Testimonianza di una ex (quasi) aviofobica... che è diventata tale dopo un volo allucinante in cui una hostess e uno steward URLAVANO (il che è tutto dire)... e che si è fatta passare (quasi) totalmente la paura DA SOLA.
Capito, Ana ?
Tu hai paura senza finora un motivo reale, mentre invece l'aereo di cui parla la sottoscritta stava stallando.
Ho scritto STAVA stallando, ma NON ha stallato.
Il pilota lo ha "ripreso" NONOSTANTE
1) turbolenze da vomitare di tutto, dal colostro materno in poi;
2) maltempo e fulmini (altro elemento di paura per molti aviofobici).
Cosa vuol dire tutta questa premessa ? Vuol dire
A) che i piloti degli aerei di linea non sono certo degli sprovveduti;
B) che anche se si verificano delle situazioni "anomale" l'apparecchio è strutturato in modo tale da poterne uscire con l'onore delle armi.
Con il permesso dei piloti e degli addetti ai lavori presenti nel forum, ti illustro le paure più frequenti e vedo di smontartele... ripeto, da persona che nell'ordine amava volare, è diventata aviofobica, ne è praticamente guarita da sola ed ora vola tranquillamente (al 90%) di nuovo.
STALLO.
NON e ripeto NON significa automaticamente caduta dell'aeromobile, ANZI !!!
I piloti sanno bene come uscire dalla situazione di ali stallate, fanno ore ed ore al simulatore provando e riprovando le più disparate situazioni di pericolo (tra le quali lo stallo è una delle meno temibili) e sono sottoposti ad esami, controlli e visite mediche rigorosissime che garantiscono la loro idoneità al volo sia dal punto di vista tecnico-pratico che dal punto di vista sanitario e psico-fisico.
TURBOLENZE.
Mai fatto un percorso sterrato con l'auto ? Uno sterrato altro non è che un percorso dove si susseguono pieni-vuoti della strada (ovvero dossi-buche).
Mai messa una mano fuori dal finestrino con l'auto in velocità ? La senti l'aria che ti spinge indietro la mano ?
Bene, rispetto ad un'auto l'aereo viaggia ad una velocità mediamente di OTTO volte superiore.
In soldoni: la situazione in volo è identica a quella in strada.
L'aria, alla velocità di un aereo, è DURA come la pietra ed esattamente come una strada può avere dei punti di "vuoto" o di "pieno" (che poi vuoto/pieno non sono ma solo zone di maggiore/minore densità).
Da qui gli "scossoni" che si possono sentire, anche di forte entità.
Niente di più.
FULMINI - MALTEMPO
L'aereo fa da gabbia di Faraday, per cui i fulmini lo "attraversano" e si scaricano all'esterno, senza il minimo danno per fusoliera e passeggeri.
In ogni caso, QUAND'ANCHE ci fossero dei danni, non sarebbero MAI di entità così elevata da non consentire il volo o, se i piloti lo ritenessero opportuno (mai sentito però di un'evenienza del genere) da non consentire l'atterraggio.
Da notare che quand'anche un motore venisse danneggiato, l'aereo può volare anche con UN SOLO motore, è cosa arcinota.
Questo per i fulmini. Per il maltempo (= turbolenze) vedi sopra.
Per il mio 10% di paura residua, mi basta conversare con il mio vicino di posto, oppure occhieggiare ogni tanto il personale di volo per accertarmi che siano tranquilli... sempre che non mi venga un tale sonno da sembrare io un motore in panne per il russare.
Insomma... mi si passi per questa volta la frase colorita: come incidente avresti più da temere da un autista di taxi che guidi con le palle girate per c..xxi suoi.
Te lo garantisco...
Secondo alcuni studi il calabrone non può volare perché la sua larghezza alare non è proporzionale alla sua grandezza corporea. Ma il calabrone non lo sa, perciò lui continua a volare.