appartenere ad un insieme di valori socialmente condivisi e condivisibili. Non avere nulla da salutare indica anche un vuoto interno secondo me, un appiattimento, un luogo dove non accade mai nulla, perchè in fondo nulla ha importanza, un nichilismo che non porta a nulla perchè in fondo non ha nulla da generare.
A mio parere invece è diversa la cosa. Salutarla in molti casi significa farlo per ignoranza, senza neanche sapere cosa si fa. Non salutalra può essere invece sinonimo di un pensiero dietro a questo atto. Ovviamente mi riferisco alla cosa in senso figurato, non sto parlando del "salutare" vero e proprio, ma del patriottismo in generale verso i militari.
Almost Blue ha scritto: Ci riteniamo un paese ricco di cultura (?) e di storia greca e romana, ma sono parole vuote, prive di sostanza, che non servono a un fico nella realtà.
E con questo hai dichiarato come uguali a zero millenni di cultura e storia Italiana e non solo, EUROPEA... cioè secondo te gli insegnamenti dati da queste culture non servono a NIENTE? Non hanno rivestito alcun ruolo? Non rivestono alcun ruolo ora? Mi viene solo da ridere francamente...perchè la tua affermazione si commenta da sola. Se la presentassi ad un qualsiasi storico, o anche solo professore di storia, oppure insegnante di lettere, ti riderebbe in faccia sonoramente.
Almost Blue ha scritto: Vai pure, se vuoi, a vedere a COSA appartengono ste poche frasi...Ti dico solo l'anno: 04/07/1776.
Cos'era l'Italia nell'anno del Signore 1776? Cos'era l'Europa nel 1776? Mi permetto: NON esistevano manco! Non erano che un accozzaglia di staterelli medievali in perenne guerra tra loro, con i loro Re e monarchi "per diritto divino", compreso er Papa-Re, che se nun gli andavi a genio te mozzavano pure la capoccia...in poche parole, il MEDIOEVO, quello che ancora oggi abbiamo sotto gli occhi quando ci occupiamo di molti paesi del cosiddetto "Sud del Mondo" e non solo.
Devo dire che mi stai facendo sempre più ridere. Forse è il caso che metti mano a qualche libro di storia. L'Europa all'epoca era il continente più potente del mondo, indubbiamente macchiato fino ai capelli di sangue per le guerre sanguinolente che aveva combattuto, ma era diventato tale grazie a quelle (e me ne schifo, sia chiaro). Ma gli USA la guerra di indipendenza e quelle successive (fino ai giorni nostri) le hanno combattute a ideali e belle parole? Oh, se non ricordo male NO.

Altra cosa: dovresti davvero ripassare delle nozioni storiche. Il conflitto Papa - Re era finito da tempo all'epoca, il sacro romano impero era ridotto solo ai territori degli Asburgo e a parte dell'Ungheria, e il medioevo era finito nel 1492. Si era in pieno rinascimento. I da te nominati "staterelli" erano gli stati più potenti del mondo, vedesi Inghilterra, Francia, Spagna, Impero (per quanto ridotto), Russia. Era l'epoca in cui la rivoluzione francese, e industriale, avrebbero cambiato e rivoluzionato il mondo completamente.
Almost Blue ha scritto: Tornando a noi, anche se, come tutti i Paesi, anche gli USA possono aver fatto errori più o meno colossali, io non me la sento di disprezzarli perchè noi siamo culturalmente più vicini a loro che a qualunque altro paese.
Che ci piaccia oppure no, gli Stati Uniti d'America sono e restano la più antica Democrazia della Storia (e questo indipendentemente dal fatto che qualcuno voglia "esportarla" o meno).
Anche qua sbagli in modo imbarazzante. La prima democrazia della storia è stata l'Olanda da quando ha dichiarato l'indipendenza a fine 500 con Gugliemo D'orange (se non ricordo male, ma il secolo è quello).
La cosa bella è che ti contraddici da solo; prima fai di tutto per sottolineare gli errori europei e farli risaltare come decisivi e stupidi, e ora che invece dici gli usa anche se hanno commesso errori rimangono un esempio...cos'è...godono di immunità divina? Cerca perlomeno di essere coerente con te stesso.
A mio parere la tua visione del mondo e della storia è pesantemente di parte e affatto neutra.
Io non ho nulla contro gli USA, ho solo criticato il patriottismo "cieco" e l'ignoranza che dilaga nel loro paese altamente evoluto e superiore. Avrei voluto evitare discussioni storiche, ma se ne spari certe, non posso non replicare...Detto questo, tutto il rispetto per gli USa, ma ciò che dici mi ha fatto rabbrividire, perchè evidentemente non sono in quel paese è diffuso questo patriottismo e questa bigotta ignoranza.
Ciao e buon week end

EDIT: Altra punteggiatura storica: gli usa fino agli anni 20-30 del '900 hanno avuto influenza a livello mondiale pari a quella del Belgio all'inrica...l'Inghilterra è stata una superpotenza per tutto l'800 (con la Victorian Age) e per buona parte del 900 (o tutto, considerato che ora non è da meno). Ah e -per inciso- la popolazione americana era europea, nonchè impregnata delle sue radici europee e profondamente legata all'Europa, per tutto. Senza l'Europa l'america non sarebbe esistita (scoperta dell'america 1492, sì), per cui rivedi le tue affermazioni sul fatto che l'Europa "non esistesse manco"...
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da F111-WIZZO »

Draklor ha scritto:
O mamma mia,eccone un altro...

Vatti a studiare un pò di storia và...apparte il fatto che fecero più vittime i bombardamenti incendiari su Tokio o quelli convenzionali su Dresda e Amburgo...il lancio delle bombe atomiche evitò agli USA di dover portare a termine l'operazione "Downfall",composto dall'operazione "Olympic" e l'operazione "Coronet",ovvero il previsto sbarco alleato in Giappone( http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Downfall ),con una previsione di caduti nell'ordine dei milioni,sia alleati che giapponesi.
...un altro COSA?
... e non scomodi la mamma x così poco.
rispetto per le idee degli altri.
HO ORRORE DELLE GUERRE!
non fermi Lei la storia nel punto in cui Le fa + comodo
facciamo come a scuola, buoni/cattivi asini/ geni
"a parte" non "apparte"
Io vorrei che non ci fossero morti né da una parte né dall'altra, non ci sono morti di serie A e di serie B,
piango allo stesso modo per un bambino Iracheno e per una vittima del terrorismo, triste x il fatto di non riuscire ad immaginare quale futuro aspetta i miei figli, con un'economia che ha bisogno di una guerra per stare a galla.
In altri forum Le avevo fatto anche gli auguri per la carriera, perchè probabilmente Lei sta realizzando il Suo sogno,
ma mi lasci nella convinzione che certi "mestieri" non dovrebbero trovare manodopera.
Con stima

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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

F111-WIZZO ha scritto:@ Aldus- gli aerei non sparano soltanto, ma lanciano anche bombe, o credi ancora alla
fatalità dei danni collaterali?
Sebbene io non sia pilota militare credo di poter dire che in guerra (parliamo di guerra aerea, ossia con l'uso di aeroplani) possono avvenire tre condizioni:
1- Lo sterminio di massa.
2- Il danno collaterale.
3- L'errore umano.
Analizziamo queste tre voci.

1) Rispetto alla seconda guerra mondiale, oggi (fortunatamente) non si utilizzano più bombardamenti a tappeto per colpire un obbiettivo specifico.
Se l'obbiettivo in questione era ubicato nel bel mezzo di una città, cosa si faceva negli anni 40?
Bombardamento a tappeto, sperando che qualcuna di quelle bombe colpisse il suo obbiettivo.
Si radeva al suolo una vasta area, e a farne le spese erano (soprattutto) una caterba di civili, spesso più che i militari (i nemici).
Ognuna di queste azioni purtroppo (non sta a me giudicare se coerente, o incoerente) diveniva un vero e proprio sterminio di massa, era un'azione altamente inefficiente, ed è stata la causa di stragi assurde nel passato.
Oggi è diverso.

2) Oggi con l'avvento della tecnologia, fortunatamente non si fanno più azioni del genere, lo sappiamo tutti, e non fingiamo di non saperlo e/o non averlo visto.
Oggi se c'è da colpire un obbiettivo ubicato nel mezzo di una città si piazza un bel reticolo stabilizzato su quell'obbiettivo (e solo su quello) e si sgancia un armamento di precisione (una bomba intelligente, una sola, non centinaia come negli anni 40) e l'obbiettivo viene distrutto.
Lo scopo di questi armamenti di precisione è uno solo: colpire SOLO il bersaglio designato, al primo colpo, con la massima precisione, e col minor spreco d'arma (ossa con una bomba sola, non con cento!).
Per cui, checchè si dica, si sono fatti veramente passi da gigante nella tutela delle vite innocienti in caso di guerra aerea rispetto al passato: di più umananamente non saprei cosa inventare.
Tuttavia ci sono sempre degli effetti collaterali.
Il pilota che ha puntato il bersaglio sa bene che la sua missione è quella, distruggere quell'obbiettivo, e sa di agire bene utilizzando queste moderne tecnologie.
Ma è anche consapevole che se INTORNO a quel bersaglio ci sono dei civili, saranno guai (per loro) perchè è plausibile che oltre al bersaglio designato vengano spazzate via delle vite innocienti.
Purtroppo è inevitabile, ed è quello che si chiama "danno collaterale NON volontario".
E questo danno (dipende dallo scenario e dalle situazioni) c'è.
Ma è altrettanto evidente che quel pilota NON ha puntato le sue armi contro dei civili, per cui siamo lontanissimi dai concetti della seconda guerra mondiale dove si spargevano centinaia di bombe "a iosa" distruggendo tutto quanto (obbiettivi civili e militari, ma soprattutto civili!) sperando con un colpo su 100 andasse a segno.
Sfortunatamente le bombe che entrano nell'edificio nemico, e anzichè esplodere fanno uscire delle mani meccaniche che prendono a schiaffi il nemico, dopodichè lo ammanettano....sfortunatamente non le hanno ancora inventate.
Il giorno che le inventeranno diremo addio anche agli effetti collaterali.

3) L'errore umano.
Ebbene sì, può capitare.
La tecnologia avrà anche fatto tanto per rendere la guerra aerea più "sicura" (per i civili intendo), ma non esistono esseri umani che non sbagliano: così come esistono armi che sanno distiguere l'innociente da una minaccia.
Se durante una missione aerea il pilota riceve informazioni errate sul suo obbiettivo, non ci può fare niente.
Se gli viene comunicato che quel tal edificio è una sala radar nemica, e dopo averlo colpito si viene a scoprire che invece era un ASILO, il pilota non ci può fare niente.
Anzi si dispera!
Si dispera perchè sa di aver fatto una cosa orribile, magari non necessariamente per colpa sua, ma colpa dell'intelligence o di chi gli ha dato quell'ordine errato.
Il pilota militare nasce per combattere il nemico, non i civili.
Il nemico!
Per cui è addestrato al combattimento aria aria (chi lo pilota l'aereo avversario? il nemico, non un civile), per abbattere postazioni militari (chi c'è lì dentro? i militari, non i civili...a meno che il nemico ce li abbia messi per fare da "scudo umano", roba che perl'altro si è già vista!), i carriarmati e/o la contraerea (chi c'è lì dentro? i militari, non i civili),...etc etc.
Per cui lui fa ciò che deve fare: combattere contro altri militari e/o soldati e/o nemici, NON contro i civili inermi.
Spetta a chi gli da gli ordini essere il più preciso possibile affinchè non si rischi di colpire un obbiettivo completamente sbagliato (e quando questo avviene, la missione non viene ritenuta un successo, bensì un grosso fiasco, un danno).
Tuttavia chi pilota l'aereo è sempre un essere umano.
E un essere umano, per quanto altamente addestrato a fare azioni di guerra, spesso NON ha mai provato cosa vuol dire essere in guerra per davvero.
Una cosa è la simulazione e l'addestramento.
Un'altra è trovarsi a bordo del suo aereo in una situazione di reale pericolo di vita (tua, e di chi sta al suolo!).
Facile parlare su un forum.
Difficile, anzi difficilissimo essere ai comandi di quell'aereo durante quelle ore.
L'errore, misto a paura, tensione, nervi saldi, etc etc...è sempre in agguato, e può condurre il pilota a commettere anche errori suoi.
Faccio un esempio: supponiamo che deve attaccare un convoglio, e sa che uno di quei veicoli è militare e gli altri sono civili.
Nel marasma, nella confusione, nell'adrenalina, nella tensione, nella situazione operativa (giorno? notte? sereno? non sereno, con fuoco nemico? senza fuoco nemico? ad alta quota? a bassa quota?)...ebbene può sbagliare, e colpire il veicolo errato anzichè quello giusto.
Un errore imperdonabile, ma che diviente perdonabile DOPO aver analizzato cosa è successo e perchè è successo.
E comunque andrà, quel pilota avrà un terribile rimorso perchè sa benissimo di aver sbagliato, ma ahimè oramai è tardi.
A tutti coloro che pubblicano articoli degrinatori sui piloti militari (della serie: "ma come avrà fatto a colpire un pulmann civile anzichè un pulmann militare?") gli direi francamente: "volevo vedere TE al suo posto".
Pilotare in guerra (in guerra, non nei film!) un caccia militare non è come andare al teatro con la Mercedes e la mogliettina bella profumata.
Io non immagino nemmeno cosa significhi pilotare in guerra, non saprei neanche da che parte cominciare, e Dio solo sa quali e quanti errori farei!
Per cui, piloti addestrati o meno, l'errore umano c'è, e può benissimo capitare.
L'errore però!
NON l'atto volontario di fare ciò che si è fatto per errore.
Anche nell'aviazione civile ci sono stati errori imperdonabili provocati da veri professionisti.
Errori che hanno ucciso i piloti, tutti i passeggeri, e forse anche qualche civile a terra.
Se qualche errore clamoroso capita anche nell'aviazione civile, non vedo il perchè non possa e non deva mai capitare nell'aviazione militare, soprattutto in uno scenario drammatico come la guerra.

Ecco...questi sono tre punti che secondo me sono importanti per capire la guerra aerea.
Non è un gioco (purtroppo), non è come nei videogame dove tutti sono bravi e non ci rimettono niente.
Ci sono un sacco di elementi nefasti che possono fare andar storte un sacco di cose, anche se accuratamente pianificate: basta solo del fuoco nemico per mandare a ramengo una tattica o una missione, e sottoporre il pilota ad uno stress superiore che conduca al successo o all'errore (e per dare un'idea di cosa significano quei momenti... ). :roll:
Tuttavia sono più che mai certo che il pilota militare non è un cinico che sgancia bombe e spara a chiunque per divertimento.
Ogni sua azione (ogni!) è documentata dal comando, e se fa delle pirlate, sono guai, rischia probabilmente anche l'allontamento dal servizio, se non addirittura mettere a rischio la vita dei suoi colleghi in cielo e a terra.
Portiamo stima dunque a questi ragazzi, non sono dei babbei come certa stampa o certe canzoni ci fanno credere.
E se qualora lo fossero, allora ribadisco l'invito alla stampa, ai giornalisti, ai chanzonier, etc etc, di prendere il LORO posto su quell'aereo, andare in missione, e farci vedere se sanno fare di meglio. :roll:
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

F111-WIZZO ha scritto:
Draklor ha scritto:
O mamma mia,eccone un altro...

Vatti a studiare un pò di storia và...apparte il fatto che fecero più vittime i bombardamenti incendiari su Tokio o quelli convenzionali su Dresda e Amburgo...il lancio delle bombe atomiche evitò agli USA di dover portare a termine l'operazione "Downfall",composto dall'operazione "Olympic" e l'operazione "Coronet",ovvero il previsto sbarco alleato in Giappone( http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Downfall ),con una previsione di caduti nell'ordine dei milioni,sia alleati che giapponesi.
...un altro COSA?
... e non scomodi la mamma x così poco.
rispetto per le idee degli altri.
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non fermi Lei la storia nel punto in cui Le fa + comodo
facciamo come a scuola, buoni/cattivi asini/ geni
"a parte" non "apparte"
Io vorrei che non ci fossero morti né da una parte né dall'altra, non ci sono morti di serie A e di serie B,
piango allo stesso modo per un bambino Iracheno e per una vittima del terrorismo, triste x il fatto di non riuscire ad immaginare quale futuro aspetta i miei figli, con un'economia che ha bisogno di una guerra per stare a galla.
In altri forum Le avevo fatto anche gli auguri per la carriera, perchè probabilmente Lei sta realizzando il Suo sogno,
ma mi lasci nella convinzione che certi "mestieri" non dovrebbero trovare manodopera.
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P.S.: le previsioni non hanno mai ucciso nessuno.

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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da F111-WIZZO »

ne ho x tutti:

Tratto da un libro sull’ USAFE:
Ageless fighter pilot philosophy in the ready room of the 22nd TFS, Bitburg.

When you pass that Mig driver
Canopy to canopy, maneuver your jet in such a way
That there will be no doubt that after you gun his brain out
You will steal his wallet, burn down his house,
Take his wife, and shoot his dog.

Fidel Castro al confronto è un chirichetto.

@ aldus: complimenti x i tuoi commenti posati (sinceramente), ma non chiamiamole più
“bombe intelligenti”.

@ mAav: hai valutato il fatto che ti potrebbe venir ordinato di lanciare un sidewinder
verso un aereo civile dirottato da 10 terroristi fanatici, con 200 passeggeri civili a bordo
bambini compresi?

Questo è il commento di un ragazzo americano relativamente ad un incidente aereo che ha coinvolto un F-4 durante un airshow:
“They should remove ejection seats from those things. If you're going to waste that much of OUR money you should at least die in the process.”

@ per chi ama la musica: http://www.prato.linux.it/~lmasetti/ant ... =it&id=107

@ chi giustifica le guerre:
Perché vi da fastidio il termine pacifista, perché vi irrita?

@ per chi ama la musica: http://www.prato.linux.it/~lmasetti/ant ... =it&id=107

@ chi ama la fotografia
F14-flyby.jpg
@ chi non accetta le idee degli altri:
untitled3.JPG
@ caligola: grazie
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da ELTAR »

Però bisogna essere anche costruttivi e soprattutto obiettivi.
Se ad un pilota viene ordinato di lanciare un missile contro un Liner dirottato, vuol dire che saranno state valutate ( in precedenza) tutte le eventualità... Ma appunto, GLI VIENE ordinato. E lui farà il SUO dovere. E sarà per lui un sacrificio grande tanto quanto perdere la propria vita. Non ci sono sadici o maniaci... Mi rende triste l'idea che qualcuno possa pensarlo.
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Almost Blue »

Chi legge quanto scrivo abbia pazienza, o almeno ci provi: infatti siamo in "Aviazione Militare" e questi argomenti risulteranno del tutto OT, non andrebbero bene manco per "Discussioni Generiche di Aviazione", ma vorrei precisare alcune cose per Caligola91, permettetemelo, ma qua ne va del mio "buon nome" abbiate pietà:

Primo: quanto pensavano quei buffoni-giullari di nazi-fascisti riguardo agli americani è documentato, io non ho elaborato nulla. La frase delle "lamette da barba" per esempio è di Hermann Goring che così rispose a chi ebbe il "coraggio" di mostrargli il solo elenco telefonico di New York per fargli capire contro quale gigante si stava mettendo la Germania.(Una cosa simile accadde anche con Mussolini).
La visione della Relatività di Einstein e della fissione nucleare come due "...colossali bluff ebraici..." era di almeno due tra i più eminenti scienziati e fisici tedeschi: il Nobel Phillip Lenard e il prof. Johannes Stark, alle dipendenze dei nazi., come si dice: contenti loro contenti tutti... E questi sono fatti storici, non mie elaborazioni.
Per quanto riguarda la DC te lo concedo, è ancora troppo vicino a noi per discuterne serenamente e qui sì che posso aver toccato un argomento passibile di censura e me ne scuso pubblicamente.
La dottrina marxista-leninista e la sua negazione dell' Uomo come soggetto singolo destinatario di diritti, che gli venivano tolti e dati allo Stato dei Soviet invece non è un segreto per nessuno ed anche qui non ho elaborato personalmente proprio un bel nulla, nè parlo di politica, ma di storia, quindi non confondiamo, per favore, le due cose, dato che il Partito Comunista fu dichiarato fuori legge in URSS nell' agosto 1991, ad occhio è croce l'anno in cui forse sei nato tu e quindi l'enormità di quella cosa puoi solo averla sentita raccontare sui libri di storia, ma ti posso assicurare che la botta fu GROSSA. E questo è un fatto storico e non si presta a nessuna interpretazione.

Secondo: non intendo affatto dire che millenni di storia classica non sono serviti a nulla, dico solo che rifarsi continuamente a Greci antichi e Romani (e quarda che ho fatto il Classico ed ero pure bravino) è ormai una cosa fuori da ogni realtà pratica. Ho studiato con ottimi voti per 5 anni sia Greco antico che Latino come migliaia di miei coetanei e posso dire che, sarò stato scemo, ma non mi sono serviti ad un bel NULLA di nulla una volta messo piede fuori dal Liceo ed entrato all' Università (una Facoltà scientifica di quelle toste), forse non li avrò apprezzati nel modo giusto, non so e non mi interessa se un prof. di lettere o filosofia se la ride, li ho conosciuti anche troppo bene e secondo me sono materie che da almeno vent'anni sono QUANTOMENO sopravvalutate nella loro effettiva utilità, soprattutto al Liceo; se uno vuole poi trattarle bene all'Università per interesse personale è un altro discorso. Ma le menate su: "Ma quanto-sono prestigiose-le nostre radici greco-romane" me le sono sorbite per 5 anni, per carità, saranno belle da sentire, ma ti assicuro che oggi non ti "riempiono il piatto tre volte al dì" neanche lontanamente. Sono un anacronismo. Questo volevo dire.

Terzo: non volevo affatto presentare l' Europa del 1776 come il regno della guerra e del male e i nascenti USA come il serafico regno del bene. Dicevo solo che, mentre da noi vigevano ancora in buona sostanza le impostazioni medievali, con la dichiarazione di indipendenza americana compare qualcosa di assolutamente nuovo. La tua osservazione dei ribelli olandesi nel 500 è quanto meno azzeccata, MA la ribellione nei paesi bassi ebbe i suoi maggiori esponenti nei ceti nobiliari (tra cui appunto Guglielmo) i quali fiutarono l'occasione di poter sfruttare l'insofferenza che i ricchi mercanti protestanti nutrivano per gli Spagnoli che li dominavano (non ultima la giusta fifa dell' Inquisizione cattolica spagnola!) per poter dichiarare l'indipendenza dalla Spagna e formare una Monarchia illuminata che governava con un vasto consenso da parte delle classi dei ricchi, ma questo NON sfociò in uno Stato democratico, nè in una cinquecentesca democrazia dei Paesi Bassi, anche se forse fece di loro il più avanzato stato europeo. Il movimento "cadde" dall'alto, NON partì dal basso, dal popolo. Nessuno mise mai nero su bianco che tutti gli uomini sono nati uguali e nessuno è Re per diritto divino o ereditario. Nei nascenti USA del 1776 invece accade l'esatto OPPOSTO, il moto rivoluzionario nasce dal basso della piramide, dalla base e si dirige in alto. Non c'è proprio alcun Monarca illuminato in cima, ma il Parlamento ed il Presidente. E' questo l'esempio cui mi riferisco. Questa fu una novità assoluta. In Europa si dovette attendere la Rivoluzione francese per avere cose simili ed anche lì come finì? Con il Terrore e Napoleone Imperatore, l'esatto opposto dei principi rivoluzionari! Quindi ribadisco: gli USA sono e restano la prima vera Democrazia della storia; e chi mi viene a parlare dell' antica "Atene democratica" di 3.000 fa, può se vuole riandare a leggere quanto scritto al punto SECONDO.

Quarto: forse ho fatto male a metterci il trattino, ma Papa-re è "Papa Re" e cioè il modo che si usava per sottolineare, in modo anche denigratorio, che i Papi erano sia vicari di Cristo (e quindi Papi), ma contemporaneamente anche Monarchi assoluti dello Stato Pontificio e quindi con tutte le prerogative dei Re, compresa quella di avere un esercito e di poter mozzare teste...Ci fu anche un bel film con Manfredi, ma forse è troppo vecchio. E si, l' Italia del 1776 era ancora un accozzaglia di staterelli.
Quanto all' Europa del 1776, essa non esisteva, non come la intendiamo noi per lo meno. Era un insieme di stati monarchici, assolutamente non democratici, a struttura piramidale, dove per intenderci un vescovo metteva una corona sulla testa de uno e lo faceva Re in nome di Dio, lui e i figli per diritto ereditario. La Democrazia è nata nel Nuovo Mondo, NON nel Vecchio.

Quinto: la popolazione del Nuovo Mondo era sì europea, ma dall'Europa si SCAPPAVA! Si scappava dall'Inquisizione, dalle guerre e dalla fame e posso dire che purtroppo questo continua anche oggi, soprattutto se hai studiato e cerchi lavori qualificanti a paghe decenti, per mantenere na famiglia senza dover fare due o tre lavori.

Per quanto riguarda Patriottismo e Bandiera nazionale, dico ed affermo che ce n'è UNO ed un sol tipo. Tutto il resto non sono, come ho già detto, che vuote chiacchiere. In questo mondo, i muri NON si abbattono soffiandoci (chiacchierandoci o cantandoci) sopra. E siccome il Paese in cui son nato non è un dittatura che fa sparire migliaia di persone, SI' sono grato a chi indossa un'uniforme perchè, come la bandiera, rappresenta tutti i contenuti di cui il mio Paese si fa portatore nel mondo (che detto per inciso, sono migliori di quelli di tanti altri paesi) e modestamente posso dire che io stesso ho indossato con orgoglio un'uniforme, a partire proprio dal '91 tra l'altro, anno in cui, stanco de grecisti e latinisti che camminavano ad un metro da terra perchè insegnavano lingue morte da 2.000 anni, decisi di "...andare a vedere la parte acquea del Mondo..." (Moby Dick :mrgreen: ) e a quelli come Draklor dovevo,io per primo, il saluto. Ma si sa, oggi la Leva non c'è più, ste cose non sono più di moda. Meglio sfruttare il discorso dell' "Obiettore" e non fare assolutamente nulla tutto il giorno (li ho visti bene), così si ha più tempo per i propri azzi...e si può criticare chi invece sceglie di mettersi in discussione, magari obbedendo agli ordini e mettendosi al timone di una fregata a 19 anni. (Scusate, ma qui siamo in aviazione MILITARE e ste cose questi qua me l'hanno proprio strappate de bocca con le tenaglie, non ne potevo più! Dovevo togliermi sto sassolino, sto già meglio, grazie).
Caligola91 ha scritto:...ma ciò che dici mi ha fatto rabbrividire, perchè evidentemente non sono in quel paese è diffuso questo patriottismo e questa bigotta ignoranza.
Ciao e buon week end
Detto per inciso vorrei fare io un' ultima "punteggiatura" come dici tu, se posso: anche indirettamente, a me dell' "Ignorante bigotto" proprio non me l'ha mai dato nessuno, manco quando ero "volgarissimo" marinaio, nè mai mi sono permesso di darlo a chicchessia, tantomeno gratis come hai fatto tu e "rabbrividisci" come na femmina quanto ti pare, chissà in cosa ti avrò mai scandalizzata e cosa avrà ferito la tua fine sensibilità, ma questa sì che è solo una mia "elaborazione" e se ho magari frainteso domando scusa fin da ora...anzi chiariscimi la cosa tu se vuoi, sono curioso. Da quello che ho letto di te in giro non sarò nè il primo nè l'ultimo cui darai dell'ignorante).

F111-WIZZO ha scritto:
@ mAav: hai valutato il fatto che ti potrebbe venir ordinato di lanciare un sidewinder
verso un aereo civile dirottato da 10 terroristi fanatici, con 200 passeggeri civili a bordo
bambini compresi?
Ed un' ultima cosa, questa a F111-WIZZO (non prendertela troppo, forse sai che mi stai pure simpatico, ci siamo già scritti): ma SCUSA, tu fai il "Pacifista" (io sono bigotto e guerrafondaio, non lo sai? Mazzo la gente perchè così me piace...!) e scegli come nick addirittura neanche il PILOTA dell' F111, ma il WIZZO: il bombardiere navigatore che acquisisce i bersagli e ci sgancia le munizioni sopra ??? E' grossa ragà ! Come quello che andava nella giungla in missione "cerca e distruggi" con granate e lanciafiamme e con il simbolo della pace sull'elmetto.
La filastrocca del pilota da caccia del 22esimo TFS ? Una minchiata paurosa, ecco questa si che è n'americanata, fossi il Comandante la farei togliere subito, ma evidentemente ai ragazzi piace e se la togliessi forse qualcuno di loro fraintenderebbe, va beh, io che ci posso fa ? Si commenta da sola. Domani ci mettiamo i versi dell' Iliade magari....5 min e dormiamo tutti, almeno così invece si ride. O non sapete più ridere ? Arruolatevi nelle SS allora...
Fidel Castro? Un vecchio di 80 anni che ha avuto il coraggio di far fucilare giovani di 20 anni, suoi sudditi, che avevano l'unica colpa di essersi fatti beffe di lui e di aver provato ad abbandonare Cuba. Chissà com'è che dai "paradisi socialisti dei lavoratori" la gente rischiava di farsi ammazzare pur di andarsene e venire da noi, tant'è che a Berlino dovettero fare un bel muro, per impedirglielo fisicamente di fuggire?
A quanto ne so, in circa 70 anni, solo qualche spia prezzolata e qualche pazzo esaltato presero la direzione opposta: un motivo ci sarà stato ?
Ultima modifica di Almost Blue il 12 ottobre 2008, 12:05, modificato 3 volte in totale.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

F111-WIZZO ha scritto:ne ho x tutti:

Tratto da un libro sull’ USAFE:
Ageless fighter pilot philosophy in the ready room of the 22nd TFS, Bitburg.

When you pass that Mig driver
Canopy to canopy, maneuver your jet in such a way
That there will be no doubt that after you gun his brain out
You will steal his wallet, burn down his house,
Take his wife, and shoot his dog.

Fidel Castro al confronto è un chirichetto.

@ aldus: complimenti x i tuoi commenti posati (sinceramente), ma non chiamiamole più
“bombe intelligenti”.

@ mAav: hai valutato il fatto che ti potrebbe venir ordinato di lanciare un sidewinder
verso un aereo civile dirottato da 10 terroristi fanatici, con 200 passeggeri civili a bordo
bambini compresi?

Questo è il commento di un ragazzo americano relativamente ad un incidente aereo che ha coinvolto un F-4 durante un airshow:
“They should remove ejection seats from those things. If you're going to waste that much of OUR money you should at least die in the process.”



@ chi giustifica le guerre:
Perché vi da fastidio il termine pacifista, perché vi irrita?
Ho già scritto in precedenza che ho molto riflettutto su questa scelta e l'ho fatto a 360°,quindi ti rispondo CHE HO VALUTATO L'EVENIENZA DA TE SUGGERITA.
Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare, che vedono la figura del pilota SOLO come un'assassino, come colui che un giorno si sveglia e decide di abbattere un aereo civile con 200 passeggeri a bordo..sarò profondamente stupido, ma vi giuro che non vi capisco, non riesco a cogliere le vostre motivazioni.
Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
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...E vedrai che se e' destino staccherai i piedi da terra, in un modo o nell'altro..

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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

Almost Blue ha scritto: Non intendo affatto dire che millenni di storia classica non sono serviti a nulla, dico solo che rifarsi continuamente a Greci antichi e Romani (e quarda che ho fatto il Classico ed ero pure bravino) è ormai una cosa fuori da ogni realtà pratica. Ho studiato con ottimi voti per 5 anni sia Greco antico che Latino come migliaia di miei coetanei e posso dire che, sarò stato scemo, ma non mi sono serviti ad un bel NULLA di nulla una volta messo piede fuori dal Liceo ed entrato all' Università (una Facoltà scientifica di quelle toste), forse non li avrò apprezzati nel modo giusto, non so e non mi interessa se un prof. di lettere o filosofia se la ride, li ho conosciuti anche troppo bene e secondo me sono materie che da almeno vent'anni sono QUANTOMENO sopravvalutate nella loro effettiva utilità, soprattutto al Liceo; se uno vuole poi trattarle bene all'Università per interesse personale è un altro discorso. Ma le menate su: "Ma quanto-sono prestigiose-le nostre radici greco-romane" me le sono sorbite per 5 anni, per carità, saranno belle da sentire, ma ti assicuro che oggi non ti "riempiono il piatto tre volte al dì" neanche lontanamente. Sono un anacronismo. Questo volevo dire.
Partito dal presupposto che nessuno qui si "rifaccia" continuamente a Greci e Romani, continuo a ribadire che questi hanno rivestito un ruolo fondamentale nella nostra evoluzione. Certo, non ti "riempiranno il piatto", ma non lo fanno neanche i principi da te tanto elogiati su cui si sono fondati gli USA. Mi stupisco francamente che tu dopo aver fatto il classico dica una cosa simile, perchè, e te lo dice uno che fa lo scientifico :lol: , a mio parere non hai capito nulla dell'essenza della scuola che hai frequentato.
Per quanto riguarda l'utilità del latino e greco, beh, convengo che sia piuttosto dubbia, però indubbiamente i pensieri dei latini (e dei greci poi) hanno gettato le basi per la nostra società, e hanno creato i pensieri e i principi che noi ora riteniamo come scontati. certo, alcuni sono superati, ma altri restano attuali e fondamentali.
Almost Blue ha scritto: Terzo: non volevo affatto presentare l' Europa del 1776 come il regno della guerra e del male e i nascenti USA come il serafico regno del bene. Dicevo solo che, mentre da noi vigevano ancora in buona sostanza le impostazioni medievali, con la dichiarazione di indipendenza americana compare qualcosa di assolutamente nuovo. La tua osservazione dei ribelli olandesi nel 500 è quanto meno azzeccata, MA la ribellione nei paesi bassi ebbe i suoi maggiori esponenti nei ceti nobiliari (tra cui appunto Guglielmo) i quali fiutarono l'occasione di poter sfruttare l'insofferenza che i ricchi mercanti protestanti nutrivano per gli Spagnoli che li dominavano (non ultima la giusta fifa dell' Inquisizione cattolica spagnola!) per poter dichiarare l'indipendenza dalla Spagna e formare una Monarchia illuminata che governava con un vasto consenso da parte delle classi dei ricchi, ma questo NON sfociò in uno Stato democratico, nè in una cinquecentesca democrazia dei Paesi Bassi, anche se forse fece di loro il più avanzato stato europeo. Il movimento "cadde" dall'alto, NON partì dal basso, dal popolo. Nessuno mise mai nero su bianco che tutti gli uomini sono nati uguali e nessuno è Re per diritto divino o ereditario. Nei nascenti USA del 1776 invece accade l'esatto OPPOSTO, il moto rivoluzionario nasce dal basso della piramide, dalla base e si dirige in alto. Non c'è proprio alcun Monarca illuminato in cima, ma il Parlamento ed il Presidente. E' questo l'esempio cui mi riferisco. Questa fu una novità assoluta. In Europa si dovette attendere la Rivoluzione francese per avere cose simili ed anche lì come finì? Con il Terrore e Napoleone Imperatore, l'esatto opposto dei principi rivoluzionari! Quindi ribadisco: gli USA sono e restano la prima vera Democrazia della storia; e chi mi viene a parlare dell' antica "Atene democratica" di 3.000 fa, può se vuole riandare a leggere quanto scritto al punto SECONDO.

Quarto: forse ho fatto male a metterci il trattino, ma Papa-re è "Papa Re" e cioè il modo che si usava per sottolineare, in modo anche denigratorio, che i Papi erano sia vicari di Cristo (e quindi Papi), ma contemporaneamente anche Monarchi assoluti dello Stato Pontificio e quindi con tutte le prerogative dei Re, compresa quella di avere un esercito e di poter mozzare teste...Ci fu anche un bel film con Manfredi, ma forse è troppo vecchio. E si, l' Italia del 1776 era ancora un accozzaglia di staterelli.
Quanto all' Europa del 1776, essa non esisteva, non come la intendiamo noi per lo meno. Era un insieme di stati monarchici, assolutamente non democratici, a struttura piramidale, dove per intenderci un vescovo metteva una corona sulla testa de uno e lo faceva Re in nome di Dio, lui e i figli per diritto ereditario. La Democrazia è nata nel Nuovo Mondo, NON nel Vecchio.
Partiamo dal presupposto che le Poleis greche siano state le basi della democrazia che oggi conosciamo, e che senza di loro NON ESISTEREBBE IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA (ecco di che cosa parlavo prima). Infatti i greci sono stati i primi a concepire il concetto di "democrazia" che oggi a noi piace molto utilizzare. Di conseguenza mi sembra piuttosto superficiale dire che non sono servite a nulla.
Detto ciò, indubbiamente alla base della guerra degli USA di indipendenza vi erano buoni principi. Bisogna però constatare due cose:
1) Altresì alla base della Rivoluzione Francese (e non solo quella) ve ne erano. Mi sembra restrittivo dire che si è conclusa con "Napoleone come Imperatore". Innanzitutto si è conclusa con la decapitazione di Luigi XVI, il monarca assoluto dell'epoca, poi non va dimenticato il fatto che fu proprio questa rivoluzione a gettare le basi (sì, come i greci e i romani a suo tempo) per il modo di pensare futuro.
2)Questi buoni principi, sono stati sempre alla base dei più sanguinolenti principi. Mi sembra che la guerra di indipendenza americana non faccia eccezione, e che il numero di morti fosse da capogiro per l'epoca (e anche per ora, seppur abbiamo gli esempi delle due guerre mondiali a fare da triste contrasto).

Altra cosa; questi principi di uguaglianza non mi sembra siano esattamente rispettatissimi negli USA.
Qualche esempio? Discriminazione razziale, guerre interne agli USA tra nord/sud per la questione sugli schiavi, e chi più ne ha più ne metta. E non mi sembra che questi problemi siano stati brillantemente risolti nel futuro. A quel che mi risulta i neri (seppur sulla carta sono uguali) sono tuttora discriminati, specie nel sud, ed i problemi nelle città tra gang rivali sono ancora presenti in maniera assoluta all'interno dei civilizzatissimi USA.
Insomma, perchè questi esempi? Per dirti che l'Europa non sarà esempio di assoluta coerenza, ma gli USA non sono da meno. Entrambi hanno avuto validissimi principi di "uguaglianza" ma entrambi si sono dimostrati alquanto ipocriti. Inutile difendere uno e rivalutare l'altro.

Non ti do torto sul fatto che la Chiesa abbia fatto le cose più atroci nel passato, e chi la difende? Però mi spiace ma la democrazia è nata nel vecchio mondo. E' nata prima con le poleis greche, poi con l'Olanda, poi con la repubblica di Ginevra (sì anche quella era una democrazia su base protestante se non erro), poi è stata presa e utilizzata negli USA, poi è stata adottata in svariati altri paesi.
Chi è stato più coerente nell'utilizzarla? NESSUNO. Non sarà stata l'Olanda (che comunque mi sembra quella migliore nell'insieme), non sarà stata Ginevra, non sarà stata l'Italia dopo il referendum, non saranno stati gli USA. Diciamo che questi ultimi con tutte le questioni riportate da me prima sono stati quelli peggiori a mio parere... discrimazione razziale, schiavitù, sono fenomeni mai esistiti in altre democrazie (olanda), e mi sembrano più gravi del fatto che nell'olanda la rivoluzione non venisse "dal basso".


Almost Blue ha scritto: Quinto: la popolazione del Nuovo Mondo era sì europea, ma dall'Europa si SCAPPAVA! Si scappava dall'Inquisizione, dalle guerre e dalla fame e posso dire che purtroppo questo continua anche oggi, soprattutto se hai studiato e cerchi lavori qualificanti a paghe decenti, per mantenere na famiglia senza dover fare due o tre lavori.

Gli schiavi importati in america anche quelli scappavano dall'Africa?
Sono d'accordo che I PRINCIPI degli USA siano stati (e siano) ottimi, ma mi spiace dover constare che non sono stati quasi mai coerenti coi fatti.

Almost Blue ha scritto:Per quanto riguarda Patriottismo e Bandiera nazionale, dico ed affermo che ce n'è UNO ed un sol tipo. Tutto il resto non sono, come ho già detto, che vuote chiacchiere. In questo mondo, i muri NON si abbattono soffiandoci (chiacchierandoci o cantandoci) sopra.
Modi di vedere. Per me ci sono due modi di essere "patriottici":
il primo è esserlo in modo cieco e bigotto, senza pensare, solo per partito preso.
Il secondo è credere nei principi e far sì che questi siano rispettati nel proprio paese e dai propri militari. Ed essere fiero di questi quando compiono azioni lecite e giuste (e non che non lo facciano...si sta parlando in generale...e nel caso dell'Italia ho ben poco da dire per quanto riguarda i nostri militari)

Almost Blue ha scritto:Detto per inciso vorrei fare io un' ultima "punteggiatura" come dici tu, se posso: anche indirettamente, a me dell' "Ignorante bigotto" proprio non me l'ha mai dato nessuno, manco quando ero "volgarissimo" marinaio, nè mai mi sono permesso di darlo a chicchessia, tantomeno gratis come hai fatto tu e "rabbrividisci" come na femmina quanto ti pare, chissà in cosa ti avrò mai scandalizzata e cosa avrà ferito la tua fine sensibilità, ma questa sì che è solo una mia "elaborazione" e se ho magari frainteso domando scusa fin da ora...anzi chiariscimi la cosa tu se vuoi, sono curioso. Da quello che ho letto di te in giro non sarò nè il primo nè l'ultimo cui darai dell'ignorante).
Mi scuso per il termine inappropriato, era dovuto ad un tuo post che prima era scritto in maniera abbastanza abominevole, in cui venivano affermate tante cose che ti facevano passare come tale. Ho appurato che tu non lo sia, e in qualsiasi caso mi scuso perchè non avrei dovuto usare in nessun caso questo termine in nessun caso.
Quindi ti passo l'avermi dato della "femminuccia" (anche perchè di ritornare alle elementari non ho proprio voglia).

Vorrei concludere dicendo che a mio parere, il sunto di tutta questa lunga diatriba è uno: Non ci sono paesi più importanti degli altri. Ogni civiltà, ogni rivoluzione, ogni paese, ogni pensiero, ogni forma di governo, ha contribuito in maniera FONDAMENTALE al formarsi di quello che oggi chiamiamo mondo. Non possiamo dire che i greci non sono serviti a niente, perchè senza il loro pensiero non saremo la metà di quel che siamo ora, come non possiamo dire che gli usa non siano serviti a niente, di sicuro il loro pensiero e la loro democrazia ci hanno aiutati e ci aiutano, quanto l'ha fatto il pensiero della rivoluzione francese. Spero che almeno su questo tu ne convenga.

E ora che rileggo tutto questo, e rileggo anche il titolo del tread, penso che sia il più mastodontico OFF topic mai realizzato da menti umane :lol: :lol: :lol:

per rispoondere ancora a maav:
mAav ha scritto: Ho già scritto in precedenza che ho molto riflettutto su questa scelta e l'ho fatto a 360°,quindi ti rispondo CHE HO VALUTATO L'EVENIENZA DA TE SUGGERITA.
Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare, che vedono la figura del pilota SOLO come un'assassino, come colui che un giorno si sveglia e decide di abbattere un aereo civile con 200 passeggeri a bordo..sarò profondamente stupido, ma vi giuro che non vi capisco, non riesco a cogliere le vostre motivazioni.
Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
Per inciso questo è un forum non solo di appassionati di aviazione militare (sì siamo in questa sezione, ok...:D).
Detto questo, io personalmente non ritengo che un pilota militare sia un assassino, anzi, penso che sia una persona a servizio dei cittadini di un paese, quindi, tanto di cappello.
STiamo ora discutendo sul fatto che ci siano delle importanti decisioni da prendere se si decide di diventare pilota militare, e bisogna valutarle tutte prima di intraprendere tale carriera. Anche perchè quando ci si è dentro non si possono rifiutare degli ordini, per cui non si può arrivare pensando "see...non vedo l'ora di scaricare la mia potenza di fuoco su qualche fottuto islamico" né pensando: "mi rifiuterò di eseguire un ordine se questo implicherà la morte di qualcuno".
Il punto è che il pilota militare è "nelle mani" di una persona che decide le sue azioni, di conseguenza non possiamo dire al pilota cosa fare (perchè è giustamente soggetto a degli ordini), ma dovremmo dirlo al suo superiore (tramite quel mezzo chiamato democrazia).
ciao
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Almost Blue »

Ed io voglio scusarmi per il "femminuccia", ma guarda, te lo dico da amico, ma tu Calì sarai anche molto acculturato e maturo, soprattutto per la tua età, ammesso che '91 sia la tua data, ma hai almeno un altro dono: fai perdere le staffe alla gente provocandola come nessun altro! E posso dire che ce ne vole per farmi girare i cabbasisi, penso che sia la prima volta che mi capita nel Forum. Spero che tu non faccia così in giro, perchè se incontri uno senza il mio buon carattere magari ci scappa la rissa per futili motivi. (Chissà magari se abbisogna ne mano mi chiami e ci divertiamo... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Al Liceo (classico) ero tra i più bravi, ma NON conservo un buon ricordo, neanche della mia classe, figli di papà con la puzza sotto il naso solo perchè sapevano dli "latinorum"...assolutamente ridicolo. Poi magari si andava in Spagna e ti chiedevano come si fa na valigia perchè non l'avevano mai fatto :shock:
Concordo: siamo nel più colossale OT nella Storia degli OT. Ciao.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

Almost Blue ha scritto:Ed io voglio scusarmi per il "femminuccia", ma guarda, te lo dico da amico, ma tu Calì sarai anche molto acculturato e maturo, soprattutto per la tua età, ammesso che '91 sia la tua data, ma hai almeno un altro dono: fai perdere le staffe alla gente provocandola come nessun altro! E posso dire che ce ne vole per farmi girare i cabbasisi, penso che sia la prima volta che mi capita nel Forum. Spero che tu non faccia così in giro, perchè se incontri uno senza il mio buon carattere magari ci scappa la rissa per futili motivi. (Chissà magari se abbisogna ne mano mi chiami e ci divertiamo... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Al Liceo (classico) ero tra i più bravi, ma NON conservo un buon ricordo, neanche della mia classe, figli di papà con la puzza sotto il naso solo perchè sapevano dli "latinorum"...assolutamente ridicolo. Poi magari si andava in Spagna e ti chiedevano come si fa na valigia perchè non l'avevano mai fatto :shock:
Concordo: siamo nel più colossale OT nella Storia degli OT. Ciao.
eheheh beh d'altra parte sono d'accordo: i ricordi del liceo penso dipendano da esperienza ad esperienza...
E sono d'accordo anche con il fatto che possiamo terminare qui questo "leggero" Off Topic :mrgreen:
Ciao e buona domenica
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

mAav ha scritto: Ho già scritto in precedenza che ho molto riflettutto su questa scelta e l'ho fatto a 360°,quindi ti rispondo CHE HO VALUTATO L'EVENIENZA DA TE SUGGERITA.
Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare, che vedono la figura del pilota SOLO come un'assassino, come colui che un giorno si sveglia e decide di abbattere un aereo civile con 200 passeggeri a bordo..sarò profondamente stupido, ma vi giuro che non vi capisco, non riesco a cogliere le vostre motivazioni.
Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
Caligola91 ha scritto: Per inciso questo è un forum non solo di appassionati di aviazione militare (sì siamo in questa sezione, ok...:D).
Detto questo, io personalmente non ritengo che un pilota militare sia un assassino, anzi, penso che sia una persona a servizio dei cittadini di un paese, quindi, tanto di cappello.
STiamo ora discutendo sul fatto che ci siano delle importanti decisioni da prendere se si decide di diventare pilota militare, e bisogna valutarle tutte prima di intraprendere tale carriera. Anche perchè quando ci si è dentro non si possono rifiutare degli ordini, per cui non si può arrivare pensando "see...non vedo l'ora di scaricare la mia potenza di fuoco su qualche fottuto islamico" né pensando: "mi rifiuterò di eseguire un ordine se questo implicherà la morte di qualcuno".
Il punto è che il pilota militare è "nelle mani" di una persona che decide le sue azioni, di conseguenza non possiamo dire al pilota cosa fare (perchè è giustamente soggetto a degli ordini), ma dovremmo dirlo al suo superiore (tramite quel mezzo chiamato democrazia).
ciao
Ho valutato tutto; guarda se mi dicessero di abbattere un aereo civile con 300 passeggeri a bordo (più il personale) perchè non risponde alle comunicazioni non esiterei ad eseguire l'ordine: questo non perchè io mi senta un omicida, ma perchè se quell'aereo fosse davvero in mano a dei terroristi ne ucciderei 300 di persone, ma salverei un intera città dalla strage quasi sicura.
Ripeto HO UCCISO TRECENTO (300) PERSONE e sicuramente mi verranno gli incubi di notte, ma ho la consapevolezza che ho compiuto il mio dovere, ho salvato la vita a molte altre persone, ho eseguito gli ordini, ho fatto ciò per cui sono nato.
Le trecento vite stroncate non ritorneranno più, ormai sono morte e non cè giustificazione alcuna; ho ucciso bambini, neonati, donne ecc...
ma quanti ne sarebero morti di bambini, di neonati, di donne se non avessi sparato quel missile?
quanti danni sarebbero stati provocati?
è un ragionamento molto maturo a mio avviso, e forse non tutti possono capirlo.
Ma io avrei premuto il grilletto.
Il pilota militare non è un lavoro, è una scelta di vita.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Caligola91 »

mAav ha scritto:
mAav ha scritto: Ho già scritto in precedenza che ho molto riflettutto su questa scelta e l'ho fatto a 360°,quindi ti rispondo CHE HO VALUTATO L'EVENIENZA DA TE SUGGERITA.
Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare, che vedono la figura del pilota SOLO come un'assassino, come colui che un giorno si sveglia e decide di abbattere un aereo civile con 200 passeggeri a bordo..sarò profondamente stupido, ma vi giuro che non vi capisco, non riesco a cogliere le vostre motivazioni.
Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
Caligola91 ha scritto: Per inciso questo è un forum non solo di appassionati di aviazione militare (sì siamo in questa sezione, ok...:D).
Detto questo, io personalmente non ritengo che un pilota militare sia un assassino, anzi, penso che sia una persona a servizio dei cittadini di un paese, quindi, tanto di cappello.
STiamo ora discutendo sul fatto che ci siano delle importanti decisioni da prendere se si decide di diventare pilota militare, e bisogna valutarle tutte prima di intraprendere tale carriera. Anche perchè quando ci si è dentro non si possono rifiutare degli ordini, per cui non si può arrivare pensando "see...non vedo l'ora di scaricare la mia potenza di fuoco su qualche fottuto islamico" né pensando: "mi rifiuterò di eseguire un ordine se questo implicherà la morte di qualcuno".
Il punto è che il pilota militare è "nelle mani" di una persona che decide le sue azioni, di conseguenza non possiamo dire al pilota cosa fare (perchè è giustamente soggetto a degli ordini), ma dovremmo dirlo al suo superiore (tramite quel mezzo chiamato democrazia).
ciao
Ho valutato tutto; guarda se mi dicessero di abbattere un aereo civile con 300 passeggeri a bordo (più il personale) perchè non risponde alle comunicazioni non esiterei ad eseguire l'ordine: questo non perchè io mi senta un omicida, ma perchè se quell'aereo fosse davvero in mano a dei terroristi ne ucciderei 300 di persone, ma salverei un intera città dalla strage quasi sicura.
Ripeto HO UCCISO TRECENTO (300) PERSONE e sicuramente mi verranno gli incubi di notte, ma ho la consapevolezza che ho compiuto il mio dovere, ho salvato la vita a molte altre persone, ho eseguito gli ordini, ho fatto ciò per cui sono nato.
Le trecento vite stroncate non ritorneranno più, ormai sono morte e non cè giustificazione alcuna; ho ucciso bambini, neonati, donne ecc...
ma quanti ne sarebero morti di bambini, di neonati, di donne se non avessi sparato quel missile?
quanti danni sarebbero stati provocati?
è un ragionamento molto maturo a mio avviso, e forse non tutti possono capirlo.
Ma io avrei premuto il grilletto.
Il pilota militare non è un lavoro, è una scelta di vita.

E chi ha detto il contrario? :D
Rileggi la mia risposta. Ci mancherebbe che tu non avessi valutato il tutto, visto che ormai hai intrapreso quella carriera (giusto?). L'importante è che tutti facciano come te, cioè valutino di essere capaci di compiere qualsiasi ordine con la giusta fermezza PRIMA di trovarsi in una certa situazione.
Se poi siano giusti o meno tali ordini, e distacchiamoci pure dal caso, non da me citato, di questo fantomatico boeing con 200 persone da uccidere (sa molto di film apocalittico americano), non è questione che interessi al pilota, ma interessa chi dà quegli ordini e chi elegge (seppur indirettamente) chi da quegli ordini.
Tutto ciò a parte il caso di questa situazione assurda, che a mio parere è difficile capiti con gli attuali standard di sicurezza, e spero non capiterà mai.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da mAav »

Caligola91 ha scritto:
mAav ha scritto:
mAav ha scritto: Ho già scritto in precedenza che ho molto riflettutto su questa scelta e l'ho fatto a 360°,quindi ti rispondo CHE HO VALUTATO L'EVENIENZA DA TE SUGGERITA.
Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare, che vedono la figura del pilota SOLO come un'assassino, come colui che un giorno si sveglia e decide di abbattere un aereo civile con 200 passeggeri a bordo..sarò profondamente stupido, ma vi giuro che non vi capisco, non riesco a cogliere le vostre motivazioni.
Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
Caligola91 ha scritto: Per inciso questo è un forum non solo di appassionati di aviazione militare (sì siamo in questa sezione, ok...:D).
Detto questo, io personalmente non ritengo che un pilota militare sia un assassino, anzi, penso che sia una persona a servizio dei cittadini di un paese, quindi, tanto di cappello.
STiamo ora discutendo sul fatto che ci siano delle importanti decisioni da prendere se si decide di diventare pilota militare, e bisogna valutarle tutte prima di intraprendere tale carriera. Anche perchè quando ci si è dentro non si possono rifiutare degli ordini, per cui non si può arrivare pensando "see...non vedo l'ora di scaricare la mia potenza di fuoco su qualche fottuto islamico" né pensando: "mi rifiuterò di eseguire un ordine se questo implicherà la morte di qualcuno".
Il punto è che il pilota militare è "nelle mani" di una persona che decide le sue azioni, di conseguenza non possiamo dire al pilota cosa fare (perchè è giustamente soggetto a degli ordini), ma dovremmo dirlo al suo superiore (tramite quel mezzo chiamato democrazia).
ciao
Ho valutato tutto; guarda se mi dicessero di abbattere un aereo civile con 300 passeggeri a bordo (più il personale) perchè non risponde alle comunicazioni non esiterei ad eseguire l'ordine: questo non perchè io mi senta un omicida, ma perchè se quell'aereo fosse davvero in mano a dei terroristi ne ucciderei 300 di persone, ma salverei un intera città dalla strage quasi sicura.
Ripeto HO UCCISO TRECENTO (300) PERSONE e sicuramente mi verranno gli incubi di notte, ma ho la consapevolezza che ho compiuto il mio dovere, ho salvato la vita a molte altre persone, ho eseguito gli ordini, ho fatto ciò per cui sono nato.
Le trecento vite stroncate non ritorneranno più, ormai sono morte e non cè giustificazione alcuna; ho ucciso bambini, neonati, donne ecc...
ma quanti ne sarebero morti di bambini, di neonati, di donne se non avessi sparato quel missile?
quanti danni sarebbero stati provocati?
è un ragionamento molto maturo a mio avviso, e forse non tutti possono capirlo.
Ma io avrei premuto il grilletto.
Il pilota militare non è un lavoro, è una scelta di vita.

E chi ha detto il contrario? :D
Rileggi la mia risposta. Ci mancherebbe che tu non avessi valutato il tutto, visto che ormai hai intrapreso quella carriera (giusto?). L'importante è che tutti facciano come te, cioè valutino di essere capaci di compiere qualsiasi ordine con la giusta fermezza PRIMA di trovarsi in una certa situazione.
Se poi siano giusti o meno tali ordini, e distacchiamoci pure dal caso, non da me citato, di questo fantomatico boeing con 200 persone da uccidere (sa molto di film apocalittico americano), non è questione che interessi al pilota, ma interessa chi dà quegli ordini e chi elegge (seppur indirettamente) chi da quegli ordini.
Tutto ciò a parte il caso di questa situazione assurda, che a mio parere è difficile capiti con gli attuali standard di sicurezza, e spero non capiterà mai.
Carriera? magari :mrgreen:
sono un semplice aspirante accademista ancora.
ok. discorso chiuso, ci siamo capiti. :lol:
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da F111-WIZZO »

mAav ha scritto: Io credo che qua però ci sia un problema di fondo: che qualcuno mi spieghi cosa ci fanno persone, in questo forum, che non hanno passione per l'aviazione militare,
però che nobiltà d'animo, speriamo che gli americani (quelli cattivi) non ti invadano il paese (il tuo) per portarti un po' di democrazia.

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

mAav ha scritto:Mi sono rotto di leggere questi post, pensavo ci fosse solo gente con vera passione qui, invece mi ritrovo a rispondere a...scusate non trovo aggettivi.
a... dai, sforzati, trovali 'sti aggettivi, sentiamo, coraggio! Spareresti a 300 passeggeri e non trovi il coraggio di dire tutto quello che pensi!
Non credo che ad un pilota venga chiesto " te la senti di sparare un missile?" e credo che qualcuno si sia anche tirato indietro.

mAav ha scritto:
Ho valutato tutto; guarda se mi dicessero di abbattere un aereo civile con 300 passeggeri a bordo (più il personale) perchè non risponde alle comunicazioni non esiterei ad eseguire l'ordine: questo non perchè io mi senta un omicida, ma perchè se quell'aereo fosse davvero in mano a dei terroristi ne ucciderei 300 di persone, ma salverei un intera città dalla strage quasi sicura.
Ripeto HO UCCISO TRECENTO (300) PERSONE e sicuramente mi verranno gli incubi di notte, ma ho la consapevolezza che ho compiuto il mio dovere, ho salvato la vita a molte altre persone, ho eseguito gli ordini, ho fatto ciò per cui sono nato.
Le trecento vite stroncate non ritorneranno più, ormai sono morte e non cè giustificazione alcuna; ho ucciso bambini, neonati, donne ecc...
ma quanti ne sarebero morti di bambini, di neonati, di donne se non avessi sparato quel missile?
quanti danni sarebbero stati provocati?
è un ragionamento molto maturo a mio avviso, e forse non tutti possono capirlo.
Ma io avrei premuto il grilletto.
Il pilota militare non è un lavoro, è una scelta di vita.
Ho la pelle d'oca! ... e un po' di pena per dei genitori.
Adam reised a Cain!
devi avere la casa piena di specchi x tutte queste riflessioni :wink:
aMav: credi in Dio?
Almost Blue ha scritto:Chi legge quanto scrivo abbia pazienza...
...Ed un' ultima cosa, questa a F111-WIZZO (non prendertela troppo, forse sai che mi stai pure simpatico, ci siamo già scritti): ma SCUSA, tu fai il "Pacifista" (io sono bigotto e guerrafondaio, non lo sai? Mazzo la gente perchè così me piace...!) e scegli come nick addirittura neanche il PILOTA dell' F111, ma il WIZZO: il bombardiere navigatore che acquisisce i bersagli e ci sgancia le munizioni sopra ??? E' grossa ragà ! Come quello che andava nella giungla in missione "cerca e distruggi" con granate e lanciafiamme e con il simbolo della pace sull'elmetto.
La filastrocca del pilota da caccia del 22esimo TFS ? Una minchiata paurosa, ecco questa si che è n'americanata, fossi il Comandante la farei togliere subito, ma evidentemente ai ragazzi piace e se la togliessi forse qualcuno di loro fraintenderebbe, va beh, io che ci posso fa ? Si commenta da sola. Domani ci mettiamo i versi dell' Iliade magari....5 min e dormiamo tutti, almeno così invece si ride. O non sapete più ridere ? Arruolatevi nelle SS allora...
Fidel Castro? Un vecchio di 80 anni che ha avuto il coraggio di far fucilare giovani di 20 anni, suoi sudditi, che avevano l'unica colpa di essersi fatti beffe di lui e di aver provato ad abbandonare Cuba. Chissà com'è che dai "paradisi socialisti dei lavoratori" la gente rischiava di farsi ammazzare pur di andarsene e venire da noi, tant'è che a Berlino dovettero fare un bel muro, per impedirglielo fisicamente di fuggire?
A quanto ne so, in circa 70 anni, solo qualche spia prezzolata e qualche pazzo esaltato presero la direzione opposta: un motivo ci sarà stato ?
io non FACCIO il pacifista, io HO ORRORE DELLE GUERRE!
Il motivo del nick te l'ho spiegato
anche Bennato scrisse una canzone che si chiama "Viva la guerra" per esorcizzarla però...
... forse quella minchiata l'ha messa proprio il comandante...
Pressione psicologica?

io ci metterei:

un dito azionò il grilletto (...)
una mano fece scoppiare la scintilla
due occhi presero la mira
dietro il cervello di un uomo
ma la colpa non è sua
è solo una pedina nel loro gioco

(...)
nelle sue scuole gli viene insegnato
fin dall'inizio come una regola
che le leggi sono con lui
(...)
per rinfocolare il suo odio
così che non vede mai giusto
e non capisce il suo ruolo
ma non è lui il colpevole
è solo una pedina nel loro gioco.

è Dylan.

quella di Castro era un'immagine, stà sul c...o pure a me! (se non ci fosse l'embargo, avrebbe già fatto la fine di Ceausescu).
Quindi la guerra è ineluttabile. Dobbiamo sperare che ne nascano ancora, non possiamo farci niente.

x concludere:

Con dio dalla nostra parte

Il mio nome non conta, la mia età significa ancora meno
il paese da cui provengo fa parte dell'occidente libero
Sono stato cresciuto ed educato ad obbedire le sue leggi
E la terra in cui vivo ha dio dalla sua parte

Oh, i libri di storia lo dicono, e lo raccontano così bene
la cavalleria caricava, gli indiani cadevano
la cavalleria caricava, gli indiani morivano
poichè il paese era giovane con dio dalla sua parte
(...)
Oh la prima guerra mondiale, è cominciata ed è finita
La ragione per combattere non l'ho mai capita
Ma ho imparato ad accettarla, accettarla con orgoglio
Perchè non si contano i morti quando si ha dio dalla propria parte

E quando la seconda guerra mondiale si concluse
noi perdonammo i tedeschi ed ora siamo amici
nonostante ne abbiano ammazzato sei milioni, li hanno cotti nei forni
I tedeschi adesso, anche loro, hanno dio dallo loro parte

Ho imparato ad odiare i russi, per tutta la mia vita
se ci sarà un'altra guerra, saranno loro che noi dovremo combattere
Dovremo odiarli e temerli per scappare e masconderci
ed accettare tutto coraggiosamente, con dio dalla nostra parte

Ma adesso abbiamo armi con polvere chimica
e se saremo costretti ad usarle, quando noi dovremo usarle
uno premerà il bottone e salterà il mondo intero
e tu non devi fare domande quando dio è dalla tua parte
(...)
Ed ora bisogna che vi lasci, ho addosso una stanchezza infernale
La confusione che provo, non può essere descritta da nessuna lingua
Le parole riempiono la mia testa e si spargono sul pavimento
Se dio è dalla nostra parte, fermerà la prossima guerra

ciao

x maav:
ci sono test PSICO attitudinali per l'ammissione in accademia... stai attento e preparati a dovere
e stai attento, in caso di ammissione (che ti auguro) nei corsi credo vigilino anche degli agenti del servizi segreti (giustamente), perchè le teste calde non le vogliono!
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da F111-WIZZO »

Aldus ha scritto:TUTTI sino a prova contraria sono daccordo col concetto che "guerra = bruttissima cosa".
Su questo non si discute, non c'è niente da discutere, lo sappiamo tutti.

Quello che si critica, anzi giusto per essere trasparenti, IO critico di quella canzone è il dipingere il pilota militare in un modo che non ha nulla a che vedere con la realtà.
Perchè?
Perchè QUI su MD80.It, fortunatamente i piloti militari li abbiamo.
Non ci serve dunque il giovanotti con le sue canzoni per farci "imparare" chi è, e cosa è, un pilota militare.
Volete sapere i pensieri di un pilota militare?
Volete sapere le sue emozioni?
A cosa crede?
Perchè lo fa?
La sua preparazione?
I suoi ideali?
I suoi studi?
Cosa sogna?
Cosa mangia?
A cosa ambisce?
Cosa prova?
Insomma... volete sapere la sua intera vita?
Benissimo, chiedetelo direttamente a loro su Md80.It, e loro vi diranno direttamente con la loro voce tutto ciò che vi interessa sapere.
Cose che il giovanotti non sa, e manco si sogna di sapere o di approfondire perchè non è nel suo interesse e non è il suo mestiere.
Chi meglio di un pilota militare può dirvi tutto sul pilota militare?
Il giovanotti?
Il Pelù?
Il mio salumiere?
Il new york time?
Oppure IL pilota militare in persona (chiunque esso sia) che abbiamo la fortuna di avere qui ed è a nostra/vostra completa disposizione per ogni domanda?

E' inutile quindi che continuiamo a tergiversare.
Fossimo un sito di ferrovieri (con tutto il rispetto per la categoria) potremmo parlare dei "chissà...", dei "secondo me...", dei "io dico che...".
Ma siccome siamo un sito di aviazione e abbiamo la fortuna di avere sul portale dei VERI piloti militari, approfittate d loro per farvi raccontare la rava e la fava.
Giusto?
Aldus, lo faccia intervenire un pilota militare, per cortesia.
Ma uno di quelli che hanno sganciato qualche bomba in Iraq o in Serbia.
E' indispensabile!
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

F111-WIZZO ha scritto:@ aldus: complimenti x i tuoi commenti posati (sinceramente), ma non chiamiamole più
“bombe intelligenti”.
Quoto.
In effetti non è che sono veramente "intelligenti" (come ho già spiegato, non esiste purtroppo l'arma capace di distinguere il nemico dall'amico).
Trovo anch'io che il termine "bomba intelligente" sia un po' fuori contesto tecnico.
Il nome giusto direi che è "arma di precisione", ossia missili o bombe che anzichè andare a zonzo o cadere dal cielo a zonzo, fanno determinate correzioni di rotta per andare automaticamente sul bersaglio puntato con un margine di errore di pochi metri (alle volte di decimetri).
Credo dunque che aldilà del fatto che le armi siano un brutta cosa (e penso che su questo punto concordiamo tutti), sia una "buona cosa" (tra virgolette) che la tecnologia bellica sia riuscita a creare questo tipo di armamento di precisione che, rispetto alle guerre passate, consentono un risparmio di vite innocienti davvero elevato.
Vittime che purtroppo ahimè ci saranno sempre per via degli effetti secondari e/o degli errori, ma sicuramente molto molto meno del convenzionale vecchio bombardamento a tappeto che di fatto rappresentava un vero sterminio di massa e radeva al suolo un'intera città per niente: e il tutto solo per colpire UN obbiettivo. :(
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

ELTAR ha scritto:Però bisogna essere anche costruttivi e soprattutto obiettivi.
Se ad un pilota viene ordinato di lanciare un missile contro un Liner dirottato, vuol dire che saranno state valutate ( in precedenza) tutte le eventualità... Ma appunto, GLI VIENE ordinato. E lui farà il SUO dovere. E sarà per lui un sacrificio grande tanto quanto perdere la propria vita. Non ci sono sadici o maniaci... Mi rende triste l'idea che qualcuno possa pensarlo.
E' proprio così.
Sparare contro un liner civile sapendo che E' un liner civile e a bordo ci sono dei civili (oltre a dei terroristi) credo sia la cosa più allucinante per i sentimenti di un pilota militare, per non dire la cosa che quel pilota non vorrebbe mai ritrovarsi a fare.
Penso che chiunque di noi (pilota compreso che è un essere umano come noi) a bordo di quel caccia, abbia tanti di quei rimorsi di coscenza prima di premere quel bottone... da non riuscire a spiegarlo a parole (provate a pensare se a bordo di quel liner ci dovesse essere un PARENTE di quel pilota, e lui deve fare il suo dovere!).
Davvero allucinante, non voglio pensare ad una cosa del genere.
E purtroppo una simile evenienza stava per materializzarsi durante l'11/9: l'obbiettivo era l'ultimo liner, quello che doveva finire su Whashington.
I piloti americani di quei caccia decollarono proprio a quello scopo: abbattere quell'aereo.
Abbattere un LORO aeroplano civile (neanche straniero dunque) con a bordo LORO connazionali.
Provate a pensarci, è una cosa terribile. :(
Tuttavia l'ordine era preciso.
Quel liner oramai non era più un liner civile con a bordo dei poveri civili.
Era una bomba volante da oltre 100 tonnellate pronta a schiantarsi in mezzo a una città per mietere più vite possibili.
Ragazzi che scenario da incubo!
Non riesco nemmeno ad immaginarmela una cosa del genere sebbene sia successa. :(
Ma quell'episodio ha mostrato un'altra realtà dei fatti, una cosa che probabilmente nessuno si sarebbe mai immaginato.
Sebbene quei piloti militari avessere sparato a quell'aereo (e non c'era mezzo per evitarlo purtroppo), non hanno mai sparato perchè gli stessi passeggeri di quel liner hanno avuto la forza ed il coraggio di trasformarsi in "soldati", ingaggiare la loro battaglia personale contro il nemico sapendo che ANCHE se avessero vinto (e hanno vinto!) avrebbero COMUNQUE perso la vita!
Un atto di coraggio disarmante dinnanzi al quale io posso solo chinare la testa ed alzarmi in piedi in segno di rispetto e commozione.
Lo hanno "abbattuto" loro quell'aereo, con le loro mani, e senza armi.
Hanno vinto, sì, ma hanno anche perso la cosa più preziosa che avevano.

Sono stati degli eroi, dei veri eroi.
Hanno fatto due cose in una.
Risparmiare la vita di un sacco di innocienti a Whashington.
Risparmiare a quei piloti militari il tremendo supplizio di premere quel bottone, di doverli uccidere per ordine.

Chissà cosa hanno pensato in seguito i piloti dei caccia dinnanzi a un simile gesto di coraggio e sacrificio.
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Re: in fondo a me piaceva volare

Messaggio da Aldus »

F111-WIZZO ha scritto: Aldus, lo faccia intervenire un pilota militare, per cortesia.
Ma uno di quelli che hanno sganciato qualche bomba in Iraq o in Serbia.
E' indispensabile!
Se lo hanno fatto è perchè quello era il loro dovere.
Dovevano farlo, è il loro mestiere, c'è poco da fare.
E non credere che per loro sia un gioco o una passeggiata.
Anche Cocciolone e Bellini stavano facendo il loro dovere nel mezzo della contraerea che gli sparava addosso dappertutto per farli fuori.
Sono stati abbattuti, ed è un vero miracolo che si siano salvati.
Mai pensare che basta un Tornado armato sino ai denti per dire "mò andiamo in guerra e torniamo sani e salvi".
Magari!
Il nemico non è uno sprovveduto che sta lì a farsele suonare senza reagire.
Al contrario, reagisce, e anche pesantemente.
Per cui è una lotta a due: uno vince, l'altro perde.
Ma che il vincitore sia per forza il pilota dell'aereo........ :roll:
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