Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere
Paolo_61 ha scritto:Solo un piccolo appunto.
AZ/CAI ha perso nel primo trimestre di attività (da gennaio di quest'anno) circa 200 mio, euro più, euro meno.
La previsione di questo "esperto" per il primo trimestre del 2010 è di una perdita esattamente uguale, cioè 200 mio.
Sono l'unico a cui questo conto non torna manco per niente, (forse ce starebbe bene un manco pe' gnentte), considerando tutti i problemi avuti da AZ/CAI nel suo primo trimestre di attività (compresi L/F ridicoli, promozioni a tutto andare ecc.)?
Paolo_61 ha scritto:Solo un piccolo appunto.
AZ/CAI ha perso nel primo trimestre di attività (da gennaio di quest'anno) circa 200 mio, euro più, euro meno.
La previsione di questo "esperto" per il primo trimestre del 2010 è di una perdita esattamente uguale, cioè 200 mio.
Sono l'unico a cui questo conto non torna manco per niente, (forse ce starebbe bene un manco pe' gnentte), considerando tutti i problemi avuti da AZ/CAI nel suo primo trimestre di attività (compresi L/F ridicoli, promozioni a tutto andare ecc.)?
air.surfer ha scritto:
ALITALIA: MINISTERO, MONOPOLIO ROMA-MI PENALIZZA UTENTI/ANSA RELAZIONE A PARLAMENTO; 98% SLOT ROMA-LINATE, ALTRI NON ENTRANO (di Paola Barbetti)
(ANSA) - ROMA, 28 SET - Faro del ministero dei Trasporti sul ''monopolio'' di cui gode la nuova Alitalia sull'ambita
rotta Roma-Milano e che ''incide sulle scelte degli utenti'' e anche sulla concorrenza con gli altri vettori.
Mi domandavo quanto ci avrebbe messo..
28-09-09ALITALIA: MATTEOLI, SU RELAZIONE MINISTERO POLVERONE INUTILE
(ASCA) - Roma, 28 set - ''La relazione semestrale al Parlamento sul
trasporto aereo e' stata redatta dalla Direzione generale competente
del Dicastero. Non comprendo il polverone sollevato da alcuni
parlamentari dell'opposizione su contenuti meramente descrittivi e di
natura prettamente tecnica''.
E' quanto dichiara in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, ALtero Matteoli.
''Desidero ancora una volta ricordare - prosegue - che la vendita
della vecchia Alitalia e' avvenuta nel pieno rispetto delle norme di
legge che il Parlamento, su proposta governativa, ha voluto adottare
per fronteggiare un'emergenza che stava per determinare il fallimento
della compagnia di bandiera con conseguenze gravissime sia dal punto
vista occupazionale che del blocco del trasporto aereo, che
dell'immagine del Paese all'estero''.
Con la legge 166/2008 di conversione del decreto legge 134/2008,
aggiunge Matteoli, ''si e' provveduto a introdurre in via eccezionale
una moratoria, almeno triennale, per le situazioni di monopolio che
derivavano da una fusione come nel caso di Alitalia. Prima
dell'emanazione del decreto legge il testo e' stato sottoposto alla
Commissione europea che non ha sollevato alcuna obiezione mentre
l'Antitrust ha prescritto misure che risultano essere state adottate
da Cai-Alitalia''.
''Come e' evidente - conclude il Ministro - sono a disposizione del
Parlamento, ove lo riterra', per riferire ed anche per capire perche'
questo polverone viene agitato proprio ora quando, guarda caso,
Alitalia sta riacquistando passeggeri e credibilita'.
Probabilmente qualcuno preferiva il fallimento di Alitalia per poter
attaccare il governo''.
Mi stai sulle balle ma quel che è giusto, è giusto.
Pensa che invece tu mi sei simpatico, anche se non sono d'accordo molto spesso con quello che dici.
Che carucci!!!
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
"
Malpensa: non sarà più hub ma non è neppure low cost
La scorsa settimana l’audizione alla IX Commissione della Camera dei deputati dell’Ing. Sabelli è stata interpretata da molti giornali come se egli avesse sostenuto che Malpensa è ormai un aeroporto low cost e che Alitalia si adeguerà in conseguenza nel definirvi la sua offerta. Repubblica, ad esempio, in questo modo riferiva nelle sue pagine milanesi:
Annuncio shock da Alitalia "Malpensa, solo voli low cost". Alitalia ha annunciato che sullo scalo varesino d´ora in poi la compagnia volerà solo low cost con il marchio Air One. Una scelta necessaria, secondo l'ad Sabelli, «perché l´85 per cento dei passeggeri su Malpensa sono a tariffa economica». Una decisione che azzera le possibilità di rilancio internazionale, anche in chiave Expo.
La lettura del resoconto della seduta permette tuttavia di smentire questa interpretazione: Sabelli aveva semplicemente sostenuto che “Malpensa esprime una straordinaria domanda in termini di flussi domestici e internazionali, quindi di corto e medio raggio, volumi importanti di traffico ma con un profilo low fare, a basso prezzo. L'85 per cento dei passeggeri non solo Alitalia che partono o arrivano a Malpensa compra tariffe economiche scontate o tariffe full economy, mentre solo il 15 per cento, una percentuale molto inferiore agli altri aeroporti italiani, compra tariffe premium”.
In sostanza, secondo Sabelli, i viaggiatori in partenza da Malpensa non dimostrano la stessa elevata disponibilità a pagare, tipica della clientela business, che si evidenzia in altre realtà, ad esempio Linate. Ed è per questa ragione che la nuova Alitalia presidia con grande impegno Linate, occupandovi quasi l’85% degli slot disponibili per i voli domestici.
Ovviamente tra il sostenere che a Malpensa vi è una predominanza di tariffe economy (e che Alitalia non sarebbe competitiva se cercasse di piazzarvi le sue tariffe piene) e il sostenere che Malpensa sia un aeroporto low cost vi è una differenza notevole. Le statistiche ci permettono comunque di smentire questa ipotesi: nell’estate 2008, esattamente un anno fa, a Malpensa venivano offerti circa 250 mila posti settimanali in partenza e altrettanti in arrivo. Di essi il 74% era realizzato da vettori tradizionali e solo il 26% da vettori low cost; i vettori maggiori risultavano Alitalia col 18% (ma era quasi il 50% l’anno precedente) ed EasyJet col 17%. Nell’ultimo anno Alitalia ha ulteriormente ridotto la sua offerta mentre EasyJet la ha incrementata di oltre il 50% e Lufthansa, che sta investendo molto su Malpensa, la ha più che raddoppiata.
Oggi possiamo stimare che l’offerta di vettori low cost pesi per poco più di un terzo del totale e che continuino in conseguenza a predominare i vettori tradizionali. Ben diverso è invece il caso di Orio al Serio, aeroporto nel quale più di nove voli su dieci sono low cost.
Linate: il Ministero si è (finalmente) accorto del monopolio di Alitalia
Per quanto riguarda Linate, le versioni web dei principali giornali stanno dando risalto ad un rapporto al Parlamento del Ministero dei Trasporti sullo stato del trasporto aereo, reso noto ieri, nel quale si sostiene (come riporta il Corriere) che «la posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di nuovi operatori su tale rotta». Come si dovrebbe dire, meglio tardi che mai? Peccato che i numeri del Ministero siano datati: dallo scorso aprile Meridiana ha infatti rinunciato a utilizzare su Fiumicino i due slot che aveva e pertanto la percentuale corretta è in realtà del 100% (in favore della nuova Alitalia).
Ciampino e Viterbo: chi ha avuto la brillante idea dello spostamento?
Si tratta di un progetto poco noto al di fuori del Lazio e poco commentato nel nord Italia, i cui aeroporti sono stati messi in serie difficoltà dalla rinuncia di Alitalia a Malpensa e dal contemporaneo mantenimento degli stringenti vincoli regolamentari su Linate: la Regione Lazio, supportata dal precedente governo di centrosinistra e anche dall’attuale, oltre che dagli enti locali interessati (governati dal centrodestra), sta tenacemente perseguendo il progetto di trasferire (ma sarebbe più corretto dire di deportare) l’aeroporto di Ciampino in quel di Viterbo, a 90 km e due di treno di distanza.
Qual è la ragione? Quella dichiarata è l’inquinamento acustico di cui soffrirebbero gli abitanti del Comune di Ciampino, disturbati dall’eccessiva crescita del traffico low cost negli ultimi anni. È tuttavia evidente che in tal modo si allontanerebbero i vettori low cost, ora basati su Ciampino, da una posizione dalla quale riescono a fare diretta concorrenza ai vettori tradizionali basati su Fiumicino, la nuova Alitalia in particolar modo. Sarà un caso la scelta di Fiumicino come hub in contemporanea con la decisione di chiudere Ciampino e col rifiuto dei milanesi di ridimensionare ulteriormente Linate?
Per fortuna il sindaco Alemanno è molto scettico sul progetto: come ha riportato il Messaggero del 22 settembre, “il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha detto oggi che un aeroporto low cost a Viterbo «è un progetto regionale» sul quale «io sono in po' scettico, non vorrei riproporre l'esperienza di Malpensa, con la costruzione di un aeroporto dove non c'è nulla»”. Siamo d’accordo con Alemanno e ci auguriamo che persista nel suo atteggiamento critico.
Tuttavia il progetto di Viterbo non è comparabile con Malpensa: qui un aeroporto già esisteva, pur se dedicato prevalentemente ai viaggi leasure e ai charter e i problemi attuali sono prevalentemente dal lato dell’offerta, non della domanda; a Viterbo non ci sarebbe offerta (Ryanair, principale operatore su Ciampino, ha dichiarato che se obbligato al trasferimento rinuncerebbe a servire il Lazio) e neppure domanda, dato che i passeggeri esteri desiderosi di visitare la Capitale farebbero prima ad atterrare a Firenze o a Napoli e poi prendere il treno ad alta velocità.
Postilla. Dopo aver concluso il pezzo precedente ho trovato sul Messaggero on line (del 23 settembre) un articolo dal titolo “Aeroporti: il Lazio raddoppia con quattro scali” nel quale il Governatore Marrazzo replica allo scetticismo del Sindaco Alemanno: “Alle parole di Alemanno ha risposto Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, sostenendo prima che Viterbo rientra nell'intesa Governo-Regione e aggiungendo anche che si farà lo scalo di Frosinone. L'idea di dotare la Ciociaria di un aeroporto era tornata alla ribalta soprattutto nelle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale ma una volta superata la tornata elettorale l'ipotesi sembrava accantonata”. Può essere che il Dott. Stranamore si sia impossessato della Regione Lazio?
"
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
«Non abbiamo bisogno nè abbiamo in vista un aumento di capitale». Rocco Sabelli esclude un intervento di ricapitalizzazione. «Abbiamo fatto più di quello che avremmo immaginato di fare. Almeno con me non abbiamo bisogno di un aumento di capitale. Abbiamo provvista finanziaria per tutto il 2009 e il 2010. Il tema non è all’ordine del giorno e auspico che se ne parli il meno possibile perchè porta male».
30 Settembre
MF Dow Jones - News Italia
MF/DOWJONES News
Alitalia: da Profumo e Passera liquidita' per 100 mln (Mess.)
ROMA (MF-DJ)--Da Intesa Sanpaolo e Unicredit arrivano 100 mln di liquidita' per Alialia: il prestito, ripartito equamente in quote uguali di 50 mln, avrebbe una durata di quattro anni. E' quanto scrive oggi il Messaggero, spiegando che l'operazione punta a "fronteggiare la necessita' di cassa derivante dalla correzione al ribasso delle stime prospettiche del piano".
Il prestito, spiega il quotidiano, e' diviso in due tranche: una da 62,5 mln garantita all'80% dalla Sace, e l'altra da 37,5 mln che potra' essere concessa solo al rientro proporzionale di un finanziamento concesso di 275 mln; al 10 settembre, l'esposizione complessiva di Intesa nei confronti di Alitalia ammontava a 545 mln.
Il terzo trimestre di Alitalia dovrebbe chiudere a breakeven, anche se per fine anno e' prevista una perdita di 330 mln, leggermente al di sopra dei 310 mln fissati dal piano Fenice; in questo contesto l'a.d. Rocco Sabelli avrebbe precisato una diminuzione di cassa di circa 80 mln rispetto al piano Fenice di qui l'intervento di Intesa e Unicredit. red/rov
(END) Dow Jones Newswires
September 30, 2009 02:17 ET (06:17 GMT)
«Non abbiamo bisogno nè abbiamo in vista un aumento di capitale». Rocco Sabelli esclude un intervento di ricapitalizzazione. «Abbiamo fatto più di quello che avremmo immaginato di fare. Almeno con me non abbiamo bisogno di un aumento di capitale. Abbiamo provvista finanziaria per tutto il 2009 e il 2010. Il tema non è all’ordine del giorno e auspico che se ne parli il meno possibile perchè porta male».
30 Settembre
MF Dow Jones - News Italia
MF/DOWJONES News
Alitalia: da Profumo e Passera liquidita' per 100 mln (Mess.)
ROMA (MF-DJ)--Da Intesa Sanpaolo e Unicredit arrivano 100 mln di liquidita' per Alialia: il prestito, ripartito equamente in quote uguali di 50 mln, avrebbe una durata di quattro anni. E' quanto scrive oggi il Messaggero, spiegando che l'operazione punta a "fronteggiare la necessita' di cassa derivante dalla correzione al ribasso delle stime prospettiche del piano".
Il prestito, spiega il quotidiano, e' diviso in due tranche: una da 62,5 mln garantita all'80% dalla Sace, e l'altra da 37,5 mln che potra' essere concessa solo al rientro proporzionale di un finanziamento concesso di 275 mln; al 10 settembre, l'esposizione complessiva di Intesa nei confronti di Alitalia ammontava a 545 mln.
Il terzo trimestre di Alitalia dovrebbe chiudere a breakeven, anche se per fine anno e' prevista una perdita di 330 mln, leggermente al di sopra dei 310 mln fissati dal piano Fenice; in questo contesto l'a.d. Rocco Sabelli avrebbe precisato una diminuzione di cassa di circa 80 mln rispetto al piano Fenice di qui l'intervento di Intesa e Unicredit. red/rov
(END) Dow Jones Newswires
September 30, 2009 02:17 ET (06:17 GMT)
Tutti numeri a naso sensati, e se bastano 100 mio a medio termine per coprire le esigenze di cassa il "sognato" aumento di capitale resterà appunto un sogno.
Paolo_61 ha scritto:
Tutti numeri a naso sensati, e se bastano 100 mio a medio termine per coprire le esigenze di cassa il "sognato" aumento di capitale resterà appunto un sogno.
Paolo... certe volte fai tenerezza. Ma sette giorni fa, non avevi detto che generavano cassa?
PS.Ah. 100 milioni ovviamente non servono a niente.. a meno che non servano per andare al prossimo cda senza aver intaccato...
Comunque. Come al solito hai ragione tu.
Le cose vanno benissimo.
Paolo_61 ha scritto:
Tutti numeri a naso sensati, e se bastano 100 mio a medio termine per coprire le esigenze di cassa il "sognato" aumento di capitale resterà appunto un sogno.
Paolo... certe volte fai tenerezza. Ma sette giorni fa, non avevi detto che generavano cassa?
PS.Ah. 100 milioni ovviamente non servono a niente.. a meno che non servano per andare al prossimo cda senza aver intaccato...
Comunque. Come al solito hai ragione tu.
Le cose vanno benissimo.
Ho detto che a break even generano cassa, chiaro che nei trimestri invernali se sono sotto il break.even possono avere bisogno di liquidità aggiuntiva.
Resta il fatto che 100 mio di prestito bancario sono "briciole" rispetto al prospettato aumento di capitale che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo, con uscita per rinuncia dei soci italiani ed ingresso in pompa magna dei francesi.
E invece ciccia, restano gli italiani, almeno per ora
Paolo_61 ha scritto:
Ho detto che a break even generano cassa, chiaro che nei trimestri invernali se sono sotto il break.even possono avere bisogno di liquidità aggiuntiva.
Ah, vanno in pareggio durante l'alta stagione, ma perdono per tutto il resto dell'anno. Ho capito.
Paolo_61 ha scritto:Resta il fatto che 100 mio di prestito bancario sono "briciole" rispetto al prospettato aumento di capitale che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo, con uscita per rinuncia dei soci italiani ed ingresso in pompa magna dei francesi. E invece ciccia, restano gli italiani, almeno per ora
Eh l'inverno è lungo e gli aeroplani, notoriamente, desolatamente vuoti...
Comunque sono fiducioso. Va tutto benissimo.
Ah. A propositi di crisi.
Stamattina ho saputo che da domani Emirates raddoppia i collegamenti Roma Dubai, portando i voli settimanali a 10.
4 giorni alla settimana, 2 voli al giorno e i rimanenti 1 volo al giorno.
Non credo ci vadano con l'atr, vero?
«Non abbiamo bisogno nè abbiamo in vista un aumento di capitale». Rocco Sabelli esclude un intervento di ricapitalizzazione. «Abbiamo fatto più di quello che avremmo immaginato di fare. Almeno con me non abbiamo bisogno di un aumento di capitale. Abbiamo provvista finanziaria per tutto il 2009 e il 2010. Il tema non è all’ordine del giorno e auspico che se ne parli il meno possibile perchè porta male».
30 Settembre
MF Dow Jones - News Italia
MF/DOWJONES News
Alitalia: da Profumo e Passera liquidita' per 100 mln (Mess.)
ROMA (MF-DJ)--Da Intesa Sanpaolo e Unicredit arrivano 100 mln di liquidita' per Alialia: il prestito, ripartito equamente in quote uguali di 50 mln, avrebbe una durata di quattro anni. E' quanto scrive oggi il Messaggero, spiegando che l'operazione punta a "fronteggiare la necessita' di cassa derivante dalla correzione al ribasso delle stime prospettiche del piano".
Il prestito, spiega il quotidiano, e' diviso in due tranche: una da 62,5 mln garantita all'80% dalla Sace, e l'altra da 37,5 mln che potra' essere concessa solo al rientro proporzionale di un finanziamento concesso di 275 mln; al 10 settembre, l'esposizione complessiva di Intesa nei confronti di Alitalia ammontava a 545 mln.
Il terzo trimestre di Alitalia dovrebbe chiudere a breakeven, anche se per fine anno e' prevista una perdita di 330 mln, leggermente al di sopra dei 310 mln fissati dal piano Fenice; in questo contesto l'a.d. Rocco Sabelli avrebbe precisato una diminuzione di cassa di circa 80 mln rispetto al piano Fenice di qui l'intervento di Intesa e Unicredit. red/rov
(END) Dow Jones Newswires
September 30, 2009 02:17 ET (06:17 GMT)
Tutti numeri a naso sensati, e se bastano 100 mio a medio termine per coprire le esigenze di cassa il "sognato" aumento di capitale resterà appunto un sogno.
paolo il piano fenice a dispetto di quanto scritto nell'articolo prevedeva una perdita a fine anno di 200 milioni,mentre quì si parla già di una perdita probabile di 330
l'articolo riporta anche che il piano fenice a questo punto può dirsi superato e che è stata vista al ribasso la stima prospettica del piano
va tutto benone
Di solito i prestiti servono a ripianare le perdite oppure per fare nuovi investimenti.
Vedremo nuovi aerei nella flotta? Sabelli: 'Ad agosto mezzo miliardo in cassa' L'a.d. di Alitalia conferma: "Due banche italiane hanno deciso di finanziarci a lungo termine"
"Non abbiamo crisi di liquidità, in cassa ad agosto avevamo mezzo miliardo e due banche italiane hanno deciso di finanziarci a lungo termine". E' quanto ha dichiarato oggi Rocco Sabelli, a.d. di Alitalia, in occasione dell'inaugurazione della saletta Vip Le Navi allo scalo C di Fiumicino, sottolineando che prima di Natale altre due salette, la Borromini e la Giotto, saranno riaperte al pubblico.
"La relazione semestrale del ministero al Parlamento sul trasporto aereo è un duro atto di accusa contro le conseguenze della cessione di Alitalia a Cai e la sopensione delle norme antitrust che favoriscono gli “eroi” di Berlusconi.
Il ministero ha osservato il “monopolio” di cui gode la nuova Compagnia sulla rotta Roma-Milano e che “incide sulle scelte degli utenti” e anche sulla concorrenza con gli altri vettori.
“La posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato - sotiene il ministeto - incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98 per cento degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l’entrata di nuovi operatori su tale rotta”.
I tecnici hanno analizzato la vicenda Alitalia, dalle gare al debutto a gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai. Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta più remunerativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa.
La concorrenza aereo-treno, si rileva, è “per ora limitata al 10 per cento del traffico aereo domestico e a poco più del 10 del traffico ferroviario ad alta velocità”, ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma “anche dal punto di vista della competizione tariffaria sui prezzi dei biglietti” scrive il dicastero nella relazione.
Tuttavia, per quel che resta del mercato, il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, è il parere dei tecnici ministeriali. “Per il restante 90 per cento del mercato - scrivono - nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all’interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia”.
Inoltre, la nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto però non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all’indirizzo di Bruxelles.
Con le nuove norme infatti, viene previsto il ‘congelamento’ degli slot non utilizzati dalle compagnie nella stagione corrente, fino alla stagione estiva del 2010, mentre in precedenza la regole permettevano alle compagnie tradizionali di mantenere gli slot da una stagione all’altra (omologa) solo se utilizzati per almeno l’80 per cento.
Questo regime “di fatto, se da un lato nel momento di crisi del sistema del trasporto aereo, costituisce certamente una garanzia per i vettori che pur avendo visto una diminuzione della domanda di traffico possono conservare le bande orarie non utilizzate, dall’altro - si legge nella relazione - può limitare la concorrenza, mantenendo inalterata la assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti coordinati e non favorendo lo sviluppo della concorrenza e, come ultima conseguenza, la liberalizzazione”.
Va meglio però sulla trasparenza delle tariffe. In virtù delle ‘lenzuolate’ dell’ ex ministro Bersani, “le condizioni tariffarie devono essere chiaramente e immediatamente leggibili, con pari evidenza grafica di tutte le componenti del prezzo finale, mediante l’inclusione nella tariffa di ogni onere economico, determinabile ex ante”.
“Ci sorprende che, a distanza di otto mesi dalla cessione dell’ex compagnia di bandiera alla Cai, il ministero dei Trasporti sia costretto ad ammettere e stigmatizzare la posizione dominante della nuova Alitalia sulla tratta Roma-Milano”, commenta Michele Meta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera.”Tutto ciò - aggiunge - è un’altra beffa per i consumatori”
Intanto la Sea, in merito alla relazione del Ministero delle infrastrutture e trasporti sull’andamento del processo di liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo, ha reso noti alcuni dati sullo scalo milanese.
Il traffico passeggeri è in aumento per tutte le principali compagnie aeree mondiali che operano a Malpensa. .Ad agosto tutti i vettori hanno registrato incrementi rilevanti: in particolare, Lufthansa cresce del 186 per cento, Emirates del 132, Ethiad del 23, Egyptair del 21, Austrian Airlines del 20, Air China del 17, Jal, El Al e Delta del 15, Singapore del 10, Tam e Qatar Airways del 9 e U.S. Airways del 5.
Alitalia invece cala del 74 per cento, anche per la riduzione dei voli seguita alla cessione a Cai, ed oggi gestisce solo il 9 per cento del traffico.
Più difficile per la Sea il recupero di Linate che, contingentato per decreto con conseguente carenza di slot, ha un andamento del traffico simile a quello degli aeroporti italiani ed europei che stanno scontando la crisi economica.
Le informazioni fornite dal management della ex Compagnia di bandiera insistono nel presentare un quadro positivo della situazione, ma spesso incrociando i dati il quadro che emerge sembrerebbe diverso. Come nel caso dello scalo milanese."
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.