arciere ha scritto:Io mi chiedo una cosa a questo punto. Gli iberici, che son partiti pochissimi minuti dopo l'AF, hanno preferito (giustamente) deviare dalla rotta prevista. Ma in 7 minuti è possibile che le condizioni meteo siano peggiorate così drasticamente dal "ci possiamo provare (AF)" al "meglio che giriamo al largo (Iberia)"?
Ovviamente anche a me SEMBREREBBE un errore di valutazione della gravità delle condizioni.
Sì, per quanto sembri assurdo può succedere, e non sarebbe la prima volta.
Il 1 giugno 1999 un aereo classe MD80 della American Airlines (volo 1420 con destinazione Little Rock, Arkansas) si trovò in fase di avvicinamento in una situazione del genere.
I piloti erano stati informati che su Little Rock c'era l'approssimarsi di una forte tempesta, e il radar meteo di bordo la segnalava benissimo.
Tuttavia la tempesta era costituita da due fronti nuvolosi distinti (due temporali) che apparivano sul radar meteo come due entità separate, una a sinistra, e una destra, con in mezzo una sorta di "corridoio" apparentemente libero.
Combinazione vuole che questo corridoio coincideva con la rotta dell'aereo, quindi i piloti "sottovalutarono" (è la parola esatta) il pericolo, e si infilarono dentro quel corridoio.
Purtroppo però madre natura aveva deciso di tendere una trappola al volo 1420: le tempeste si unirono rapidamente, e l'aereo ci si trovò dentro senza più poter far niente e/o schivare un bel niente.
Durante quei fatici minuti di avvicinamento su Little Rock l'MD80 ballò tantissimo, scuotendosi come un foglia al vento, ma non riportò alcun danno strutturale o altri particolari anomalie.
La situazione tuttavia fu così tesa da "distrarre" completamente entrambi i piloti, i quali si dimenticarono di ARMARE gli spoiler per il touchdown.
Quando l'aereo riuscì finalmente a toccare pista era troppo veloce, non rallentava, e finì fuori pista spezzandosi in due o tre tronconi.
Il bilancio fu pesante, ma qualcuno riuscì a salvarsi (Il Comandante morì, il coopilota invece sopravvisse).
Il report finale dell'incidente fu che era stata la mancata apartura degli spoiler a innescare il disastro.
Tuttavia dall'indagine è emerso che la PRIMA fase della catena degli eventi nefasti fu chiaramente l'errore umano.
Anzi non uno, ma addirittura due gravi errori.
1- Sottovalutazione della tempesta.
2- Mancato "arm" degli spoiler, causa distrazione.
L'esempio del volo 1420 l'ho citato apposta perchè sembra (sembra!) avere molte cose in comune col volo AF447.
- In entrambi i casi abbiamo una forte tempesta che VA assolutamente evitata, ma entrambi gli aerei NON la evitano. Probabilmente la sottovalutano.
- In entrambi i casi abbiamo due aerei dotati di radar meteo sul quale la tempesta SI VEDE (e se così non fosse il volo AF447 avrebbe segnalato di avere un guasto al radar meteo, cosa che non ha mai fatto, per cui, per logica, lo strumento funzionava), ma chissà perchè ci finiscono dentro.
- In entrambi i casi è avvenuto un incidente in concomitanza con una tempesta.
Dinnanzi a queste cose l'ipotesi di "sottovalutazione" (o errore umano) da parte dell'AF447 sembra molto pertinente.
Nessuno sa dire cosa hanno visto sul radar meteo, ossia se sul radar hanno visto un mostro tutto rosso che andava
assolutamente evitato, oppure (come nel caso del volo 1420) hanno visto una zona più calma da attrraversare che pensavano fosse sicura.
Queste cose nessuno le sa al momento.
Però l'ipotesi che la tempesta si sia sviluppata molto rapidamente (nel giro di pochi minuti) inghiottendo l'AF447, è un'ipotesi non impossibile e neppure rara dal momento che un cosa del genere è già successa al volo 1420.
Resta ancora da scoprire COSA può aver combinato quella tempesta al volo AF447!
Ossia, per quanto la tesi della "
sottovalutazione dell'equipaggio" mi sembra una tesi che sta abbastanza in piedi, NON è sufficiente quell'errore per causare un disastro, distruggere un'intero aeroplano.
Il disastro vero e proprio è stato causato da altri fattori, e non è detto che la tempesta centri qualcosa o sia veramente responsabile di ciò che è avvenuto dopo (e che nessuno ancora conosce).
Di sicuro c'è che quando quell'aereo era dentro la tempesta è successo qualcosa!
Qualcosa di così spaventosamente grave da attivare l'ACARS e fargli trasmettere raffiche di messaggi tecnici preoccupanti senza neppure dare il tempo all'equipaggio di emettere un "may day".
Qualcosa di catastrofico (e presumo anche molto rapido) è dunque avvenuto in quei momenti.
La tempesta ne è la diretta responsabile?
Può lei da sola abbattere un aereo classe A330? (vi ricordo che il volo 1420 NON ebbe alcun problema strutturale nel mezzo della sua tempesta).
Non lo sappiamo!
Al momento queste cose non le sappiamo.
Sappiamo solo (di certo, al 100%) che quel volo
NON doveva infilarsi là dentro!
Questo al momento sappiamo, ed è già una cosa sconfortante, che mette i brividi.
Ecco perchè dinnanzi a questo dato di fatto l'ipotesi "
sottovalutazione o errore umano" sembra (sembra!) essere la prima concausa della sciagura, il fatidico primo anello della catena.
