Baby84 ha scritto:
Eccomi! :)Allora...hai centrato di nuovo il punto...il rapporto con la mia famiglia è molto "particolare"...cioè...io ho vergogna anche nei loro confronti...non riesco mai a chiedergli come stanno per esempio...o cosa provano per determinate situazioni...Loro non sono a conoscenza delle mie scelte...io non li rendo mai partecipi...perchè loro giudicano e a me non piace...ma non è tanto il giudizio quanto il giudizio negativo che hanno nei miei confronti...quello che intendo dire è che io sono sempre stata "incapace" ai loro occhi (di mamma e papà intendo),o almeno se non lo sono stata non hanno mai fatto niente per farmi credere il contrario...mai un elogio ad esempio...mai un "sei brava" o "sei bella" mai...mai un'effusione ad esempio...e ad oggi la cosa resta così...io gli voglio molto bene...intendiamoci non mi hanno mai fatto mancare niente e so che anche loro mi vogliono tantissimo bene e farebbero qualsiasi cosa per me...ma non mi hanno mai trasmesso sicurezza ecco...
Questo è un altro nodo da sciogliere...se ti è parso di scogliere già quello del giudizio....e cioè...SBATTERTENE dei giudizi altrui. È fondamentale! I pareri, se richiedi tu una opinione, sono ben accetti....i giudizi su cosa sia giusto come e perché...no. Ascolti....sorridi....te ne sbatti. Puoi sempre provare a spiegare il tuo punto di vista ma se trovi un muro...non provare ad abbatterlo...te ne freghi e fai quello che vuoi. È la tua vita....sono le tue scelte...e solo il grado di felicità della tua vita sarà il termometro delle tue scelte e della tua percezione. Dire che ti vogliono tantissimo bene...è ininfluente...nel senso che non giudicando , se qualcuno mi fa un danno, non sto a pensare "ha fatto così perché qua e perché la...ma in fondo mi vuole bene"...etc etc....ma prima penso a come non essere danneggiato. Vedi...certe "attenzioni" che potresti farti....per non urtare le loro sensibilità, sarebbero motivate dal fatto che anche tu ami loro tantissimo. Ma se ci mettiamo dal punto di vista che nessuno è cattivo....non hai da temere di passare per tale. Se dovessero soffrire per delle tue scelte...non saresti tu la causa della loro sofferenza ma solo l'aspettativa loro che si frantuma. Più frantumi aspettative più permetti a qualcuno di cogliere la tua essenza, le tue volontà, i tuoi desideri....offri un'apertura e non una chiusura. Purtroppo, o per fortuna, devi passare per questo "step" per appropriarti nuovamente della tua persona. Tu offri totale libertà, a chiunque ti stia accanto, di scegliere se starti vicino o allontanarsi...ma "imponi" il tuo diritto di esistere e fare esperienza come ritieni opportuno. Finchè non troverai il modo di fare questo con i tuoi genitori ti mancherà un pezzo...e non ascoltare il tuo ego che ti dirà "di non dire perché li fai soffrire o perché non hai voglia di discutere o per quieto vivere"...non lo fai perché hai paura di deludere...paura di essere giudicata...paura che un loro commento "smonti" la vita che faticosamente ti stai costruendo. Ma nessuno può smontare niente...è proprio questo "filo" che hai lasciato nelle loro mani che permette loro di "tirare" e far cadere. Taglia anche quello e la tua forza interiore avrà una crescita esponenziale...nei confronti della TUA vita. Soprattutto, ricordati, che se sei convinta che ti amino tantissimo...accetteranno, più o meno bene, il tuo nuovo modo di essere....che non è altro che essere te stessa al 100%. La tua paura di perderli contrasta con la tua convinzione che farebbero qualsiasi cosa per te. Non puoi rimanere con questo dubbio. Quando scegli per te non stai facendo un dispetto a loro...stai solo vivendo la tua vita. Non te lo dimenticare.
Quella "ricerca", che da bambini ha un senso ben preciso e naturale, della ricerca di affetto...ora non lo ha più...e non puoi continuare a cercare qualcosa che avresti dovuto avere X anni fa. Accetta i loro limiti e tutto ciò che riguarda loro cosi come loro dovranno accettare te e le tue scelte. Ricordati che padre, madre, fratello, sorella, amico, nemico....sono tutti "ruoli"....dietro c'è una persona...né migliore né peggiore di te. Ora, da adulta, un rapporto maturo non prevede di utilizzare ruoli particolari...alcuni genitore, invece, rimangono ancorati all'idea di te che corrisponde a quella di X anni fa.
Baby84 ha scritto:
anche perchè mio papà ha avuto importanti problemi di salute in giovane età..a 27 anni lo hanno operato per un aneurisma cerebrale e da allora chiaramente non è stato più lo stesso...e mia mamma a soli 24 anni ha dovuto accollarsi tutto e quindi io capisco che la situazione per lei non sia stata facile da affrontare...io avevo solo 2 anni,un marito che è diventato quasi un altro figlio,un lavoro una casa da mandare avanti da sola...quindi io mi sono da subito presa delle responsabilità che ,secondo me,non dovrebbe prendersi una bambina...e in tutto questo sono stata un pò trascurata...non lo so forse è questo...sta di fatto che mia madre non ha mai accettato la sua vita per le cose che le sono accadute e credo quindi si aspettasse almeno dai figli delle "soddisfazioni" che poi non sono arrivate...
Per quanto la tua vita sia più o meno difficile e per quanto tu possa aver fatto rinunce o altro...non puoi proiettare su altre persone i tuoi desideri affinché loro si facciano carico della loro realizzazione...in questo caso i figli...te in particolare. L'unica soddisfazione che puoi cercare è che sappiano vivere....e vivere felici. Quello che è per te "essere felice" può essere (quasi sempre) che si esplichi, in modo pratico, in modo totalmente differente da ciò che lei ha in mente. Tieni anche presente che ciò che lei non ha realizzato non ha neanche modo di sapere che effettivamente corrisponda a quello che aveva in mente. Quindi tu dovresti cercare di realizzare l'idea di qualcosa, e non la cosa, di un altro. Assurdo...impossibile...soprattutto inutile.
Baby84 ha scritto:
non ancora almeno...e quindi quello che ho ricevuto io da mia madre sono solo stati dei rimproveri su come io non fossi capace di fare delle cose e invece le altre persone si...continui paragoni...e ad un certo punto ho iniziato a crederci...tanto non ne sono capace...questa è la mia scusa per tutto...ed è la scusa che non vorrei più avere...non finisco l'università perchè non ne sono capace,non riesco a dimagrire perchè non ce la faccio, ho paura di volare perchè non sono capace di superarla...vedo un percorso tutto in salita...per ora fatto solo di fallimenti! L'unico posto dove mi sento sicura è la mia casa,le mie 4 mura,con il mio compagno e la nostra vita di sempre...ora stiamo anche affrontando un periodo molto triste e complicato della nostra vita di coppia,che ci tocca molto,e ci fa star male e ci stanno diciamo crollando anche altri punti fermi che avevamo...insomma è un insieme di tutto...e comunque mia madre (e mio padre) non sanno quasi niente della mia vita...
Tu non devi cercare sicurezza....perché la ricerchi nella "dipendenza" ...cerchi protezione negli altri e non in te...e questo è un punto fondamentale...per questo , nonostante i cambiamenti, continui ad avere questi "conflitti" interiori. Tu la sicurezza, quella che cerchi, la raggiungerai solo quando TU sarai la fonte di questa sicurezza. Non ci sono scorciatoie particolari per acquisire e accrescere sicurezza in se stessi se non quello di vivere, "fallire", riprovare, alzarsi, spingersi, mettersi alla prova. Fallire l'ho messo tra virgolette perché, di fatto, non esiste il fallimento...esiste il fallimento di una aspettativa...e va benissimo che falliscano. Sono esperienze....esperienze che devi fare tu....quello che fa un altro per te non è esperienza per te....ma solo "conoscenza". Né un libro né una persona né niente può fare esperienza al posto tuo. E, da parte tua, ricordati che pensare ai fallimenti è una scusa per non fare. Poverina...cosi insicura...alla fine pensi che le persone si avvicinino a te perché hai bisogno di una mano....
NO! Tu non fai per paura...non fai per comodità....non fai perché , fino ad ora, hai scelto cosi. Ti hanno messo su questa strada e tu hai deciso di starci...un piede l'hai messo in quella giusta...l'altro lo tieni lì perché chissà cosa potresti perdere...perché in fondo puoi pensare che i tuoi genitori abbiano ragione...perché se scoprissi che non ce l'hanno...magari perderesti anche quello. È proprio questo il conflitto...non fai perché non credi....e non fai perché meglio non capire....ma se ti sei rotta le palle....fa e basta. Chi ti starà accanto lo farà perché sei tu....chi non lo farà non stava con te per chi eri tu ma per "la maschera" che indossavi....TOGLI QUELLA c***o DI MASCHERA BABY....
Ascolta la musica...fai un cin cin....rilassati...brinda alla nuova vita...perché è vero che non sai cosa e chi troverai ma...sarà di sicuro meglio di ciò che hai. Fidati! Non di me....di te....non ci sarebbe "conflitto" se tu avessi creduto a tutto ciò che ti hanno insegnato...
Ciao!