JFK congestionato
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JFK congestionato
Nonostante l'aeroporto abbia 20 piste, in agosto ci sono stati ritardi medi di oltre tre ore
I voli saranno ottanta ogni ora, un terzo in meno rispetto ai mesi estivi
New York, troppi ingorghi al Jfk ridotti i voli per il primo scalo Usa
dal nostro corrispondente
MARIO CALABRESI
NEW YORK - Perché per attraversare l'oceano da New York e Milano, partendo nello stesso pomeriggio, con lo stesso aereo e la stessa compagnia, in alcuni casi impiegherete sette ore e quarantacinque minuti e in altri ben un'ora di più? Due aerei arrivano a Malpensa ogni mattina, dopo un notte passata in volo, e atterrano quasi contemporaneamente una decina di minuti prima delle otto: il primo è partito da Newark nel New Jersey alle 19 della sera prima, il secondo alle 18 ma dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy, lo scalo più congestionato d'America. Quei sessanta minuti preparatevi a passarli seduti al vostro posto, con le cinture allacciate, sulla pista, in una snervante attesa del vostro turno per decollare. Le compagnie ne sono coscienti, tanto che il ritardo già lo danno per scontato e lo hanno contabilizzato negli orari di volo.
I turisti che arrivano la prima volta a New York non riescono a credere che questo grandioso caos possa appartenere ad uno degli aeroporti più famosi del mondo, ma il loro stupore e la loro irritazione non è nulla al confronto dell'ira dei passeggeri americani, piegati da decine di appuntamenti ritardati e coincidenze perse. Così da mesi è scattata la ribellione che ieri ha portato il governo ad intervenire e a chiedere alle compagnie tagli drastici di rotte e decolli.
La pietra dello scandalo è stata nel febbraio scorso, quando il giorno di San Valentino centinaia di passeggeri della linea Jet Blue rimasero bloccati a bordo degli aerei sulla pista del Kennedy per oltre dieci ore durante una tempesta di neve. Ma quell'evento non cambiò le cose. Anzi in vista delle vacanze estive molte linee aeree aggiunsero nuovi voli e nuove destinazioni con partenza New York. Così quest'estate è stata una tragedia: in luglio il JFK ha guidato la classifica nazionale dei ritardi con 59 attese superiori alle tre ore sulla pista dello scalo. Sono partite proteste, cause per risarcimenti e interpellanze al Congresso affinché si intervenisse per ridurre la congestione delle piste.
Ora è pronto un piano che prevede un taglio dei voli capace di ridurre del 63 per cento i ritardi che attualmente bloccano i passeggeri per più di un'ora all'interno degli aeroplani sulle piste. Si dovranno ridurre i voli ad ottanta all'ora, un terzo meno dei centoventi che decollavano e atterravano in agosto. Lo ha deciso il Dipartimento dei Trasporti americano, che ieri lo ha comunicato alle compagnie che volano sul principale scalo newyorkese. Il Dipartimento ha difeso l'obiettivo di tagliare i voli per portarli addirittura ad un terzo degli attuali in alcune fasce orarie e ha aperto una contrattazione di due giorni con le linee aeree allo scopo di ottenere una riduzione volontaria dei decolli e degli atterraggi. Naturalmente le compagnie che operano su New York si oppongono al piano sostenendo che il taglio è troppo drastico, ma Mary Peters, ministro dei Trasporti, aprendo la riunione convocata a Washington ha spiegato che non si può tornare indietro: "Quando i passeggeri sono bloccati per ore sulle piste non è difficile comprendere come l'ira del consumatore abbia ormai raggiunto il punto di ebollizione".
Nell'altro scalo newyorkese, quello intitolato al famoso sindaco italoamericano Fiorello La Guardia, salta un numero crescente di voli ogni pomeriggio e se per caso le previsioni meteorologiche sono sbagliate e così gli ordini di atterraggio, allora il caos è totale. I passeggeri di Malpensa, una volta arrivati a destinazione, sorrideranno di fronte alla giungla di casa nostra.
http://www.repubblica.it
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New York, troppi ingorghi al Jfk ridotti i voli per il primo scalo Usa
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MARIO CALABRESI
NEW YORK - Perché per attraversare l'oceano da New York e Milano, partendo nello stesso pomeriggio, con lo stesso aereo e la stessa compagnia, in alcuni casi impiegherete sette ore e quarantacinque minuti e in altri ben un'ora di più? Due aerei arrivano a Malpensa ogni mattina, dopo un notte passata in volo, e atterrano quasi contemporaneamente una decina di minuti prima delle otto: il primo è partito da Newark nel New Jersey alle 19 della sera prima, il secondo alle 18 ma dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy, lo scalo più congestionato d'America. Quei sessanta minuti preparatevi a passarli seduti al vostro posto, con le cinture allacciate, sulla pista, in una snervante attesa del vostro turno per decollare. Le compagnie ne sono coscienti, tanto che il ritardo già lo danno per scontato e lo hanno contabilizzato negli orari di volo.
I turisti che arrivano la prima volta a New York non riescono a credere che questo grandioso caos possa appartenere ad uno degli aeroporti più famosi del mondo, ma il loro stupore e la loro irritazione non è nulla al confronto dell'ira dei passeggeri americani, piegati da decine di appuntamenti ritardati e coincidenze perse. Così da mesi è scattata la ribellione che ieri ha portato il governo ad intervenire e a chiedere alle compagnie tagli drastici di rotte e decolli.
La pietra dello scandalo è stata nel febbraio scorso, quando il giorno di San Valentino centinaia di passeggeri della linea Jet Blue rimasero bloccati a bordo degli aerei sulla pista del Kennedy per oltre dieci ore durante una tempesta di neve. Ma quell'evento non cambiò le cose. Anzi in vista delle vacanze estive molte linee aeree aggiunsero nuovi voli e nuove destinazioni con partenza New York. Così quest'estate è stata una tragedia: in luglio il JFK ha guidato la classifica nazionale dei ritardi con 59 attese superiori alle tre ore sulla pista dello scalo. Sono partite proteste, cause per risarcimenti e interpellanze al Congresso affinché si intervenisse per ridurre la congestione delle piste.
Ora è pronto un piano che prevede un taglio dei voli capace di ridurre del 63 per cento i ritardi che attualmente bloccano i passeggeri per più di un'ora all'interno degli aeroplani sulle piste. Si dovranno ridurre i voli ad ottanta all'ora, un terzo meno dei centoventi che decollavano e atterravano in agosto. Lo ha deciso il Dipartimento dei Trasporti americano, che ieri lo ha comunicato alle compagnie che volano sul principale scalo newyorkese. Il Dipartimento ha difeso l'obiettivo di tagliare i voli per portarli addirittura ad un terzo degli attuali in alcune fasce orarie e ha aperto una contrattazione di due giorni con le linee aeree allo scopo di ottenere una riduzione volontaria dei decolli e degli atterraggi. Naturalmente le compagnie che operano su New York si oppongono al piano sostenendo che il taglio è troppo drastico, ma Mary Peters, ministro dei Trasporti, aprendo la riunione convocata a Washington ha spiegato che non si può tornare indietro: "Quando i passeggeri sono bloccati per ore sulle piste non è difficile comprendere come l'ira del consumatore abbia ormai raggiunto il punto di ebollizione".
Nell'altro scalo newyorkese, quello intitolato al famoso sindaco italoamericano Fiorello La Guardia, salta un numero crescente di voli ogni pomeriggio e se per caso le previsioni meteorologiche sono sbagliate e così gli ordini di atterraggio, allora il caos è totale. I passeggeri di Malpensa, una volta arrivati a destinazione, sorrideranno di fronte alla giungla di casa nostra.
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- Limosky91
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c'è poco da dire....pensa, se dovessero partire 20 aeromobili contemporaneamente cosa succederebbe!
LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
- Maxx
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Informazioni in tempo reale sullo status del volo da te richiesto:
Volo AZ 605del 23 ottobre 2007
New York, J.F.K. >>>>>> Milano, Malpensa
Orario Programmato
6:00 PM 7:50 AM *
Orario Effettivo
5:45 PM 7:42 AM
Status attuale del volo
Atterrato
Non voglio fare il pignolo, ma stamattina è arrivato con 8 minuti di anticipo.
Volo AZ 605del 23 ottobre 2007
New York, J.F.K. >>>>>> Milano, Malpensa
Orario Programmato
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Status attuale del volo
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Non voglio fare il pignolo, ma stamattina è arrivato con 8 minuti di anticipo.
- Maxx
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Mi viene solo ricordare il caso del quale sono stato testimone e protagonista. Ad Atlanta, stavamo per decollare per Phoenix su un 757 DL. Mio padre pensa bene di svenire per una gastroenterite durante il taxi, io chiamo una a/v la quale chiama all'interfono il comandante con l'aereo allineato per il decollo. Quello non ha fatto una piega: ha dato motore, ha preso il primo raccordo ed è tornato al gate. Lì sono saliti due paramedici ed una sedia a rotelle e ci hanno scaricati. Non hanno voluto sentire nessuna ragione: mio padre, medico, diceva di essere in grado di volare ma ci hanno sbarcati lo stesso. Ho sempre pensato a quali conseguenze avrà avuto questo episodio sul traffico aereo del Nordamerica!!
- aviation
- 05000 ft
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- Iscritto il: 21 febbraio 2006, 10:26
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e comunque...
...non si capisce perchè i giornalisti devono dire caz.... a tutto spiano quando basterebbe consultare il sito di Wikipedia per sapere il numero di piste del JFK.




- Maxx
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- =Casio=
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- Iscritto il: 3 aprile 2007, 12:58
Le 20 piste a JFK un giornalista potrebbe evitarsele proprio...Visto che poi quelle in uso sono 2....Ad ogni modo per testimoniare la congestione del Kennedy vi posto il link di un video (in realtà audio) davvero molto interessante. Chi capisce l'inglese si divertirà visto che il controllore della ground ad un certo punto dice ai piloti "vi consiglio di venire quassù a godervi lo show una volta"
Enjoy

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