Io, giovane pilota senza futuro
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Infatti, sto criticando chi paga
ATC: "N123YZ, say altitude."
N123YZ: "ALTITUDE!"
ATC: "N123YZ, say airspeed."
N123YZ: "AIRSPEED!"
ATC: "N123YZ, say cancel IFR."
N123YZ: "Eight thousand feet, one hundred fifty knots indicated."
N123YZ: "ALTITUDE!"
ATC: "N123YZ, say airspeed."
N123YZ: "AIRSPEED!"
ATC: "N123YZ, say cancel IFR."
N123YZ: "Eight thousand feet, one hundred fifty knots indicated."
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Quoto david.... è vecchia! Ha fatto il suo scalpore, ora nel dimenticatoio!
Spero tu non abbia abbandonato il mio "suggerimento"...
Non ti smentisci mai! Sei la saggezza fatta persona...tartan ha scritto:Il trasporto di persone non può essere messo in mano a falsi eroi da film tipo Air America. Se vuoi essere un duro a morire accomodati pure in Africa, e divertiti a dimostrare ogni giorno che sei ancora vivo.
Spero tu non abbia abbandonato il mio "suggerimento"...

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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
Quando la lessi, mi dissi che questo pilota era un pezzo di m. e siccome io non la mando a dire a nessuno, ieri gliel'ho detto in faccia. Cito testualmente "Sei tu quelo che ha scritto la famosa lettera?","Si, perchè?", "sei un pezzo di m." e gli ho detto pure che, non succederà mai, ma se nella mia vita lo dovessi ancora incontrare professionalmente, faro' di tutto per fotterlo o farlo fottere.
Non vi dico che faccia avesse dopo...
Quando la lessi, mi dissi che questo pilota era un pezzo di m. e siccome io non la mando a dire a nessuno, ieri gliel'ho detto in faccia. Cito testualmente "Sei tu quelo che ha scritto la famosa lettera?","Si, perchè?", "sei un pezzo di m." e gli ho detto pure che, non succederà mai, ma se nella mia vita lo dovessi ancora incontrare professionalmente, faro' di tutto per fotterlo o farlo fottere.
Non vi dico che faccia avesse dopo...

raoul80 ha scritto:LA LETTERA
"Io, giovane pilota senza futuro
Colleghi Alitalia, ripensateci"
Una missiva aperta a Colaninno e ai comandanti della compagnia
Il racconto di un sogno e di un'esperienza da precario dei cieli
di MASSIMILIANO BUSATTO
Da Massimiliano Busatto, pilota di una compagnia italiana "low cost", riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Egregio Direttore e Dott. Colaninno,
mi chiamo Massimiliano Busatto e sono un giovane pilota di linea. Le scrivo questa lettera perché , come ogni italiano che si interessa di cosa succede nella sua nazione, guardo i telegiornali e leggo i quotidiani. Non c'è giorno che passi che non si parli del caso Alitalia e delle sue ripercussioni dirette e indirette sulla vita di tutti noi. Data la mia professione desidero perciò esprimere una mia personale e, penso competente, opinione in merito.
Voglio però fare un accenno alla mia, se pur breve, carriere nel mondo dell'aviazione e lo voglio fare per portare alla ribalta tutti quei colleghi che, come me, hanno sacrificato molti anni della loro vita e molti dei loro risparmi per inseguire un sogno. Io mi sono diplomato come perito chimico ormai 7 anni fa, ma con la chimica non ho mai avuto molto a che fare: il mio sogno fin da piccolo era quello di diventare pilota. Finita la scuola ho svolto il servizio di leva e subito dopo essermi congedato mi sono iscritto all'aeroclub di Treviso.
Tra i corsi di teoria e i voli di addestramento dovevo anche lavorare per far fronte ai costi del volo e per potermi permettere qualche uscita con gli amici nei weekend. Con davvero molto sacrificio sono riuscito a conseguire il brevetto di pilota privato di aeromobile. Fatto ciò ho cominciato ad informarmi su quali potessero essere le migliori scuole di volo da frequentare per ottenere le varie licenze per poter esercitare la professione di pilota commerciale. Per una serie di motivi, tra cui la cronica arretratezza dell'Italia nell'adottare gli standard europei, scelsi la Spagna. Detto ciò partii nel settembre del 2005 per affrontare un corso di 16 mesi con un costo totale, compreso l'alloggio per tutta la sua durata, pari a 75.000 euro.
Nel gennaio dello scorso anno tornai in Italia con l'orgoglio di essere stato tra i migliori del mio corso e con l'euforia di poter finalmente coronare il sogno di una vita: mi sbagliavo! Dopo mesi e mesi di curriculum inviati senza ricevere alcuna risposta, mi decisi a fare un ultimo sforzo economico pagandomi il corso macchina per poter pilotare aeromobili della famiglia Airbus. Diciamo che la scelta fu obbligata perché oggi giorno la sola licenza di pilota commerciale non basta, anzi è meno di niente. Per poter dire una parola in più sul mercato decisi di pagarmi anche l'addestramento in linea che mi avrebbe garantito un impiego immediato ed almeno 100/150 ore di volo in portafoglio.
Il corso macchina lo feci per metà in Svizzera e per metà in Finlandia, mentre l'addestramento in linea lo feci con una compagnia italiana. Corso macchina più addestramento in linea incrementarono vertiginosamente l'esborso economico fino alla cifra di circa 120.000 euro, cifra che senza un cospicuo aiuto dei miei genitori non sarei mai riuscito a pagare.
Ora sto lavorando per la stessa compagnia, ma il mio contratto sta per scadere e purtroppo non mi sarà rinnovato per questioni di riduzione del personale: dopo circa un anno da quel primo emozionante volo da pilota di linea, mi ritrovo a terra.
Quando più mi sentivo sicuro di aver finalmente raggiunto l'obbiettivo, di aver finito il periodo di sacrifici, di potermi rilassare e di godermi la mia meritata tranquillità, mi devo rimboccare le maniche per trovare un'altra compagnia.
Questa lettera vuole essere una riflessione su chi, pur avendo la possibilità di godere di un impiego fisso peraltro di prestigio in una compagnia come l'Alitalia, decide di alzare delle barricate in nome di pretese ormai fuori da ogni logica di mercato e, soprattutto, di buon senso.
Una buon numero di piloti Alitalia ha alle spalle una carriera nell'Aeronautica Militare e questo significa che per la loro formazione aeronautica non hanno speso un solo centesimo. Oggigiorno un giovane ragazzo che vuole intraprendere questa professione sa che dovrà spendere non meno di 100.000 euro e che le possibilità di trovare un impiego sono praticamente nulle, a meno che non abbia amicizie forti.
Quando sento certe dichiarazioni vorrei tanto che chi ha il coraggio di "piangere il morto" analizzasse in maniera più approfondita come va il mercato al di fuori di Fiumicino: c'è chi vola per molto meno e con molto meno, ma mantiene una dignità e una dedizione al lavoro pari se non superiore a chi si vanta di una professionalità ormai perduta.
Non metto in dubbio che il personale navigante di Alitalia abbia delle ottime ragioni per protestare e per proseguire uno sciopero "bianco" e che tanti di loro sentano a rischio il proprio posto di lavoro, ma non è giustificabile alzare delle barricate in un momento in cui nulla si può ottenere, con l'unico risultato di condannare l'utente finale, il passeggero, a dover subire ogni tipo di torto pretendendo che capisca ragioni alle volte incomprensibili.
Scene negli aeroporti come quelle che stiamo vedendo in questi giorni non fanno altro che ridicolizzare il nostro paese, minimizzare il valore della nostra compagnia di bandiera e incoraggiare il passeggero a guardare ad altri vettori, magari stranieri, dove i servizi e l'efficienza sono di gran lunga diversi.
Se i dipendenti Alitalia vogliono lottare per i loro diritti devono trovare altri metodi di protesta e comunque non possono pretendere che l'opinione pubblica li capisca incoraggiandoli ad arrecare un danno alla loro azienda in momento in cui di tutto c'è bisogno tranne che di ulteriori problemi.
Io in primis che faccio parte di questo mondo mi ritengo nauseato da una questione che va avanti da mesi e mesi e mesi e sono convinto che gran parte dei cittadini italiani siano stanchi di pagare e sopportare le beghe di questo carro***ne: ci vorrebbe una ventata di aria nuova, bisognerebbe voltare la pagina della vecchia Alitalia con tutte le sue inefficienze ed aprirne una nuova con altre persone molto più motivate.
Forse il Dott. Colaninno non ha tutti i torti a voler guardare verso altri bacini da dove prelevare forze nuove, ma prima dei piloti Ryanair ci sono molti giovani piloti italiani desiderosi di far parte di un grande gruppo con grandi idee. Io sono tra uno di quelli che ha spedito il proprio curriculum con la speranza di essere preso in considerazione ma in Italia, come si sa, spesso la buona volontà, l'impegno e la professionalità vengono dopo a molte altre cose. Mi auguro che alla fine prevalga il buon senso e che chi continua a restare fermo sulle proprie posizioni si faccia un esame di coscienza e che capisca che oggi è il momento di dare, magari un domani con una situazione più rosea si potrà ritornare a chiedere.
Massimiliano Busatto
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
ammazza!!! senza peli sulla lingua proprio!!
...ma poi lui che ti ha risposto?


...finalmente laureato!!!
...ATPL: Completato!!
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Niente. Non l'ho fatto parlare.87Nemesis87 ha scritto:ammazza!!! senza peli sulla lingua proprio!!...ma poi lui che ti ha risposto?
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Perché gli hai menato o perché è rimasto senza parole?air.surfer ha scritto:Niente. Non l'ho fatto parlare.87Nemesis87 ha scritto:ammazza!!! senza peli sulla lingua proprio!!...ma poi lui che ti ha risposto?
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
air.surfer ha scritto:Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
Quando la lessi, mi dissi che questo pilota era un pezzo di m. e siccome io non la mando a dire a nessuno, ieri gliel'ho detto in faccia. Cito testualmente "Sei tu quelo che ha scritto la famosa lettera?","Si, perchè?", "sei un pezzo di m." e gli ho detto pure che, non succederà mai, ma se nella mia vita lo dovessi ancora incontrare professionalmente, faro' di tutto per fotterlo o farlo fottere.
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raoul80 ha scritto:LA LETTERA
"Io, giovane pilota senza futuro
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Quando più mi sentivo sicuro di aver finalmente raggiunto l'obbiettivo, di aver finito il periodo di sacrifici, di potermi rilassare e di godermi la mia meritata tranquillità, mi devo rimboccare le maniche per trovare un'altra compagnia.
Questa lettera vuole essere una riflessione su chi, pur avendo la possibilità di godere di un impiego fisso peraltro di prestigio in una compagnia come l'Alitalia, decide di alzare delle barricate in nome di pretese ormai fuori da ogni logica di mercato e, soprattutto, di buon senso.
Una buon numero di piloti Alitalia ha alle spalle una carriera nell'Aeronautica Militare e questo significa che per la loro formazione aeronautica non hanno speso un solo centesimo. Oggigiorno un giovane ragazzo che vuole intraprendere questa professione sa che dovrà spendere non meno di 100.000 euro e che le possibilità di trovare un impiego sono praticamente nulle, a meno che non abbia amicizie forti.
Quando sento certe dichiarazioni vorrei tanto che chi ha il coraggio di "piangere il morto" analizzasse in maniera più approfondita come va il mercato al di fuori di Fiumicino: c'è chi vola per molto meno e con molto meno, ma mantiene una dignità e una dedizione al lavoro pari se non superiore a chi si vanta di una professionalità ormai perduta.
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Massimiliano Busatto
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eh bhe,bel comportamento.
da vantarsi proprio.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Se la pensi come lui dimmi chi sei, cosi magari prima o poi ti incontro.I-SCDX ha scritto: eh bhe,bel comportamento.
da vantarsi proprio.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Tartan, avrei tanto voluto, credimi. Scrivere una cosa cosi' quando centinaia di persone stanno perdendo il lavoro, il sostentamento per le loro famiglie e la possibilità di volare, è inqualificabile.tartan ha scritto: Perché gli hai menato o perché è rimasto senza parole?
Purtroppo io sono un non violento. Con le mani...

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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Porta pazienza, dice di avere solo 17 anni!air.surfer ha scritto:Se la pensi come lui dimmi chi sei, cosi magari prima o poi ti incontro.I-SCDX ha scritto: eh bhe,bel comportamento.
da vantarsi proprio.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ma pure con le parole he...air.surfer ha scritto: Purtroppo io sono un non violento. Con le mani...



Tempi duri creano uomini forti,
Uomini forti creano tempi tranquilli,
Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
Uomini deboli creano tempi duri
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Meglio. Bisogna educarli da piccoli...tartan ha scritto: Porta pazienza, dice di avere solo 17 anni!

Re: Io, giovane pilota senza futuro
Anche il Busatto sta cercando lavoro?air.surfer ha scritto:Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Si. Nonostante la marchetta ai nuovi vertici AZ.collaudatore ha scritto:Anche il Busatto sta cercando lavoro?air.surfer ha scritto:Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
ho ottime ragioni per pensarla come Busatto, e se fossi stato in lui, forse adesso non saresti qui a sparare certe sboronate. Se la tua categoria non trova altri modi per difendere il precedente posto statale, significa che siamo proprio alla frutta. Continua a cercare lavoro va, magari perdendo meno tempo in un forum.air.surfer ha scritto:Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
Quando la lessi, mi dissi che questo pilota era un pezzo di m. e siccome io non la mando a dire a nessuno, ieri gliel'ho detto in faccia. Cito testualmente "Sei tu quelo che ha scritto la famosa lettera?","Si, perchè?", "sei un pezzo di m." e gli ho detto pure che, non succederà mai, ma se nella mia vita lo dovessi ancora incontrare professionalmente, faro' di tutto per fotterlo o farlo fottere.
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raoul80 ha scritto:LA LETTERA
"Io, giovane pilota senza futuro
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Da Massimiliano Busatto, pilota di una compagnia italiana "low cost", riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Egregio Direttore e Dott. Colaninno,
mi chiamo Massimiliano Busatto e sono un giovane pilota di linea. Le scrivo questa lettera perché , come ogni italiano che si interessa di cosa succede nella sua nazione, guardo i telegiornali e leggo i quotidiani. Non c'è giorno che passi che non si parli del caso Alitalia e delle sue ripercussioni dirette e indirette sulla vita di tutti noi. Data la mia professione desidero perciò esprimere una mia personale e, penso competente, opinione in merito.
Voglio però fare un accenno alla mia, se pur breve, carriere nel mondo dell'aviazione e lo voglio fare per portare alla ribalta tutti quei colleghi che, come me, hanno sacrificato molti anni della loro vita e molti dei loro risparmi per inseguire un sogno. Io mi sono diplomato come perito chimico ormai 7 anni fa, ma con la chimica non ho mai avuto molto a che fare: il mio sogno fin da piccolo era quello di diventare pilota. Finita la scuola ho svolto il servizio di leva e subito dopo essermi congedato mi sono iscritto all'aeroclub di Treviso.
Tra i corsi di teoria e i voli di addestramento dovevo anche lavorare per far fronte ai costi del volo e per potermi permettere qualche uscita con gli amici nei weekend. Con davvero molto sacrificio sono riuscito a conseguire il brevetto di pilota privato di aeromobile. Fatto ciò ho cominciato ad informarmi su quali potessero essere le migliori scuole di volo da frequentare per ottenere le varie licenze per poter esercitare la professione di pilota commerciale. Per una serie di motivi, tra cui la cronica arretratezza dell'Italia nell'adottare gli standard europei, scelsi la Spagna. Detto ciò partii nel settembre del 2005 per affrontare un corso di 16 mesi con un costo totale, compreso l'alloggio per tutta la sua durata, pari a 75.000 euro.
Nel gennaio dello scorso anno tornai in Italia con l'orgoglio di essere stato tra i migliori del mio corso e con l'euforia di poter finalmente coronare il sogno di una vita: mi sbagliavo! Dopo mesi e mesi di curriculum inviati senza ricevere alcuna risposta, mi decisi a fare un ultimo sforzo economico pagandomi il corso macchina per poter pilotare aeromobili della famiglia Airbus. Diciamo che la scelta fu obbligata perché oggi giorno la sola licenza di pilota commerciale non basta, anzi è meno di niente. Per poter dire una parola in più sul mercato decisi di pagarmi anche l'addestramento in linea che mi avrebbe garantito un impiego immediato ed almeno 100/150 ore di volo in portafoglio.
Il corso macchina lo feci per metà in Svizzera e per metà in Finlandia, mentre l'addestramento in linea lo feci con una compagnia italiana. Corso macchina più addestramento in linea incrementarono vertiginosamente l'esborso economico fino alla cifra di circa 120.000 euro, cifra che senza un cospicuo aiuto dei miei genitori non sarei mai riuscito a pagare.
Ora sto lavorando per la stessa compagnia, ma il mio contratto sta per scadere e purtroppo non mi sarà rinnovato per questioni di riduzione del personale: dopo circa un anno da quel primo emozionante volo da pilota di linea, mi ritrovo a terra.
Quando più mi sentivo sicuro di aver finalmente raggiunto l'obbiettivo, di aver finito il periodo di sacrifici, di potermi rilassare e di godermi la mia meritata tranquillità, mi devo rimboccare le maniche per trovare un'altra compagnia.
Questa lettera vuole essere una riflessione su chi, pur avendo la possibilità di godere di un impiego fisso peraltro di prestigio in una compagnia come l'Alitalia, decide di alzare delle barricate in nome di pretese ormai fuori da ogni logica di mercato e, soprattutto, di buon senso.
Una buon numero di piloti Alitalia ha alle spalle una carriera nell'Aeronautica Militare e questo significa che per la loro formazione aeronautica non hanno speso un solo centesimo. Oggigiorno un giovane ragazzo che vuole intraprendere questa professione sa che dovrà spendere non meno di 100.000 euro e che le possibilità di trovare un impiego sono praticamente nulle, a meno che non abbia amicizie forti.
Quando sento certe dichiarazioni vorrei tanto che chi ha il coraggio di "piangere il morto" analizzasse in maniera più approfondita come va il mercato al di fuori di Fiumicino: c'è chi vola per molto meno e con molto meno, ma mantiene una dignità e una dedizione al lavoro pari se non superiore a chi si vanta di una professionalità ormai perduta.
Non metto in dubbio che il personale navigante di Alitalia abbia delle ottime ragioni per protestare e per proseguire uno sciopero "bianco" e che tanti di loro sentano a rischio il proprio posto di lavoro, ma non è giustificabile alzare delle barricate in un momento in cui nulla si può ottenere, con l'unico risultato di condannare l'utente finale, il passeggero, a dover subire ogni tipo di torto pretendendo che capisca ragioni alle volte incomprensibili.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
air.surfer ha scritto:Se la pensi come lui dimmi chi sei, cosi magari prima o poi ti incontro.I-SCDX ha scritto: eh bhe,bel comportamento.
da vantarsi proprio.
tranquillo eh..meglio per te fidati.fai ridere
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
air.surfer ha scritto:Meglio. Bisogna educarli da piccoli...tartan ha scritto: Porta pazienza, dice di avere solo 17 anni!
Fin quando sei davanti ad uno schermo siamo tutti capaci..
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
tristar ha scritto:ho ottime ragioni per pensarla come Busatto, e se fossi stato in lui, forse adesso non saresti qui a sparare certe sboronate. Se la tua categoria non trova altri modi per difendere il precedente posto statale, significa che siamo proprio alla frutta. Continua a cercare lavoro va, magari perdendo meno tempo in un forum.air.surfer ha scritto:Ieri, in uno dei miei peregrinaggi alla ricerca di un lavoro, ho avuto il piacere di incontrare, di persona, l'autore di questa lettera.
Quando la lessi, mi dissi che questo pilota era un pezzo di m. e siccome io non la mando a dire a nessuno, ieri gliel'ho detto in faccia. Cito testualmente "Sei tu quelo che ha scritto la famosa lettera?","Si, perchè?", "sei un pezzo di m." e gli ho detto pure che, non succederà mai, ma se nella mia vita lo dovessi ancora incontrare professionalmente, faro' di tutto per fotterlo o farlo fottere.
Non vi dico che faccia avesse dopo...
![]()
raoul80 ha scritto:LA LETTERA
"Io, giovane pilota senza futuro
Colleghi Alitalia, ripensateci"
Una missiva aperta a Colaninno e ai comandanti della compagnia
Il racconto di un sogno e di un'esperienza da precario dei cieli
di MASSIMILIANO BUSATTO
Da Massimiliano Busatto, pilota di una compagnia italiana "low cost", riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Egregio Direttore e Dott. Colaninno,
mi chiamo Massimiliano Busatto e sono un giovane pilota di linea. Le scrivo questa lettera perché , come ogni italiano che si interessa di cosa succede nella sua nazione, guardo i telegiornali e leggo i quotidiani. Non c'è giorno che passi che non si parli del caso Alitalia e delle sue ripercussioni dirette e indirette sulla vita di tutti noi. Data la mia professione desidero perciò esprimere una mia personale e, penso competente, opinione in merito.
Voglio però fare un accenno alla mia, se pur breve, carriere nel mondo dell'aviazione e lo voglio fare per portare alla ribalta tutti quei colleghi che, come me, hanno sacrificato molti anni della loro vita e molti dei loro risparmi per inseguire un sogno. Io mi sono diplomato come perito chimico ormai 7 anni fa, ma con la chimica non ho mai avuto molto a che fare: il mio sogno fin da piccolo era quello di diventare pilota. Finita la scuola ho svolto il servizio di leva e subito dopo essermi congedato mi sono iscritto all'aeroclub di Treviso.
Tra i corsi di teoria e i voli di addestramento dovevo anche lavorare per far fronte ai costi del volo e per potermi permettere qualche uscita con gli amici nei weekend. Con davvero molto sacrificio sono riuscito a conseguire il brevetto di pilota privato di aeromobile. Fatto ciò ho cominciato ad informarmi su quali potessero essere le migliori scuole di volo da frequentare per ottenere le varie licenze per poter esercitare la professione di pilota commerciale. Per una serie di motivi, tra cui la cronica arretratezza dell'Italia nell'adottare gli standard europei, scelsi la Spagna. Detto ciò partii nel settembre del 2005 per affrontare un corso di 16 mesi con un costo totale, compreso l'alloggio per tutta la sua durata, pari a 75.000 euro.
Nel gennaio dello scorso anno tornai in Italia con l'orgoglio di essere stato tra i migliori del mio corso e con l'euforia di poter finalmente coronare il sogno di una vita: mi sbagliavo! Dopo mesi e mesi di curriculum inviati senza ricevere alcuna risposta, mi decisi a fare un ultimo sforzo economico pagandomi il corso macchina per poter pilotare aeromobili della famiglia Airbus. Diciamo che la scelta fu obbligata perché oggi giorno la sola licenza di pilota commerciale non basta, anzi è meno di niente. Per poter dire una parola in più sul mercato decisi di pagarmi anche l'addestramento in linea che mi avrebbe garantito un impiego immediato ed almeno 100/150 ore di volo in portafoglio.
Il corso macchina lo feci per metà in Svizzera e per metà in Finlandia, mentre l'addestramento in linea lo feci con una compagnia italiana. Corso macchina più addestramento in linea incrementarono vertiginosamente l'esborso economico fino alla cifra di circa 120.000 euro, cifra che senza un cospicuo aiuto dei miei genitori non sarei mai riuscito a pagare.
Ora sto lavorando per la stessa compagnia, ma il mio contratto sta per scadere e purtroppo non mi sarà rinnovato per questioni di riduzione del personale: dopo circa un anno da quel primo emozionante volo da pilota di linea, mi ritrovo a terra.
Quando più mi sentivo sicuro di aver finalmente raggiunto l'obbiettivo, di aver finito il periodo di sacrifici, di potermi rilassare e di godermi la mia meritata tranquillità, mi devo rimboccare le maniche per trovare un'altra compagnia.
Questa lettera vuole essere una riflessione su chi, pur avendo la possibilità di godere di un impiego fisso peraltro di prestigio in una compagnia come l'Alitalia, decide di alzare delle barricate in nome di pretese ormai fuori da ogni logica di mercato e, soprattutto, di buon senso.
Una buon numero di piloti Alitalia ha alle spalle una carriera nell'Aeronautica Militare e questo significa che per la loro formazione aeronautica non hanno speso un solo centesimo. Oggigiorno un giovane ragazzo che vuole intraprendere questa professione sa che dovrà spendere non meno di 100.000 euro e che le possibilità di trovare un impiego sono praticamente nulle, a meno che non abbia amicizie forti.
Quando sento certe dichiarazioni vorrei tanto che chi ha il coraggio di "piangere il morto" analizzasse in maniera più approfondita come va il mercato al di fuori di Fiumicino: c'è chi vola per molto meno e con molto meno, ma mantiene una dignità e una dedizione al lavoro pari se non superiore a chi si vanta di una professionalità ormai perduta.
Non metto in dubbio che il personale navigante di Alitalia abbia delle ottime ragioni per protestare e per proseguire uno sciopero "bianco" e che tanti di loro sentano a rischio il proprio posto di lavoro, ma non è giustificabile alzare delle barricate in un momento in cui nulla si può ottenere, con l'unico risultato di condannare l'utente finale, il passeggero, a dover subire ogni tipo di torto pretendendo che capisca ragioni alle volte incomprensibili.
Scene negli aeroporti come quelle che stiamo vedendo in questi giorni non fanno altro che ridicolizzare il nostro paese, minimizzare il valore della nostra compagnia di bandiera e incoraggiare il passeggero a guardare ad altri vettori, magari stranieri, dove i servizi e l'efficienza sono di gran lunga diversi.
Se i dipendenti Alitalia vogliono lottare per i loro diritti devono trovare altri metodi di protesta e comunque non possono pretendere che l'opinione pubblica li capisca incoraggiandoli ad arrecare un danno alla loro azienda in momento in cui di tutto c'è bisogno tranne che di ulteriori problemi.
Io in primis che faccio parte di questo mondo mi ritengo nauseato da una questione che va avanti da mesi e mesi e mesi e sono convinto che gran parte dei cittadini italiani siano stanchi di pagare e sopportare le beghe di questo carro***ne: ci vorrebbe una ventata di aria nuova, bisognerebbe voltare la pagina della vecchia Alitalia con tutte le sue inefficienze ed aprirne una nuova con altre persone molto più motivate.
Forse il Dott. Colaninno non ha tutti i torti a voler guardare verso altri bacini da dove prelevare forze nuove, ma prima dei piloti Ryanair ci sono molti giovani piloti italiani desiderosi di far parte di un grande gruppo con grandi idee. Io sono tra uno di quelli che ha spedito il proprio curriculum con la speranza di essere preso in considerazione ma in Italia, come si sa, spesso la buona volontà, l'impegno e la professionalità vengono dopo a molte altre cose. Mi auguro che alla fine prevalga il buon senso e che chi continua a restare fermo sulle proprie posizioni si faccia un esame di coscienza e che capisca che oggi è il momento di dare, magari un domani con una situazione più rosea si potrà ritornare a chiedere.
Massimiliano Busatto
Repubblica.it
e poi mi vengono a parlare di professionalità.......
Finalmente uno che dice le cose come stanno...poi APPUNTO parlano di professionalità..
Guarda se in futuro riuscirò a diventare un pilota,spero soltanto di non ridurmi a quelle affermazioni (me le tengo per me piuttosto,non le vado a sbandierare in giro,perche nel bene o nel male rappresenterò una categoria).(a 40 anni poi certe cose non dovrebbero nemmeno essere dette).
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Il signor Busatto, ha scritto una lettera deplorevole. Ieri eravamo una ventina e nessuno ha mosso un dito in suo aiuto. Segno che certe volte è meglio pensare due volte prima di scrivere certe cagate.tristar ha scritto: ho ottime ragioni per pensarla come Busatto, e se fossi stato in lui, forse adesso non saresti qui a sparare certe sboronate. Se la tua categoria non trova altri modi per difendere il precedente posto statale, significa che siamo proprio alla frutta. Continua a cercare lavoro va, magari perdendo meno tempo in un forum.
e poi mi vengono a parlare di professionalità.......
Perdipiu' sulle spalle dei colleghi, come me, che quel posto se lo sono sudato a forza di esami, e non pagato con i soldi del papi. Cercare di vendersi come una marchettara, contribuisce a svendere ancora di piu' quella professionalità che invece è apprezzata e riconosciuta in altri paesi.
Se vuole il posto di un pilota Alitalia, il signor Busatto, farebbe meglio a studiare e sputare sangue sul simulatore e non scrivere insulse lettere lecchine nella speranza di trovare una facile scorciatoia.
La mia categoria non è riuscita a mantenere il posto per i motivi che tutti sappiamo e che non sto qui ad elencare.
Per quanto riguarda la mia professionalità, direi che non devo diimostrare nulla a nessuno, tantomeno ad un caccoloso ventenne come te che, quando volavo sulla Siberia con un 747, ancora giocava con il camper di Barbie.
Ciao!
Ultima modifica di air.surfer il 19 maggio 2009, 18:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ma riesci a scrivere un solo post invece di tre di seguito o ti impegna troppo le sinapsi?I-SCDX ha scritto: Finalmente uno che dice le cose come stanno...poi APPUNTO parlano di professionalità..
Guarda se in futuro riuscirò a diventare un pilota,spero soltanto di non ridurmi a quelle affermazioni (me le tengo per me piuttosto,non le vado a sbandierare in giro,perche nel bene o nel male rappresenterò una categoria).(a 40 anni poi certe cose non dovrebbero nemmeno essere dette).
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
dimostri per l'ennesima volta che la tua capacità argomentativa non va oltre l'offesa. Per quanto riguarda lo sputare sangue, lascia perdere dai, il mondo non è fatto solo di scemi che si imbambolano davanti ad un cpt. Se hai perso il posto, fra le altre cose, è perchè quando il mondo dell'aviazione cambiava e costringeva a dissanguarsi per realizzare un sogno (a differenza di te, o sbaglio?), tu e gli altri az (e non solo) come te, erano troppo impegnati a pulire il piedistallo del 747. Ora la ruota è girata, e pretendi anche di convincere qualcuno di avere qualche diritto in più di Busatto per stare davanti ad un aereo. A certe cose dovevi (dovevate) pensarci prima, magari alzando la voce qualche volta, non insultando gente che non conosci su un forum; ora mi sembra che sbatti contro una realtà che vista dall'altra parte (la tua attuale) non è poi cosi bella, vero?air.surfer ha scritto:Il signor Busatto, ha scritto una lettera deplorevole. Ieri eravamo una ventina e nessuno ha mosso un dito in suo aiuto. Segno che certe volte è meglio pensare due volte prima di scrivere certe cagate.tristar ha scritto: ho ottime ragioni per pensarla come Busatto, e se fossi stato in lui, forse adesso non saresti qui a sparare certe sboronate. Se la tua categoria non trova altri modi per difendere il precedente posto statale, significa che siamo proprio alla frutta. Continua a cercare lavoro va, magari perdendo meno tempo in un forum.
e poi mi vengono a parlare di professionalità.......
Perdipiu' sulle spalle dei colleghi, come me, che quel posto se lo sono sudato a forza di esami, e non pagato con i soldi del papi. Cercare di vendersi come una marchettara, contribuisce a svendere ancora di piu' quella professionalità che invece è apprezzata e riconosciuta in altri paesi.
Se vuole il posto di un pilota Alitalia, il signor Busatto, farebbe meglio a studiare e sputare sangue sul simulatore e non scrivere insulse lettere lecchine nella speranza di trovare una facile scorciatoia.
La mia categoria non è riuscita a mantenere il posto per i motivi che tutti sappiamo e che non sto qui ad elencare.
Per quanto riguarda la mia professionalità, direi che non devo diimostrare nulla a nessuno, tantomeno ad un caccoloso ventenne come te che, quando volavo sulla Siberia con un 747, ancora giocava con il camper di Barbie.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Una lettera che dimostra grande immaturità e poco rispetto per la categoria di qui fa parte.
aver speso oltre 200.000 € per poi non riuscire a volare non mi pare che sia una colpa attribuibile a chi esce dalla gavetta.
E cercare di trarre vantaggio da tale situazione, presentandosi come uno stakanov diligentissimo e dedito prima di tutto al bene della compagnia, mostra quanto in realtà faccia parte di quello che a suo dire è il mondo dei piloti.
Grandi ideali di una compagnia quotata in borsa lasciamoli a chi ci crede e non si trova senza lavoro.
con questo però non mi schiero dalla parte di nessuno, se non dalla parte di chi continua ad impegnarsi per raggiungere ciò che si è prefissato in maniera leale e corretta.
aver speso oltre 200.000 € per poi non riuscire a volare non mi pare che sia una colpa attribuibile a chi esce dalla gavetta.
E cercare di trarre vantaggio da tale situazione, presentandosi come uno stakanov diligentissimo e dedito prima di tutto al bene della compagnia, mostra quanto in realtà faccia parte di quello che a suo dire è il mondo dei piloti.
Grandi ideali di una compagnia quotata in borsa lasciamoli a chi ci crede e non si trova senza lavoro.
con questo però non mi schiero dalla parte di nessuno, se non dalla parte di chi continua ad impegnarsi per raggiungere ciò che si è prefissato in maniera leale e corretta.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
l'età c'è scritta e sono studente, cerca di argomentare ciò che si scrive, la retorica che vedo dietro alla tua domanda è scadente come quella di surfer. Se non hai nulla da dire evita queste cose.collaudatore ha scritto:tristar, quanti anni hai?
Cosa fai?
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ti quoto in pieno. Il mio intervento in favore dell'autore della lettera era tra le righe e basato sul fatto che il deplorevole gioco al ribasso che ha colpito la categoria dei piloti non ha mai interessato gli alitalici e molti altri se non quando l'acqua ha toccato il ....... e allora si è cercato di sbandierare un senso comune che in realtà non c'è mai stato. Dire poi quello che surfer ha detto davanti al soggetto in questione ne è una dimostrazione. Per quanto riguarda il trovare lavoro, se chi si vanta tanto di aver comandato il bestione sulla Siberia non trova lavoro adesso, penso che non sia più facile per chi ora si trova a dover iniziare, anche con 200 mila euro di training.IVWP ha scritto:Una lettera che dimostra grande immaturità e poco rispetto per la categoria di qui fa parte.
aver speso oltre 200.000 € per poi non riuscire a volare non mi pare che sia una colpa attribuibile a chi esce dalla gavetta.
E cercare di trarre vantaggio da tale situazione, presentandosi con un stakanov diligentissimo e dedito prima di tutto al bene della compagnia, mostra quanto in realtà faccia parte di quello che a suo dire è il mondo dei piloti.
Grandi ideali di una compagnia quotata in borsa lasciamoli a chi ci crede e non si trova senza lavoro.
con questo però non mi schiero dalla parte di nessuno, se non dalla parte di chi continua ad impegnarsi per raggiungere ciò che si è prefissato in maniera leale e corretta.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Tanti anni fa, quando lavoravo in Alitalia da poco, in occasione di scioperi degli assitenti di volo l'azienda chiamava a raccolta tutti i dipendenti che volevano sostituire gli assistenti in sciopero in cambio di lauti rimborsi. Molti dei miei colleghi si auguravano che ci fossero sempre più scioperi per potere avere la possibilità di effettuare sostituzioni, divertendosi (volando) e guadagnando. Allora era possibile, bastava un breve corso sulle emergenze e il gioco era fatto.
Io mi sono sempre rifiutato di sostituire colleghi che si battevano per i loro diritti, senza chiedermi se la loro lotta fosse giusta o no, prima di tutto per una questione morale e poi perchè, comunque, non ero in grado di giudicare.
Avevo 25 anni e già avevo fatto degli sbagli, ma non ho mai fatto niente di cui vergognarmi.
Io mi sono sempre rifiutato di sostituire colleghi che si battevano per i loro diritti, senza chiedermi se la loro lotta fosse giusta o no, prima di tutto per una questione morale e poi perchè, comunque, non ero in grado di giudicare.
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Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ti ho chiesto l'età perchè molti utenti non scrivono la vera data di nascita.tristar ha scritto:l'età c'è scritta e sono studente
tristar ha scritto:la retorica che vedo dietro alla tua domanda è scadente come quella di surfer.
Grazie per il complimento!

tristar ha scritto:Se non hai nulla da dire evita queste cose.
Quello che dovevo dire, l'ho già detto.
Pensare che dovrò avere a che fare con persone che la pensano come te, su determinati argomenti, mi rammarica.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
tartan, se ti riferisci a me, io non detto nulla contro di te, nè lasciato intendere di fare di tutta l'erba un fascio. Quello che scrivi a riguardo di certi tuoi colleghi non fa che confermare quanto da me detto prima, e non puoi dire il contrario (ammesso che tu ti riferissi a me).tartan ha scritto:Tanti anni fa, quando lavoravo in Alitalia da poco, in occasione di scioperi degli assitenti di volo l'azienda chiamava a raccolta tutti i dipendenti che volevano sostituire gli assistenti in sciopero in cambio di lauti rimborsi. Molti dei miei colleghi si auguravano che ci fossero sempre più scioperi per potere avere la possibilità di effettuare sostituzioni, divertendosi (volando) e guadagnando. Allora era possibile, bastava un breve corso sulle emergenze e il gioco era fatto.
Io mi sono sempre rifiutato di sostituire colleghi che si battevano per i loro diritti, senza chiedermi se la loro lotta fosse giusta o no, prima di tutto per una questione morale e poi perchè, comunque, non ero in grado di giudicare.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Sbagliato, non hai detto proprio niente, confermi la mia idea precedente.collaudatore ha scritto:Ti ho chiesto l'età perchè molti utenti non scrivono la vera data di nascita.tristar ha scritto:l'età c'è scritta e sono studente
tristar ha scritto:la retorica che vedo dietro alla tua domanda è scadente come quella di surfer.
Grazie per il complimento!![]()
tristar ha scritto:Se non hai nulla da dire evita queste cose.
Quello che dovevo dire, l'ho già detto.
Pensare che dovrò avere a che fare con persone che la pensano come te, su determinati argomenti, mi rammarica.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Se avessi voluto riferirmi a te lo avresti capito. Ho solo cercato di chiarire come ho letto io la lettera di quel tipo che ha suscitato le ire di air surfer. Secondo me stava approfittando di un momento di difficoltà di alcuni suoi colleghi, sia pure di un'altra compagnia, per prendere il loro posto. Questo modo di operare è, per me, abominevole e posso capire le reazioni di air surfer. Limitandoci a queste considerazioni, senza andare a scavare sui motivi veri o presunti della crisi alitalia andando anche alla ricerca dei colpevoli, la lettera di quel pilota senza lavoro è una vera infamia. Questo è il mio giudizio solo su quella persona e su nessun altro. Ritengo che quel tale avrebbe fatto parte sicuramente del gruppo dei miei ex colleghi disposti alle sostituzioni. Ho specificato la mia età di allora per dire che non bisogna essere "vecchi" per esprimere certi convincimenti e non per fare riferimento all'età tua o di qualcun altro.tristar ha scritto:tartan, se ti riferisci a me, io non detto nulla contro di te, nè lasciato intendere di fare di tutta l'erba un fascio. Quello che scrivi a riguardo di certi tuoi colleghi non fa che confermare quanto da me detto prima, e non puoi dire il contrario (ammesso che tu ti riferissi a me).tartan ha scritto:Tanti anni fa, quando lavoravo in Alitalia da poco, in occasione di scioperi degli assitenti di volo l'azienda chiamava a raccolta tutti i dipendenti che volevano sostituire gli assistenti in sciopero in cambio di lauti rimborsi. Molti dei miei colleghi si auguravano che ci fossero sempre più scioperi per potere avere la possibilità di effettuare sostituzioni, divertendosi (volando) e guadagnando. Allora era possibile, bastava un breve corso sulle emergenze e il gioco era fatto.
Io mi sono sempre rifiutato di sostituire colleghi che si battevano per i loro diritti, senza chiedermi se la loro lotta fosse giusta o no, prima di tutto per una questione morale e poi perchè, comunque, non ero in grado di giudicare.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
A parte il signore in questione, io non ho offeso nessuno. Tantomeno te, che quando io pilotavo il 747, portavi veramente il grembiulino delle elementari. Percio' credo sia piuttosto fuoriluogo che tu mi venga a parlare di professionalità quando non sai nemmeno come si accende la batteria di un aereo.tristar ha scritto: dimostri per l'ennesima volta che la tua capacità argomentativa non va oltre l'offesa. Per quanto riguarda lo sputare sangue, lascia perdere dai, il mondo non è fatto solo di scemi che si imbambolano davanti ad un cpt. Se hai perso il posto, fra le altre cose, è perchè quando il mondo dell'aviazione cambiava e costringeva a dissanguarsi per realizzare un sogno (a differenza di te, o sbaglio?), tu e gli altri az (e non solo) come te, erano troppo impegnati a pulire il piedistallo del 747. Ora la ruota è girata, e pretendi anche di convincere qualcuno di avere qualche diritto in più di Busatto per stare davanti ad un aereo. A certe cose dovevi (dovevate) pensarci prima, magari alzando la voce qualche volta, non insultando gente che non conosci su un forum; ora mi sembra che sbatti contro una realtà che vista dall'altra parte (la tua attuale) non è poi cosi bella, vero?
Nella mia vita non ho mai cercato di fottere nessuno come ha cercato di fare il signor Massimiliano, ho cercato di combattere sempre ad armi pari, sul simulatore e sui libri. Sai io sono fatto cosi, non amo quelli che cercano le vie facili. Sarà perchè tutto quello che ho fatto nella mia vita l'ho fatto da solo senza cercare aiutini da babbi o santi in paradiso perchè mi ha sempre fatto schifo chi lo ha fatto.
Non mi è mai venuto in mente di scrivere una lettera parlando di cose che non si conoscono nel puerile tentativo di cercare una scorciatoia, screditando i colleghi, per ottenere un posto di lavoro.
Su di un punto pero', io e te, siamo d'accordo. La realtà, vista dalla mia parte, è brutta.
Vedere che in questo momento vengono assunti solo i raccomandati, i figli dei ministri ed i sindacalisti non è un bel vedere. Forse è bella per te che magari non hai le capacità per farti strada da solo nella vita e quindi sostieni chi, con discutibili mezzi, cerca di trovare una ben poco onorevole scorciatoia.
Io invece mi sento appagato nel ricevere la telefonata di un DOV che ha letto in il curriculum e vuole darmi una opportunità... sai com'è, sono un tipo all'antica.
Pero' te ne do atto, io sono un anacronismo perchè penso che la meritocrazia sia un valore fondamentale nella vita.
Tra l'altro, il tuo amico è stato pure poco lungimirante perchè ha contribuito a fare in modo che si riversassero centinaia di piloti sul mercato che nel peggiore dei casi hanno 4000 ore di linea e quindi, lui, con le sue 750 ore lo vedo un po' traballante.
Pero' scrive benissimo. Un po' come te...
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
air.surfer ha scritto:Ma riesci a scrivere un solo post invece di tre di seguito o ti impegna troppo le sinapsi?I-SCDX ha scritto: Finalmente uno che dice le cose come stanno...poi APPUNTO parlano di professionalità..
Guarda se in futuro riuscirò a diventare un pilota,spero soltanto di non ridurmi a quelle affermazioni (me le tengo per me piuttosto,non le vado a sbandierare in giro,perche nel bene o nel male rappresenterò una categoria).(a 40 anni poi certe cose non dovrebbero nemmeno essere dette).
No non ho interesse a dimostrarti quello di cui sono capace o meno.
Mi ha stupito molto come una persona di 42 anni,indipendentemente dalla professione,riesca ad insultare e minacciare rispettivamente un 17enne ed un 20enne giusto perchè le sue OPINIONI sono state messe in discussione.
Si spiegano molte cose.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Si. Si spiega che oltre a non conoscere gli accadimenti di cui parli, non hai letto nemmeno la lettera in questione.I-SCDX ha scritto:No non ho interesse a dimostrarti quello di cui sono capace o meno.
Mi ha stupito molto come una persona di 42 anni,indipendentemente dalla professione,riesca ad insultare e minacciare rispettivamente un 17enne ed un 20enne giusto perchè le sue OPINIONI sono state messe in discussione.
Si spiegano molte cose.
Io ho espresso quello che pensavo di lui quando l'ho visto a quattrocchi. Non mi sono nascosto dietro una penna.
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Re: Io, giovane pilota senza futuro
Ah ho capito. Non litigate.
Mi accodo, la lettera è inutilmente provocatoria e sommaria e superficiale.
A suo tempo pensai fosse un fake, ma mi pare di capire non sia così.
Ma che centra con l'area del forum?
Non si parla di brevetti qui?
Ma andare d'accordo è così difficile?

Mi accodo, la lettera è inutilmente provocatoria e sommaria e superficiale.
A suo tempo pensai fosse un fake, ma mi pare di capire non sia così.
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SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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