Chiusa l'indagine sul disastro dell'Atr 72
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Chiusa l'indagine sul disastro dell'Atr 72
La procura di Palermo ha chiuso l'indagine sul disastro dell'Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter che il 6 agosto di due anni fa ammarò a 12 miglia dalla costa di Palermo.Nell'incidente morirono 16 persone. I pm Emanuela Ravaglioli e marzia Sabella chiederanno il rinvio a giudizio di 9 persone, accusate di disastro colposo, omicidio plurimo e lesioni gravissime. L'avviso di chiusura delle indagini è stato notificato al pilota ed al copilota dell'aereo, Chefik Gharbi e Alì Kebair, indagati subito dopo la tragedia, al direttore generale della Tuninter, Moncef Zouari, al direttore tecnico Ben Abdelaziz Zouehir Chetouane, al responsabile del reparto di manutenzione Zouehir Siala, ai capisquadra del reparto Foued Rouissi e ben Jemia Lotfi. Chiusa l'inchiesta anche per Adel Ben Mohamed Haj Rhouma e nebil Ben Chahed, rispettivamente responsabile della squadra di manutenzione numero 1 e meccanico. La complessa consulenza tecnica disposta dai magistrati ha accertato che il disastro fu causato da una serie di errori umani. I motori del velivolo, partito da Bari e diretto a Djerba, si fermarono perchè erano a secco e nessuno se ne accorse perchè sull'aereo erano stati montati indicatori di carburante di un altro modello di Atr, il 42. Il pezzo venne montato a Tunisi: da qui la presunta responsabilità dei tecnici della compagnia che si occuparono della sostituzione. Ma per i consulenti nel disastro ebbero un ruolo anche il pilota ed il copilota. I due, che fecero scalo a bari e li effettuarono il rabocco del carburante, si sarebbero dovuti accorgere, dai consumi rilevati nel tragitto da Tunisi alla Puglia, che c'era qualcosa che non andava, Inoltre, secondo i pm, dopo lo spegnimento dei motori, seguito all'esaurimento della benzina, pilota e copilota non avrebbero rispettato le procedure d'emergenza, nè avvertito il personale delle misure da adottare. Infine, da quanto accertato dai simulatori di volo, l'ammaraggio si sarebbe potuto evitare in quanto l'Atr sarebbe potuto atterrare all'aeroporto di Palermo sfruttando le correnti.
La fonte è la Gazzetta del Sud di ieri.
Visto che è anche vicino l'anniversario della tragedia, mi sembrava doveroso segnalare la notizia.
La fonte è la Gazzetta del Sud di ieri.
Visto che è anche vicino l'anniversario della tragedia, mi sembrava doveroso segnalare la notizia.
Re: Chiusa l'indagine sul disastro dell'Atr 72
La commissione di inchiesta(quella vera) ha appurato che per una sciagurata coincidenza il consumo dei motori era a prima vista compatibile da quanto segnato dai totalizzatori.(l'algoritmo usato dal computer dava un errore che era proporzionale al riempimento dei serbatoi stessi e solo una verifica aritmetica tra il rifornito e il bruciato poteva dare la conferma del malfunzionamento).flory ha scritto:La procura di Palermo ha chiuso l'indagine sul disastro dell'Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter che il 6 agosto di due anni fa ammarò a 12 miglia dalla costa di Palermo.Nell'incidente morirono 16 persone. I pm Emanuela Ravaglioli e marzia Sabella chiederanno il rinvio a giudizio di 9 persone, accusate di disastro colposo, omicidio plurimo e lesioni gravissime. L'avviso di chiusura delle indagini è stato notificato al pilota ed al copilota dell'aereo, Chefik Gharbi e Alì Kebair, indagati subito dopo la tragedia, al direttore generale della Tuninter, Moncef Zouari, al direttore tecnico Ben Abdelaziz Zouehir Chetouane, al responsabile del reparto di manutenzione Zouehir Siala, ai capisquadra del reparto Foued Rouissi e ben Jemia Lotfi. Chiusa l'inchiesta anche per Adel Ben Mohamed Haj Rhouma e nebil Ben Chahed, rispettivamente responsabile della squadra di manutenzione numero 1 e meccanico. La complessa consulenza tecnica disposta dai magistrati ha accertato che il disastro fu causato da una serie di errori umani. I motori del velivolo, partito da Bari e diretto a Djerba, si fermarono perchè erano a secco e nessuno se ne accorse perchè sull'aereo erano stati montati indicatori di carburante di un altro modello di Atr, il 42. Il pezzo venne montato a Tunisi: da qui la presunta responsabilità dei tecnici della compagnia che si occuparono della sostituzione. Ma per i consulenti nel disastro ebbero un ruolo anche il pilota ed il copilota. I due, che fecero scalo a bari e li effettuarono il rabocco del carburante, si sarebbero dovuti accorgere, dai consumi rilevati nel tragitto da Tunisi alla Puglia, che c'era qualcosa che non andava, Inoltre, secondo i pm, dopo lo spegnimento dei motori, seguito all'esaurimento della benzina, pilota e copilota non avrebbero rispettato le procedure d'emergenza, nè avvertito il personale delle misure da adottare. Infine, da quanto accertato dai simulatori di volo, l'ammaraggio si sarebbe potuto evitare in quanto l'Atr sarebbe potuto atterrare all'aeroporto di Palermo sfruttando le correnti.
La fonte è la Gazzetta del Sud di ieri.
Visto che è anche vicino l'anniversario della tragedia, mi sembrava doveroso segnalare la notizia.
Sulla procedura di ammaraggio invito il magistrato a tenere in mano una penna per scrivere una sentenza in trenta secondi mentre sta precipitando in mare!(Vorrei conoscere i consulenti della procura!!!

- taxidriver
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Bhe probabilmente il disappunto nasce dal fatto che se qualche errore dal pilota è stato fatto,esso va assolutamente individuato,ma anche contestualizzato. Bisogna comprendere il perchè di certe scelte pittosto che di altre...non deve essere stata una situazione facile per i piloti.
Questo non vuol dire che non ci siano delle responsabilità.
Questo non vuol dire che non ci siano delle responsabilità.
Re: Chiusa l'indagine sul disastro dell'Atr 72
Mi era sfuggita questa perla! L'ATR e' anche un aliante o una barca a vela???? (povera giustizia, in mano a chi sta:( )flory ha scritto: l'ammaraggio si sarebbe potuto evitare in quanto l'Atr sarebbe potuto atterrare all'aeroporto di Palermo sfruttando le correnti.
Non credo proprio che il giudice abbia emesso tale sentenza credendo di immaginare che l'aereo avrebbe potuto planare non so dove.... ci saranno stati ovviamente dei periti, dei tecnici, degli eserti nominati dalla Procura.... e se si sono ravvisate responsabilita' da parte dei piloti, io sinceramente mi fido....questo non mi sembra proprio un caso di mala giustizia.
Concordo alla grande...oggi è troppo facile giudicare e mi sembra esagerato accusare pilota e copilota. Non penso che avevano intenzioni omicide e suicide.taxidriver ha scritto:Bhe probabilmente il disappunto nasce dal fatto che se qualche errore dal pilota è stato fatto,esso va assolutamente individuato,ma anche contestualizzato. Bisogna comprendere il perchè di certe scelte pittosto che di altre...non deve essere stata una situazione facile per i piloti.
Questo non vuol dire che non ci siano delle responsabilità.
- Bafio
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Anche ammettendo che i piloti abbiano agito erroneamente, sinceramente dubito che con una condotta migliore avrebbero potuto percorrere anche le 12 miglia che li separavano dalla terraferma, e magari le 15 necessarie per l' allineamento con una pista di Palermo. Che l' ATR potesse volare per un' altra quindicina di miglia "sfruttando le correnti" mi pare molto molto difficile da dire.
Dalle registrazioni in cabina di pilotaggio di sentono i piloti pregare ed invocare Dio misericordioso (link)
Da un pilota che deve prendere una decisione in pochi secondi mi aspetto lucidità, non preghiere.
E poi il consulente è un certo De Masi, forse un comandante Alitalia di A320. Se fosse lui, non credo si tratti dell'ultimo arrivato. I giudici si fidano dei consulenti tecnici. Peraltro, per questioni di giustizia, ogni parte in causa può nominare un consulente (che si chiama appunto "consulente tecnico di parte", tanto l'accusa quanto la difesa).
Forse, e sottolineo FORSE, qualche errore il pilota l'ha commesso nel gestire l'emergenza...
Da un pilota che deve prendere una decisione in pochi secondi mi aspetto lucidità, non preghiere.
E poi il consulente è un certo De Masi, forse un comandante Alitalia di A320. Se fosse lui, non credo si tratti dell'ultimo arrivato. I giudici si fidano dei consulenti tecnici. Peraltro, per questioni di giustizia, ogni parte in causa può nominare un consulente (che si chiama appunto "consulente tecnico di parte", tanto l'accusa quanto la difesa).
Forse, e sottolineo FORSE, qualche errore il pilota l'ha commesso nel gestire l'emergenza...
- Bacione
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Ma non si rende giustizia alle vittime nemmeno dando per "vangelo" un articolo di giornale. Sono scudi macedoni pure quelli.flory ha scritto:Non credo che si possa rendere giustizia alle vittime alzando scudi macedoni a difesa di alcuni soggetti.Spero che la giustizia faccia il suo corso...d'altronde, il rinvio a giudizio non presuppone l'automatica condanna...
Al momento si parla solo di un rinvio a giudizio, cioè - immaginato come proveniente dalla società - di un "aspetta un momento, non sono sicuro. Voglio vederci più chiaro".
Lasciamo fare a chi giudicherà. Sperando, ovviamente, che si avvalga di consulenti tecnici esperti, oltre che imparziali.
In altre parole...quello che ho detto io...La notizia del giornale va interpretata per quella che è: una notizia.Non credo di aver espresso alcun giudizio.Bacione ha scritto:Ma non si rende giustizia alle vittime nemmeno dando per "vangelo" un articolo di giornale. Sono scudi macedoni pure quelli.flory ha scritto:Non credo che si possa rendere giustizia alle vittime alzando scudi macedoni a difesa di alcuni soggetti.Spero che la giustizia faccia il suo corso...d'altronde, il rinvio a giudizio non presuppone l'automatica condanna...
Al momento si parla solo di un rinvio a giudizio, cioè - immaginato come proveniente dalla società - di un "aspetta un momento, non sono sicuro. Voglio vederci più chiaro".
Lasciamo fare a chi giudicherà. Sperando, ovviamente, che si avvalga di consulenti tecnici esperti, oltre che imparziali.
ATR
Forse, e sottolineo FORSE, qualche errore il pilota l'ha commesso nel gestire l'emergenza...[/quote]
errare umanun est...anche se si viene continuamente addestrati ad ogni possibile situazione di emergenza poi chi garantisce il sangue freddo ??? penso che per questo non ci sia corso di addestramento...ragionare in pochi minuti e trovare una soluzione per portare a casa la pelle dei viaggiatori e la propria non lo auguro a nessuno; con questo non voglio giustificare i piloti però penso ci voglia buon senso anche in situazioni tragiche come quella dell'ATR e, comunque, l'errore di fondo è prettamente tecnico, senza quello ora non staremo qua a discutere di tutto ciò.
errare umanun est...anche se si viene continuamente addestrati ad ogni possibile situazione di emergenza poi chi garantisce il sangue freddo ??? penso che per questo non ci sia corso di addestramento...ragionare in pochi minuti e trovare una soluzione per portare a casa la pelle dei viaggiatori e la propria non lo auguro a nessuno; con questo non voglio giustificare i piloti però penso ci voglia buon senso anche in situazioni tragiche come quella dell'ATR e, comunque, l'errore di fondo è prettamente tecnico, senza quello ora non staremo qua a discutere di tutto ciò.
Se realmente ha detto che l'aereo poteva atterrare a Punta Raisi sfruttando le "correnti" potrebbe essere pure il comandante dello Space Shuttle ma sempre una ca***ta ha detto!Lucky Luke ha scritto:Dalle registrazioni in cabina di pilotaggio di sentono i piloti pregare ed invocare Dio misericordioso (link)
Da un pilota che deve prendere una decisione in pochi secondi mi aspetto lucidità, non preghiere.
E poi il consulente è un certo De Masi, forse un comandante Alitalia di A320. Se fosse lui, non credo si tratti dell'ultimo arrivato. I giudici si fidano dei consulenti tecnici. Peraltro, per questioni di giustizia, ogni parte in causa può nominare un consulente (che si chiama appunto "consulente tecnico di parte", tanto l'accusa quanto la difesa).
Forse, e sottolineo FORSE, qualche errore il pilota l'ha commesso nel gestire l'emergenza...
Per quanto riguarda le preghiere,alle parole antepongo i fatti e ti assicuro che mettere un aereo in acqua snza farlo spaccare e' gia' un azione meritevole.
Suggeriscimi tu altrimenti la decisione che avrebbe dovuto prendere in quel frangente.
- libelle
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Spero che nella sentenza non ci sia davvero scritto una panzana del genere e che sia (come temo) il solito giornalismo di bassa lega.Infine, da quanto accertato dai simulatori di volo, l'ammaraggio si sarebbe potuto evitare in quanto l'Atr sarebbe potuto atterrare all'aeroporto di Palermo sfruttando le correnti
Che cavolo vuol dire "sfruttando le correnti"? Correnti ascensionali?
E' un ATR-72 mica un aliante! Senza contare il fatto che sul mare le "correnti ascensionali" non esistono per ovvi motivi.
Al di là del groviglio legale penso che la vergogna e lo schifo sia a monte, cioè quando subito dopo l'accaduto erano attive due inchieste. Una tecnica della Commissione Sicurezza Volo e una legale da parte della Magistratura. Diversamente da quanto avviene nel resto dei paesi ICAO l'Italia dà priorità assoluta all'inchiesta legale con tutti i risvolti del caso: sequestro del relitto (inizialmente era stato sottratto anche agli ispettori ANSV) e delle scatole nere. Tutto viene ricoperto dal segreto istruttorio e vengono sottratti dati fondamentali all'indagine degli ispettori ANDSV. Questo è un grave danno poichè i rilevi a caldo sono essenziali per l'esito dell'inchiesta tecnica.
"think positive, flaps negative!"
In questa vicenda, come in tutte le altre raggruppabili per similitudine, il mio pensiero è che le responsabilità ci sono sempre da parte degli uomini.
In questo caso inoltre non si è trattato di un guasto tecnico ma di gravi negligenze nella manutenzione del velivolo (Fuel QTY Indicator di tipo errato per quel velivolo).
Aggiungo che se esisteva un qualsiasi modo per potersi accorgere che gli strumenti non davano indicazioni coerenti tra il bruciato ed il carburante in serbatoi, esso andava utilizzato. E non è stato fatto. Questo al di là dei cm. di spessore di carta formati dalle procedure.
L'ATR 72 ha indicatori ad asta metrica che con un controllo visivo da effettuarsi a terra, indicano chiaramente tramite galleggiante, la q.tà di carburante presente nei serbatoi alari.
La verifica aritmetica, più per meno diviso, nulla di complicato, secondo il mio parere andava eseguita. Magari accebdeva una lampadina di attenzione nella testa di uno dei due piloti.
Non concordo sul fatto che i consumi reali dei motori fossero compatibili con l'indicazione dei fuel qty. Un grafico tratto da ANSV dimostra che alla partenza da Tunisi, gli indicatori (tipo errato) indicavano un q.tà di 3.800 kg. e che nella tratta per raggiungere Bari ne avrebbero bruciati 1.500, sempre indicazione fornita dagli strumenti errati. Nella realtà, in ala ne avevano realmente e rispettivamente 1.255 alla partenza e 305 all'arrivo a Bari. Se fate le due differenze noterete che gli strumenti indicavano di aver bruciato ben 1.500 kg. di cherosene ma nella realtà il consumo era stato di soli 950 kg. Ora, conoscendo il consumo orario di questo tipo di velivolo si poteva immaginare che i 1.500 kg. erano un pò troppi come indicato dai due strumenti errati.
Mi date la vostra opinione su questo? Mi interessa molto e se il mio ragionamento dovesse risultare sbagliato vi prego di correggermi.
Grazie.
In questo caso inoltre non si è trattato di un guasto tecnico ma di gravi negligenze nella manutenzione del velivolo (Fuel QTY Indicator di tipo errato per quel velivolo).
Aggiungo che se esisteva un qualsiasi modo per potersi accorgere che gli strumenti non davano indicazioni coerenti tra il bruciato ed il carburante in serbatoi, esso andava utilizzato. E non è stato fatto. Questo al di là dei cm. di spessore di carta formati dalle procedure.
L'ATR 72 ha indicatori ad asta metrica che con un controllo visivo da effettuarsi a terra, indicano chiaramente tramite galleggiante, la q.tà di carburante presente nei serbatoi alari.
La verifica aritmetica, più per meno diviso, nulla di complicato, secondo il mio parere andava eseguita. Magari accebdeva una lampadina di attenzione nella testa di uno dei due piloti.
Non concordo sul fatto che i consumi reali dei motori fossero compatibili con l'indicazione dei fuel qty. Un grafico tratto da ANSV dimostra che alla partenza da Tunisi, gli indicatori (tipo errato) indicavano un q.tà di 3.800 kg. e che nella tratta per raggiungere Bari ne avrebbero bruciati 1.500, sempre indicazione fornita dagli strumenti errati. Nella realtà, in ala ne avevano realmente e rispettivamente 1.255 alla partenza e 305 all'arrivo a Bari. Se fate le due differenze noterete che gli strumenti indicavano di aver bruciato ben 1.500 kg. di cherosene ma nella realtà il consumo era stato di soli 950 kg. Ora, conoscendo il consumo orario di questo tipo di velivolo si poteva immaginare che i 1.500 kg. erano un pò troppi come indicato dai due strumenti errati.
Mi date la vostra opinione su questo? Mi interessa molto e se il mio ragionamento dovesse risultare sbagliato vi prego di correggermi.
Grazie.
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Io sarò molto breve, e ovviamente d'accordo con Ro.
Negligenza imperdonabile da parte dei manutentori e leggerezza da parte dell'equipaggio.
Per quello che riguarda la planata a motori spenti, non mi pronuncio.
Ma c'è qualcuno che con un 767 ha fatto molte ma molte più di 15 miglia a motori spenti.
Forse puntare il dito su questo aspetto è un pò una forzatura, quindi ritorniamo al fattore "fuel".
L'unica cosa che mi viene da dire è: "ma si può? daiii..."
Negligenza imperdonabile da parte dei manutentori e leggerezza da parte dell'equipaggio.
Per quello che riguarda la planata a motori spenti, non mi pronuncio.
Ma c'è qualcuno che con un 767 ha fatto molte ma molte più di 15 miglia a motori spenti.
Forse puntare il dito su questo aspetto è un pò una forzatura, quindi ritorniamo al fattore "fuel".
L'unica cosa che mi viene da dire è: "ma si può? daiii..."
La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
Mah, sulla pianificazione del volo, a mio parere c'è da eccepire, perché dove si può verificare il carburante con l'astina, con i galleggianti o comunque visivamente, fidarsi solo dei telelevel è quanto meno una leggerezza, per non dire prendersi un rischio inutile e pertanto inammissibile.
E' una cosa che si insegna alla prima lezione per il PPL.
La gestione dell'emergenza in sé, non è giudicabile, perché tutti siamo addestrati alle emergenze, ma un'emergenza vera è diversa, perché lì sai sul serio che se canni sei morto e non si sà come si reagisce.
Ovvero credo che anche dopo trenta simulati, se il trentunesimo è vero non è detto che si faccia per bene e non si vada nel panico. Lavorare quando sai che stai per morire (forse) non è così facile anche se si è addestrati.
Quanto alle preghiere, quando hai configurato la macchina per il best glide, verificato tutto il verificabile, fatto il fattibile, tentato il tentabile e sei solo lì che aspetti di toccare, cos'altro ti resta se non raccomandarti l'anima a Dio?
L'umanamente fattibile l'hai fatto.
Io ho provato a rischiare di andare per terra sulle montagne, causa ghiaccio al carburatore che non si scioglieva e quando il motore è stato zitto per due secondi, credete che sono stati due secondi lunghi.
Li ho definiti in un mio scritto "due miliardi di miliardesimi di secondo che ho fatto in tempo a contare uno per uno" e contare fino a due miliardi è lunghetta...
Oltre a tutte le procedure di emergenza ci stanno anche una valangata di rosari e un pelleggrinaggio in ginocchio a Lourdes...
E' una cosa che si insegna alla prima lezione per il PPL.
La gestione dell'emergenza in sé, non è giudicabile, perché tutti siamo addestrati alle emergenze, ma un'emergenza vera è diversa, perché lì sai sul serio che se canni sei morto e non si sà come si reagisce.
Ovvero credo che anche dopo trenta simulati, se il trentunesimo è vero non è detto che si faccia per bene e non si vada nel panico. Lavorare quando sai che stai per morire (forse) non è così facile anche se si è addestrati.
Quanto alle preghiere, quando hai configurato la macchina per il best glide, verificato tutto il verificabile, fatto il fattibile, tentato il tentabile e sei solo lì che aspetti di toccare, cos'altro ti resta se non raccomandarti l'anima a Dio?
L'umanamente fattibile l'hai fatto.
Io ho provato a rischiare di andare per terra sulle montagne, causa ghiaccio al carburatore che non si scioglieva e quando il motore è stato zitto per due secondi, credete che sono stati due secondi lunghi.
Li ho definiti in un mio scritto "due miliardi di miliardesimi di secondo che ho fatto in tempo a contare uno per uno" e contare fino a due miliardi è lunghetta...
Oltre a tutte le procedure di emergenza ci stanno anche una valangata di rosari e un pelleggrinaggio in ginocchio a Lourdes...
Poi, scusate, a Bari lo strumento errato indica 2.300 kg. ma i realtà la spia di LOW LEVEL doveva già essere accesa, se non fosse pilotata dall'indicatore errato. Quindi 305 kg. di A-1 nei serbatoi!
Imbarcano 265 kg. (!) che sommati all'indicazione errata degli strumenti, 2.300+265 dovrebbe risultare = 2.565. No! L'indicazione è di 2.700, 135 kg. di differenza! Un errore, sul rifornito di 265 kg. pari a circa il 50%!
Proprio non hanno guardato! Non solo l'asta metrica. Neppure l'addetto al rifornimento che ha la visualizzazione in centralina di carico.
Neppure i tecnici che hanno sostituito gli strumenti con quelli di tipo errato.
Nessuna di queste persone si è mai accorta di questo errore che con un minimo di attenzione in più avrebbe salvato tante vite umane.
Imbarcano 265 kg. (!) che sommati all'indicazione errata degli strumenti, 2.300+265 dovrebbe risultare = 2.565. No! L'indicazione è di 2.700, 135 kg. di differenza! Un errore, sul rifornito di 265 kg. pari a circa il 50%!
Proprio non hanno guardato! Non solo l'asta metrica. Neppure l'addetto al rifornimento che ha la visualizzazione in centralina di carico.
Neppure i tecnici che hanno sostituito gli strumenti con quelli di tipo errato.
Nessuna di queste persone si è mai accorta di questo errore che con un minimo di attenzione in più avrebbe salvato tante vite umane.
L'"asta metrica"( o meglio "DRIPSTICK") viene usata solo in caso di malfunzionamento dei capacimetri che invece funzionavano.Ro60 ha scritto: L'ATR 72 ha indicatori ad asta metrica che con un controllo visivo da effettuarsi a terra, indicano chiaramente tramite galleggiante, la q.tà di carburante presente nei serbatoi alari.
Il controllo del carburante va effettuato durante il volo su punti predetrminati.Nel caso dell'ATR questi controlli davano errori comunque compatibili con un normale "maggior consumo" dovuto alle condizioni operative attuali(minor quota ,atc,istradamenti,attese).Inoltre l'errore non era istantaneo ma ha seguito un andamento logaritmico confondendo percio' l'equipaggio.A meta' volo la differenza era di meno di 200 Kg.Ro60 ha scritto:Non concordo sul fatto che i consumi reali dei motori fossero compatibili con l'indicazione dei fuel qty. Un grafico tratto da ANSV dimostra che alla partenza da Tunisi, gli indicatori (tipo errato) indicavano un q.tà di 3.800 kg. e che nella tratta per raggiungere Bari ne avrebbero bruciati 1.500, sempre indicazione fornita dagli strumenti errati. Nella realtà, in ala ne avevano realmente e rispettivamente 1.255 alla partenza e 305 all'arrivo a Bari. Se fate le due differenze noterete che gli strumenti indicavano di aver bruciato ben 1.500 kg. di cherosene ma nella realtà il consumo era stato di soli 950 kg. Ora, conoscendo il consumo orario di questo tipo di velivolo si poteva immaginare che i 1.500 kg. erano un pò troppi come indicato dai due strumenti errati.
Il controllo inoltre si fa su quanto hai a bordo incrociandolo su quanto hai bruciato e molte volte ,pur rispettando i consumi, a causa della densita' del carburante che potrebbe variare con la temperatura ,si verificano discrepanze di diversa entita'.
- SicurezzaVolo
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- Iscritto il: 23 novembre 2006, 17:26
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Dovere della commissione investigativa è stabilire cosa sia accaduto in termini di Safety per evitare che questo non succeda più in termini di errori organizzativi o barriere latenti che sono state infrante. Parallelamente, giustamente deve essere condotta una inchiesta di tipo giudiziario perchè coloro che hanno sbagliato paghino. Il confine tra la safety e l'atto deliberatamente illecito nei confronti di un aeromobile è sottilissimo e dipende dall'interpretazione. Il magistrato si avvale della collaborazione di esperti che sicuramente gli fanno acpire le criticità operative del settore e le difficoltà.
Commenti come "vorrei vedere il giudice scrivere una sentenza in 30 secondi" non sono, a mio avviso, non sono dati da opportune riflessioni. Non si deve sempre difendere chi ha sbagliato e non si deve sempre mandare la gente al patibolo.
Commenti come "vorrei vedere il giudice scrivere una sentenza in 30 secondi" non sono, a mio avviso, non sono dati da opportune riflessioni. Non si deve sempre difendere chi ha sbagliato e non si deve sempre mandare la gente al patibolo.
If Safety seems expensive: try an Accident
Infatti la densità (peso specifico) del carburante è uno dei dati da richiedere al refueling. Non farlo e non eseguire il conto della serva è un ulteriore leggerezza.alias ha scritto: Il controllo inoltre si fa su quanto hai a bordo incrociandolo su quanto hai bruciato e molte volte ,pur rispettando i consumi, a causa della densita' del carburante che potrebbe variare con la temperatura ,si verificano discrepanze di diversa entita'.
Quoto DeltaGolf: gli indicatori ottici ci sono, non sono ovviamente utilizzabili in volo ma solo a terra...i televel funzionano (dando valori errati), mi fido e non vado a svitare il tappino che libera l'asticella.
Allora li hanno messi per bellezza!
ATTENZIONE!
Le immagini che posto di seguito si riferiscono al modello ATR 42 e non all'ATR 72. Le ho inserite per dare un idea di ciò che si stà discutendo.



Ultima modifica di Ro60 il 27 luglio 2007, 12:38, modificato 1 volta in totale.
Ti auguro solo di non doverti mai difendere da un magistrato.SicurezzaVolo ha scritto: Commenti come "vorrei vedere il giudice scrivere una sentenza in 30 secondi" non sono, a mio avviso, non sono dati da opportune riflessioni. Non si deve sempre difendere chi ha sbagliato e non si deve sempre mandare la gente al patibolo.
Non so che lavoro tu faccia ,ma ti assicuro che dare un giudizio sull'operato di un pilota da parte di un profano e' estremamente difficile,tanto che anche i piloti si astengono dal dare giudizi sull'operato dei colleghi pur avendo cognizione di causa.Le variabili in gioco sono infinite.Tu sai qual'e' il significato di airmanship?Il magistrato no.
Allora se un pilota aggiunge un nodo alla velocita' di atterraggio perche' quel giorno prevede che ci sia necessita' di farlo,per il giudice e' gia' colpevole di non aver rispettato il manuale.Ti parlo per esperienza avendo dovuto assistere a piu' di un processo.
Sulla qualita' delle perizie di parte poi ho la stessa fiducia che in Wanna Marchi cioe' nessuna!
Semmai mi chiedo perche' nessuno e' colpevole del fatto che una compagnia come quella potesse volare liberamente in italia?E se non sbaglio volava per una compagnia italiana!Adesso quella compagnia non puo' piu' operare in Italia .Ma e' troppo tardi!
- pippo682
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- Iscritto il: 21 ottobre 2005, 16:25
- Località: Padova (LIPU)
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Purtroppo sulla scarsa fiducia di alias nei confronti di processi in caso di incidenti aeronautici devo concordare. Nella mia piccolissima esperienza (1 caso) ho letto una sentenza che "ribaltava" il normale modo di operare nel mondo dell'AG. Il perito del tribunale aveva esperienza molto scarsa, e si capiva facilmente dalle sue affermazioni.
Non voglio dire che sia il caso del thread in oggetto, ma purtroppo le esperienze personali ci portano spesso a farci dei preconcetti dai quali è difficile liberarsi.
Non voglio dire che sia il caso del thread in oggetto, ma purtroppo le esperienze personali ci portano spesso a farci dei preconcetti dai quali è difficile liberarsi.
Ma va be' vorra' dire che siamo piu' esperti qui dentro e piu' a conoscenza di cos'e' successo in quel giorno che i periti e gli esperti che coadiuvano la magistratura... scusate ma a me viene da ridere quando leggo certe affermazioni.... un giudice non si mettere a dire che un aereo puo' volare per tot km perche' si sveglia alla mattina guarda l'aria e pensa "To' mo' sbatto in galera qualcuno perche' secondo me nell'aria si vola senza motori! "..... ma siamo seri per favore! Non mi metto neanche a tirare in ballo l'A330 canadese atterrato alle azzorre dopo non so quane miglia da "aliante" come dice qualcuno senza motori perche' non e' mio compito ne' ho conoscenze tecniche e reali della situazione dell'incidente dell'atr e consiglio vivamente a tutti di non cercare di sostituirsi a magistratura, piloti periti ecc ecc ecc perche' credo si cada nel ridicolo.....
P.S. comunque qui si parla solo di rinvio a giudizio non di condanna. Aspettiamo e vediamo come finira' il processo.
P.S.S. qui il magistrato sta solo usando la consulenza tecnica (sicuramente affidata a gente esperta, piloti ecc ecc), quindi se si vuole criticare qualcuno si critichino i piloti ed i tecnici che hanno fatto tale consulenza.... cosa cavolo c'entra il magistrato?
P.S. comunque qui si parla solo di rinvio a giudizio non di condanna. Aspettiamo e vediamo come finira' il processo.
P.S.S. qui il magistrato sta solo usando la consulenza tecnica (sicuramente affidata a gente esperta, piloti ecc ecc), quindi se si vuole criticare qualcuno si critichino i piloti ed i tecnici che hanno fatto tale consulenza.... cosa cavolo c'entra il magistrato?
- I-FORD
- B777 Captain
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- Iscritto il: 11 luglio 2006, 1:43
Ci sono stati degli errori organizzativi abbastanza gravi da parte della compagnia.
I piloti avrebbero potuto rendersi conto che qualche cosa non tornava nelle indicazioni carburante facendo i conti che ha suggerito Ro e che fanno più o meno tutti...
Il semplice controllo del consumo su una tratta non avrebbe forse consentito di accorgersi del problema, ma, dato che una discrepanza sostanziosa c'era, andando a ritroso nelle pagine del quaderno tecnico si sarebbe arrivati a quella dove era segnalato il cambio di indicatore, la quantità prima e dopo il cambio avrebbe differito di circa 900 kg e questo sì che è un numero grosso (almeno per l'ATR)
Durante l'incidente credo che i piloti non si siano resi conto di aver finito il kerosene.
Non conosco la procedura di riaccensione in volo dell'ATR, forse tale procedura prevede di aumentere la velocità per fare girare le eliche, non mantenendo quindi la velocità di massima efficenza, mi rimetto agli esperti di turboprop per questo argomento.
La compagnia ha cambiato nome (Sevenair) ed opera regolarmente in Italia.
I piloti hanno fatto bene a tornarsene rapidamente in Tunisia (sapendo come vanno le cose dalle nostre parti).
Faranno ancora meglio a restare là, dato che non c'è l'estradizione.
I piloti avrebbero potuto rendersi conto che qualche cosa non tornava nelle indicazioni carburante facendo i conti che ha suggerito Ro e che fanno più o meno tutti...
Il semplice controllo del consumo su una tratta non avrebbe forse consentito di accorgersi del problema, ma, dato che una discrepanza sostanziosa c'era, andando a ritroso nelle pagine del quaderno tecnico si sarebbe arrivati a quella dove era segnalato il cambio di indicatore, la quantità prima e dopo il cambio avrebbe differito di circa 900 kg e questo sì che è un numero grosso (almeno per l'ATR)
Durante l'incidente credo che i piloti non si siano resi conto di aver finito il kerosene.
Non conosco la procedura di riaccensione in volo dell'ATR, forse tale procedura prevede di aumentere la velocità per fare girare le eliche, non mantenendo quindi la velocità di massima efficenza, mi rimetto agli esperti di turboprop per questo argomento.
La compagnia ha cambiato nome (Sevenair) ed opera regolarmente in Italia.
I piloti hanno fatto bene a tornarsene rapidamente in Tunisia (sapendo come vanno le cose dalle nostre parti).
Faranno ancora meglio a restare là, dato che non c'è l'estradizione.
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- Rullaggio
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- Località: Roma
Ragazzi,voglio ricordare a tutti che situazioni del genere,cioè aereo a secco di carburante che riesce a planare più o meno dolcemente ce ne sono stati molti.Per esempio,il caso che mi viene in mente è quello capitato mi pare negli anni'80 ad un 767-200 della Air Canada,era successo che alla partenza gli indicatori di carburante erano guasti,il comandante del volo durante il brifing fù informato dell'accaduto,ma gli dissero di non preoccuparsi perchè il computer di bordo era stato programmato in modo tale che i piloti avessero in cabina quasi l'esatta quantita presente di carburante nei serbatoi.Il volo partì ma l'aereo quando si trovò ad una quota elevata (mi pare 9000/10000 metri,perchè era in crociera),rimase a secco perchè il computer era stato programmato in galloni e non in litri,ma il comandante riuscì da quella quota planando a portare l'aeromobile su una pist ed ad effettuare un atterraggio,risultato:zero vittime,qualche ferito lieve e aereo salvato,tanto è vero che sarebbe tornato in servizio qualche tempo dopo.
Ora io non voglio giudicare nessuno,e capisco che avrontare una simile emergenza non sarebbe stato semplice per nessuno,però i piloti non sono stati perfetti,e credo sia giusto pretendere il massimo.
P.S. Forse nessuno ha detto che i piloti alla partenza avrebbero potuto e dovuto controllare il pieno dei serbatoi a terra.
Altro P.S. Poi volevo dire che trovo assurdo che un aereo come l'ATR sia impiegato in rotte che non gli si adicono proprio,al massimo secondo me dovrebbe coprire rotte fino a 600/700 km,oltre non è proprio il caso sia,poi che l'aereo ce la faccia in autonomia è un altro paio di maniche.
Ora io non voglio giudicare nessuno,e capisco che avrontare una simile emergenza non sarebbe stato semplice per nessuno,però i piloti non sono stati perfetti,e credo sia giusto pretendere il massimo.
P.S. Forse nessuno ha detto che i piloti alla partenza avrebbero potuto e dovuto controllare il pieno dei serbatoi a terra.
Altro P.S. Poi volevo dire che trovo assurdo che un aereo come l'ATR sia impiegato in rotte che non gli si adicono proprio,al massimo secondo me dovrebbe coprire rotte fino a 600/700 km,oltre non è proprio il caso sia,poi che l'aereo ce la faccia in autonomia è un altro paio di maniche.
Sembra quasi che il magistrato abbia come unico scopo quello di prendere il primo che passa e metterlo alla forca, innocente o colpevole.alias ha scritto:
Ti auguro solo di non doverti mai difendere da un magistrato.
Mi ricorda qualcuno che odia a morte i magistrati, specie quelli che lo inquisivano prima che si depenalizzasse i reati che lo vedevano imputato (basta OT)...
Io tengo solo a precisare che per una catena di eventi (errori?) concomitanti sono morte delle persone. Compito del magistrato è accertare la verità e le (eventuali) responsabilità.
Se io fossi magistrato chiederei ad un pilota di darmi un giudizio tecnico sull'operato del pilota dell'ATR, mica posso chiederlo ad un medico o a un avvocato! Di fronte ad un cedimento strutturale, chiamerei un ingegnere, non un infermiere.
Proprio per questo si nomina il consulente tecnico, per non dare giudizi da profano.
Non so che lavoro tu faccia ,ma ti assicuro che dare un giudizio sull'operato di un pilota da parte di un profano e' estremamente difficile,tanto che anche i piloti si astengono dal dare giudizi sull'operato dei colleghi pur avendo cognizione di causa.Le variabili in gioco sono infinite.Tu sai qual'e' il significato di airmanship?Il magistrato no.
Diciamo che il giudice (PM) avanza l'ipotesi (supportata dal consulente tecnico) che poi verrà valutata da un altro giudice. Inoltre vi sono 3 gradi di giudizio proprio per questo, per evitare eventuali "errori" o interpretazioni del giudice. Del resto, scusa: tu ammetti l'errore del pilota e non ammetti l'errore del giudice?
per il giudice e' gia' colpevole di non aver rispettato il manuale
La perizia di parte serve anche alla difesa. E' ovvio che nella perizia di parte vengono evindenziati più i comportamenti a favore che quelli contro.
Sulla qualita' delle perizie di parte poi ho la stessa fiducia che in Wanna Marchi cioe' nessuna!
Ma non voglio fare polemica.
Onestamente, senza voler entrare nel merito dei rosari e delle preghiere del pilota, visto che io a quella persona affido la mia vita ed essendo io impossibilitato a fare alcunché in quanto non addestrato, preferirei che facesse il possibile per salvare la sua e anche la mia vita, pensando a guardare gli strumenti piuttosto che tenere in mano il rosario.
Del resto, tanti hanno affermato più volte, su questo forum, che un aereo senza motori può continuare a volare per decine di km (miglia nautiche). Non so se l'ATR potesse farlo, ma se fossi il giudice anche io chiamerei un pilota e glielo chiederei, per fare le mie valutazioni.
- Nicolino
- General Aviation Technician
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- Iscritto il: 15 settembre 2005, 13:15
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Re: Chiusa l'indagine sul disastro dell'Atr 72
Mahhh...ritengo che al solito il giornalista abbia travisato le parole dei periti/consulenti. Probabilmente queste persone riportano, nelle relazioni, un errore di configurazione del velivolo da parte dell'equipaggio. Erorre di cui, ricordo, discutemmo qualche tempo dopo l'incidente su questo forum. Gli errori commessi in fase di configurazione pregiudicarono la distanza persorribile. Potrei ricordar male, in tal caso mi scuso sin d'ora. Probabilmente i periti fanno riferimento a questo. Interpretati dal giornalista o dai giornalisti che hanno scritto il pezzo.alias ha scritto:Mi era sfuggita questa perla! L'ATR e' anche un aliante o una barca a vela???? (povera giustizia, in mano a chi sta:( )flory ha scritto: l'ammaraggio si sarebbe potuto evitare in quanto l'Atr sarebbe potuto atterrare all'aeroporto di Palermo sfruttando le correnti.
Nicolino
Su quest'ultima parte, raggiungere un luogo che si presta maggiormante ad un atterraggio d'emergenza più sicuro, foss'anche la terraferma che è sempre meglio del ditch, nell'articolo è scritto che tale manovra è stata provata al simulatore ed ha fornito quale risultato la possibilità di rientro all'aeroporto di partenza...
Ovvio pensare che abbiano inserito i parametri caratteristici dell'evento disgraziato e anche che provare in un simulatore è tutt'altra cosa rispetto alla realtà, però da da pensare.
Qualcuno, in questo forum, mi pare avesse detto (scritto) che il ditch non viene neppure provato al simulatore perchè le variabili che possono definirne l'esito sono tantissime ed imprevedibili (lunghezza d'onda, correnti, venti, riflessi sull'acqua, ecc.)
Ricordo bene?
Ovvio pensare che abbiano inserito i parametri caratteristici dell'evento disgraziato e anche che provare in un simulatore è tutt'altra cosa rispetto alla realtà, però da da pensare.
Qualcuno, in questo forum, mi pare avesse detto (scritto) che il ditch non viene neppure provato al simulatore perchè le variabili che possono definirne l'esito sono tantissime ed imprevedibili (lunghezza d'onda, correnti, venti, riflessi sull'acqua, ecc.)
Ricordo bene?
- pippo682
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Hai ragione, io infatti, per quanto citavo, mi riferivo al perito. Al più il magistrato dovrebbe scegliere oculatamente i periti.stefanojoy ha scritto:Ma va be' vorra' dire che siamo piu' esperti qui dentro e piu' a conoscenza di cos'e' successo in quel giorno che i periti e gli esperti che coadiuvano la magistratura... scusate ma a me viene da ridere quando leggo certe affermazioni.... un giudice non si mettere a dire che un aereo puo' volare per tot km perche' si sveglia alla mattina guarda l'aria e pensa "To' mo' sbatto in galera qualcuno perche' secondo me nell'aria si vola senza motori! "..... ma siamo seri per favore! Non mi metto neanche a tirare in ballo l'A330 canadese atterrato alle azzorre dopo non so quane miglia da "aliante" come dice qualcuno senza motori perche' non e' mio compito ne' ho conoscenze tecniche e reali della situazione dell'incidente dell'atr e consiglio vivamente a tutti di non cercare di sostituirsi a magistratura, piloti periti ecc ecc ecc perche' credo si cada nel ridicolo.....
P.S. comunque qui si parla solo di rinvio a giudizio non di condanna. Aspettiamo e vediamo come finira' il processo.
P.S.S. qui il magistrato sta solo usando la consulenza tecnica (sicuramente affidata a gente esperta, piloti ecc ecc), quindi se si vuole criticare qualcuno si critichino i piloti ed i tecnici che hanno fatto tale consulenza.... cosa cavolo c'entra il magistrato?
No, ma spesso in galera ci finisce il piu' debole,ed io guarda un po,sto sempre dalla parte dei piu' deboli.Vuoi sapere in questa storiaccia il piu' debole chi e'?Lucky Luke ha scritto:
Sembra quasi che il magistrato abbia come unico scopo quello di prendere il primo che passa e metterlo alla forca, innocente o colpevole.
Mi ricorda qualcuno che odia a morte i magistrati, specie quelli che lo inquisivano prima che si depenalizzasse i reati che lo vedevano imputato (basta OT)...
Per quanto riguarda quel tizio che dici tu ,non mi sembra che abbia avuto poi tanto da temere dai magistrati e questo rafforza la mia tesi.questo conferma la mia tesi!Per l'OT non so se te ne sei accorto ma si parla di un processo.
Certo magari ad un pilota di elicottero,per il magistrato sempre pilota e'!Lucky Luke ha scritto: Se io fossi magistrato chiederei ad un pilota di darmi un giudizio tecnico sull'operato del pilota dell'ATR, mica posso chiederlo ad un medico o a un avvocato! Di fronte ad un cedimento strutturale, chiamerei un ingegnere, non un infermiere.
Se tu leggi attentamente tra le colonne di altri 3d scoprirai come spesso un pilota di aliante dopo una domandina corredata di marca da bollo puo' fare perizie magari su un incidente ad un 777.
Come sopraLucky Luke ha scritto: Proprio per questo si nomina il consulente tecnico, per non dare giudizi da profano.
Ho visto molti piloti pagare per i loro errori,altrettanto non posso dire per i giudici.Lucky Luke ha scritto: Del resto, scusa: tu ammetti l'errore del pilota e non ammetti l'errore del giudice?
Beh, se continui a dire che il pilota poteva arrivare tranquillamente alla pista mi pare di si.Lucky Luke ha scritto: Ma non voglio fare polemica
Ed e' quello che ha fatto.L'ammaraggio di per se non aveva provocato vittime.Purtroppo un comandante non ha il dono di far camminare sull'acqua i suoi passeggeri.Lucky Luke ha scritto: Onestamente, senza voler entrare nel merito dei rosari e delle preghiere del pilota, visto che io a quella persona affido la mia vita ed essendo io impossibilitato a fare alcunché in quanto non addestrato, preferirei che facesse il possibile per salvare la sua e anche la mia vita, pensando a guardare gli strumenti piuttosto che tenere in mano il rosario.
Di stupidaggini su questo forum se ne sentono tante...sopratutto da chi parla senza conoscere!Lucky Luke ha scritto: Del resto, tanti hanno affermato più volte, su questo forum, che un aereo senza motori può continuare a volare per decine di km (miglia nautiche). Non so se l'ATR potesse farlo, ma se fossi il giudice anche io chiamerei un pilota e glielo chiederei, per fare le mie valutazioni.
Quel conto e' ovvio che si fa,ma e' proprio da li che potrebbero nascere discrepanze.Lo sai che la densita' e' funzione della temperatura.E sai quella temperatura dove viene presa?E se il dato di densita' fosse sbagliato?Per questo si parla di "tolleranze".(ma sulla tua macchina quando fai benzina lo fai il controllo con l"astina"?)Ro60 ha scritto: Infatti la densità (peso specifico) del carburante è uno dei dati da richiedere al refueling. Non farlo e non eseguire il conto della serva è un ulteriore leggerezza.
Questo e' quello che si fa normalmente fino a che non hai la prova che i capacimetri non funzionano(ma li funzionavano).Prova a scrivere all'ENAC e fagli cambiare le procedure!Ro60 ha scritto: Quoto DeltaGolf: gli indicatori ottici ci sono, non sono ovviamente utilizzabili in volo ma solo a terra...i televel funzionano (dando valori errati), mi fido e non vado a svitare il tappino che libera l'asticella.
Allora li hanno messi per bellezza!