E,dopo una settimana,eccomi qua a resocontare ciò che è avvenuto in quei due giorni fatidici di andata e ritorno.
La partenza era fissata da Trapani con volo Ryanair per le ore 10e30,ritardo e partenza ore 12.Il mio sistema nervoso ha iniziato a dare segni di cedimento più o meno al momento dell'imbarco,non prima(per fortuna).Poco prima di salire sul 737 ho pianto.Ebbene si.Ma ben nascosta dagli occhialoni neri e giusto il tempo di versare una lacrimuccia.Si sale.Prendiamo posto e i portelloni si chiudono.Dopodichè,l'attesa.Siamo rimasti circa mezz'oretta fermi alla piazzola ad attendere,non so bene il perchè(forse semplicemente non ascoltavo).Le mie fibre si sono sciolte sul quello scomodo sedile,avrò perso duemila chili per la tensione.Ma alla fine,rullaggio,rincorsa,motori al massimo,spinta e decollo...io ho l'abitudine di sedermi SEMPRE sull'ala.Da lì,penso,posso "controllare meglio" il rumore dei motori.Insomma,è andata.Il 737 vira e poi sale.Liscio come l'olio e via così per tutto il volo.Io,nel frattempo,entro in coma vigile e rimango con gli occhi chiusi per quasi tutto il viaggio facendo training autogeno("vai così,bravo,perfetto,dai bestione portami a Londra,stai andando bene,non MOLLARE"...sono pazza)Ma si va.Dopo circa due orette Sir Gap(come io lo chiamo),il comandante ci comunica,in english of course,che stiamo per iniziare le procedure per la discesa e che incontreremo un tantino di difficoltà per via delle turbolenze.Apro gli occhi e guardo fuori.Siamo avvolti in una nube bianco latte,non si vede - passatemi il termine - una mazza.Due minuti dopo,lo psicodramma.Il bestione inizia ad altalenare a dx e sx,poi cade nel vuoto (la sensazione di tutti noi è stata come se ci fosse stata tolta una sedia da sotto il fondoschiena)...si rialza e reinizia la stessa danza...inizia a tremare,poi ricade...e stavolta si alza un coro di urla terrorizzate...io continuo a pensare che no,non è possibile,non può davvero accadere...sembra una barzelletta,si sta avverando proprio ciò che temevo...st'aereo non riesce a scendere...qualcuno piange.Io no.Non muovo più un muscolo e continuo a guardare le mie gambe...poi,non so come,dove e quando,arriva il tocco di pista,la corsa,la svolta e la frenata.La gente inizia a scendere,alcuni sono pallidi come cenci.Io esco per ultima.Voglio essere ben sicura di essere tornata alla realtà.
PS. il ritorno nella prossima puntata,in cui vi racconterò le varie vicissitudini di un volo EasyJet Londra Palermo e di quello strano motore che "abbaiava come un cane".
PPS.mi son dilungata,mi scuso...tengo a precisare che la mia pseudo paura adesso è reale,ma controllabile e la prova l'ho avuta al ritorno.Ora che a breve andrò a Parigi saprò come comportarmi...SPERO
ppps. In ultimo,ma non per importanza,un grazie di cuore a voi che mi avete supportato e SOPPORTATO e che mi infondete anche attraverso un monitor un senso di tranquillità incredibile!
Ok,ho finito
