Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Paolo_61 »

Non ho tempo e voglia di andare a ravanare in vecchi post di questo e di altri thread, ma che AZ fosse paradossalmente messa meglio delle altre compagnie per affrontare un momento di crisi io l'ho scritto da tempo.
AZ non ha il peso dei contratti di copertura sul costo del carburante, stipulati da altre compagnie magari con il petrolio oltre i 140 dollari.
AZ ha probabilmente un peso degli oneri finanziari molto inferiore rispetto alle altre compagnie.
AZ si è potuta "scegliere la flotta", sia in termini di numeri sia in termini di modelli, senza le inevitabili stratificazioni che con il tempo interessano tutte le compagnie (a naso l'unica scelta obbligata è stata mantenere i 767 e alcuni 737 ex AP in assenza di alternative).
AZ molto probabilmente (questo non lo sappiamo, ma se non lo hanno fatto sono pazzi) ha rinegoziato i contratti di leasing avendo il coltello dalla parte del manico, visto che non era legata da impegni contrattuali (le penali per la cancellazione si applicavano alla vecchia AZ).
AZ, e qui dç ragione a Air.Surfer,, sicuramente si è potuta permettere di "schiavizzare" i dipendenti ben oltre a quanto possibile altrove, anche in questo caso con la minaccia "o mangi la minestra o ...".
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araial14
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

air.surfer ha scritto:Alitalia, Fiumicino e l’Italia misteriosa
Aumme ..... aumme..... 8) :wink:
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air.surfer
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

ALITALIA/ A conti fatti la sfida alle low cost non potrà funzionare

Andrea Giuricin

venerdì 25 settembre 2009

È terminata un’estate molto difficile per il trasporto aereo. La IATA ha
rivisto al rialzo le perdite dei vettori facenti parte questa associazione
nel corso del 2009; la cifra è molto importante ed è pari a 11 miliardi di
dollari.

Tutte le maggiori compagnie aeree stanno conoscendo una profonda crisi,
con l’eccezione delle principali low cost che sono state in grado di
aumentare il numero di passeggeri negli ultimi 12 mesi; come era già
successo in seguito alla crisi che colpì il settore dopo gli attacchi alle
Torri Gemelle, sono proprio queste compagnie che hanno avuto un incremento
della quota di mercato, mostrando una grande aggressività.

I vettori tradizionali invece soffrono maggiormente, avendo anche meno
flessibilità dovuta al fatto che sono legati al network di tipo hub&spoke.
AirFrance ha appena annunciato una diminuzione dell’offerta di poco meno
del 2% per il prossimo inverno e proprio questo periodo sarà estremamente
complicato per tutti i vettori tradizionali.

In questo contesto, mentre le compagnie low cost conquistano parti
significative di mercato, i vettori tradizionali vanno verso un
consolidamento, tramite fusioni o accordi più stretti. È in corso forse
una delle battaglie più significative tra i vettori tradizionali.
Attualmente esistono tre grandi alleanze globali: SkyTeam, nella quale è
presente anche Alitalia, guidata dal colosso franco-olandese AirFrance-KLM
e Delta; Star Alliance, con a capo la tedesca Lufthansa; OneWorld, nella
quale sono presenti British Airways, Iberia, Quantas e Japan Airlines.

One World oltre ad essere la più piccola, conosce oggi notevoli
difficoltà; infatti mentre Iberia e British Airways cercano di concludere
un processo di fusione che dura ormai da decine di mesi, la giapponese JAL
conosce notevoli difficoltà economiche. La compagnia asiatica necessita
non solo di una ristrutturazione, ma anche d’iniezione di capitali per
poter sopravvivere a uno dei momenti più difficoltosi nella storia
dell’aviazione civile.

L’americana Delta con il probabile aiuto di AirFrance-KLM si è proposta
come possibile acquirente; cosi facendo JAL uscirebbe dall’alleanza
OneWorld per finire in quella guidata dal colosso franco-olandese,
SkyTeam. La risposta di British Airways è stata immediata e insieme
all’australiana Qantas ha deciso di fare una offerta per entrare
direttamente nel capitale della compagnia giapponese. Se l’azione di
AirFrance dovesse andare a buon fine, si romperebbero gli schemi attuali
delle alleanze nel trasporto aereo e OneWorld ne uscirebbe profondamente
indebolita.

Comunque vada a finire questa battaglia, lo scenario è abbastanza chiaro;
il settore sta andando incontro a un consolidamento, con la presenza di
grandi operatori sempre più internazionali. La joint venture tra Delta e
AirFrance creata per rispondere al meglio al mercato Atlantico tra Stati
Uniti ed Europa è una conferma di questo consolidamento.

Si pone la questione di Alitalia; dove si situa la compagnia in questo
scenario ?


Secondo le affermazioni di Roberto Colaninno, presidente della compagnia
italiana, davanti alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati,
l’azienda ha lasciato alle spalle il periodo peggiore. Questo è certamente
vero riguardo i tassi di riempimento degli aerei e le perdite, avendo
avuto uno start-up alquanto difficoltoso, ma Alitalia conoscerà un autunno
e un inverno estremamente difficili a causa del perdurare della crisi del
trasporto aereo.

Il vettore si è detto pronto a sfidare le low cost, ma questa sfida sembra
molto difficile da vincere. Rispetto a Ryanair, la seconda compagnia in
Italia per numero di passeggeri trasportati, i costi per posto chilometro
offerto sono più che doppi (3,7 centesimi di euro per la compagnia
irlandese e 9 centesimi per Alitalia), mentre rispetto a Easyjet, leader
nell’aeroporto di Milano Malpensa e terza compagnia in Italia, i costi
sono superiori di quasi il 50%.

Le due compagnie low cost hanno un network molto più sviluppato rispetto a
quello di Alitalia e dunque la competizione si prospetta molto
difficoltosa. Vi potrà certo essere una concorrenza sulla qualità del
servizio, ma è necessario ricordare che Ryanair ha i livelli più elevati
di puntualità in Europa, mentre Easyjet utilizza i principali aeroporti e
non scali secondari.

Quale futuro dunque per la compagnia guidata da Roberto Colaninno? La
risposta non è per nulla semplice a darsi, ma è possibile rispondere
indirettamente; le compagnie nazionali stanno lentamente scomparendo. È
stato il caso della svizzera Swiss, della belga Brussels e probabilmente
dell’austriaca Austrian Airlines che sono diventate parte del gruppo
Lufthansa. AirFrance, dopo aver acquistato l’olandese KLM, è il maggior
azionista di Alitalia, con una quota superiore al 20%.

Lo spazio dei vettori nazionali è sempre più stretto anche a causa della
crescita delle compagnie low cost per i voli domestici ed europei e dunque
il destino del vettore italiano sembra abbastanza chiaro.
Nel momento in cui dovesse servire una ricapitalizzazione del vettore,
visto il particolare momento di crisi del trasporto aereo e visto anche
l’incremento dei costi legati alle tariffe aeroportuali, permesso dal
Governo italiano lo scorso mese di luglio, probabilmente accadrà quello
che si è già verificato in altri Stati Europei.

Alitalia si troverà a fare parte di una delle compagnie più grandi al
mondo, AirFrance-KLM. Tutto questo potrebbe avvenire se la politica non
deciderà per l’ennesima volta di interrompere il normale corso del mercato
con ulteriore spreco di risorse pubbliche. Nel caso auspicabile la
politica non intervenisse, il mercato potrebbe prendersi una rivincita.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

air.surfer ha scritto:.
Vidi riparare ,circa 25 anni fa, in questo modo all' Havana un IL62 della Cubana de aviacion.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Questi sedici eroi sono dei veri nuovi pionieri dell'aviazione!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet »

air.surfer ha scritto:
JT8D ha scritto:Altre agenzie sull'incontro di ieri:
Colanninno nel dichiararsi soddisfatto del lavoro svolto in un periodi difficile di crisi ha aggiunto: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».
Certo che avere fiducia in Colaninno ce ne vuole... :roll:
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da I-LUVI »

sigmet ha scritto:
air.surfer ha scritto:
JT8D ha scritto:Altre agenzie sull'incontro di ieri:
Colanninno nel dichiararsi soddisfatto del lavoro svolto in un periodi difficile di crisi ha aggiunto: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».
Certo che avere fiducia in Colaninno ce ne vuole... :roll:
quoto :shock: :shock:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

Da Repubblica-Milano
Annuncio shock da Alitalia "Malpensa, solo voli low cost"
Alitalia ha annunciato che sullo scalo varesino d´ora in poi la compagnia volerà solo low cost con il marchio Air One. Una scelta necessaria, secondo l'ad Sabelli, «perché l´85 per cento dei passeggeri su Malpensa sono a tariffa economica». Una decisione che azzera le possibilità di rilancio internazionale, anche in chiave Expo, per commercianti e tassisti

Sempre più un aeroporto low cost, sempre meno hub internazionale: il destino di Malpensa è segnato, almeno a medio termine, dalla scelta di Alitalia che ieri, attraverso il suo amministratore delegato Rocco Sabelli ha annunciato il progetto di trasformare Air One nel marchio economico con cui presidiare lo scalo varesino, per strappare alle vere compagnie low cost quote di mercato. Un futuro - quello delineato da Sabelli in commissione Trasporti alla Camera - che per la politica e le imprese vuol dire solo una cosa: l´agonia dello scalo, almeno fin quando non saranno liberalizzati gli slot, dando ad altre compagnie la possibilità di rilanciarlo.

«Il traffico passeggeri di Malpensa è caratterizzato per l´85 per cento da un mercato low fare, tariffe full economy, scontate, solo il 15 per cento è con tariffe premium», ha spiegato Sabelli in commissione. Da qui, la decisione: «Oggi Malpensa ha quel tipo di clienti, quindi abbiamo bisogno di presidiare quel mercato che sviluppa flussi importanti». Ci sarà una fase iniziale, con una flotta di aerei a marchio Air One a prezzi ribassati: in base ai risultati si deciderà poi se incrementarla. Su Linate l´amministratore delegato ha assicurato che «il presidio è massimo, solidamente radicato su un´offerta da "city airport"». Poi ha lanciato una stoccata ai detrattori del suo piano: «Sulle velleità del passato Malpensa ha costruito gran parte delle proprie sfortune».

Quelle «velleità», invece, sono per molti il motivo per cui lo scalo varesino era nato. Ecco perché, a sentire le dichiarazioni di Sabelli, con una dose più o meno generosa di diplomazia, storcono il naso. Il presidente dell´Unione del commercio Carlo Sangalli premette il rispetto «per le scelte di un´azienda privata», ma poi affonda: «Il potenziamento dei voli low cost non è sufficiente per rilanciare Malpensa, nato per essere motore del sistema economico del Nord Italia. Limitare il suo sviluppo a quel mercato significa escludere le potenzialità intercontinentali». I commercianti, e non solo loro, da tempo lanciano l´allarme sul calo degli affari, e il futuro si tinge sempre più di scuro. «Questa strategia - aggiunge Sangalli - sta provocando pesanti ripercussioni per l´economia milanese: come possiamo immaginare un´Expo di successo senza un aeroporto pienamente connesso con il circuito internazionale?».

Pensano ai clienti internazionali anche i tassisti: chi vola low cost non prende il taxi a 85 euro, «ma neanche il Malpensa Express, usa la sua auto e la parcheggia nelle stradine del Parco del Ticino, inquinandolo», racconta Gianni Maggiolo, rappresentante di Unica. Già oggi, dicono i tassisti, «su Malpensa si lavora solo per le fiere». La soluzione, per tutti, sarebbe la tanto attesa liberalizzazione degli slot. Ci conta l´europarlamentare leghista Matteo Salvini, che dice: «Malpensa farà a meno di Alitalia perché sta crescendo grazie alle altre compagnie come Lufthansa: quando saranno scongelate le liberalizzazioni si potrà recuperare in posti di lavoro e volumi di traffico».

Ma è stato il governo di cui fa parte la Lega a salvare Alitalia, e Salvini ammette a malincuore: «La Lega era contraria, ma abbiamo preso atto del fatto che la lobby romana è molto forte anche a destra». E Carlo Porcari, capogruppo Pd in Regione, aggiunge sarcastico: «Alitalia dà il suo contributo a ridimensionare Malpensa». Anche lui invoca la liberalizzazione: «Alitalia faccia le sue scelte, ma che i suoi interessi prevalgono su quelli del sistema Paese è inaccettabile».
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Paolo_61 »

Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

Paolo_61 ha scritto:Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
Oggi piove. :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Paolo_61 »

air.surfer ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
Oggi piove. :mrgreen:
No, a MXP (vabbeh, è MIL, ma fa lo stesso) c'è il sole!!
:mrgreen: :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

“Per anni”, ha aggiunto Sabelli, Alitalia “ha abbaiato alla luna invocando simmetrie di comportamento da parte delle low cost che non sono mai state ottenute. Ora diciamo basta e andiamo a riprendere quelle quote di mercato. Abbiamo stretto accordi con Torino e Venezia e intendiamo farlo con Bari, Brindisi, Perugia, Catania, Comiso, Alghero e Crotone. E’ una strategia che riteniamo aggressiva”. (AGI)
Ma con quali aerei, mi domando. Se hanno lasciato talmente tanti buchi da dover ricorrere a Tajani, con che cosa "estenderanno la copertura"?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

“Abbiamo salvato Alitalia, la compagnia sta rinnovando la flotta e ha introdotto i processi necessari per migliorare il servizio”, ha spiegato Colaninno. E dei miglioramenti sono stati raggiunti a luglio ed agosto”.
Sabelli dichiara: In calo, pero', la quota di mercato domestico (-2,8% su luglio).
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da I-LUVI »

Paolo_61 ha scritto:
air.surfer ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
Oggi piove. :mrgreen:
No, a MXP (vabbeh, è MIL, ma fa lo stesso) c'è il sole!!
:mrgreen: :mrgreen:
in compenso a VA diluvia........ quindi li nel mezzo ...boh :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da mermaid »

I-LUVI ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:
air.surfer ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
Oggi piove. :mrgreen:
No, a MXP (vabbeh, è MIL, ma fa lo stesso) c'è il sole!!
:mrgreen: :mrgreen:
in compenso a VA diluvia........ quindi li nel mezzo ...boh :mrgreen: :mrgreen:
è nuvoloso... :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Paolo_61 »

mermaid ha scritto:
I-LUVI ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:
air.surfer ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:Se davvero pensano di presidiare MXP solo con il low cost sono pazzi, parola di chi ha difeso la maggior parte delle loro scelte.
Oggi piove. :mrgreen:
No, a MXP (vabbeh, è MIL, ma fa lo stesso) c'è il sole!!
:mrgreen: :mrgreen:
in compenso a VA diluvia........ quindi li nel mezzo ...boh :mrgreen: :mrgreen:
è nuvoloso... :mrgreen:
Cavolo, è la seconda volta oggi che mi tocca dare ragione ad Air.Surfer, tra un po' qui piove davvero.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa »

prepara l ombrello :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

air.surfer ha scritto:Da Repubblica-Milano
Annuncio shock da Alitalia "Malpensa, solo voli low cost"
Ripeto, molti di voi furono sibillini azzeccandoci!!! :mrgreen: :wink: 8)
In aggiunta....

ROMA: PROCESSO CIRIO E FALLIMENTO ALITALIA, TRIBUNALE ACCELERA TEMPI DI TRATTAZIONE
(Adnkronos) - Per quanto riguarda le procedure fallimentari che coinvolgono l'ex compagnia di bandiera Alitalia, nel corso della conferenza stampa e' stata sottolineata la gravosita' del lavoro da compiere anche se le procedure sono in corso gia' da diverso tempo. Lo scoglio principale e' rappresentanto dalle 30.000 richieste di insinuazione nel passivo della societa'. Si tratta di esaminare in sostanza il diritto di queste persone ad essere presenti nel procedimento per ottenere un risarcimento danni. Si tratta, a parte i dipendenti a vario titolo dell'Alitalia, dei fornitori, degli alberghi, delle strutture e di tutte quante quelle attivita' imprenditoriali alle quali si e' rivolta l'Alitalia per portare avanti la sua attivita'.Le indagini per fare queste verifiche, secondo un progetto del presidente della sezione fallimentare Ciro Monsurro', dovrebbero completarsi entro l'aprile del 2010 con particolare cura nell'esame delle istanze per evitare situazioni dalle quali potrebbero poi scaturire in futuro cause di opposizione alle eventuali decisioni della sezione fallimentare stessa.
http://www.libero-news.it/adnkronos/view/191130

E d'un botto ora mXP diventa un mercato interessante e da presidiare.... :lol: :lol: :lol:

"...Abbiamo bisogno di presidiare quel mercato perché sviluppa flussi importanti» ha detto Sabelli. E ha confermato che il brand Air One sarà utilizzato per una nuova offerta di questo tipo, che verrà estesa anche agli aeroporti di secondo e terzo livello, oggi monopolizzati dalle compagnie low cost..."
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385163

Altra sibilla...... 8)

Un nuovo "Caso Alitalia" esploderà in autunno
I presupposti ci sono tutti perche' nel destino di Tirrenia, la compagnia pubblica dei traghetti, gioca una storia di inefficienze e di debiti che ricorda quella della vecchia signora dei cieli salvata dalla cordata dei patrioti italiani e dalla mente fertile di Corradino Passera.Questa volta in ballo c'e' la privatizzazione che l'Unione Europea impone entro la fine dell'anno quando la voragine dei debiti (800 milioni) non potra' piu' essere colmata dai soldi pubblici.
Per quella data le 80 navi della flotta che trasportano 10,5 milioni di passeggeri in 100mila traversate, dovranno finire nelle mani di un compratore al quale tocchera' di vedersela con gli oltre 3000 dipendenti del Gruppo. E forse si chiudera' l'epoca di Franco Pecorini, il 68enne boiardo di Grosseto e Gentiluomo di Sua Santita', che da 25 anni detiene il record nella conservazione della poltrona.Di fronte a questo "lupo di Stato", che nemmeno Prodi riusci' a decapitare mentre liquidava Elio Catania e Gianfranco Cimoli, si apre adesso la prospettiva di gestire, insieme al governo,un processo delicato tra i diversi soggetti interessati al business del mare.Da una parte c'e' Confitarma, l'associazione che rappresenta 230 armatori privati secondo la quale le quattro societa' di Tirrenia (Caremar, Toremar, Siremar, Saremar) dovrebbero passare alle Regioni in attesa del bando di gara.Questa soluzione non e' facile e lo stesso presidente di Confitarma, Nicola Coccia (avversario durissimo di Pecorini) teme i rischi di una transizione ben piu' lunga dei quattro mesi che portano alla fine dell'anno.Su un altro fronte ecco spuntare un "patriota" di CAI, la cordata dei capitani coraggiosi di Alitalia,che dopo esser uscito da Confitarma si e' dichiarato disponibile a salvare le carrette del mare.Anche nel suo caso i dubbi non mancano (c'e' gia' chi parla di bluff) perche' l'armatore di Sorrento che possiede MSC Crociere non sembra in grado di affrontare da solo un impegno stimato da Credit Suisse intorno ai 650 milioni. Nel suo caso comunque potrebbe giocare un occhio di riguardo per il "sacrificio" compiuto nella nuova Alitalia, e un bel salvagente potrebbe sempre arrivargli da IntesaSanPaolo e dal Governo.Quest'ultimo dovra' affrontare la grana dei 3000 dipendenti che oggi lavorano in Tirrenia (2400 marittimi e 600 amministrativi), una grana pesante che rischia di bloccare la Compagnia fondata nel 1936 e governata da Pecorini durante 18 governi repubblicani.Ma la soluzione per i lavoratori non manca, e a suggerirla oggi su Repubblica e con totale insipienza e' Claudio Burlando, il presidente della Liguria, secondo il quale si potrebbe applicare anche in Tirrenia la ricetta dei 7 anni di cassa integrazione utilizzata per Alitalia.
Burlando e' un burlone Pd che e' diventato famoso per la guida contromano,una regola che evidentemente vuole applicare contro le leggi del mercato. Resta il fatto che sotto i baffi sornioni del boiardo Pecorini a settembre si aprira' la "battaglia del mare",un film gia' visto che aveva per titolo "Alicaos".
http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=30281


ALITALIA/ A conti fatti la sfida alle low cost non potrà funzionare
È terminata un’estate molto difficile per il trasporto aereo. La IATA ha rivisto al rialzo le perdite dei vettori facenti parte questa associazione nel corso del 2009; la cifra è molto importante ed è pari a 11 miliardi di dollari.
Tutte le maggiori compagnie aeree stanno conoscendo una profonda crisi, con l’eccezione delle principali low cost che sono state in grado di aumentare il numero di passeggeri negli ultimi 12 mesi; come era già successo in seguito alla crisi che colpì il settore dopo gli attacchi alle Torri Gemelle, sono proprio queste compagnie che hanno avuto un incremento della quota di mercato, mostrando una grande aggressività.I vettori tradizionali invece soffrono maggiormente, avendo anche meno flessibilità dovuta al fatto che sono legati al network di tipo hub&spoke. AirFrance ha appena annunciato una diminuzione dell’offerta di poco meno del 2% per il prossimo inverno e proprio questo periodo sarà estremamente complicato per tutti i vettori tradizionali.In questo contesto, mentre le compagnie low cost conquistano parti significative di mercato, i vettori tradizionali vanno verso un consolidamento, tramite fusioni o accordi più stretti. È in corso forse una delle battaglie più significative tra i vettori tradizionali. Attualmente esistono tre grandi alleanze globali: SkyTeam, nella quale è presente anche Alitalia, guidata dal colosso franco-olandese AirFrance-KLM e Delta; Star Alliance, con a capo la tedesca Lufthansa; OneWorld, nella quale sono presenti British Airways, Iberia, Quantas e Japan Airlines.One World oltre ad essere la più piccola, conosce oggi notevoli difficoltà; infatti mentre Iberia e British Airways cercano di concludere un processo di fusione che dura ormai da decine di mesi, la giapponese JAL conosce notevoli difficoltà economiche. La compagnia asiatica necessita non solo di una ristrutturazione, ma anche d’iniezione di capitali per poter sopravvivere a uno dei momenti più difficoltosi nella storia dell’aviazione civile.L’americana Delta con il probabile aiuto di AirFrance-KLM si è proposta come possibile acquirente; cosi facendo JAL uscirebbe dall’alleanza OneWorld per finire in quella guidata dal colosso franco-olandese, SkyTeam. La risposta di British Airways è stata immediata e insieme all’australiana Qantas ha deciso di fare una offerta per entrare direttamente nel capitale della compagnia giapponese. Se l’azione di AirFrance dovesse andare a buon fine, si romperebbero gli schemi attuali delle alleanze nel trasporto aereo e OneWorld ne uscirebbe profondamente indebolita.Comunque vada a finire questa battaglia, lo scenario è abbastanza chiaro; il settore sta andando incontro a un consolidamento, con la presenza di grandi operatori sempre più internazionali. La joint venture tra Delta e AirFrance creata per rispondere al meglio al mercato Atlantico tra Stati Uniti ed Europa è una conferma di questo consolidamento.Secondo le affermazioni di Roberto Colaninno, presidente della compagnia italiana, davanti alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, l’azienda ha lasciato alle spalle il periodo peggiore. Questo è certamente vero riguardo i tassi di riempimento degli aerei e le perdite, avendo avuto uno start-up alquanto difficoltoso, ma Alitalia conoscerà un autunno e un inverno estremamente difficili a causa del perdurare della crisi del trasporto aereo.Il vettore si è detto pronto a sfidare le low cost, ma questa sfida sembra molto difficile da vincere. Rispetto a Ryanair, la seconda compagnia in Italia per numero di passeggeri trasportati, i costi per posto chilometro offerto sono più che doppi (3,7 centesimi di euro per la compagnia irlandese e 9 centesimi per Alitalia), mentre rispetto a Easyjet, leader nell’aeroporto di Milano Malpensa e terza compagnia in Italia, i costi sono superiori di quasi il 50%.Le due compagnie low cost hanno un network molto più sviluppato rispetto a quello di Alitalia e dunque la competizione si prospetta molto difficoltosa. Vi potrà certo essere una concorrenza sulla qualità del servizio, ma è necessario ricordare che Ryanair ha i livelli più elevati di puntualità in Europa, mentre Easyjet utilizza i principali aeroporti e non scali secondari.Quale futuro dunque per la compagnia guidata da Roberto Colaninno? La risposta non è per nulla semplice a darsi, ma è possibile rispondere indirettamente; le compagnie nazionali stanno lentamente scomparendo. È stato il caso della svizzera Swiss, della belga Brussels e probabilmente dell’austriaca Austrian Airlines che sono diventate parte del gruppo Lufthansa. AirFrance, dopo aver acquistato l’olandese KLM, è il maggior azionista di Alitalia, con una quota superiore al 20%.Lo spazio dei vettori nazionali è sempre più stretto anche a causa della crescita delle compagnie low cost per i voli domestici ed europei e dunque il destino del vettore italiano sembra abbastanza chiaro.Nel momento in cui dovesse servire una ricapitalizzazione del vettore, visto il particolare momento di crisi del trasporto aereo e visto anche l’incremento dei costi legati alle tariffe aeroportuali, permesso dal Governo italiano lo scorso mese di luglio, probabilmente accadrà quello che si è già verificato in altri Stati Europei.Alitalia si troverà a fare parte di una delle compagnie più grandi al mondo, AirFrance-KLM. Tutto questo potrebbe avvenire se la politica non deciderà per l’ennesima volta di interrompere il normale corso del mercato con ulteriore spreco di risorse pubbliche. Nel caso auspicabile la politica non intervenisse, il mercato potrebbe prendersi una rivincita.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=38918
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

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air.surfer ha scritto:
“Per anni”, ha aggiunto Sabelli, Alitalia “ha abbaiato alla luna invocando simmetrie di comportamento da parte delle low cost che non sono mai state ottenute. Ora diciamo basta e andiamo a riprendere quelle quote di mercato. Abbiamo stretto accordi con Torino e Venezia e intendiamo farlo con Bari, Brindisi, Perugia, Catania, Comiso, Alghero e Crotone. E’ una strategia che riteniamo aggressiva”. (AGI)
Ma con quali aerei, mi domando. Se hanno lasciato talmente tanti buchi da dover ricorrere a Tajani, con che cosa "estenderanno la copertura"?
E' la legge della coperta corta! Ma attenzione..
se gli aerei di air one ora prevalentemente impiegati su tratte nazionali (in gran parte dedicati ai collegamenti da e per il sud) dovessero essere "dirottati" su collegamenti point to point in stile low cost,si apirebbe un mercato (che forse gia' si e' aperto) su tratte che inevitabilemte Cai lascerebbe scoperto. In questi giorni si legge delle modalita' di accesso ai fondi strutturali europei per gli incentivi alle infrastrutture.Organismi privillegiati sono proprio gli aeroporti che gia' hanno cominciato a muoversi.Facile pensare come parte di questi soldi potrebbero essere opportunamente dirottati su vettori che "investissero" su direttrici ritenute dalle regioni come strategiche.
Qualche aeroporto del Sud gia' ha lanciato l'idea (Lamezia) sicuro che eventuli depotenziamenti del timetable Cai potrebbe penalizzare ulteriormente la gia' critica situazione logistica del meridione.
Chi potrebbe a questo punto essere interessato? Un vettore straniero (prima scelta) o un ipotetico vettore alternativo italiano pronto ad entrare in campo in un diverso quadro economico politico, o la stessa Cai che col solito appoggio del governo trova il sistema di mettere le mani su quella cassa depositi e prestiti di cui sempre piu' spesso si parla?
Il tutto con l'Europa che sta a guardare.
Qualcosa probabilmente si sta muovendo...
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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air.surfer
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

sigmet ha scritto: Chi potrebbe a questo punto essere interessato? Un vettore straniero (prima scelta) o un ipotetico vettore alternativo italiano pronto ad entrare in campo in un diverso quadro economico politico, o la stessa Cai che col solito appoggio del governo trova il sistema di mettere le mani su quella cassa depositi e prestiti di cui sempre piu' spesso si parla?
Non ti seguo. Se arriva un vettore straniero a fare le tratte che CAI inevitabilmente lascerebbe (piu' gli slot che ora sono bloccati, ricordiamolo) per quest'ultima non ci sarebbe scampo. Altro che - 2,8% di traffico nazionale.
Un vettore alternativo italiano, mi viene in mente Spadaccini o Lo Iudice, sarebbe comunque concorrenza a meno che studiare accordi adhoc con CAI.
In ultimo l'intervento del governo, dici? Dopo un anno di trombe privatistiche?
E per mettere piu' macchine? Quali? Gli 80 stanno marcendo... Mah...
Ma la domanda che mi preme piu' di tutte fare è:
Che fine ha fatto il mirabolante Piano Fenice?
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MalboroLi
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da MalboroLi »

@Arial: per la Tirrenia il discorso è completamente differente (e fidati che sono del settore)...e un articolo che defincisce "carrette del mare" navi di 5 anni di vita, certificate dalla bandiera Italiana (e non battenti bandiere delle banane come si dice in gergo marittimo) già fa capire di che "spessore" può essere quel "giornalista".
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet »

air.surfer ha scritto:
Non ti seguo. Se arriva un vettore straniero a fare le tratte che CAI inevitabilmente lascerebbe (piu' gli slot che ora sono bloccati, ricordiamolo) per quest'ultima non ci sarebbe scampo. Altro che - 2,8% di traffico nazionale.
Un vettore alternativo italiano, mi viene in mente Spadaccini o Lo Iudice, sarebbe comunque concorrenza a meno che studiare accordi adhoc con CAI.
In ultimo l'intervento del governo, dici? Dopo un anno di trombe privatistiche?
E per mettere piu' macchine? Quali? Gli 80 stanno marcendo... Mah...
Ma la domanda che mi preme piu' di tutte fare è:
Che fine ha fatto il mirabolante Piano Fenice?

AS, hai confermato quelli che erano i miei dubbi . Le mie volevano essere solo alcune riflessioni scaturite da certi segnali recenti.
Uno di questi proviene da una regione che seguo particolarmente da vicino ;-) e nella fattispecie dall'aeroporto di Lamezia i cui organi amministrativi due giorni fa si sono espressi cosi':

..."Il presidente ha poi illustrato lo scenario complessivo del lavoro, delle prospettive, delle “guidelines” progettuali pensate per lo scalo centrale della Calabria, per il suo sviluppo e quello economico e sociale della regione. E tra le “news”, ha annunciato l’imminente entrata in servizio di una nuova Compagnia area che, per la prima volta, farà “base” sull’aeroporto di Lamezia, e collegherà stabilmente principali città italiane come Milano e Roma, oltre le più che probabili Genova, Pisa e Catania, e altre destinazioni internazionali tra cui Parigi, Londra, Dusseldorf, Varsavia, Casablanca, il cui operativo sarà presto ufficialmente presentato in Sacal. “Una compagnia aerea di base a Lamezia - fa notare Ripepe - è una novità assoluta, un obiettivo che ci eravamo prefissi, e che può far cambiare radicalmente le cose”. E ancora:
Su questa tesi ha comunque insistito Tolomeo, sostenendo che: “se l’aeroporto di Lamezia e Sacal costituiscono un’eccellenza della Calabria, e sono riusciti a liberarsi dall’oppressione e dal ‘tappo’ di una Compagnia di bandiera e quindi di uno Stato non certo equo e solidale, almeno in tema di trasporto aereo. Se aeroporto e Sacal sono la prova vivente che in Calabria c’è possibilità di sviluppo, e rapida, come dimostra il trend di crescita dello scalo e come plasticamente rivelano i numeri percentuali forniti da Assaeroporti. I calabresi della Lombardia si augurano allora, sinceramente, che la politica calabrese riesca finalmente ad innescare la stessa marcia di Sacal, spingendo alla medesima velocità sul pedale dello sviluppo e del riscatto, per recuperare il tempo perduto e soddisfare legittime attese da troppo tempo mortificate”.

Dopo aver fatto sbarcare i Maltesi a Reggio,chi vedremo ora a Lamezia? E FR vuole realmente ridurre la sua presenza su questo aeroporto dove il riempimento questa estate ha segnato l'85%?
In piu' ci sono due miliardi pronti per il piano sulla mobilita' regionale. E sul piede di guerra sono anche Sicilia Sardegna e Puglia!
Il piano fenice non far finta di sapere dove e finito.. si e' gia' felicemete concluso col licenziamento di 10000 persone e col salvataggio con tanto di verricello di Totuccio "o' marpione" e la sua banda.Adesso il piatto e' pronto.. anche se c'e' ancora da salvare.. la faccia.
Tutto il resto e' noia come dice il poeta ...
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

sigmet ha scritto:
Dopo aver fatto sbarcare i Maltesi a Reggio,chi vedremo ora a Lamezia? E FR vuole realmente ridurre la sua presenza su questo aeroporto dove il riempimento questa estate ha segnato l'85%?
In piu' ci sono due miliardi pronti per il piano sulla mobilita' regionale. E sul piede di guerra sono anche Sicilia Sardegna e Puglia!
Appunto.. sono tutti pronti ai blocchi di partenza, specialmente dopo le ultime dichiarazioni di CAI. Ora bisognerà vedere che cosa si inventeranno, anche perchè, a parte il sussulto delle ferie natalizie, ora si avvicina il periodo nero per tutte le compagnie ed abbandonare quote di mercato ora, significa perderle per sempre.
sigmet ha scritto: Il piano fenice non far finta di sapere dove e finito.. si e' gia' felicemete concluso col licenziamento di 10000 persone e col salvataggio con tanto di verricello di Totuccio "o' marpione" e la sua banda.Adesso il piatto e' pronto.. anche se c'e' ancora da salvare.. la faccia.
Tutto il resto e' noia come dice il poeta ...
Era ironico. Oramai al piano fenice ci crede solo Paolo_61. :mrgreen:
L'80 va via a giugno 2009, anzi no. Poi rimangono 5 macchine, anzi no. Poi si fa la fusione con Airone, anzi no. Poi si fa solo per il ramo 320, anzi no. A malpensa gli aerei viaggiano vuoti, anzi no. Poi teniamo tutta service, anzi no solo a roma. Poi arrivano i 330 anzi no i 777. Oddio che ho detto? 777? No volevo dire i 330...
Ultima modifica di air.surfer il 26 settembre 2009, 16:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

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Ecco il link all'articolo completo
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... 03.tmp.pdf
Gli editori de "Il RIformista", Angelucci, se non sbaglio detengono anche il 5,31 di CAI.
in pratica fanno parte dei patrioti.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

air.surfer ha scritto:Ecco il link all'articolo completo
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... 03.tmp.pdf
Gli editori de "Il RIformista", Angelucci, se non sbaglio detengono anche il 5,31 di CAI.
in pratica fanno parte dei patrioti.
Insomma,è proprio un' ulteriore forzarura degli italioti...noto popolo cattocomunista e culturalmente contrario ad ogni forma di "eutanasia".... :wink:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet »

sigmet ha scritto: .. E tra le “news”, ha annunciato l’imminente entrata in servizio di una nuova Compagnia area che, per la prima volta, farà “base” sull’aeroporto di Lamezia, e collegherà stabilmente principali città italiane come Milano e Roma, oltre le più che probabili Genova, Pisa e Catania, e altre destinazioni internazionali tra cui Parigi, Londra, Dusseldorf, Varsavia, Casablanca, il cui operativo sarà presto ufficialmente presentato in Sacal. “Una compagnia aerea di base a Lamezia - fa notare Ripepe - è una novità assoluta, un obiettivo che ci eravamo prefissi, e che può far cambiare radicalmente le cose”.[/b]
...
Un uccellino che di giorno va a mangiare le briciole su un davanzale in Via Castro Pretorio mi ha mandato questa foto...
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Per la serie "o spagna o slovacchia purche si svolacchia.."
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet »

Alitalia/ Mengozzi: Crisi colpa dei vari governi
Vicenda è conseguenza dei mali del Paese
APCOM

"Non è la vicenda Alitalia la causa di tutti i mali del paese ma essa
è la conseguenza dei mali del Paese". Lo ha detto a Taormina Francesco
Mengozzi, ex ad di Alitalia intervenendo al convegno Enac ricordando
"le molte e inascolate questioni di competenza dell'azionista - ha
detto riferendosi allo Stato - prima di tutto la privatizzazione e
secondo il consolidamento internazionale, azionista dell'una e
dell'altra parte politica succedutesi al governo del paese".
__._,_.___
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

Certe volte, io a questi, proprio non li capisco.... prima fanno la deroga all'antitrust e poi si lamentano.


ALITALIA: MINISTERO, MONOPOLIO ROMA-MI PENALIZZA UTENTI/ANSA RELAZIONE A PARLAMENTO; 98% SLOT ROMA-LINATE, ALTRI NON ENTRANO (di Paola Barbetti)
(ANSA) - ROMA, 28 SET - Faro del ministero dei Trasporti sul ''monopolio'' di cui gode la nuova Alitalia sull'ambita
rotta Roma-Milano e che ''incide sulle scelte degli utenti'' e anche sulla concorrenza con gli altri vettori. ''La
posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato - evidenzia la relazione semestrale del ministero al
Parlamento sul trasporto aereo - incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra
Linate e Fiumicino e si e' prospettato da piu' parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di
nuovi operatori su tale rotta''. Nel fare il punto sull'andamento dei processi di liberalizzazione del settore,
i tecnici del ministero guidato da Altero Matteoli ripercorrono anche la vicenda Alitalia, dalle gare al
debutto a gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai. Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta piu' remunerativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa. La concorrenza aereo-treno, si rileva, e' ''per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco piu' del 10% del traffico ferroviario ad alta
velocita''', ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma ''anche dal punto di vista della competizione
tariffaria sui prezzi dei biglietti'' scrive il dicastero nella relazione. Tuttavia, per quel che resta del mercato,
il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, e' il parere dei tecnici ministeriali. ''Per
il restante 90% del mercato - scrivono - nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all'interno del
territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia''. Inoltre, la
nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto pero' non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all'indirizzo di Bruxelles. Con le nuove norme infatti, viene previsto il 'congelamento' degli slot non utilizzati dalle compagnie nella stagione corrente, fino alla summer 2010, mentre in precedenza la regole permettevano alle compagnie tradizionali di mantenere gli slot da una stagione all'altra (omologa) solo se utilizzati per almeno l'80%. Questo regime ''di fatto, se da un lato nel momento di crisi del sistema del trasporto aereo, costituisce certamente una garanzia per i vettori che pur avendo visto una diminuzione della domanda di traffico possono conservare le bande orarie non utilizzate, dall'altro - si legge nella Relazione - puo' limitare la concorrenza, mantenendo inalterata la assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti coordinati e non favorendo lo sviluppo della concorrenza e, come ultima conseguenza, la liberalizzazione''. Va meglio pero' sulla trasparenza delle tariffe. In virtu' delle 'lenzuolate' dell' ex ministro Bersani, ''le condizioni tariffarie devono essere chiaramente e immediatamente leggibili, con pari evidenza grafica di tutte le componenti del prezzo finale, mediante l'inclusione nella tariffa di ogni onere economico, determinabile ex ante''. ''Ci sorprende che, a distanza di otto mesi dalla cessione dell'ex compagnia di bandiera alla Cai, il ministero dei Trasporti sia costretto ad ammettere e stigmatizzare la posizione dominante della nuova Alitalia sulla tratta Roma-Milano'', commenta Michele Meta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera.''Tutto cio' - aggiunge - e' un'altra beffa per i consumatori''.(ANSA). BRB 28-SET-09
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da blusky »

air.surfer ha scritto:Certe volte, io a questi, proprio non li capisco.... prima fanno la deroga all'antitrust e poi si lamentano.


ALITALIA: MINISTERO, MONOPOLIO ROMA-MI PENALIZZA UTENTI/ANSA RELAZIONE A PARLAMENTO; 98% SLOT ROMA-LINATE, ALTRI NON ENTRANO (di Paola Barbetti)
(ANSA) - ROMA, 28 SET - Faro del ministero dei Trasporti sul ''monopolio'' di cui gode la nuova Alitalia sull'ambita
rotta Roma-Milano e che ''incide sulle scelte degli utenti'' e anche sulla concorrenza con gli altri vettori. ''La
posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato - evidenzia la relazione semestrale del ministero al
Parlamento sul trasporto aereo - incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra
Linate e Fiumicino e si e' prospettato da piu' parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di
nuovi operatori su tale rotta''. Nel fare il punto sull'andamento dei processi di liberalizzazione del settore,
i tecnici del ministero guidato da Altero Matteoli ripercorrono anche la vicenda Alitalia, dalle gare al
debutto a gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai. Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta piu' remunerativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa. La concorrenza aereo-treno, si rileva, e' ''per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco piu' del 10% del traffico ferroviario ad alta
velocita''', ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma ''anche dal punto di vista della competizione
tariffaria sui prezzi dei biglietti'' scrive il dicastero nella relazione. Tuttavia, per quel che resta del mercato,
il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, e' il parere dei tecnici ministeriali. ''Per
il restante 90% del mercato - scrivono - nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all'interno del
territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia''. Inoltre, la
nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto pero' non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all'indirizzo di Bruxelles. Con le nuove norme infatti, viene previsto il 'congelamento' degli slot non utilizzati dalle compagnie nella stagione corrente, fino alla summer 2010, mentre in precedenza la regole permettevano alle compagnie tradizionali di mantenere gli slot da una stagione all'altra (omologa) solo se utilizzati per almeno l'80%. Questo regime ''di fatto, se da un lato nel momento di crisi del sistema del trasporto aereo, costituisce certamente una garanzia per i vettori che pur avendo visto una diminuzione della domanda di traffico possono conservare le bande orarie non utilizzate, dall'altro - si legge nella Relazione - puo' limitare la concorrenza, mantenendo inalterata la assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti coordinati e non favorendo lo sviluppo della concorrenza e, come ultima conseguenza, la liberalizzazione''. Va meglio pero' sulla trasparenza delle tariffe. In virtu' delle 'lenzuolate' dell' ex ministro Bersani, ''le condizioni tariffarie devono essere chiaramente e immediatamente leggibili, con pari evidenza grafica di tutte le componenti del prezzo finale, mediante l'inclusione nella tariffa di ogni onere economico, determinabile ex ante''. ''Ci sorprende che, a distanza di otto mesi dalla cessione dell'ex compagnia di bandiera alla Cai, il ministero dei Trasporti sia costretto ad ammettere e stigmatizzare la posizione dominante della nuova Alitalia sulla tratta Roma-Milano'', commenta Michele Meta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera.''Tutto cio' - aggiunge - e' un'altra beffa per i consumatori''.(ANSA). BRB 28-SET-09
Non so neanche se valga la pena commentarla!!!
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Flyingblueboy »

air.surfer ha scritto:
i_disa ha scritto:
air.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
prendi Emirates da FCO :mrgreen:
Per forza. TI pare che passo da Parigi per poi tornare indietro?
A proposito.. saro' solo io a pensarla cosi'?
assolutamente e ti do 3 o 4 motivi:

il prezzo, facile che emirates costi meno
il Servizio: vince emirates a mani basse
non fai scalo, e fare scalo a cdg e' una rottura, ams meglio
il tempo: a meno che tu ne abbia da buttare
fco<>dxb doppie miglia skywards fino a natale..

In un altro posta avevo scritto sveglia alle europee.. Vedete voi.. E MI chiamerei flying blue, ma se se Lo meritano, non fatico a dire la MIA..
Ultima modifica di Flyingblueboy il 28 settembre 2009, 23:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

Flyingblueboy ha scritto:
air.surfer ha scritto:
i_disa ha scritto:
air.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
prendi Emirates da FCO :mrgreen:
assolutamente e ti do 3 o 4 motivi:

il prezzo, facile che emirates costi meno
il Servizio: vince emirates a mani basse
non fai scalo, e fare scalo a cdg e' una rottura, ams meglio
il tempo: a meno che tu ne abbia da buttare
fco<>dxb doppie miglia skywards fino a natale..

In un altro posta avevo scritto sveglia alle europee.. Vedete voi.. E MI chiamerei flying blue, ma se se Lo meritano, non fatico a dire la MIA..

Per forza. TI pare che passo da Parigi per poi tornare indietro?
A proposito.. saro' solo io a pensarla cosi'?
:roll: :roll: :roll: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :roll: :roll: :roll: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Riferito esclusivamente al quote..... :wink: :mrgreen:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da araial14 »

Flyingblueboy ha scritto:
air.surfer ha scritto:
i_disa ha scritto:
air.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
prendi Emirates da FCO :mrgreen:
Per forza. TI pare che passo da Parigi per poi tornare indietro?
A proposito.. saro' solo io a pensarla cosi'?
assolutamente e ti do 3 o 4 motivi:

il prezzo, facile che emirates costi meno
il Servizio: vince emirates a mani basse
non fai scalo, e fare scalo a cdg e' una rottura, ams meglio
il tempo: a meno che tu ne abbia da buttare
fco<>dxb doppie miglia skywards fino a natale..

In un altro posta avevo scritto sveglia alle europee.. Vedete voi.. E MI chiamerei flying blue, ma se se Lo meritano, non fatico a dire la MIA..
In effetti non hai torto.....
Emirates ha delle tariffe che definire "strane" è un eufemismo leggero....
Feci 2 anni fa scalo a Dubai con questa compagnia per poi ripartire per GRU,ebbene l'unico prezzo abbordabile era partendo da Zurigo-Dubai-Gru alla "modica" cifra di 1400 euro. Da qualsiasi altra nazione europea Italia compresa ( IN ECONOMY!) non si trovava per meno di 7000 euro!!!! E tutt'ora è così. Solo gli svizzeri possono godere di questo "privilegio"?
Fine OT.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Flyingblueboy »

Mah il mio viaggio tipico era mil - bkk/Kl/sin, che poi spesso diventa mil-lon, sosta un paio Di giorni e si riparte.. Di recente ho inserito hkg come hub e poi da li MI sposto alle piccole destinazioni.. Questo perche' az vola (o forse volava su Bkk, transit verso Taiwan in c/s con china airlines).. Si ma che prezzi? E scedule? 2/3 volte a settimana? Una Volta a lon ho l'imbarazzo della scelta! Ho notato che, a meno di volare le date che "consigliano" loro, af/kl arriva a costare il doppio rispetto ad ek eppoi a parte il Servizio con ek posso scegliere il 380!
X az, spiace essere un tantino OT ma il problema e' proprio questo: Sara' il piano Prato o sara' quel che sara' ma stiamo assistendo alla trasformazione Di az in una regional/lowercost? Ok si dira' la crisi ma se competere sul l/r e' forse dura.. Competere sul short, con gli specialisti point to point???
Az parte da zero come compagnia: si e' scelta la flotta, il network (con qualche tratta in monopolio), il personale/contratto ad hoc, incentivi ad assumere da certe liste, slot congelati etc..
Non ho visto grandi investimenti sul Servizio o segni Di discontinuita' col passato, par che si cambi in peggio mentre le "Nuove" compagnie come ek danno Servizio ed aggiungono rotte..
Spiace ma Anche con la buona volonta' e' difficile scegliere az, se non dove hanno un quasi monopolio..
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air.surfer »

ALITALIA/ Quei 350 milioni che potrebbero costar caro alla compagnia
sussidiario.net
Ugo Arrigo

lunedì 28 settembre 2009
Vi è una domanda chiave che occorrerebbe porre ai vertici delle nuova
Alitalia in chiusura di un trimestre estivo più che positivo: le perdite
che l’azienda, per fattori stagionali e il proseguire della crisi
internazionale, riporterà inevitabilmente nel quarto trimestre del 2009 e
nel primo del 2010 sono sostenibili con l’attuale dotazione di capitale,
conferita dai soci al momento della creazione della nuova società?

Mercoledì scorso il Presidente Colaninno e l’Amministratore delegato
Sabelli sono stati infatti ascoltati dalla IX Commissione della Camera dei
Deputati e hanno giustamente messo in risalto i risultati sinora
conseguiti dopo la difficile partenza del gennaio scorso. Hanno in
sostanza illustrato la metà piena della bottiglia (che non può essere
messa in discussione): sotto il profilo della domanda, della produttività,
dei costi (unitari e totali) e del risultato operativo non possono essere
negati o sottovalutati i consistenti miglioramenti ottenuti nel secondo
trimestre rispetto ad un primo molto problematico e, ancora, nel terzo
rispetto ai due precedenti. Si tratta di risultati il cui raggiungimento
era tutt’altro che scontato e va dato atto alla nuova gestione di averli
ottenuti.

È tuttavia necessario guardare anche alla parte di percorso che manca al
completo e durevole risanamento, alla parte vuota della bottiglia. La
cordata Cai assomiglia a tutti gli effetti a una cordata alpinistica: nel
percorso per la vetta è arrivata a metà strada, ma ora deve dimostrare di
saper proseguire perché in caso contrario non potrà rimanere dov’è e le
toccherà arrendersi e ridiscendere.

Alla IX Commissione della Camera l’Ing. Sabelli ha dichiarato: «Non ci
sarà una ricapitalizzazione, non ne abbiamo bisogno». Certamente non ve ne
è necessità ora: nel mese di luglio il load factor effettivo di Alitalia è
stato più elevato del load factor che nel primo semestre avrebbe
assicurato il pareggio industriale e, considerando che, in genere, il load
factor è più elevato in agosto rispetto a luglio, questa caratteristica
potrebbe confermarsi per l’intero terzo trimestre. In sostanza, a meno che
i costi unitari siano saliti rispetto ai primi sei mesi o i proventi
unitari scesi, il pareggio industriale appare un obiettivo raggiungibile
nel periodo estivo.

La domanda sulla ricapitalizzazione non va tuttavia posta con riferimento
al 30 settembre 2009 ma al 31 marzo 2010, dopo i due trimestri
tradizionalmente caratterizzati da bassa domanda stagionale e quest’anno
anche dalla crisi generalizzata del trasporto aereo. Ho provato a fare
qualche stima sul conto economico di Alitalia in questi due trimestri: per
quanto riguarda i costi operativi il vettore ha speso mediamente dalla
metà di gennaio a fine giugno 9,2 milioni di euro al giorno. Tale valore,
che ovviamente sale se si effettuano più voli quotidiani e se il petrolio
aumenta di prezzo e si riduce nei due casi contrari, comporterebbe costi
operativi totali per circa 850 milioni nel quarto trimestre 2009 e 830 nel
primo trimestre 2010.

Per quanto riguarda i ricavi, occorre in primo luogo effettuare una
previsione sui passeggeri: considerando che l’offerta della nuova Alitalia
è del 30% inferiore all’offerta congiunta di Alitalia e AirOne nel 2007
(usa il 35% di aerei in meno), si può ipotizzare, come si è peraltro
verificato nei mesi estivi, che anche i passeggeri saranno il 30% in meno
rispetto alla precedente esperienza delle due aziende (in questa ipotesi
il load factor della nuova azienda ritornerebbe in maniera stabile ai
livelli di quello effettivo delle due aziende nel 2007, prima sia della
crisi di Alitalia che della recessione internazionale).

Avremmo in tale ipotesi 5,3 milioni di viaggiatori tra ottobre e dicembre
e 4,8 tra gennaio e marzo. Se i proventi medi per passeggero saranno gli
stessi del primo semestre 2008, i ricavi operativi di Alitalia
risulteranno pari a 700 milioni di euro nel quarto trimestre 2009 e 630
nel primo trimestre 2010; conseguentemente l’azienda registrerebbe una
perdita operativa di 150 milioni nel quarto trimestre 2009 e di altri 200
nel primo trimestre del prossimo anno, per un totale di 350 milioni.

La domanda chiave che i parlamentari della IX Commissione avrebbero potuto
rivolgere ai vertici di Alitalia è pertanto la seguente: “Ipotizzando un
pareggio operativo nel trimestre estivo, la dotazione di capitale di
Alitalia e i mezzi finanziari di cui dispone sono sufficienti ad assorbire
perdite operative per circa 350 milioni nei prossimi due trimestri? Vi
sono fattori ragionevoli, sinora non presi in considerazione, che possono
indurci a prevedere perdite meno consistenti?”.
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Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Paolo_61 »

Solo un piccolo appunto.
AZ/CAI ha perso nel primo trimestre di attività (da gennaio di quest'anno) circa 200 mio, euro più, euro meno.
La previsione di questo "esperto" per il primo trimestre del 2010 è di una perdita esattamente uguale, cioè 200 mio.
Sono l'unico a cui questo conto non torna manco per niente, (forse ce starebbe bene un manco pe' gnentte), considerando tutti i problemi avuti da AZ/CAI nel suo primo trimestre di attività (compresi L/F ridicoli, promozioni a tutto andare ecc.)?
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