http://www.aeroclubrieti.it/w/wp-conten ... e-ENAC.pdf
Per iniziare a volare gioca pure a flight simulator, può essere utile per "farsi un'idea".
Ciao!

Moderatore: Staff md80.it
Infatti non mi riferivo alla mancata prova. E' ovvio che se non provi non sai, però vale con i tuoi mezzi, non con quelli degli altri, anche se sono i genitori che farebbero di tutto per veder realizzati i sogni dei figli. Comunque, sempre per chiarire, il mio commento si riferiva alla mancanza di rimpianti, (nessun tipo di rimpianto)quindi neanche al rimpianto di aver gravato sui tuoi genitori inutilmente, sempre in caso di mancato successo, naturalmente. Almeno un piccolo dispiacere ce lo vedevo bene.sara98 ha scritto:So bene che la cifra che sarei costretta a chiedere ai miei è elevata, però, spero davvero di riuscire a realizzarmi e, appena possibile, di essere in grado di ripagare tutti i loro sacrifici!! molto spesso i genitori finanziano i sogni dei figli...è un investimento rischioso perche c'è esattamente la stessa probabilità di riuscire e di fallire ma finchè non si prova non si può sapere come andrà...una prova non tentata è una prova non superata a priori!!tartan ha scritto:A parte quello di aver spillato soldi inutilmente a chi ti vuole bene. Oppure quello è un atto dovuto?sara98 ha scritto:Se poi provando mi accorgerò che il volo non fa per me, bene allora mi dirò "sara ti sei sbagliata" però almeno saprò di averci tentato e non potrò avere nessun tipo di rimpianto!!
Candido ha scritto: Sara purtroppo non è un momento positivo nemmeno per fare l'istruttore, vista la crisi gli allievi scarseggiano, forse all'estero va un po' meglio.".
Candido ha scritto: Per iniziare a volare gioca pure a flight simulator, può essere utile per "farsi un'idea". Ciao!
Effettivamente non avevo mai pensato di giocare ad un simulatore...quindi grazie ad entrambi per avermi illuminata!!Dark345 ha scritto: Un consiglio che ti posso dare è proprio quello di provare almeno virtualmente a volare (se non lo hai già fatto), a comandare un Aereo, certo non sarà mai come nella realtà, ma comunque ti fai un'idea abbastanza generica di come sia.
Sinceramente penso di essere più propensa a frequentare il corso per il conseguimento del PPL (anche se è ancora tutto da definire), però grazie comunque per il consiglio, ne terrò a mente!! ho visitato anche il sito e ho visto che è un aeroclub tutto al femminile!! xDAchille ha scritto:Se sei interessata al volo a vela prova a contattare le "Fly Pink". Di solito sono molto disponibili ad accogliere giovani allieve o curiose!
Avevo capito che ti riferivi alla mancanza di rimpianti e non alla mancata prova!!tartan ha scritto: Infatti non mi riferivo alla mancata prova. E' ovvio che se non provi non sai, però vale con i tuoi mezzi, non con quelli degli altri, anche se sono i genitori che farebbero di tutto per veder realizzati i sogni dei figli. Comunque, sempre per chiarire, il mio commento si riferiva alla mancanza di rimpianti, (nessun tipo di rimpianto)quindi neanche al rimpianto di aver gravato sui tuoi genitori inutilmente, sempre in caso di mancato successo, naturalmente. Almeno un piccolo dispiacere ce lo vedevo bene.
Se i tuoi possono aiutarti economicamente, poco male!! Anzi, per questo motivo devi impegnati ancora di più, è una fortuna che non tutti hanno. Non sentirti in colpa.sara98 ha scritto:è certamente vero che varrebbe di più se le licenze potessi pagarle io senza gravare minimamente sui miei genitori, però è anche vero che io purtroppo non guadagno!! potrei trovarmi qualche lavoretto ma non riuscirei mai a guadagnare tanto da potermi autofinanziare!! purtroppo oggi gli stipendi sono bassi per i laureati, figuriamoci per chi occupa un posto da diplomato!! bisogna anche considerare il fatto che si tratterebbe di lavori temporanei e non potrei neanche contare su un'entrata fissa!!quindi le soluzioni non sono molte...!!![]()
Eh, proprio perché il mercato è saturo gli allievi scarseggiano!sara98 ha scritto:Ma allora, se gli allievi scarseggiano, come mai si dice che il mercato aeronautico è saturo??![]()
Mi accodo a Ponch.sara98 ha scritto:Avevo capito che ti riferivi alla mancanza di rimpianti e non alla mancata prova!!
è certamente vero che varrebbe di più se le licenze potessi pagarle io senza gravare minimamente sui miei genitori, però è anche vero che io purtroppo non guadagno!! potrei trovarmi qualche lavoretto ma non riuscirei mai a guadagnare tanto da potermi autofinanziare!! purtroppo oggi gli stipendi sono bassi per i laureati, figuriamoci per chi occupa un posto da diplomato!! bisogna anche considerare il fatto che si tratterebbe di lavori temporanei e non potrei neanche contare su un'entrata fissa!!quindi le soluzioni non sono molte...!!
Se non dovessi riuscire (speriamo di no) mi dispiacerebbe per aver "spillato" soldi inutilmente ai miei, però cercherei in ogni modo di riparare, rimboccandomi le maniche ed impegnandomi in altro!!
non ho idea se è limitante per la prima classe. Comunque la limitazione ad equipaggio plurimo è un bel problema se non hai già le licenze, perchè praticamente ti impedisce di conseguirle non potendo volare da soloDark345 ha scritto:Ragazzi io come dicevo, sono stato escluso dal concorso in AM per due motivi:
1) Prolasso della valvola mitrale con lieve/insignificante rigurgito (in pratica il classico soffio al cuore)
2) Rotacismo di grado esimente (R moscia marcata)
Allora per la R moscia, in realtà non è molto marcata, è soltanto che il medico in AM mi ha fatto leggere una frase apposta piena di R.
Quella che un pochino mi preoccupa per l'aviazione civile JAA è il soffio al cuore. Non dovrebbe essere il classico soffio dello sportivo (non faccio sport a livello agonistico, ma comunque sono abbastanza atletico), ma il medico mi ha assicurato che non è correlato a nessuna patologia, ma è semplicemente fisiologico, io infatti non ho nessunissimo sintomo.
Dite che potrebbe influenzare il giudizio per la 1° classe? Io nella regolamentazione ho letto che in presenza di un solo prolasso, non ci sono limitazioni, mentre per un lieve rigurgito c'è la seguente limitazione
Mi potete spiegare che significa??Codice: Seleziona tutto
I richiedenti con rigurgito minore non complicato devono essere limitati a operazioni con equipaggio plurimo
In pratica vuol dire che non puoi volare con altri che abbiano anche loro delle limitazioni.pita12 ha scritto:non ho idea se è limitante per la prima classe. Comunque la limitazione ad equipaggio plurimo è un bel problema se non hai già le licenze, perchè praticamente ti impedisce di conseguirle non potendo volare da soloDark345 ha scritto:Ragazzi io come dicevo, sono stato escluso dal concorso in AM per due motivi:
1) Prolasso della valvola mitrale con lieve/insignificante rigurgito (in pratica il classico soffio al cuore)
2) Rotacismo di grado esimente (R moscia marcata)
Allora per la R moscia, in realtà non è molto marcata, è soltanto che il medico in AM mi ha fatto leggere una frase apposta piena di R.
Quella che un pochino mi preoccupa per l'aviazione civile JAA è il soffio al cuore. Non dovrebbe essere il classico soffio dello sportivo (non faccio sport a livello agonistico, ma comunque sono abbastanza atletico), ma il medico mi ha assicurato che non è correlato a nessuna patologia, ma è semplicemente fisiologico, io infatti non ho nessunissimo sintomo.
Dite che potrebbe influenzare il giudizio per la 1° classe? Io nella regolamentazione ho letto che in presenza di un solo prolasso, non ci sono limitazioni, mentre per un lieve rigurgito c'è la seguente limitazione
Mi potete spiegare che significa??Codice: Seleziona tutto
I richiedenti con rigurgito minore non complicato devono essere limitati a operazioni con equipaggio plurimo
Onestamente a nessuno. Trovo più formativo il percorso modulare rispetto a quello integrato. Ti permette, inoltre, di "saggiare" la scuola e i suoi istruttori prima di investire la somma necessaria per la licenza CPL.sara98 ha scritto:Buon sabato pomeriggio a tutti!!![]()
Flyingbrandon, tu mi consigli di iniziare con il PPL e vedere come va!!mi consigli quindi un modulare...a chi consiglieresti, invece, un percorso integrato??
Devi tenere presente che il rinnovo è diverso dal primo rilascio...certe cose possono essere anche accettate per un rinnovo (rimanendo ovviamente nei parametri) ma non vengono fatte passare ad un primo rilascio. La risposta comunque puoi averla solo dall'IML.Dark345 ha scritto:Bene.. ma può essere veramente cosi limitante?
Io non ho nessuna licenza attualmente. Ma sono comunque giovane! Ho quasi 22 anni, sempre nella regolanentazione medica leggo che sono idonei quelli con impianto di una valvola di tipo organico (non meccanica).. ma allora a sto punto non è più pericoloso far volare uno che ha già subito un intervento al cuore e che dovrà fare visite periodiche e prendere dei medicinali per evitare il rigetto, piuttosto che una persona giovane con questo piccolo problema, che a me personalmente non ha mai causato disagi?
Ho capito...avevo fatto il ragionamento opposto!!bulldog89 ha scritto:Eh, proprio perché il mercato è saturo gli allievi scarseggiano!sara98 ha scritto:Ma allora, se gli allievi scarseggiano, come mai si dice che il mercato aeronautico è saturo??![]()
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In realtà quando qualche mese fa ho espresso ai miei genitori il mio sogno non sono stati affatto contenti perchè vorrebbero che frequentassi l'università ed intraprendessi un'altra carriera!! inoltre mia mamma non vorrebbe mai e poi mai vedermi pilotare un aereo di linea (è convinta che questo lavoro sia prettamente maschile...)!! al momento ho abbandonato il discorso ma lo riprenderò l'anno prossimo a tempo opportuno...nel frattempo, però, mi confronto con voi!!bulldog89 ha scritto: Mi accodo a Ponch.
Non è una colpa avere dei genitori disposti a pagarti il training, e se ne avessi avuta l'occasione probabilmente me lo sarei fatto pagare anch'io. ... Poi comunque il 90% dei piloti in giro si è pagato l'addestramento (e qualcuno anche il lavoro...), quindi non vedo dove sia il problema.
Sinceramente non ho un joystick perchè non l'ho mai usato!!però al suo posto posso usare la tastiera e il mousse, giusto??Candido ha scritto: Per i comandi di volo è sufficiente un joystick, poi se non hai limiti di spesa puoi anche comprare la pedaliera ed il casco per la realtà virtuale (Oculus Rift - una figata!!)
No.sara98 ha scritto:[
Secondo voi potrebbe essere difficile conciliare gli studi all'università con gli studi per il PPL qualora scegliessi questa opzione??
Se l'obiettivo è tirare su soldi per il training non fare l'università e vai subito a lavorare (sempre che trovi qualcosa).sara98 ha scritto:In realtà quando qualche mese fa ho espresso ai miei genitori il mio sogno non sono stati affatto contenti perchè vorrebbero che frequentassi l'università ed intraprendessi un'altra carriera!! inoltre mia mamma non vorrebbe mai e poi mai vedermi pilotare un aereo di linea (è convinta che questo lavoro sia prettamente maschile...)!! al momento ho abbandonato il discorso ma lo riprenderò l'anno prossimo a tempo opportuno...nel frattempo, però, mi confronto con voi!!![]()
I miei non sono certo milionari e se decidessero di sostenermi economicamente lo farebbero davvero con molti sacrifici!! se invece non decidessero di finanziare il mio sogno, tu dici che potrei sempre autofinanziarmi...quello che però mi lascia un pò perplessa è il modo in cui potrei riuscirci!!voglio dire...la cifra per acquisire le licenze è notevole e, per riuscire a non pesare in alcun modo sui miei e riuscire allo stesso tempo a raggiungere il mio obbiettivo in un tempo ragionevole, dovrei trovare un lavoro ben retribuito!! questo, però, è già abbastanza difficile per i laureati figuriamoci per una ragazza appena diplomata!! quindi, se pure riuscissi a trovare un lavoro dopo il diploma, quanto tempo impiegherei a raggiungere la somma di cui necessito?!?!
Se invece decidessi di frequentare l'università (magari anche una triennale) e dopo la laurea trovassi un posto, forse guadagnerei qualcosina in più ma, allo stesso modo, impiegherei anni ad accumulare la somma necessaria e probabilmente inizierei ad intraprendere il percorso almeno a 25,26 anni, se non di più!!non sarebbe un pò troppo tardi però??![]()
Il 90% dei piloti di cui mi parli come è riuscito a pagarsi in modo del tutto autonomo il training?? tu personalmente in che modo ti sei autofinanziato (sempre se non ti crea problemi parlarne)??
No...è meglio che faccia l'università lo stesso.bulldog89 ha scritto: Se l'obiettivo è tirare su soldi per il training non fare l'università e vai subito a lavorare (sempre che trovi qualcosa).
Per l'università ti ho già espresso la mia opinione. Per intraprendere un'altra carriera è un problema loro...sarà il tuo lavoro per tutta la vita...non il loro. Ma per il motivo in più di tua mamma...quella è proprio una vaccata e, con i dovuti modi, puoi farlo notare.sara98 ha scritto:[
In realtà quando qualche mese fa ho espresso ai miei genitori il mio sogno non sono stati affatto contenti perchè vorrebbero che frequentassi l'università ed intraprendessi un'altra carriera!! inoltre mia mamma non vorrebbe mai e poi mai vedermi pilotare un aereo di linea (è convinta che questo lavoro sia prettamente maschile...)!!
In Alitalia ci sono molte Comandanti e 1Uff di sesso femminile, tutte ottime e rispettate professioniste,flyingbrandon ha scritto:Per l'università ti ho già espresso la mia opinione. Per intraprendere un'altra carriera è un problema loro...sarà il tuo lavoro per tutta la vita...non il loro. Ma per il motivo in più di tua mamma...quella è proprio una vaccata e, con i dovuti modi, puoi farlo notare.sara98 ha scritto:[
In realtà quando qualche mese fa ho espresso ai miei genitori il mio sogno non sono stati affatto contenti perchè vorrebbero che frequentassi l'università ed intraprendessi un'altra carriera!! inoltre mia mamma non vorrebbe mai e poi mai vedermi pilotare un aereo di linea (è convinta che questo lavoro sia prettamente maschile...)!!
Ciao!
Mmm...boh...io la pensavo diversamente, ho fatto l'università, triennale, lavoro e...mi accorgo che per il primo anno ho la metà di quanto guadagnassi durante le estati della superiori riparando pc...con l'aggravante che per 3 anni non ho guadagnato quasi nulla.flyingbrandon ha scritto:No...è meglio che faccia l'università lo stesso.
Ciao!
I cadet sono sempre in giro, le modalità però possono variare. Di sicuro comunque se esce qualcosa di importante verrà riportato sul forum, sezione carriere.Dark345 ha scritto:Che tu sappia esistono ancora questi programmi?
Sì, scaduto ed in corso...del resto però non si sa nulla di certo.Dark345 ha scritto:Ho letto ora il programma di Alitalia Etihad, ho visto che è già scaduto e in corso vero?? Ma era gratuito? Caspita a quanto pare me lo sono perso di qualche mese..
La pensavi diversamente ma hai fatto così. È normale che mentre studi non riesca a guadagnare come se non studiassi...ma in quei 3 anni non avresti certo messo da parte quello che ti serviva per le licenze. Al contrario, quello che tu chiami fattore C io penso sia stato fortemente influenzato dal tuo percorso. Se trovi fantasioso, da parte mia, il fatto che ciò che hai fatto ti ha portato a fare ciò che hai fatto, figurati quanto possa esserlo il pensare di riuscire di poter fare altro o meglio con ciò che non hai fatto....e che, di fatto, non è mai esistito. Tu puoi avere fatto la differenza proprio perché hai studiato...e questo non è molto opinabile.bulldog89 ha scritto:Mmm...boh...io la pensavo diversamente, ho fatto l'università, triennale, lavoro e...mi accorgo che per il primo anno ho la metà di quanto guadagnassi durante le estati della superiori riparando pc...con l'aggravante che per 3 anni non ho guadagnato quasi nulla.flyingbrandon ha scritto:No...è meglio che faccia l'università lo stesso.
Ciao!
Poi la laurea arricchisce, non ci sono dubbi, ma probabilmente se non ci si fosse messo il fattore C il mio piano originario (laurea e lavoro da laureato per tirare su i soldi) sarebbe fallito. E' una supposizione ma mi sembra abbastanza realistica.
KO tecnico.flyingbrandon ha scritto:La pensavi diversamente ma hai fatto così. È normale che mentre studi non riesca a guadagnare come se non studiassi...ma in quei 3 anni non avresti certo messo da parte quello che ti serviva per le licenze. Al contrario, quello che tu chiami fattore C io penso sia stato fortemente influenzato dal tuo percorso. Se trovi fantasioso, da parte mia, il fatto che ciò che hai fatto ti ha portato a fare ciò che hai fatto, figurati quanto possa esserlo il pensare di riuscire di poter fare altro o meglio con ciò che non hai fatto....e che, di fatto, non è mai esistito. Tu puoi avere fatto la differenza proprio perché hai studiato...e questo non è molto opinabile.
Ciao!
Mi ricollego un attimo al post iniziale per fare una domanda: questa passione per fare il pilota di linea da dove viene? voglio dire, hai mai avuto esperienza diretta di pilotaggio di un qualsiasi mezzo? Hai un familiare stretto che lo ha fatto? Ti sei mai fatta un giro su un cessnino di un aeroclub solo per provare a tenere in mano la cloche e sentire cosa si prova?sara98 ha scritto:Ciao a tutti, sono Sara, ho 17 anni e frequento il quarto anno del liceo scientifico.
Il mio sogno più grande sarebbe diventare pilota di linea!! So bene che intraprendere la carriera di pilota non è facilissimo, però nella vita è giusto mettersi in gioco!! E' da diversi mesi che mi sto informando su internet per acquisire maggiori informazioni, però non ho un quadro molto chiaro e per questo motivo ho pensato di iscrivermi a questo forum!!
Fai male a non sentirtela. Di solito, chi cerca un percorso, lo fa guardando chi è arrivato e non chi barcolla nella media. Non riuscirci ed essere laureato con prospettive più ampie è sicuramente meglio che essere diplomato e non farcela. Quindi , in ogni caso, è da preferire. Se la laurea, sulla carta, non conta un c***o...figurati il diploma. Più la strada è complicata più porte è meglio tenersi aperte e aprire. Questo permette anche di fare molte esperienze, diverse, che tornano utili alla persona in generale. Quando poi hai l'occasione e decidi metti tutto in quello che vuoi. Fissarti su un percorso , spesso, ti fa perdere tantissimi altri che potrebbero perfino portarti dove vorresti. Va beh sei giovane...bulldog89 ha scritto:
KO tecnico.![]()
No, comunque io alla fine non me la sento di dire a qualcuno fai così perché a me è andata bene...specialmente perché se va ok, ma se non va molto probabilmente si chiude tutto nel cassetto buttando via la chiave. Quindi sinceramente se si ha la necessità di trovare prima i soldi per finanziarsi e non si possono sfruttare prestiti o patrimoni non me la sento proprio di dire "fai l'università"...posso dire "fai l'università" se uno ha un piano tipo laurea-un minimo di esperienza nel settore-cadet e come va va, ma deve essere ben chiaro che il rischio di non riuscire è enorme, ed inoltre potrebbe anche mancare la "materia prima" (o scritto meglio: potrebbero non aprire più cadet program parzialmente o totalmente sponsorizzati).
A Cervia io li portavo in volo sul Siai 208...tartan ha scritto:Sono un genitore anziano! Quando mia figlia aveva l'età della ragazza che ha lanciato il post, voleva fare la pilota di elicotteri ed era molto determinata. Non potevo permettermi di sganciare soldi per esaudire il suo desiderio, però mi sono messo in caccia cercando di trovare la soluzione giusta e meno dispendiosa per aiutarla. Ero nell'ambiente e potevo capire come e quando. Le consigliai di iscriversi, intanto, al corso di cultura aeronautica che all'epoca teneva l'arma aeronautica. Ci partecipò, fece alcune lezioni a Guidonia e un corso a Cervia, insieme agli altri allievi. C'era un premio per i primi due arrivati, non il primo e il secondo ma i due primi per sesso, cioè il primo ragazzo e la prima ragazza. Il premio era nel brevetto di volo a vela. Non era l'elicottero, ma era comunque un inizio. Lei fece molta impressione e si capiva che aveva molte possibilità di vincere. Poi, all'esame, bene in pratica ma malissimo in teoria, molte risposte neanche date. Sorpresa generale ma anche confessione finale. Aveva scoperto che non sopportava l'idea di stare chiusa nella cabina di pilotaggio e non aveva risposto volutamente. Noi (ci metto anche mia moglie) eravamo disposti a sacrifici per la sua passione ma per fortuna ancora non ci eravamo sacrificati. Ciononostante ci chiese scusa per il disagio che ci aveva procurato. Anche se non c'erano state conseguenze, aveva comunque avuto un rimorso nei nostri confronti, sia pure modesto.
Non mi permetterei mai di giudicare una passione, però mi da fastidio leggere frasi tipo: io ci provo e se ci riesco bene, ma se non ci riesco non avrò nessun rimpianto.
E' l'unico punto di tutto il melodramma sul quale non mi trovo, l'unico in assoluto.
JAR ormai è acqua passata...esiste solo EASA.Dark345 ha scritto:Bulldog scusa se ti disturbo, ma all'IML di milano rilasciano un certificato per EASA o JAR?
E se ti ricordi l'ecocardiogramma lo fanno solo x approfondimenti dopo l'ecg o è di routine?
I 93 euro del costo sono scalabili dalla dichiarazione dei redditi? Come una normale spesa medica?